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eutanasia


eutanasia, siete favorevoli?  

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Io per ora mi astengo dall'esprimere la mia opinione, e intervengo da moderatore.

ti vorrei solo fare i complimenti, Patuffa, hai scelto un argomento molto molto duro e importantissimmo....speriamo che non si realizzi in un altro linciaggio virtuale!

Incrocio le dita

S.

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Favorevole,assolutamente!Se un malato è in fase terminale e nn c'è + sxanza di recuxarlo,xchè farlo soffrire + a lungo?

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Io per ora mi astengo dall'esprimere la mia opinione' date=' e intervengo da moderatore.

ti vorrei solo fare i complimenti, Patuffa, hai scelto un argomento molto molto duro e importantissimmo....speriamo che non si realizzi in un altro linciaggio virtuale!

Incrocio le dita

S.[/color']

grazie :LOL:

io sono abbastanza favorevole...ognuno dovrebbe gestirsi la vita come desidera...ma mi sa tanto da "soppressione" come gli animali...(cosa spesso orribile...)

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Io per ora mi astengo dall'esprimere la mia opinione' date=' e intervengo da moderatore.

ti vorrei solo fare i complimenti, Patuffa, hai scelto un argomento molto molto duro e importantissimmo....speriamo che non si realizzi in un altro linciaggio virtuale!

Incrocio le dita

S.[/color']

Concordo con S., :) manteniamo un dialogo e un confronto moderato :LOL: :)

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si, sono favorevole..

noi italiani paghiamo la vita ad una persona che non potrà mai più riprendere conoscenza.. e la gente a cui serve quel lettino ?

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cm per la pena di morte...dico che nessuno ha il diritto di sceglire la vita o la morte di una persona...anche se da "intralcio" è una persona e ha diritto di vivere....nn ci si può mettere sopra a nessuno....

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Io credo, e lo sostengo anche in qualità di psicologo che collabora con l'Associazione Nazionale Tumori, che la cultura della morte o tanatologia debba essere conosciuta per esprimere al meglio quel corteo di cure palliative che rinforzino la cultura della vita. Il fondatore di questa fondazione promulga dunque il verbo dell'Eubiosia inteso come cultura della vita ed espressione di tutti quei sentimenti di solidarietà che rendano giustizia e dignità ad un Essere Umano anche in condizioni di sofferenza. Fino a pochi anni fa probabilmente un discorso simile sarebbe stato utopico, ma oggi che gli ospedali si sono spostati a casa, che il metabolismo emotivo del sofferente viene considerato debitamente, che esistono strumenti sempre più efficaci di controllo del dolore, noi pensiamo che anche un secondo di vita speso dignitosamente e affettivamnte valga la pena di essere vissuto e protetto da un'équipe di medici, inferimeri e psicologi che si prodigano per adattarsi alle esigenze del sofferente e dei familiari.

Tutto ciò oggi è possibile, e diventano rarissime quelle condizioni di esasperazione della patologia, ma sempre più frequenti situazioni di controllo della stessa e di ritorno ad una logica in cui la buona morte divenga l'espressione finale e la naturale conseguenza di una buona vita. Io questo lo posso testimoniare perché l'ho visto con i miei occhi.

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Anche mia mamma lavora all'ANT,come infermiera.Ma dai racconti che mi fà quell'associazione è messa male,ed il suo fondatore nn è da stimare.Praticamente nel suo lavoro regna l'anarchia.Una volta mi ha raccontato che 1 medico ed 1 infermiere,si sono presi a botte(violenetemente,c'è stato 1 tentativo di strangolamento!)in ufficio,ma il responsabile del suo ufficio nn li ha licenziati in tronco!Poi ci sono 1 sacco di xsone che si mettono in malattia x nn lavorare,ed i capi lo sanno ma,fanno solo lavorare di + chi è onesto.Inoltre gira voce che ci siano grosse speculazioni,che il fondatore(mi pare si chiami Veronesi)si intaschi gran parte del guadagno e"strangoli"i sottoposti.

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Boh,sì,forse a Bologna è diverso.Ma cosa intendi con"nn è proprio così semplice"?Nn capisco...forse xchè nn sò cosa significhi lavorare...

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ery90, se tu non hai le capacità per comprendere ciò che ti circonda, gli altri scelgono per te.

questo ragionamento che fai tu da comunista non è di conforto a nessuno, nemmeno ai parenti cari.... PARLIAMO DELL'ECONOMIA DEL PAESE ???????

io da operatore sociale posso dirti che ci stanno servizi sociali per i malati terminali... vogliamo fare anche per quelli in stato vegetativo ?

per quelli in coma profondo ? etc ?

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.....,noi pensiamo che anche un secondo di vita speso dignitosamente e affettivamnte valga la pena di essere vissuto e protetto da un'équipe di medici, inferimeri e psicologi che si prodigano per adattarsi alle esigenze del sofferente e dei familiari.  

Tutto ciò oggi è possibile, e diventano rarissime quelle condizioni di esasperazione della patologia, ma sempre più frequenti situazioni di controllo della stessa e di ritorno ad una logica in cui la buona morte divenga l'espressione finale e la naturale conseguenza di una buona vita. Io questo lo posso testimoniare perché l'ho visto con i miei occhi.

Ho perso mio padre con un tumore e concordo con lei anche un secondo di vita .....

Ma esistono talmente tanti aspetti del problema, che non si esaurisce solo con l'aspetto del malato terminale, altre patologie portano una persona alla vita da semplice vegetale... allora entrano in gioco altri aspetti.

Quindi la scelta è tra la vita ad ogni costo e l'eutanasia, io sono per la vita, ma dignitosa appunto come dice lei e qui si apre un baratro di problemi, cosa ne pensa?

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Chi dovrebbe decidere della mia vita?

Forse un medico?

Forse un parente?

La vita è mia e finchè respiro in uno stato civile ho diritto ad essere aiutato a vivere

il decretare la morte non può essere delegata a terzi è un atto unilaterale che per diritto compete al soggetto e non a Terzi.

Uno stato civile si vede anche attraverso il livello di assistenza agli ammalati terminali e agli ammalati in coma irreversibile

il resto sono barzellette di uno stato presunto efficientista che poco calza con la difesa della dignità umana...

ciao a tutti e a tutte.

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ma no nello,guarda:se una xsona nn è + in grado di provare sentimenti positivi,allora nn ha + senso che viva,è solo 1 peso effettivamente...se questi aiuti e sostegni vari andassero a xsone x cui c'è ancora speranza sarebbero energie meglio spese no?

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sn d'accordo cn chiara...e poi molti lo chiedono...di morore...e fanno bene...in certe condizioni :shock:

almeno su questo :LOL:

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beh,ma se ci pensi siamo d'accordo su molte cose :!: L'unica cosa in cui nn siamo d'accordo è la religione.ed anche l'amore x la destra.Ma x tutto il resto...

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ma no nello' date='guarda:se una xsona nn è + in grado di provare sentimenti positivi,allora nn ha + senso che viva,è solo 1 peso effettivamente...se questi aiuti e sostegni vari andassero a xsone x cui c'è ancora speranza sarebbero energie meglio spese no?[/color']

La vita ha una dignità inviolabile

che va oltre l'utilità sociale

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Eutanasia volontaria.....e quando non lo è?

L’obiettivo primario da parte di chi la pratica di estirpare la sofferenza procurando la morte al malato.Non è eutanasia l’applicare un trattamento medico necessario per alleviare il dolore, anche se dovesse come effetto secondario e non voluto abbreviare l’aspettativa di vita del paziente.

Un saluto.

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"Ho perso mio padre con un tumore e concordo con lei anche un secondo di vita .....

Ma esistono talmente tanti aspetti del problema, che non si esaurisce solo con l'aspetto del malato terminale, altre patologie portano una persona alla vita da semplice vegetale... allora entrano in gioco altri aspetti.

Quindi la scelta è tra la vita ad ogni costo e l'eutanasia, io sono per la vita, ma dignitosa appunto come dice lei e qui si apre un baratro di problemi, cosa ne pensa? "

Io la penso esattamente come lei...vita come legame...la dignità è l'espressione di un legame; laddove si perde questa caratteristica prioritaria non c'è più vita; ma laddove sussiste una benché labile possibilità di fruire dello strumento meraviglioso è necessario lavorare per proteggerlo...

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toglietemi un dubbio...ma in caso di coma sarebbero potrebbero scegliere anche i parenti un'eventuale eutanasia? perchè in tal caso sono assolutamente contraria....

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Io non sono capace di toglierti questo dubbio.

Ma credo che nei paesi in cui l'eutanasia è concessa sia una disposizione che le persone danno e, in caso non siano in grado di decidere, è il parente più stretto a prendere questa decisione....una cosa micidiale...dover scegliere la vita o la morte per un'altra persona, anche se per quella persona non c'è più nulla da fare.

ma io credo che ognuno debba decidere liberamente della propria vita o della propria morte, e se non vuole passare il resto dei suoi giorni vegetando in un letto di ospedale, è un suo assoluto diritto. In nome di nessuna religione, di nessun ideale, si può costringere a vivere una persona che non voglia più farlo.

Personalmente, non faccio nessuna considerazione economica a riguardo, penso solo e semplicemente al valore della vita umana, e dell'autodeterminazione rispetto a questa vita.

S.

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"patuffa"toglietemi un dubbio...ma in caso di coma sarebbero potrebbero scegliere anche i parenti un'eventuale eutanasia? perchè in tal caso sono assolutamente contraria...."

Il coma ha dei livelli precisi e inconfondibili....se il coma è morte del tronco cerebrale è equivalente a morte clinica...è inutile tutto....poi per quanto riguarda lo stato apallico e altri tipi di coma vegetativo vale la ragione della qualità della vita......

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