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Egocentrum

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messaggi di Egocentrum

  1. ma perchè fa male davvero farsi una canna??? in che senso??

    cioè la droga potrebbe essere tagliata male, che rischio potrei correre??

    le droghe (e intendo per droga tutto ciò che agisce a livello del sistema nervoso centrale/cervello), nel breve periodo non fanno male, ma anzi, producono degli effetti benefici, sia a livello interno dell'organismo (benessere, piacere, tranquillità, energia ecc), sia esterno (relazionale sostanzialmente, abbatte le inibizioni, aumentata socializzazione ecc).

    è proprio su, e grazie, a questo (che si chiama rinforzo sostanzialmente) che si fonda la continua ricerca della sostanza, si instaura la dipendenza. sennò se farebbero male da subito, ma chi è lo scemo che le prenderebbe?

    il problema è che quando ci iniziano (a fare male), è quasi sempre già troppo tardi.

    e quandè che iniziano? quando se non le prendi e non ce le hai ti senti male, soffri proprio, sia fisicamente che psicologicamente (le crisi di astinenza), quando se non le prendi non riesci a fare più quello che facevi prima, rendendole di fatto indispensabili. come se non bastasse tutto ciò produce anche dei comportamenti più o meno pericolosi, per se e per gli altri. se non ho la mia robbbba mi incaxxo, divento aggressivo, per ottenerla inizio a rubare e ammazzare.

    tipico ragionamento da tossicodipendente in erba in questi casi è: ma sti caxxi, posso smettere quando voglio :Just Kidding:

    e invece no, perchè il cervello è un organo plastico, che si modifica in base agli stimoli, e mano a mano che gli si danno quelli delle sostanze, si "trasformerà" in una macchina che funzionerà quasi esclusivamente in base ad esse, indipendentemente dalla nostra volontà.

    conclusione: .....?

  2. sono ripiombata nell'alcool e nelle droghe "leggere" .....per tutti è un problema ....perchè per me nn lo è ????

    e beh, perchè si vede che te sei già drogata :Batting Eyelashes:

    quando si è instaurata la dipendenza dalle sostanze, pesanti, leggere, legali o illegali che siano, continuare ad assumerle è l'unica soluzione per mantenere l'equilibrio psico-fisico dell'organismo.

    naturale dunque che a tali condizioni la cosa sia normale (oltre che necessaria) per chi la fa :ola (4):

  3. i games stile COD attirano molti bimbiminchia che non sanno perdere ed iniziano ad insultare, cosi come altrettante persone adulte e vaccinate frustrate che... fanno lo stesso :Straight Face:

    ma poi MW2 è anche vecchiotto diventato ormai, e forse anche epr questo potresti avere difficoltà a giocare online.

    cmq, per rispondere alla tua richiesta, non si può stroncare una dipendenza da un momento all'altro, ma va o sostituita con un altra, o "gradualizzata" (ora non mi viene il termine, sto rinco).

    potendo, che strada sceglieresti?

    P.S. se sei davvero cosi abile e disponi di sufficienti risorse fisiche, mentali e temporali per dedicarti a questo tipo di videogames, perchè non li trasformi in una professione? non sono pochi i tornei nazionali e internazionali che grazie agli sponsor, mettono in palio pure un botto di soldi... :Thinking:

  4. mai vista :Straight Face:

    poco dopo quelle telefonate, mi accorsi che non era tanto in palla , ma per altre ragioni, e chiusi i colloqui telefonici. :Straight Face:

    una voce e un certo modo di parlare possono essere sufficienti, almeno per me...

    in che senso non era tanto in palla? era cessa? :huh:

  5. La maggior parte del tempo la passo al lavoro e in famiglia. Luoghi dove mi sento "fuori posto" per i motivi già detti all'inizio :unsure:

    a lavorare per chi? (se mi rispondi per il datore di lavoro, ti becchi altre 5 domande simili, almeno :girl_devil: )

    pure il tempo che passi in famiglia, per chi è impiegato?

  6. questa tua frase invece non l'ho capita, me la spieghi per favore? :D:

    essendoci più livelli di comunicazione, spesso le persone non si capiscono poichè pur parlando della stessa cosa, lo fanno su piani differenti.

    ad esempio, riprendiamo la bomboletta di comunicazione di prima:

    se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

    è un pezzetto di quello che hai scritto ma mi sembra abbastanza corposo e sufficiente di per sè:

    1- secondo te tuo marito cosa ti potrebbe voler dire alzando gli occhi al cielo ecc.?

    2- e tu evitando e facendo finta di non sentire, cosa gli vuoi dire a lui?

    3- e secondo te lui cosa pensi che gli stai dicendo con il tuo evitamento e le orecchie da mercante?

    4- torna alla domanda 1.

  7. hai ragione, sono le regole di buona educazione che costringono, non le persone, se seguissi me stessa direi sempre: "che caxxate stai a dì", mi spiace.

    chi ha parlato di persone? :Batting Eyelashes:

    e cmq, anche ste regole di buona educazione, mi rimane ignoto di come fanno a costringerti :Thinking:

    ma poi ti spiace di cosa? starai mica a chiede scusa a... :Confused:

  8. Guarda sono andato da una psicologa che ha un approccio più da analisi. Tipo parlami dei tuoi, di come sei cresciuto, etc.etc. Sono uscito depresso dalla seduta, più che depresso. Non lo so se continuare con questo approccio, forse è presto per bocciarla.

    beh, se sei uscito "più che depresso" per quello che ti è capitato di pensare e sentire (a livello emotivo) in risposta a quelle sue domande, allora si, forse è un pò presto, e continuare, male (a lungo termine) non potrebbe fare :;):

    se invee sei uscito "più che depresso" perchè sei andato li per parlare del tuo problema legato alle parafilie (se non ricordo male), e questa se ne è uscita a chiederti dei tuoi genitori e dei tuoi antenati, allora forse è meglio che la bocci si :D:

    cmq, come mai sei andato proprio da lei? cioè cosa ti ha spinto, motivato, indirizzato, verso di lei in particolare? se posso chiedere, e se ci vuoi dire naturalmente...

  9. nella coppia (cosi come in ogni altro campo o tipo di relazione) la comunicazione mica avviene solo tramite il canale verbale, ma anche attraverso più livelli: da quello visivo, fisico, gestuale, fino a quello attraverzo "terzi incomodi" (amici, parenti, figli ecc), attraverso le faccende di casa pure, i ruoli, attraverso (sopratutto) l'intimità sessuale (anche l'assenza di tale attività è un modo per dire qualcosa), ecc ecc ecc.

    ad esempio, guarda questo che bel bombolone di comunicazione:

    (se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

    un sacco di informazioni vengono scambiate in questo modo, e da esse si attuano poi i relativi comportamenti (tra cui magari, anche quello tuo di venire a scriverlo qua), da ambo le parti :ola (4):

    ma alla fine di tutto, siccome questo esempio è un meccanismo che si ripete abbastanza di frequente, va bene così, mi chiedo? dovrei imporgli di parlare di più? di chiedergli le cose? faccio bene a fare orecchie da mercante? mah...

    nessuno di questi :Big Grin:

    dovete "semplicemetne" cercare di capire cos'è che vi dite o vi volete dire, e il modo con cui lo fate, cosi da potervi regolare su un canale comune, in quanto è possibile che ora non vi capiate (se cosi è) proprio per questo :Thinking:

  10. Mi sarebbe piaciuto nascere in una famiglia "normale"...so che in tutte le famiglie è normale che ci siano litigi e incomprensioni, so che non probabilmente non esiste la famiglia del mulino bianco...però nella mia famiglia sono successe tante cose davvero spiacevoli.

    e quali cose sarebbero successe invece in una famiglia "normale", secondo i tuoi parametr?

    Una cosa ti posso dire, nel pochissimo tempo che ho per me stessa cerco di fare cose che mi piacciono...il problema è tutto il resto del tempo :huh:

    e tutto il resto del tempo per chi sarebbe? :unsure:

  11. ciao a tutti dopo tre lunghissimi anni si può dire basta o no ?

    La psicoanalisi è importante , lo psicoanalista no se non vede l'ora di finire o risponde al cel in seduta, o esce a salutare fuori i suoi pazienti durante la seduta.

    il tuo psicoanalista faceva codeste cose? :huh:

  12. Salve.

    Si sta facendo troppi problemi immaginari.

    Credo che un bravo psicologo possa bastare a farle capire che rimuginare sul passato ,o su cosa si è detto o ci è stato detto ieri ,o poche ore fa, non serve a niente.

    a beh, a sto punto, vorrei candidare anche mia nonna (per dire), non è laureata in psicologia, però questo qui te lo può dire anche lei, e gratis! (forse) :D:

  13. ascoltarle cercando di capire quello che dicono.

    Si può stare in compagnia e conversare amabilmente, ma essere altrove.

    a me succede spesso.

    un esempio, magari :Waiting:

    una volta in particolare in cui ti è successo, con chi, di che si parlava, 'ndo te ne sei andata, 'ndo volevi stare ecc

  14. A me sembra veramente improbabile, IMHO :pardon:

    beh daje, io forse forse un orgasmino ce l'avrei se trovo uno che mi si mette a parlare (bene) di astrofisica nucleare :He He:

    cmq, quali sono (se ci sono) quelle cose che a te renderebbero veramente probabile, invece, il raggiungimento dell'orgasmo?

  15. Direi di no...nella mia vita (ho 31 anni) mi sono sempre trovata fuori posto a partire dalla famiglia nella quale sono nata...del resto com'è quel detto? chi ben comincia...

    e in che tipo di famiglia sarest dovuta nascere, per sentirtici dentro (il posto)?

    Il problema della psicologia e di chi si cimenta in questa arte è, a mio avviso, il cercare sempre doppi sensi, doppi significati, che alle volte ci sono e altre non ci sono.

    Nel caso della battuta che ti facevo non ci sono (purtroppo ehehe) :D:

    dici di no? :Batting Eyelashes:

    vediamo... ti è mai capitato di ballare, o di trombare? se si, come ti sei sentita in quei momenti?

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