Il mio problema: depressione? psicosi? follia?

[carlo1974 0]

Salve a tutti. brevemente cercherò di illustrarvi il mio problema. Ho 32 anni sono sposato da due non ho figli. In questo momento lavoro bene, guadagno bene, nessuna crisi familiare, splendido rapporto di coppia, genitori sanissimi e giovani, 2 fratelli di 25 e 6 anni (seconda moglie di mio padre)

Insomma nella vita reale nessun tipo di problema. Eppure...

Quando avevo 21 anni dopo un esame all'università di fisica mi sdraio sul letto di casa mia e comincio a pensare incessantemente all'infinito dell'universo, e mi chiedo tanti perchè. Entro così in una profonda crisi "leopardiana" sul significato profondo della vita, sul suo senso, del perchè!! comincio a tremare da solo all'idea di dover un giorno morire, mi terrorizza l'idea dell'eternità come reale concetto. In quel mese di agosto del 1995 mi estraneo completamente. non riesco a sorridere di nulla, tutto ma proprio tutto mi sembra privo di ogni senso. Non dormo bene, risvegli continui, l'appetito latita molto, l'ansia mi opprime, nausea mattutina con conseguente vomito. completo senso di irrealtà, disistima totale, pensieri suicidi ricorrenti e preoccupanti. Quella volta tutto passò senza l'utilizzo ne di farmaci ne di terapie psicologiche. Passò un mesetto e ricominciai a vivere fregandomene altamente della morte e del senso della vita. Mi piaceva e basta e questo mi rendeva tranquillo. Passano 3 anni e nel 1998 ecco ripresentarsi nuovamente l'angoscia. all'improvviso, senza avvertirmi. Lavoravo, tutto mi girava a meraviglia ed ecco che ricomincio a perdere il senso di tutto. La paura della morte mi riopprime, stessa sintomatologia di prima. Stavolta mi rivolgo ad uno psichiatra-psicoterapeuta della mutua. Mi prescrive del maveral da 100 mg e del tavor all'occorrenza. Dopo 20 giorni di cura rinasco completamente. Ma non torno più dallo psicologo forse per vergogna, finito lo scatolo di maveral lo butto insieme al tavor. Sto bene. anzi benissimo. La morte diventa un concetto debolissimo in confronto alla bellezza della vita. Passano altri 3 anni durante i quali sto bene. Forse con una leggera ipocondria che ogni tanto mi fa avere qualche leggero attacco di panico. ma niente di preoccupante. Vado di frequente dal medico, ma il mio umore è sempre normale, alto, la vita mi piace. sempre durante l'estate stavolta del 2001 ecco ripresentarsi il male oscuro. Stavolta è tremendo riprendo da solo del maveral ma dopo 20 giorni i pensieri brutti, l'ansia, l'umore a terra, l'angoscia, la perdita di senso non passano. Un caro amico medico di famiglia mi consiglia di prendere della fluoexitina al posto del maveral accompagnato da xanax mattina pomeriggio e sera da 50 mg. passa un mesetto e riprendo a vivere come sempre, stavolta prolungo un po la cura ma dopo 3 mesi butto tutto!! estate 2002 l'incubo ritorna. era fine luglio tutto andava bene ed ecco ripresentarsi la solita famosa sintomatologia. riprendo da solo con fluoxetina e xanax, ci vogliono 40 giorni e ricomincio a sentirmi bene. Anzi ritengo che quel settembre sia stato il mese più bello della mia vita. Stessa pressi di prima 3-4 mesi e rigetto tutto. Febbraio 2004 ancora una volta a terra!! 1 mese di farmaci soliti senza nessun consiglio medico e tutto torna roseo. stavolta proseguo la cura fino ad ottobre 2004. ricordo che ero in viaggio di nozze con mia moglie in america e da sopra il golden gate bridge getto per l'ennesima volta la scatola con i farmaci. 2 anni stupendi, senza ansie, paure, l'umore sempre u leggermente malinconico, filosofico, ma mi piaceva essere così. Riflessivo, sensibile. ed eccoci ad oggi giugno 2006 ripiombo nello sconforto più totale, stavolta è dura mi la crisi è profonda, lo spettro dell'esistenza mi si ripresenta fortissimo. la paura che un giorno non ci sarà più nulla con la conseguente completa perdita di senso del presente è fortissima. Riprendo da solo la cura ma dopo 35 giorni i sintomi sono passati, niente nausea, vomito, l'appetito torna ma non sono più quello di prima. mi piace fare delle cose ma il piacere ed il sorriso si strozzano in gola sempre, una leggera ansia è sempre presente. sto andando in uno studio specialistico composto da un neurologo-psichiatra e la moglie che fa la psicoterapeuta. Mi hanno detto che l'approccio farmacologico da solo non può bastare, serve un appoggio psicologico. Mi sono finalmente convinto superati tabù e vergogne varie che devo curarmi veramente e seriamente. Perchè ricordo quando la vita mi sorrideva ed era bellissimo. Oggi mi sento meglio, già il fatto di scrivere lo dimostra. ho già fatto delle sedute psicodiagnostiche e stiamo cercando di fare una diagnosi precisa per poter intervenire bene sia farmacologicamente che psicologicamente. Lo psichiatra nel frattempo mi ha lasciato la fluoxetina e lo xanax (anche se a lui quell'antidepressivo non piace molto) e mi ha integrato un quarto di pastiglia di Equilon (sulpiride). SOlo che mi sento meglio, ma i fantasmi delle domande tormentose comunque non abbandonano la mia mente, mi impedisco di vivere normalmente perchè ogni qual volta mi viene voglia di fare qualcosa di bello o cmq qualcosa un diavoletto nella mia testa mi ricorda che tanto è inutile perchè prima o poi dovrò morire e tutti finirà!! E' normale? E' banale?

Scusatemi per la lunghezza ma volevo essere esauriente per sfogare il mio problema. Penso sono nella sezione adatta e ringrazio tutti coloro che vorrano dare un giudizio e un consiglio. Ciao

[tex 0]

BEH IN UN CERTO MODO SEI FORTUNATO, HAI DELLE CRISI

OGNI DUE O TRE ANNI....MICA MALE . PER MIA ESPERIENZA

E TI PARLO DA DILETTANTE ED ANCHE PER QUELLO CHE HO LETTO,

SEI HAI UNA DEPRESSIONE E NN LA CURI BENE TENTA SEMPRE A

RITORNARE. PERCIO' E CREDO CHE SIA LA COSA GIUSTA ,DEVI COMPLETARE LA CURA FARMACOLOGICA O PSICOLOGICA .

BUONA FORTUNA

[carlo1974 0]

grazie tex, infatti stavolta mi sono deciso a fare le cose seriamente senza indugi e senza vergogna, perchè dopo 2 mesi dall'inizio della crisi nn mi sono ripreso completamente. Certo ho voglia di fare, l'appetito è tornato, il sogno è più tranquillo, però quei fantasmi non sono scomparsi, mi pare sempre di vivere nell'inutilità, certo un inutilità che comincia a piacermi però il mondo non è ancora quello di un tempo. Comunque grazie ancora. Stasera mi sento meno solo, e soprattutto non ho più vergogna di dre quello che penso e quello che sento!

[Pollicino 0]

Ciao Carlo.... mi pare che stai seguendo la strada giusta... mente e corpo sono una cosa sola quindi l'approccio integrato farmacologico e psicologica mi pare la cosa giusta... magari potresti chjiedere in quali precisi momenti iniziano le crisi... ad esempio io ho notato che le mie crisi di panico e quelle depressive iniziano quando sono piu stanco... imparando a capire in che preciso momento si verificano si puo parzialmente prevenirle...

[piccolaspia 0]

Anche io ogni tanto cado in questo tipo di crisi anche se sono molto giovane, basta una piccola delusione e comincio a pensare a cose negative, e poi la dinamica è la stessa, anche se non ho sintomatologiè che ricadono sul fisico a parte forti malditesta giornalieri, divento apatica e non reagisco a nessuno stimolo.

Io credo che in questi casi bisogna accettare di avere un problema e cercare aiuto, la vita alla fine è una sola e se la si spreca deprimendosi sarà realmente stata inutile.

[carlo1974 0]

in effetti è proprio questo che vorrei capire, cosa scatena queste crisi, quali comportamenti o pensieri pregressi. In effetti non faccio una vita stressata nel senso che quando sto bene a me piace tutto, riesco ad adeguarmi a qualsiasi tipo di situazione, anche in quelle più negative riesco sempre a trovare qualche spunto positivo che me la fa accettare meglio. Poi mi accontento di veramente poco mi basta pochissimo per vivere qualche ora nella tranquillità più assoluta. Poi d'improvviso comincio ad avvertire l'inutilità delle cose in tutto. E' il rovescio della medaglia non riesco a provare piacere neanche negli affetti niente mi consola. E strano ma è così.

[AlessandroMartinelli 0]

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[vera20 0]

caro carlo il problema tuo è molto comune io anche soffro di questi momenti di inutilità che nn so neanche come definire forse momenti in cui tutto è insignificante e senza senso in cui l unica cosa che si vuole è quella di cadere in letargo per risvegliarsi quando le cose vanno meglio....io ho 20 anni e ho cominciato con questi momenti (che ha me personalmente durano circa 3 settimane un mese) all'età di 16 anni ma nn gli avevo dato molto peso cmq ero piccola e pensavo che crescendo le cose sarebbero cambiate poi ho avuto episodi brevi ma profondi di circa 2 settimane di depresione piu totale nn riuscivo a fare niente nn mi dava felicità nulla avevo paura nn volevo piu vivere piangevo tutto il giorno!! ma poi piano piano passava, invece ad aprile 2006 mi è successo di nuovo ed è durato molto di più inizialmente un mese di inferno nn mangiavo qusi niente nn riuscivo neanche a parlare (e premetto che io sono un carattere allegro spiritoso i miei amici dicono che sono logorroica sono solare )poi le cose sono migliorate di poco l'appetito era tornato ogni tanto riuscivo ad essere contenta ma ancora adesso ho questa sensazione dentro di me, che nn so definire ma penso che molti mi capiranno, che nn mi fa godere in pieno la vita le cose belle che ho che mi rende iper fragile emotiva e incapace di affrontare le situazioni...questa volta nn mi passa!!! e io nn voglio neanche che mi passa se poi deve tornare peggio di prima, questa volta gli voglio dare tutto il peso che merita perchè voglio vivere e voglio farlo bene, io ho contattato uno psicologo e ora sono in cura con lui a dire il vero per ora le cose nn sono migliorate piu di tanto ma voglio avere pazienza ci voglio credere che anche io posso avere una vita come tutti gli altri ne go tutti i diritti!!!!! scusate se mi sono dilungata però volevo anche dirti che nn sei solo che purtroppo c'è tanta gente come te e io qui l'ho scoperto, l'unica cosa che dobbiamo fare è nn arrenderci ed accettare anche queste cose perchè forse accettandole si riescono a superare!! buona fortuna fammi sapere

[carlo1974 0]

grazie vera, è proprio così ogni tanto è come se si fermasse il nostro orologio della vita. Tutto ci appare nero, senza senso, niente ci consola. La morte a me sembra l'unica cosa certa, la vita perde inevitabilmente il confronto. Io adesso sto iniziando un cammino psicologico serio quindi non posso esprimere ancora giudizi o vedere se mi farà bene. Diciamo che io sto seguendo un approccio sia farmacologico che psicologico, sono 2 mesi che prendo anche farmaci però questa volta non hanno avuto gli effetti prorompenti delle altre vlte. C'è ancora un velo che mi impedisce di godere appieno la vita senza pensare al futuro o alla morte. Spero tanto di tornare come prima ance perchè ho una moglie ed un lavoro che ultimamente sto trascurando un pochino. A prestp

[simo72 0]

grazie vera, è proprio così ogni tanto è come se si fermasse il nostro orologio della vita. Tutto ci appare nero, senza senso, niente ci consola. La morte a me sembra l'unica cosa certa, la vita perde inevitabilmente il confronto. Io adesso sto iniziando un cammino psicologico serio quindi non posso esprimere ancora giudizi o vedere se mi farà bene. Diciamo che io sto seguendo un approccio sia farmacologico che psicologico, sono 2 mesi che prendo anche farmaci però questa volta non hanno avuto gli effetti prorompenti delle altre vlte. C'è ancora un velo che mi impedisce di godere appieno la vita senza pensare al futuro o alla morte. Spero tanto di tornare come prima ance perchè ho una moglie ed un lavoro che ultimamente sto trascurando un pochino. A prestp

Caro carlo io sono del 1972 e ho il medesimo problema del tuo. Identico.

E' un problema che si presenta ciclicamente.

Tu come stai adesso? Io lo sto vivend proprio ora e me ne vergogno anche a parlarne

Se ti va ne parliamo

Io sono laureato, con un uon lavoro. Sono sposato e ho una meravigliosa bambina di due anni

Fatti sentire

[vasca 0]

carlo vai dallo psicologo!

[ANTIUS 0]

ciao carlo ti auguro tante cose belle ed un grosso in bocca al lupo.

[simo72 0]

carlo vai dallo psicologo!

Ciao cmq io sono Simo del 72 e tu?

[vasca 0]

azz simo m hai fregato..e mo

[simo72 0]

azz simo m hai fregato..e mo

Anche tu soffri di questi problemi?

[simo72 0]

azz simo m hai fregato..e mo

Anche tu soffri di questi problemi?

[simo72 0]

ciao carlo ti auguro tante cose belle ed un grosso in bocca al lupo.

Grazie mille ma non sono Carlo ma simone

Tu soffri di questi problemi?

[simo72 0]

caro carlo il problema tuo è molto comune io anche soffro di questi momenti di inutilità che nn so neanche come definire forse momenti in cui tutto è insignificante e senza senso in cui l unica cosa che si vuole è quella di cadere in letargo per risvegliarsi quando le cose vanno meglio....io ho 20 anni e ho cominciato con questi momenti (che ha me personalmente durano circa 3 settimane un mese) all'età di 16 anni ma nn gli avevo dato molto peso cmq ero piccola e pensavo che crescendo le cose sarebbero cambiate poi ho avuto episodi brevi ma profondi di circa 2 settimane di depresione piu totale nn riuscivo a fare niente nn mi dava felicità nulla avevo paura nn volevo piu vivere piangevo tutto il giorno!! ma poi piano piano passava, invece ad aprile 2006 mi è successo di nuovo ed è durato molto di più inizialmente un mese di inferno nn mangiavo qusi niente nn riuscivo neanche a parlare (e premetto che io sono un carattere allegro spiritoso i miei amici dicono che sono logorroica sono solare )poi le cose sono migliorate di poco l'appetito era tornato ogni tanto riuscivo ad essere contenta ma ancora adesso ho questa sensazione dentro di me, che nn so definire ma penso che molti mi capiranno, che nn mi fa godere in pieno la vita le cose belle che ho che mi rende iper fragile emotiva e incapace di affrontare le situazioni...questa volta nn mi passa!!! e io nn voglio neanche che mi passa se poi deve tornare peggio di prima, questa volta gli voglio dare tutto il peso che merita perchè voglio vivere e voglio farlo bene, io ho contattato uno psicologo e ora sono in cura con lui a dire il vero per ora le cose nn sono migliorate piu di tanto ma voglio avere pazienza ci voglio credere che anche io posso avere una vita come tutti gli altri ne go tutti i diritti!!!!! scusate se mi sono dilungata però volevo anche dirti che nn sei solo che purtroppo c'è tanta gente come te e io qui l'ho scoperto, l'unica cosa che dobbiamo fare è nn arrenderci ed accettare anche queste cose perchè forse accettandole si riescono a superare!! buona fortuna fammi sapere

[simo72 0]

Ciao Vera come va?

[Lina1514 0]

Il 16/8/2006 at 23:38, carlo1974 dice:

Salve a tutti. brevemente cercherò di illustrarvi il mio problema. Ho 32 anni sono sposato da due non ho figli. In questo momento lavoro bene, guadagno bene, nessuna crisi familiare, splendido rapporto di coppia, genitori sanissimi e giovani, 2 fratelli di 25 e 6 anni (seconda moglie di mio padre)

Insomma nella vita reale nessun tipo di problema. Eppure...

Quando avevo 21 anni dopo un esame all'università di fisica mi sdraio sul letto di casa mia e comincio a pensare incessantemente all'infinito dell'universo, e mi chiedo tanti perchè. Entro così in una profonda crisi "leopardiana" sul significato profondo della vita, sul suo senso, del perchè!! comincio a tremare da solo all'idea di dover un giorno morire, mi terrorizza l'idea dell'eternità come reale concetto. In quel mese di agosto del 1995 mi estraneo completamente. non riesco a sorridere di nulla, tutto ma proprio tutto mi sembra privo di ogni senso. Non dormo bene, risvegli continui, l'appetito latita molto, l'ansia mi opprime, nausea mattutina con conseguente vomito. completo senso di irrealtà, disistima totale, pensieri suicidi ricorrenti e preoccupanti. Quella volta tutto passò senza l'utilizzo ne di farmaci ne di terapie psicologiche. Passò un mesetto e ricominciai a vivere fregandomene altamente della morte e del senso della vita. Mi piaceva e basta e questo mi rendeva tranquillo. Passano 3 anni e nel 1998 ecco ripresentarsi nuovamente l'angoscia. all'improvviso, senza avvertirmi. Lavoravo, tutto mi girava a meraviglia ed ecco che ricomincio a perdere il senso di tutto. La paura della morte mi riopprime, stessa sintomatologia di prima. Stavolta mi rivolgo ad uno psichiatra-psicoterapeuta della mutua. Mi prescrive del maveral da 100 mg e del tavor all'occorrenza. Dopo 20 giorni di cura rinasco completamente. Ma non torno più dallo psicologo forse per vergogna, finito lo scatolo di maveral lo butto insieme al tavor. Sto bene. anzi benissimo. La morte diventa un concetto debolissimo in confronto alla bellezza della vita. Passano altri 3 anni durante i quali sto bene. Forse con una leggera ipocondria che ogni tanto mi fa avere qualche leggero attacco di panico. ma niente di preoccupante. Vado di frequente dal medico, ma il mio umore è sempre normale, alto, la vita mi piace. sempre durante l'estate stavolta del 2001 ecco ripresentarsi il male oscuro. Stavolta è tremendo riprendo da solo del maveral ma dopo 20 giorni i pensieri brutti, l'ansia, l'umore a terra, l'angoscia, la perdita di senso non passano. Un caro amico medico di famiglia mi consiglia di prendere della fluoexitina al posto del maveral accompagnato da xanax mattina pomeriggio e sera da 50 mg. passa un mesetto e riprendo a vivere come sempre, stavolta prolungo un po la cura ma dopo 3 mesi butto tutto!! estate 2002 l'incubo ritorna. era fine luglio tutto andava bene ed ecco ripresentarsi la solita famosa sintomatologia. riprendo da solo con fluoxetina e xanax, ci vogliono 40 giorni e ricomincio a sentirmi bene. Anzi ritengo che quel settembre sia stato il mese più bello della mia vita. Stessa pressi di prima 3-4 mesi e rigetto tutto. Febbraio 2004 ancora una volta a terra!! 1 mese di farmaci soliti senza nessun consiglio medico e tutto torna roseo. stavolta proseguo la cura fino ad ottobre 2004. ricordo che ero in viaggio di nozze con mia moglie in america e da sopra il golden gate bridge getto per l'ennesima volta la scatola con i farmaci. 2 anni stupendi, senza ansie, paure, l'umore sempre u leggermente malinconico, filosofico, ma mi piaceva essere così. Riflessivo, sensibile. ed eccoci ad oggi giugno 2006 ripiombo nello sconforto più totale, stavolta è dura mi la crisi è profonda, lo spettro dell'esistenza mi si ripresenta fortissimo. la paura che un giorno non ci sarà più nulla con la conseguente completa perdita di senso del presente è fortissima. Riprendo da solo la cura ma dopo 35 giorni i sintomi sono passati, niente nausea, vomito, l'appetito torna ma non sono più quello di prima. mi piace fare delle cose ma il piacere ed il sorriso si strozzano in gola sempre, una leggera ansia è sempre presente. sto andando in uno studio specialistico composto da un neurologo-psichiatra e la moglie che fa la psicoterapeuta. Mi hanno detto che l'approccio farmacologico da solo non può bastare, serve un appoggio psicologico. Mi sono finalmente convinto superati tabù e vergogne varie che devo curarmi veramente e seriamente. Perchè ricordo quando la vita mi sorrideva ed era bellissimo. Oggi mi sento meglio, già il fatto di scrivere lo dimostra. ho già fatto delle sedute psicodiagnostiche e stiamo cercando di fare una diagnosi precisa per poter intervenire bene sia farmacologicamente che psicologicamente. Lo psichiatra nel frattempo mi ha lasciato la fluoxetina e lo xanax (anche se a lui quell'antidepressivo non piace molto) e mi ha integrato un quarto di pastiglia di Equilon (sulpiride). SOlo che mi sento meglio, ma i fantasmi delle domande tormentose comunque non abbandonano la mia mente, mi impedisco di vivere normalmente perchè ogni qual volta mi viene voglia di fare qualcosa di bello o cmq qualcosa un diavoletto nella mia testa mi ricorda che tanto è inutile perchè prima o poi dovrò morire e tutti finirà!! E' normale? E' banale?

Scusatemi per la lunghezza ma volevo essere esauriente per sfogare il mio problema. Penso sono nella sezione adatta e ringrazio tutti coloro che vorrano dare un giudizio e un consiglio. Ciao

Come ti capisco. Io grazie all'aiuto di una psicologa molto in gamba ho integrato questo concetto della morte in armonia con la vita. Anche a me avevano dato psicofarmaci che non sono serviti ad altro che dilungare i tempi. Tutto risoolto in 4 sedute.e pensare che potevo passare la mia vita pensando di essere malata.