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La mente, o il passato, non è un problema; il problema è nella vostra identificazione con la mente, con il vostro passato. L'attaccamento non intelligente, il sentimento di 'Io e mio' è il problema. Una volta che avete appreso l'arte del distaccare il vostro attaccamento e del divenire testimone, allora qualcosa cambierà nel modo in cui vedete ogni cosa. :rolleyes:

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La vita è come un giardino. E' del tutto normale che le foglie si secchino e i fiori appassiscano. Soltanto se ci ripuliamo del decadimento del passato potremo realmente godere della bellezza di nuove foglie e fiori. Allo stesso modo dobbiamo ripulire la mente dell'oscurità delle brutte esperienze del passato. La vita è ricordo nella dimenticanza. Perdonate ciò che deve essere perdonato; dimenticate quel che è da dimenticare. Abbracciamo la vita con rinnovato vigore

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Parole sagge..... non sempre però si riescono a mettere in pratica, sembra che la mente umana faccia fatica a ricordarsele!!!!

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Caro mio, il dolore che proviamo durante la nostra esistenza, fa si che ci aiuti a crescere, a maturare ad essere cosa buona e giusta. Se io dimenticassi dolori fisici, umilazioni, non sarei la persona che sono adesso e cioè una persona che sa' in quale direzione andare, che sa' cosa dire e non dire. Il mio non dimenticare il passato mi aiuta a sopportare il presente.

Un abbraccio, Lorella.

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La mente, o il passato, non è un problema; il problema è nella vostra identificazione con la mente, con il vostro passato. L'attaccamento non intelligente, il sentimento di 'Io e mio' è il problema. Una volta che avete appreso l'arte del distaccare il vostro attaccamento e del divenire testimone, allora qualcosa cambierà nel modo in cui vedete ogni cosa. :Whistle:

L'arte sublìme del distacco...tutto ciò è AMORE, nonostante sembri il contrario. Immagina di essere attaccatissimo a tua madre,

e che all'improvviso le colga un infarto. Il tuo attaccamento ti annebbierà i riflessi, ti oscurerà la mente e non riuscirai a fare ciò che veramente serve per aiutarla. Se invece raggiungi il giusto distacco, quella lontananza necessaria dalle cose per

non restare invischiato da esse, probabilmente riuscirai, con la necessaria freddezza, a compiere gli atti più opportuni.

E' come quando lo scienziato si fa prendere troppo la mano dal suo esperimento, col suo eccessivo coinvolgimento falserà

i risultati, mettendoci un IO smisurato... :huh:

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

E' il tempo che hai speso per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.
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Caro mio, il dolore che proviamo durante la nostra esistenza, fa si che ci aiuti a crescere, a maturare ad essere cosa buona e giusta. Se io dimenticassi dolori fisici, umilazioni, non sarei la persona che sono adesso e cioè una persona che sa' in quale direzione andare, che sa' cosa dire e non dire. Il mio non dimenticare il passato mi aiuta a sopportare il presente.

Un abbraccio, Lorella.

il mio dimenticarlo fa si che io ami il presente sempre e comunque, senza scelta e senza sforzo...

io come te non sarei stato lo stesso se avessi dimenticato,,,,ma alt dimenticare e non portare dietro i residui non essere lavati della memoria....

e comunque hai ragione....infatti non sono più lo stesso!

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Parole sagge..... non sempre però si riescono a mettere in pratica, sembra che la mente umana faccia fatica a ricordarsele!!!!

infatti la mente è l'ostacolo....mente intesa come il suo contenuto...

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L'arte sublìme del distacco...tutto ciò è AMORE, nonostante sembri il contrario. Immagina di essere attaccatissimo a tua madre,

e che all'improvviso le colga un infarto. Il tuo attaccamento ti annebbierà i riflessi, ti oscurerà la mente e non riuscirai a fare ciò che veramente serve per aiutarla. Se invece raggiungi il giusto distacco, quella lontananza necessaria dalle cose per

non restare invischiato da esse, probabilmente riuscirai, con la necessaria freddezza, a compiere gli atti più opportuni.

E' come quando lo scienziato si fa prendere troppo la mano dal suo esperimento, col suo eccessivo coinvolgimento falserà

i risultati, mettendoci un IO smisurato... :Whistle:

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ripensavo a quello che hai scritto, e ho pensato al mio compito di madre, io mi sono sempre definita "distaccata" verso il mio bambino, e in effetti mi rendo conto che evito di fare l'errore più comune fra i genitori (poi ne faccio una marea di altri eh!!!), cioè quello di educare con distacco, senza dire "ma poverino è piccolino" oppure "mi spiace farlo piangere" e via dicendo, rischiando poi di avere dei figli viziati e lagnosi.

Quindi è davvero importante prendere tutte le cose della vita che ci capitano con la giusta distanza, in modo da poterle affrontare con la freddezza necessaria alla risoluzione del problema...quindi non credo che occorra necessariamente dimenticare, o lasciarsi alle spalle il passato ma semplicemente tenerlo alla dovuta distanza perchè poi in fondo da ciò che è stato si impara e ci si forma.....

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attenzione qui stiamo travisando quanto io dico......

io dico che "io" "mio" non è il suo passato...dunque non mi identifico con esso, so di non esser quello.

io vivo nel presente.....sono puro rispetto il passato, non ho trascichi.....non giudico, non scelgo...

questo non vuol dire che non mi emoziono, non ho paura, ho altro. Ma significa che il pensiero di emozioni e paure non decide per me.

Essere freddi significa non avere sentimenti ( so che giusy non intendevi quello , ma è quello che hai detto)....essere consapevoli vuol dire capire che non esistono problemi se non rispetto a cio che non vorremmo fosse ma non è.

I problemi siamo noi...non esistono nella realtà, nella praticità---esistono solo per un fine, per uno scopo, per un obbiettivo...ma se il mio obbiettivo è vivere la vita per quello che è.....non ho ne problemi ne scelte da fare!

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bè il termine freddezza in effetti può essere inteso in quel senso ma io lo intendevo come "autocontrollo", come giusto distacco, non coinvolgimento, questo non significa, proprio come tu dici, essere menefreghista ma semplicement con farsi coinvolgere dagli eventi tanto da non riuscire a distinguere ciò che è con ciò che noi crediamo che sia....naturalmente le emozioni sono naturali e meno male che ci sono.....

Certo è bello ciò che dici, se ho una malattia è solo perchè il mio corpo non è d'acciaio e può succedere, quindi è solo ciò che è, una malattia, una volta capito questo si ha anche il "distaccamento" di cui parlavo, indispensabile per affrontarla nel migliore dei modi, se io invece mi lascio prendere dal panico, vedo la mia malattia come un "problema" appunto, bè allora son dolori....

E' questo che intendo, non so se adesso si capisce, a me in effetti non sembra molto diverso da ciò che tu dici ma prova a spiegarmi con un esempio se ritieni che non abbia capito....

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no, avevi già capito, ho voluto solo precisare per evitare equivoci con altri lettori......

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no, avevi già capito, ho voluto solo precisare per evitare equivoci con altri lettori......

:abbr:

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La mente, o il passato, non è un problema; il problema è nella vostra identificazione con la mente, con il vostro passato. L'attaccamento non intelligente, il sentimento di 'Io e mio' è il problema. Una volta che avete appreso l'arte del distaccare il vostro attaccamento e del divenire testimone, allora qualcosa cambierà nel modo in cui vedete ogni cosa. :ciao:

Ciao! Che ne pensi di queste poche righe?

La sofferenza denota che stai scavando nel cimitero del passato. Se non entri in contatto con il passato,

non puoi essere infelice. Se vivi nel presente, sei felice. Tra il passato e il futuro, chi sei tu? Sei la beatitudine.

(Poonja, "Dialoghi col maestro")

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Fare del passato delle esperienze di vita per il presente è una cosa saggia. Il problema è ricercare un equilibrio emotivo che non è sempre facile da trovare. Il dolore persiste fino a quando non riuscirai a trovare la spiegazione del "perchè è successo" e del "cosa" io potevo fare per non far si che ciò accadesse. E' questo che poi ci rende più forti nei confronti del futuro. Non sono molto d'accordo con la citazione riportata da Turbociclo. Se io ricerco il passato è perchè ho bisogno di spiegazioni, il mio animo non troverà pace fino ad allora. Il problema persiste quando entra in gioco "l'ossessione". Beatitudine è una parola grande forse per le persone sagge, per coloro che riescono sempre a trovare quel giusto equilibrio nei confronti della vita e di tutto ciò che li circonda senza farsi coinvolgere mai pienamente.

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Fare del passato delle esperienze di vita per il presente è una cosa saggia. Il problema è ricercare un equilibrio emotivo che non è sempre facile da trovare. Il dolore persiste fino a quando non riuscirai a trovare la spiegazione del "perchè è successo" e del "cosa" io potevo fare per non far si che ciò accadesse. E' questo che poi ci rende più forti nei confronti del futuro. Non sono molto d'accordo con la citazione riportata da Turbociclo. Se io ricerco il passato è perchè ho bisogno di spiegazioni, il mio animo non troverà pace fino ad allora. Il problema persiste quando entra in gioco "l'ossessione". Beatitudine è una parola grande forse per le persone sagge, per coloro che riescono sempre a trovare quel giusto equilibrio nei confronti della vita e di tutto ciò che li circonda senza farsi coinvolgere mai pienamente.

non esiste un perchè alle cose diverso dal loro passato. I perchè sono inutili , utili solo al passato che è "me"......non hanno valore in verità. Non mi interessa come mi sono rotto la gamba , mi interessa il dolore che sento e se dimenticando la caduta non sentissi dolore.?

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Fare del passato delle esperienze di vita per il presente è una cosa saggia. Il problema è ricercare un equilibrio emotivo che non è sempre facile da trovare. Il dolore persiste fino a quando non riuscirai a trovare la spiegazione del "perchè è successo" e del "cosa" io potevo fare per non far si che ciò accadesse. E' questo che poi ci rende più forti nei confronti del futuro. Non sono molto d'accordo con la citazione riportata da Turbociclo. Se io ricerco il passato è perchè ho bisogno di spiegazioni, il mio animo non troverà pace fino ad allora. Il problema persiste quando entra in gioco "l'ossessione". Beatitudine è una parola grande forse per le persone sagge, per coloro che riescono sempre a trovare quel giusto equilibrio nei confronti della vita e di tutto ciò che li circonda senza farsi coinvolgere mai pienamente.

fare del passato delle esperienze di vita per il presente è giusto ma perchè porsi delle domande se è passato? O perlomeno è giusto rendersi conto di ciò che è stato ma se non si riesce a scrollarsi di dosso il dolore non serve a niente capire il perchè!

Ci chiediamo allo stesso modo i perchè delle cose brutte che ci sono accadute con i perchè delle cose buone o positive?

Non credo perchè è la sofferenza il nostro problema!!! Non il perchè sia accaduta o no, una determinata cosa!

Allora se il passato diventa semplicemente "passato" e non tormento, allora possiamo vivere il presente nella sua interezza ed essere bene predisposti e aperti al futuro, qualunque esso sia, senza speranze o previsioni....

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fare del passato delle esperienze di vita per il presente è giusto ma perchè porsi delle domande se è passato? O perlomeno è giusto rendersi conto di ciò che è stato ma se non si riesce a scrollarsi di dosso il dolore non serve a niente capire il perchè!

Ci chiediamo allo stesso modo i perchè delle cose brutte che ci sono accadute con i perchè delle cose buone o positive?

Non credo perchè è la sofferenza il nostro problema!!! Non il perchè sia accaduta o no, una determinata cosa!

Allora se il passato diventa semplicemente "passato" e non tormento, allora possiamo vivere il presente nella sua interezza ed essere bene predisposti e aperti al futuro, qualunque esso sia, senza speranze o previsioni....

certo , brava e complimenti, davvero! :65:

Ma possiamo andare oltre....

non capire come e dove sono caduto (uso la metafora della gamba rotta)

ma chiedermi perchè cado sempre! Mi faccio male sempre e non voglio più soffrire?

Possiamo?

Ditemelo voi....come?

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scusami mio, non ho ben capito qual'è la domanda. :65:

Se è giusto chiedersi perchè si cade sempre o non soffrire anche se si cade sempre? :sun:

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scusami mio, non ho ben capito qual'è la domanda. :D:

Se è giusto chiedersi perchè si cade sempre o non soffrire anche se si cade sempre? :abbr:

e' uguale....

insomma abbiamo fatto questa metafora della caduta con un dolore che se non pensato svanisce....

dunque non mi devo preoccupare ne di perchè sono caduto quella particolare volta ne del dolore, così il dolore svanisce.....

applicato alla realtà è: soffro perchè lei mi ha lasciato, non importa il perchè l'ho a fatto, questo non eliminerà il mi dolore, e se non considero la cosa non soffro, e come non fosse mai accaduto....

torniamo alla metafora e chiedo, ma perchè cado sempre, non c'è un modo di evitarlo....

applicato alla realtà sarebbe: perchè soffro dunque, avete detto bene, ma comunque, voi soffrite a intervalli, non è vero? Allora se basta non pensare al fatto per non soffrire perchè soffrite.....c'è qualcosa che non cimbra alla perfezione!

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Questa è la parte più difficile....

diciamo che si dovrebbe vivere quel che viene senza aspettative di avere un qualcosa in cambio da ciò che si dà o si fa, si dovrebbe amare perchè si ama, e non per essere amati, si dovrebbe aiutare un amico non perchè questo poi aiuti noi ma solo per il piacere di farlo ad esempio...e quel che si riceve sono quelle grandi gioie in più che ci è dato di avere, solo così non ci sarebbero altre sofferenze, ma io mi chiedo è sempre possibile far questo? forse dovremmo liberarci dagli ideali e dalle regole sociali e vivere questa vita nella sua interezza, ma spesso è cosa ardua e diffile da attuare e si ritorna a "cadere" e a soffrire e poi se si è abbastanza bravi a dimenticare.....

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Questa è la parte più difficile....

diciamo che si dovrebbe vivere quel che viene senza aspettative di avere un qualcosa in cambio da ciò che si dà o si fa, si dovrebbe amare perchè si ama, e non per essere amati, si dovrebbe aiutare un amico non perchè questo poi aiuti noi ma solo per il piacere di farlo ad esempio...

ecco il problema......non comprendere cio che è, ma immaginarlo.....chi riceve? Qual'è l'entità che riceve....il ricordo, la memoria, il corpo.......cosa riceve chi? Tu sei pensiero, non altro....è il pensiero che riceve l'approvazione di un altro pensiero è gongola......dimmi? Riflettici....e dimmi domani....altrimenti non hai riflettuto abbastanza---

e quel che si riceve sono quelle grandi gioie in più che ci è dato di avere, solo così non ci sarebbero altre sofferenze, ma io mi chiedo è sempre possibile far questo? forse dovremmo liberarci dagli ideali e dalle regole sociali e vivere questa vita nella sua interezza, ma spesso è cosa ardua e diffile da attuare e si ritorna a "cadere" e a soffrire e poi se si è abbastanza bravi a dimenticare.....

E quel che si riceve è l'informazione di un pensiero.....l'amore è pensiero? ecco perche siete legati al passato che è motivo per cui cadete,......siete così testardi e non capite che voi non siete quel diavolo di passato, non siete pensiero.....perchè vi credete così limitati.....

Vedi giusy continuate a cadere perchè voi siete la caduta......voi siete l'amore finito, i ricordi...senza tutto cio sareste nuovi....ophhh non sareste....Giusy senza ricordi sarebbe una donna qualunque o qualunque donna....che è come dire tutte le donne......sarebbe il mondo...il cosmo...l'eterno....

bahh,,,,,,tante scemate sperando di trasmettere un po......ma si facciamo i presuntuosi....un po di luce.....

abbracci.....

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La mente, o il passato, non è un problema; il problema è nella vostra identificazione con la mente, con il vostro passato. L'attaccamento non intelligente, il sentimento di 'Io e mio' è il problema. Una volta che avete appreso l'arte del distaccare il vostro attaccamento e del divenire testimone, allora qualcosa cambierà nel modo in cui vedete ogni cosa. :p:

Da "Libertà totale", tanto per aggiungere qualcosa sul pensiero di Krishnamurti:

"Il pensiero è tempo. Il pensiero nasce dalle esperienze e dalle conoscenze, che sono inseparabili dal tempo. Il tempo è

il nemico psicologico dell'uomo. Il nostro agire si basa sul conosciuto e quindi sul tempo, e così l'uomo è continuamente schiavo del passato.

Diventando consapevoli del movimento della coscienza, possiamo osservare la divisione tra il pensatore e il pensiero, tra

osservatore e osservato, tra il soggetto dell'esperienza e l'esperienza. Scopriremo che questa divisione è illusoria. Allora rimane la pura osservazione, che è intuizione senza nessun residuo del passato. L'intuizione priva di tempo induce un profondo

e radicale cambiamento nella mente...".

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Da "Libertà totale", tanto per aggiungere qualcosa sul pensiero di Krishnamurti:

"Il pensiero è tempo. Il pensiero nasce dalle esperienze e dalle conoscenze, che sono inseparabili dal tempo. Il tempo è

il nemico psicologico dell'uomo. Il nostro agire si basa sul conosciuto e quindi sul tempo, e così l'uomo è continuamente schiavo del passato.

Diventando consapevoli del movimento della coscienza, possiamo osservare la divisione tra il pensatore e il pensiero, tra

osservatore e osservato, tra il soggetto dell'esperienza e l'esperienza. Scopriremo che questa divisione è illusoria. Allora rimane la pura osservazione, che è intuizione senza nessun residuo del passato. L'intuizione priva di tempo induce un profondo

e radicale cambiamento nella mente...".

ma, non è che ci tenga a questo tipo di precisazioni, ma sinceramente quello è un mio pensiero, so che è anche quello di K., ma infondo il sole è uguale per chiunque abbia le capacità di vederlo, comunque andiamo avanti!

il passo è vero, perchè lo ha detto lui....se lo avessi detto tu sarebbe?

Io lo trovo ovvio, me lo spieghi a parole tue....

non è un'interrogazione e che amici, avrei tanto da trasmettere, che preferisco rischiare di sembrare un pazzo fanatico spirituale, che non tentare di indicare la giusta via a chiunque incontro.....

andiamo avanti...cosa intende K.?

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