un amore sano...

[felicita 0]

quali sono secondo voi gli "ingredienti" per un amore sano?

[turbociclo 0]

quali sono secondo voi gli "ingredienti" per un amore sano?

Sforzo di comprendersi nella propria diversità e tendenza a voler costruire qualcosa di profondo. Possedere entrambi molti interessi vitali.

Essere il meno possibile gelosi e possessivi, lasciar perdere le frasette da cioccolatini "ti amerò per sempre, oggi più di ieri e meno di domani" ecc..

Lasciar libero l'altro, desiderare il suo bene oltre ogni cosa, anche se questo dovesse significare l'allontanamento.

Difficile, vero? :roll:

[oltreleapparenze 0]

Complimenti...bella domanda...davvero...

Essenzialmente credo sia necessario amare l'altro come si ama se stesso/a...e non di più.

Questo per non diventarne dipendenti dall'altro/a.

Ogni volta che diciamo a qualcuno: "ti amo più della mia stessa vita" dobbiamo cominciare a preoccuparci...perchè quello non è amore assoluto ma incapacità di accettare noi stessi e quindi cercare di annientarci nell'altro.

Poi cominciare dalla fine...ossia partire dal presupposto che anche le cose belle possono terminare...e quindi continuare a vivere insieme anche cent'anni pur sapendo che potrebbe finire domani.

Altro non mi viene in mente...per ora...

Ciao

[delia 0]

quali sono secondo voi gli "ingredienti" per un amore sano?

Le condotte anticipatorie all'amore stesso: avere fame!!

Mi spiego: migliorare sè stessi, volersi bene e sentirsi meritovoli d'amore. Curare interessi e amicizie e impegnarsi nella vita e nelle relazioni umane.

Capire l'altro senza giudicare, essere innamorati dell'amore, iniziare a produrre "ferormoni",

aggiungere una buona dose di maturità,

eliminare l'egosmo con la centrifuga,

essere sè stessi con... un pizzico di sale e pepe.....!!!

Buon appetito!

[ellemir 0]

...l'indipendenza...

...ma le mie sono congetture...

[delia 0]

quali sono secondo voi gli "ingredienti" per un amore sano?

Lasciar libero l'altro, desiderare il suo bene oltre ogni cosa, anche se questo dovesse significare l'allontanamento.

Difficile, vero? :roll:

Molto difficile.

Forse dopo un percorso di crescita, ma che sofferenza.

Preferisco aspettare che "il fuoco" si spenga da sè.

Che doloreeeee!

Voglio un tubo di Foille!

[aioblu 0]

Riuscire a "vedere" l'altro.

Distinguere l'altro dai nostri casotti mentali. Cioè non proiettargli addosso tutte le nostre "psicopatologie :) "

Questo induce a vivere in un rapporto ciò che si sente, più che quello che si crede di sentire, meno che mai quello che si pensa si sentire.

Se però non impariamo a vedere per prima noi stessi è molto difficile che riusciremo a vedere l'altro; quindi molto spesso ci si innamora delle nostre proiezioni, cioè di qualcosa che solo noi attribuiamo all'altro, ma che tanto spesso in realtà l'altro non ha...non è...

quando poi ci accorgiamo che l'altro non è, peggio ancora, cerchiamo di "cambiarlo"...eh no, eh no...

Vale per tutti i tipi di rapporti.

Vedere è amare.

Domanda da porsi sempre quando si vive un rapporto: "Sto cercando con questo rapporto di "confermare comodamente" i miei "squilibri" di fondo, perchè non intendo risolverli, fa niente che poi pirima o dopo questo rapporto scoppierà, o questo rapporto è tale per cui io riesco a continuare ad essere davvero me stesso, e quindi questo rapporto mi lascia libero di affrontare le mie dinamiche psicologiche, senza per altro aggiungervene di nuove?"

Amare è vedere e rispettare tutto ciò che l'altro è, senza mai desiderare di cambiarlo! Se vorrà cambiare lo potrà fare solo da solo, e solo se lo sente lui...non se lo sentiamo noi!...; qualche volta potremo "far gentilmente notare", discutere, ma mai pretendere...l'altro non ci deve mai nulla...: se non ci sta bene meglio cambiare aria...per cambiare una persona ci vuole una psicoterapia, non un amore...l'amore fa star bene chi già sta bene, non chi sta male...che continuerà a star peggio, aspettandosi dall'amore la guarigione miracolosa di tutti i suoi mali: non succede così...non accade mai questo.

L'amore non è un giocattolo che ci porta la Befana...e non è tutto ormoni...è anche e soprattutto serenità...

L'amore non è un procacciatore di materia prima per confezionatori di parrucche....

con tutto questo strapparsi i capelli di testa...

[nello 0]

esiste l'amore? (scusate l'esemplificazione)

ma di quale amore si parla .....quello da prendere o quello da dare?

l'amore è dare.............non è prendere............ciao a tutti.

[aioblu 0]

esiste l'amore?

qui la questione è più : resiste l'amore?... :)

[nello 0]

esiste l'amore?

qui la questione è più : resiste l'amore?... :)

l'amore come continuità fruitiva o come energia vitale a cui tendere interiormente?

l'amore resiste a se stesso come volitiva mandibola assoluta alla volitività fruitiva?

oppure l'amore come cognizione comunicativa?

oppure : la felicità è solo dare amore?

Ma chi erano I FIGLI DEI FIORI?

[aioblu 0]

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

nei figli dei figli...

in omnia secula seculorum... 8)

[nello 0]

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

nei figli dei figli...

in omnia secula seculorum... 8)

Aut amat aut odit mulier: nil est tertium

una moglie o la si ama o la si odia: non c'è una terza possibilità

(Publilio Siro, cfr.Tertium non datur)

O PARLIAMO D'ALTRO?

[nello 0]

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

nei figli dei figli...

in omnia secula seculorum... 8)

L'amóre se cumènze 'nghe 'ssóne e 'ccande, e se fernisce 'nghe nu mare de piande.

L'amore comincia con suoni e canti, e finisce in un mare di pianti.

[aioblu 0]

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

nei figli dei figli...

in omnia secula seculorum... 8)

Aut amat aut odit mulier: nil est tertium

una moglie o la si ama o la si odia: non c'è una terza possibilità

(Publilio Siro, cfr.Tertium non datur)

O PARLIAMO D'ALTRO?

no, no , interessante... :) restiamo su questo...

coincidentia oppositorum...bene...

non c'è amore senza odio...

l'amore non è tutto rose e fiori...o figli...

[nello 0]

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

nei figli dei figli...

in omnia secula seculorum... 8)

Aut amat aut odit mulier: nil est tertium

una moglie o la si ama o la si odia: non c'è una terza possibilità

(Publilio Siro, cfr.Tertium non datur)

O PARLIAMO D'ALTRO?

no, no , interessante... :) restiamo su questo...

coincidentia oppositorum...bene...

non c'è amore senza odio...

l'amore non è tutto rose e fiori...o figli...

Siamo di fronte a uno degli aspetti piú significativi della filosofia di Cusano: il tentativo di comprendere la possibilità di una coincidentia oppositorum quando il pensiero si rivolge a concetti-limite quali l'idea di massimo e l'idea di minimo. Questa coincidentia oppositorum, pur risultando in parte comprensibile se riferita al piano delle quantità, rimane comunque “trascendente le capacità del nostro intelletto”.

N. Cusano, De docta ignorantia, I, cap. IV

Il massimo, del quale nulla può essere piú grande, essendo in modo semplice ed assoluto piú grande di quel che da noi si possa capire, poiché è verità infinita, noi non lo cogliamo altrimenti che in modo incomprensibile. Non essendo infatti esso della natura di quelle cose che ammettono un termine che supera ed uno che sia superato, esso è al di sopra di tutto ciò che da noi può essere concepito [...].

È evidente che il minimo coincide con il massimo. E ciò ti sarà piú chiaro se ricondurrai il massimo ed il minimo nell'ambito della quantità. La massima quantità è infatti massimamente grande; la quantità minima è massimamente piccola. Libera dunque dalla quantità massimo e minimo, sottraendo intellettualmente l'esser grande e l'esser piccolo, e chiaramente vedrai che massimo e minimo coincidono. Cosí infatti è un superlativo il massimo come lo è il minimo. L'assoluta quantità pertanto non è piú massima che minima, poiché in essa coincidono massimo e minimo. Le opposizioni dunque convengono a quelle cose che ammettono termini che superano e termini superati, ed a queste cose convengono diverse opposizioni, ma in nessun modo ne convengono al massimo assoluto, poiché esso è al di sopra di ogni opposizione. Poiché quindi il massimo è assolutamente in atto tutte le cose che possono essere, e ciò al di fuori di qualunque opposizione, in modo che nel massimo cada identicamente il minimo, cosí esso è anche al di sopra di ogni affermazione come di ogni negazione. E tutto ciò che si concepisce come essere non è piú essere che non essere e non è piú non essere che essere. Ma esso è questa cosa in modo da essere tutte le cose, e cosí è tutte le cose da non esserne nessuna, e cosí massimamente ogni cosa determinata, che minimamente sia questa stessa cosa. Non è infatti diverso dire: “Dio che è la stessa massimità assoluta, è luce”, che dire: “Dio è massimamente luce, essendo minimamente luce”. [...]

Ma ciò trascende ogni possibilità del nostro intelletto che non sa mettere insieme nel proprio principio i contraddittori in modo razionale, poiché noi ci muoviamo attraverso quelle realtà che ci vengono mostrate dalla stessa natura, e questa, cadendo lontano da quella infinita incapacità, non sa congiungere insieme gli stessi contraddittori, come quelli che sono separati da una distanza infinita. Al di sopra di ogni discorso razionale pertanto noi vediamo incomprensibilmente che la massimità assoluta è infinita, e che ad essa non si oppone nulla, e che con essa coincide il minimo.

(Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1964, vol. VI, pagg. 1020-1021)

OGNI RIFERIMENTO A LIBRI O PENSIERI E' PURAMENTE CASUALE 8)

[aioblu 0]

Beh, non è che tu ti sia sforzato molto...hai preso giusto il primo risultato della ricerca su yahoo...potevi pure farti un giro sul tema ed arrivare da queste parti...a Nola...Giordano Bruno...riprova la ricerca...

Bello lo scritto di Cusano....

[nello 0]

Beh, non è che tu ti sia sforzato molto...hai preso giusto il primo risultato della ricerca su yahoo...potevi pure farti un giro sul tema ed arrivare da queste parti...a Nola...Giordano Bruno...riprova la ricerca...

Bello lo scritto di Cusano....

RISPOSTA ESATTA

LEI HA VINTO UN SOGGIORNO CON SALOTTO

[aioblu 0]

ahhh, ora si che mi posso concedere un amore... :)

[lorella 0]

Per Aioblu: rimango senza fiato ma, se non sbaglio sei psicologo, giusto? Se così fosse capisco "l'importanza" delle tue risposte.

Per Nello: MA CHI SEI?

Vi abbraccio, Lorella.

[lorella 0]

quali sono secondo voi gli "ingredienti" per un amore sano?[/quote

o 'bella, perchè esiste? Credevo di sapere e di provare questo tipo di amore, come dice Aio, devi sentire l'altro, credevo di averlo fatto ma......mi è stato detto che non posso credere di essere l'unica persona ad amare così "veramente". Ed io che lo credevo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un triste abbraccio (per me), per voi un grande abbraccio.

Lorella.

[nello 0]

Per Aioblu: rimango senza fiato ma, se non sbaglio sei psicologo, giusto? Se così fosse capisco "l'importanza" delle tue risposte.

NO E' ARCHITETTO!  E' LA VERITA'

Per Nello: MA CHI SEI?

SONO UN BICIDIDATTA O AUTODIDATTA

O UN TUTTOLOGO TIPO PIRLA DA TV

Va beh lo ammetto sono UN PERITO DIPLOMATO ATTORE

AVANGUARDISTA - PITTORE - CUBISTA - POST KAFKCHIANO -  

HO PRANZATO CON SASTRE E HO VISTO I DIPINTI DI MAX ERNST -  

HO LETTO A TEMPO PERSO TUTTE LE POESIE IMMAGINABILI

HO STUDIATO FONETICA - FONOLOGIA E IL VENTO PHONE DELLA GERMANIA...............

CHIAMAMI CICLISTA CHE VA BENE.

Ciao Lorella un abbraccio.  

Vi abbraccio, Lorella.

[lorella 0]

Caro Nello, se non ci fossi ti si dovrebbe inventare.

SEI UN GRANDE ed io ti voglio in gran bene.

Lorella.

[betsabea 0]

Aiublu:

l'amore lo si sente, non lo si dà...lo si lascia agire...

infatti l'amore non resiste...esiste....

E' bello leggere, nero su bianco qualcosa che si sente, ma non si riesce ad esprimere.

Quando sono in due a sentirlo, allora è AMORE.

Grazie Aio.

[Bosko 0]

Riuscire a "vedere" l'altro.  

Distinguere l'altro dai nostri casotti mentali. Cioè non proiettargli addosso tutte le nostre "psicopatologie :) "

Questo induce a vivere in un rapporto ciò che si sente, più che quello che si crede di sentire, meno che mai quello che si pensa si sentire.

Se però non impariamo a vedere per prima noi stessi è molto difficile che riusciremo a vedere l'altro; quindi molto spesso ci si innamora delle nostre proiezioni, cioè di qualcosa che solo noi attribuiamo all'altro, ma che tanto spesso in realtà l'altro non ha...non è...

quando poi ci accorgiamo che l'altro non è, peggio ancora, cerchiamo di "cambiarlo"...eh no, eh no...

Vale per tutti i tipi di rapporti.

Vedere è amare.

Domanda da porsi sempre quando si vive un rapporto: "Sto cercando con questo rapporto di "confermare comodamente" i miei "squilibri" di fondo, perchè non intendo risolverli, fa niente che poi pirima o dopo questo rapporto scoppierà, o questo rapporto è tale per cui io riesco a continuare ad essere davvero me stesso, e quindi questo rapporto mi lascia libero di affrontare le mie dinamiche psicologiche, senza per altro aggiungervene di nuove?"

Amare è vedere e rispettare tutto ciò che l'altro è, senza mai desiderare di cambiarlo! Se vorrà cambiare lo potrà fare solo da solo, e solo se lo sente lui...non se lo sentiamo noi!...; qualche volta potremo "far gentilmente notare", discutere, ma mai pretendere...l'altro non ci deve mai nulla...: se non ci sta bene meglio cambiare aria...per cambiare una persona ci vuole una psicoterapia, non un amore...l'amore fa star bene chi già sta bene, non chi sta male...che continuerà a star peggio, aspettandosi dall'amore la guarigione miracolosa di tutti i suoi mali: non succede così...non accade mai questo.

L'amore non è un giocattolo che ci porta la Befana...e non è tutto ormoni...è anche e soprattutto serenità...

L'amore non è un procacciatore di materia prima per confezionatori di parrucche....

con tutto questo strapparsi i capelli di testa...  

Quel che dici è giusto... però a volte sei un pò "strano". Prendi il mio post per esempio...quello intitolato "Il limite". Lì parlavo di una ragazza dove io mi lamentavo e tu, giustamente, dicevi: vedi ti succede questo perchè le tue aspettative vengono deluse. Però poi dici: Riuscire a "vedere" l'altro, ma per vedere l' altro bisogna pur conoscerlo no? E se quello che conosciamo nn ci piace xhè nn possiamo lamentarcene?

Poi, a mio avviso, ci sono cose che in un rapporto ci devono essere PER FORZA sennò nn è un buon rapporto.

Fiducia, stima, rispetto, interesse per l' altro, mutuo soccorso, accettazione, voglia di condividere ecc...ecc...

Vedi io a lei nn ho detto nulla, ho provato pure a chiamarla ma nn mi risponde nemmeno al cellulare :shock: A quel punto gli ho mandato delgi sms per spiegargli la situazione, ma nn gli ho rinfacciato nulla perchè lei è così come è. Che dire.... io aspetto il giorno in cui lei cambierà...forse e nel frattempo me ne cerco un' altra :mrgreen:

[turbociclo 0]

esiste l'amore?

qui la questione è più : resiste l'amore?... :)

Oppure: "desiste" l'amore? Perché se si è capaci di superare i molti problemi, le tante difficoltà che sorgono nel rapporto, vuol dire che c'è un profondo legame alla base, quel legame che permette di continuare a vivere insieme nonostante le diversità.