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Grafologia


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Se vi interessa, ecco alcune curiosità.

Cosa significa la scelta di foglio, penna e colori…

La più comune carta da lettere è quella bianca, così come il novanta per cento degli scritti sono scritti con penne biro: in questi casi, la scelta della carta o della penna non ci dice niente.

L'analisi diventa interessante in presenza di carta di colore inusuale, inchiostri strani, disegni stampati. Ecco la casistica più comune, con il relativo significato:

carta di colore pastello, senza disegni prestampati: Nella donna, fantasia, carattere fiducioso, allegria. nell'uomo, debolezza di carattere, ipersensibilita'.

carta di colore pastello con disegni prestampati: In entrambi i sessi, idealismo, fantasia, insicurezza.

carta di colore violento, sgargiante, quasi sgradevole: In entrambi i sessi, tendenza all'esibizionismo, incertezza, immaturità.

uso di carta quadrettata o rigata: in entambi i sessi, bisogno di guida, di sicurezze esterne, di comprensione e talvolta di affetto.

uso di penna stilografica: se è noto che la persona utilizza questo mezzo comunemente, ciò denota finezza di sentimenti, amore per la musica e per l'armonia. Diversamente, si può presumere che la scelta implichi un tentativo di crearsi una personalità diversa, e significa che il soggetto dà molta importanza alle apparenze.

inchiostri rossi, verdi o, comunque, insoliti: valgono gli stessi parametri usati per analizzare la carta sgargiante.

Cosa rappresentano i margini?

Noi scriviamo da sinistra verso destra e, a mano a mano che procediamo, ci lasciamo "alle spalle" quanto già scritto. Allo stesso modo, noi viviamo lasciandoci alle spalle il passato, il già vissuto e guardando avanti verso il futuro, il nostro "foglio ancora da scrivere". Il margine sinistro, dunque, rappresenta il distacco dal passato; viceversa, il margine destro suggerisce l’idea del distacco dal futuro.

Vediamo il significato di due casi estremi.

MARGINI AMPI E SIMMETRICI

Raramente i margini sono totalmente simmetrici. In questo caso, il soggetto è una persona ordinata, precisa: ma è anche una persona "staccata" dal passato, dalla famiglia di origine ed altrettanto dal futuro, cui si tiene "a distanza controllata". È una persona che si impone delle misure: la grafia sembra ritagliata nel foglio: è come se la persona si "ritagliasse" un suo spazio nel presente, spazio da lei scelto per vivere, al di fuori del quale ha paura di avventurarsi. Molto spesso, l'ordine maniacale di certe persone che non sopportano di trovare oggetti spostati dal luogo scelto, rivela il loro timore dell'imprevisto e il timore di trovarsi in un contesto diverso dall'usuale in cui non si riconoscono più.

ASSENZA DI MARGINI

L'assenza di margini rivela spontaneità o, se lo scritto è inestetico, invadenza. Nel secondo caso, il soggetto si comporta come chi "sgomita" negli autobus, nel tentativo di farsi largo per star più comodo, senza curarsi delle esigenze altrui. Allo stesso modo, scrivendo, usa tutto lo spazio che gli è consentito dal foglio, incurante dell'estetica dello scritto, per impedire qualsiasi ingerenza esterna. Però significa anche che il soggetto, attaccato al suo passato in modo quasi morboso ed esclusivo, si catapulta verso il futuro quasi senza respirare, e ha paura che le ore del giorno non gli bastino per completare quanto si è prefisso.

In più, se la grafia è accartocciata su se stessa, denota una persona che "gira a vuoto", che occupa ore ed ore per fare qualcosa per cui basterebbe molto meno tempo; se invece la scrittura è lanciata, cioè sembra fluire sul foglio, la persona corre verso la meta che si è prefissa, badando al fine più che ai mezzi, senza farsi distogliere da ciò che può trovare sul suo cammino.

Il senso logico nella scrittura

La logica è la capacità della persona di trarre delle conclusioni dopo aver analizzato dei presupposti. Ciò comporta capacità di analisi e, soprattutto, di sintesi. In grafologia si esprime con una scrittura fluida (cioè che scorre armoniosamente verso destra), a lettere prevalentemente attaccate.

Questo perchè la logica non prevede soluzione di continuità nel suo fluire: ogni stacco viene vissuto come un intoppo, un rallentamento, che rende il ragionare meno stringato. Come sempre però queste caratteristiche non devono essere in eccesso: una grafia con non solo tutte le lettere ma anche le parola attaccate rivela un modo di ragionare caotico, che non riesce a sintetizzare le informazioni in modo coerente. L'individuo logico stacca le parola l'una dall'altra in modo ben chiaro e definito: questo perchè la logica è anche chiarezza, ampiezza di vedute, ordine mentale.

L’intuito e il senso analitico nella scrittura

L'intuitivo raggiunge conclusioni, spesso esatte, che apparentemente si sottraggono ad ogni ordine logico. Tutti hanno sprazzi di intuito, però alcuni privilegiano le conclusioni ed i giudizi di questo tipo escludendo il ragionamento classico dalla loro vita. La grafia di queste persone è veloce e le lettere sono prevalentemente staccate tra loro. La ragione è che l'intuito non segue schemi, non deduce opinioni dai fatti, non necessita di ordine o di organizzazione. Non c'è un modo o un tempo per intuire.

Le persone con tale scrittura hanno un senso analitico molto spiccato, mentre la sintesi non è il loro forte. Nei casi estremi, le persone arrivano a "perdere il filo" dei propri ragionamenti per un esagerato approfondimento analitico.

Le scritture che vanno in su o in giù

La scrittura che va in su È il modo di scrivere cosiddetto "degli ottimisti", di coloro cioè hanno iniziativa, sono intraprendenti, credono in ciò che fanno, e si impegnano per migliorare il proprio stato. L'eccesso, cioè una grafia troppo inclinata dal basso verso l'alto, può indicare una certa invadenza e la tendenza ad imporre il proprio modo di pensare (rifiutando quello degli altri). La grafia moderatamente ascendente rappresenta una persona sicuramente positiva, e che cerca di fare del proprio meglio.

La scrittura che va in giù È il modo di scrivere cosiddetto dei pessimisti, di coloro che pensano sempre di sbagliare, di essere perseguitati, sfruttati, colpiti da disgrazie. L'eccesso può indicare stati depressivi. Un segno discendente moderato e non ripetuto nel tempo evidenzia semplicemente uno stato d'animo transitorio di malinconia o di stanchezza.

"G", la lettera della sessualità: come interpretarla

La g è la lettera che dà le maggiori indicazioni sul tipo di sessualità dello scrivente: dalla g (vista nel complesso della scrittura) si può dedurre cioè se il sesso è vissuto con allegria o con sensi di colpa; se è considerato come un “esercizio” divertente o come un mezzo di congiungimento affettivo con l’altro; se viene praticato con assiduità o se non è poi così importante. Si ricavano inoltre delle indicazioni sul tipo di sessualità: se è tradizionale o meno…

In particolare, una g "panciuta" indica che lo scrivente usa molta fantasia nell’atto sessuale e, se la pancia è esageratamente gonfia, può darsi che le fantasticherie sostituiscano del tutto la pratica.

Se invece il gambo della g è molto lungo e premuto, significa che lo scrivente mette in atto spesso e con ardore la pratica del sesso.

Se invece la pancia della g è inesistente (la g assomiglia ad una q) siamo di fronte ad un rifiuto della sessualità: ciò non significa che lo scrivente non fa sesso, ma non che non lo vive con serenità e armonia.

L'importanza della firma

La firma si può definire come l'immagine che il soggetto ha di sé: manifesta le aspirazioni, i complessi, i tratti dominanti del carattere, i bisogni e i desideri profondi.

Sebbene l’esame grafologico della sola firma non sia sufficiente per descrivere la personalità, essa rappresenta un necessario elemento di riscontro o di correzione della indicazioni fornite dal testo.

La scrittura è un mezzo di comunicazione con l’esterno, è il mezzo con cui ci presentiamo agli altri: la grafia del testo è quindi una specie di biglietto da visita con il quale ci proponiamo nei rapporti sociali, indicando il nostro atteggiamento e comportamento nei confronti del prossimo; la firma, invece, è in corrispondenza con la natura intima e privata del soggetto: manifesta come la persona è nell’intimo, come vorrebbe essere o farsi considerare dagli altri.

La firma va esaminata e valutata secondo gli stessi criteri di osservazione del testo e il suo significato va sempre rapportato al testo: il rapporto tra i due può essere di conformità o difformità.

Se firma e testo sono tracciati con lo stesso stile, lo scrivente rivela una omogeneità tra realtà intima e realtà sociale, e si propone all'esterno così come è nel proprio intimo.

Se firma e testo sono piuttosto diversi, tale diversità rivela una personalità che si propone agli altri in maniera dissimile da come è nella realtà interiore, per le motivazioni più diverse, manifestando una scarsa integrazione tra "io intimo" e "io sociale".

La firma inoltre, essendo fatta al termine dello scritto, rappresenta un momento di allentamento della concentrazione e della tensione, è un gesto abituale e completamente automatizzato: per questo motivo essa è fondamentale per l’analisi.

Importante è la collocazione che lo scrivente dà alla propria firma nello spazio grafico: generalmente la firma è posta sulla destra del foglio, ma ci sono firme collocate al centro o a sinistra. La collocazione a destra è indice di attività e proiezione verso gli altri; a sinistra invece sintomo di freno, tendenze introversive e riserve nei confronti degli altri. La posizione centrale, può indicare controllo nei rapporti sociali, indecisione, insicurezza, oppure desiderio di attenzione ed elevata autostima, secondo quanto emerge dal resto del contesto grafico.

E’ importante infatti ricordare che la sola firma non può dare indicazioni esaurienti sulla personalità: va sempre interpretata in rapporto al testo.

Fonte:

http://www.analisigrafologica.it/

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Interessante...

Allora io scrivo quasi sempre in stampatello, con penne blu o nere, su fogli bianchi.

Lascio abbastanza spazio tra le parole e la scrittura risulta lineare e minuta.

La firma invece la debbo fare per forza in corsivo e mi viene assai bruttina...piccola e il nome non si legge bene mentre di solito si legge meglio il congome.

Allora chi si diverte a psicanalizzarmi? :rolleyes:

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La grafologia è una scienza esatta

da giovane studiai grafologia

l'autotest rivelò esattamente le mie caratteristiche...... successivamente impiegai tale conoscenza "grafologica" per rimorchiare ragazze attratte dai profili grafo-psicologici......

ora sono attratto solo dalle biciclette.................

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ops....

io cambio in continuazione stile, ordine e modo.....

passo da una scrittura stile antico a una quasi femminile da medie-superiori....il bello è che di proposito lo faccio, almeno mi diverto scrivendo...

non saprei dire qual'è il mio stile.

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interessante la grfologia !

io prediligo penne stilografiche o gel a punta larga, possibilmente colori diversi dai soliti blu o nero (ora sto usando il verde, ma ho già comprato una ricarica arancione!!)

i margini dx e sx sono più o meno simili e la firma non si differenzia molto rispetto alla normale grafia

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l'autotest rivelò esattamente le mie caratteristiche...... successivamente impiegai tale conoscenza "grafologica" per rimorchiare ragazze attratte dai profili grafo-psicologici......

eheheh :huh:

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a me piacciono le penne biro, nere o blu e calco molto!

compro anche un sacco di penne colorate ma le uso poco, solo per fare ghirigori... vabè ora non più per mi piacciono tanto tutti i tipi id penna!

poi ho una scrittura tondeggiante, ho cambiato diverse cose nel corso degli anni, i puntini sulle i, la t e la l erano diverse...

i margini comincio bene a fine rigo non arrivo mai, diciamo... testo allineato a sinistra, per rendre l'idea. :huh:

fogli bianchi possibilmente senza righe.

ah... la firma è un po' diversa. alcune lettere sono uguali, ma la M e la N sono diverse. quando scrivo sono tipo scriptus, quando firmo sembrano delle U...

quindi? sono grave? :;):

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Io stavo leggendo un libro di grafologia e ne stava emergendo un profilo da pazza furiosa poi mi son consolata nel punto in cui si sostiene che il mancinismo contrastato può portare a una grafia che va interpretata tutta al contrario :huh:

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ah scusate non ho capito il senso di "scrittura che va su o giù".

per esempio scrivendo senza righe se tendo ad andare su o andare giù senza rispettare il rigo?

o no?

un esempio?

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ah scusate non ho capito il senso di "scrittura che va su o giù".

per esempio scrivendo senza righe se tendo ad andare su o andare giù senza rispettare il rigo?

o no?

un esempio?

esatto

queste analisi si fanno scrivendo un testo su un foglio bianco senza righe quindi senza una guida da seguire, condizione ottimale per verificare se ti attieni a una riga virtuale o se te ne vai a spasso per il foglio.

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Io stavo leggendo un libro di grafologia e ne stava emergendo un profilo da pazza furiosa poi mi son consolata nel punto in cui si sostiene che il mancinismo contrastato può portare a una grafia che va interpretata tutta al contrario :huh:

eheheh :;):

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non so certe volte scrivo in su certe volte in giù e certe votle dritto... <_<

cmq dal link che avete consigliato ho fatto il test "Sei geloso? Scopri da cosa è originata la tua gelosia…" incredibile ha azzeccato tutto! :o:

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non so certe volte scrivo in su certe volte in giù e certe votle dritto... <_<

cmq dal link che avete consigliato ho fatto il test "Sei geloso? Scopri da cosa è originata la tua gelosia…" incredibile ha azzeccato tutto! :o:

non è possibile.. ho fatto anche il test "che moglie saresti" ecc... azzeccato pure questo... naaaaaaaaaaaa incredbibile!

voglio studiare grafologia!!!

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  • 10 months later...

Salve, volevo solo segnalare che a roma c'è una scuola di grafologia (io conosco solo questa) con un sito internet con parecchio materiale interessante.

ciao

stefano

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Ho fatto un minitest ecco cosa è uscito :

Il tuo bisogno di relazioni è in equilibrio con l’esigenza di momenti di solitudine e riflessione.

Sei in grado di distinguere le amicizie profonde dalle conoscenze superficiali e ti relazioni in modo chiaro e sincero, sapendo scegliere le persone con cui aprirti più a fondo.

Hai amici, ma grazie alla tua sicurezza e al tuo equilibrio la solitudine non ti spaventa affatto, e dunque non hai con gli altri un rapporto di dipendenza, ma di sereno equilibrio.

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