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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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sono un po' scoglionata sull'andamento della mia terapia, sull'utilizzo del transfert per capire qualcosa in più e, come se non bastasse, lunedì mi sono pure beccata un mezzo cazziatone da concettina..... :sorry:

Non parliamo di scoglionamento da terapia e, purtroppo, non solo! La mia dopo aver parlato, un po' avventatamente, di conclusione se ne è andata in vacanza per 17 lunghissimi giorni...e io mi ritrovo in crisi d'astinenza, come sempre, non è cambiato nulla, nessun passo in avanti!! Mi vengono in mente le prime delusioni amorose: stai male da morire e pensi che sia perchè sono le prime, perchè sei giovane e inesperta.....poi ti ritrovi a 50 anni a reagire esattamente alla stessa maniera e oltre alle "sofferenze" del caso, ti arrovelli anche sul fatto che dopo tanti anni, dopo tante esperienze, ancora non hai imparato un cxxx! Ecco abbiamo interpretato, parlato, ma poi alla fine quando se ne va io sto sempre punto e a capo :(:

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si, la voglio chiamare così, hai qualcosa da ridire ??

emmmm no, vabè..è una lunga storia!!!! :Raised Eyebrow: Se c'è la possibilità di cambiare nome, ti prego di prenderla in considerazione!!!!! :Whistle:

no ma non mento solo con lui......mento a volte (in buona fede x compiacere)....

Mi capita involontariamente,non me ne rendo conto.........

Qui no eh.......qui è diverso........

Ti spiego ........ penso che se dico di voler bene......e di stravedere x qs persona,penso che poi l'altro sia contento,gli faccia piacere,come fa piacere a me sentirmelo dire.......

no no zazà non mi condizioni........sta tranquilla,perchè lo so che sto comportamento non serve.......

Ma è proprio un mio meccanismo........poi non riesco a dirgli....che ho ingrandito un po' le cose....perchè mi piace fargliele vedere grandi........non so se rendo l'idea!!......

Lui pero'.......furbo....... ha capito il mio modo di strumentalizzare.....le persone...

anch'io vorrei come te creare un rapporto che rimanga dentro,che lasci il segno..........ma chissà.!!

questa cosa la capsico molto bene io elli, che ho il tuo stesso vizietto!!! Pensa che all'altra psi dicevo che andava tutto a meraviglia...infatti si è visto com'è andata finire...pensa te quelle che risate si faceva quando me ne andavo!!!! :Raised Eyebrow: Comunque credo che è giusto così....

E' dura ma pian piano ce la farai ad andarci oltre elli....ma sempre se avrai la forza di affrontare tutti gli argomenti (anche quelli che pensi che ptorebbero deluderlo) con lui....ovviamente questo vale anche per me!!! :Straight Face:

sono un po' scoglionata sull'andamento della mia terapia.....

ummm mi sa che ic passiamo il virus eh!!!! :Raised Eyebrow::icon_confused:

Io ieri le ho detto che avrei preferito non andarci, cercando di essere sincera....e lei mi ha risposto: "e allora perchè è qui Giusy"????? :Worried:

Chiaramente voleva dire tante cose con quella frase....ma a me ha dato ugualmente la sensazione che mi volesse sfidare....mi ha detto che secondo lei mi sento abbandonata a me stessa su quel lettino....e quindi non so cosa fare....e fin qui era chiaro...ma adesso che xxxx faccio però??????????? :Talking Ear Off:

Vabhè attendiamo.....e intanto ogni settimana mi sveno....per sdraiarmi su un lettino.... :Raised Eyebrow:

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Vabhè attendiamo.....e intanto ogni settimana mi sveno....per sdraiarmi su un lettino.... :Raised Eyebrow:

io ad assuntina (questo va meglio ? ^_^) ho proposto di organizzarsi con una lampada abbronzante così mentre sto stesa mi abbronzo.... almeno otterrei un risultato concreto con la terapia !! :B):

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io ragiono all'opposto

penso che se mostro l'amore faccio qualcosa di sbagliato e di conseguenza vengo giudicata negativamente

o ancora peggio maltrattata o abbandonata...

ho editato perchè mi vergogno

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Credo che non si è vista l'immagine, ho cambiato il link.

Vaiassa è la tipica donna del popolo, tendente ad urlare e a menare, decisamente animalesca!

Anch'io pensavo cose simili......quando ho ripreso mi rendevo conto della fortuna che avevo avuto, non desideravo a tutti i costi un legame forte, mi sentivo molto ragionevole ed equilibrata, ovviamente nei limiti del mio malessere, hehe.

Poi invece vai là e ti accorgi che hai fame, cazzzo!

che te ne strafotti di riflettere e basta, no! vuoi nutrimento!

Ho già straparlato del transfert e di tutto quello che ci racconta di noi....

Io voglio che quest'uomo sia un incontro importante della mia vita, che incida dentro di me qualcosa, che lasci il segno.

Qui non si tratta di scopare o di sposarsi l'analista o di trovarsi l'illusione del "papà/mamma" e tutte sti belle fantasie, ma di creare un legame affettivo VERO, INTENSO, al di là delle proiezioni.

Perchè secondo me sono questi legami che hanno il potere di smuovere veramente qualcosa dentro, in profondità.

Non lo so Judi, evidentemente sono fatta così di carattere, non m'interessano le cose tiepide, cerco di essere ragionevole e contenuta ma poi la bestia si ribella.

Voglio che ci sia coincidenza tra transfert e realtà, cioè desidero che la persona su cui proietto il mio desiderio di "amore" sia poi il giusto soggetto meritevole di questo e viceversa.

Sono vorace Juditta, sono un lattante che si vuole attaccare alla zizza e succhiare con tutta la forza possibile ed immaginabile! Seppur abbia imparato in qualche modo ad allattarmi da sola, quando vado lì voglio uno scambio di nutrimento, voglio prendere e dare, non so che farmene di psi cacasotto e distaccati (non parlo di ric, altrimenti non avrei resistito) che non sanno essere all'altezza della situazione, voglio avere a che fare con gente capace di DARE davvero!

Sì, enzo mi ha parlato di certi suoi aspetti, era un saltagalline, parole sue. Ma anche "peggio".......non aggiungo altro, sennò ti distruggo un mito :He He:

Vorrei dirvi una cosa: penso sia importante confrontarsi con la gelosia e con il "tradimento" e anche con un modo di essere maschile diverso da noi, sono brutte gatte da pelare ma se non si risolvono in qualche modo ci perseguiteranno per sempre, non vale avere l'atteggiamento dello struzzo. Penso che enzo mi abbia parlato diffusamente di questi suoi aspetti, generalmente vissuti come "negativi", proprio per aiutarmi a mitigare un certa mia gelosia "ossessiva".

eccomi qua...continuo a non essere lucida...

insomma se c'ho capito qualcosa, e può essere benissimo di no, se ric segue la regola della frustrazione...non ti DARA quello che cerchi. e non perchè lui sia un cacasotto, ma semplicemente perchè il suo modo di "curare" non è quello.

il modo di curare di enzo era diverso. l'hai detto tu era un outsider. ma gli outsider fanno storia a se...solo pochi hanno le caratteristiche umane per poterselo permettere. ciò non significa che i non-outsider non possano essere degli eccezionali analisti.

chiuso questo preambolo, se ric è un analista non dico ortodosso (non avrebbe accettato libro e dvd altrimenti) ma comunque più "tradizionale"...rispetterà questa benedetta/maledetta regola.

e qui, io non vado mai a cercare info per me...e va a finire che le cerco per rispondere a te!!! cercando delucidazioni su questa regola ho trovato la definizione:

Regola della frustrazione

Durante il colloquio, bisogna evitare di soddisfare i desideri consci ed inconsci del paziente, eccezion fatta evidentemente per il "desiderio" di avere un’opinione più chiara di sé. Questo perché le forme attraverso le quali il paziente esprime i suoi desideri consci ed inconsci sono le reali comunicazioni che sta facendo. Se il paziente potesse soddisfare liberamente i suoi desideri, probabilmente non ricercherebbe lo stesso colloquio clinico, anche nel caso si trattasse di desideri perversi. Dunque non lasciare che il paziente soddisfi con noi i suoi desideri, significa comunicargli di aver compreso che lo stesso non si trova all'interno di un colloquio clinico per avere soddisfazioni sostitutive, ma per mostrarci come, nella sua mente, il desiderio non trovi vie di espressione e di realizzazione soddisfacenti. La regola si applica bene laddove c'è stata la possibilità di comprendere la struttura mentale del paziente. Nel corso del primo colloquio è difficile applicare questa regola, sarà sufficiente un atteggiamento benevolmente neutrale.

mi ha chiarito le idee e mi sembra interessante. probabilmente Ric non ti da ciò di cui hai bisogno perchè LUI non ti aiuterebbe così...

io in fondo sono come te (anche se poi mi freno) ma se seguissi il mio istinto lo prosciugerei, affettivamente parlando...

credo che in alcuni momenti giovanni mi abbia dato alcune soddisfazioni...ma ho la sensazione che ora invece me le stia negando, probabilmente perchè per la terapia è giusto così.

ps. interessante però anche questa regola che non conoscevo:

Regola della reciprocità

Il paziente al termine del colloquio clinico deve ricevere almeno quanto ha dato.

Modificato: da juditta
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eccomi qua...continuo a non essere lucida...

.....................

mi ha chiarito le idee e mi sembra interessante. probabilmente Ric non ti da ciò di cui hai bisogno perchè LUI non ti aiuterebbe così...

io in fondo sono come te (anche se poi mi freno) ma se seguissi il mio istinto lo prosciugerei, affettivamente parlando...

credo che in alcuni momenti giovanni mi abbia dato alcune soddisfazioni...ma ho la sensazione che ora invece me le stia negando, probabilmente perchè per la terapia è giusto così.

sient'a'mme: AIUTATI CHE DIO T'AIUTA! :Raised Eyebrow:

beh, ora sto andando lì........a stasera per l'aggiornamento!

intanto, cara judi..... :abbr:

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che devo fa'? :search:

così d'istinto direi che devi volerti bene tu per prima però si sa, io non ci azzecco mai !! :Tounge:

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così d'istinto direi che devi volerti bene tu per prima però si sa, io non ci azzecco mai !! :Tounge:

mi sembrava che zazà avesse da svelarmi qualche segreto per far si che giovannino tornasse a darmele ste soddisfazioni!!! :He He:

(chissà perchè ultimamente mi viene da chiamarlo ...ino)

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creare un legame affettivo VERO, INTENSO, al di là delle proiezioni.

Mi viene da pensare che non cerchi un' analista.

Io non credo che l'analista possa darci l'affetto che noi cerchiamo, e lo dico a malincuore perché anch'io lo vorrei il suo affetto, ma purtroppo credo che bisogna arrendersi e metterci una pietra sopra: lui l'affetto che noi chiediamo non lo potrà mai corrispondere, magari ci saranno psi più aperti e meno ortodossi di altri,ma da qui a parlare di corrispondenza fra l'affetto o l'amore che il paziente cerca e l'affetto o l'amore che l'analista "può dare", ce ne corre.

Vorrei che lui mi dasse anche solo un briciolo dell'affetto che io chiedo, so che non lo farà mai, perché se lo facesse non potrebbe più aiutarmi, non sarebbe più lucido, credo che sia quella che Freud definisce una "follie a deux".

Lo vedo nel mio lavoro, nel mio piccolo, quando devo lavorare per le persone a cui voglio bene, io lavoro male, non vorrei rispettare termini, vorrei tutto e subito, insomma mi vengono dei pensieri paranoici che con un cliente qualsiasi non mi verrebbero.

Credo che anche per loro sia così, come potrebbero essere lucidi e consapevoli se ricambiassero il nostro affetto? Io credo che loro provino affetto, ma credo che sia un affetto del tutto diverso da come lo intendiamo noi pazienti.

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Mi viene da pensare che non cerchi un' analista.

Io non credo che l'analista possa darci l'affetto che noi cerchiamo, e lo dico a malincuore perché anch'io lo vorrei il suo affetto, ma purtroppo credo che bisogna arrendersi e metterci una pietra sopra: lui l'affetto che noi chiediamo non lo potrà mai corrispondere, magari ci saranno psi più aperti e meno ortodossi di altri,ma da qui a parlare di corrispondenza fra l'affetto o l'amore che il paziente cerca e l'affetto o l'amore che l'analista "può dare", ce ne corre.

Vorrei che lui mi dasse anche solo un briciolo dell'affetto che io chiedo, so che non lo farà mai, perché se lo facesse non potrebbe più aiutarmi, non sarebbe più lucido, credo che sia quella che Freud definisce una "follie a deux".

Lo vedo nel mio lavoro, nel mio piccolo, quando devo lavorare per le persone a cui voglio bene, io lavoro male, non vorrei rispettare termini, vorrei tutto e subito, insomma mi vengono dei pensieri paranoici che con un cliente qualsiasi non mi verrebbero.

Credo che anche per loro sia così, come potrebbero essere lucidi e consapevoli se ricambiassero il nostro affetto? Io credo che loro provino affetto, ma credo che sia un affetto del tutto diverso da come lo intendiamo noi pazienti.

ma chi l'ha detto che l'amore dev'essere per forza cieco?

Fiori, la verità è che non so che dire.

è evidente che ho avuto un'analista pazzo, pazzo al punto da farmi fare analisi e volermi bene e dirmelo più volte apertamente.

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ma chi l'ha detto che l'amore dev'essere per forza cieco?

Fiori, la verità è che non so che dire.

è evidente che ho avuto un'analista pazzo, pazzo al punto da farmi fare analisi e volermi bene e dirmelo più volte apertamente.

Non mi permetterei mai di insinuare che il tuo analista era pazzo. La mia voleva essere una riflessione.

Vorrei davvero (e allo steso tempo avrei timore della risposta) che il mio psi mi rispondesse alla domanda "qui dentro fra me e lei che c'è, lei prova l'affetto che provo io?", so che non mi risponderebbe, perché "non siamo qui a parlare di me".

Oggi si è definito come il pronipote di Freud (con alcuni accorgimenti)..........tanto per intendere la sua ortodossia.......................

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Oggi è stata una seduta molto intensa, appena arrivata ho visto i miei "oggetti" sulla scrivania, gli ho chiesto se era riuscito a vedere il film, lui mi dice di si, punto.

Poichè in settimana sono successe circa duecentomila cose dentro e fuori di me, ero in grande agitazione non sapendo da dove iniziare, cosa scegliere.

alla fine ho scelto di parlare di un paio di sogni......tanto per cambiare è uscita fuori la mamma assente, un seno che non allatta e un cazzzo che serve da sostitutivo.

Ricerche su questi temi forse sarebbero molto più interessanti di quelle sulle tecniche analitiche, che ne pensi Judi?

Quando sono uscita di lì ho realizzato che non avevo parlato per niente nè del libro nè del film, che sono rimasti dimenticati sulla scrivania :Raised Eyebrow:

Dopo neanche due ore l'ho richiamato e ho fissato un appuntamento per domani.

Mi piacerebbe raccontare tutta la seduta ma non so se ci riuscirò, per tanti motivi.

Ora ho bisogno di raccoglimento.

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Non mi permetterei mai di insinuare che il tuo analista era pazzo. La mia voleva essere una riflessione.

Vorrei davvero (e allo steso tempo avrei timore della risposta) che il mio psi mi rispondesse alla domanda "qui dentro fra me e lei che c'è, lei prova l'affetto che provo io?", so che non mi risponderebbe, perché "non siamo qui a parlare di me".

Oggi si è definito come il pronipote di Freud (con alcuni accorgimenti)..........tanto per intendere la sua ortodossia.......................

Ma io non pensavo che tu insinuassi questo, no, per niente, credimi.

Sono io che volutamente uso un termine forte ed equivoco per dire che certi risultati si possono ottenere anche dichiarando l'affetto, ma prima ancora provandolo!

è così difficile parlare di queste cose....uff

Per quanto mi riguarda vado avanti in quest'analisi finchè ci trovo una qualche utilità poi arriverà il momento di tirare qualche somma.....

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Sono io che volutamente uso un termine forte ed equivoco per dire che certi risultati si possono ottenere anche dichiarando l'affetto, ma prima ancora provandolo!

Alla prossima seduta proverò ad usare la linea argomentativa tua e di Judi, farò una bella arringa, vai a vedere che non ci ricavo qualcosa :;):

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Regola della frustrazione

Durante il colloquio, bisogna evitare di soddisfare i desideri consci ed inconsci del paziente,

ps. interessante però anche questa regola che non conoscevo:

Regola della reciprocità

Il paziente al termine del colloquio clinico deve ricevere almeno quanto ha dato.

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Oggi è stata una seduta molto intensa, appena arrivata ho visto i miei "oggetti" sulla scrivania, gli ho chiesto se era riuscito a vedere il film, lui mi dice di si, punto.

Poichè in settimana sono successe circa duecentomila cose dentro e fuori di me, ero in grande agitazione non sapendo da dove iniziare, cosa scegliere.

alla fine ho scelto di parlare di un paio di sogni......tanto per cambiare è uscita fuori la mamma assente, un seno che non allatta e un cazzzo che serve da sostitutivo.

Ricerche su questi temi forse sarebbero molto più interessanti di quelle sulle tecniche analitiche, che ne pensi Judi?

Quando sono uscita di lì ho realizzato che non avevo parlato per niente nè del libro nè del film, che sono rimasti dimenticati sulla scrivania :Raised Eyebrow:

Dopo neanche due ore l'ho richiamato e ho fissato un appuntamento per domani.

Mi piacerebbe raccontare tutta la seduta ma non so se ci riuscirò, per tanti motivi.

Ora ho bisogno di raccoglimento.

ammazza e menomale che è ortodosso..fissate gli appuntamenti così a caso???? :o: A parte che io non mi sarei mai sognata di chiederle un appuntamento dopo due ore e per giunta per il giorno dopo....ma credo anche che lei nemmeno me lo avrebbe concesso...almeno credo...o forse sono io che deduco???? :Raised Eyebrow: Scusate sto fuori davvero....scrivo e penso...non so più che pensare, comunque la r.d.f. secondo me è utile....lo dico per mia esperienza personale, anche se appunto frustrante!!!! :icon_confused: , mentre l'altra quella della reciprocità è davvero fica....chissà che ci sarà davvero questa reciprocità alla "fine"?????

:icon_rolleyes:

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ho fatto casino......

Va beh...riguardo alle due regole: nella Rdr cosa riceve il paziente in cambio se non una "compartecipazione emotiva", un essere accudito o un sentirsi "non più solo" o via dicendo..???...E questi non sono "bisogni soddisfatti"???..In effetti io non trovo altro da prendere in cambio...ma forse è un problema mio....Voi cosa vorreste in cambio...o meglio,cosa effettivamente ricevete?? Cosa vi portate a casa???...dico nella realtà delle vostre terapie....

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io mi aspetto di soddisfare l'unico desiderio che non deve essere frustrato...quello di comprendere me stessa e grazie a quello riuscire a risolvere da me i miei problemi....

Ci voglio credere nella terapia, altrimenti che ci vado a fare????Gli affetti li dovre e vorrei trovare gratis...

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ammazza e menomale che è ortodosso..fissate gli appuntamenti così a caso???? :o: A parte che io non mi sarei mai sognata di chiederle un appuntamento dopo due ore e per giunta per il giorno dopo....ma credo anche che lei nemmeno me lo avrebbe concesso...almeno credo...o forse sono io che deduco???? :Raised Eyebrow: Scusate sto fuori davvero....scrivo e penso...non so più che pensare, comunque la r.d.f. secondo me è utile....lo dico per mia esperienza personale, anche se appunto frustrante!!!! :icon_confused: , mentre l'altra quella della reciprocità è davvero fica....chissà che ci sarà davvero questa reciprocità alla "fine"?????

:icon_rolleyes:

Nella reciprocità si parla di COLLOQUIO CLINICO, per cui non credo si intenda "alla fine della terapia"...o sbaglio???

Zazà, il tuo Ric è molto disponibile....sono d'accordo con Digi...nemmeno a me Stefano avrebbe concesso una seduta il giorno dopo.............comunque, ho detto più volte in terapia che ho l'impressione che la psicoterapia faccia fatica a seguire gli eventi della vita (me la immagino come una vecchia signora che arranca zoppicando dietro alla vita che svolazza via veloce)...in un'ora condensare tante riflessioni, sogni, vicissitudini, stati d'animo di una settimana diventa impossibile.....allora ci si occupa solo di una piccola parte ....e questa cosa mi lascia sempre perplessa e insoddisfatta....

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Nella reciprocità si parla di COLLOQUIO CLINICO, per cui non credo si intenda "alla fine della terapia"...o sbaglio???

si hai ragione...è così..ho letto solo dopo, comunque la risposta l'ho data in base a questa chiave di lettura....

comunque, ho detto più volte in terapia che ho l'impressione che la psicoterapia faccia fatica a seguire gli eventi della vita (me la immagino come una vecchia signora che arranca zoppicando dietro alla vita che svolazza via veloce)...in un'ora condensare tante riflessioni, sogni, vicissitudini, stati d'animo di una settimana diventa impossibile.....allora ci si occupa solo di una piccola parte ....e questa cosa mi lascia sempre perplessa e insoddisfatta....

è vero, capita anche a me molto spesso....

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Gli affetti li dovre e vorrei trovare gratis...

Questa penso sia una frase VERAMENTE IMPORTANTE........con i soldi di mezzo, io faccio proprio fatica a pensarlo come un rapporto d'amore...e non è detto che io non lo desideri, anzi!!!....ma c'è il tarlo...IO PAGO......Oggi in seduta abbiamo ascoltato CURAMI...(ho portato lo stereo...sigh, lui se lo era dimenticato, ed il cd...risigh, lui si era dimenticato pure quello)e ho accennato al rapporto, ma poi non c'era più tempo.......Ciò che ogni paziente desidera è "ESSERE VOLUTO"...e non aggiungo "BENE", perchè mi sembra troppo...(Zazà, tu con Enzo sei stata fortunata...ma non è sempre così...ora capisco che è difficile abbassare le aspettative)...il fatto di pagare toglie la scelta del terapeuta...(un pò come con le puttane: pago quindi scelgo!)...dunque IO PAZIENTE TI SCELGO TI PAGO E TI VOGLIO....Lo psico...non sceglie i pazienti...si deve tenere pure i rompicoglioni....che fatica è VOLER BENE AD UN ROMPICOGLIONI???...Ed ai sentimenti non si comanda....UN ROMPICOGLIONI resta tale anche per uno psicanalista che si è fatto il lavaggio del cervello con Freud, Jung, Lacan,Beck...e tutti gli altri insieme!!!

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tu quindi non associ l'atteggiamento accudente ad un modo di fare tipicamente materno?

Tardi ma rispondo...

Per me non è così.....io ho accudito i miei genitori ma non in un modo materno (o non solo materno)....ero, soprattutto per mia madre un punto di riferimento affettivo così importante tanto da offuscare tutti gli altri.....e lei esigeva in cambio attenzione quasi esclusiva...con meccanismi così sottili da rendere tutto così annodato e complicato che starci nel mezzo mi faceva perdere le coordinate della realtà....Diciamo che ho affinato la capacità sottile di capire ciò che serve agli altri...e di presentarmi con "l'oggetto mancante"....sia affettivo, reale o di semplice attenzione...(un pò come il folletto dei desideri...poi mi piace stupire ma questa è un'altra parte un pò infantile..).questo sempre per la fame d'amore....o per dimostrare a tutti i costi "il bene",....solo ultimamente mi sono un pò sganciata da queste modalità, fregandomene in parte di chi mi sta attorno e concentrandomi più su me stessa....ed anche i regalini per lo psi, alla fine, sono spesso oggetti che hanno a che fare con la terapia...ma ci sto attenta e mi tengo d'occhio.

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