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Buonasera a tutti, mi chiamo Giacomo ho quasi 21 anni, scrivo questo post perchè non sopporto più la mia situazione: la mia vita è una completa menzogna con me stesso. Insomma mi ritengo un ragazzo normale, mi impegno in modo discreto su tutto, esco in modo occasionale con una piccola cerchia di amici e ogni tanto cerco di uscire con persone nuove (in media 2 volte a settimana), vado ancora alle scuole superiori e ho una famiglia normale nella media (credo). Principalmente i miei problemi sono questi: non riesco a perseverare sugli obbiettivi o li lascio a metà strada; molto spesso mi capita di parlare fra me e me come se io come giacomo ho più "io" all'interno della mia mente; non riesco a creare un rapporto di amicizia solido con i miei coetanei;  molto spesso ho sbalzi di umore improvvisi che mi portano a sentirmi totalmente solo (anche durante delle uscite con gli amici); non riesco a trovare qualcosa che mi piaccia veramente e che mi porti a potenziarlo; ho un problema con le dipendenze da dispositivi eletronici che molto spesso in caso di solitudine mi prendono giornate intere. Ogni giorno è sempre lo stesso: mi sveglio; vado a scuola; torno a casa; sto su smartphone e computer; dormo. questo è quello che faccio quasi ogni giorno. Ho cercato in tutti i modi di combattere queste mie mancanze ed altri problemi che in questo post non andrò ad affrontare. Quest'anno scolastico (2016-2017) avevo piazzato 3 4 obbiettivi di cui 3 sono subito arenati dopo i primi 3-4 mesi, che mi hanno portato a stare ancora di più dentro casa a riflettere su quale fosse la risposta di questi "Blocchi". Ho iniziato anche ad andare dallo psicologo, ma credo che ancora non basti. mi sento come se il tempo stia scorrendo troppo velocemente e che io e i miei problemi non si riusciranno a risolvere, poichè vorrei realizzarmi in qualcosa e vorrei almeno arrivare a crearmi una famiglia senza avere alcun problema di questo genere. Vorrei avere delle vostre opinioni al riguardo, non credo che questo post sia "l'ultima isola" della mia possibile guarigione, ma provare non fa male e sentire più campane fa sempre bene.

Vi ringrazio della vostra attenzione.

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  • 3 weeks later...

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beh ognuno ha i suoi tempi,,, se sono saltati 3 dei tuoi obiettivi vuol dire che questo non è ancora momento per realizzarli... 
Capisco la tua esigenza di realizzazione, anch'io ho 21 come te... Però non preoccuparti se non si raggiungono subito gli obiettivi, ci vuole tempo e magari serve affrontarne uno alla volta.
Intanto posso dirti che invidio la tua volontà di affrontare le tue problematiche, davvero (mi riferisco al fatto che cerchi di uscire con persone nuove). Le amicizie vere sono difficili da trovare, ma comunque cerca di ridurre il tempo in casa con dispositivi elettronici perché ti precludono la possibilità di stare fuori a divertirti o a impegnarti nei tuoi obiettivi. Ci vuole molta determinazione e motivazione :)

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Il problema è che le mie amicizie sono vere, ma non riesco a accudirle al meglio. Anzi molto spesso noto che forse è per causa mia che il fili che tenevano stretto quel legame si indeboliscono per colpa mia. Io credo di avere tanti amici, ma non riesco a coltivare la mia identità, o comunque non riesco a essere sereno con il mio spirito. Questo porta alla freddezza dei rapporti con persone nuove, invece con i miei amici mi ritrovo essere un errore o comunque troppo silenzioso e triste e loro reagiscono di conseguenza (non sempre sono cosi, ma comunque ci sono dei momenti in cui sembro molto silenzioso e strano).

Il problema con i dispositivi elettronici si presenta spesso quando rimango a casa. Invece quando esco con le persone a cui tengo o comunque con persone con cui avrei voglia non solo di uscirci ma anche di parlarci, non lo tocco neanche morto, anzi, piuttosto li rimprovero di averli.

Credo che piuttosto sono io che non so ben certo cosa voglio delle volte, però è anche vero che dovrei diminuire l'utilizzo dei dispositivi elettronici anche se mi viene molto difficile. Diciamo che ci sto provando molto spesso, ma sono un po' come le sigarette.

Grazie dei consigli e dei complimenti, credo che anche tu (dal post che hai creato) vuoi affrontare le tue problematiche con qualcuno, ma del resto è soltanto un mio pensiero che si basa su ciò che leggo.

Giacomo

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  • 3 weeks later...

Ciao, anche io ho 21 anni e ho avuto alcuni problemi fin ora, non deltutto per causa mia.

Comunque sia, ti rispondo

Ecco, ci tengo a chiederti una cosa: quando esci dallo psicologo ti senti meglio o peggio? State facendo un percorso di crescita personale?

Io penso che, facendo tu la scuola, sei in una situazione un po' di blocco, magari, ipotizzo eh non è detto sia cosi, di noia; quando ero arrivata in quarto e quinto liceo anche a me i giorni parevano tutti uguali; stavo davvero male dentro e mi ero disconnessa dall'affetto a tal punto che il mio unico obiettivo di vita era concludere il liceo col massimo dei voti (sapevo che sarei impazzita se avessi mollato). Percui, il consiglio che potrei darti è: cerca nuovi stimoli. Nuove abilità che ti motivino, nuovi posti di incontro, oppure coltiva le tue capacità. Non so, qualceh nuovo sport, oppure un lavoro leggero estivo per mettere da parte qualcosa, comprare qualche sfizio o mettere da parte per l'università... volare col deltaplano, fare un viaggio, scoprire posti incontaminati, addestrare animali, .... ci sono tante cose diverse dall'ordinario da poter fare.

Pensa al tuo futuro, a quello che sogni e che vorresti....

Il mondo non sarà sempre questo: finita la scuola finirà prima o poi. Per la tecnologia il mio consiglio è di importi con te stesso oppure di parlarne con lo psicologo; potresti fare una grande tabella dove segni ogni giorno con una "v" di non averne usati magari non so....   il punto è che spesso gli psicologi chiacchierano, chiacchierano e tirano in ballo questioni che non c'entrano niente (mi è successo), metnre alcuni dotati di cultura e buon senso, grazie al cervello e alla comprensione umana, possono capirti e comprenderti su un piano pratico. Prova la terapia cognitivo-comportamentale, magari può aiutarti più concretamente.  Magari hai un piccolo problema di deficit di motivazione e attenzione, ma certo che se  anche io fossi tutto il giorno al pc mi passerebbe la voglia di vivere e mi verrebbero paranoie; stando da soli si amplifica molto.

Per quanto riguarda gli amici stai con chi ti fa sentire bene, con questo non sbagli, e non darti colpe, perchè tutti hanno le proprie debolezze. Non è una colpa, nelle relazioni ci si sta in due sempre; hai provato a parlare a questi tuoi amici? Se sono amici, capiranno.

Se ti senti a disagio con te stesso non proccuparti perchè la soluzione si trova sempre ! (io sono passata da situazioni piu dolorose e la situazione c'è stata sempre ) Ne hai parlato con i tuoi genitori e come hanno vissuto o considerato loro le tue richieste?

Ognuno ha i suoi tempi, fai un piccolo passettino ogni giorno. Pensa a come sarebbe bello se qualche sogno si realizzasse, come obiettivo a lungo termine o a breve termine. Pensa e focalizzati su tutte le tue vittorie, fai un passo per una nuova soddisfazione e riempi la tua vita di felicità.

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Cara virginia,

Inizio subito rispondendo alle tue domande:

1) Lo psicologo è stata una mia scelta che nei primi tempi sembrava che non avesse effetto, ma, col tempo ho iniziato a uscire dalle sedute in modo rilassato sentendomi molto meglio. Al momento posso soltanto dirle che tutte le sedute che stanno avvenendo in questi ultimi giorni riguardano l'esposizione delle mie giornate e i miei sogni rivelatori, siccome tutti i miei problemi adolescenziali e dell'infanzia hanno avuto le loro risposte. se le interessa potrà trovare la mia storia in questo link:

2) Sempre grazie al mio psicologo che mi ha stimolato nel prendere posizioni, ha migliorato sia i rapporti con i miei amici sia i rapporti con persone a me estranee, perché molto spesso mi limitavo ad alcuni discorsi o comunque evitavo di dire ciò che mi dava fastidio perché per la mia "ex-natura" mi faceva sentire in colpa con loro. Per il resto io mi confronto abbastanza con i miei amici e ne sanno di cotte e di crude, soprattutto perché conoscendo i miei amici si mettono a fare comunella per capire come migliorarmi la giornata e parlando di alcune cose che racconto (a meno che non capiti la frase "non dirlo a nessuno"). Ma anche se non capiranno a pieno la mia situazione, che trovo del tutto normale, siccome ho amicizie con tante teste e pensieri differenti, non credo sia fonte di disturbo o di danno per la mia parte interiore. In fin dei conti apprezzo le loro identità e le rispetto anche se mi lamento di alcuni fatti, che paradossalmente fanno parte di loro, quindi, non li forzo.

3) Con i miei genitori ne ho parlato proprio ieri insieme a mia cugina, e come ben si nota dai comportamenti di mia madre continua a essere sempre gli stessi:

- Farsi vedere che non è stata l'inizio dei miei problemi della mia infanzia quando in realtà gli stavo spiegando solamente che i suoi comportamenti hanno influito a portarmi in quella situazione passata, oltre tutto stavo anche accettando le sue scelte in fin dei conti è una madre;

- Continuare ad addossare la colpa al mio psicologo e me sulle argomentazioni che portavo;

- Continua prepotenza nel discorso;

- Lamentarsi della mia situazione scolastica (essendo anche sotto esame è anche amplificata).

Ora grazie per l'attenzione ma vorrei farti presente alcune cose, soprattutto perché è passato un mese da quando ho creato questo post. In fin dei conti ho avuto un buon miglioramento interiore anche se quello scolastico è ormai tramontato. prima di fare questo post andavo a fare qualche attività un po' perché ne avevo bisogno siccome sono debole a livello muscolare, di fatto facevo Hip-Hop che ho trovato molto interessante e con gente molto simpatica e adatta alla mia persona, però ho capito che non mi piaceva e ho fatto il mio primo e ultimo saggio il 14 di giugno. Ho cercato di coltivare una passione dei libri che ancora tutt'ora va molto lenta e altri obbiettivi che poi sono andati a largo perché non mi piacevano o non rappresentavano ciò che volessi fare realmente. Ora il prossimo obbiettivo è tornare a teatro e seguire l'università di scienze dell'amministrazione (giurisprudenza) poiché una mia professoressa mi ha fatto credere molto nei giovani sia con il suo carattere felice e raggiante, sia perché ha sempre creduto nella classe, in poche parole vorrei fare il politico o migliorare le scuole locali per i giovani.

Ora al momento ho solo una preoccupazione: siccome mio padre è diventato sindaco di una delle zone del Lazio (non voglio far capire chi sono e per questo non dirò il comune) ho qualche sensazione strana che mi porta a riflettere sulle persone che ho attorno, come delle manie di persecuzione.

Grazie dell'attenzione.

 

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