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Gineprix

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  1. Grazie per l'incoraggiamento :) Ho apprezzato molto le tue parole, perchè trasmettono una gran voglia di fare! Però, per evitare di fallire e poi sentirsi scoraggiati, è importante porsi obiettivi che siano raggiungibili e che veramente ci interessi raggiungere! Forse la salsa per me non era una gran passione... Per imparare a fotografare bene è necessario impiegare molto tempo, parte del quale stando da soli. Forse ho lasciato perdere perchè ho dato precedenza ad altro (sto imparando a ballare il tango e mi prende un sacco di tempo) e perchè da solo ci sto già abbastanza! Ciao :)
  2. Gineprix

    Ossessione e sofferenza

    A prescindere dai fattori che hanno concorso a produrre in te tale dis-autostima, è importante che tu la consapevolizzi, cioè che ti renda veramente conto che la tua auto-immagine è distorta, cioè svaluta le tue reali capacità.Farlo non è semplice, ma possibile. Occorre un esame di realtà, cioè considerare un dato elemento della tua vita con distacco, come se stessi ragionando su qualcosa che riguarda un'altra persona, non te stessa: ciò ti consente di essere obiettiva. Esempio: ti sei laureata? Allora non puoi essere una incapace! So che laurearsi non significa tutto, ma è comunque una tappa importante che molte persone non sono in grado di raggiungere! In generale, dovresti cercare di tenere sempre presente (consapevolezza, è sempre lei...) che in te ci sono delle forti spinte a: considerarti inadeguata, incapace considerare gli elementi esterni (es un problema da risolvere) molto più problematici di quanto sono in realtà Capirai che questi presupposti — è più giusto chiamarli convinzioni, data la forza con cui sono radicati in te e l'elevato valore di realtà che contengono — ti mettono in una condizione penalizzante. Quindi, Sta' attenta ai pensieri negativi. Quando arrivano, osservali senza giudicarli. Non respingerli, non odiarli, limitati a guardarli con interesse, tenendo sempre persente che i pensieri sono transitori, cioè possono anche ribaltarsi in breve tempo, per cui non sempre racchiudono elementi di verità; cioè i pensieri possono ingannarci, offrendoci un percetto falsato della realtà. E' capitato a me tantissime volte con la mia ex. Non c'è nulla di strano, nulla di cui preoccuparsi: in quei momenti il tuo disagio interiore, il groviglio di pensieri che hai in mente, ti rende anaffettiva. L'importante è capire che tu non sei incapace di amare: si tratta solo di una fase transitoria dovuta ai tuoi dissidi interiori.Ovviamente, in questi casi, è importante spiegare al partner cosa ci accade. Se è una persona sensibile, intelligente e, soprattutto, se ci ama, comprenderà e avrà pazienza. Capisci che è un ragionamento insensato? Sono sicuro che nella tua relazione con lui manifesti la tua personalità, dai il tuo contributo, suggerisci, proponi, accetti, rifiuti... insomma ci sei! Sarebbe diverso se invece tu fossi totalmente passiva e vivessi di riflesso, assecondandolo in ogni cosa.Da quanto ho potuto capire dalle tue parole, stai bene con il tuo compagno. Al tempo stesso, però, hai bisogno di uno spazio tuo per ricomporre le fratture interiori, riordinare i pensieri, capire cosa è vero e cosa invece è solo una stupida convinzione che ti trascini da tanti anni (magari perchè l'hai "presa" dai tuoi). Quindi, penso che potrebbe essere positivo per te "allentare" i ritmi del vostro rapporto, in modo da poterti sentire più autonoma, senza però azzerare quanto di buono e bello c'è tra di voi. Mi sembra che il tuo compagno sia una persona intelligente, empatica e paziente, per cui immagino che comprenderà questa tua esigenza e ti aiuterà a soddisfarla. Ti abbraccio
  3. Non sono affatto d'accordo con chi afferma che un 19enne non debba fare sesso. Fabio non è un bambino! Ciò premesso, caro Fabio, condivido i consigli di MissClass. In sintesi: non scoraggiarti, esci, esci, esci, senza però farti enormi aspettative, altrimenti corri il rischio di avere cocenti delusioni che poi ti scoraggiano. Esci semplicemente per il piacere di vedere facce nuove, di scherzare e chiacchierare con gli amici! Poi, se vedi una ragazza che ti piace, LANCIATI, prova a conoscerla, senza troppi pensieri, con disinvoltura e leggerezza: se non sarà simpatica con te, pazienza, passerai oltre. Oggi le donne sono molto esigenti (anche sul piano estetico, sebbene attribuiscano a noi uomini questa "limitatezza"), per cui se non sei un bonazzo non è facilissimo conoscerle per un'amicizia o altro. Io non sono affatto un bonazzo e ho riscontrato notevoli difficoltà quando ho cercato di conoscere donne nuove, anche perchè spesso sono prevenute nei nostri confronti perchè partono dal presupposto che vogliamo conoscerle solo per portarle a letto. Nel tuo caso questa è una legittima esigenza (ovviamente, le cose si fanno in due, nessuno forza nessuno), però ti invito a pensare che con una ragazza, prima del sesso, puoi avere un rapporto molto piacevole, se si crea il giusto clima di simpatia. Quindi, lascia perdere i pensieri scoraggianti e apriti a nuove amicizie! Un abbraccio :)
  4. Caro Sirius, ogni volta che in noi nasce un problema, una difficoltà, c'è un motivo. Io non sono uno psicologo, per cui non posso capire quali siano le cause alla base del tuo disagio. Ciò che posso dirti è che potresti provare a comprenderle da solo. Per farlo, trovati un posto tranquillo e silenzioso, dove nessuno possa disturbarti, mettiti comodo (seduto, non steso), con carta e penna dinanzi a te. Inizia ad osservare, senza giudicarli, i seguenti elementi: -sensazioni del corpo (tensioni, dolori, bruciori, fastidi...) -emozioni (tristezza, rabbia, gioia, paura) -pensieri -convinzioni (su cui si basano i pensieri). Per ciascun punto, quando ha individuato bene i corrispondenti elementi della categoria, scrivili. Potresti scoprire che hai delle convinzioni errate, da cui discende tutto. Una cosa molto importante è capire che il tuo disagio è una reazione naturale del tuo sistema mente/corpo. Quindi, accettalo, il disagio, guardalo con curiosità e benevolenza, non odiarlo, non respingerlo. Osservalo, senza giudicarlo. Quando ti capiterà di aver difficoltà ad esprimere i tuoi pensieri, ditti: "Ecco, sta capitando di nuovo. Nessun problema, me lo aspettavo. Non succede nulla di grave, non c'è motivo di preoccuparsi, posso mantenermi tranquillo. Vediamo un po' cosa provo...". Così potrai capire sempre di più di te stesso e avere più leve per aiutarti. Cosa molto importante: non dare peso a quello che gli atri pensano di te o, peggio, a cosa tu pensi gli altri pensino di te. Un abbraccio :)
  5. Non sono d'accordo: finchè non si trova ciò che si desidera, ciò che ci fa stare bene, è giusto continuare a cercare, sempre che vi siano le condizioni per farlo. Io mi trovo in una situazione analoga alla tua, a 43 anni, forse peggiore. Non ho una mia famiglia, nè una compagna nè figli. In più potrei dire, con una piccola approssimazione, che non ho amici. Ti lascio immaginare come possa sentirmi... è essenziale. La capacità di perseverare nel raggiungimento dell'obiettivo prefissato nonostante gli ostacoli si chiama resilienza. Ogni persona ha una sua resilienza, ora piccola ora grande. Credo che la tua non sia piccola; temo che la mia lo sia... Talvolta si, talvolta no. Mi sono laureato, seppur con enormi sacrifici. Sono riuscito a salire in bici sul Monte Faito. Non sono riuscito ad imparare a fare belle fotografie. Non sono riuscito ad imparare a ballare la salsa. Inutile che continui... queste sono cose poco importanti.Il peggio, per me, è che non sono riuscito a trovare la mia donna e la mia famiglia, e che non sono riuscito a costruirmi una soddisfacente rete di relazioni sociali.
  6. Credere nelle proprie passioni ed impegnarsi a fondo per comprendere se sono autentiche è essenziale per la qualità della nostra vita. Se non dovessero rivelarsi autentiche, avremo comunque fatto un'esperienza e proveremo con altro. Ti cito una frase di Charles Deguy che penso possa aiutarti a capire quanto sia importante non mollare mai: "La cosa più facile è disperare, ed è la grande tentazione." Se non l'hai già letto, potrebbe interessarti "Resisto, dunque sono": link Hai grandi risorse, va' avanti!
  7. Non hai scritto nessuna bestialità. Hai parlato a qualcuno di cui ti fidi, da cui ti senti amato e apprezzato, del tuo problema? Chiedi aiuto. Quando serve, bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto, non c'è nulla di cui vergognarsi. Con alcune indicazioni comportamentali, il tuo problema può essere superato. Non aspettare che la soluzione piova dal cielo, attivati.
  8. Nella tua drammatica vicenda hai dimostrato di avere un forte carattere (a differenza di tua sorella, eccessivamente remissiva). Il tuo desiderio di uscirne è sano. Penso che il supporto di uno psicoterapeuta (cercane uno bravo) possa esserti d'aiuto. A tuo padre dillo e basta. Se è intelligente, come mi sembra d'aver capito, ti appoggerà. Riprenditi la tua vita. Ti abbraccio
  9. Ho tradito la promessa. Ho commesso per l'ennesima volta lo stesso errore. Più volte è accaduto lo stesso copione: la cerco, la corteggio, la incontro. Tutto nonostantele precedenze esperienze m'abbiano dimostrato che quel comportamento è errato e dannoso per entrambi. Perchè lo faccio? Perchè mi sento solo e sento un enorme vuoto dentro di me. Perchè sento un disperato bisogno di una persona che mi faccia delle carezze e a cui io possa fare delle carezze. Ma i fattori che mi spingono a comportarmi così non possono essere una giustificazione. La cerco anche perchè ho bisogno del contatto fisico con una donna. Le voglio bene, ma è così "rudimentale" che non potrei mai vederla come mia compagna. Dice cose così assurde, fa battute così stupide, ha comportamenti così strani da lasciarmi basito. Ieri ho fatto il "fidanzatino", abbiamo fatto un giro, chiacchierato, preso un gelato e poi in auto a fare petting e sesso. Durante le carezze ero dolce e mi sentivo in un certo qual modo sentimentalmente toccato, ma immediatamente dopo l'orgasmo ho sentito un vuoto incolmabile tra noi, una distanza siderale, sono divenuto totalmente anaffettivo, la vedevo come una persona così grezza che non solo non suscitava in me alcun interesse ma addirittura repulsione; l'unica cosa che desdieravo in quel momento era allontanarmi da lei. In un lampo mi sono reso conto di avere ripetuto ancora una volta lo stesso tragico errore. Non riuscivo a decifrare i miei sentimenti... un mix di tristezza, delusione, sconforto. Com'era capitato in precedenza, stamattina, per pochi secondi dopo il risveglio, ho provato un fortissimo malessere. Sentivo di aver commesso un errore gravissimo, vedevo la mia vita dall'esterno, come uno spettatore, e mi rendevo conto di non avere su di essa alcun controllo, di andare avanti per inerzia, alla deriva. Questa consapevolezza, la consapevolezza della mia incapacità di rinunciare alle tentazioni, di astenermi dal ripetere comportamenti dimostratisi dannosi, ha devastato la mia già malandata autoimmagine e m'ha riportato nello stato di tristezza in cui trascorro gran parte del mio tempo. Ieri stesso, appena rincasato, ho scritto tutto. Stamattina ho scritto tutto. Per evitare di dimenticare (cosa che faccio sempre): solo se ricordo i danni che certi miei comportamenti arrecano, avrò speranza di non ripeterli. Mi sono fatto una solenne promessa: non la vedrò come minimo fino all'ultimo giorno del mese e non userò mai più con lei parole romantiche. Non so, in tutta franchezza, se riuscirò a mantenere la promessa. Se non ci riuscirò, saranno guai.
  10. Roberta, quando dico invadente non intendo che inopportunamente cerchi di farti i fatti suoi, ma, come ho scritto, che cerchi di decidere al posto suo.Certo che il fatto che vorresti leggere i suoi pensieri la dice lunga... I pensieri sono suoi ed è giusto che te ne metta a parte solo se e quando desidera farlo. Brava, impara ad aspettare, senza fare niente se non essere sempre disponibile ad ascoltarla, per essere presente quando lei vorrà parlarti. Come dobbiamo fare per convicerti che tua figlia SA che l'ami?Il punto è che, per quanto possa sembrare strano, troppo amore fa male.
  11. Stalle vicino E BASTA, senza pretendere di sapere cosa le sia accaduto o di trovare la soluzione al suo problema (ammesso che ne esista uno reale). In molte situazioni delicate non possiamo aiutare la persona a cui teniamo, nonostante voremmo tanto farlo. In questi casi, come notava Lis, stare vicini alla persona "in crisi" significa tantissimo, significa: "Io ti voglio bene e per questo sono qui con te. Se troverai qualcosa che posso fare per aiutarti, basterà che me lo dica e la farò." Se NON SARAI INVADENTE, se lascerai a tua figlia il suo spazio, costantemente, non una volta tanto, per un periodo più o meno lungo, vedrai che LEI SI FIDERA' SEMPRE PIU' E SI AVVICINERA' SEMPRE PIU'. Quando accadrà (se sarai così brava da creare le condizioni giuste affinchè accada), RICORDA di ASCOLTARE e non partire a razzo con le tue ricette di felicità. Un abbraccio ;)
  12. Ma davvero credi che l'uomo medio scarti le donne non belle come le modelle? Ma davvero ci credi così tonti e limitati? Hai mai considerato che il bombardamento mediatico che promuove la bellezza "perfetta" (quella delle modelle, appunto) alla fine svaluta ciò che pretende di inculcare? Hai mai pensato che esistono anche uomini "non aiutati da madre natura", "sfortunelli"... usiamo pure la parola giusta, bruttini? Come credi che si comportino le donne medie nei loro confronti? Bè, te lo dico io (che mi ritengo bruttino): li escludono immediatamente e categoricamente! Per farsi una ceretta ogni tanto, comprarsi una gonna, una maglietta carina e un paio di scarpe che non siano quelle da tennis non credo serva spendere una fortuna... L'età che c'entra? Conosco 50enni piacevolissime, seppur non propriamente belle. Status? Lavoro? Ma leggi o no quello che scrivo? : Ogni donna, anche bruttina, curandosi può essere molto piacevole. La femminilità è qualcosa di magico, appartiene solo alle donne e rende ancor più belle quelle che sanno riconoscerla e valorizzarla La trasandatezza rende insignificante anche la donna più bella. Trasandare = fare o tenere qualche cosa con trascuratezza, con scarsissima cura. Valorizzare la propria femminilità, secondo me, significa apprezzarsi, volersi bene e, al tempo stesso, donare all'altro un'immagine di se migliore, più bella, più ricca.
  13. Gineprix

    Amicizia

    Secondo me, l'amico, quello vero, quello del tesoro, è chi, anche se non ci sentiamo spesso, di tanto in tanto pensa a me e magari mi chiama per sentire come sto e fare due chiacchiere, chi mi ascolta volentieri anche se mi sento triste e sfiduciato, anche se non sono divertente, chi si fa 200 Km per venirmi a trovare in ospedale appena sa che sto male o viene ad aiutarmi nel cuore della notte se sono in difficoltà. Perchè fa/farebbe tutto ciò? Perchè mi vuole bene. Al momento (da un bel po', a dire il vero) ho uno/due amici della categoria di cui sopra.
  14. Fase calante, sconforto e sfiducia.

    1. Ombra

      Ombra

      come ti capisco!

    2. turbociclo

      turbociclo

      Sì, occorre arrivare al fondo...per cominciare a scavare, io sto già facendolo.

  15. No, e neanche "quella che sta mezz'ora prima di andare a lavorare e si fa la piega". Intendo una donna che NON "si mette jeans e felpa", ma qualcosa di femminile, tipo... una gonna? e un trucco leggero, con un tacco anche medio. Ma non conosci le mezze misure? E perchè mai dovresti? Scusa, che fai, ti "mascheri" all'occorrenza? La femminilità è uno stato d'animo, un modo di viversi, e non funziona ad intermittenza. Concordo. Mio Dio, esistono ancora? Dalle mie parti si direbbe "si portano ancora?" Trovo che oggi, definirsi femminista (ma anche maschilista, ovviamente) sia quantomeno anacronistico, se non imbarazzante. Figuriamoci vantarsi di esserlo...Per il resto, trovo la tua idea degli uomini un mix di stantii luoghi comuni. Tutto ciò mi procura tristezza. Continuo a non capirti. Prima demonizzi la forma, difendendo il valore della sostanza, e poi vorresti giudicarmi da una foto? Mah...
  16. "selvaggio erudito" è un ossimoro. Temo, quindi, che la mia amica abbia poche probabilità di trovarne uno. Come ho già scritto, per me la bellezza ha la sua importanza, ovviamente entro certi limiti. Ciò premesso, la donna che vorrei incontrare e di cui vorrei innamorarmi, oltre che piacevole esteticamente dev'essere interessante e curata. Odio la trasandatezza: penso che sia un modo di mancare di rispetto a se stessi e agli altri. Con la donna che cerco voglio avere un dialogo, la vedo come una compagna, una confidente, una complice... cioè una persona che pongo al mio stesso livello. Come potrei voler comandare (o cornificare) la persona che amo? PS Non mi ritengo carino. Diciamo nella media.
  17. Mi fa piacere che tu abbia comperso, nonostante il mio tono "severo", che vorrei aiutarti So che non è semplice. Ma, riflettici, difficile non significa impossibile. Secondo me non ti serve nessuna molla, perchè la tua mente funziona benissimo , a parte il fatto che continui a ripetere comportamenti nocivi per te stessa e per i tuoi cari, dato che resti ancorata a delle convinzioni su di te, sugli altri e sulla vita, distorte. Penso che nel tuo caso il supporto di uno psicoterapeuta possa essere utile. Ti consiglio di sceglierlo attentamente, perchè è importante che sia preparato e che il percorso terapeutico che farete assieme non sia semplicemente una sequenza di banali occasioni di sfogo da parte tua. Io ne sceglierei uno che pratica la terapia cognitivo-comportamentale. E' essenziale che la terapia abbia una durata limitata nel tempo e non lunghissima. Il primo passo che puoi FARE, concretamente, quindi, è trovare un bravo piscoterapeuta e METTERE IN PRATICA le indicazioni che ti fornirà durante la terapia. Cerca di adottare un approccio positivo, fiducioso, cioè immagina vividamente e ripetutamente come con la terapia e col tuo impegno le cose miglioreranno sempre più, finchè sarai serena ed autonoma. Un caro abbraccio e tienici aggiornati
  18. Scusa, Roberta, ma i nostri post li leggi o no?????T'ho scritto: >sei una buona madre, imperfetta come tutti gli esseri umani: accetta i tuoi limiti >le tue preoccupazioni per tua figlia sono eccessive/ossessive, e in più, fanno male al vostro rapporto: RILASSATI/RASSERENATI/INIZIA A PRENDERTI CURA DI TE STESSA >puoi riuscirci, credimi. CONVINCITENE E AGISCI PER CAMBIARE. A me sembra un modo CONCRETO per inziare a venirne fuori, ma sembrerebbe che tu, pur concordando su tutto, abbia (inconsapevolmente?) deciso che non farai nulla. Rileggi un po' più su cosa t'ho scritto: le tue preoccupazioni per tua figlia sono eccessive/ossessive. Delle due l'una: o te ne convinci, e allora queste paure scemeranno, oppure non cambierà nulla. Troppe chiacchiere e pochi fatti, Roberta. Sono comprensivo, ma non disposto a tollerare ad oltranza i tuoi reiterati lamenti: sono disperata e non so come uscirne. Sembrerebbe che ti sforzi di ribadire che il problema non ha soluzione. E non ti accorgi che IL PROBLEMA NON ESISTE, PERCHE' L'HAI CREATO TU CON DELLE CONVINZIONI DISORTE E INFONDATE. Di spunti per FARE qualcosa qui ne hai avuti un sacco. Quando pensi di iniziare a sperimentarli?
  19. No. Il mio pensiero, contrariamente al tuo, è che l'uomo non sia affatto "un cacciatore a tempo indeterminato e senza spese", in generale. Non penso nemmeno che ci siano tante donne che si danno a destra e a manca. Anzi, penso di non averne mai conosciute, almeno dalle mie parti. Non condivido il tuo ragionamento. Ritengo che, sempre in generale, oggi la donna (più o meno piacente, non quella brutta) sia divenuta così esigente (l'uomo "giusto" dev'essere bello, benestante se non ricco, divertente, stimolante, disponibile, forte, tenero... un'amica dice "un selvaggio erudito"...), così convinta di non diver rinunciare a nulla, che sia giusto permettersi "il meglio", che la difficolta' di "trovare la preda" ha reso l'uomo sfiduciato e svogliato. Non so quante donne separate/divorziate, con e senza prole, ho conosciuto che rientrano in questa categoria (e dagli con le categorie!). La separata/divorziata con prole è pienamente soddisfatta dalla prole medesima, per cui l'uomo diviene un gingillo, qualcosa con cui divertirsi. Penso che se oggi ci sono così tanti single, il motivo sia proprio qualcosa del genere. Ho amici, piacenti esteticamente e caratterialmente, che m'hanno più volte detto: "Non puoi immaginare come sia difficile conoscere una donna! Appena ti avvicini pensa che vuoi portarla a letto!" Ovviamente, è vero che a noi uomini piace fare sesso; credo che sia un fattore biologico che ci differenzia, sotto quell'aspetto, dalle donne. Più precisamente, tendiamo a fare sesso con molte donne per uno scopo di evoluzione genetica della specie. Ciò non implica che desideriamo accoppiarci come animali, senza alcun interesse per i sentimenti. A VOLTE serve poco, perchè significa "in un ristretto numero di casi". Ciò che mi sembra più interessante è cosa accade in media, nel maggior numero di casi, cioè QUASI SEMPRE.
  20. Cara roberta, inzio subito col dirti — tanto per essere franco — che vedo in te una sorta di tendenza masochistica/autolesionistica, che però non fa danni solo a te ma anche ai tuoi cari: Ho notato come, comprensibilmente, in tanti abbiano usato con te parole di conforto. Temo che non ti saranno di grande aiuto. Perchè? Perchè, nonostante il gran numero di esempi e di ragionamenti che dimostrano che la tua auto-percezione di mamma indegna e mostruosa è infondata e distorta, insisti nel confermarla, nel difenderne l'immutabilità. Ho letto tutto e mi sono appuntato alcune delle tue affermazioni. Vogliamo esaminarle assieme? Falso. Mica possiamo apprendere solo ciò che nasce nella nostra testa???? La tua frase, tradotta, dice: "Cari amici, capisco che avete ragione, ma non posso modificare il mio modo di vedere le cose." Se è così, che senso ha chiedere il parere altrui? Pur non essendolo, penso che un genitore debba essere vicino ai propri figli fornendogli indicazioni per vivere al meglio. Il che non significa che, come dici tu: Queste parole riflettono l'idea di genitore perfetto con cui ti confronti continuamente. Poichè non esistono genitori perfetti, perdi il confronto e ti senti una merdaccia (alla Fantozzi).Andiamo avanti. Quante cose capisci! Di quante cose ti rendi conto! Conosci la soluzione del tuo problema, ma ti dichiari incapace di cambiare, convincendoti sempre più che sia vero! Scrivi difficile, ma intendi impossibile.In definitiva, ciò che sento di dirti è: >sei una buona madre, imperfetta come tutti gli esseri umani: accetta i tuoi limiti >le tue preoccupazioni per tua figlia sono eccessive/ossessive, e in più, fanno male al vostro rapporto: RILASSATI/RASSERENATI/INIZIA A PRENDERTI CURA DI TE STESSA >puoi riuscirci, credimi. CONVINCITENE E AGISCI PER CAMBIARE. Quanto a tua figlia: Penso che sia una ragazza in gamba, con la testa sulle spalle, nient'affatto fragile e influenzabile. Le hai dato abbastanza, sicuro. Ora vuoi darle troppo e fai casino.Un abbraccio
  21. Non smetterò mai di sorprendermi di quanto le donne siano prevenute nei confronti degli uomini e di quanto siano legate a pregiudizi duri a morire. Il che è triste, perchè di certo non aiuta nelle relazioni tra i sessi. Giusto per precisare: - La mia "presenza" non è per lei così dannosa come le tue parole lascerebbero pensare. - Usare l'espressione "tipo di donna" non significa affatto catalogare. Il verbo catalogare lo uso quando mi riferisco ad oggetti, non a persone. E' ovvio che esistono sia uomini che donne con mentalità molto differenti. Più in alto in un post scrivo: cioè uso l'espressione "tipo di persona" riferendomi a me stesso. Mi sarei catalogato?
  22. @Hope82: L'Amore è quando per quella persona daresti la tua vita. Manipolare l'altro è cosa ingiusta e cattiva, sebbene capiti di farlo inconsapevolmente. Se manipolo corrompo il mio valore e mi rendo indegno. Poichè voglio preservarlo, il mio valore (e con esso la mia dignità), decido di stare vigile per non manipolare.
  23. Mi sento in colpa perchè non la corrispondo sentimentalmente e temo che per questo possa soffrire. Tutto ciò non amandola affatto, ma semplicemente volendole bene in quanto donna semplice e buona. E perchè non sono una bestia ed ho una sensibilità anch'io, per quanto questo attributo alle donne sembri un'esclusiva del proprio genere. Falso. C'è armonia perchè siamo due persone fondamentalmente buone e desiderose di dolcezza. Non c'è alcuna sintonia sul piano intellettuale nè alcun vero feeling sentimentale. Lei è accomodante per natura. Forse con me lo è di più perchè con lei sono stato sempre molto gentile e premuroso; una volta m'ha detto — riferendosi all'altalenare dei miei "moti affettivi" nei suoi confronti — "Una cosa che ho capito è che tu non sei cattivo". Non la direi priva di carattere, però ha un carattere molto molto debole, data un'insicurezza e una auto-svalutazione molto profonde. Potrei affermare che passa inosservata. Non sono così esigente come credi. Mi sono già espresso alquanto chiaramente, credo, in merito. Non m'è chiaro qui cosa intendi. Ad ogni modo, hai ragione: sono in pena per me perchè in fondo mi rendo conto che l'amore che tanto cerco non l'ho trovato affatto. Non ha crucci, che mi risulti. Al contrario, è alquanto serena ed equilibrata. La lascerò in pace. Promesso.
  24. @ransie: Analisi molto interessante. A pensarci bene, non credo che sia stupida, ma che sia "di poche pretese", cioè molto molto molto tollerante e accomodante e paziente. Credo di aver capito ancor meglio quanto accennavo nel 1° post, cioè che con lei — a parte i sinceri intenti di aiutarla un po' a crescere, o nascondendomi proprio dietro ad essi — faccio i miei comodi, che non so fino a che punto coincidano con i suoi (in minima parte, credo). Mi riferisco ovviamente alle coccole e al sesso, che, immagino, per lei siano piacevoli ma poco importanti rispetto ad un legame affettivo profondo. Condivido. Condivido pienamente. @Hope82: Mi chiedi di definire l'amore? Temo che tu abbia un'idea del tipo di persona che sono alquanto distante dalla realtà. Non mi infastidisce affatto la persona accomodante. Mi infastidicse, a volte, la persona estremamente insicura, ad esempio quando fa battute davvero stupide giusto per cercare di sembrare divertente, cioè forzatamente e non spontaneamente. Non mi ritengo una persona rude, nel senso di arrogante, almeno nei modi in cui mi pongo agli altri. Posso esserlo, però, nei comportamenti. @me stesso: Forse è il caso di stare all'erta per non manipolare l'altro. Proteggi la tua dignità! Ciao a tutti
  25. Non rifiuto affatto dolcezza e tenerezza, anzi le adoro. Esse, però, non sono l'unico ingrediente che serve per far scattare la magica intesa tra due persone. Che intendi quando parli di modi "rudi"? Abituato a usarli verso gli altri o a subirli dagli altri? Ti riferisci all'idea di troncare bruscamente con lei? Non penso tu sia arrogante :) Ciao
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