Vai al contenuto

il se secondo Jung


mio

Messaggi consigliati

La struttura della personalità

La personalità consta di un certo numero di istanze e sistemi separati ma interagenti. I principali sono: l' Io, l'Inconscio Personale e i suoi Complessi, l'Inconscio Collettivo e i suoi Archetipi, la Persona, l'Animus e l'Anima, l'Ombra.

IO è la mente cosciente

INCONSCIO PERSONALE è formato dalle esperienze che sono state rimosse, represse, dimenticate o ignorate, e da quelle troppo deboli per lasciare una traccia cosciente nella persona. Complessi: il complesso indica un contesto psichico attivo i cui elementi molteplici (sentimenti, pensieri, percezioni, ricordi) sono unificati dalla comune tonalità affettiva. Un esempio è il complesso materno.

INCONSCIO COLLETTIVO appare come il deposito di tracce latenti provenienti dal passato ancestrale dell'uomo. Esso è il residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell'uomo, accumulatosi in seguito alle ripetute esperienze di innumerevoli generazioni. Così, dal momento che gli esseri umani hanno sempre avuto una madre, ogni bambino nasce con la predisposizione a percepirla e a reagire ad essa. Tutto ciò che si impara dall'esperienza personale, è sostanzialmente influenzato dall'inconscio collettivo che esercita un'azione diretta sul comportamento dell'individuo sin dall'inizio della vita. Archetipi: un archetipo è una forma universale del pensiero dotato di contenuto affettivo. Tale forma di pensiero crea immagini o visioni che corrispondono, nel normale stato di veglia, ad alcuni aspetti della vita cosciente. Il bambino eredita una concezione preformata di una madre generica, che in parte determina la percezione che egli avrà dalla propria madre. In tal modo l'esperienza del bambino è la risultante di una predisposizione interna a percepire il mondo in un determinato modo e dell'effettiva natura di tale realtà. Vi è di regola corrispondenza tra le due determinanti, poiché l'archetipo stesso è un prodotto delle esperienze del mondo compiute dalla razza umana, e tali esperienze sono in gran parte simili a quelle di ogni individuo.

PERSONA la persona è una maschera che l'individuo porta per rispondere alle esigenze delle convenzioni sociali. E' la funzione assegnatagli dalla società, cioè il compito che essa attende da lui. Questa maschera spesso nasconde la vera natura dell'individuo. La persona è la personalità pubblica, quegli aspetti che si palesano al mondo o che l'opinione pubblica attribuisce all'individuo, in opposizione alla personalità privata che esiste dietro alla facciata sociale.

ANIMA E ANIMUS l'archetipo femminile nell'uomo è detto anima, quello maschile nella donna animus.

OMBRA è costituito dagli istinti animali ereditati dall'uomo nella sua evoluzione. Di conseguenza l'ombra simboleggia il lato animale della natura umana.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


ciao mio. Il mio analista e yunghiano ed io sto cercando da mesi di leggere e capire il pensiero di yung, impresa ardua visto la complessità del suo modo di esprimersi. Ho letto l'uomo e i suoi simboli,Ricordi, sogni e riflessioni, fin qui ok, ma già Tipi è un casino. Sarei felice di potermi confrontare con te.

Il se per yung è la totalità della vita psichica, il nucleo da cui scaturiscono le immagini oniriche e si distingue dall'ego che comprende una parte ridotta della psiche totale.Che ne pensi? Celina

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ciao mio. Il mio analista e yunghiano ed io sto cercando da mesi di leggere e capire il pensiero di yung, impresa ardua visto la complessità del suo modo di esprimersi. Ho letto l'uomo e i suoi simboli,Ricordi, sogni e riflessioni, fin qui ok, ma già Tipi è un casino. Sarei felice di potermi confrontare con te.

Il se per yung è la totalità della vita psichica, il nucleo da cui scaturiscono le immagini oniriche e si distingue dall'ego che comprende una parte ridotta della psiche totale.Che ne pensi? Celina

non sono un cultore di Jung ne di nessun altro....

un po' l'ho letto e come per altri spesso trovo verità e mi ci confronto....

si io credo che cio che noi percepiamo come Se sia la nostra totalità psichica, tutto cio che è contenuto mentale.....dai ricordi , alle sensazioni dimenticate, ad una sorta di bagaglio collettivo che diviene parte integrante dellla psiche stessa, una sorta di istinto....

Come Ego invece personalemente intendo la parte cosciente di se, cio che "crede" di agire in noi, non rendendosi conto invece di essere sempre dominato dalla psiche, tanto da "inventare" motivazioni ad alcune azioni......

Ciò che mi chiedo e perchè tali menti (jung) non siano andati oltre, indagare, osservare cosa c'è oltre la psiche....

ciao Celina,,,,una domanda perchè ti affascina tutto ciò?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Non speravo più in una tua risposta. Sono in terapia da tre anni e avendo iniziato, inconscietemente, il percorso senza capire bene di cosa si trattava, mi sono imposta di leggere tanto anche per essere più lucida e collaborativa col mio psi. Lui, all'inizio era contrario, ma dopo lo ha apprezzato molto perchè il nostro campo analitico si è arricchito di temi, anche in contraddizione, che lo rendono più stimolante. Mentre prima non sapevo controbattere le sue idee, adesso ho le argomentazioni per poterlo fare, almeno ci provo anche se quasi sempre la sua preparazione e l'esperienza mi convincono della esattezza delle sue affermazioni e intuizioni . La mia non è presunzione, ma solo voglia di capire e farmi una ragione di tutto quello che si scatena in una relazione terapeutica. Ancora di più se ambedue i membri partecipano attivamente da protagonisti. Cerco di capire bene Yung, anche attraverso gli scritti dei suoi allievi come M.L.Von Franz, la Harding, Clarissa Estèe e anche di J. Illman. Ma la mia passione per la psicologia la ha scatenata Aldo Carotenuto! Lo adoro, ho letto, divorato tutti i suoi libri più appassionanti di un romanzo d'amore o di avventura. Nostalgia della memoria resta il mio preferito e credo che ogni psicoterapeuta dovrebbe tenerlo sul comodino e consultarlo spesso.

Ti ho spiegato il perchè sono affascinata da tutto ciò. Young, comunque è stato una mente fertilissima che ha spaziato verso varie sfere del sapere anche nel campo della scienza e dell'alchimia. Non capisco cosa vuol dire per te andare oltre la psiche, ti riferisci alle neuroscienze o che altro?

Ciao e grazie.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Non speravo più in una tua risposta. Sono in terapia da tre anni e avendo iniziato, inconscietemente, il percorso senza capire bene di cosa si trattava, mi sono imposta di leggere tanto anche per essere più lucida e collaborativa col mio psi. Lui, all'inizio era contrario, ma dopo lo ha apprezzato molto perchè il nostro campo analitico si è arricchito di temi, anche in contraddizione, che lo rendono più stimolante. Mentre prima non sapevo controbattere le sue idee, adesso ho le argomentazioni per poterlo fare, almeno ci provo anche se quasi sempre la sua preparazione e l'esperienza mi convincono della esattezza delle sue affermazioni e intuizioni . La mia non è presunzione, ma solo voglia di capire e farmi una ragione di tutto quello che si scatena in una relazione terapeutica. Ancora di più se ambedue i membri partecipano attivamente da protagonisti. Cerco di capire bene Yung, anche attraverso gli scritti dei suoi allievi come M.L.Von Franz, la Harding, Clarissa Estèe e anche di J. Illman. Ma la mia passione per la psicologia la ha scatenata Aldo Carotenuto! Lo adoro, ho letto, divorato tutti i suoi libri più appassionanti di un romanzo d'amore o di avventura. Nostalgia della memoria resta il mio preferito e credo che ogni psicoterapeuta dovrebbe tenerlo sul comodino e consultarlo spesso.

Ti ho spiegato il perchè sono affascinata da tutto ciò. Young, comunque è stato una mente fertilissima che ha spaziato verso varie sfere del sapere anche nel campo della scienza e dell'alchimia. Non capisco cosa vuol dire per te andare oltre la psiche, ti riferisci alle neuroscienze o che altro?

Ciao e grazie.

intanto non devi sperare in una mia risposta...sii sicura da ora in poi perchè arriverà sempre!

no, mi riferisco al sentire....noi sentiamo attraverso la psiche, facciamo tutto attraverso ad essa,,,,,

ma possiamo farlo in due modi, il primo è cio che ognuno di noi da, ossia osserva ed intepreta tutto tramite l'ego e la psiche in generale, poi fissa in essi la realtà percepita non la verità del fatto, questo perchè la psiche osserva, ascolta e vede per un perchè, per un fine , per uno scopo....

ma se ascoltà per imparare, cambia tutto, ascolterebbe cio che è senza intermediari, e li si nasconde il segreto della vita....la verità.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
e una prova!

ognuno provi per se , altrimenti è pura teoria..

Link al commento
Condividi su altri siti

 

per me il " se " non esiste , è frammentato dal conflitto .

è qualcosa di irricucibile.

io non sarò mai me stesso . ovvero non esiste un me stesso originale.

non si è formato nell' infanzia.. e non si formerà in futuro..

e da qui che nascono le mie incertezze la mia fragilità e le mie paure..

e questa la mia malattia.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Letfield chi ha problemi psicologici ha sempre il se frammentato.La psicoanalisi infatti si pone come obiettivo di ricomporre queste scissioni come un puzzle che deve essere pazientemente composto per apparire l'immagine unica.

Caromio, suona bene.... Ti diverti a stupire ermeticamente.Tutti aspiriamo ad un cambiamento interiore tramite la gnosi. Ma oggigiorno tralasciamo facilmente di coltivare la parte spiritule, animica di noi, travolti dagli avvenimenti propri e del mondo.Ci ritroviamo, persone, maschere che recitano una parte che ci porta a non essre più noi stessi, perdendo sempre più la concezione della Verità.

La salvezza ottenuta tramite la conoscenza, ci salva e si raggiunge solo con la morte dell'EGO dallo spazio psicologico individuale.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
La salvezza ottenuta tramite la conoscenza, ci salva e si raggiunge solo con la morte dell'EGO dallo spazio psicologico individuale.

:o:

celina ....complimenti per la tua analisi....

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ciò che mi chiedo e perchè tali menti (jung) non siano andati oltre, indagare, osservare cosa c'è oltre la psiche....

Penso che jung abbia gettato le basi per gli studi che sono nati negli anni 60-70 con il nome di psicologia transpersonale e psicologia integrata dove si cerca di integrale l'intero essere umano (quindi l'intero spettro della coscienza dell'essere) nella parte più spirituale anche attraverso gli studi delle religioni tradizionali. Sono stati presi in analisi stati mistici e stati alterati di coscienza cose che Freud -ad esempio- bollava tutte come psicopatogie. L'ego si forma -secondo la psicologia transpersonale- attraverso una frattura della coscienza originaria e cosmica. Nascono una serie di separazioni fittizie dove l'essere prima si separa dall'ambiente e dal tutto e poi si separa in se stesto (corpo e mente, e poi ancora persona e ombra)... Queste separazioni comportano la formazione di un grande serbatoio inconscio che attraverso pulsioni ci spinge verso l'unità dell'essere (che ovviamente non viene colta dall'ego) prima attraverso il ricomponimento dell'essere umano frammentato e poi verso un ricongiungimento con l'Uno...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Letfield chi ha problemi psicologici ha sempre il se frammentato.La psicoanalisi infatti si pone come obiettivo di ricomporre queste scissioni come un puzzle che deve essere pazientemente composto per apparire l'immagine unica.

Caromio, suona bene.... Ti diverti a stupire ermeticamente.Tutti aspiriamo ad un cambiamento interiore tramite la gnosi. Ma oggigiorno tralasciamo facilmente di coltivare la parte spiritule, animica di noi, travolti dagli avvenimenti propri e del mondo.Ci ritroviamo, persone, maschere che recitano una parte che ci porta a non essre più noi stessi, perdendo sempre più la concezione della Verità.

La salvezza ottenuta tramite la conoscenza, ci salva e si raggiunge solo con la morte dell'EGO dallo spazio psicologico individuale.

questo nella nevrosi ..

nella psicosi (ed è il mio caso ) il se non si puo' ricomporre..

ci sono dei buchi anzichè degli starppi ..

ps.. senza ego .. non saremo capaci di relazzionarci tra di noi . non sapremo gestire le nostre differenze.

il nostro se.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Penso che jung abbia gettato le basi per gli studi che sono nati negli anni 60-70 con il nome di psicologia transpersonale e psicologia integrata dove si cerca di integrale l'intero essere umano (quindi l'intero spettro della coscienza dell'essere) nella parte più spirituale anche attraverso gli studi delle religioni tradizionali. Sono stati presi in analisi stati mistici e stati alterati di coscienza cose che Freud -ad esempio- bollava tutte come psicopatogie. L'ego si forma -secondo la psicologia transpersonale- attraverso una frattura della coscienza originaria e cosmica. Nascono una serie di separazioni fittizie dove l'essere prima si separa dall'ambiente e dal tutto e poi si separa in se stesto (corpo e mente, e poi ancora persona e ombra)... Queste separazioni comportano la formazione di un grande serbatoio inconscio che attraverso pulsioni ci spinge verso l'unità dell'essere (che ovviamente non viene colta dall'ego) prima attraverso il ricomponimento dell'essere umano frammentato e poi verso un ricongiungimento con l'Uno...

io ammiro molto gli studi di Jung....

dico solo che trattandosi di studi, studiano obbligatoriamente il conosciuto.....non si sono posti davanti a cio che è inconoscibile cio è il nuovo.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao mio. Sto cercando di capire meglio il pensiero di Yung. Il processo di integrazione dell'inconscio che si attua nell'analisi, coincide con la realizzazione del Sè, telos della maturazione psicologica, e costituisce il momento di sintesi di coppie di opposti: pensiero e sensazione, sentimento e intuizione, maschile e femminile, introversione ed estroversione, così come scopo ultimo dell'analisi è la loro armonica integrazione, itinerario difficile che young descrive anche in termini di autorealizzazione:" Diventa chi tu sei". Il fine terapeutico dell'analisi si configura come integrazione e il suo compito nei confronti della cultura è quello di recuperarare la dimensione collettiva. Ne viene fuori un'immagine di uomo consapevole di un suo inserimento in una dimensione altra archetipica, che lo rapprsenta e insieme lo trascende.

L'integrazione del Sè in questa dimensione, secondo te, implica l'eliminazione dell'ego?

Cosa intendi tu per nuovo?

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ciao mio. Sto cercando di capire meglio il pensiero di Yung. Il processo di integrazione dell'inconscio che si attua nell'analisi, coincide con la realizzazione del Sè, telos della maturazione psicologica, e costituisce il momento di sintesi di coppie di opposti: pensiero e sensazione, sentimento e intuizione, maschile e femminile, introversione ed estroversione, così come scopo ultimo dell'analisi è la loro armonica integrazione, itinerario difficile che young descrive anche in termini di autorealizzazione:" Diventa chi tu sei". Il fine terapeutico dell'analisi si configura come integrazione e il suo compito nei confronti della cultura è quello di recuperarare la dimensione collettiva. Ne viene fuori un'immagine di uomo consapevole di un suo inserimento in una dimensione altra archetipica, che lo rapprsenta e insieme lo trascende.

L'integrazione del Sè in questa dimensione, secondo te, implica l'eliminazione dell'ego?

Cosa intendi tu per nuovo?

cio che riporti lo trovo vero e giusto...

una sola raccomandazione poi vado avanti,,,,,non teorizzare, non razionalizzare cerca di vedere nella realtà, in te stessa tutto cio di cui parliamo, leggi o ti informi,,,,altrimenti rientra tutto nella sfera dell'ego.

importante è definire l'ego...

la definizione più bella è secondo me questa "l'ego è il risultato di tutte le azioni incompiute ed incomplete nella vita" ma questa affermazione implica il conoscere cosa si intenda per azione.....il che allungherebbe il discorso...

definiamo l'ego come cio che noi crediamo di essere, che altro non è che una figura, un'essere che è il risurlato del tempo, è il prodotto di tutto quanto ci è capitato soggetto al come , al dove ci è capitato, è il risultato di cultura, religione, scuola, amicizie, amore, odio, società, letture, sguardi, emozioni, esperienze, è il risultato della nostra vita.....in altre parole è la totalità della memoria coscia ed incoscia....più propriamente il pensiero che lega tutto cio che la memoria contiene .....l'ego è il filo che unisce tutti i nostri ricordi......possiamo eliminarlo? Può la mente svuotare se stessa, eliminare il suo contenuto che è essa stessa....? Riflettiamoci, osserviamo in noi cosa è l'ego , come si muove e perchè.....

perchè e quando entra in scena.....?

Esso risponde all'esterno e non si ferma mai.....a volte lo mettiamo da parte...

se guardi una cosa bella, un tramonto , il mare......nell'immediato sei vuota, sei piena di cio hai davanti, poi entra in gioco l'ego , lo paragona, lo apprezza, lo giudica , lo ammira...poi i distrae perchè fa tutti i suoi ragionamenti per noi incomprensibili e ti ritrovi a pensare che devi cambiare auto , che iil tuo vicino parcheggia male, che suo nipote gioca con tuo cugino ma che non dovrebbe.....si quella ragazza assomiglia a quella della tv....

bhè l'ego e cio che da senso a tutto ciò inventando un filo conduttore che non esiste.....anche mentre dormiamo opera.....

dunque alla tua domandaL'integrazione del Sè in questa dimensione, secondo te, implica l'eliminazione dell'ego?

la risposta e non possiamo eliminare l'ego vorrebbe dire morire noi stessi,,,,,la nostra idea di noi....

e senza idea di noi....cosa rimane? (solo tu puoi darti una risposta vera)

io ci provo ma non puoi coglierla...

Rimane cio che è il tramonto......il silenzio......nessun disturbo...non ci sei tu , il tramonto, ma c'è la visione del tramonto come unità totale, non c'è divisione...

a rendere incomprensibile tutto ciò e la mancanza di amore, che è la totalità di tutto cio , ma non è trasmissibile a parole...

vedi non possiamo eliminare i ricordi, ma possiamo evitare di vedere tutto tramite loro, possiamo evitare di essere loro, dunque ti sentirai proprio morire, perchè fino ad oggi cio che amavi, cio che ti piaceva, cio che pensavi giusto erano loro a giudicarlo , non la tua vera essenza, non cio che è te. Questo terrorizza perchè senza amore sarebbe orrendo e spaventoso, ma l'amore è scintilla di vita, e cio che rende l'evoluzione possibile....

io per nuovo intendo cio che è, che è evoluzione continua, e non possiamo coglierlo tramite l'ego perchè è sempre passato, dunque analizza il presente quando ormai è passato non può fare altrimenti...il nuovo per me è l'unità totale con cio che è che esclude la possibililtà di essere perfino raccontato, perchè perderebbe la qualità di nuovo che lo contraddistingue dividendo il vero dal falso il reale dall'irreale.

spero di non essere stato troppo contorto , ho cercato di dirti con mie parole l'inconoscibile.....

Link al commento
Condividi su altri siti

 
cio che riporti lo trovo vero e giusto...

una sola raccomandazione poi vado avanti,,,,,non teorizzare, non razionalizzare cerca di vedere nella realtà, in te stessa tutto cio di cui parliamo, leggi o ti informi,,,,altrimenti rientra tutto nella sfera dell'ego.

importante è definire l'ego...

la definizione più bella è secondo me questa "l'ego è il risultato di tutte le azioni incompiute ed incomplete nella vita" ma questa affermazione implica il conoscere cosa si intenda per azione.....il che allungherebbe il discorso...

definiamo l'ego come cio che noi crediamo di essere, che altro non è che una figura, un'essere che è il risurlato del tempo, è il prodotto di tutto quanto ci è capitato soggetto al come , al dove ci è capitato, è il risultato di cultura, religione, scuola, amicizie, amore, odio, società, letture, sguardi, emozioni, esperienze, è il risultato della nostra vita.....in altre parole è la totalità della memoria coscia ed incoscia....più propriamente il pensiero che lega tutto cio che la memoria contiene .....l'ego è il filo che unisce tutti i nostri ricordi......possiamo eliminarlo? Può la mente svuotare se stessa, eliminare il suo contenuto che è essa stessa....? Riflettiamoci, osserviamo in noi cosa è l'ego , come si muove e perchè.....

perchè e quando entra in scena.....?

Esso risponde all'esterno e non si ferma mai.....a volte lo mettiamo da parte...

se guardi una cosa bella, un tramonto , il mare......nell'immediato sei vuota, sei piena di cio hai davanti, poi entra in gioco l'ego , lo paragona, lo apprezza, lo giudica , lo ammira...poi i distrae perchè fa tutti i suoi ragionamenti per noi incomprensibili e ti ritrovi a pensare che devi cambiare auto , che iil tuo vicino parcheggia male, che suo nipote gioca con tuo cugino ma che non dovrebbe.....si quella ragazza assomiglia a quella della tv....

bhè l'ego e cio che da senso a tutto ciò inventando un filo conduttore che non esiste.....anche mentre dormiamo opera.....

dunque alla tua domandaL'integrazione del Sè in questa dimensione, secondo te, implica l'eliminazione dell'ego?

la risposta e non possiamo eliminare l'ego vorrebbe dire morire noi stessi,,,,,la nostra idea di noi....

e senza idea di noi....cosa rimane? (solo tu puoi darti una risposta vera)

io ci provo ma non puoi coglierla...

Rimane cio che è il tramonto......il silenzio......nessun disturbo...non ci sei tu , il tramonto, ma c'è la visione del tramonto come unità totale, non c'è divisione...

a rendere incomprensibile tutto ciò e la mancanza di amore, che è la totalità di tutto cio , ma non è trasmissibile a parole...

vedi non possiamo eliminare i ricordi, ma possiamo evitare di vedere tutto tramite loro, possiamo evitare di essere loro, dunque ti sentirai proprio morire, perchè fino ad oggi cio che amavi, cio che ti piaceva, cio che pensavi giusto erano loro a giudicarlo , non la tua vera essenza, non cio che è te. Questo terrorizza perchè senza amore sarebbe orrendo e spaventoso, ma l'amore è scintilla di vita, e cio che rende l'evoluzione possibile....

io per nuovo intendo cio che è, che è evoluzione continua, e non possiamo coglierlo tramite l'ego perchè è sempre passato, dunque analizza il presente quando ormai è passato non può fare altrimenti...il nuovo per me è l'unità totale con cio che è che esclude la possibililtà di essere perfino raccontato, perchè perderebbe la qualità di nuovo che lo contraddistingue dividendo il vero dal falso il reale dall'irreale.

spero di non essere stato troppo contorto , ho cercato di dirti con mie parole l'inconoscibile.....

Beh...hai detto tutto ciò che c'era da dire.... :):

Splendida sintesi...

In forma più che mai... :Shocked:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Beh...hai detto tutto ciò che c'era da dire.... :D:

Splendida sintesi...

In forma più che mai... :D:

:blush::65:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Mio le tue riflessioni mi hanno trasmesso emozioni e aperto orizzonti "nuovi", più vasti di quelli che possedevo.

L'età i casini della vita e 3 anni di psicoanalisi mi hanno in qualche modo cambiata e maturata facendo crescere il desiderio di conoscermi meglio , dominare la voglia di cambiare il mondo, accettare il rifiuto di ogni illusione, fare coincidere riducedolo il mondo esterno a quello interno. Tutto questo mi ha aiutata a dominare la turbolenza dei miei conflitti intrapsichici, ma non mi da risposte esaudienti per trovare una spinta vitale, una fonte dove attingere l'energia per andare avanti: in altre parole Il senso della vita, forse quel "nuovo" di cui parli tu.

Il recupero di uno stato emozionale percettivo puro, un cedere all'irrazionale che supera l'ego, ci potrebbe fare smarrire il senso della propria personale esistenza, ma vale la pena correre il rischio in quanto è l'ultima possibilità di sottrarci alla morsa omogeneizzante della ragione .

Come sostiene U. Galimberti, diventare se stessi,"individuarsi", significa aprirsi al Sè, ossia a quell'altro da noi che è in noi, non arroccarsi nella propria identità egoica. Grazie di cuore per tutto. :;): ti meriti un bacio :aggressive:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Mio le tue riflessioni mi hanno trasmesso emozioni e aperto orizzonti "nuovi", più vasti di quelli che possedevo.

L'età i casini della vita e 3 anni di psicoanalisi mi hanno in qualche modo cambiata e maturata facendo crescere il desiderio di conoscermi meglio , dominare la voglia di cambiare il mondo, accettare il rifiuto di ogni illusione, fare coincidere riducedolo il mondo esterno a quello interno. Tutto questo mi ha aiutata a dominare la turbolenza dei miei conflitti intrapsichici, ma non mi da risposte esaudienti per trovare una spinta vitale, una fonte dove attingere l'energia per andare avanti: in altre parole Il senso della vita, forse quel "nuovo" di cui parli tu.

Il recupero di uno stato emozionale percettivo puro, un cedere all'irrazionale che supera l'ego, ci potrebbe fare smarrire il senso della propria personale esistenza, ma vale la pena correre il rischio in quanto è l'ultima possibilità di sottrarci alla morsa omogeneizzante della ragione .

Come sostiene U. Galimberti, diventare se stessi,"individuarsi", significa aprirsi al Sè, ossia a quell'altro da noi che è in noi, non arroccarsi nella propria identità egoica. Grazie di cuore per tutto. :D: ti meriti un bacio :;):

scuami celina non so perchè ma mi ero perso la tua risposta, che tra l'altro ho aspettato, tanto da chiedertela...

per il resto trovo inutile aggiungere altro....hai tutte le chiavi, adesso sta a te aprire quella porta che solo tu puoi aprire e restare fuori dalla stanza che ci siamo immaginati, sappi solo che una volta uscita ti volterai e vedrai che la stanza non esisteva.........

vedi, qualsiasi consiglio in merito, per quanto vero e valido non ha la chiave, la chiave è noi, è la capacita di mettere da parte lo scopo, lo scopo che richiede "sforzo" altrimenti quel "nuovo" diventa sforzo, sforzo per uno scopo che nasce dal vecchio......dunque nullo...

non devi avere lo scopo di comprendere, faresti 100 passi in dietro così, devi comprendere che ogni scopo è proiezione e comprendere nel senso di toccare con mano, vedere, trovare ovvio, solo allora il "nuovo sarà" è quando sarà lascialo morirà e un nuovo "nuovo" sarà----non inseguire il "nuovo" perchè chi insegue è il vecchio....sii senza pensare cosa devi essere perchè il pensatore è il vecchio, e cio che è morto è passato.....

un'ultima cosa, se accadrà....sentirai scoppiarti dentro, lascia che sia quello è l'amore che trasformerà te, da seme a fiore, e l'amore ti accompagnerà per sempre.....e solo allora non avrai più domande perchè non ci sarà nemmeno il vecchio che se le pone, e tu sarai tutte le risposte, sempre nuove..

adesso tutto cio che ho detto cancellalo, rileggendolo tra un po' vi troverai te stessa o le farneticazioni di un pazzo....

un bacio, e mi prendo il tuo molto volentieri...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
mio perche tu che sei adulto hai scelto di rappresentare l io!!

non lo so, a dire il vero non ti capisco....

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
cosa nn capisci mio!

cosa intendi per Io e del fatto che io lo rappresenterei virtualmente

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Quello che mi dici mi affascina e insieme terrorizza.....Mi da l'idea di inquietudine, di ricerca, rincorsa continua di un qualcosa che ti possa dare sempre stimoli nuovi e forti per appagarti. Io invece vorrei, anche se so che è quasi impossibile raggiungere un traguardo una meta che mi possa acquietare, anche se come sostieni tu la tensione, l'anelito, l'inesauribilità della domanda- vivere la conoscenza- sono la profonda vocazione di ogni essere umano.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Quello che mi dici mi affascina e insieme terrorizza.....Mi da l'idea di inquietudine, di ricerca, rincorsa continua di un qualcosa che ti possa dare sempre stimoli nuovi e forti per appagarti. Io invece vorrei, anche se so che è quasi impossibile raggiungere un traguardo una meta che mi possa acquietare, anche se come sostieni tu la tensione, l'anelito, l'inesauribilità della domanda- vivere la conoscenza- sono la profonda vocazione di ogni essere umano.

ovvio....terrorizza il passato dominatore che deve cessare di dominare e decidere....

cio che ti dico io non è"stancante" ma è pace......quella pace che io definisco "attenzione passiva" o " pensiero creativo"....ciò che io ti dico che la domanda la rincorsa morirebbero di infarto immediatamente

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Pubblicità



×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.