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Perchè secondo voi?


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Alcune problematiche della società attuale... Perchè?

Si parla tanto di alcool come causa principale di incidenti stradali. Perchè la polizia che ferma una macchina, controlla se al conducente il fiato puzza, e nemmeno si chiede se ha una pasticca sciolta nello stomaco?

Perchè il fenomeno della prostituzione è una piaga sociale, ma le volanti passano accanto alle prostitute che aspettano, e nemmeno le guardano?

Perchè non c' è più posto nelle carceri per i detenuti ( ed è una mancanza di rispetto anche verso di loro, che vivono la loro pena in condizioni igienicamente e umanamente umilianti, cosa che tra l' altro non facilita il recupero della persona), ma tra tutti i soldi che girano non se ne trova un pò per nuovi istituti di pena?

Perchè si combatte il fenomeno d...a arrestando sedicenni che fu....o in un parco, ma facendo finta di non conoscere realtà dove da anni tutti sanno le attività al riguardo che si svolgono?

Perchè uno dei problemi maggiori per il cittadino è la sicurezza, ma non si trovano fondi per le forze dell' ordine?

Perchè quasi nessun italiano è contento dell' Italia, ma l' Italia non prende nessun provvedimento, e il capo non se ne accorge?

Perchè tanti italiani vivono nella paura del loro stesso paese?

Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti?

Perchè una condanna per reato, quasi mai diviene effettiva pena?

............

E ce ne sarebbero tante altre, ma se qualcuno perde tempo nel rispondermi in modo soddisfacente anche solo ad una di esse, il signore ne sarà grato, una bes.....a in meno quando me lo chiedo e non trovo una risposta.

Ringrazio.

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Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti?

Non starai mica intendendo quello che io credo che tu stia intendendo?

Se lo stai facendo è molto semplice il motivo per cui non trovi risposte alle tue domande. E' perché hai una concezione della realtà stereotipata che ti chiude inevitabilmente in una visione angusta, angosciata e angosciante.

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Non starai mica intendendo quello che io credo che tu stia intendendo?

Se lo stai facendo è molto semplice il motivo per cui non trovi risposte alle tue domande. E' perché hai una concezione della realtà stereotipata che ti chiude inevitabilmente in una visione angusta, angosciata e angosciante.

Se tu intendi quello che io credo tu intenda, significa che almeno una delle due affermazioni della frase da te citata, rispecchia la realtà che io intendevo indicare.

E se una soltanto delle due lo fà, il concetto che inieme esprimono, è comunque valido.

E per essere chiari, io mi credo realista, e non qualificabile, per ciò che ho detto, dall' altro aggettivo che mi dispiace tu mi attribuisca, perchè non mi appartiene.

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non ci capisco niente...siete un po' enigmatici....

Penso sia meglio non essere troppo espliciti su questo argomento, che ritengo comunque facilmente identificabile.

Ognuno la pensi a suo modo, ma se si guardano bene i visi della gente, sui treni, nelle stazioni, sugli autobus, in giro, c'è solo un opinione valida.

Forse non da paradiso, ma forse più sincera di una viziata da inutile 'buonismo'.

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Penso sia meglio non essere troppo espliciti su questo argomento, che ritengo comunque facilmente identificabile.

Ognuno la pensi a suo modo, ma se si guardano bene i visi della gente, sui treni, nelle stazioni, sugli autobus, in giro, c'è solo un opinione valida.

Forse non da paradiso, ma forse più sincera di una viziata da inutile 'buonismo'.

c'è l'hai con gli stranieri??

bhè ad Erba erano italiani, il fuoco a barboni erano italiani, ragazzini stuprate dai compagni di classse :italiani, Tommaso :italiani....

franzoni : italiana, unabomber : italiano, e altri mille esempi....

insomma se la risposta che volevi era quella , stai sbagliando, quella è una scusaccia nel non voler riconoscere le vere cause...

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Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti?

Forse la sincerità della tua affermazione è apprezzabile ma fa trapelare un'idea molto ingenua della realtà sociale.

Ti propongo alcuni spunti, spero possano alleviare le tue angosce.

Stai tranquilla quando saremo veramente sopraffatti dagli stranieri ne saranno sopraffatti anche i tuoi pregiudizi.

Più le società sono multietniche meno sono razziste.

La questione non è se qualcuno li vuole o non li vuole. I fenomeni migratori rispondono ai mutamenti economici e sociali su scala mondiale. Non dipende da Berlusconi, Bertinotti o Borghezio.

Ti sembra che nessuno li vuole per alcuni bias cognitivi, gli stessi per cui a me sembra che il razzismo esista soltanto nella propaganda leghista. Ci sbagliamo entrambi.

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c'è l'hai con gli stranieri??

bhè ad Erba erano italiani, il fuoco a barboni erano italiani, ragazzini stuprate dai compagni di classse :italiani, Tommaso :italiani....

franzoni : italiana, unabomber : italiano, e altri mille esempi....

insomma se la risposta che volevi era quella , stai sbagliando, quella è una scusaccia nel non voler riconoscere le vere cause...

Ripetendomi, io non sono razzista.

La violenza, è un aspetto proprio della personalità dell' essere umano in generale, forse perchè in fondo l' uomo non è altro che un animale.

E non credo che la violenza sia più presente nella cultura o nelle abitudini di certi paesi rispetto ad altri. Il rapporto del cittadino, di un qualsiasi paese, con la violenza, è di tipo del tutto personale. Tanto di più è indeterminante il colore della pelle.

Quello a cui mi riferivo, con la frase che ha iniziato questo dibattito, è il rapporto attuale dell' Italia, e quindi degli italiani, con il fenomeno immigrazione.

Alla base di questo rapporto, che, anche se prese per buone tutte le premesse sopra, è un rapporto difficile, problematico, c'è, ma in particolare c'è stata, l' incompetenza nella sua gestione da parte dello stato, senza destra, sinistra, moderati, non ha importanza, lo stato, in quanto esso avrebbe dovuto, e dovrebbe, rendere l' immigrazione, ma il flusso migratorio ancora prima, una realtà regolata, fatta di diritti e doveri, anche tutelata, se vuoi, ma in ogni caso gestita, mentre adesso, è un gran casino, se permetti.

E questo gran casino, indipententemente da quanto siano cattivi gli stranieri, si ripercuote sul cittadino italiano, che, anche se favorevole ad una società multietnica, non può in nessun caso, se capace di giudizio, essere favorevole a un' italia che non sà dire nemmeno quanti abitanti abbia sul proprio territorio, perchè incapace di un censimento effettivamente realistico. Ed è così! E' un fatto molto grave! Ma quale G8! Allo sbando!

Un' altra valutazione importante, è da fare sulla differenza culturale. Azioni che in un paese diverso dal nostro possono essere normale vita quotidiana, possono assumere un valore drammatico, se cittadini, in questo caso italiani, ne vengono coinvolti. E l' unico modo per attutire questo problema, è un' educazione, una culturizzazione all' Italia dello straniero che arriva. Ma l' Italia non sà, nè quanti ne arrivano, nè ancora di più quanti ne sono arrivati. Non sà quanti ce ne sono. Impossibili da quantificare, perchè non censiti.

E il cittadino italiano, permettimi, di tutto questo inevitabilmente, ne trae una rimessa, in qualità della vita.

Una società multietnica può essere una gran bella cosa, una crescita per tutti. Ma in un casino, nessuno cresce, al massimo sopravvive.

E voglio ripetermi ancora, io non sono razzista. Questo è realismo, non razzismo.

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Alcune problematiche della società attuale... Perchè?

Si parla tanto di alcool come causa principale di incidenti stradali. Perchè la polizia che ferma una macchina, controlla se al conducente il fiato puzza, e nemmeno si chiede se ha una pasticca sciolta nello stomaco?

Perchè il fenomeno della prostituzione è una piaga sociale, ma le volanti passano accanto alle prostitute che aspettano, e nemmeno le guardano?

Perchè non c' è più posto nelle carceri per i detenuti ( ed è una mancanza di rispetto anche verso di loro, che vivono la loro pena in condizioni igienicamente e umanamente umilianti, cosa che tra l' altro non facilita il recupero della persona), ma tra tutti i soldi che girano non se ne trova un pò per nuovi istituti di pena?

Perchè si combatte il fenomeno d...a arrestando sedicenni che fu....o in un parco, ma facendo finta di non conoscere realtà dove da anni tutti sanno le attività al riguardo che si svolgono?

Perchè uno dei problemi maggiori per il cittadino è la sicurezza, ma non si trovano fondi per le forze dell' ordine?

Perchè quasi nessun italiano è contento dell' Italia, ma l' Italia non prende nessun provvedimento, e il capo non se ne accorge?

Perchè tanti italiani vivono nella paura del loro stesso paese?

Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti?

Perchè una condanna per reato, quasi mai diviene effettiva pena?

............

E ce ne sarebbero tante altre, ma se qualcuno perde tempo nel rispondermi in modo soddisfacente anche solo ad una di esse, il signore ne sarà grato, una bes.....a in meno quando me lo chiedo e non trovo una risposta.

Ringrazio.

ti rispondo leggendo le tue prime domande....

per le quali dove chiedi il perchè dell'ineguatezza delle leggi il discorso vale per italiani e non .....

a parte la domanda Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti? le altre non trovano come risposta e nessuna collocazione verso l'extracomunitario, non vedo il nesso immigrazione e problemi da te elencati....proprio non non lo vedo...

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ti rispondo leggendo le tue prime domande....

per le quali dove chiedi il perchè dell'ineguatezza delle leggi il discorso vale per italiani e non .....

a parte la domanda Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti? le altre non trovano come risposta e nessuna collocazione verso l'extracomunitario, non vedo il nesso immigrazione e problemi da te elencati....proprio non non lo vedo...

Il 'nesso' tra immigrazione e problemi elencati, semplicemente, è che l' immigrazione è un problema.

Ce ne può essere un altro, se proprio vogliamo, lo stato.

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Il 'nesso' tra immigrazione e problemi elencati, semplicemente, è che l' immigrazione è un problema.

Ce ne può essere un altro, se proprio vogliamo, lo stato.

l'immigrazione non è un problema almeno per me, ovviamente se mi descrivi un problema legato ad essa son pronto a ricredermi, ad oggi l'unico vero problema è accettare.

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l'immigrazione non è un problema almeno per me, ovviamente se mi descrivi un problema legato ad essa son pronto a ricredermi, ad oggi l'unico vero problema è accettare.

Come ho scritto prima, neppure secondo me l' immigrazione è un problema, in sè. L' immigrazione diviene un problema, quando questa non è in alcun modo controllata.

L' immigrazione, nelle modalità di gestione attuali, diviene un' inesauribile fonte di degrado, invece che un' eventuale fonte di guadagno in ambito socio culturale.

L' immigrato, non sarà mai portato all' integrazione, in quanto discriminato (anche se mai nessuno ammette di farlo) in partenza.

Ma questo non per una sua colpa, ma solo per colpa di una prima incapacità da parte dello stato, che non è riuscito a 'trovargli un posto adatto', nella società.

E gli eventuali episodi di violenza che hanno come protagonisti immigrati, sono la fine di una reazione innescata dallo stesso stato.

Io, con 1.000.000 dei miei vado in un altro stato. Arrivato, senza troppi soldi, non trovo un posto per dormire. Non posso chiedere aiuto. Metto su un accampamento provvisorio. Qui passano i mesi. I pochi soldi finiscono. Voglio lavorare ma non c'è effettiva possibilità. Alla fine sono disperato, mangiando da elemosina quando fortunato. E così il milione di persone insieme a me.

Alla fine, non per mia colpa, perche io ero andato per cercare di farmi una vita dignitosa con le migliori intenzioni, l' esasperazione ha la meglio.

E a tutto a quel punto penserò tranne che a 'fare amicizia'. E anche se non commetteremo violenze, io e il mio milione, non ci preoccuperemo certo di tener pulito. E diverrà un problema.

Ma questo problema, non dipende da me immigrato, e dal mio milione, dipende dallo stato in cui sono andato.

Io potevo essere andato con l' intenzione di diffondere il segreto dell' eternità, se lo stato non mi mette in condizione nemmeno di parlare, finisce che mi arrabbio, insieme al mio milione, e dopo ne pagano le conseguenze i cittadini dello stato.

Accettare.

I cittadini avrebbero potuto accettare quello che io ero, ma lo stato mi ha messo in condizione di dover tirare fuori il peggio di me.

L' immigrato è una risorsa, per lavoro, cultura, sviluppo in generale. Gestito com'è ora in Italia, diviene invece un problema. Degrado. Impossibilitato a produrre ciò che potrebbe, e messo in condizione, se và bene, di chiedere l' elemosina.

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Come ho scritto prima, neppure secondo me l' immigrazione è un problema, in sè. L' immigrazione diviene un problema, quando questa non è in alcun modo controllata.

L' immigrazione, nelle modalità di gestione attuali, diviene un' inesauribile fonte di degrado, invece che un' eventuale fonte di guadagno in ambito socio culturale.

L' immigrato, non sarà mai portato all' integrazione, in quanto discriminato (anche se mai nessuno ammette di farlo) in partenza.

Ma questo non per una sua colpa, ma solo per colpa di una prima incapacità da parte dello stato, che non è riuscito a 'trovargli un posto adatto', nella società.

E gli eventuali episodi di violenza che hanno come protagonisti immigrati, sono la fine di una reazione innescata dallo stesso stato.

Io, con 1.000.000 dei miei vado in un altro stato. Arrivato, senza troppi soldi, non trovo un posto per dormire. Non posso chiedere aiuto. Metto su un accampamento provvisorio. Qui passano i mesi. I pochi soldi finiscono. Voglio lavorare ma non c'è effettiva possibilità. Alla fine sono disperato, mangiando da elemosina quando fortunato. E così il milione di persone insieme a me.

Alla fine, non per mia colpa, perche io ero andato per cercare di farmi una vita dignitosa con le migliori intenzioni, l' esasperazione ha la meglio.

E a tutto a quel punto penserò tranne che a 'fare amicizia'. E anche se non commetteremo violenze, io e il mio milione, non ci preoccuperemo certo di tener pulito. E diverrà un problema.

Ma questo problema, non dipende da me immigrato, e dal mio milione, dipende dallo stato in cui sono andato.

Io potevo essere andato con l' intenzione di diffondere il segreto dell' eternità, se lo stato non mi mette in condizione nemmeno di parlare, finisce che mi arrabbio, insieme al mio milione, e dopo ne pagano le conseguenze i cittadini dello stato.

Accettare.

I cittadini avrebbero potuto accettare quello che io ero, ma lo stato mi ha messo in condizione di dover tirare fuori il peggio di me.

L' immigrato è una risorsa, per lavoro, cultura, sviluppo in generale. Gestito com'è ora in Italia, diviene invece un problema. Degrado. Impossibilitato a produrre ciò che potrebbe, e messo in condizione, se và bene, di chiedere l' elemosina.

evidentemente vivono meglio che nel loro paese....non trovi?

li rimanderesti in paesi divorati dalla guerra?

io no.

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evidentemente vivono meglio che nel loro paese....non trovi?

li rimanderesti in paesi divorati dalla guerra?

io no.

Il problema non è essere buoni o cattivi, ostili od accoglienti, generosi o avari.

Il problema è prendere coscienza che l' 'altro' c'è, e cercare di creare una situazione a lui funzionale, che sarebbe di conseguenza anche a nostro vantaggio.

Neanche io li farei tornare in territorio di guerra, ma neppure io, voglio vivere su un territorio di guerra.

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Alcune problematiche della società attuale... Perchè?

Si parla tanto di alcool come causa principale di incidenti stradali. Perchè la polizia che ferma una macchina, controlla se al conducente il fiato puzza, e nemmeno si chiede se ha una pasticca sciolta nello stomaco?

Perché non ha mezzi per controllare l'impasticcamento

Perchè il fenomeno della prostituzione è una piaga sociale, ma le volanti passano accanto alle prostitute che aspettano, e nemmeno le guardano?

Perché si vede che non gli piacciono

Perchè non c' è più posto nelle carceri per i detenuti ( ed è una mancanza di rispetto anche verso di loro, che vivono la loro pena in condizioni igienicamente e umanamente umilianti, cosa che tra l' altro non facilita il recupero della persona), ma tra tutti i soldi che girano non se ne trova un pò per nuovi istituti di pena?

Perché invece i soldi sono finiti per tutti

Perchè si combatte il fenomeno d...a arrestando sedicenni che fu....o in un parco, ma facendo finta di non conoscere realtà dove da anni tutti sanno le attività al riguardo che si svolgono?

Perché ci sono pezzi grossi che stanno a capo di certi traffici

Perchè uno dei problemi maggiori per il cittadino è la sicurezza, ma non si trovano fondi per le forze dell' ordine?

Mettetevi d'accordo. Ce l'avete con la polizia solo quando fa comodo...

Perchè quasi nessun italiano è contento dell' Italia, ma l' Italia non prende nessun provvedimento, e il capo non se ne accorge?

Perché siamo eterni scontenti. E le ragazze non ce la danno...

Perchè tanti italiani vivono nella paura del loro stesso paese?

Perché ci guardiamo troppo allo specchio

Perchè quasi nessuno li vuole, ma ne siamo sopraffatti?

Nessuno vuole CHI???

Perchè una condanna per reato, quasi mai diviene effettiva pena?

Perché altrimenti andrebbero al gabbio troppi politici...

............

E ce ne sarebbero tante altre, ma se qualcuno perde tempo nel rispondermi in modo soddisfacente anche solo ad una di esse, il signore ne sarà grato, una bes.....a in meno quando me lo chiedo e non trovo una risposta.

Mah! Trova casa e lavoro in Svezia...

Ringrazio.

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Le tue risposte, Turbociclo, sono, insieme alle materiali difficoltà, il motivo per cui non vado in Svezia.

In quanto ritengo le stesse siano costruttive in ugual misura a quelle che, forse espresse diversamente, darebbe Berlusconi alle domande cui tali non rispondono.

E questo mi rende estremamente curioso di vedere come la faccenda và a finire.

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A parte gli scherzi, io ricordo ancora una volta il detto famoso del grande Flaiano, GLI ITALIANI SONO PECORE ANARCHICHE, che contribuisce a spiegare molte cose; il fatto che in Italia ognuno voglia fare quello che gli pare, ma nello stesso tempo sia alla costante ricerca di un "uomo del destino" che guidi in modo autoritario la nazione...il fatto che ognuno consideri malissimo e parli malissimo del proprio paese ma non sarebbe mai disposto ad emigrare (una volta sì, c'era la fame nera)...

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io credo che ogni aspetto possa essere interpretato e viene in effetti fatto come più ci fa comodo...

la giustizia non funziona,,,,,??

un ragazzo un po' giù che c'è l'ha con il mondo troverà mille casi di giustizia fallimentare e ingiusta...

uno studente in giurisprudenza che ama la legge troverà la perfezione della stessa....

ricordo quella bella stroriella zen che finiva dicendo che il mondo e come lo percepiamo altro non è che il riflesso di noi stessi...

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nazione...il fatto che ognuno consideri malissimo e parli malissimo del proprio paese ma non sarebbe mai disposto ad emigrare

... che in quanto unica alternativa ammissibile nelle menti degli italiani (pare, almeno), denota la stessa visione

di una nazione: quella del pascolo.

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A parte gli scherzi, io ricordo ancora una volta il detto famoso del grande Flaiano, GLI ITALIANI SONO PECORE ANARCHICHE, che contribuisce a spiegare molte cose; il fatto che in Italia ognuno voglia fare quello che gli pare, ma nello stesso tempo sia alla costante ricerca di un "uomo del destino" che guidi in modo autoritario la nazione...il fatto che ognuno consideri malissimo e parli malissimo del proprio paese ma non sarebbe mai disposto ad emigrare (una volta sì, c'era la fame nera)...

Io sono felice di essere italiano.

E neppure mi pare di aver parlato male del mio paese. Tanto meno credo nella possibilità di una guida 'divina' dello stesso.

Il criticare l' attuale situazione, in rapporto alla non funzionale attività governativa, è basato non sull' incapacità del governo, ma sulla sua tendenza a combattere, gestire.... non il problema, ma l' idealizzazione del problema.

I tanti dibattiti dalla dialettica invidiabile, quando poi il problema si deve arrivare a combatterlo sulla strada, non si trasformano mai in un reale aiuto per la sua soluzione.

Secondo me, il governo, non è incapace, ma è drammaticamente poco pratico.

E nella praticità della vita quotidiana dell' italiano, questo aspetto crea un bel pò di complicazioni.

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I tanti dibattiti dalla dialettica invidiabile, quando poi il problema si deve arrivare a combatterlo sulla strada, non si trasformano mai in un reale aiuto per la sua soluzione.

.

quale problema?

la violenza? E' parte dell'uomo in ogni dove

quale problema? Forse l'unico è accettare l'uomo per quello che è.

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quale problema?

la violenza? E' parte dell'uomo in ogni dove

quale problema? Forse l'unico è accettare l'uomo per quello che è.

Ogni tipo di problema Mio, violenza, degrado, miseria, dr..a, prostituzine, malattie.....

I problemi ci sono. Credere che non ci siano, o volerlo credere, è solo una dannosa illusione. Una pericolosa illusione, anzi.

Più tempo impiegheremo a prendere reale consapevolezza dei problemi che, innegabilmente, ci sono, più tempo avranno essi per svilupparsi e diffondersi.

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Secondo me, il governo, non è incapace, ma è drammaticamente poco pratico.

E nella praticità della vita quotidiana dell' italiano, questo aspetto crea un bel pò di complicazioni.

Onestamente, mi sembra una visione un po' ingenua. I vari governi italiani, dal dopoguerra ad oggi, hanno pensato più a come restare in carica che al bene della nazione. Da qui gli intrallazzi, le trame, i favoritismi, gli sprechi, e chi più ne ha...sono stati pochi gli statisti italiani capaci ed abili, e questo nel passato, da decenni se ne è perso lo stampo. Ecco, anch'io parlo male dell'Italia e non emigro... :icon_biggrin:

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Ogni tipo di problema Mio, violenza, degrado, miseria, dr..a, prostituzine, malattie.....

no! L'illsione e credere che non sia colpa tua o mia, o di chiunque altro e darla a chi ci comanda, come se fosse diverso da noi.

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no! L'illsione e credere che non sia colpa tua o mia, o di chiunque altro e darla a chi ci comanda, come se fosse diverso da noi.

Sì Mio, ma la questione del "ognuno ha ciò che si merita" è così semplice eppure così difficile da spiegare... :Thinking:

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