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lavoro nuovo mi provoca ansia e mal di pancia


eldorin

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E pensare che io ci lavoro sodo tutti i giorni per cercare di passare inosservata in ufficio, ho provato addirittura a vestirmi con gli stessi colori della carta da parati... :icon_rolleyes:

hai provato con un corso audiovisivo? :phone1:

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Lo dico sempre io che il riparo migliore è dietro il proprio aguzzino :icon_mrgreen:

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Con un abbondante scorta di rum :icon_mrgreen:

...in realtà invece io mi trovo meglio a lavorare con gli uomini che con le donne, anche se non mi è mai capitato come capa, forse è questo a fare la differenza...ho l'impressione che, a differenza di loro, noi donne non coalizziamo o almeno non fingiamo nemmeno di farlo

qui invece ti augurerei proprio di fare l'esperienza del timoniere, io per esempio ho passato vent'anni a rifiutare di assumere lo scomodo ruolo di timoniera, ero di quelle che pensava che il capo non ci volesse, ognuno deve essere responsabile di se stesso, dicevo, se è adulto, mica ha bisogno del capo.

E invece no, il capo è necessario, fa una parte essenziale, è il catalizzatore di tutte le emozioni, nave sanza nocchiero in gran tempesta non va bene, non è detto che il capo debba essere necessariamente di qualità superiore, anzi, è deleterio, il capo deve essere mediocre, non avere una gran concezione di sè, un uomo/donna imperfetto, mi pare c'è un racconto di conrad che lo descrive bene, il comandante mediocre guida la barca fuori dalla tempesta, invece l'idealista Lord Jim fugge, per forza.

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qui invece ti augurerei proprio di fare l'esperienza del timoniere

Credo che uno dei problemi dei dirigenti sia quello di non poter scegliere chi dirigere...

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qui invece ti augurerei proprio di fare l'esperienza del timoniere, io per esempio ho passato vent'anni a rifiutare di assumere lo scomodo ruolo di timoniera, ero di quelle che pensava che il capo non ci volesse, ognuno deve essere responsabile di se stesso, dicevo, se è adulto, mica ha bisogno del capo.

E invece no, il capo è necessario, fa una parte essenziale, è il catalizzatore di tutte le emozioni, nave sanza nocchiero in gran tempesta non va bene, non è detto che il capo debba essere necessariamente di qualità superiore, anzi, è deleterio, il capo deve essere mediocre, non avere una gran concezione di sè, un uomo/donna imperfetto, mi pare c'è un racconto di conrad che lo descrive bene, il comandante mediocre guida la barca fuori dalla tempesta, invece l'idealista Lord Jim fugge, per forza.

Ussignur... sai cosa succede quando c'è un 'nocchiero' mediocre che ha tanta considerazione di sé da vantare la sua mediocrità come fosse

un pregio, addirittura ciò che porta la barca fuori dalla tempesta confondendo la barca con le sue chiappe?

Succede questo: il nocchiero stabilisce uno standard, i posti di responsabilità diventano delle nicchie dalle quali se solo si avvicina con qualcosa

che non sia gradito sparano a vista (altro che catalizzare emozioni...), la gente corre ai ripari come può e se nei paraggi vede qualcuno, ancor

meglio se qualcuno tra i nocchieri, che non spara a vista, si muove in quella direzione... prima un po' alla volta, poi a mo' di bufali...

Dopodiché si torna qui:

http://www.psiconline.it/forum/index.php?/topic/12951-lavoro-nuovo-mi-provoca-ansia-e-mal-di-pancia/#entry359820

(Inutile chiedermi come lo so io, che succede ciò: l'ho letto su un libro. Stampato ;-)

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Credo che uno dei problemi dei dirigenti sia quello di non poter scegliere chi dirigere...

scusa, rispondo sempre io perchè stasera sono in vena, si vede:))

Più la ciurma è un accozzaglia variegata di umanità, casuale, non scelta, difficile, ostica, più c'è possibilità di crescere. il piattume scelto, non so se è questo che intendi, è spesso poco stimolante, e non fa crescere neanche -le qualità del comandante, no?

Io penso sempre alla classe:))

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Ussignur... sai cosa succede quando c'è un 'nocchiero' mediocre che ha tanta considerazione di sé da vantare la sua mediocrità come fosse

un pregio, addirittura ciò che porta la barca fuori dalla tempesta confondendo la barca con le sue chiappe?

Succede questo: il nocchiero stabilisce uno standard, i posti di responsabilità diventano delle nicchie dalle quali se solo si avvicina con qualcosa

che non sia gradito sparano a vista (altro che catalizzare emozioni...), la gente corre ai ripari come può e se nei paraggi vede qualcuno, ancor

meglio se qualcuno tra i nocchieri, che non spara a vista, si muove in quella direzione... prima un po' alla volta, poi a mo' di bufali...

Dopodiché si torna qui:

http://www.psiconline.it/forum/index.php?/topic/12951-lavoro-nuovo-mi-provoca-ansia-e-mal-di-pancia/#entry359820

(Inutile chiedermi come lo so io, che succede ciò: l'ho letto su un libro. Stampato ;-)

ah eccolo, mi pareva il grande assente:))

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il comandante mediocre non è quello che assegna posti e nicchie, lo so bene, i comandanti che -------dici te non sono i mediocri che dico io, sono gli idealisti. che vogliono fare il comandante perfetto! quello che controlla tutto, sa tutto, assegna compiti precisi, manda le spie a giro, l'intelligence, che fa il kulo a chi non è all'altezza, eccetera, sono i manager di formazione, boh? pragmatica?

assumono giovani al posto dei vecchi, perchè i vecchi sono datati, vogliono rinnovare, poi richiamano i vecchi quando la barca affonda, sono quelli delle grandi idee..

hanno a noia la routine, la noia, amano disfare, innovare, sperimentare, cambiare, trovare nuove strade, ecc:)))

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... adorano il lavoro di team, apprezzano la propositività, favoriscono il clima collaborativo e l'assunzione di responsabilità, ecc ecc

Sono la stessa persona. La stessa, identica, fottuta persona.

Quando dicevo "sparano a vista" mica intendevo pallottole...

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però ascolta: il capo bravo è uno solo: quello che gratifica ognuno per quello che sa fare.

quello è il capo autorevole, è quello che fa capire che ti apprezza, che sei importante quando fai fatica, magari rimbrotta pure, però sa GRATIFICARE, NEL SENSO CHE, appena c'è una cosa che hai fatto di buono, lui se ne accorge e non è che -se lo tiene per sè, ma te lo comunica SUBITO, non dice il buono è dovere tuo, il cattivo tua responsabilità, dice, e lo FA SAPERE: "il buono è MERITO TUO, il cattivo è tuo sbaglio, RIMEDIABILE.

In questo modo, il capo è giusto, motivante ed è difficile che sia visto come iniquo, il capo è uno che non infierisce sugli sbagli, ma evidenzia le cose buone, positive dei suoi sottoposti.

secondo me questo vale per i buoni genitori, per i buoni insegnanti, e anche per i bravi Dirigenti, se vogliono avere un personale sereno e tranquillo, che non si scanna, ecco.

Il tutto con onestà intellettuale, bastone ma anche carota, se vuoi che ti vengano dietro.Più carota che bastone, in ogni caso:))

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santo dio riponi il mitra!

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Più la ciurma è un accozzaglia variegata di umanità, casuale, non scelta, difficile, ostica, più c'è possibilità di crescere. il piattume scelto, non so se è questo che intendi, è spesso poco stimolante, e non fa crescere neanche -le qualità del comandante, no?

Il problema è che se necessita usare tutte le proprie energie per crescere poi ne restano poche per lavorare...

Io penso sempre alla classe:))

Ed infatti ciò traspare dai tuoi discorsi, sono discorsi umani, nobili per certi versi, ma purtroppo, a mio avviso, poco attuabili in un ambiente dove l'età media si è innalzata, dove ci sono uomini e donne e non ragazzi più o meno ini :)

secondo me questo vale per i buoni genitori, per i buoni insegnanti, e anche per i bravi Dirigenti, se vogliono avere un personale sereno e tranquillo, che non si scanna, ecco.

Purtroppo queste sono categorie diverse tra loro, anche le prime due, anche all'insegnante non è giusto chiedere di fare il genitore di figli non suoi, figuriamoci ad un dirigente.

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eppure le dinamiche sono un po' le stesse, secondo me, guarda, ti faccio l'esempio di mio marito, 53 anni, laurea in giurisprudenza, scafato, superadulto, all'ora di cena squilla il cellulare:))

"Dio bono è il capo" io mi allontano subito, di corsa, dopo chiedo "o icchè voleva?"

E lui, serio, ma si vedeva che era contento, "eh voleva dirmi che tizio ha detto bene di me, e bla bla"

E io: "ah, bene, è stato carino a comunicartelo, cavolo, ti ha telefonato apposta per dirti sta cosa, all'otto e mezzo di sera?"

( pensate, questo capo non è neanche italiano, usi e -costumi ed educazione diversa dalla nostra)

Il capo qui ha fatto bene, si è comportato da padre, insomma risultato è che otterrà senz'altro di più, e senza riunioni in cui si mette la gente in competizione con discorsi aleatori e minacciosi.

altro esempio: un dirigente è contento se per problemi vari, si va da lui, gli si fa sentire che è importante, non che -è una rottura di scatole, ragazzi, un adulto è una persona, e le -persone sono sempre un po' bambini, richiedono energia come persone, anche i colleghi richiedono conforto, aiuto, condivisione, comprensione, si lavora più volentieri in un posto dove ci sono persone che ti capiscono nelle difficoltà, tutti diventano più corresponsabili, come in una famiglia, del resto la famiglia è una ditta, la ditta rispecchia l'organizzazione familiare:))

Non è del tutto un fatto negativo!

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In mezzo a tutte queste menate relazional-geriarcoiatriche, ciò che non trova più spazio è il lavoro e ciò che è funzionale al suo svolgimento

Quando un bufalo si dirige verso una figura come la tipa del post originale, non è perché ha bisogno di un capo o menate del genere, ma perché

se ha da svolgere una mansione e, putacaso, ha qualche dubbio che non può dipanare da solo perché è un dubbio non personale ma di natura

organizzativa (es: "questa cosa è stata venduta/promessa al cliente e va fatta, oppure devo spendere il tempo che mi pagate a fare altro?"), ha

bisogno di risposte del tipo "sì sì" o "no no", non del tipo "devi sapere che in questo lavoro..", "quand'ero giovane anche io (anche?!) ero anarchico

ma ora che ho saltato il fosso..." ecc ecc

dicono che il lavoro sta scomparendo... chissà perché...

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eppure le dinamiche sono un po' le stesse, secondo me,

Le dinamiche sono le stesse perchè comunque i rapporti di lavoro si svolgono tra esseri umani :) quello che secondo me non può essere uguale sono le pretese.

Non posso pretendere che il mio dirigente mi faccia da padre o che il mio collega di scrivania mi sia fedele come un fratello ma posso pretendere direttive dall'uno e divisione dei compiti dall'altro e questo lo posso pretendere con in mano un pezzo di carta che il più delle volte è l'organigramma aziendale.

altro esempio: un dirigente è contento se per problemi vari, si va da lui, gli si fa sentire che è importante, non che -è una rottura di scatole, ragazzi, un adulto è una persona, e le -persone sono sempre un po' bambini, richiedono energia come persone, anche i colleghi richiedono conforto, aiuto, condivisione, comprensione, si lavora più volentieri in un posto dove ci sono persone che ti capiscono nelle difficoltà, tutti diventano più corresponsabili, come in una famiglia, del resto la famiglia è una ditta, la ditta rispecchia l'organizzazione familiare:))

Non è del tutto un fatto negativo!

Sembra la famiglia del mulino bianco :icon_mrgreen:

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Le dinamiche sono le stesse perchè comunque i rapporti di lavoro si svolgono tra esseri umani :) quello che secondo me non può essere uguale sono le pretese.

Non posso pretendere che il mio dirigente mi faccia da padre o che il mio collega di scrivania mi sia fedele come un fratello ma posso pretendere direttive dall'uno e divisione dei compiti dall'altro e questo lo posso pretendere con in mano un pezzo di carta che il più delle volte è l'organigramma aziendale.

Sembra la famiglia del mulino bianco :icon_mrgreen:

il rapporto con il lavoro, ho cambiato idea negli anni, è fondato sulla passione e la dedizione, anche l'ultimo della catena deve sentirsi il primo, anche quello che nell'organigramma ufficiale spazza i pavimenti:))) del resto se in una catena di una grossa industria alimentare il coperchio di un barattolo finisce tra i carciofini, se ne vanno in fumo tipo 80000 euro di soldi in un giorno, puff! :))))))))

Il pubblicitario del mulino bianco era uno con le palle, ahahah:))

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il rapporto con il lavoro, ho cambiato idea negli anni, è fondato sulla passione e la dedizione

E' strano sai, anche io ho cambiato idea con gli anni e paradossalmente ero partita proprio dal tuo punto di arrivo, credevo anche io nella passione e nella dedizione, ora invece sono giunta alla conclusione che nei luoghi di lavoro siamo tutti numeri e come tali veniamo considerati.

E questo avviene ovunque e dove meno te lo aspetti, la famosa azienda familiare, che io ho vissuto sempre in prima persona, non è un'eccezione anzi.

L'azienda familiare è quella che ti licenzia quando rimani incinta, (se sei in regola lo fanno dopo che sei tornata dalla maternità maledicendo il giorno in cui ti hanno messo appunto in regola :icon_mrgreen: ) proprio perchè "loro sono una piccola realtà" e quindi "le persone sono importanti" e quindi alla fine della storia non possono permettersi di stare senza di te :)

anche l'ultimo della catena deve sentirsi il primo, anche quello che nell'organigramma ufficiale spazza i pavimenti:))) del resto se in una catena di una grossa industria alimentare il coperchio di un barattolo finisce tra i carciofini, se ne vanno in fumo tipo 80000 euro di soldi in un giorno, puff! :))))))))

Certo, ognuno è importante ma ti assicuro che quando si devono tagliare i costi si parte sempre dal fondo dell'organigramma mai dalla cima :)

Il pubblicitario del mulino bianco era uno con le palle, ahahah:))

Da piccola ho odiato quella pubblicità perchè la credevo vera, credevo che tutte le famiglie fossero così e provavo una grande invidia, poi con il tempo ho smesso di invidiare a prescindere, e dopo ancora un po' di tempo ho capito che era solo una pubblicità e oggi rido a crepapelle quando la vedo :icon_mrgreen:

Riguardo il pubblicitario mi chiedo che farina usa abitualmente :21:

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ma siete sicuri che partano dal fondo dell'organigramma?

A me risulta che -partano dalla cima, la differenza è che il Dirigente lo sa che lo possono mandare via in qualunque momento, si para il kulo prima, prima di tutto guadagna un sacco di soldi, poi si fa i contatti con trecento aziende simili in anticipo, poi spesso se ne va prima, ricontrattando con altre aziende.

poi ve beh, concordo con uan visione scafata e cinica delle cose, ma la famiglia del Mulino è ipocrita, la passione e dedizione vere vengono dedicate al NON AFFONDAMENTO PERSONALE, il massimo dell'IPOCRISIA familiare.

Quello che non vuole entrare in testa neanche a mio marito: il concetto è questo, è molto cinico, ma secondo me è vero: se tu sei dedito a non affondare, tipo pilota d'aereo che mette in gioco la sua vita, amerai l'aereo con tutto te stesso, se precipita lui, ci rimetti le penne anche tu, quindi sarà importante come la tua famiglia, in questo senso il Mulino!

Il rischio magari è dimenticare la propria di famiglie, ma questo basta che uno sia equilibrato, ecco.

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insomma, è un discorso molto psicologico: in ogni cosa della vita anche lavorativa, ma anche affettiva,non ci si può mai annullare come persone, c'è sempre un SE' che è più importante di tutto.

non ci si può identificare con un'azienda, si può amarla moltissimo, ma questa non ti ANNULLA, bisogna emanciparcisi come ci si emancipa dalla famiglia, e l'emancipazione vera è la conservazione di se stessi nella GIUNGLA., nel mondo naturale.

L'azienda, come la famiglia, va amata e uccisa interiormente, per non provare ansia nei confronti delle sue componenti, affinchè siamo parte della società, e non degli emarginati.

L'uomo aziendale torna sempre alla sua natura di uomo, non dipendente, ma responsabile di se stesso.

Lo so che ora mi mangerete, ma non importa.:)))

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non è che ti mangiamo, ma alla frase "il Dirigente lo sa che lo possono mandare via in qualunque momento" manca il soggetto :clapping:

"lo" chi cacchio è, ce lo vuoi dire?!?!

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ma siete sicuri che partano dal fondo dell'organigramma?

Si :):

Per come la vedo io l'organigramma di un'azienda è come la catena alimentare, il più grosso mangia sempre il più piccolo...

Quello che non vuole entrare in testa neanche a mio marito: il concetto è questo, è molto cinico, ma secondo me è vero: se tu sei dedito a non affondare, tipo pilota d'aereo che mette in gioco la sua vita, amerai l'aereo con tutto te stesso, se precipita lui, ci rimetti le penne anche tu, quindi sarà importante come la tua famiglia, in questo senso il Mulino!

Questo esempio mi piace, il problema è che non sempre le conseguenze dei propri sbagli ricadono anche su se stessi, spesso ricadono solo sugli altri e allora si salvi chi può (che di solito è il dirigente :icon_mrgreen: )

Questa cosa mi ha fatto venire in mente una mia collega che passa tutto il giorno a pararsi il deretano, è talmente sulla difensiva che si giustifica persino per dover andare in bagno, l'altro giorno ho commentato il tempo lamentandomi che aveva rannuvolato e lei ha pensato bene di giustificarsi del perchè non aveva alzato completamente la serranda della finestra :icon_mrgreen: ecco lavorare in un ambiente "familare" a volte porta a questo...

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mio marito mi ha ricordato giustamente, se ne parla di straforo, che pararsi il kulo significa sostanzialmente dare la colpa ad altrui, non assumersi responsabilità, e io dico quindi rileggendo che la tua collega è commovente, è molto carina, non si sta parando il kulo, sta mettendo le mani avanti, cioè dice " non è che c'era poca luce e io dovevo pensarci prima che Lis non ci vedeva, acc sono una sbadata" acc, è proprio bellina, questa cosa, lei è veramente premurosa, è una sorella, non pensa al lavoro suo, ma pensa a cosa potrebbe dar noia alla sua compagna d'ufficio, a me questa collega, piacerebbe -un casino, cerca di mettersi nei panni altrui, eh!:))

I buoni rapporti, e sono importanti, si fondano sulle premure, "hai bisogno di un caffè?", "Hai freddo?" eh, "non c'è tempo neanche d'andare in bagno, in questa casa, lo sai che mi scappa da tre ore e non me ne sono accorta?":))

prima semprei i bisogni essenziali, dopo, il lavoro!:))

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in sostanza, lavorare viene meglio se non ci si focalizza sul lavoro stesso, e -sui suoi obiettivi intrinsechi, a meno che non siamo a fare un lavoro manuale da soli, che è l'ideale, ma ci si focalizza sugli altri che stanno lavorando con noi, che lavorano meglio, e di più, se stanno bene, se sono al sicuro, motivati, se vedono un obiettivo concreto, stare bene anche loro, ecco, lavorando con te.

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nella frase "il Dirigente lo sa che lo possono mandare via in qualunque momento", "loro" chi sono?!?!? :clapping:

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