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La scelta consapevole di togliersi la vita.


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"La vocazione al suicidio della specie è una leggenda originata dal fatto che molti Lemmings, abituati senza problemi ad attraversare piccoli corsi d’acqua, si gettino senza remore nell’oceano credendolo un fiume. È vera, invece (e qui qualche assonanza con il videogioco c'è) la voce secondo cui i Lemmings siano consapevoli dover praticare il controllo delle nascite, cercando di porre limiti alla crescita del numero di individui che fanno parte della comunità."

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come fai a dire che sia vera la voce del volontario controllo deelle nascite da parte di un animale? :shock:

... che comunque spiegherebbe il suicidio di massa.... o no?

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non lo so. non li conosco bene . ma comunque sta cosa che si buttano in acqua e poi muoiono l'ho sentita un sacco di volte....e da fonti apparentemente attendibili....

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Si ma si dice che fanno cosi perchè pensano si poter attraversare i corsi d'acqua perchè generaslmente lo fanno... non si tratta affatto di suicidio... per come lo intendiamo noi..

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meglio o peggio cosa cambia se poi muoiono lo stesso?

anzi è peggio perchè muoiono senza volerlo.... sarebbe meglio il uicidio, un'azione consapevole... oddio se consapevole si può dire per animali..

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é il ciclo naturale purtroppo... magari è presente in loro questo "errore" per ridurre il numero della popolazione... i meccanismi naturali possono apparire cruenti..

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non lo so. non li conosco bene . ma comunque  sta cosa che si buttano in acqua e poi muoiono l'ho sentita un sacco di volte....e da fonti apparentemente attendibili....

La bufala del "suicidio" dei Lemmings fu inventata nel 1958 dalla Disney. Vai alle voci LEMMINGS + WHITE WILDERNESS su google per sapere la storia...ciao :wink:

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grazie turbo

ci andrò

la relazione muove la comunicazione, la comunicazione nutre la relazione...l'hai mai vista in quest'altro modo?

LA REDAZIONE MUOVE LA COMUNICAZIONE, LA COMUNICAZIONE NUTRE LA REDAZIONE...Pensa anche a questo forum come ad altri, può esserci del vero! :all

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grazie turbo

ci andrò

la relazione muove la comunicazione, la comunicazione nutre la relazione...l'hai mai vista in quest'altro modo?

LA REDAZIONE MUOVE LA COMUNICAZIONE, LA COMUNICAZIONE NUTRE LA REDAZIONE...Pensa anche a questo forum come ad altri, può esserci del vero! :all

ovvero la redazione come un grande pipistrello che si nutre di noi fagocitando la nostra comunicazione??? ma è ovvio turbo!!! buon giorno piccolino!

ps, ci sono andata e ... tornata ok alla faccia della WD.. e dei suoi operatori..... :shock:

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Grazie piccolina! (Elio). Riprendendo il tema del topic: è possibile una decisione veramente CONSAPEVOLE nel suicidarsi? O lo è solo in casi particolarissimi, come forse nei suicidi harakiri degli antichi samurai, dediti all'imperatore e alle leggi dell'onore?

Ma qui mi accorgo ora che ci si ripete un po'...Non so se il discorso si è allargato all'eutanasia, sul difficile quesito che riguarda il punto che delimita il suicidio dal desiderio di una morte "dolce" che tolga una persona da una situazione di grave ed incurabile sofferenza...

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Grazie piccolina! (Elio). Riprendendo il tema del topic: è possibile una decisione veramente CONSAPEVOLE nel suicidarsi? O lo è solo in casi particolarissimi, come forse nei suicidi harakiri degli antichi samurai, dediti all'imperatore e alle leggi dell'onore?

Ma qui mi accorgo ora che ci si ripete un po'...Non so se il discorso si è allargato all'eutanasia, sul difficile quesito che riguarda il punto che delimita il suicidio dal desiderio di una morte "dolce" che tolga una persona da una situazione di grave ed incurabile sofferenza...

ù

turbo.... :flowers

ma stai dicendo che il suicidio consapevole sia paragonabile sempre all'eutanasia? in un senso certo si ....direi..

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Penso che in realtà la "consapevolezza" vera è il risveglio delle persone alla realtà del loro profondo, della loro anima, per cui è cosa piuttosto rara. Se uno si suicida non è ovviamente "consapevole" in tal senso, è solo che la rappresentazione soggettiva del reale è di sofferenza senza scampo. Io penso che esistano due tipi di suicidi:

1) Il suicida che aveva puntato tutto su una sola cosa (un rapporto d'amore, il lavoro ecc.) e che, perdendo questa cosa, non ce la fa più a vivere;

2) Il suicida che non vede motivi soddisfacenti per vivere, siano essi una donna, l'affermazione sociale, gli amici ecc.. Qui c'è la vera e propria disperazione esistenziale, l'angoscia nel percepire i limiti dell'essere, la mancanza di spiegazioni sulla vita e sulla morte, l'impossibilità di ricevere consolazione dalle religioni o dalle filosofie. Questa purtroppo è stata la mia disperazione, in parte ancora lo è... :(

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Io ho letto di recente un libro che mi ha fatto molto riflettere su questo argomento.

in genere noi ci facciamo un sacco di domande sulle motivazioni che possono spingere ad un gesto simile.soprattutto noi psicologi.il che è giusto.

ma può esistere un suicidio *freddo*?cioè che non sia dovuto a sofferenze lancinanti ed insopportabili, che non avvenga sull'onda di un'emozione che pervade totalmente?

un suicidio incruento, rassegnato,fatto senza ira,nè nei confronti di sè stessi nè degli altri.semplicemente perchè ad un certo punto ci si rende conto che tutte le strade sono state tentate, che non si ha più voglia di combattere,che non c'è più niente per cui combattere.

che è semplicemente giunto il momento di arrendersi

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Io ho letto di recente un libro che mi ha fatto molto riflettere su questo argomento.  

in genere noi ci facciamo un sacco di domande sulle motivazioni che possono spingere ad un gesto simile.soprattutto noi psicologi.il che è giusto.  

ma può esistere un suicidio *freddo*?cioè che non sia dovuto a sofferenze lancinanti ed insopportabili, che non avvenga sull'onda di un'emozione che pervade totalmente?  

un suicidio incruento, rassegnato,fatto senza ira,nè nei confronti di sè stessi nè degli altri.semplicemente perchè ad un certo punto ci si rende conto che tutte le strade sono state tentate, che non si ha più voglia di combattere,che non c'è più niente per cui combattere.  

che è semplicemente giunto il momento di arrendersi

S che libro hai letto? La filosofia della depressione...? finchè c'è vita c'è speranza... e se non c'è speranza la si crea..

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si intitola "Le particelle elementari".

di base sono d'accordo con te, ma questa chiave di lettura mi ha colpito, forse perchè è descritta con estrema freddezza, forse perchè in qualche modo la trovo plausibile

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