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Trovato 5 risultati

  1. Salve, volevo raccontare ciò che mi preoccupa è vorrei qualche consiglio, perché ho paura e non so come reagire a tutto questo, soprattutto non voglio passare per egoista o pessima donna. Sto con il mio compagno da 6 anni, conviviamo da 3. Nella storia ci sono stati sempre alti e bassi, soprattutto perché spesso non mi dava attenzioni che desideravo. Ultimamente sta migliorando il rapporto. Lui ha una figlia di quasi 11 anni ed è adorabile, io e lei siamo molto amiche e ci vogliamo un bene dell'anima. Ora lei sta vivendo la classica pre-adolescenza, vissuta ancora peggio in quanto la madre ha un figlio di un anno. Lei vorrebbe i suoi genitori insieme, anche se sa che non sarà mai possibile. Ultimamente ha espresso il desiderio di uscire sola con i suoi genitori. Io mi sono sentita un'intrusa, un'antagonista e ammetto un pizzico di gelosia in quanto il mio compagno dovrà uscire con la sua ex e comportarsi come una famiglia. Inoltre io mi sento la seconda incomoda, perché non sarò mai la più importante per lui e nemmeno i miei figli con lui lo saranno, perché la sua prima sarà sempre più importante di me, della mia vita. Io sarò sempre la meno considerata. Io ho 29 anni e ho il desiderio di creare una famiglia con lui.. Ma forse non sono pronta a condividere la sua considerazione con altre.. avete mai vissuto situazioni simili? Cosa mi consigliate? Grazie per l'ascolto.
  2. Math

    Rapporto con un padre assente

    Salve a tutti, scrivo qui perchè è un argomento molto delicato per me e non riesco a parlarne con nessuno. Nemmeno con le persone che reputo amici veri. Sono una ragazzi di 22 anni e questa è la mia storia. Fino all’età di 10 anni la mia vita sembra apparentemente normale, cresco con un fratello maggiore e una mamma molto amorevole, un padre autoritario e il più delle volte assente per lavoro con il quale l’unico approccio che avevo era inerente ai risultati scolastici sempre ottimi, unico motivo per cui lui mi “premiava”. (Mai ricevuti regali per compleanni o feste qualsiasi, solo ed esclusivamente se riuscivo a fine anno ad ottenere il massimo dei voti in ogni materia). Nonostante ciò predicava di tenere molto alla sua famiglia e che per lui fosse la cosa più importante di questo mondo. Continua così la mia vita “apparentemente normale” finchè un giorno tutto ciò che per me contava non esiste più. Scopro che mio padre tradiva mia madre più o meno da sempre e che ora era diventato papà di un altro figlio da una relazione extraconiugale. Da quel momento la mia vita cambia completamente e così cambio io, divento fredda con tutti fino all’apatia. Le cose in famiglia peggiorano sempre di più, lui costringe me e mio fratello a passare le feste a casa della sua compagna, ma nonostante ciò lui continua a venire a casa nostra e a comportarsi in maniera autoritaria anche con mia madre, persona troppo debole per reagire. Lui continua ad avere altri figli con quella donna e si allontana sempre di più da casa finchè, finalmente, torna solo per natale e pasqua portandosi dietro la sua nuova famiglia. Siamo quindi tutti costretti a passare le feste con gente che non vogliamo vedere, poichè lui continua a comandare ed imporsi. Raggiunta la maggiore età mio fratell è andato via di casa e adesso non ha più rapporti con nessuno(tranne qualche sms che scambia con mamma). Io invece studio fuori città , sono cresciuta, ho la mia relazione con un ragazzo fantastico e una carriera avviata, sono infatti ingegnere elettronico in una famosa azienda laureata con il massimo dei voti(piccola pecca soffro del Morbo di Chron).Nonostante ciò mi ritrovo a piangere alcune notti e a chiedermi perchè mi senta così sola, perchè una vita di sofferenze così grandi sia toccata a me. Una vita di abusi psicologici, di sentirmi rifiutata da mio padre, dispiaciuta per ciò che mia madre ha dovuto affrontare. Come potrò mai superare tutto questo? Ogni volta che lo sento al telefono critica ogni mia scelta e vorrebbe intervenire anche nella mia vita professionale. Vi ringrazio per il tempo che dedicherete a leggere tutto ciò, aspetto dei vostri consigli per liberarmi finalmente di questa bestia del passato. Math
  3. Il mio compagno, separato da 6 anni, sta con me da 1 anno e mezzo. Conviviamo; la figlia quattordicenne è molto gelosa, possessiva e adotta varie strategie per tenerci separati, alcune tollerabili utilizzando semplicemente un pò di maturità da parte mia, altre meno: dalla richiesta di dormire loro due da soli nel lettone (quando arriva lei a trovarlo io devo andarmene...e lo faccio, per il rispetto del loro rapporto), all'esigere baci, carezze, coccole e abbracci da lui in mia presenza in occasione di feste, compleanni ecc. quasi a voler rimarcare il territorio, al mettere il "broncio" se io e lui sediamo accanto, o parliamo di lavoro, della spesa da fare...insomma di aspetti semplici del vivere quotidiano. Inoltre ha strani atteggiamenti relativi al suo fisico. Fa continuamente riferimento davanti a lui su chi abbia il seno più grande, ed altre cose del genere, imponendo spesso la sua "sessualità" ad entrambi mostrandosi seminuda o in atteggiamenti intimi. Lui è sempre stato un padre permissivo, giocherellone e "amico complice". Temo che il problema di gelosia sia proprio nei miei contronti, per quanto io abbia sempre cercato di strisciare silenziosa ogniqualvolta eravamo tutti e tre assieme. Ho sempre cercato di lasciarle i suoi spazi con il padre, allontanandomi con tranquillità affinchè non sentisse la mia presenza come qualcosa che la privava dell'affetto paterno.....ma purtroppo o per fortuna, sono rimasta incinta , ed ho davvero paura che tutto questo non mi permetta di vivere con serenità la mia gravidanza, tenuta finora nascosta alla ragazzina per non turbarla. Non so cosa sia meglio fare. Se imporre la mia presenza o le mie esigenze, o lasciar passare ancora del tempo per permettere alla ragazzina di sentirsi sicura che nessuno la sta spodestando. Grazie a chi vorrà dare consigli.
  4. gracemc

    io e mia madre

    Ciao a tutti, sono Grazia, mi sono appena iscritta dopo aver girovagato per un bel po' su questo forum. Ho 22 anni e frequento l'università. Sono fidanzata da due anni con un ragazzo con cui sto progettando un futuro. Lasciatemi scrivere altre poche parole di premessa a ciò che sto per dirvi.... Vivo da sola con mia madre, ho perso mio padre a 12 anni...con lui avevo un bel rapporto, tuttavia non era mai molto presente a causa del suo lavoro che lo portava spesso a viaggiare...lui e mia madre erano spesso in disaccordo, più che altro per questioni economiche (non abbiamo mai avuto problemi veri e propri, in verità...). Sin da piccola il rapporto con mia madre non è mai stato sempre rose e fiori, anzi, ora che ci penso sono più i momenti di litigio che ricordo, che quelli di pace...quando ero piccola e mia madre mi minacciava con la pezza con cui lavava a terra, o con altro con cui punirmi, mio padre (se ero fortunata che c'era) si metteva sempre tra noi facendomi scudo (e spesso le cose addosso le prendeva lui). Io credo di avere qualche problema, perchè sin da piccola è come se avessi vissuto in una campana di vetro, che piano piano sta crollando sopra di me, lasciandomi sanguinante. Sono sempre stata sotto l'"ala protettiva" di mia madre, sempre controllata e sempre seguita. Al punto tale che al giorno d'oggi mi viene voglia di andarmene di casa ma sento come se fossi legata con le catene qui, perchè non ho idea da dove cominciare e dove finire. Il rapporto con mia madre è cominciato a degenerare quattro anni fa, circa, a causa del mio rapporto col mio (ormai ex) ragazzo. E' arrivata a chiamarlo e a chiedergli di lasciarmi perchè ero cattiva, non mi si poteva sopportare ecc...in effetti ha sempre detto agli altri che non ero un pezzo di pane e che a volte come figlia facevo solo disperare (a volte anche in tono scherzoso, il che è peggio...). Altre invece loda le mie capacità, il mio studio...io davvero non capisco. Quando mi sono lasciata con questo ragazzo il rapporto si è disteso un poco, ma è da un'annetto e passa che il rapporto sta cadendo in una spira infernale di esasperazione, e comincia sempre allo stesso modo: succede qualcosa, lei si innervosisce, mi insulta, io mi innervosisco e si litiga. Ancora mi picchia, per tutta la vita, sin da quando ero piccola, mi ha picchiata con ogni oggetto a portata di mano: cuffie per la musica, mazze, mani, mi ha lanciato un telecomando in testa recentemente. A volte ho provato a reagire allo stesso modo, ma mi sono resa conto che era profondamente sbagliato, e sto evitando. tuttavia provo una rabbia pazzesca, che a volte sfogo piangendo, altre prendendomela con gli oggetti attorno a me e con il resto del mondo.... Stamattina ha diluviato e il micino piccolo che abbiamo (e che lei ha messo fuori -abbiamo una bella campagna- con la mamma perchè "faceva puzza in casa") si era nascosto nello spazio interno della ruota della macchina. io l'ho pregata di farlo uscire prima che lei uscisse per andare a scuola (è un'insegnante), dove già si era presa 10 minuti di permesso...sostanzialmente ha ignorato la mia richiesta, urlando e dicendomi che con me è diventato impossibile convivere e che sono una str**za...sono rimasta shockata da quello che mi ha detto (la prima cosa non l'avevo mai sentita dire da lei), comunque lei è andata lo stesso a scuola, penso che lo abbia ucciso, dato che non se n'è curata e io non l'ho visto uscire da sotto la macchina. questo è solo l'ultimo degli epoisodi, ce ne sono una marea che persino coinvolgono il mio ragazzo (e anche lui si è preso i peggiori insulti da lei). Io mi sento profondamente sola, sebbene mi sia vicino il mio fidanzato, perchè penso che non è normale il rapporto che abbiamo, i suoi continui insulti, la rabbia che mi monta...lei stessa si è resa recentemente conto che come madre e figlia abbiamo dei problemi, ma asserisce che sia io la fonte di tutti questi. Io non lo so se sono o no la fonte di questi problemi, ora come ora mi ci sento perchè mi sento in colpa, sto cominciando a insultarmi stesso io a volte perchè magari sono stupida e non capisco delle cose, magari mi sfuggono, non lo so....io so solo che non ce la faccio più, che vorrei andare via ma non so da dove cominciare, sarò una stupida bambina viziata che non capisce un cavolo della vita, ma davvero mi trovo che non so che fare....una vita di insulti, di batoste e persino di lividi (quando ero piccola mi conficcò le unghie sulla mia mano, cominciai a sanguinare e lei infilandomi i guanti mi disse di dire che era stato il cane, non mi dimenticherò mai questa cosa...stavo guandando i puffi, era una mattina, e facevo i capricci perchè non volevo uscire di casa...) io non so che fare, perchè non ho un rapporto normale con mia madre? Vedo le mie amiche che sono felici con le proprie madri, si confidano e reputano le proprie mamme addiritttura delle amiche, a loro dire....io invece se provo a dirle qualcosa di più personale devo vedermela rinfacciare, addirittura usata per insultarmi...ed è per questo che non oso rivelarle i dettagli della mia vita (cose che le altre mie amiche dicono alle loro madri, che capiscono l'età delle figlie, mia madre mi tratta come se avessi 10 anni..). Non mi dilungo in lamentele sul coprifuoco alle 23:30 o sul fatto che devo arrivare vergine all'altare con lei, perchè so che non tutti i genitori hanno mentalità aperte e non tutti i genitori hanno le stesse opinioni sugli orari...però mi sento enormemente compressa, mi sento in una bottiglia di vetro da dove non posso uscire...ormai sento che il rapporto con lei si sta sgretolando.... Mi scuso per la lungaggine e anche per la grammatica un po' scorretta, ma ci sto piangendo ore su sta cosa, non so che fare, chiedo aiuto/consiglio a voi, è un bel forum e spero di avere un riscontro positivo.... Grazie a tutti...
  5. salve a tutti, arrivo in questo forum a causa di una situazione della quale sto soffrendo moltissimo..... mia figlia Giulia, è una bimba meravigliosa, socievole,di carattere ma dolcissima quando vuole, ha due anni e va al nido da 3 mesi . Giulia sin dall inizio come è normale che sia è stata sempre con la mamma, causa lavoro, faccio un lavoro pesantissimo che per il primo anno di vita di giulia mi teneva fuori tutte le notti, quindi è abituata a dormire con la mamma, tutt ora gran parte della mia giornata è al lavoro, e quando le poche volte al mese ho il turno di mattino per me è una grande gioia posso godermi il pomeriggio con lei! Sicuramente, facendo inevitabili errori da genitore inesperto cerco di essere presente, quando sono a casa la faccio giocare, quando la porto fuori cerco sempre di portarla in posti dove si possa divertire e passare un momento piacevole con me, spesso le porto dei regali quando torno alla sera dal lavoro..... ora succede questo torno a casa e mi evita, mi caccia a suon di no!!! vai via!! e mi spezza il cuore.... non l ho mai sculacciata a dire il vero una sola volta e mi sono sentito in colpa....a volte cerco di dirle di no quando fa qualcosa che non deve e lo faccio con dei secchi no non si fa!! al massimo provo a minacciarla di non portarla ai giochi, dico questo perchè la mamma qusto non lo fa, la mamma è andata completamente fuori di testa per la bambina, non le dice mai no; basta che piange la accontenta per qualsiasi cosa ora io non posso allinearmi a lei con questa cosa perchè secondo me non è giusto che ottenga tutto ciò che vuole ad una sola lagna. ...ci soffro molto e quando non mi vuole spesso la assecondo per non farla innervosire quello che chiedo è soltanto se sia normale o no, e il motivo di questo suo rifiuto nei miei confronti c'è qualcosa che posso fare per darle maggiore fiducia? ringrazio anticipatamente quanti possano aiutarmi almeno a capire...
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