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A COSA NON RINUNCERESTI MAI?


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l'amore è una forma irrinunciabile e meravigliosa di dipendenzaaaaaaaaaa  

Viva questa dipendenza.... chi ce l'ha se la tenga stretto e la curi con amore e la lasci volare in libertà e spalanchi  tutte le porte  perchè uscendo possa anche tornare ...........

La dipendenza tra due adulti a mio avviso non è normale.

Un adulto che dipende da un altro adulto ha dei seri problemi da risolvere, e crede con l’amore di poterli dimenticare o “curare”.

Amare per me significa tutto meno che dipendere.

Amare per me è condivisione e crescita di due individui che non cercano nell’altro la salvezza, che non stanno insieme per bisogno ma per Desiderio...sono due cose profondamente diverse.

Se tu dipendi da qualcuno, pensi di poter crescere? o di rimanere ingabbiata e schiacciata dalla prigione che ti sei costruita da sola?

Questa è la dipendenza affettiva, pararsi il c**o usando “l’amore” verso qualcun’altro come scudo perché si è incapaci di risolvere il proprio dolore, anzi, perché non lo si vuole proprio risolvere.

Quante volte ho sentito dire: "l’amore è la miglior medicina per risolvere i problemi”..xxxxxxx. Guardiamo la realtà, e poi parliamoci con onestà guardandoci nelle palle degli occhi please.

L’unico amore che può risolvere i Nostri problemi è quello che noi serbiamo per noi stessi, passato quello step, ovvero quello di Amarsi, Accettarsi, Bastarsi senza dipendere dalla mamma/partner(perchè è quello che diventa), possiamo amare chi vogliamo e le cose andranno bene, prima no, non è possibile, perchè le aspettive sono diverse. Quando si dipende da qualcuno ci si aspetta di essere salvati, quando non si dipende non ci si aspetta nulla, si accoglie quello che viene, si accoglie l'amore.

Concordo pienamente con te, ma la dipendenza a cui mi riferivo non è LA DIPENDENZA da un altro essere umano in senso materno, ma la dipendenza dall'AMORE STESSO, che dà felicità quando lo si prova. NOn è una dipendnza legata alla propria esistenza, viviamo anche senza amore, male ma viviamo, lo sublimiamo in altri modi. MA appunto per il fatto che ne abbiamo così bisogno dobbiamo sublimarlo in qualcosa, se ci manca l'amore(=di coppia). Ne abbiamo bisogno davvero tanto , e dunque è una dipendenza.

Per estensione posso dire che, amando qualcuno, si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente, sempre a patto di aver intrapreso il cammino per la propria auto determinazione ed accettazione di sè

All'interno della coppia la questione è differente: due adulti devono crescere individualmente se vogliono portare "in tavola" qualcosa da condividere.

Certo, l'amore non cura il dolore, ma rafforza l'autostima, ti elettrizza, migliora l'umore, scatena il sesso che fa bene al corpo, olte che alla mente.

Insomma ti fa stare meglio, se non sei proprio in condizioni disastrate!

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L'Amore è felicità,piacere,pienezza,estasi,complicità e tante altre cose ancora...L'Amore è la cosa più bella di questa terra e non c'è tesoro che possa valere quanto l'Amore...

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Concordo pienamente con te, ma la dipendenza  a cui mi riferivo non è LA DIPENDENZA da un  altro essere umano in senso materno,  ma la dipendenza dall'AMORE STESSO, che dà felicità quando lo si prova. NOn è una dipendnza legata alla propria esistenza, viviamo anche senza amore, male ma viviamo, lo sublimiamo in altri modi. MA appunto per il fatto che ne abbiamo così bisogno  dobbiamo sublimarlo in qualcosa, se ci manca l'amore(=di coppia). Ne abbiamo bisogno davvero tanto , e dunque è una dipendenza.  

Per estensione posso dire che, amando qualcuno,  si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente, sempre a patto di aver intrapreso il cammino per la propria auto determinazione ed accettazione di sè

All'interno della coppia la questione è differente: due adulti devono crescere individualmente se vogliono portare "in tavola" qualcosa da condividere.

Certo, l'amore non cura il dolore, ma rafforza l'autostima, ti elettrizza, migliora l'umore, scatena il sesso che fa bene al corpo, olte che alla mente.

Insomma ti fa stare meglio, se non sei proprio in condizioni disastrate!

Dipendere dall'amore come concetto è la stessa identica cosa che dipendere da un altro individuo, sempre dipendenza è, e questo meccanismo assume le stesse caratteristiche della dipendenza materna, anzi, spesso questo modo di gestire i rapporti è proprio indice di una forte dipendenza materna ancora viva e non risolta.

Con questo non stò dicendo che si può stare senza amore, l'amore è un sentimento, un emozione, molto importante e bellissima, che ti regala un energia meravigliosa, e mi riferisco a qualsiasi tipo di amore, non solo quello nei confronti del partner.

Ma la dipendenza, ovvero il bisogno di qualcuno, secondo me è un fraintendere l'amore con qualcosa d'altro, con una nostra mancanza profonda, che non ha nulla a che vedere con il desiderio (e non bisogno) di condividere le proprie emozioni con chi si ama.

Tu dici che amando qualcuno si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente... io credo che se una persona riesce ad essere felice solo quando ha un rapporto sentimentale, senz'altro questa felicità porta dipendenza, a causa dell'incapacità di questa persona di poter essere felice quando è da sola, ma questo, a mio avviso, significa che questa persona dentro ha una grossa sofferenza irrisolta che tenta di dimenticare anestetizzandosi con un sentimento, in caso contrario, per me, non può esserci dipendenza dal amore di qualcuno in quanto esso ci fa stare bene.

E oltrettutto non sono poi così tanto convinta che una persona che non riesce ad essere felice quando è sola, la possa essere davvero e totalmente quando ha qualcuno.

Per me dipendere significa perdere, avere bisogno di qualcuno per Essere, lo trovo davvero avvilente..

Io sono convinta che la felicità e soprattutto l'equilibrio sono una grossa conquista e non ce la regala di certo nessuno se non noi stessi, con duro lavoro.

La felicità di cui parlo è quella presa di coscienza che hai quando sei sola, quando tiri le somme, quando ti guardi allo specchio e guardi la tua vita, la tua persona...questa presa di coscienza nessun partner, nessun amore, te la può regalare, anche nell'idillio amoroso più fantastico e sublime del mondo, se ti manca si fa sentire, eccome se si fa sentire.

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Dipendere dall'amore come concetto è la stessa identica cosa che dipendere da un altro individuo, sempre dipendenza è, e questo meccanismo assume le stesse caratteristiche della dipendenza materna, anzi, spesso questo modo di gestire i rapporti è proprio indice di una forte dipendenza materna ancora viva e non risolta.

Con questo non stò dicendo che si può stare senza amore, l'amore è un sentimento, un emozione, molto importante e bellissima, che ti regala un energia meravigliosa, e mi riferisco a qualsiasi tipo di amore, non solo quello nei confronti del partner.  

Ma la dipendenza, ovvero il bisogno di qualcuno, secondo me è un fraintendere l'amore con qualcosa d'altro, con una nostra mancanza profonda, che non ha nulla a che vedere con il desiderio (e non bisogno) di condividere le proprie emozioni con chi si ama.

Tu dici che amando qualcuno si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente... io credo che se una persona riesce ad essere felice solo quando ha un rapporto sentimentale, senz'altro questa felicità  porta dipendenza, a causa dell'incapacità di questa persona di poter essere felice quando è da sola, ma  questo, a mio avviso, significa che questa persona dentro ha una grossa sofferenza irrisolta che tenta di dimenticare anestetizzandosi con un sentimento, in caso contrario, per me, non può esserci dipendenza dal amore di qualcuno in quanto esso ci fa stare bene.  

E oltrettutto  non sono poi così tanto convinta che una persona  che  non riesce ad essere felice quando è sola, la possa essere davvero e totalmente quando ha qualcuno.  

Per me dipendere significa perdere, avere bisogno di qualcuno per Essere, lo trovo davvero avvilente..

Io sono convinta che la felicità e soprattutto l'equilibrio sono una grossa conquista e non ce la regala di certo nessuno se non noi stessi, con duro lavoro.  

La felicità di cui parlo è quella presa di coscienza che hai quando sei sola, quando tiri le somme, quando ti guardi allo specchio e guardi la tua vita, la tua persona...questa presa di coscienza nessun partner, nessun amore, te la può regalare, anche nell'idillio amoroso più fantastico e sublime del mondo, se ti manca si fa sentire, eccome se si fa sentire.

i miei

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

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Dipendere dall'amore come concetto è la stessa identica cosa che dipendere da un altro individuo' date=' sempre dipendenza è, e questo meccanismo assume le stesse caratteristiche della dipendenza materna, anzi, spesso questo modo di gestire i rapporti è proprio indice di una forte dipendenza materna ancora viva e non risolta.

Con questo non stò dicendo che si può stare senza amore, l'amore è un sentimento, un emozione, molto importante e bellissima, che ti regala un energia meravigliosa, e mi riferisco a qualsiasi tipo di amore, non solo quello nei confronti del partner.

Ma la dipendenza, ovvero il bisogno di qualcuno, secondo me è un fraintendere l'amore con qualcosa d'altro, con una nostra mancanza profonda, che non ha nulla a che vedere con il desiderio (e non bisogno) di condividere le proprie emozioni con chi si ama.

Tu dici che amando qualcuno si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente... io credo che se una persona riesce ad essere felice solo quando ha un rapporto sentimentale, senz'altro questa felicità porta dipendenza, a causa dell'incapacità di questa persona di poter essere felice quando è da sola, ma questo, a mio avviso, significa che questa persona dentro ha una grossa sofferenza irrisolta che tenta di dimenticare anestetizzandosi con un sentimento, in caso contrario, per me, non può esserci dipendenza dal amore di qualcuno in quanto esso ci fa stare bene.

E oltrettutto non sono poi così tanto convinta che una persona che non riesce ad essere felice quando è sola, la possa essere davvero e totalmente quando ha qualcuno.

Per me dipendere significa perdere, avere bisogno di qualcuno per Essere, lo trovo davvero avvilente..

Io sono convinta che la felicità e soprattutto l'equilibrio sono una grossa conquista e non ce la regala di certo nessuno se non noi stessi, con duro lavoro.

La felicità di cui parlo è quella presa di coscienza che hai quando sei sola, quando tiri le somme, quando ti guardi allo specchio e guardi la tua vita, la tua persona...questa presa di coscienza nessun partner, nessun amore, te la può regalare, anche nell'idillio amoroso più fantastico e sublime del mondo, se ti manca si fa sentire, eccome se si fa sentire.[/quote']

i miei

:oops: :grazie

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

Non so, preferisci il Romanico, l'ordine, le regole astratte, la disciplina?...

O vogliamo buttare dalla finestra il medio evo e le streghe, insieme ai licenziosi romani, gli emotivi romantici dell'ottocento ed i più recenti esistenzialisti senza capo nè coda?

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

Non so, preferisci il Romanico, l'ordine, le regole astratte, la disciplina?...

O vogliamo buttare dalla finestra il medio evo e le streghe, insieme ai licenziosi romani, gli emotivi romantici dell'ottocento ed i più recenti esistenzialisti senza capo nè coda?

Cosa è un tentativo di autorisposta o un inizio di attribuizione valutativa..

dimmi grazie.

perchè proprio non ti capisco. gracias.

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

è vero Nello amare non è un limite, ma una grande donazione che facciamo anche a noi stessi oltre che all'altro, ma subordianrsi e non Riconoscersi, rannicchiarsi in un sentimento per paura di Essere invece lo è eccome un limite.

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

è vero Nello amare non è un limite, ma una grande donazione che facciamo anche a noi stessi oltre che all'altro, ma subordinarsi e non Riconoscersi, rannicchiarsi in un sentimento per paura di Essere invece lo è eccome un limite.

E' un limite porsi così sicuramente

è un limite mentale pensare che l'amore debba essere razionale e possa essere valutato con la razionalità della scienza psicologica... che è una vera empiricità

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

è vero Nello amare non è un limite, ma una grande donazione che facciamo anche a noi stessi oltre che all'altro, ma subordinarsi e non Riconoscersi, rannicchiarsi in un sentimento per paura di Essere invece lo è eccome un limite.

E' un limite porsi così sicuramente

è un limite mentale pensare che l'amore debba essere razionale e possa essere valutato con la razionalità della scienza psicologica... che è una vera empiricità

io non mi pongo con razionalità all'amore Nello..non mi pongo con razionalità alla vita! e mi sembra strano che tu dica questo di me in quanto hai avuto modo di "leggermi" più di una volta e secondo me da ciò che scrivo traspare l'esatto contrario della razionalità sentimentale ...anzi, se in passato mi fossi posta con un cicinino in più di razionalità forse avrei evitato il perpetuarsi di dolorose situazioni

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dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

Non so, preferisci il Romanico, l'ordine, le regole astratte, la disciplina?...

O vogliamo buttare dalla finestra il medio evo e le streghe, insieme ai licenziosi romani, gli emotivi romantici dell'ottocento ed i più recenti esistenzialisti senza capo nè coda?

Cosa è un tentativo di autorisposta o un inizio di attribuizione valutativa..

dimmi grazie.

perchè proprio non ti capisco. gracias.

oh beh, dimmi la tua allora cosa era?

non dirmi niente...

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Concordo pienamente con te, ma la dipendenza  a cui mi riferivo non è LA DIPENDENZA da un  altro essere umano in senso materno,  ma la dipendenza dall'AMORE STESSO, che dà felicità quando lo si prova. NOn è una dipendnza legata alla propria esistenza, viviamo anche senza amore, male ma viviamo, lo sublimiamo in altri modi. MA appunto per il fatto che ne abbiamo così bisogno  dobbiamo sublimarlo in qualcosa, se ci manca l'amore(=di coppia). Ne abbiamo bisogno davvero tanto , e dunque è una dipendenza.  

Per estensione posso dire che, amando qualcuno,  si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente, sempre a patto di aver intrapreso il cammino per la propria auto determinazione ed accettazione di sè

All'interno della coppia la questione è differente: due adulti devono crescere individualmente se vogliono portare "in tavola" qualcosa da condividere.

Certo, l'amore non cura il dolore, ma rafforza l'autostima, ti elettrizza, migliora l'umore, scatena il sesso che fa bene al corpo, olte che alla mente.

Insomma ti fa stare meglio, se non sei proprio in condizioni disastrate!

Dipendere dall'amore come concetto è la stessa identica cosa che dipendere da un altro individuo, sempre dipendenza è, e questo meccanismo assume le stesse caratteristiche della dipendenza materna, anzi, spesso questo modo di gestire i rapporti è proprio indice di una forte dipendenza materna ancora viva e non risolta.

Con questo non stò dicendo che si può stare senza amore, l'amore è un sentimento, un emozione, molto importante e bellissima, che ti regala un energia meravigliosa, e mi riferisco a qualsiasi tipo di amore, non solo quello nei confronti del partner.

Ma la dipendenza, ovvero il bisogno di qualcuno, secondo me è un fraintendere l'amore con qualcosa d'altro, con una nostra mancanza profonda, che non ha nulla a che vedere con il desiderio (e non bisogno) di condividere le proprie emozioni con chi si ama.

Tu dici che amando qualcuno si è dipendenti dal suo amore per essere felici emotivamente... io credo che se una persona riesce ad essere felice solo quando ha un rapporto sentimentale, senz'altro questa felicità porta dipendenza, a causa dell'incapacità di questa persona di poter essere felice quando è da sola, ma questo, a mio avviso, significa che questa persona dentro ha una grossa sofferenza irrisolta che tenta di dimenticare anestetizzandosi con un sentimento, in caso contrario, per me, non può esserci dipendenza dal amore di qualcuno in quanto esso ci fa stare bene.

E oltrettutto non sono poi così tanto convinta che una persona che non riesce ad essere felice quando è sola, la possa essere davvero e totalmente quando ha qualcuno.

Per me dipendere significa perdere, avere bisogno di qualcuno per Essere, lo trovo davvero avvilente..

Io sono convinta che la felicità e soprattutto l'equilibrio sono una grossa conquista e non ce la regala di certo nessuno se non noi stessi, con duro lavoro.

La felicità di cui parlo è quella presa di coscienza che hai quando sei sola, quando tiri le somme, quando ti guardi allo specchio e guardi la tua vita, la tua persona...questa presa di coscienza nessun partner, nessun amore, te la può regalare, anche nell'idillio amoroso più fantastico e sublime del mondo, se ti manca si fa sentire, eccome se si fa sentire.

Rispetto la tua opinione, ma non concordo.

Esistono diversi tipi e gradi di felicità. Si può essere sereni delle cproprie conquiste, del proprio lavoro, degli amici, del bilancio dell apropria vita.. dei figli. dei viaggi della propria creatività, ma la sensazione che dà l'amore è difficilmente paragonabile ad altro. D'altronde siamo esseri sociali e la ricerca della "mezza mela" intesa come l'altro , non come il se perduto da ritrovare, è un desiderio comune a molte culture. A mio avviso questo la dice lunga. Inolte non mi fanno paura le parole. Ci sono " dipendenze" sane dalle buone abitudini, non solo quelle deleterie.

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Parliamo del Rinascimento ?

dell'uomo al centro di ogni cosa?

ora possiamo parlare della razionalità dell'egoismo fruitivo?

dell'era del tutto per se.. del carpe diem?

BUT?

amare non è un limite è invece una grande donazione......

è vero Nello amare non è un limite, ma una grande donazione che facciamo anche a noi stessi oltre che all'altro, ma subordinarsi e non Riconoscersi, rannicchiarsi in un sentimento per paura di Essere invece lo è eccome un limite.

E' un limite porsi così sicuramente

è un limite mentale pensare che l'amore debba essere razionale e possa essere valutato con la razionalità della scienza psicologica... che è una vera empiricità

io non mi pongo con razionalità all'amore Nello..non mi pongo con razionalità alla vita! e mi sembra strano che tu dica questo di me in quanto hai avuto modo di "leggermi" più di una volta e secondo me da ciò che scrivo traspare l'esatto contrario della razionalità sentimentale ...anzi, se in passato mi fossi posta con un cicinino in più di razionalità forse avrei evitato il perpetuarsi di dolorose situazioni

Da come hai scritto ora e da come io ti posso capire

emerge che per te l'amore è del tutto illogico... ovvero siccome è irrazionale non può che essere accettato negativamente disconoscendolo con razionalità... io capisco questo se poi sicuramente mi dirai che non è così (ovvio)

non potrò che risponderti che hai davvero un'idea contorta e artata dell'amore.

L'idea della dipendenza è un'idea talmente artata in amore che falsa ogni giudizio perchè è un metro tarocco.

Ciao

DR. RABIAS MINGA

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no non ti distingui dagli altri solo che ne hai un disperato bisogno.  

il fatto che senti che tutto dipende da te è una proiezione ... in effetti sei tu che dipendi totalmente dal giudizio degli altri.  

hai bisogno di immaginare che tu sia nel mezzo e che tutti ti stiano intorno ... non importa se per burlarsi di te o per applaudirti l' importante e che tu ti senta al centro.  

quindi hai la necessità del pubblico è per questo che esprimi sempre concetti che io ho definito circensi per attrarre l' attenzione come un banditore da fiera..  

non è una critica la mia solo uno spunto analitico visto che siamo in un forum di psicologia.. piu' o meno.

figurati cuorenero :wink:

effettivamente EGO ha sempre lasciato il segno, nel bene o nel male :twisted: , ma non per un mio "bisongo", ma forse per un mio "Potere"... infatti la tua "versione" può variare a seconda dei punti di vista... ad esempio il mio "bisogno di stare al centro" potrebbe essere interpretato come il mio "potere di stare al centro", oppure come la "debolezza degli altri che hanno bisogno di un punto di riferimento", oppure... eccc ecc

punti di vista cuorenero :wink:

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Rispetto la tua opinione, ma non concordo.

Esistono diversi tipi e gradi  di felicità. Si può essere sereni  delle cproprie conquiste,  del proprio lavoro, degli amici, del bilancio dell apropria vita.. dei figli. dei viaggi  della propria creatività, ma la sensazione che dà l'amore è difficilmente paragonabile ad altro. D'altronde siamo esseri sociali e la ricerca della "mezza mela" intesa come l'altro , non come il se perduto da ritrovare, è un desiderio comune a molte culture.  A mio avviso  questo la dice lunga. Inolte non mi fanno paura le parole. Ci sono " dipendenze" sane dalle buone abitudini, non solo quelle deleterie.

Per me la ricerca della "mezza mela", la MIA metà, è la ricerca di me stessa, definitivamente me stessa.

Io vedo "l'altro" come qualcosa che è fuori da me, l'altro non è me, non può esserlo, ma soprattutto non deve esserlo, se no a mio avviso insorgono dei gravi problemi, che la dicono lunga SI sulla percezione che si ha di se stessi..

L'amore fusionale, l'amore simbiotico, l'ho vissuto, ma adesso come adesso lo trovo un modo molto elegante e romantico per non ammettere che c'è un gran buco nero dentro di noi e che non siamo in grado di colmare.

Anch'io credo esistano diversi gradi di felicità, come credo esistano differenti e innumerevoli cose che dispensano felicità, tutte importanti...odio le graduatorie, e nella vita credo abbiano poco senso.

Anche perchè se io ti domandassi: preferisci perdere o dimenticare te stessa, ma ritrovare o ottenere la persona che ami? Oppure preferisci perdere o rinunciare per sempre alla persona che ami e ritrovare te stessa?

Immagino - giustamente - non sapresti cosa rispondermi... perchè non c'è risposta, perchè entrambe le cose sono importanti, ma sopratutto impossibili da paragonare, perchè il "cerchio" si chiude solo se riusciamo a mettere in equilibrio diverse cose...la difficoltà sta proprio in questo... bisogna essere abili giocolieri nella vita.

A me invece qualche volta si, le parole fanno paura :wink: ma conosco molto bene il significato di dipendenza e non è la parola che mi intimorisce ma quello che ne comporta.

Ciao!

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Da come hai scritto ora e da come io ti posso capire

emerge che per te l'amore è del tutto illogico... ovvero siccome è irrazionale non può che essere accettato negativamente disconoscendolo con razionalità... io capisco questo se poi sicuramente mi dirai che non è così (ovvio)  

non potrò che risponderti che hai davvero un'idea contorta e artata dell'amore.

L'idea della dipendenza è un'idea talmente artata in amore che falsa ogni giudizio perchè è un metro tarocco.

Ciao  

DR. RABIAS MINGA

Tu pensi che io abbia un idea contorta dell'amore perchè trovo che la dipendenza affettiva sia negativa?...

Mi hai un pò incasinato con le parole comunque spero di aver capito..:wink:

L'amore per me non è illogico, anche se la logicità preferisco lasciarla ai matematici.

L'amore, come le emozioni e tutto ciò che viene dalla "pancia", che è istintivo e in quanto tale magico :wink:, è irrazionale per me, quello si, e sono contenta che lo sìa! poi naturalmente l'irrazionalità va mediata con un pò di razionalità soprattutto nel momento in cui devi pensare a ciò che ti può far male e ciò che invece ti farebbe bene, a ciò che potremmo evitare e ciò che invece è giusto vivere...

La mia "razionalità", ma soprattutto le esperienze, vissute sulla mia pelle, mi dicono che la dipendenza affettiva è altamente distruttiva.

Oh, poi ognuno ha i suoi punti di vista, io rispetto il tuo, come quello di eliotropos, nonostante mi trovi in disaccordo.

Non voglio fare la dottoressa Nello, perchè non mi interessa proprio farlo, parlo di me e di ciò che penso e delle conclusioni che ho raccolto in base alle mie esperienze, tutto qua.

Ciao Nello

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Per un anno d'Amore darei la mia vita...

NON ESAGERARE.........sarei già morto 28 volte io al tuo posto..... con 82 donne diverse.......aahhhhhhh :wink::wink:

le donne che animali strani..... preferiscono andare con un donnaiolo che con un fedele confalonieri.........

ovviamente io non ho avuto 82 donne....molte ma molte di più 8)

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risposta a xela :

Tu pensi che io abbia un idea contorta dell'amore perchè trovo che la dipendenza affettiva sia negativa?...

Lo è quando ritieni che sia un postulato

Lo è quando ritieni che un'opinione personale transiti nella mente e quindi diventi verità vissuta... e confermata

è giusto come dici per te... ma questa è la tua esperienza... non un risultato interiore ma l'interiorizzazione del concetto di amore al personale

Mi hai un pò incasinato con le parole comunque spero di aver capito..

Scusami...

L'amore per me non è illogico, anche se la logicità preferisco lasciarla ai matematici.

L'amore, come le emozioni e tutto ciò che viene dalla "pancia", che è istintivo e in quanto tale magico ,

L'intestino sappi che è più intelligente e potente del cervello e del cuore... i veri gangli sdell'uomo sono nell'intestino e non nel cervello.... si può non ragionare e vivere... non si può vivere senza che l'intestino funzioni...

non concordo l'intestino è matematica bio-fisica-chimica pura... è intelligenza assoluta... altro che le chiacchere del cervello e della bocca 8) La mia "razionalità", ma soprattutto le esperienze, vissute sulla mia pelle, mi dicono che la dipendenza affettiva è altamente distruttiva.

Parti da esperienze strettamente personali e parli in realtà del tuo istinto... la tua è una valutazione istintiva mossa dal fatto che ritieni l'amore di fatto irrazionale....in base alle tue esperienze.... che ti hanno segnato... allora se avessi conosciuto un tipo come me.... che avresti detto..... maschi non affidabili....

Oh, poi ognuno ha i suoi punti di vista, io rispetto il tuo, come quello di eliotropos, nonostante mi trovi in disaccordo.

Idem con patatine

Non voglio fare la dottoressa Nello, perchè non mi interessa proprio farlo, parlo di me e di ciò che penso e delle conclusioni che ho raccolto in base alle mie esperienze, tutto qua.

Certo l'ho capito perfettamente... ed è proprio per questo che dico che sei sulla strada sbagliata... perchè in realtà ti dici : Non pèosso e non voglio più amare... questo in realtà è cio che ti e ci dici... scusa ma l'avevi già capito... perchè hai voluto che te lo dicessi.... che sai benissimo che mi spiace dirtelo......

Io te lo ebbi già a dire una volta che invece sei una donna eccezionale... e che avrei voluto io incontrare nella vita una donna dalle tue cristalline qualità..... a parte questa ultima caduta sull'amore che verrà 8)

Ciao. ..............e per favore smettila con il dire che l'amore crea dipendenza.

Non è una droga......

o sarà così come dici Tu?

QUIEN SABE.

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ALL'ITALIA :!: :!: O VERDI VALLI O PROFUMATE RIVE , O PATRIA MIA, MAI PIU', MAI PIU' TI RIVEDRO!! NABUCCO VERDI :wink::wink:

COMUNQUE VERRO' A FINE LUGLIO :!: :D :Idea: MANGERO' TUTTO CIO' CHE HO NOSTALGIA, DISTRUGGERO' TUTTE LE PASTICCERIE, MI FERMERO' NEI CAMPI DI FRUTTA OVUNQUE SIANO, ED IO SARO' IL PADRONE!! PER LE FEMMINE ITALIANE CHE TANTO AMO , MI LIMITERO' SOLO A QUARDARLE :!:

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ALL'ITALIA  :!:  :!:  O VERDI VALLI O PROFUMATE RIVE , O PATRIA MIA, MAI PIU', MAI PIU' TI RIVEDRO!! NABUCCO VERDI :evil:  :arrow:  

COMUNQUE VERRO' A FINE LUGLIO :!:  :D  :wink: MANGERO' TUTTO CIO' CHE HO NOSTALGIA, DISTRUGGERO' TUTTE LE PASTICCERIE, MI FERMERO' NEI CAMPI DI FRUTTA OVUNQUE SIANO, ED IO SARO' IL PADRONE!! PER LE FEMMINE ITALIANE CHE TANTO AMO , MI LIMITERO' SOLO A QUARDARLE :!:

Quando vieni in Italia se vuoi passare da Viareggio per partecipare alla giuria di Mis Versilia ... sare il benvenuto......

quanto alle femmine italiche... vedi di portarne un paio americane che non sarebbe niente male.

A proposito se hai il programmino di sfondarti "la panza"... in Italia ....vedi di metterti a dieta prima...

ciao

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Rispetto la tua opinione, ma non concordo.

Esistono diversi tipi e gradi  di felicità. Si può essere sereni  delle cproprie conquiste,  del proprio lavoro, degli amici, del bilancio dell apropria vita.. dei figli. dei viaggi  della propria creatività, ma la sensazione che dà l'amore è difficilmente paragonabile ad altro. D'altronde siamo esseri sociali e la ricerca della "mezza mela" intesa come l'altro , non come il se perduto da ritrovare, è un desiderio comune a molte culture.  A mio avviso  questo la dice lunga. Inolte non mi fanno paura le parole. Ci sono " dipendenze" sane dalle buone abitudini, non solo quelle deleterie.

Per me la ricerca della "mezza mela", la MIA metà, è la ricerca di me stessa, definitivamente me stessa.

Io vedo "l'altro" come qualcosa che è fuori da me, l'altro non è me, non può esserlo, ma soprattutto non deve esserlo, se no a mio avviso insorgono dei gravi problemi, che la dicono lunga SI sulla percezione che si ha di se stessi..

L'amore fusionale, l'amore simbiotico, l'ho vissuto, ma adesso come adesso lo trovo un modo molto elegante e romantico per non ammettere che c'è un gran buco nero dentro di noi e che non siamo in grado di colmare.

Anch'io credo esistano diversi gradi di felicità, come credo esistano differenti e innumerevoli cose che dispensano felicità, tutte importanti...odio le graduatorie, e nella vita credo abbiano poco senso.

Anche perchè se io ti domandassi: preferisci perdere o dimenticare te stessa, ma ritrovare o ottenere la persona che ami? Oppure preferisci perdere o rinunciare per sempre alla persona che ami e ritrovare te stessa?

Immagino - giustamente - non sapresti cosa rispondermi... perchè non c'è risposta, perchè entrambe le cose sono importanti, ma sopratutto impossibili da paragonare, perchè il "cerchio" si chiude solo se riusciamo a mettere in equilibrio diverse cose...la difficoltà sta proprio in questo... bisogna essere abili giocolieri nella vita.

A me invece qualche volta si, le parole fanno paura :arrow: ma conosco molto bene il significato di dipendenza e non è la parola che mi intimorisce ma quello che ne comporta.

Ciao!

sai, è strano , ma credo che almeno in questo momento io saprei rispondere alla tua domanda: preferirei trovare mes tesa, a qualunque costo. Ma ciò non cambia una virgola di quel che ho scritto, del fatto che la felicità che ti dà l'amore sia una cosa unica, non paragonabile. non sopra le altre felicità, semplicemente diversa, impagabile.

Per quanto l'essere equilibristi temo che si, bisognerebbe esserlo davvero. Qualcuno ci riesce. purtroppo sono in pochi.

Ciao

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