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Izumi

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Contenuti inseriti da Izumi

  1. Oddio per come l'hai descritto mi è venuto da pensare a lui XDD Tuo padre lo vedo un po' troppo invadente, insomma parlare con uno psicologo è una cosa piuttosto privata, perché mettersi in mezzo così?
  2. Uhm, allora forse non ho capito il senso della frase... Quando hai scritto: Pensavo ti riferissi al comportamento di alcuni psicologi (per fortuna non tutti eh) che diciamo non si mettono in discussione, si barricano dietro agli studi e basta. Come discorso è piuttosto controverso, non lo so se mi voglio mettere in competizione, può anche essere ma non è volontaria come cosa né mi fa piacere, insomma se mi guardo da fuori lo capisco benissimo che è inutile, è che l'ho detto, siccome alcune cose mi sembravano un po' "scontate" ho avuto da dire... Poi, magari bastassero gli studi -che ripeto servono eh!- Ma ci vuole pure quel "quid" in più che sui libri non si impara (e che se dovessi spiegare qual è non lo so), senò davvero basterebbe che chiunque abbia un problema si legge un testo sull'argomento, se lo "impara" e così si risolve pure il male che lo affligge. qui invece non ho capito di preciso cosa vuoi sapere (oggi sono un po' rinco...)
  3. Su questo alla fine non mi posso esprimere più di tanto, in fin dei conti non ne ho titolo... Però varie volte ha dato a intendere che le dava fastidio se qualcuno metteva in campo un'idea o teoria diversa da quelle che ha imparato lei. Faceva finta di stare a sentire e poi magari qualche seduta dopo partiva qualche "frecciata" (almeno così ho capito io!). Beh diceva cose tipo cercare di essere più ottimisti, che gli ostacoli si superano, più una cosa ci spaventa più la dobbiamo affrontare (ovviamente lei sosteneva di farlo e di riuscirci), se dicevo qualcosa di me che secondo me non andava mi diceva che così mi aggredivo... E vabbè se le cose stanno in un certo modo è inutile raccontarsela, mica se dico che va tutto bene poi va bene per davvero, sto ottimismo ad oltranza mi ha sempre un po' irritato. Se uno lo è perché ci "nasce", bene, ma mica ci si può improvvisare! Oppure magari se parlavo di un determinato problema rispondeva dicendo cose tipo "eh ma sai quanti ce l'hanno/stanno così etc" Certo, questo lo so pure io, ma che discorso è?! A parte che non mi consola più di tanto, anche perché non mi sembra il massimo ragionare in questi termini, ma poi mi pare davvero una banalizzazione. Ovviamente non erano tutte di questo stampo le sedute, questo lo devo dire, ma mi è sempre sembrato che non si approfondisse nulla più di tanto. Comunque no, adesso non sto andando da nessuno.
  4. Izumi

    le cure nn servono!!!!!!!

    Mah, spero che almeno le tue amiche queste cose non le dicano in modo "accusatorio" ma come consigli dati a fin di bene. Pure io non vedo cosa ci sia di strano ad affezionarsi ad una persona, neanche fosse stata una cosa a senso unico poi, il sentimento da quello che hai scritto era più che ricambiato.
  5. Allora preciso prima di tutto che io ho parlato con due psicologi. Nel primo caso però non era una vera e propria terapia, sono stati più che altro dei colloqui di consultazione. In questo primo caso mi sono sentita in qualche modo rifiutata, poi le cose sono migliorate, ma i colloqui intanto erano terminati. Questa parte del post era riferita quindi al primo caso. Per quanto riguarda il resto: (qui mi riferisco alla seconda psicologa) Un po' tutte e due le cose. Una volta al termine di una seduta, adesso non ricordo tutto il discorso, ma praticamente la dottoressa mi disse che a lei "importava fino a un certo punto"... So che gli psicologi non possono coinvolgersi più di tanto (che poi davvero non si era detto niente di che, né si è mai fatto durante il corso della terapia), quindi l'avrà detto in quel senso, ma non mi è sembrata molto appropriata come uscita. Da notare che quando tempo prima avevo fatto intendere di volere interrompere la terapia come si era innervosita invece! (vabbè anche qui c'è da dire "chiamala fessa!" ) A volte mi è sembrato di darle fastidio forse perché non mi bevevo qualsiasi cosa dicesse senza ribattere... Il fatto è che alcune cose a me sembravano un po' scontate, banali, cose di buon senso che poteva dirmi anche un non addetto ai lavori, ma da uno del settore io mi aspettavo qualcosa di più. E visto quanto ci teneva nell'ultimo periodo a dire che lei aveva studiato (era piuttosto presuntuosa in certi momenti), beh che lo dimostrasse! Non so a volte ho quest'impressione, anche per via di alcune cose che ho letto, che a una parte di psicologi (ma anche persone che fanno altri lavori) dia quasi fastidio se uno non si accontenta della prima cosa che viene detta, che ci devo fare purtroppo è un mio difetto quello di informarmi sulle cose, ma pare che venga visto come un comportamento da reprimere assolutamente...
  6. Giusto poco fa ho discusso (animatamente) con mia madre proprio su questo fatto dei limiti. Premesso il fatto che il suo modo di parlare mi ha ricordato quello della psicologa da cui andavo (e la cosa *non* mi ha fatto disporre volentieri all'ascolto...) mi chiedo e vi chiedo: ma nel concreto, cosa significa accettare i propri limiti? Poniamo che uno è obiettivamente fatto male, e allora che deve fare? Si deve rassegnare? A me non entusiasma mica tanto un'ipotesi del genere!
  7. E nel caso che da parte del terapeuta non vi fosse affinità? Cioè magari al paziente quel dato terapeuta piace pure, ma se la cosa non fosse reciproca? (anche se probabilmente questo "muro" si potrebbe percepire, a malincuore...) Il terapeuta si tiene lo stesso quel paziente col rischio di non farlo sentire accettato oppure come si procede?
  8. Vivacizzata nel senso che sono comparse parecchie risposte da quando è stata aperta... Inizialmente mi è sembrato fosse rimasta un po' in ombra, ma questo è fisiologico in un forum; ci avrò fatto caso perché questo topic mi interessava in modo particolare. Mi dispiace che l'autore sia sparito perché magari poteva dirci qualcosa in più...
  9. Beh però la discussione si è vivacizzata! Ma l'autore è sparito
  10. Mah, non mi trovo del tutto d'accordo con quello che dici (la prima parte più che altro). Certo è vero che anche una psicoterapia, come altre cose, è prima di tutto un'esperienza che si fa, ma è pur vero che diversamente da altri eventi della vita questa avrebbe come obiettivo (si spera) quello di far stare meglio una persona ("stare meglio" che, a seconda dell'orientamento della terapia, corrisponderà a significati diversi; per qualcuno si toglierà "soltanto" il sintomo, per altri si "ristrutturerà" la personalità ecc) Quindi mi pare pure comprensibile che uno si ponga il problema di cosa scegliere. Poi certo anche questo atteggiamento può essere sintomatico di un qualche altro problema di fondo (nel mio caso lo è). C'è da vedere da che basi si parte: se una persona è tendenzialmente molto riflessiva, si fa molti dubbi, è diffidente o quant'altro (per esperienze pregresse o perché è una tendenza sua "innata"), sarà difficile che si abbandoni subito all' "istinto"; perché forse, in questo caso, avrebbe risolto già una parte del problema.
  11. Izumi

    Eccomi qui!

    Ciao e benvenuta
  12. Buone feste! (anche se a me il Natale sta un po' sui... ; più che la festa, il martellamento pubblicitario annesso)
  13. A volte sì! Capita di rado ma quando esplodo è la fine XD Di solito non mi arrabbio molto, sono abbastanza permalosa però tendo a trattenere molto l'incazzatura, purtroppo ritorcendola anch'io verso me stessa. Non so, devo ancora trovare un modo per esprimere disappunto senza che questo comporti uno "sbroccare" o un accumulare. Una cosa che mi chiedevo è però come mai si tenda a scoppiare spesso per motivi tutto sommato stupidi (almeno a me succede così), mentre per cose più serie (in cui una reazione più "forte" sarebbe giustificabile) ci si riesce a controllare.
  14. Ciao Mauro Parli di terapie psicofarmacologiche e relativi incontri con psichiatri, ma non hai mai pensato di parlare anche con uno psicologo/psicoterapeuta? O questi medici fanno anche supporto sul versante psicologico? (ma spesso si tende a tenere separati i due settori...) Non c'è proprio niente che ti piaccia fare, se non fuori almeno dentro casa? Non so anche ascoltare una bella canzone... Secondo me comunque i farmaci possono fare fino a un certo punto, non ne ho esperienza diretta, però credo che oltre a quelli bisognerebbe anche "riabituarsi" a fare le cose. Altrimenti uno sì sul momento sta bene, si stordisce un po', ma poi svanito l'effetto tutto torna come prima.
  15. ciao e grazie per il benvenuto! :D

  16. Patrina che tipo di terapia seguivi con la psicologa privata? Se vuoi dirlo...
  17. Azz, c'è rischio di fare una carrambata XDD
  18. Juditta volevo chiederti una cosa a proposito di quanto ho evidenziato. Ho letto che tu fai terapia sistemico-relazionale, la faccio anch'io, ma a me invece funziona un po' diversamente, nel senso che la psicologa dà delle "prescrizioni" (non cose pratiche ma di altro tipo, comunque delle boiate a mio parere; infatti ho intenzione di lasciare). Ma nei tuoi post non ho mai trovato niente del genere (poi certo non li ho letti tutti ^^'''). Volevo chiederti se puoi dirmi qualcosa al riguardo, anche in privato se ti va, anzi forse è meglio altrimenti qui si va ancora di più OT
  19. D'accordissimo su questo punto. Se posso faccio un'esempio basato sulla mia esperienza, dato che è proprio quanto sta capitando a me. Non so se il problema sono io o forse la terapia stessa, di sicuro io di mio tendo a non fidarmi subito, ma diciamo che se mi si dà modo (se si attuano dei comportamenti che tendono a rafforzare la mia sfiducia) allora poi forse non mi dovrei meravigliare che questo avvenga (=che non mi fido).* Mi ha colpito in particolare la frase che ho messo in grassetto. Da quel che ho visto io e da quel che ho letto in altri casi, alcuni psicologi si trincerano dietro al fatto che loro hanno studiato. Ok hanno studiato, ma questo non li autorizza a comportarsi in modo presuntuoso con chi già di suo si trova in una condizione di disagio, imponendo per forza il loro modo di operare, e se uno non è d'accordo o si arrende per sfinimento, oppure viene messo in croce perché "non si impegna abbastanza". Sono contenta di aver letto questi tuoi interventi, se non altro perché mi sono sentita meno sola. Insomma se qualcun altro la pensa in questo modo allora forse le me idee tanto strampalate non sono... *anche se tardi ho modificato un po' la prima parte del post, perché il modo in cui era scritto prima era un po' arzigogolato e non si capiva bene!
  20. La mia psicologa mi dà del tu (però non faccio terapia analitica), mentre io le dò del lei. Inizialmente avevo chiesto delucidazioni sull'argomento e lei mi ha risposto che esistono diverse scuole di pensiero, che lei fa così. Lì per lì mi è andata bene, adesso non saprei invece. Più che altro penso che avrebbe almeno potuto chiedere prima. Secondo me però è meglio usare la forma di cortesia (lo so è brutta come definizione, ma almeno rende subito l'idea), poi certo non nego che in questa preferenza influisca molto anche il mio carattere... (dato che non dò subito confidenza)
  21. Izumi

    Ciao ragazzi =)

    cara roberta, sai che in effetti non lo so bene? il mio sentimento è piuttosto "tiepido" (vado da una psicologa), o comunque di noia e sfiducia... Sono alcuni mesi che ci vado, non so se è un problema mio o è la terapia a non andare bene, oppure ancora semplicemente la dottoressa non mi piace (su questo ho le idee più chiare)! O tutte e tre le cose assieme. Avevo pensato di parlarne nel topic apposito, ma ho visto che c'è un po' di maretta...
  22. Izumi

    Ciao ragazzi =)

    In effetti sì, anche se mi ritengo piuttosto "moderata" come otaku. Una cosa che mi appassiona tanto è il mondo del cosplay! Io però non he ancora mai fatti, non so cucire XD *vabbè che non ci ho mai provato* Ormai si sono raggiunti dei livelli spettacolari, rispetto a vari anni fa adesso chiunque riesce a sfoggiare costumi di tutto rispetto (anche se ebay dà una mano ) Vabbè che si è anche molto più diffusa come "pratica", rispetto a prima che era una cosa un po' più di nicchia... Poi per quanto riguarda il nick, l'ho scelto perché trovo che i nomi giapponesi siano molto musicali ^^
  23. Izumi

    Ciao ragazzi =)

    ...devo dire che mi trovo un po' in imbarazzo perché, sebbene sia iscritta già da un po', mi presento ufficialmente soltanto adesso ^^'' Dunque, sto seguendo a mia volta una psicoterapia, ho scoperto questo forum tramite il topic delle pazienti transfertate (si dirà così??); mi sono appassionata molto durante la lettura (ma non l'ho completata... abbiate pietà sono più di 1000 pagine ) Mi dispiace però che tante utenti non frequentino più molto, a quanto ho visto Beh, spero di poter confrontarmi anch'io un po' con voi!
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