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pensiero fisso per un altro uomo


capricornia

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Non so se riuscirò a spiegare il mio malessere, ci provo.

Ho 38 anni, sono sposata da 14 anni, non ho figli.

L’anno scorso ho conosciuto un uomo che ha letteralmente stravolto la mia vita tranquilla e felice. Stravolto perchè mi ha fatto una corte serrata, io non volevo cedere e sono stata malissimo, ho rasentato la depressione finchè mi sono arresa ai sentimenti e ho deciso di vivere questa storia.

Ma quando ho preso questa decisione, lui si è tirato indietro dicendomi che non si voleva complicare la vita, punto e basta.

Perciò abbiamo convenuto di rimanere amici e così è stato, sono mesi che ci sentiamo ogni tanto, qualche volta ci siamo anche rivisti.

Il problema è che io non riesco a togliermelo dalla testa, anche se il rapporto con mio marito non và male, anzi, dal punto di vista sessuale è pure migliorato.

Mi rendo conto che sto vivendo un rapporto di dipendenza da quest’uomo, un suo sms ha il potere di rendermi una giornata bellissima oppure triste...

Non riesco a capire se mi sono veramente innamorata di lui o se quello che mi attrae è più il fatto di un qualcuno che si interessa a me, mi fa sentire di nuovo viva, giovane, bella.

Boh, non ci capisco più niente e nel frattempo sto male, perchè mi sento in gabbia, passo le giornate a pensare a lui, a fantasticare su discorsi che non mi farà mai.

Oramai è un anno che sto vivendo come sospesa, tirando avanti giorno per giorno così, senza entusiasmo, senza progetti.

Qualcuno mi può aiutare?

Modificato: da AlessandroMartinelli
Topic spostato dalla sezione "Chi mi aiuta?" alla sezione "Totem e tabù". (Alessandro Martinelli)
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Mi rendo conto che sto vivendo un rapporto di dipendenza da quest’uomo, un suo sms ha il potere di rendermi una giornata bellissima oppure triste...

Non riesco a capire se mi sono veramente innamorata di lui o se quello che mi attrae è più il fatto di un qualcuno che si interessa a me, mi fa sentire di nuovo viva, giovane, bella.

Boh, non ci capisco più niente e nel frattempo sto male, perchè mi sento in gabbia, passo le giornate a pensare a lui, a fantasticare su discorsi che non mi farà mai.

Oramai è un anno che sto vivendo come sospesa, tirando avanti giorno per giorno così, senza entusiasmo, senza progetti.

Qualcuno mi può aiutare?

Ti sei risposta da Sola...... Dipendenza......un SMS come può cambiare il tuo stato d'animo?.....succede anche a me...ma non è realtà, sono finzioni sottili....la nostra Mente, le Proiezioni.....il bisogno come BEN tu affermi di sentirti ancora Bella e Desiderata..............

Ma se è un anno oramai che tiri avanti così...come sospesa...non è certo Lui a far si che questo avvenga, SEI TU che dei inventare la tua giornata, costruire TE, ogni azione è importante......ed è Tua, come Tua è la vita che ogni risveglio ti dona......non sprecare tempo dietro a FANTASTICHERIE inutili...sai già dei discorsi che l'altro mai farà....pensa alla concretezza dell'acqua che ogni mattino bagna il tuo viso, e ricorda che tuo marito non ci stà per caso lì, accanto a Te, ma qualche tempofà...vi siete scelti, ogni giorno amalo, come il primo.....deve essere bellissimo avere un uomo accanto con cui hai costruito Tanto!

Sogna di Lui, riscoprilo.....vivi i tuoi giorni, e non logorarti in sogni superficiali ............

Chiediti perchè vuoi star male....... pensi di aver bisogno di questo? Cosa c'è dietro?

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Non so se riuscirò a spiegare il mio malessere, ci provo.

Ho 38 anni, sono sposata da 14 anni, non ho figli.

L’anno scorso ho conosciuto un uomo che ha letteralmente stravolto la mia vita tranquilla e felice. Stravolto perchè mi ha fatto una corte serrata, io non volevo cedere e sono stata malissimo, ho rasentato la depressione finchè mi sono arresa ai sentimenti e ho deciso di vivere questa storia.

Ma quando ho preso questa decisione, lui si è tirato indietro dicendomi che non si voleva complicare la vita, punto e basta.

Perciò abbiamo convenuto di rimanere amici e così è stato, sono mesi che ci sentiamo ogni tanto, qualche volta ci siamo anche rivisti.

Il problema è che io non riesco a togliermelo dalla testa, anche se il rapporto con mio marito non và male, anzi, dal punto di vista sessuale è pure migliorato.

Mi rendo conto che sto vivendo un rapporto di dipendenza da quest’uomo, un suo sms ha il potere di rendermi una giornata bellissima oppure triste...

Non riesco a capire se mi sono veramente innamorata di lui o se quello che mi attrae è più il fatto di un qualcuno che si interessa a me, mi fa sentire di nuovo viva, giovane, bella.

Boh, non ci capisco più niente e nel frattempo sto male, perchè mi sento in gabbia, passo le giornate a pensare a lui, a fantasticare su discorsi che non mi farà mai.

Oramai è un anno che sto vivendo come sospesa, tirando avanti giorno per giorno così, senza entusiasmo, senza progetti.

Qualcuno mi può aiutare?

E' il problema di molte persone...quello di darsi un valore attraverso gli altri. Ti pongo una domada secca...tu pensi che se avessi una relazione fissa con questo uomo saresti felice? La felicità e il valore non te lo da un uomo, una famiglia, una relazione, del bel sesso, una macchina, una casa...La felicità e il star bene sono una condizione interiore, sicuramente difficile da raggiungere, ma che vale la pena cercare...All'esterno di noi non si trova assolutamente nulla, se non un valore emotivo e falso che abbiamo dato noi ad un evento o a delle cose. Pensiamo di avere un valore solo se abbiamo attenzioni da parte di qualcuno o possediamo cose e persone....Questa è la nostra trappola, la trappola interiore, la trappola della mente....passiamo da un oggetto del desiderio all'altro per riempire vuoti interiori, che sono solo nostri e che non possono essere colmati se non prendiamo consapevolezza un poco di noi stessi....hai citato la dipendenza...Con la dipendenza non può esserci nessun rapporto equilibrato proprio perchè si dipende totalmente come un bambino dipende nelle attenzioni primarie dalla mamma...Tu aspetti un messaggio come il bambino che piange per la tettarella... La dipendenza ha anche la capacità di farti sostituire il tipo di droghe. Mi spiego meglio: un uomo che soddisfa le tue attenzioni (i tuoi bisogni) in questo istante è l'uomo che desideri, ma appena questi bisogni non vengono più soddisfatti ci si guarda attorno per cogliere altre droghe che possano sopperire la nostra mancanza (bisogni)... Ma non sarebbe una bella cosa disintossicarsi almeno un pò per il bene di noi stessi e per una crescita personale? Ne gioverebbero forse le relazioni, dove i bisogni verrebbero meno, e dove l'affetto partirebbe da noi e non sarebbe una richiesta utilitaria. Non pensi? Sia ben chiaro...io non sto parlando di te, ma in generale. E' una cosa che riuguarda tutti noi e i nostri rapporti. La felicità non è al di fuori di noi. La felicità è la completezza i noi stessi, ed avvicinarsi alla felicità significa avere meno dipendenze possibili, meno buchi interiori da ricoprire: è trovare l'amore in noi stessi. Per il resto non saprei dare consigli. Il mio intervento è concettuale, e non pratico. Penso che in queste situazioni uno abbia il diritto di capire le cose "andando a batter la testa contro il problema", per poter poi prendersi la responspabilità delle proprie azioni, e guardare oltre... Assumersi la voglia di guardasi dentro e sanare i buchi interiori (i bisogni) spesso può avvenire dopo ripetute "zuccate".

Finisco con il dire che l'amore è un'altra cosa....non è innamoramento, ma pura dipendenza...La dipendenza è elemosina

Spero di non essere stato duro..ma semplicemente aver contribuito un poco a spostare il tuo punto di vista sulla situazione..

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Non so se riuscirò a spiegare il mio malessere, ci provo.

Ho 38 anni, sono sposata da 14 anni, non ho figli.

L’anno scorso ho conosciuto un uomo che ha letteralmente stravolto la mia vita tranquilla e felice. Stravolto perchè mi ha fatto una corte serrata, io non volevo cedere e sono stata malissimo, ho rasentato la depressione finchè mi sono arresa ai sentimenti e ho deciso di vivere questa storia.

Ma quando ho preso questa decisione, lui si è tirato indietro dicendomi che non si voleva complicare la vita, punto e basta.

Perciò abbiamo convenuto di rimanere amici e così è stato, sono mesi che ci sentiamo ogni tanto, qualche volta ci siamo anche rivisti.

Il problema è che io non riesco a togliermelo dalla testa, anche se il rapporto con mio marito non và male, anzi, dal punto di vista sessuale è pure migliorato.

Mi rendo conto che sto vivendo un rapporto di dipendenza da quest’uomo, un suo sms ha il potere di rendermi una giornata bellissima oppure triste...

Non riesco a capire se mi sono veramente innamorata di lui o se quello che mi attrae è più il fatto di un qualcuno che si interessa a me, mi fa sentire di nuovo viva, giovane, bella.

Boh, non ci capisco più niente e nel frattempo sto male, perchè mi sento in gabbia, passo le giornate a pensare a lui, a fantasticare su discorsi che non mi farà mai.

Oramai è un anno che sto vivendo come sospesa, tirando avanti giorno per giorno così, senza entusiasmo, senza progetti.

Qualcuno mi può aiutare?

secondo me ti sei risposta da sola, forse cerchi l'attenzione, forse vorresti sentirti rivalutata e quest'uomo ti dà quello che vuoi, forse sei insoddisfatta o il tuo matrionio si è accomodato, certo è che non puoi vivere per qualcosa che non sarà mai niente, se ti può far stare bene tieniti pure questa cosa ma ricordati che la vita non è sogno o fantasia, la vita è reale e inseguendo fantasie tra l'altro difficile da realizzare si rischia di perdere di vista la realtà, che invece è la cosa più importante. Allora ricomincia da te, osservati, osserva la tua vita matrimoniale e comprendi cosa è accaduto, perchè ti serve questo qualcosa in più e soprattutto prova a risolvere questa situazione che tra l'altro vivi con sofferenza...

Giusy

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Vi ringrazio tutti per le vostre risposte.

In effetti in questo periodo io mi sento drogata, ogni tanto ho bisogno di sentirlo per poter andare avanti, e lui è la mia dose.

Mi rendo conto che qualcosa in me non funziona, qualcosa nella mia vita non va se ho bisogno di questo.

Purtroppo non ho ancora capito che cosa.

In questo momento mi viene da dire che mi sento sola, nonostante un marito che mi adora, una bella famiglia, tanti amici...

Ho sempre affermato con convinzione di non volere figli...e se fosse proprio un figlio che mi manca?

Non lo so davvero, e intanto il tempo passa ed io non riesco a prendere nessuna decisione.

Eppure, prima che quest'uomo comparisse nella mia vita, io stavo bene, infatti ogni tanto mi chiedo "ma a cosa cavolo pensavo prima? quali erano i miei pensieri?"

Oramai, come dicevo, è un anno che vivo questa situazione, più volte ho toccato il fondo e mi sono detta "ok dai, vedrai che ora ne vieni fuori" ma sono ancora qui con tutte le mie perplessità...

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Vi ringrazio tutti per le vostre risposte.

In effetti in questo periodo io mi sento drogata, ogni tanto ho bisogno di sentirlo per poter andare avanti, e lui è la mia dose.

Mi rendo conto che qualcosa in me non funziona, qualcosa nella mia vita non va se ho bisogno di questo.

Purtroppo non ho ancora capito che cosa.

In questo momento mi viene da dire che mi sento sola, nonostante un marito che mi adora, una bella famiglia, tanti amici...

Ho sempre affermato con convinzione di non volere figli...e se fosse proprio un figlio che mi manca?

Non lo so davvero, e intanto il tempo passa ed io non riesco a prendere nessuna decisione.

Eppure, prima che quest'uomo comparisse nella mia vita, io stavo bene, infatti ogni tanto mi chiedo "ma a cosa cavolo pensavo prima? quali erano i miei pensieri?"

Oramai, come dicevo, è un anno che vivo questa situazione, più volte ho toccato il fondo e mi sono detta "ok dai, vedrai che ora ne vieni fuori" ma sono ancora qui con tutte le mie perplessità...

devi cominciare a renderti conto che il problema non è il tuo attaccamento a quest'uomo ma la tua necessità di attaccarti a qualcosa (una droga come tu dici giustamente)....anche il fatto che dici di sentirti sola anche se sei attorniata di persone che ti amano è un campanello d'allarme, il tuo bisogno di estranearti, è un bisogno di restare sola con te stessa con la parte vera che vuole emergere e capire cosa c'è che non va...devi osservarti bene e prendere consapevolezza.....e poi vedrai che non avrai più bisogno di "droghe", ci sono passata, posso dirti che non è facile ma se lo si vuole se ne esce....

buona fortuna...

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Grazie digi79, sento che mi capisci!

Posso farti una domanda? Tu ne sei uscita da sola o ti sei fatta aiutare da qualcuno?

Ultimamente sto valutando l'ipostesi di andare da uno psicologo.

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Grazie digi79, sento che mi capisci!

Posso farti una domanda? Tu ne sei uscita da sola o ti sei fatta aiutare da qualcuno?

Ultimamente sto valutando l'ipostesi di andare da uno psicologo.

certo che ti capisco anzi credo che sia una cosa abbastanza frequente, a volte nella vita s fanno scelte che sembrano giuste in realtà non lo sono per noi stessi, così si segue un certo percorso apparentemente impeccabile e che magari nonè proprio quello che noi in realtà vorremmo, parlo in generale, di sentimenti, lavoro, amicizie ecc. così si perde l'orientamento e a un certo punto ci si aggrappa a qualcosa di apparentemente importante (droga suona bene perchè è proprio ua specie di dipendenza) che ci permette in qualche modo di fermare il tempo che passa e renderci conto che qualcosa non va, sembra un periodo negativo ma in realtà è positivo perchè è l'inizio della scoperta di noi stessi...il cammino è difficil per arrivare alla verità, a ciò che siamo c'è chi riesce ad arrivarci da solo c'è chi ha bisogno di un aiuto. Io mi sono fatta aiutare, ho iniziato un percorso di psicoterapia che ripartendo dal mio più lontano passato mi ha aiutata a capire chi sono realmente e soprattutto ad accettarmi così....

Se senti l'esigenza di tendere la mano, fallo senza esitazione, non può fare che bene....

Giusy

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E' il problema di molte persone...quello di darsi un valore attraverso gli altri. Ti pongo una domada secca...tu pensi che se avessi una relazione fissa con questo uomo saresti felice? La felicità e il valore non te lo da un uomo, una famiglia, una relazione, del bel sesso, una macchina, una casa...La felicità e il star bene sono una condizione interiore, sicuramente difficile da raggiungere, ma che vale la pena cercare...All'esterno di noi non si trova assolutamente nulla, se non un valore emotivo e falso che abbiamo dato noi ad un evento o a delle cose. Pensiamo di avere un valore solo se abbiamo attenzioni da parte di qualcuno o possediamo cose e persone....Questa è la nostra trappola, la trappola interiore, la trappola della mente....passiamo da un oggetto del desiderio all'altro per riempire vuoti interiori, che sono solo nostri e che non possono essere colmati se non prendiamo consapevolezza un poco di noi stessi....hai citato la dipendenza...Con la dipendenza non può esserci nessun rapporto equilibrato proprio perchè si dipende totalmente come un bambino dipende nelle attenzioni primarie dalla mamma...Tu aspetti un messaggio come il bambino che piange per la tettarella... La dipendenza ha anche la capacità di farti sostituire il tipo di droghe. Mi spiego meglio: un uomo che soddisfa le tue attenzioni (i tuoi bisogni) in questo istante è l'uomo che desideri, ma appena questi bisogni non vengono più soddisfatti ci si guarda attorno per cogliere altre droghe che possano sopperire la nostra mancanza (bisogni)... Ma non sarebbe una bella cosa disintossicarsi almeno un pò per il bene di noi stessi e per una crescita personale? Ne gioverebbero forse le relazioni, dove i bisogni verrebbero meno, e dove l'affetto partirebbe da noi e non sarebbe una richiesta utilitaria. Non pensi? Sia ben chiaro...io non sto parlando di te, ma in generale. E' una cosa che riuguarda tutti noi e i nostri rapporti. La felicità non è al di fuori di noi. La felicità è la completezza i noi stessi, ed avvicinarsi alla felicità significa avere meno dipendenze possibili, meno buchi interiori da ricoprire: è trovare l'amore in noi stessi. Per il resto non saprei dare consigli. Il mio intervento è concettuale, e non pratico. Penso che in queste situazioni uno abbia il diritto di capire le cose "andando a batter la testa contro il problema", per poter poi prendersi la responspabilità delle proprie azioni, e guardare oltre... Assumersi la voglia di guardasi dentro e sanare i buchi interiori (i bisogni) spesso può avvenire dopo ripetute "zuccate".

Finisco con il dire che l'amore è un'altra cosa....non è innamoramento, ma pura dipendenza...La dipendenza è elemosina

Spero di non essere stato duro..ma semplicemente aver contribuito un poco a spostare il tuo punto di vista sulla situazione..

queste parole me le copio, così le leggo quando penso a certe cose.

Ma poi, a furia di stare bene con noi stessi, non c'è il rischio di non innamorarsi di nessuno?

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ti hanno detto bene.......tutti....

pensa che cio che ti attrae in verità è dovuto alla fame di potere e di possesso che è la natura dell'ego di ognuno....

la corte che hai subito ha suscitato nell'ego la visione della possibililtà di accrescere e adesso non accetterà mai di ridimensionarsi di nuovo.....le mie parole non sono un'idea ma sono il fatto che e come accade.....dunque decidi con il cuore, sarai felice. Ma ricorda l'ego, ossia cio che tu senti di essere non ti perdonerà mai , o meglio lo farà non appena dimenticherà e tornerà a cio che più ama : l'abitudine.

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ti hanno detto bene.......tutti....

pensa che cio che ti attrae in verità è dovuto alla fame di potere e di possesso che è la natura dell'ego di ognuno....

la corte che hai subito ha suscitato nell'ego la visione della possibililtà di accrescere e adesso non accetterà mai di ridimensionarsi di nuovo.....le mie parole non sono un'idea ma sono il fatto che e come accade.....dunque decidi con il cuore, sarai felice. Ma ricorda l'ego, ossia cio che tu senti di essere non ti perdonerà mai , o meglio lo farà non appena dimenticherà e tornerà a cio che più ama : l'abitudine.

In poche righe hai sintetizzato un concetto straordinario...sono assolutamente d'accordo. Quello che si chiama "il dono della sintesi" :-)

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In poche righe hai sintetizzato un concetto straordinario...sono assolutamente d'accordo. Quello che si chiama "il dono della sintesi" :-)

grazie eternità........ ^_^

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ti hanno detto bene.......tutti....

pensa che cio che ti attrae in verità è dovuto alla fame di potere e di possesso che è la natura dell'ego di ognuno....

la corte che hai subito ha suscitato nell'ego la visione della possibililtà di accrescere e adesso non accetterà mai di ridimensionarsi di nuovo.....le mie parole non sono un'idea ma sono il fatto che e come accade.....dunque decidi con il cuore, sarai felice. Ma ricorda l'ego, ossia cio che tu senti di essere non ti perdonerà mai , o meglio lo farà non appena dimenticherà e tornerà a cio che più ama : l'abitudine.

mamma mia, questo ego è pauroso...è il nostro nemico. :10:

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mamma mia, questo ego è pauroso...è il nostro nemico. :10:

cos'è l'ego?

Cio che voi credete di essere?

L'immagine di noi formata con tutto cio che abbiamo vissuto fino ad oggi....il passato che continua nel presente.....

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Ciao Mio.

Devo dire che non avevo mai considerato la cosa dal tuo punto di vista.

A ben pensarci quest' uomo, inizialmente, non mi faceva nè caldo nè freddo...il mio atteggiamento è cambiato quando mi sono resa conto che a lui piacevo...

Dimmi se ho ben capito...tu vorresti dire che il mio attaccamento (innamoramento?) a lui è dovuto al mio narcisismo? Una necessità di avere continue conferme quando lui risponde ai miei messaggi e mi fa sentire importante?

Il tuo intervento mi ha fatto riflettere su un'altra cosa...ultimamente, lo riconosco, sono diventata una persona più egoista, è come se mi sentissi più sicura di me stessa e questo mi pone in modo diverso anche nei confronti di mio marito.

Se prima lo guardavo con stima, ora vedo in lui tanti difetti, soprattutto estetici, che prima nemmeno notavo...

Che persona sono diventata?

Mi faccio schifo...

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ha suscitato nell'ego la visione della possibililtà di accrescere e adesso non accetterà mai di ridimensionarsi di nuovo...

ho ripreso queste parole...mi fanno letteralmente rabbrividire..bellissime

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Ciao Mio.

Devo dire che non avevo mai considerato la cosa dal tuo punto di vista.

A ben pensarci quest' uomo, inizialmente, non mi faceva nè caldo nè freddo...il mio atteggiamento è cambiato quando mi sono resa conto che a lui piacevo...

Dimmi se ho ben capito...tu vorresti dire che il mio attaccamento (innamoramento?) a lui è dovuto al mio narcisismo? Una necessità di avere continue conferme quando lui risponde ai miei messaggi e mi fa sentire importante?

Il tuo intervento mi ha fatto riflettere su un'altra cosa...ultimamente, lo riconosco, sono diventata una persona più egoista, è come se mi sentissi più sicura di me stessa e questo mi pone in modo diverso anche nei confronti di mio marito.

Se prima lo guardavo con stima, ora vedo in lui tanti difetti, soprattutto estetici, che prima nemmeno notavo...

Che persona sono diventata?

Mi faccio schifo...

non so, io guarderei la cosa da un altro punto di vista...

dai, chi non ha mai provato che effetto fa essere desiderate, sentire nascere il proprio desiderio... ci si sente vive, nuove.

ed è bellissimo!

Certo un po' di sconvolgimento si crea... ora lo stai toccando con mano... non è possibile rimanere sempre uguali a se stessi, la vita ci cambia e il desiderio ci cambia molto velocemente... non lo trovo così negativo, ma so -per esperienza- quanto tutto ciò possa essere destabilizzante.

Navigare a vista nel mare del desiderio è la cosa più difficile, non rendertela ancora più complessa con giudizi valoriali che, se è vero che non è corretto attribuire ad altri, lo è ancora di meno applicarli a sè.

Ma questo è solo un'opinione di chi naviga nello stesso mare...

:off_topic:

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Grazie per il tuo conforto!

Vorrei essere capace di prendere solo il positivo da questa cosa.

Purtroppo per il mio carattere, fondamentalmente pessimista, mi sento destabilizzata come giustamente hai detto tu.

Mi sono resa conto di aver vissuto fino ad ora in una specie di limbo, pensando di essere immune alle "tentazioni" esterne, pensavo che le crisi matrimoniali capitassero solo agli altri...

Se ho imparato qualcosa da tutto questo è che non bisognerebbe MAI giudicare gli altri, le situazioni bisogna viverle per capirle...

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non so, io guarderei la cosa da un altro punto di vista...

dai, chi non ha mai provato che effetto fa essere desiderate, sentire nascere il proprio desiderio... ci si sente vive, nuove.

ed è bellissimo!

Certo un po' di sconvolgimento si crea... ora lo stai toccando con mano... non è possibile rimanere sempre uguali a se stessi, la vita ci cambia e il desiderio ci cambia molto velocemente... non lo trovo così negativo, ma so -per esperienza- quanto tutto ciò possa essere destabilizzante.

Navigare a vista nel mare del desiderio è la cosa più difficile, non rendertela ancora più complessa con giudizi valoriali che, se è vero che non è corretto attribuire ad altri, lo è ancora di meno applicarli a sè.

Ma questo è solo un'opinione di chi naviga nello stesso mare...

^_^

....condivido pienamente con te Jane Eyre..... chissà... forse perchè mi sento anch'io di "navigare nello stesso mare"..... e trovo che ogni "onda" può sollevarmi, trascinarmi, posso abbandonarmi a lei, farmi portare, galleggiare, affondare......e a volte...l'onda si può anche Cavalcare .....

............noi stessi siamo onde di questo mare.............

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Ciao Mio.

Devo dire che non avevo mai considerato la cosa dal tuo punto di vista.

A ben pensarci quest' uomo, inizialmente, non mi faceva nè caldo nè freddo...il mio atteggiamento è cambiato quando mi sono resa conto che a lui piacevo...

Dimmi se ho ben capito...tu vorresti dire che il mio attaccamento (innamoramento?) a lui è dovuto al mio narcisismo? Una necessità di avere continue conferme quando lui risponde ai miei messaggi e mi fa sentire importante?

Il tuo intervento mi ha fatto riflettere su un'altra cosa...ultimamente, lo riconosco, sono diventata una persona più egoista, è come se mi sentissi più sicura di me stessa e questo mi pone in modo diverso anche nei confronti di mio marito.

Se prima lo guardavo con stima, ora vedo in lui tanti difetti, soprattutto estetici, che prima nemmeno notavo...

Che persona sono diventata?

Mi faccio schifo...

non ti devi far schifo ne apprezzare.....

osservati e cerca di "impararti" di capire come sei , per prendere la via per te più giusta.

L'attaccamento è comunque una schiavitu, sia nei confronti della propria bellezza come di quella altrui,

mentre la gioia la troverai solo con la libertà, libertà verso principalmente se stessi che poi è il fulcro che ci lega negli attaccamenti con ciò che ci circonda.

Impara a non giudicarti, perchè dietro ogni giudizio c'è l'intenzione ed il desiderio che cio che giudichiamo sia come noi vorremmo creando attaccamento e dipendenza tra noi e quest'immagine desiderata, poi al ritorno obbligatorio alla realtà nasce il conflitto tra realtà e desiderio che sfocia in rabbia o tristezza.....

Dunque osservati ma non giudicarti .....ecco il mio misero consiglio

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....condivido pienamente con te Jane Eyre..... chissà... forse perchè mi sento anch'io di "navigare nello stesso mare"..... e trovo che ogni "onda" può sollevarmi, trascinarmi, posso abbandonarmi a lei, farmi portare, galleggiare, affondare......e a volte...l'onda si può anche Cavalcare .....

............noi stessi siamo onde di questo mare.............

<_<

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In effetti di casi di " dipendenza " ce ne sono davvero tanti.

Senza andare troppo lontano, tra parenti amici e magari di averlo vissuto personalmente.

per quanto mi riguarda ho letto delle ottime analisi sulla questione, quindi sul fatto di ricercare le motivazioni in se stessi e non nell' oggetto del desiderio. Riguardo ciò mi viene naturale chiedere se questo genere di situazione possa essere legata a qualche avvenimento dell' infanzia in qualche modo non risolto, che non sia per forza da ricondurre all' arricchimento del proprio ego ma piuttosto al desiderio di possesso dell' oggetto inevitabilmente irraggiungibile come per rivivere ad esempio l' esperienza di un abbandono avendone la consapelozza. Sapere che non ci sarà concesso e dipenderne ugualmente vivendo costantemente l' assenza. :Four Leaf Clover: spero di essermi espressa in modo comprensibile, ogni tanto faccio fatica.

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In effetti di casi di " dipendenza " ce ne sono davvero tanti.

Senza andare troppo lontano, tra parenti amici e magari di averlo vissuto personalmente.

per quanto mi riguarda ho letto delle ottime analisi sulla questione, quindi sul fatto di ricercare le motivazioni in se stessi e non nell' oggetto del desiderio. Riguardo ciò mi viene naturale chiedere se questo genere di situazione possa essere legata a qualche avvenimento dell' infanzia in qualche modo non risolto, che non sia per forza da ricondurre all' arricchimento del proprio ego ma piuttosto al desiderio di possesso dell' oggetto inevitabilmente irraggiungibile come per rivivere ad esempio l' esperienza di un abbandono avendone la consapelozza. Sapere che non ci sarà concesso e dipenderne ugualmente vivendo costantemente l' assenza. :D: spero di essermi espressa in modo comprensibile, ogni tanto faccio fatica.

potrebbe anche essere....ma sono più propensa a pensare che sia semplicemnte dovuto a una mancanza nel presnte che poi sia di rispecchio al passato è possiblie ma è nelpresente che c'è il fallo....

Psicologia da strapazzo?? ^_^

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