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La Gelosia


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ho sempre pensato che la gelosia nascesse principalmente da una profonda insicurezza e da una scarsa stima di sè... come se si sentisse di avere una mancanza... di essere o di avere meno degli altri...

ma mi ha colpito la riflessione sul rapporto tra desiderio di tradire e gelosia... non so se si tratti proprio di un desiderio, ma sicuramente chi è predisposto al tradimento è più malizioso... allo stesso modo come un ladro sia più sospettoso... o un bugiardo più diffidente...

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Questa storia delle proiezioni, uffa!

Il mio boy me la propina tutte le volte che gli chiedo qualcosa di un po' spinoso...Ma forse a volte ha ragione, ma altre proprio no.

Io sono gelosa, nel senso che, siccome lui ha un fare molto gentile e affiscinante, spesso le donne con lui fanno le civette, e io mi innervosisco un po', anche se so che lui non pensa a nessun altro, almeno per ora...

Lui dice di non essere geloso, ma poi mi tiene il muso se solo nomino Joaquin Cortes, solo perché una volta ho detto che mi piaceva come balla...

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Prima legavo il discorso del tradimento alla omosessualità latente in ognuno di noi...

è Betsabea che immagina/pensa/teme/desidera un rapporto sessuale tra la "civetta" ed il suo partner...è lei...non il suo partner...è lei che è attratta dalla civetta...ora se Betsy si concede di essere lei stessa un pò più civetta, ed anche di entrare più in contatto con le altre donne, anche le sue "rivali", credo che la sua paura di essere tradita si attenuerà di molto...

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Prima legavo il discorso del tradimento alla omosessualità latente in ognuno di noi...

spiegaci meglio!...la cosa mi incuriosisce ;)

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E' buffo, anche io non ho capito bene, però una cosa è sicura, il mio rapporto con le donne è ancora oggi tutto da scoprire.

Parte da un pessimo rapporto con mia mamma, e arriva fino ad oggi che ho un paio di amiche molto molto care e stop. Sul lavoro poi ho tutti colleghi maschi e anche i clienti se sono maschi tanto meglio!

Dite che ho qualche problema?

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aio ciò che hai detto sul meccanismo della proiezione mi ha fatto pensare...in effetti io che non sono mai stata gelosa' date=' non ho mai nemmeno avuto il minimo desiderio di tradire... :roll:[/quote']

si vede che la tua parte maschile e quella femminile sono ben integrate...in effetti, infatti, tradire a sua volta sarebbe il desiderio di entrare in contatto con la partner femminile dell'uomo con il quale una donna tradisce...e questo capita alle donne che non hanno un buon rapporto con la propria parte femminile...di cui perciò vanno alla ricerca...

La gelosia è desiderio di tradire...sono io ad essere posseduto dal "demone" del tradimento...non il mio partner...io...è una mia proiezione...

Interessante...

Io invece pensavo che potesse dipendere dal non sentirsi all'altezza...dell'altro (cioè l'amore conteso) e del contendente e di conseguenza aver timore di perdere ciò che non riteniamo di meritare...

Prima legavo il discorso del tradimento alla omosessualità latente in ognuno di noi...

spiegaci meglio!...la cosa mi incuriosisce ;)

E' buffo' date=' anche io non ho capito bene, però una cosa è sicura, il mio rapporto con le donne è ancora oggi tutto da scoprire.

Parte da un pessimo rapporto con mia mamma, e arriva fino ad oggi che ho un paio di amiche molto molto care e stop. Sul lavoro poi ho tutti colleghi maschi e anche i clienti se sono maschi tanto meglio!

Dite che ho qualche problema?[/quote']

se ci riflettiamo, una donna pensa di non essere all'altezza della donna con il quale il partner teme la possa tradire…cioè non è lui il pericolo ma l'altra…l'altra non la si conosce affatto…ed essendo gli altri, da un certo punto di vista, nient'altro che simboli che ci risuonano dentro, l'altra rappresenta una caratteristica della parte femminile di una donna…proiettata, rimossa, con la quale si è in conflitto…un conflitto interno in cui l'altra non è che un parto della fantasia di chi la teme…quindi la civetta è dentro di sé, nascosta, impedita…non è l'altra; ora, per es. Betsabea ci parlava della caratteristica femminile dell' "essere/fare la civetta"…

nel desiderio inconscio di avere un rapporto omosessuale con la "rivale" non fa altro che tradurre quello che è in realtà un suo cercare di contattare questa sua parte, che apparentemente tende a respingere…per timidezza/inibizione, per principi etici/dettami educativi genitoriali, per paura, per carenze delle figure femminili della sua famiglia che non sono riuscite a porsi come validi modelli femminili per lei, ovvero con le quali figure è in conflitto….

Questo, per chiarire, non vuol dire che una è omosessuale, ma semplicemente che si autoinduce un tale tipo di desiderio sessuale che le serve unicamente per trovare quella sua parte femminile con la quale ha dei conti da regolare un po’….è un po’ come utilizzare un proprio desiderio come metafora, interessa il significato più che la attività fisica vera e propria….

ovviamente un discorso analogo può esser svolto per una persona di sesso maschile...

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In parolo spiccie rivediamo nell' altro ciò che crediamo/pensiamo manca in noi...giusto? E' come se facesse da specchio, uno specchio che riflette i nostri conflitti personali... :roll:

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Bosko

Esattamente.

Poi quello che "pensiamo" che ci manchi in effetti c'è dentro di noi...solo che abbiamo bisogno di contattarlo...di stabilirci un rapporto, di accettarlo...

per facilitare il compito è utile se contatti lo specchio ( il "rivale") ovvero stabilisci un diverso/più approfondito rapporto con persone del tuo stesso sesso, particolarmente in relazione alla caratteristica del tuo sesso con la quale sei in conflitto, alla fine questa frequentazione/accettazione ti darà la possibilità di contattare automaticamente la tua parte maschile "dolente" ed attraverso questo esercizio ti troverai a non essere più geloso, ovvero a ridurre di molto in te la spinta alla gelosia.

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La gelosia è desiderio di tradire...sono io ad essere posseduto dal "demone" del tradimento...non il mio partner...io...è una mia proiezione...

Effettivamente in parte è vero...in parte xhè ciò avviene proprio xhè con l' attuale partner ci sai male.

Mi spiego meglio, nel mio post precedente ho tirato fuori l' unica volta in cui io sono stato geloso, era ovviamente colpa sua ed io ero geloso ma quella forma di gelosia mi portava oltresì a mettere in dubbio lei ed a cercarne un' altra :)

secondo me ne l tuo caso la voglia di tradimento è venuta dopo la gelosia, come conseguenza al tuo disagio. Credoi che aio definisse altrimenti l aquestione. Ma è un po' concettuosa per me....

Comunque si, io ho constatato che chi più è geloso più tradisce facilmente. infatti ha la coda di paglia per esperienza...

Io non sono mai gelosa e non ho mai tradito....

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La gelosia è desiderio di tradire...sono io ad essere posseduto dal "demone" del tradimento...non il mio partner...io...è una mia proiezione...

Effettivamente in parte è vero...in parte xhè ciò avviene proprio xhè con l' attuale partner ci sai male.

Mi spiego meglio' date=' nel mio post precedente ho tirato fuori l' unica volta in cui io sono stato geloso, era ovviamente colpa sua ed io ero geloso ma quella forma di gelosia mi portava oltresì a mettere in dubbio lei ed a cercarne un' altra :)[/quote']

secondo me nel tuo caso la voglia di tradimento è venuta dopo la gelosia, come conseguenza al tuo disagio.

Quella di cui parli nella tua ipotesi secondo me si chiama rabbia/ripicca...immotivata per giunta, perchè in fondo chi è geloso non è "certo" del tradimento altrui...ovvero non ha elementi "concreti/inoppugnabili" e nella stragrande maggioranza si tratta di sospetti infondati...in realtà sarebbe un'atteggiamento poco comprensibile/distruttivo del rapporto tradire per un sospetto...ma daltronde in effetti chi è geloso qualcosa tende a distruggere: il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso...quindi non è importante accertare se la cosa avvenga prima o dopo , quel che è utile vedere è che il meccanismo che sottende è lo stesso...

Credoi che aio definisse altrimenti l aquestione. Ma è un po' concettuosa per me....

beh, certo, cosa vuoi che ti dica, i ragionamenti psicologici si esprimono proprio attraverso concetti, magari, come nel caso, fondati psicologicamente...ma in fondo anche dire che una cosa è concettuosa è un concetto...no?

Comunque si, io ho constatato che chi più è geloso più tradisce facilmente. infatti ha la coda di paglia per esperienza...

Vedi, concordi sul concetto...

Io non sono mai gelosa e non ho mai tradito....

per fare qualsiasi cosa bisogna entrarci nei processi, come dicevo a Shadow, se uno non è geloso /non tradisce è perchè ha un buon equilibrio/integrazione tra la sua parte maschile e quella femminile, ma bisogna anche sempre chiedersi quale sia il grado di consapevolezza che abbiamo raggiunto dei nostri personali processi psicologici ed interrogarci se per caso non abbiamo rimosso qualcosa che deve ancora venire a galla...

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La gelosia è desiderio di tradire...sono io ad essere posseduto dal "demone" del tradimento...non il mio partner...io...è una mia proiezione...

Effettivamente in parte è vero...in parte xhè ciò avviene proprio xhè con l' attuale partner ci sai male.

Mi spiego meglio' date=' nel mio post precedente ho tirato fuori l' unica volta in cui io sono stato geloso, era ovviamente colpa sua ed io ero geloso ma quella forma di gelosia mi portava oltresì a mettere in dubbio lei ed a cercarne un' altra :)[/quote']

secondo me nel tuo caso la voglia di tradimento è venuta dopo la gelosia, come conseguenza al tuo disagio.

Quella di cui parli nella tua ipotesi secondo me si chiama rabbia/ripicca...immotivata per giunta, perchè in fondo chi è geloso non è "certo" del tradimento altrui...ovvero non ha elementi "concreti/inoppugnabili" e nella stragrande maggioranza si tratta di sospetti infondati...in realtà sarebbe un'atteggiamento poco comprensibile/distruttivo del rapporto tradire per un sospetto...ma daltronde in effetti chi è geloso qualcosa tende a distruggere:

fin qui tutto mi è chiaro e concordo e dopo ricomincio a non capire più.......

il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso

ecco, a me verrebbe da pensare che un geloso distrugga il rapporto che ha avuto finora con il partner.. non mi è chiaro perchè il rapporto che distrugge è quello col proprio sesso...

...quindi non è importante accertare se la cosa avvenga prima o dopo , quel che è utile vedere è che il meccanismo che sottende è lo stesso...

qui è ok....

Credoi che aio definisse altrimenti l aquestione. Ma è un po' concettuosa per me....

beh, certo, cosa vuoi che ti dica, i ragionamenti psicologici si esprimono proprio attraverso concetti, magari, come nel caso, fondati psicologicamente...ma in fondo anche dire che una cosa è concettuosa è un concetto...no?

si ma io stavo solo esprimendo il mio limite a comprendere efficacemente il tuo discorso con Shadow. tutto qui. non stavo criticando la tua espressione ma il mio non capire tutti i nessi. Comunque si, io ho constatato che chi più è geloso più tradisce facilmente. infatti ha la coda di paglia per esperienza...

Vedi, concordi sul concetto...

si concordo.

Io non sono mai gelosa e non ho mai tradito....

per fare qualsiasi cosa bisogna entrarci nei processi, come dicevo a Shadow, se uno non è geloso /non tradisce è perchè ha un buon equilibrio/integrazione tra la sua parte maschile e quella femminile, ma bisogna anche sempre chiedersi quale sia il grado di consapevolezza che abbiamo raggiunto dei nostri personali processi psicologici ed interrogarci se per caso non abbiamo rimosso qualcosa che deve ancora venire a galla...

ogni caso è a sè..... e il discorso si fa complesso sulle valutazioni individuali. Certo , a volte la fedeltà è solo sintomo di paura, non di star bene.., ma appunto ogni storia è a sé.

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fin qui tutto  mi è chiaro e concordo e dopo   ricomincio a  non capire più..

il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso

ecco,  a me verrebbe da pensare   che un geloso distrugga il rapporto che ha avuto finora con il partner.. non mi è chiaro perchè il rapporto che distrugge è quello col proprio sesso...

   

non distrugge/desidera distruggere il rapporto col proprio sesso, ma il tipo di rapporto che col proprio sesso che ha avuto fino ad adesso...mentre il rapporto con la partner forse è sempre stato caratterizzato dalla mancanza di risoluzione della problematica relativa alla omosessualità, ovvero ad un rapporto col proprio sesso che non sia di timore ma di accettazione/convivenza/integrazione. Cioè, vale a dire se un maschio ha paura ad essere sicuro, fattivo, razionale, protettivo,etc. ecco che gli viene in aiuto la sua parte femminile che lo porta a dare valore e ad avvicinarsi a quelle caratteristiche, che magari intravede nel "rivale"...se lui alla fine accetta il "rivale" questo lo porta a mettere fuori, trovandolo dentro se stesso, quello che il rivale rappresenta come "maschio" e quindi non lo temerà più, di pari passo non ne sarà più geloso.

Questo ci fa capire anche che l'omosessuale non è chi ha una parte femminile troppo sviluppata, ma chi non riesce ad integrare/accettare la propria parte maschile...paradossalmente proprio magari perchè la sente troppo forte.Infatti io trovo spesso negli omosessuali dei forti tratti virili, più ancora che negli etero

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secondo me    nel tuo caso   la voglia di tradimento  è venuta dopo  la gelosia, come conseguenza al tuo disagio.

Quella di cui parli nella tua ipotesi secondo me si chiama rabbia/ripicca...immotivata per giunta, perchè in fondo chi è geloso non è "certo" del tradimento altrui...ovvero non ha elementi "concreti/inoppugnabili" e nella stragrande maggioranza si tratta di sospetti infondati...in realtà sarebbe un'atteggiamento poco comprensibile/distruttivo del rapporto tradire per un sospetto...ma daltronde in effetti chi è geloso qualcosa tende a distruggere: il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso...quindi non è importante accertare se la cosa avvenga prima o dopo , quel che è utile vedere è che il meccanismo che sottende è lo stesso...  

Ecco vedi aioblu io nn è che n avessi elementi concreti, di elementi ne avevo solo che se seguiamo il tuo ragionamento uno/a nn dovrebbe essere geloso finche nn vede la propria partner che bacia o va a letto con l' altro.

Di dico gli elementi: 1) Una volta mentre eravamo in un pub con i suoi amici lei prima di venire con me e gli ha salutati tutti con un bacino sulle guancie, solo che uno di questi ragazzi ha cercato di baciarla sulla bocca, e per poco nn ci sarebbe riuscito se solo lei nn avesse girato la testa in tempo

2) Una vlta lei mi ha raccontato che un ragazzo di u bar l' ha baciata a sorpresa mentre usciva dal bagno. Per me cose del genere nn esistono, tu hai letto "Psicopatologia della vita quotidiana" di Freud vero? Quindi concorderai con me.

3) E questo l' avevo già detto, un veccietto che mi conosce mi aveva riferito di averla vista baciarsi con un' altro ragazzo proprio nel periodo nel cui ci stavo assieme

4) questo c' entra poco ma...una volta ero a casa sua e mi ha buttato fuori dicendo: " No..non posso...devi andare via...così nn và bene..." Lei era in Italia per lavoro, sarebe dovuta tornare via in Croazia e nn voleva innamorarsi :? Ora va bene il discorso, nn ci si doveva mica sposare per forza...ma allora che ci stava a are con me? :roll: passatempo?

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secondo me    nel tuo caso   la voglia di tradimento  è venuta dopo  la gelosia, come conseguenza al tuo disagio.

Quella di cui parli nella tua ipotesi secondo me si chiama rabbia/ripicca...immotivata per giunta, perchè in fondo chi è geloso non è "certo" del tradimento altrui...ovvero non ha elementi "concreti/inoppugnabili" e nella stragrande maggioranza si tratta di sospetti infondati...in realtà sarebbe un'atteggiamento poco comprensibile/distruttivo del rapporto tradire per un sospetto...ma daltronde in effetti chi è geloso qualcosa tende a distruggere: il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso...quindi non è importante accertare se la cosa avvenga prima o dopo , quel che è utile vedere è che il meccanismo che sottende è lo stesso...  

Ecco vedi aioblu io nn è che n avessi elementi concreti, di elementi ne avevo solo che se seguiamo il tuo ragionamento uno/a nn dovrebbe essere geloso finche nn vede la propria partner che bacia o va a letto con l' altro.

Di dico gli elementi: 1) Una volta mentre eravamo in un pub con i suoi amici lei prima di venire con me e gli ha salutati tutti con un bacino sulle guancie, solo che uno di questi ragazzi ha cercato di baciarla sulla bocca, e per poco nn ci sarebbe riuscito se solo lei nn avesse girato la testa in tempo

2) Una vlta lei mi ha raccontato che un ragazzo di u bar l' ha baciata a sorpresa mentre usciva dal bagno. Per me cose del genere nn esistono, tu hai letto "Psicopatologia della vita quotidiana" di Freud vero? Quindi concorderai con me.

3) E questo l' avevo già detto, un veccietto che mi conosce mi aveva riferito di averla vista baciarsi con un' altro ragazzo proprio nel periodo nel cui ci stavo assieme

4) questo c' entra poco ma...una volta ero a casa sua e mi ha buttato fuori dicendo: " No..non posso...devi andare via...così nn và bene..." Lei era in Italia per lavoro, sarebe dovuta tornare via in Croazia e nn voleva innamorarsi :? Ora va bene il discorso, nn ci si doveva mica sposare per forza...ma allora che ci stava a are con me? :roll: passatempo?

Una utile indicazione per evitare le "paranoie", che sono anch'esse proiezioni, credo sia il cossidetto "esame di realtà".

Cioè noi non dovremmo innamorarci troppo della interpretazione emotiva che diamo ad un dato evento, ma dovremmo soffermarci un pò più razionalmente sull'analisi dell'accaduto. In questo modo potremmo individuare altre possibilità di spiegazione a quel dato evento. Solo quando non esistono altre possibilità di interpretazione allora potremmo ragionevolmente asserire che le cose davvero stanno in un certo modo.

ed allora proviamo, a mò di esempio, ad analizzare le circostanze che descrivi:

1) Una volta mentre eravamo in un pub con i suoi amici lei prima di venire con me e gli ha salutati tutti con un bacino sulle guancie, solo che uno di questi ragazzi ha cercato di baciarla sulla bocca, e per poco nn ci sarebbe riuscito se solo lei nn avesse girato la testa in tempo

Lei ha girato la testa o per non farsi "sgamare" o per respingere un attacco improvviso a sorpresa da parte di un'agitato.Quindi l'esame di realtà ci dice che non abbiamo nessun elemento "certo". E se si trattasse del secondo caso? quello dell' "agitato"...

2) Una vlta lei mi ha raccontato che un ragazzo di u bar l' ha baciata a sorpresa mentre usciva dal bagno. Per me cose del genere nn esistono, tu hai letto "Psicopatologia della vita quotidiana" di Freud vero? Quindi concorderai con me.

Idem come sopra. Nulla è casuale, certo, ma bisognerebbe davvero capire quale messaggio è stato mandato, e in che modo è stato recepito...a volte si possono scambiare i modi cortesi/gentili od anche simpatia per avance...

Quindi anche in questo caso non siamo in condizione di decifrare "univocamente" l'episodio.

3) E questo l' avevo già detto, un veccietto che mi conosce mi aveva riferito di averla vista baciarsi con un' altro ragazzo proprio nel periodo nel cui ci stavo assieme

Non escludo che possa essere vero quello che dice il vecchietto...ma quali elementi di "certezza" su una cosa riferita...se dovessimo prendere per buono tutto quello che ci dicono...magari per il vecchietto un comune abbraccio/bacio tra amici può essere visto come qualcosa di inaudito, come gli hanno insegnato ai suoi tempi...

4) questo c' entra poco ma...una volta ero a casa sua e mi ha buttato fuori dicendo: " No..non posso...devi andare via...così nn và bene..." Lei era in Italia per lavoro, sarebe dovuta tornare via in Croazia e nn voleva innamorarsi :? Ora va bene il discorso, nn ci si doveva mica sposare per forza...ma allora che ci stava a are con me? :roll: passatempo?

Questo è vero, non c'entra molto, ma ci da l'occasione per arrivare al nocciolo di tutta la storia, gelosia compresa ovviamente: è stata lei a pregarti di andartene da casa, o sei stato tu, con qualche tuo atteggiamento, ad indurla?

e se è vero, come io credo sia vero, quello che si dice nel libro che citi, allora è anche vero che il suo allontanamento da te possa essere dovuto , più che al suo, al tuo atteggiamento, che risentiva di una insufficiente analisi di realtà ( non casualmente teso a far scatatre in te la gelosia , per i motivi che abbiamo discusso prima...)

Ora, in base a tutto quello che abbiamo detto prima sulla integrazione della tua parte maschile , un esercizio: cerca il rapinatore sessuale che è in te e cerca il "vecchio" che è in te...

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Vecchio sonetto in dialetto che scrissi in un raro momento di buona vena...

LA GELOSIA

La gelosia è quer fonno de pavura

che ce l'avemo tutti dentr'ar core,

quarcosa che avvelena er bonumore

pure si figni la disinvortura.

Hai voja a ddì che è giusta l'avventura,

che 'e corna nun so' più quer disonore...

poi, si le metti nun je dai valore,

le tenghi? Eh, lì adè la fregatura!

Un dì feci a mi' moje: -T'amo tanto,

nun me tradì, te prego, pupa mia...

de me pòi sta' sicura, nun te pianto!

Così je feci, e li mortacci mia

de mezzo ce se mise quarche santo...

restò corpita...e 'n se n'annò più via!

:D

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Vecchio sonetto in dialetto che scrissi in un raro momento di buona vena...

LA GELOSIA

La gelosia è quer fonno de pavura

che ce l'avemo tutti dentr'ar core,

quarcosa che avvelena er bonumore

pure si figni la disinvortura.

Hai voja a ddì che è giusta l'avventura,

che 'e corna nun so' più quer disonore...

poi, si le metti nun je dai valore,

le tenghi? Eh, lì adè la fregatura!

Un dì feci a mi' moje: -T'amo tanto,

nun me tradì, te prego, pupa mia...

de me pòi sta' sicura, nun te pianto!

Così je feci, e li mortacci mia

de mezzo ce se mise quarche santo...

restò corpita...e 'n se n'annò più via!

               :D

Complimenti per la tua vena poetica :mrgreen:

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fin qui tutto mi è chiaro e concordo e dopo ricomincio a non capire più..

il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso

ecco' date=' a me verrebbe da pensare che un geloso distrugga il rapporto che ha avuto finora con il partner.. non mi è chiaro perchè il rapporto che distrugge è quello col proprio sesso...[/color']

non distrugge/desidera distruggere il rapporto col proprio sesso, ma il tipo di rapporto che col proprio sesso che ha avuto fino ad adesso..

semplicisticamente una sorta di insicurezza sulle proprie capacità seduttive?

.mentre il rapporto con la partner forse è sempre stato caratterizzato dalla mancanza di risoluzione della problematica relativa alla omosessualità, ovvero ad un rapporto col proprio sesso che non sia di timore ma di accettazione/convivenza/integrazione. Cioè, vale a dire se un maschio ha paura ad essere sicuro, fattivo, razionale, protettivo,etc. ecco che gli viene in aiuto la sua parte femminile che lo porta a dare valore e ad avvicinarsi a quelle caratteristiche, che magari intravede nel "rivale"...se lui alla fine accetta il "rivale" questo lo porta a mettere fuori, trovandolo dentro se stesso, quello che il rivale rappresenta come "maschio" e quindi non lo temerà più, di pari passo non ne sarà più geloso.

Questo ci fa capire anche che l'omosessuale non è chi ha una parte femminile troppo sviluppata,

( forse non solo, ma qualcuno ci sarà pure...)

Ma in pratica, se sei geloso o gelosa del partner, come fai a gestire qusto sentimento? ti metti in discussione anche sul proprpio lato omosessuale... Mi sembra pesantuccio da reggere....

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fin qui tutto mi è chiaro e concordo e dopo ricomincio a non capire più..

il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso

ecco' date=' a me verrebbe da pensare che un geloso distrugga il rapporto che ha avuto finora con il partner.. non mi è chiaro perchè il rapporto che distrugge è quello col proprio sesso...[/color']

non distrugge/desidera distruggere il rapporto col proprio sesso, ma il tipo di rapporto che col proprio sesso che ha avuto fino ad adesso..

semplicisticamente una sorta di insicurezza sulle proprie capacità seduttive?

Quella potresti vederla come una connotazione...,ma, del resto, la seduttività è una caratteristica naturale, che tutti hanno a loro modo, non un'arte da esercitare...e non è che esercitandola riesci a conquistare nessuno...riesci solo, se ci riesci, a manipolarlo in quel caso...le caratteristiche maschili le accennavo prima...sono quelle che possono senz'altro affascinare una donna...ma credo possa metterti in condizione di avere buoni rappporti con gli altri in generale soprattutto l'equilibrio ed integrazione tra le varie parti di te...e guarda che è più facile vedere il proprio lato maschile/femminile proprio di ogni persona di qualsiasi sesso, che ad esempio vedere la propria tristezza o la propria rabbia...niente è facile da vedere/accettare per tutti noi...ma l'alternativa è sempre il malessere psicologico ( in questo caso che discutiamo il malessere è la gelosia) che puntualmente si presenta, quando non ti sforzi di fare questo lavoro di introspezione.Daltronde i malesseri si gestiscono solo affrontandoli da un punto di vista psicologico, non conosco altri sistemi risolutivi...a meno di non decidere di prendere qualche psicofarmaco...ma sai bene come io la veda su questo argomento...in fondo uno psicofarmaco non potrà mai farti vedere queste dinamiche e quindi mai risolverti nulla...

.mentre il rapporto con la partner forse è sempre stato caratterizzato dalla mancanza di risoluzione della problematica relativa alla omosessualità, ovvero ad un rapporto col proprio sesso che non sia di timore ma di accettazione/convivenza/integrazione. Cioè, vale a dire se un maschio ha paura ad essere sicuro, fattivo, razionale, protettivo,etc. ecco che gli viene in aiuto la sua parte femminile che lo porta a dare valore e ad avvicinarsi a quelle caratteristiche, che magari intravede nel "rivale"...se lui alla fine accetta il "rivale" questo lo porta a mettere fuori, trovandolo dentro se stesso, quello che il rivale rappresenta come "maschio" e quindi non lo temerà più, di pari passo non ne sarà più geloso.

Questo ci fa capire anche che l'omosessuale non è chi ha una parte femminile troppo sviluppata,

( forse non solo, ma qualcuno ci sarà pure...)

Ma in pratica, se sei geloso o gelosa del partner, come fai a gestire qusto sentimento? ti metti in discussione anche sul proprpio lato omosessuale... Mi sembra pesantuccio da reggere....

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fin qui tutto mi è chiaro e concordo e dopo ricomincio a non capire più..

il rapporto che ha avuto finora col proprio sesso

ecco' date=' a me verrebbe da pensare che un geloso distrugga il rapporto che ha avuto finora con il partner.. non mi è chiaro perchè il rapporto che distrugge è quello col proprio sesso...[/color']

non distrugge/desidera distruggere il rapporto col proprio sesso, ma il tipo di rapporto che col proprio sesso che ha avuto fino ad adesso..

semplicisticamente una sorta di insicurezza sulle proprie capacità seduttive?

Quella potresti vederla come una connotazione...,ma, del resto, la seduttività è una caratteristica naturale, che tutti hanno a loro modo, non un'arte da esercitare...e non è che esercitandola riesci a conquistare nessuno...riesci solo, se ci riesci, a manipolarlo in quel caso...le caratteristiche maschili le accennavo prima...sono quelle che possono senz'altro affascinare una donna...ma credo possa metterti in condizione di avere buoni rappporti con gli altri in generale soprattutto l'equilibrio ed integrazione tra le varie parti di te...e guarda che è più facile vedere il proprio lato maschile/femminile proprio di ogni persona di qualsiasi sesso, che ad esempio vedere la propria tristezza...niente è facile da vedere/accettare...ma l'alternativa è sempre il malessere psicologico che puntualmente si presenta, quando non ti sforzi di fare questo lavoro di introspezione.

e chi è insicuro ma non geloso?

che brutta parola manipolare... sedurre implica condurre a sé, affascinare... manipolare implica il raggiro , la seduzione non per forza....sedurre è un po' come incontrare qualcuno a metà strada...indicargli una via alternativa alla sua. Sta a lui/lei decidere di prendere quella via. Chi manipola altera la verità per i propri scopi.... non necessariamente lo da chi tenta di sedurre...

E chi si sente privato dell'attenzione dell'altro vede vacillare la propria stabilità.

Perchè dici manipolare. Certo sarebbe pratico essere equidistanti da ogni emotività e dunque lasciare che l'altro insegua le sue chimere. Qualcuno ci riesce, ma come pretendere che nel farlo non soffra? O come aiutarlo a soffrire meno?

.mentre il rapporto con la partner forse è sempre stato caratterizzato dalla mancanza di risoluzione della problematica relativa alla omosessualità, ovvero ad un rapporto col proprio sesso che non sia di timore ma di accettazione/convivenza/integrazione. Cioè, vale a dire se un maschio ha paura ad essere sicuro, fattivo, razionale, protettivo,etc. ecco che gli viene in aiuto la sua parte femminile che lo porta a dare valore e ad avvicinarsi a quelle caratteristiche, che magari intravede nel "rivale"...se lui alla fine accetta il "rivale" questo lo porta a mettere fuori, trovandolo dentro se stesso, quello che il rivale rappresenta come "maschio" e quindi non lo temerà più, di pari passo non ne sarà più geloso.

Questo ci fa capire anche che l'omosessuale non è chi ha una parte femminile troppo sviluppata,

( forse non solo, ma qualcuno ci sarà pure...)

Ma in pratica, se sei geloso o gelosa del partner, come fai a gestire qusto sentimento? ti metti in discussione anche sul proprpio lato omosessuale... Mi sembra pesantuccio da reggere....

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scusa, avevo aggiunto qualcosa alla mia precedente risposta…:

Quella potresti vederla come una connotazione...,ma, del resto, la seduttività è una caratteristica naturale, che tutti hanno a loro modo, non un'arte da esercitare...e non è che esercitandola riesci a conquistare nessuno...riesci solo, se ci riesci, a manipolarlo in quel caso...le caratteristiche maschili le accennavo prima...sono quelle che possono senz'altro affascinare una donna...ma credo possa metterti in condizione di avere buoni rappporti con gli altri in generale soprattutto l'equilibrio ed integrazione tra le varie parti di te...e guarda che è più facile vedere il proprio lato maschile/femminile proprio di ogni persona di qualsiasi sesso, che ad esempio vedere la propria tristezza o la propria rabbia...niente è facile da vedere/accettare per tutti noi...ma l'alternativa è sempre il malessere psicologico ( in questo caso che discutiamo il malessere è la gelosia) che puntualmente si presenta, quando non ti sforzi di fare questo lavoro di introspezione. D'altronde i malesseri si gestiscono solo affrontandoli da un punto di vista psicologico, non conosco altri sistemi risolutivi...a meno di non decidere di prendere qualche psicofarmaco...ma sai bene come io la veda su questo argomento...in fondo uno psicofarmaco non potrà mai farti vedere queste dinamiche e quindi mai risolverti nulla...  
e chi è insicuro ma non geloso?

che brutta parola manipolare... sedurre implica condurre a sé' date=' affascinare... manipolare implica il raggiro , la seduzione non per forza....sedurre è un po' come incontrare qualcuno a metà strada...indicargli una via alternativa alla sua. Sta a lui/lei decidere di prendere quella via. Chi manipola altera la verità per i propri scopi.... non necessariamente lo da chi tenta di sedurre...

E chi si sente privato dell'attenzione dell'altro vede vacillare la propria stabilità.

Perchè dici manipolare. Certo sarebbe pratico essere equidistanti da ogni emotività e dunque lasciare che l'altro insegua le sue chimere. Qualcuno ci riesce, ma come pretendere che nel farlo non soffra? O come aiutarlo a soffrire meno? [/color']

Purtroppo la manipolazione è una delle più diffuse dinamiche psicologiche di interazione non solo con gli altri ma anche con se stessi…anche quando si raggiunge una consapevolezza di sé, la manipolazione/automanipolazione è sempre lì in agguato…bisogna cominciare a capire un po’ meglio di cosa si tratti…

Ogni cosa che tu non senta di tuo ma che "utilizzi" per uno scopo preprogrammato è manipolazione, ostacolo alla autenticità…mi dirai, ma come è possibile vivere senza scopi…io dico che è come imparare a vivere senza aspettative…vivendo quello che senti adesso…senza scappare nel futuro…è dal vivere quello che senti che nasce un futuro, non dai "programmi" mentali…è nell'affidarsi alla vita che la vita ti sorride, non viceversa quando cerchi, in qualsiasi modo di controllarla…non si può controllare se stessi, o gli altri (il che è lo stesso…), questa è proprio l'origine di tutti i malesseri psicologici…non puoi dire a te stessa : "ora manipolo solo un po’"…perché ci sei già dentro fino al collo…

allora bisogna imparare a bastare a se stessi…proprio perché la nostra stabilità viene intaccata dalla dipendenza dagli altri…chiunque esso sia.

Ognuno di noi ha il diritto di inseguire le sue chimere…che chimere le chiami solo quando cerchi di impedire all'altro di essere come è…tu stessa ne hai diritto…tu non puoi farti responsabile al posto di un altro…a malappena riusciamo a pensare alle nostre di responsabilità…non puoi soffrire per la sofferenza degli altri, ma vivere la tua…quella degli altri può renderti triste…molto triste…ma essere tristi non è soffrire…il dolore è qualcosa di diverso…è quello che senti tu…gli altri non vanno aiutati "a priori" a non soffrire, ma semplicemente hanno bisogno che tu ti manifesti per quello che senti realmente , perché ognuno può darsi il proprio equilibrio soltanto da sé…e per aiutare su questo piano c'è solo il lavoro che uno psicoterapeuta può fare insieme a te…ma noi non siamo in grado troppo spesso di aiutare noi stessi, come potremmo mai aiutare gli altri…

Per rispondre infine alla tua domanda, le insicurezze sono su tanti campi...e ad ogni campo corrisponde una forma di gelosia...sul lavoro..a scuola...nel gioco...nell'amicizia...etc. etc...cioè in qualsiasi tipo di rapporto umano...non solo quello relativo ai legami sentimentali...

ogni gelosia è un modo per cercare di stabilire un rapporto con una certa parte di noi...

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Si ma se tutto è manipolazione, manipola anche il neonato e non c'è più scampo per nessuno.

La mia domanda sulla gelosia e sul geloso nasce dalla tua risposta sulla natura della gelosia: ad un geloso che ti confida la sua sofferenza gli dici di esaminare il rapporto col suo sesso?

Ah non mi hai risposto ( almeno credo :roll: ) sull'insicuro e non geloso....

concordo sulla differenza tra essere triste x il dolore altrui e soffrire.... sono cose differenti, e spesso le si confonde. come si confonde la depressione con la sana tristezza.

A volte aiutare gli altri significa solo esserci, non per forza avere le cose giuste da dire. Quindi si può farlo anche senza presunzione. A volte invece capire da dove deriva tanta soffeenza può essere d'aiuto ad entrambi. Altrimenti che ci staremmo a fare qui?

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Si ma se tutto è manipolazione' date=' manipola anche il neonato e non c'è più scampo per nessuno.

si è vero, ma bisogna vedere la cosa in rapporto al concetto di responsabilità soggettiva...diversa quella del neonato ovviamente...cioè ognuno è tenuto a fare un percorso che porti ad affrancarsi dalla manipolazione come forma di comunicazione/interazione...proprio per entrare nella "maturità" liberandosi dei retaggi e conflitti/bisogni legati alla fase della infanzia/adolescenza.

La mia domanda sulla gelosia e sul geloso nasce dalla tua risposta sulla natura della gelosia: ad un geloso che ti confida la sua sofferenza gli dici di esaminare il rapporto col suo sesso?

Gli dico, come ho fatto prima di non dare troppo peso all'oggetto della sua gelosia, perchè si tratta di un malessere psicologico le cui dinamiche sono quelle che ho descritto prima.Quindi se vuole continuare ad essere geloso, basta che non cerchi di rendersi conto di quelle dinamiche, che magari un pò di conforto da qualche parte lo trova sempre...i famosi "dai passerà" , "fatti coraggio" e cose del genere...a quel punto,se proprio, meglio offrirgli un caffè...fare qualcosa di carino che possa fargli cambiare umore per qualche attimo...e non farlo sentire come chi davvero ha un grosso problema....che magari, se gli dici "fatti coraggio" quello si convince davvero di più che lo ha...

Ah non mi hai risposto ( almeno credo :roll: ) sull'insicuro e non geloso....

C'è , è nell'ultimo periodo del post.

concordo sulla differenza tra essere triste x il dolore altrui e soffrire.... sono cose differenti, e spesso le si confonde. come si confonde la depressione con la sana tristezza.

Quanti, ma quanti...e trovi sempre quello che ti dice di prendere qualche pilloletta...anzichè viverti la tristezza...è un classico...

A volte aiutare gli altri significa solo esserci, non per forza avere le cose giuste da dire. Quindi si può farlo anche senza presunzione. A volte invece capire da dove deriva tanta soffeenza può essere d'aiuto ad entrambi. Altrimenti che ci staremmo a fare qui?

Concordo; ognuno da l'aiuto che sa "responsabilmente" di poter dare...sapendo che nessuno mai potrà risolvere i problemi di un'altro se l'altro non si attiva a trovare la soluzione con le sue forze...ma ripeto, dare un'aiuto psicologico è cosa che può fare chi è capace di assumersi la responsabilità di quello che dice e che fa...quindi per poter aiutare è propedeutica prima di tutto una buona autoconsapevolezza.

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Si ma se tutto è manipolazione' date=' manipola anche il neonato e non c'è più scampo per nessuno.

si è vero, ma bisogna vedere la cosa in rapporto al concetto di responsabilità soggettiva...diversa quella del neonato ovviamente...cioè ognuno è tenuto a fare un percorso che porti ad affrancarsi dalla manipolazione come forma di comunicazione/interazione...proprio per entrare nella "maturità" liberandosi dei retaggi e conflitti/bisogni legati alla fase della infanzia/adolescenza.

Eh, sarebbe una bella cosa... :roll:

La mia domanda sulla gelosia e sul geloso nasce dalla tua risposta sulla natura della gelosia: ad un geloso che ti confida la sua sofferenza gli dici di esaminare il rapporto col suo sesso?

Gli dico, come ho fatto prima di non dare troppo peso all'oggetto della sua gelosia, perchè si tratta di un malessere psicologico le cui dinamiche sono quelle che ho descritto prima.Quindi se vuole continuare ad essere geloso, basta che non cerchi di rendersi conto di quelle dinamiche, che magari un pò di conforto da qualche parte lo trova sempre...i famosi "dai passerà" , "fatti coraggio" e cose del genere...a quel punto,se proprio, meglio offrirgli un caffè...fare qualcosa di carino che possa fargli cambiare umore per qualche attimo...e non farlo sentire come chi davvero ha un grosso problema....che magari, se gli dici "fatti coraggio" quello si convince davvero di più che lo ha...

A parole è tutto facile, per gli altri....Mi auguro solo di non sperimentare le corna "sicure". Da quelle non ci si difende facilmente.

Ah non mi hai risposto ( almeno credo :roll: ) sull'insicuro e non geloso....

C'è , è nell'ultimo periodo del post.

si vero me l'ero perso.

concordo sulla differenza tra essere triste x il dolore altrui e soffrire.... sono cose differenti, e spesso le si confonde. come si confonde la depressione con la sana tristezza.

Quanti, ma quanti...e trovi sempre quello che ti dice di prendere qualche pilloletta...anzichè viverti la tristezza...è un classico...

A volte aiutare gli altri significa solo esserci, non per forza avere le cose giuste da dire. Quindi si può farlo anche senza presunzione. A volte invece capire da dove deriva tanta soffeenza può essere d'aiuto ad entrambi. Altrimenti che ci staremmo a fare qui?

Concordo; ognuno da l'aiuto che sa "responsabilmente" di poter dare...sapendo che nessuno mai potrà risolvere i problemi di un'altro se l'altro non si attiva a trovare la soluzione con le sue forze...ma ripeto, dare un'aiuto psicologico è cosa che può fare chi è capace di assumersi la responsabilità di quello che dice e che fa...quindi per poter aiutare è propedeutica prima di tutto una buona autoconsapevolezza.

ah beh per forza, altrimenti si rischia di fare danno... ma credi , anche quelli patentati a volte ne fanno dei danni....molto peggiori di chi da il consiglio della vicina di casa. E' chi ha le armi più potenti che rischia un maggior numero di vittime. magari a fin di bene.

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A parole è tutto facile, per gli altri....Mi auguro solo di non sperimentare le corna "sicure". Da quelle non ci si difende facilmente.

cosa vuoi che sia un cornino ai giorni d'oggi...è una pratica talmente diffusa...non ti cito le statistiche....

il fatto è che ci sono guai peggiori...ahi voglia...

ah beh per forza, altrimenti si rischia di fare danno... ma credi , anche quelli patentati a volte ne fanno dei danni....molto peggiori di chi da il consiglio della vicina di casa. E' chi ha le armi più potenti che rischia un maggior numero di vittime. magari a fin di bene.

degli psichiatri non mi va di parlare stasera... :D

ma pure i consigli della sora Tilde non è che ci vado proprio matto... :)

a parte gli scherzi, resta il discorso della responsabilità personale...ed ognuno è giusto che si assuma la sua.

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A parole è tutto facile, per gli altri....Mi auguro solo di non sperimentare le corna "sicure". Da quelle non ci si difende facilmente.

cosa vuoi che sia un cornino ai giorni d'oggi...è una pratica talmente diffusa...non ti cito le statistiche....

il fatto è che ci sono guai peggiori...ahi voglia...

bah sai dipende dai punti di vista.. in genere, le corna le coppie le scoppiano....per esserci guai peggiori si certo , ma sai mancando la fiducia, la vedo male in due., o peggio in tre o quattro.....

ah beh per forza, altrimenti si rischia di fare danno... ma credi , anche quelli patentati a volte ne fanno dei danni....molto peggiori di chi da il consiglio della vicina di casa. E' chi ha le armi più potenti che rischia un maggior numero di vittime. magari a fin di bene.

degli psichiatri non mi va di parlare stasera... :D

ma pure i consigli della sora Tilde non è che ci vado proprio matto... :)

a parte gli scherzi, resta il discorso della responsabilità personale...ed ognuno è giusto che si assuma la sua.

si , sono d'accordo. impariamo tutti ad assumerci le proprie responsabilità. Sarebbe un buon inizio.

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