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spero qualcuno possa aiutarmi a capire di cosa soffre


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Spero qualcuno possa aiutarmi a capire di cosa soffre mia madre, proverò a descrivere il suo modo di agire, per me sintomatico di un malessere psicologico o psichiatrico:

- ansia morbosa verso tutte le persone con cui si trova a contatto

- incapacità di relazionarsi alla pari e senza discussioni e litigi con tutti

- incapacità e totale abbandono di contatti con persone

- pomeriggi passati a letto (es. dalle 15:00 alle 18:00 o oltre)

- lamentare dolori non specificati che giustificano il suo far niente

- non voler assolutamente andare da medici per convinzioni personali anche solo per degli accertamenti

- eccessiva insistenza sulle proprie opinioni nelle conversazioni

- tono di voce sempre o quasi alto pur di imporsi

- minacce che succederanno cose terribili se non faccio quel che lei vuole o insisto sulle mie opinioni

- parlare male di tutte le persone con cui viene in contatto suo malgrado

- odio nei confronti di persone specifiche (madre,marito,figli) che a periodi diventa amore-odio

- capacità di parlare per ore ed ore senza avvertire stanchezza in apparenza

- si sveglia al mattino e inizia a parlare anche per 5 o 6 ore e litigare se necessario

- bisogno di tenere i figli legati a se e volontà che essi siano a sua immagine e somiglianza

- pensiero che il sesso sia conunque tabù

- pensiero che il sesso non è un'atto che provoca piacere nelle donne, lei dice di non averlo mai provato

- incapacità e negligenza di portare avanti attività lavorativa o pulire la casa, rispettare orari per preparare i pasti, prendersi dei compiti anche solo cucinare tutti i giorni o rifare il letto

- volontà che i figli vivano come lei ad esempio non possono uscire la sera con amici perchè lei non esce

- accusa sempre gli altri per le cose che mancano nella sua vita, se la sua vita è vuota, se lei sta male, se lei non si è separata, se lei non ha soldi in quantità, se qualcosa in casa si rompe...

spero che qualcuno capisca di cosa potrebbe trattarsi. Vi ringrazio.

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A parte il consiglio di turbociclo..che trovo giusto...e necessario in questo momento...

pensando a tua mamma ,di quello che hai scritto....magari dirò una cavolata...

potrebbe essere semplicemente un brutto carattere e anche abbastanza egoista!....

tu riesci a reagire alle sue imposizioni in qualche modo? per esempio...se vuoi uscire esci...non può proibirtelo....

a me è successo da ragazzina...ma avevo 16 o anche 18 anni...mia mamma ha dovuto farmi anche da padre...e per questo l'ho compresa...e non mi lasciava uscire....

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per me sembrano i soliti sintomi di una vita insodisfatta che si trasforme in ansia e depressione. :!:

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io direi che i sintomi li dovrebbe descrivere il paziente .

detti cosi' sembrano lati brutti di un brutto carattere..

il problema è : cosa la fa soffrire ? quali sono, per lei, i suoi sintomi ?.

zao :LOL:

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Ho letto il tuo messaggio e non ho resistito.

Immagino le tue pene e quelle della tua famiglia, ma e soprattutto quello che sta succedendo a tua madre che mi ha spaventato.Immagino anche che – seppur in forma diversa - questo accade in molte altre famiglie.

Fai bene a chiedere aiuto, tua madre va assistita e non condannata. Sicuramente la vita – o almeno quello che lei si aspettava dalla vita – non è stata generosa con lei, e ora che tutto e sfumato (avrà i suoi anni) vive di rabbia confusione.

Non è facile dare consigli. Concedetegli una vacanza se possibile, dategli affetto, importanza. Fatela sentire utile, importante. Coinvolgetela nei problemi della vita, stimolatela, anche quando si chiude in se stessa e non vuole essere disturbata. Ma non assillatela e lasciatela sfogare quando capita.

Un ultimo importantissimo consiglio, abbracciatela forte ogni tanto.

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D'accordissimo col mio non-maestro Lampa. Penso inoltre che comunque, essendo persona intelligente, a questa donna vadano fatti notare con dolcezza i suoi eccessi, cosa che risulterà utile a lei per prima. Dovrebbe inoltre essere aiutata a curare degli interessi personali, sociali e culturali, invitarla -che so?- a un cinema, a un museo...stimolarla in qualche modo perché la sua è probabilmente una forma depressiva. Ciao Maurizio

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Ciao e grazie delle risposte,

cmq lei non pensa di avere sintomi, anzi si sente perfetta, talvolta fa delle citazioni evangeliche quando si rivolge a noi figli per rimproverarci, con le quali si mette nella posizione di Gesù. Ultimamente mi ha detto che sono una traditrice e l'ho venduta per 30 denari, perchè ho confidato a mio padre questa situazione.

Lei non si mette mai in discussione nei confronti di nessuno e in nessun contesto, piuttosto litiga. Lei non si pone mai in una posizione debole o bisognosa di cure. E' una persona molto dura che però al momento giusto sa far uso della lacrimuccia e delle grida per far sentire in colpa noi figli nei suoi confronti.

Se ho fatto questa domanda è perchè davvero sento il bisogno di capire, di razionalizzare la situazione determinata da lei che subdolamente sta risucchiando tutta la mia esistenza e quella dei miei fratelli, senza l'aiuto di nessuno perchè ns. madre si è isolata da tutti, anche i parenti più stretti.

Per rispondere alla domanda di AujourdhuiTina, io ho passato una fase dai 15 ai 18 anni di grande ribellione, ho lottato da sola con tutte le forze per far ragionare mia madre, parlando, gridando, etc. ma non c'è stato nulla da fare. A quell'età mi sarei accontentata di avere un'amichetta o di uscire la domenica in piazza o fare sport ma lei all'epoca voleva che noi figli vivessimo diversamente dagli altri, ci faceva pregare per molte ore e mixava queste meditazioni con i suoi rimproveri.

Mettiamo che un giorno si rompeva la lavatrice o la batteria dell'auto era scarica lei ci accusava che avevamo pregato poco. Poi mi impediva di chiedere aiuti a mio padre cosicchè diceva che non c'erano soldi o altre scuse per non farci vivere come gli altri. Dopo i 18 anni, io ho attraversato una fase di depressione, mi ero arresa. Lei non mi permetteva di far niente nonostante la maggiore età.

Non voleva che prendessi la patente prima di aver trovato un posto fisso e ricordo un giorno che decisi di provare a trovarmi un lavoretto estivo come cameriera perchè lei non mi dava soldi neanche per un paio di scarpe, lei mi accusò che volevo fare la prostituta e me lo impedì. Nella mia fase di depressione totale non avevo più voglia di far niente e fingevo che tutto andasse bene.

Recitavo giorno dopo giorno, fino a perdere completamente la mia identità, i miei sogni, me stessa. Ero innamorata di un cantante e passavo le giornate in casa ad ascoltare musica o davanti al computer dopo aver pulito tutto e fatta contenta mia madre che però era sempre cmq insoddisfatta e mi rimproverava di quel mio atteggiamento.

Mi sono ripresa da quello stato con uno shock emotivo, quando quel canta nte si sposò mi resi conto che vivevo nell'irrealtà, avevo trovato una compensazione alla mia vita vuota, come una droga. All'inizio piangevo continuamente e odiavo il mondo, poi un giorno decisi che dovevo uscirne completamente, mi feci forza e contro la volontà di mia madre mi trovai un lavoretto estivo e lì conobbi un ragazzo.

Ero arrivata ormai all'età di 26 anni, era la scorsa estate. Proprio questo ragazzo mi ha dato la forza di continuare a costruire qualcosa dal punto di vista lavorativo, mi telefonava tutti i giorni ed era molto dolce con me ma dopo un anno anche lui si è reso conto che qualcosa non andava e ha trovato un'altra. E' normale, a 27 anni non puoi vivere un rapporto senza vederti quasi mai, e poi perchè? Perchè mamma non vuole, anzi mamma vuole che stai in casa e non esci assolutamente dopo le 20:00.

E' questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi sono resa conto che vicino a lei non potrò mai costruirmi una vita normale perchè è troppo strana e irremovibile sulle sue posizioni. Non basta darle affetto e compiacerla come ho provato a fare per anni (le preparavo delle torte, la trattavo con dolcezza), lei non cambia. Quel che devo fare è pensare a me, essere più che mai egoista se voglio recuperare qualcosa della mia vita. Vorrei capire di cosa soffre solo per razionalizzare, forse preferirei che fosse malata, almeno avrei un motivo per non odiarla.

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Molte nevrosi prendono la forma di manie religiose...ovviamente lei non riconoscerebbe mai di avere una percezione piuttosto alterata della realtà, né accetterebbe di farsi curare. Io credo che dovresti essere più egoista e cercare di costruirti anzitutto un futuro autonomo, senza certo rompere i ponti con tua madre ma allentando il più possibile il rapporto; spesso, é proprio in questo modo che il rapporto stesso si salva. Ma questo l'hai ben compreso. Per sapere di cosa soffra con precisione tua madre bisognerebbe conoscere anche la sua storia personale, tutto il suo vissuto...cmq, una cosa è certa. Più ti distacchi, meno odi. Un caro saluto Maurizio

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Ciao e grazie delle risposte,

cmq lei non pensa di avere sintomi, anzi si sente perfetta, talvolta fa delle citazioni evangeliche quando si rivolge a noi figli per rimproverarci, con le quali si mette nella posizione di Gesù. Ultimamente mi ha detto che sono una traditrice e l'ho venduta per 30 denari, perchè ho confidato a mio padre questa situazione.

Lei non si mette mai in discussione nei confronti di nessuno e in nessun contesto, piuttosto litiga. Lei non si pone mai in una posizione debole o bisognosa di cure. E' una persona molto dura che però al momento giusto sa far uso della lacrimuccia e delle grida per far sentire in colpa noi figli nei suoi confronti.

Se ho fatto questa domanda è perchè davvero sento il bisogno di capire, di razionalizzare la situazione determinata da lei che subdolamente sta risucchiando tutta la mia esistenza e quella dei miei fratelli, senza l'aiuto di nessuno perchè ns. madre si è isolata da tutti, anche i parenti più stretti.  

Per rispondere alla domanda di AujourdhuiTina, io ho passato una fase dai 15 ai 18 anni di grande ribellione, ho lottato da sola con tutte le forze per far ragionare mia madre, parlando, gridando, etc. ma non c'è stato nulla da fare. A quell'età mi sarei accontentata di avere un'amichetta o di uscire la domenica in piazza o fare sport ma lei all'epoca voleva che noi figli vivessimo diversamente dagli altri, ci faceva pregare per molte ore e mixava queste meditazioni con i suoi rimproveri.

Mettiamo che un giorno si rompeva la lavatrice o la batteria dell'auto era scarica lei ci accusava che avevamo pregato poco. Poi mi impediva di chiedere aiuti a mio padre cosicchè diceva che non c'erano soldi o altre scuse per non farci vivere come gli altri. Dopo i 18 anni, io ho attraversato una fase di depressione, mi ero arresa. Lei non mi permetteva di far niente nonostante la maggiore età.

Non voleva che prendessi la patente prima di aver trovato un posto fisso e ricordo un giorno che decisi di provare a trovarmi un lavoretto estivo come cameriera perchè lei non mi dava soldi neanche per un paio di scarpe, lei mi accusò che volevo fare la prostituta e me lo impedì. Nella mia fase di depressione totale non avevo più voglia di far niente e fingevo che tutto andasse bene.

Recitavo giorno dopo giorno, fino a perdere completamente la mia identità, i miei sogni, me stessa. Ero innamorata di un cantante e passavo le giornate in casa ad ascoltare musica o davanti al computer dopo aver pulito tutto e fatta contenta mia madre che però era sempre cmq insoddisfatta e mi rimproverava di quel mio atteggiamento.

Mi sono ripresa da quello stato con uno shock emotivo, quando quel canta nte si sposò mi resi conto che vivevo nell'irrealtà, avevo trovato una compensazione alla mia vita vuota, come una droga. All'inizio piangevo continuamente e odiavo il mondo, poi un giorno decisi che dovevo uscirne completamente, mi feci forza e contro la volontà di mia madre mi trovai un lavoretto estivo e lì conobbi un ragazzo.  

Ero arrivata ormai all'età di 26 anni, era la scorsa estate. Proprio questo ragazzo mi ha dato la forza di continuare a costruire qualcosa dal punto di vista lavorativo, mi telefonava tutti i giorni ed era molto dolce con me ma dopo un anno anche lui si è reso conto che qualcosa non andava e ha trovato un'altra. E' normale, a 27 anni non puoi vivere un rapporto senza vederti quasi mai, e poi perchè? Perchè mamma non vuole, anzi mamma vuole che stai in casa e non esci assolutamente dopo le 20:00.  

E' questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi sono resa conto che vicino a lei non potrò mai costruirmi una vita normale perchè è troppo strana e irremovibile sulle sue posizioni. Non basta darle affetto e compiacerla come ho provato a fare per anni (le preparavo delle torte, la trattavo con dolcezza), lei non cambia. Quel che devo fare è pensare a me, essere più che mai egoista se voglio recuperare qualcosa della mia vita. Vorrei capire di cosa soffre solo per razionalizzare, forse preferirei che fosse malata, almeno avrei un motivo per non odiarla.

Resto allibita dalle tue parole....

a volte le mie figlie mi hanno chiesto perchè non mi ribellavo se volevo uscire...pur adorando la loro nonna...mia mamma comunque è stata tutt'altra cosa...

ma quello che scrivi mi preoccupa davvero....no...non puoi accollarti una situazione del genere....sei sua figlia certo...ma ha bisogno di aiuto...ma aiuto esterno...

non hai mai provato a parlarne con il medico di famiglia?lo so che non esiste più forse questa figura..ma isnomma un medico curante ci sarà....ecco...io proverei da li....

per quanto riguarda te sono daccordo che devi vivere la tua vita....e in modo normale!....l'indipendenza economica è quella che ti darebbe la possibilità di staccarti...questo è certo...

scusa se mi permetto...e chiedere aiuto a un assistente di zona?...oddio so quanto anche io sarei timorosa di farlo per alcuni versi....

ma tu non puoi essere succube fino a questo punto!....

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Anche tu meriti un forte abbraccio, te lo invio virtuale, ma so già che non ti basta.

Tua madre sicuramente sta male e non devi abbandonarla. Ormai la conosci da molti anni e credo che se rifletti un po’ seriamente, se riesci a dimenticare quell’odio (che odio non è) nei suoi confronti, se riesci a vederla con occhi diversi e non come una figlia, forse meglio capirai quello che lei vuole da te.

Ci scrivi che è molto religiosa, che si sente perfetta, che parla per ore (immagino dicendo sempre le stesse cose), che le sue delusioni sono dovute a voi, ecc.. Mary, non credere che la tua situazione sia un’eccezione, migliaia di famiglie sono nelle stesse condizioni, seppur in maniera diversa in ogni casa ci sono insoddisfazioni. Tua madre sicuramente avrà un po’ esagerato, ha superato quella soglia di sopportazione, ma credi che lei si diverta ad essere cosi?

Tuo padre cosa dice? E tuoi fratelli? Sono anche loro bersaglio di tua madre o le sue attenzioni sono rivolte solo a te.

Non è facile dare opinioni, tu ci racconti in parte la storia, tu ci racconti solo quello che a te personalmente sta a cuore, ci dici che in passato ti sei ribellata (succede in tutte le famiglie), che ti faceva pregare per ore (questo è più grave), che hai trovato, seppur contro la sua volontà un lavoro (….) che hai avuto un ragazzo per un anno e poi (tua madre? NON ci credo, perché non uscivi la sera? Non ci credo, in ogni caso non era amore), che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (…)

Mary, la vita di noi tutti è paragonata in una cascata in continua evoluzione, ci sono turbolenze, curve strette, discese impossibili, ostacoli imprevedibili, ma poi tutto finisce al mare. La tua cascata sarà più tortuosa degli altri, ma vedrai che quando meno te lo aspetti tutto cambierà.

Mary, fai tesoro di questa esperienza e quando tutto passerà NON dimenticarla così quando anche tu avrai una famiglia saprai meglio comprendere quei disagi emozionali di una madre e una figlia.

Consiglio? Visto che siete religiosi (io no purtroppo), rivolgiti dal parroco …chissà.

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non credo ci sia bisogno di un parroco.

Credo invece che tu non ti debba far carico dei problemi di tua madre. TU sei semplicemente la figlia e devi accettarla per come è. Più che un parroco (anche se in effetti potrebbe servire a fare opera di convincimento) tua madre ha bisogno di una figura professionale in grado di curarla. Ma se la decisione non viene da lei è difficile. Difficile anche proporle un percorso di cura, perchè non riconoscerebbe mai il suo problema. Si credo che tua madre ne abbia uno. E non credo sia solo nevrosi purtroppo. Conosco bene la problematica. Ma non voglio dare giudizi, quelli rimandiamoli ad un professionista. Tuo padre? E' ancora vivo? Che rapporti hai con lui? Dovresti fargli capire che deve convincerla a curarsi. So che è dura, molto dura.

Tu nel frattempo cerca un'indipendenza economica e fai tutto quello che nella vita ti piace fare. Cerca il piacere nella vita.

Ciao amica,

in bocca a lupo!

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Io personalmente non sono religiosa, credo nell'esistenza di Dio con molti interrogativi un pò come tutti e dopo quello che ho vissuto provo un certo fastidio nel dover dedicare tempo a pregare, così non lo faccio se non occasionalmente e solo fra me e me. Tanto per essere precisi non so fino a che punto mia madre sia religiosa visto che quando andavo al catechismo neanche mi portava a messa e tutt'ora non ci va e in casa di solito non prega.

Miei fratelli (18 e 21 anni) sono nella mia stessa situazione, soprattutto il più grande sta in depressione come lo ero io. Mio padre è andato via di casa perchè mia madre si comportava con lui come fa adesso con noi, passava delle ore a parlargli e se ne fregava dei suoi doveri di madre così mio padre doveva portarci a scuola e guardarci e perse anche il lavoro oltre ai parenti e gli amici. Io non avevo mai capito il vero motivo delle loro discussioni, solo oggi trovando il coraggio di parlare a mio padre dei miei problemi, lui mi ha raccontato nei dettagli come andavano le cose fra loro.

Mio padre capisce perfettamente la situazione, lui si illudeva che con noi figli lei fosse diversa, e noi d'altra parte non ci lamentavamo perchè lei ci inneretiva, anzi la difendevamo sempre perciò lui non avrebbe potuto metterci gli uni contro l'altra. Comunque lampa, perchè dovre raccontare cavolate?Secondo te nn ho niente di meglio di cui parlare? Se ti dico che mia madre non mi permette di uscire dopo le 20:00 stai certo che è così. Al massimo posso andare accompagnata da lei che però non esce mai e semmai esce poi ti rinfaccia che non l'hai fatta dormire. E non mi permette di farlo neanche per lavoro e lo stesso vale per miei fratelli maschi.

E che non fosse amore con quel ragazzo io non lo saprò mai, resterà una delle tante cose non vissute della mia vita.

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Leggendo i tuoi dolorosi messaggi mi viene in mente che tua madre potrebbe avere un serio disturbo di personalità (Schizotipico /paranoico)... comunque ti consiglio a rivolgerti a persone competenti in materia....

In ogni caso la situazione cara mary mi sembra davvero molto pesante.... E so purtroppo cosa vuol dire vivere in un ambiente familiare patologico....

La catena va spezzata.... rivolgiti a persone competenti, prova a vivere la tua vita.....

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non mi fraintendere, io credo a quello che dici, anche se tento di fare l'avvocato del diavolo, cioè a dubitare.

E' normale, di solito raccontiamo solo il nostro punto di vista e raramente si è obbiettivi.

Detto ciò, ripeto NON è facile consigliarti, se TUTTI in famiglia hanno rinunciato un motivo ci sarà.

Io al posto tuo non scapperei, ma affronterei più serenamente le cose.

Tua madre stà male, e qui non ci piove.

Tu però devi vivere la tua vita, trovarti un lavoro, degli amici, ecc..

Io vivrei semplicemente la vita, incomincerei ad abituarla alle mie uscite e quando mia madre mi rimprovera che non vuole quello o quell'altro, la lascerei parlare, poi, quando avrà finito, gli direi che non ho nulla da rimproverarmi, che si lei ha ragione, che fuori sono tutti sciacalli, ma che tu grazie a lei sei sempre attenta a quello che fai, che hai amicizie buone e tranquille. Insomma prenditi pian piano la tua libertà e lasciala pur brontolare.

Se sarai brava e paziente vedrai che un pò alla volta riuscirai a tranquillizzarla, a fidarsi di te e di quello che fai. Naturalmente dovrai muoverti a piccoli passi. Una sera fino alle 10, poi 10,30 (avvisandola telefonicamente), poi le 11 e così via. Presentagli i tuoi amici, falle vedere con chi stai, ecc..

Mary è tua madre e stà male, non mi sento di consigliarti di abbandonarla, le mamme ci sono state vicine quando eravamo noi quelli che stavano male.

In alternativa puoi abbandonarla, lei e i tuoi fratelli. Potrai essere fortunata e trovare "fuori" la felicità, ma qualcosa mi dice che dentro di te comunque rimarrà un qualcosa che non ti farà vivere con serenità (scusa).

Coraggio Mary, non disperarti, mettiti daccordo con i tuoi fratelli , unitevi, prendetevi - un pò alla volta - la vostra libertà e - permettemi di aggiungere - la tua vita è un purgatorio, ma quella di tua madre è un inferno.

Concludo augurandomi che questa tua richiesta di aiuto sia ascoltata da chi è competente e autorizzato a darti una risposta. Altrimenti possiamo solo sfogarci fra noi, ... tanto.

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secondo me dovresti appoggiarti molto a tuo padre, mi pare che tu abbia un buon rapporto con lui.

Magari a tua madre ciò provocherebbe una reazione forte, magari in qs modo la situazione si sblocca.

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