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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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ragazze io vado

questo week end ho anche il seminario e considerando il mio umore attuale non so proprio come ne uscirò :Nail Biting:...... speriamo bene !! :Praying:

a lunedì e buon week end a tutte !!

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buon w.e anche a voi.......

scusate oggi son stata una palla!Me ne rendo conto........

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questa può essere l'ennesima dimostrazione che non tutti i mali vengono per nuocere, fossi in te proseguirei su questa strada :;):

e chissà che tu non scopra che alla fine il drago è di cartone!

concordo!

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Che io sappia è il paziente a essere tenuto a dire la verità e tutto quello che gli viene in mente. Al contrario il terapeuta deve valutare di volta in volta se comunicare o meno le sue ipotesi, le sue interpretazioni e le sue emozioni al paziente in base all'effetto che ipotizza in lui. Così almeno mi è stato detto.

"Comunicare o meno le sue ipotesi........" non credo che significhi mentire, penso possa significare starsene neutrali e tacere, che poi era anche quello che dicevo io.

Se poi vogliamo giustificare in ogni modo il paziente perché noi stesse lo siamo...., è un altro paio di maniche.

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non capisco perchè parli di giustificare il paziente. lo sai qual'è l'approccio del mio psi verso i pazienti?

accettazione positiva incondizionata. me l'ha ribadito più volte...

il paziente deve essere se stesso, anche nella sgradevolezza...già ci solo le resistenze che ci frenano, ci manca solo che dobbiamo stare li a fare gli "educati"....nel caso, il nostro eventuale "attacco" allo psi andrà analizzato con lui.

riguardo alle reazioni dello psicologo...tenete conto che psicologi di orientamenti diversi si pongono in maniera diversa...

c'è l'analista specchio che rimane neutro...ma ci sono terapeuti che intervengono in maniera per niente neutra, anche incazzandosi quando è il caso (vedi il mio).

non possiamo giudicare l'operato di un altro psi, basandoci sul comportamento del nostro terapeuta!!!!!

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Sai, credo che sia un lapsus comune, anche chi non lo fa sarà sicuramente incappato negli stessi meccanismi, sono portata a pensare che siano fisiologici.

Io penso che la fase successiva ci sia già stata, sia per me che per te, non so se ricordi l'immagine della spirale, on ricordo più dove l'ho postata......non credo sia il caso di pensare ad un percorso lineare di miglioramento, sono fasi alternate che ritornano man mano a livelli superiori, così visualizzo la risalita.

Non prendere le mie frasi alla lettera, forse è il caso di chiarire. Ci sono momenti in cui avverto questo ristagno, l'enorme difficoltà a staccarsi dal dolore, altri in cui sto bene. Rispetto a tanti anni fa è cambiata l'intensità di certe sensazioni e poi nuovi modi di pensare e sentire si sono piano piano affacciati alla mia mente.

certo l'immagine della spirale mi torna...no so può essere...approposito di regressione, oggi pomeriggio mi è venuto in mente un sogno ricorrente che facevo da piccola e che avevo dimenticato....forse ne parlo....

buon w.e anche a voi.......

scusate oggi son stata una palla!Me ne rendo conto........

non è vero... :Hug:

non possiamo giudicare l'operato di un altro psi, basandoci sul comportamento del nostro terapeuta!!!!!

a prescindere da tutta la discussione, qui sopra se c'è una cosa che ho imparato è non giudicare mai uno psi da ciò che racconta il paziente e nemmeno una terapia facendo i confronti con la mia...poi vabhè dire l'impressione avuta dal racconto di un utente è pure giusto, siamo qui apposta... ma ognuno poi dentro di se deve sapere cosa è giusto e sbagliato...

Certamente gli psi non sono santi, non è detto che non sbagliano ma spesso noi pazienti interpretiamo mooolto male....ma se continuiamo ad andarci un motivo ci sarà no??????

Judy come stai????

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"Comunicare o meno le sue ipotesi........" non credo che significhi mentire, penso possa significare starsene neutrali e tacere, che poi era anche quello che dicevo io.

Se poi vogliamo giustificare in ogni modo il paziente perché noi stesse lo siamo...., è un altro paio di maniche.

Appunto tacere. Reprimere la sua rabbia a meno che non pensa che manifestarla possa essere utile al paziente. Concordo con juditta, che c'entra giustificare, sono loro che ci dicono che possiamo arrabbiarci, sfogarci, piangere, dire tutto quello che ci passa per la testa, quindi anche i dubbi e le critiche che ci passano per la testa. Nelle relazioni normali è chiaro che ognuno si preoccupa (più o meno a seconda di tante cose) dell'altro, delle sue possibili reazioni ecc, ma qui non è previsto e nemmeno auspicabile che il paziente si preoccupi di non ferire o offendere ecc il terapeuta.

Detto questo magari con me se si arrabbiasse sarebbe meglio. Chissà. Tanto, peggio di così...

Intanto appofitto per salutare margherita, se legge, con rammarico per il suo abbandono. Ma non potrebbe tornare sotto mentite spoglie? Tanto ormai ha solo uno psichiatra, come tutti noi altri, quindi sarebbe più difficile riconoscerla per chiunque, nemici, spie e agenti dei servizi segreti. Basterebbe contraffare un po' lo stile. Che ci vuole. Però mi sorge un dubbio. Ma non ci sarà un nesso tra la partenza del primo e il suo abbandono del forum? Certo si sono succeduti a brevissima distanza di tempo. Non è che è partita pure lei per seguirlo in capo al mondo? O magari il secondo, offeso di essere stato per tanto tempo definito secondo, appena è diventato unico ha voluto approfittare del suo potere ormai assoluto (noi pazienti non ne abbiamo si sa) per vietarle di scrivere.

In ogni caso, come nei romanzi e nelle telenovele, queste improvvise uscite di scena fanno un po' tristezza. Il lettore (o il pubblico) ci resta male. Che già muchacha non è riapparsa più, mannaggia.

Vabbè, un saluto a tutti, gli usciti di scena e i rimasti.

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mi unisco al saluto a margherita e muchacha....

SCUSATE L'OT

ma via anche tu?

sappi che tu sei quella che mi fa' rimanere nel forum altrimenti sarei gia'

andato via. quando vedo il tuo nick mi viene l'affanno, mi fai perspirare,

divento ansioso ed il mio cuore palpita e batte velocemente..... :Rose:

forse mi confondo con il panico o l'ansia. :rofl:

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:o: Ma Mike, mi dispiace che ti faccio questo effetto.... :unknw: non è mia intenzione!!!! :unsure:

comunque non vado via, salutavo solo chi è andato via per scelta o per forza....

Certo che se devo far danni è meglio che me ne sto buona buona eh.... :Sigh:

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resto assente due o tre giorni e non riesco più a tirarmi a pari....

poi lui........non so era proprio arrabbiato......

mi diceva che la terapia non aveva i presupposti x andare avanto perchè veniva meno il rapporto di fiducia......

io gli ho detto che........non era vero perchè tutto il percorso fatto fino ad adesso c'era.....non lo buttavo via..........forse era lui che nn lo vedeva......

Gli ho detto che stava interpretando male la mia frase........

E li lui si è nuovamente arrabbiato perchè ha detto che io appena lui parla io contesto,dico NO!!

Ma io certo ero mossa dalla rabbia........

non so dove arriveremo!Se arriveremo..

Ciao Elli...prima di tutto un bacio....poi credo che sia stato già detto tutto.....mi chiedevo solo una cosa: che c'entra la fiducia con il cazziatone??...Voglio dire, si può anche litigare (anche se, ti dico la verità, a me una reazione del genere mi farebbe piangere...brava tu che hai saputo controbattere)....si può dirsene di ogni...ma che c'entra la fiducia? Tu sei la paziente e se ribatti alle provocazioni non credo che sia per mancanza di fiducia...Inoltre, se tu dici che a te non è venuta a mancare (e lo saprai no????....magari si possono trovare altri motivi), allora è la sua fiducia nei tuoi riguardi che è venuta a mancare....visto che non ti crede!!!!

Poi credo anch'io che non sapendo bene come stanno le cose è difficile darti un parere.....concordo sul dire che anche gli psi hanno il loro "bel caratterino"...ne conosco uno che sta sempre in TV che pare un agnellino e poi con i pazienti urla come un ossesso........ecco, ripeto, a me farebbe morire di pianto...

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Care ragazze,

... di qui parto parlando del solito timore di essere sbagliata.

Racconto due sogni:

....Voglio ritornare lì perché prima di andar via gli ho mostrato un disegno che rappresentava un leone per verificare la somiglianza con lui e nell’osservarlo da vicino mi è sembrato di vedere un volto rigido, non disteso, un’impenetrabilità che sapeva di negazione, proprio nel momento in cui avrei voluto un sorriso di conforto.

...Non sapevo nemmeno se gli avrei detto la verità sulla mia richiesta di vederlo subito. Se una madre non è disponibile bisogna iniziare a “rubare”, vorrei l’amore donativo, senza chiedere ma se non è così bisogna farsi scaltri, prendere ciò che si può, essere ladri di situazioni. Funzionerà? Cerco soluzioni alternative….ma avrei voglia di fuggire da chi non mi vuole. Ho di nuovo il terrore di aver fatto un buco nell’acqua. Pensare a quella espressione sul suo volto m’intristisce.

...per cui finisci per assicurartelo, questo rifiuto, portando lì il solito dolore in cui ti muovi bene perché è terra conosciuta e non tenti nemmeno di instaurarlo questo rapporto che sogni, ma ora scrivendo mi vien di pensare che io ci ho provato altre volte ma è come se avessi percepito sottili rifiuti, a seconda delle situazioni.

Vado lì e busso il citofono, era ancora presto per l’apertura della portineria. Alza il citofono solo per aprire, anche qui penso ad un’ipotetica freddezza (ma in seguito, dopo la seduta, ho pensato anche l’opposto, ad un senso di familiarità: so che sei tu, è inutile che parlo............quanto mi seccano tutte ste proiezioni pure sulle cazzzate!). quando salgo, subito dopo il saluto gli faccio la battuta: dottore, ma lei apre così agli sconosciuti?! E se poi non ero io?! Ride.

...Faccio l’esempio dei secondogeniti, anche se nella mia realtà famigliare non ho vissuto questa modalità. Pare si dica che questi sono più scaltri dei primogeniti, perché sapendo che non c’è tanto spazio per loro tendono ad escogitare sistemi per prendere ciò che si può il più possibile, imparano a procurarsi le cose senza aspettare che qualcuno gliele porga.

. Perché non è vero che io soffro tanto di questi distacchi, anzi vorrei chiarire con lui questo tema, quello del sentire la persona, lui, dentro e vicino a me, che non dipende dal tempo, dal vedersi fisicamente, non credo di soffrire di questa forma di dipendenza in questo momento.

Ogni volta, davvero ogni volta che lo sentirò distante o contrario a me devo dirglielo e fornirgli la mia soluzione, perché, guarda caso, oggi ha concluso con un sorriso.

Devo anche avere il coraggio di contestarlo apertamente, con il rischio di fare una figura di merda, esprimere il disagio e non temere di non essere in grado di argomentare. La prossima volta dovrò parlargli del libro, d’altronde lo vuole anche lui.

Un’altra cosa che sto ricordando e che me lo ha fatto sentire vicino: parlando del forum, di quanto manca l’affetto e non sempre possiamo permetterci di ammetterlo a noi stesse,

..., ma che cazzzo di contorsioni per dire na cosa tipo io so che tu sai che io so……tutto per strappare la possibilità dell’essere voluti bene…….mmmmmmhmmmm……porca zozza………..Judi……..ahaaaaaaa…..e se la prossima volta gli chiedessi: Dottò!!! ……mmmmma lei…….LEI…… sa amare…....APERTAMENTE!!!!!!! :Devil::Devil::Devil:

Diossanto Zazà quanto mi hai mosso con 'sto scritto....io pure, io pure....sempre lì a vedere sulla faccia degli altri quanto sono sbagliata o quanto amata

Oggi pomeriggio chiamo un amico e dico "ti andrebbe stasera di andare a mangiare una pizza?". Lui risponde "sì"...e non aggiunge altro....E lì a velocità della luce partono i mille pensieri:forse non gli andava ma non osa dirmi di no, non avrei dovuto chiederlo, ma stasera mi sentirò di peso...e allora dico:"ma forse tu non puoi, forse non ti piace la pizza, forse..."..lui dice:"quanto sei snervante!!!"...Ecco, alle volte anch io mi sento snervante verso me stessa con questa insicurezza, questo sentirmi di peso, questo pensare che gli altri mi "sopportino".

E poi scatta il bisogno di cercare l'amore nelle espressioni del volto, negli atteggiamenti, nelle posture...in tutto il "non verbale" che per la bambina affamata diventa molto più affidabile della parola...perchè sempre incontollabile...e se parte il terrore di vedere il contrario, o l'indifferenza...allora si fugge...con dentro tristezza infinita.

Mi vedo anche nella scaltrezza del rubare l'amore, quando non viene donato in maniera disinteressata....ho già parlato della mia tendenza ad anticipare con carinerie varie i bisogni degli altri...

Ecco, poi mi rendo conto di un'altra cosa a cui non avevo pensato.........Avrei voluto più volte parlare con Stefano del rapporto/legame che si sta creando fra noi...Volevo chiarire da parte mia quel che sento ora, ed avrei voluto sentire da lui come si vive il rapporto con i pazienti...insomma con me...(A parte che mi fa un pò paura saperlo...come se parlandone la cosa prendesse consistenza e diventasse impossibile una retrocessione)..ma ho temuto fosse una perdita di tempo: dovevamo andare diritti verso la mia guarigione senza sprecare tempo. Ora, leggendoti mi rendo conto che il rapporto con lo psi è davvero un condensato dei rapporti esterni (e non parlo di transfert)...la mia paura di voler bene a Ste' e di chiedere chiarimenti è la mia paura di rimettermi in gioco in un rapporto...è chiudere gli occhi, non definire, negare!!!

Scusa zazà...ho parlato di me.....Senti comunque mi chiedo come fai a stare alzata fino al mattino ed a scrivere con questa lucidità e freschezza...Bellezza, sei una vera donna bionica ...altro che insicurezze e timori...quello, Ric, sta a letto tramortito mentre tu formuli pensieri intelligenti e profondi!!!

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:o: Ma Mike, mi dispiace che ti faccio questo effetto.... :unknw: non è mia intenzione!!!! :unsure:

ahhhhhhhhh mi viene il soffio al cuore. :icon_biggrin:

scusate per l'ot

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:icon_confused:

ma perche' sei cosi confusa ,io mi sto innamorando di te!! :icon_biggrin:

peccato che nn sei una psicologa altrimenti io sarei un tuo cliente fisso!!

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ma perche' sei cosi confusa ,io mi sto innamorando di te!! :icon_biggrin:

peccato che nn sei una psicologa altrimenti io sarei un tuo cliente fisso!!

Bhè posso sempre cominciare a studiare!!!! :Just Kidding:

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Diossanto Zazà quanto mi hai mosso con 'sto scritto....

E poi scatta il bisogno di cercare l'amore nelle espressioni del volto, negli atteggiamenti, nelle posture...in tutto il "non verbale" che per la bambina affamata diventa molto più affidabile della parola...

...la mia paura di voler bene a Ste' e di chiedere chiarimenti è la mia paura di rimettermi in gioco in un rapporto...è chiudere gli occhi, non definire, negare!!!

Scusa zazà...ho parlato di me.....Senti comunque mi chiedo come fai a stare alzata fino al mattino ed a scrivere con questa lucidità e freschezza...Bellezza, sei una vera donna bionica ...altro che insicurezze e timori...quello, Ric, sta a letto tramortito mentre tu formuli pensieri intelligenti e profondi!!!

Sono veramente felice che il mio racconto ti sia servito. Scriverlo qui è servito a me per seguire l'esigenza di condivisione che sento, metterlo a vostra disposizione perchè qualcuna possa trovarci qualcosa di suo e conferirgli così un'utilità comune, quindi non chiedermi scusa, parlando di te hai seguito i miei desideri, mi hai fatto sentire utile.

Mentre scrivo mi viene in mente una frase di "Memorie di Adriano" della Yourcenar.....vado a prendere il libro......incredibile.....ho trovato immediatamente il punto!

"Un gruppo, animato da una buona volontà ammirevole, mi si strinse intorno; la schiera, esigua ma rigorosamente scelta, ai miei ordini, era dotata della forma più alta di virtù, l'unica che io sopporti ancora: la ferma determinazione di essere utile"

......ricordavo solo l'ultima frase, quella che ho sottolineato....e invece che bello sapere e pensare di far parte di un gruppo....mi piace pensare che siamo noi :D:

Grazie per i complimenti ma devo smentirti, non sono bionica, semplicemente dormo tutta la mattina :blush:

bah.....finchè me lo posso concedere :icon_rolleyes: va bene così, ciao ciao :deadtired:

p.s: devo riflettere sulle tue considerazioni che ho messo in grassetto, sul perchè il non verbale vale di più della parola, sento che è così ma vorrei trovarne la spiegazione.

Ma è anche vero che il senso d'insicurezza tante volte mi ha fatto cercare la conferma verbale (ricordate quella pubblicità......"mi vuoi bene? ma quanto? ecc. ecc....."), evidentemente un misero surrogato, pezza a colori che serviva a tamponare, sostenere un'illusione.

Forse perchè fingere con il corpo è più difficile che con le parole?! :Raised Eyebrow:

.....devo riflettere....ma devo anche andare a dormire, tasto OFF, dove sei!??!! ci riprovo.... :deadtired:

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"Un gruppo, animato da una buona volontà ammirevole, mi si strinse intorno; la schiera, esigua ma rigorosamente scelta, ai miei ordini, era dotata della forma più alta di virtù, l'unica che io sopporti ancora: la ferma determinazione di essere utile"

......ricordavo solo l'ultima frase, quella che ho sottolineato....e invece che bello sapere e pensare di far parte di un gruppo....mi piace pensare che siamo noi :D:

p.s: devo riflettere sulle tue considerazioni che ho messo in grassetto, sul perchè il non verbale vale di più della parola, sento che è così ma vorrei trovarne la spiegazione.

Ma è anche vero che il senso d'insicurezza tante volte mi ha fatto cercare la conferma verbale (ricordate quella pubblicità......"mi vuoi bene? ma quanto? ecc. ecc....."), evidentemente un misero surrogato, pezza a colori che serviva a tamponare, sostenere un'illusione.

Forse perchè fingere con il corpo è più difficile che con le parole?! :Raised Eyebrow:

.....

Veroooo...io mi sento "facente parte del gruppo".....ci sarebbe molto da dire in proposito...

....anche riguardo al non-verbale, avrei da scrivere molto ma sono un pò di fretta....ti lancio soltanto questo episodio capitato a scuola:

Bambina con problemi di ritardo di sviluppo affettivo ed emotivo ....dopo aver fatto il disegno richiesto lo porta alla maestra. La maestra: "Brava, bello il tuo disegno, vai pure al posto...".....Lei torna al banco e la compagna le chiede "Cosa ti ha detto la maestra?"....."Che il mio disegno fa schifo!".........ERA ESATTAMENTE CIò CHE LA MAESTRA AVEVA PENSATO. ma, considerato il problema, aveva deciso di gratificarla.

I bambini, i casi "sociali", il disagio in generale..(io ci lavoro)... è un terreno su cui la menzogna non attacca.....IL NON VERBALE è per loro terreno più conosciuto, che non tradisce!

Io stessa me ne rendo conto, ho avuto un'infanzia con genitori litigiosi e con grossi problemi di rapporto....mia madre mi poteva anche dire che ANDAVA TUTTO BENE...io ho imparato a leggere cosa ci stava sotto alle parole e a fidarmi poco delle stesse.....in psicoterapia questa sorta di "lettura" si riattiva alla grande......(alle volte Stefano si stupisce)....ma credo sia normale, si rientra in uno spazio dove le protezioni tendono ad allentare, si ascolta più "la pancia" e meno la testa...........testa che nella sua follia spesso vuole..questo....

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la mia paura di voler bene a Ste' e di chiedere chiarimenti è la mia paura di rimettermi in gioco in un rapporto...è chiudere gli occhi, non definire, negare!!!

sono due giorni che rileggo i vostri interventi e vorrei scrivere qualcosa, ma...

sono in una fase complicata che è meglio che mi tengo per me. faccio sogni che rappresentano inequivocabilmente dubbi e confusione e crisi riguardo la terapia. e non ho bisogno di fare analisi per rendermene conto.

non posso svincolare, ne devo parlare con giovanni. non so perchè ma è difficile affrontare questo confronto. forse anch'io ho paura di mettermi in gioco, ma tutti questi sogni mi dicono che non posso chiudere gli occhi.

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resto assente due o tre giorni e non riesco più a tirarmi a pari....

Ciao Elli...prima di tutto un bacio....poi credo che sia stato già detto tutto.....mi chiedevo solo una cosa: che c'entra la fiducia con il cazziatone??...Voglio dire, si può anche litigare (anche se, ti dico la verità, a me una reazione del genere mi farebbe piangere...brava tu che hai saputo controbattere)....si può dirsene di ogni...ma che c'entra la fiducia? Tu sei la paziente e se ribatti alle provocazioni non credo che sia per mancanza di fiducia...Inoltre, se tu dici che a te non è venuta a mancare (e lo saprai no????....magari si possono trovare altri motivi), allora è la sua fiducia nei tuoi riguardi che è venuta a mancare....visto che non ti crede!!!!

Poi credo anch'io che non sapendo bene come stanno le cose è difficile darti un parere.....concordo sul dire che anche gli psi hanno il loro "bel caratterino"...ne conosco uno che sta sempre in TV che pare un agnellino e poi con i pazienti urla come un ossesso........ecco, ripeto, a me farebbe morire di pianto...

ciao priscilla cara come va?Ti leggo eh.......ti leggo e mirrivedo in tantissimi tuoi vissuti

la storia della maestra e della bambina.......ero io quella bambina!

Sai son riuscita a metabolizzare un po' la questione dello psi........

Ho elaborato un po' di cose..cose che lui mi ha detto che mi han fatto riflettere.Si mi stupisco anche io del fatto che non sia scoppiata a piangere e che rispondevo incaxxata ad ogni sua frase......lui mi parlava sopra......io ero proprio scatenata.......

Ma anche lui non scherzava...ogni parola che mi diceva mi faceva male......volevo scappare.......volevo andar li abbracciarlo e dirle facciamo la pace,volevo mille cose......era sicuro di se.....e parlava con tono severo ed autoritario,io avevo paura......

Provavo mille sensazioni insieme, non capivo,ero confusa, e nel mentre lui mi attaccava!

Sai adesso invece vedo le cose con un po' piu di razionalità......

Adesso sento che elli è divisa in due!C'è la parte che lo ama,che stravede per lui,che vorrebbe averlo sempre con se,che non vorrebbe mai essere abbandonata!Questa parte,lo stima lo reputa un bravo professionista...e sa che il suo comportamento è stato motivato dal fatto che io l'ho attaccato dicendo che il medico dove andavo prima mi capiva,mi metteva a mio agio.e mi faceva domande x aprirmi.E' li che si è arrabbiato perchè lui sosteneva che mettevo in dubbio la sua capacità professionale e il suo metodo!

Il metodo come ben sai priscilla non è fare domande,ma lasciare che il pz.parli ed esprima quello che sente!Io li gli stavo dicendo fra le righe che non lo condividevo.Io non volevo dirgli qs,volevo dirgli cosa pensavo 'senza filtri'....

Lui invece si è sentito attaccato!

Poi c'è l'altra parte di elli......quella che ha paura di lui,che lo considera 'freddo e troppo professionale',che lo paragona con gli altri psi,che contesta alcuni comportamenti,che vorrebbe cambiare psi......qs parte c'è........e ostacola la terapia!Io infatti non parlo.....faccio finta di fare terapia.....racconto le cose soft.......

Lui ha stimolato qs pensieri......lui mi ha parlato....di due parti.......e ho capito questo........(speriamo che siano solo due...perchè se no sono rivinata........non ho speranza!!)

Adesso la fiducia in lui c'è e non c'è....io per riuscire a capire tutto sto giro spiegato...dovrei raccontargli chiaramente sta 'doppia personalità'(mi sembra un film di dario argento!)

No va be.........l'ostacolo è (e lui secondo me lo sa..........)parlare con lui della parte chè è contro lui e sviscerarla per capire!Ma io ho paura che si senta attaccato,che si arrabbi di nuovo.........e mi spiace!Dovrei fargli una premessa dicendogli che il problema è lui....e io vorrei risolverlo con lui....perchè lui è il mio psi e mi conosce!E vorrei parlare di lui con lui,come se lui fosse un terzo.......fosse una persona astratta!

Ma non so.......poi quando sono li mi svaporano tutte le teorie.........e dico solo caxxate!!!

Comunque.........avevo pensato seriamente di non andarci piu'........,ma non possa stare senza lui!!!

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sono due giorni che rileggo i vostri interventi e vorrei scrivere qualcosa, ma...

sono in una fase complicata che è meglio che mi tengo per me. faccio sogni che rappresentano inequivocabilmente dubbi e confusione e crisi riguardo la terapia. e non ho bisogno di fare analisi per rendermene conto.

non posso svincolare, ne devo parlare con giovanni. non so perchè ma è difficile affrontare questo confronto. forse anch'io ho paura di mettermi in gioco, ma tutti questi sogni mi dicono che non posso chiudere gli occhi.

ciao judi....volevo salutarti.......e posso capire forse quando parli di dubbi,confusione crisi.....

questi momenti forse aiutano a capire.....bisogna passare da qs stati........

Sai quando scrivi 'devo parlarne con giovanni' vuol già dire che hai superato l'ostacolo di te stessa......passo non da poco.....hai capito che......non puoi chiudere gli occhi!

Dalle tue espressioni traspare si paura,ma molta consapevolezza..........mi sbaglio?

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purtroppo ti sbagli. non ne ho proprio di consapevolezza. e mi pesa da morire dovergli parlare di questi dubbi...non che non ne abbia mai avuti, credo che ciclicamente capiti a tutti...ma tutti questi sogni così negativi sulla terapia non li avevo mai fatti. e gliene devo parlare per forza, anche se non vorrei, e anche se non so neanche da dove nasca questa crisi...

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