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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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sai quante volte la seduta passa in silenzio. chiusi nel proprio tormento..

senza trovare il coraggio di parlare!

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si, poi in realtà ho capito che non è che uno necessariamente debba dire sempre tutto e poi tutto.

credo che ci siano delle parti di se estremamente private e personali.

una sfera intima in cui non necessariamente si debba coinvolgere il terapeuta.

se poi questo deve diventare una forma di violenza contro se stessi, contro la propria integrità personale.

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ciao left, nn sono daccordo sul fatto che dici che le cose intime e personali si possono anche nn dire in terapia!

allora è finito lo scopo della terapia.....sono proprio i segreti più tremendi e intimi che ti distruggono l'anima

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ciao left, nn sono daccordo sul fatto che dici che le cose intime e personali si possono anche nn dire in terapia!

allora è finito lo scopo della terapia.....sono proprio i segreti più tremendi e intimi che ti distruggono l'anima

dipende.

dipende dallo scopo della terapia.

non sono daccordo che i segreti ti distruggono l' anima ce ne sono anche di intimi e piacevoli di segreti.

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Sono totalmente confusa, continuo a pensare alla stessa cosa..e chiaramente non so che fare......

Anche io sono del parere che ci sono cose che sono talmente intime che vanno tenute x se...o quantomeno non ci si deve far violenza x dirle, se tutto avviene spontaneamente e senza forzature va bene, parlo x me non avrei ami pensato di riuscire a raccontare determinate cose, ma con il tempo sono uscite quasi da sole.... Certo con un pochino di difficoltà....

Buona giornata a tutti :wink:

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Io ho iniziato a scrivere.... ieri, oggi....quando sono un po' giù ho scritto quello che mi oassa x la testa le emozioni i pensieri....l'ho scritto davvero su un quadernetto, che dici... glielo do in seduta o no??? Che p...e non so cosa fare,non so come giustificare questa novità......Buona seduta.. :help::D:

Ieri sera non c'è stato verso di connettersi al forum, era fuoriuso!

Priscilla, secondo me devi fare quello che ti pare e poi perché mai dovresti Giustificare? che intendi per Giustificare? cosa c'è di male in una novità?

Ti ho detto, io mi porto dietro qualche appunto perché se mi blocco tiro fuori dalla tasca il promemoria. Se ti senti ancora più bloccata, fai come hai detto, daglielo e vedi che ti dice, forse ti dirà di leggere ad alta voce (che secondo me è cento volte peggio che parlare :Just Kidding: ) oppure se lo leggerà davanti a te oppure.....non so.

Io non ho capito se ti blocchi per imbarazzo, quindi le cose le hai in mente ma non riesci a dirle, oppure ti dimentichi proprio perché il blocco è inconscio.

Se hai la tendenza a dimenticare e sei molto timida potresti anche dare una sbirciatina ai tuoi appunti prima di bussare alla sua porta.

Devi regolarti tu ma fai di tutto per sbloccarti, ogni mezzo è lecito......anche scriversi gli appunti sulla mano! :D:

Quanto a me, ieri non è andata malaccio, l'ansia di guardare l'orologio era meno intensa e bene o male sono riuscita a parlare di quasi tutto quello che avevo in mente, il tempo a disposizione non parla mai.....ops...ho avuto un lapsus di scrittura....volevo dire che non basta mai (mo' devo pensare a sto lapsus :Thinking: )

Volevo porvi una domanda, sperando che qualcuna abbia voglia di rispondere. Per voi cosa significa essere unici???

Tempo fa ricordo che qualcuna di noi parlo di questo e poi è una cosa che ho letto anche su qualche libro di psicologia, insomma mi sono fatta l'idea che gli psi prima o poi tirano in ballo questo concetto in seduta.

Appena o tempo (gggh.....ho dimenticato l'H, che mi sta succedendo?? :o: ), presumibilmente stanotte, vi racconto come ho affrontato io l'argomento.

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Ieri sera non c'è stato verso di connettersi al forum, era fuoriuso!

Priscilla, secondo me devi fare quello che ti pare e poi perché mai dovresti Giustificare? che intendi per Giustificare? cosa c'è di male in una novità?

Ti ho detto, io mi porto dietro qualche appunto perché se mi blocco tiro fuori dalla tasca il promemoria. Se ti senti ancora più bloccata, fai come hai detto, daglielo e vedi che ti dice, forse ti dirà di leggere ad alta voce (che secondo me è cento volte peggio che parlare :Just Kidding: ) oppure se lo leggerà davanti a te oppure.....non so.

Io non ho capito se ti blocchi per imbarazzo, quindi le cose le hai in mente ma non riesci a dirle, oppure ti dimentichi proprio perché il blocco è inconscio.

Se hai la tendenza a dimenticare e sei molto timida potresti anche dare una sbirciatina ai tuoi appunti prima di bussare alla sua porta.

Devi regolarti tu ma fai di tutto per sbloccarti, ogni mezzo è lecito......anche scriversi gli appunti sulla mano! :D:

Quanto a me, ieri non è andata malaccio, l'ansia di guardare l'orologio era meno intensa e bene o male sono riuscita a parlare di quasi tutto quello che avevo in mente, il tempo a disposizione non parla mai.....ops...ho avuto un lapsus di scrittura....volevo dire che non basta mai (mo' devo pensare a sto lapsus :Thinking: )

Volevo porvi una domanda, sperando che qualcuna abbia voglia di rispondere. Per voi cosa significa essere unici???

Tempo fa ricordo che qualcuna di noi parlo di questo e poi è una cosa che ho letto anche su qualche libro di psicologia, insomma mi sono fatta l'idea che gli psi prima o poi tirano in ballo questo concetto in seduta.

Appena o tempo (gggh.....ho dimenticato l'H, che mi sta succedendo?? :o: ), presumibilmente stanotte, vi racconto come ho affrontato io l'argomento.

Ciao Zazà, credo proprio che sia l'imbarazzo a volte a bloccarmi, perchè non è possibile che durante la settimana io pensi a un sacco di cose da dirgli e poi alcune volte (non sempre) se ne vanno via. Ma a parte questo a me sembrava carino fissare i miei pensieri su un pezzo di carta e poi darlo a lui,spero in questo modo di avere da lui un aiuto e poi alcune cose riesco meglio a scriverele che a dirle....

Sono curiosa di sapere come hai affrontato l'argomento di cui parlavi... Aspetto... Ma perchè avete parlato dell'unicità ???? così all'improvviso?????

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Ciao Zazà, credo proprio che sia l'imbarazzo a volte a bloccarmi, perchè non è possibile che durante la settimana io pensi a un sacco di cose da dirgli e poi alcune volte (non sempre) se ne vanno via.

Oggi in seduta abbiamo parlato proprio di questo, del fatto che quando sono fuori vorrei parlare di mille cose mentre poi arrivo lì e mi blocco completamente. La mia psi pensa che questo mi succeda perché tento di assimilare il più possibile le sue parole, i suoi sguardi, la sua presenza. Sarei talmente attenta a non perdere nulla che lascio scappare via i pensieri. Dice che questo indica che in realtà ho un bisogno fortissimo di stare là dentro, talmente forte che sovrasta tutto il resto, anche il mio bisogno di parlare.

Un abbraccio a tutte

p.s. una stretta speciale alla mia piccola desaparecida ...... :;):

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Oggi in seduta abbiamo parlato proprio di questo, del fatto che quando sono fuori vorrei parlare di mille cose mentre poi arrivo lì e mi blocco completamente. La mia psi pensa che questo mi succeda perché tento di assimilare il più possibile le sue parole, i suoi sguardi, la sua presenza. Sarei talmente attenta a non perdere nulla che lascio scappare via i pensieri. Dice che questo indica che in realtà ho un bisogno fortissimo di stare là dentro, talmente forte che sovrasta tutto il resto, anche il mio bisogno di parlare.

Un abbraccio a tutte

p.s. una stretta speciale alla mia piccola desaparecida ...... :;):

:abbr:

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al volo...zazà io non ho bel capito cosa intendi per unicità...inizia a raccontarci tu che poi magari mi viene qualche idea!

son curiosa... :He He:

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una volta con la psi ne abbiamo parlato, e mi diceva e cercava di convincermi di quanto sia stupendo essere unici, da quanto sia bello differenziarsi dalla massa ecc :Talking Ear Off: ma a volte mi piacerebbe essere meno diversa e più conforme alla massa

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ciao ragazze, leggevo degli appunti da portare in seduta...io non ho mai portato nulla, in seduta anche se qualche volta ho appuntato i sogni e riletto prima di andarci.

Il perchè non saprei dirlo con precisione, un pò perchè come priscilla temevo il rifiuto, un pò anche perchè per come son fatta io tenterei di nascondere le emozioni dietro alla scrittura...poi va beh so anche che la mia psi è un pò contraria (nel mio caso però) a farmi portare bigliettini e lettere varie, e forse ho compreso, con il tempo anche perchè: io le emozioni , le mie emozioni le so raccontare anche fin troppo bene, e una lettera appunto servirebbe solo a quello ma non so viverle di fronte agli altri! Solo con lei ho imparato ad accettare il mio lato emotivo, e lasciarlo esprimere e fluire in sua presenza!!! cosa che ovviamente (parlo sempre di me) i bigliettini vari non mi avrebbero permesso!!!

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L'unicità!! Si anche con la mia psi è capitato di parlare di questo argomento!

Anzi a dir la verità è stato il fulcro delle mie ultime dolorosissime sedute!!! Si perchè se nel mio inconscio mi illudevo di poter essere "unica" per lei ,non vedendo altri pazienti e non sapendone nulla di nulla di lei....quel suo grembo gonfio e quella sospensione che si avvicinava invece mi ricordava continuamente che non lo ero... e io rifuggiavo il pensiero , io non potevo acccettarlo! Se non ero unica non esistevo!!! questo mi diceva il mio inconscio contorto!!!!

E questo mi riporta a mia madre....a quanto ho agognato la sua attenzione e quanto invece non l'abbia mai ottenuta!!!! Per lei non sono stata mai "unica".....e io per lei non esistevo (ovviamente i termini sono forti....non è un mostro mia madre ma inconsapevolmente mi ha ferito molto). Il binomio è nato lì!!! Mia sorella era "la figlia unica" e lei era l'unica ad esistere!!!!

Ecco l'esperienza di affrontare le sedute con un rivale (e che rivale) che scalciava mentre io paingevo e mi disperavo, mi ha distrutta!!! E poi i due mesi di silenzio, nemmeno interrotto da un semplice messaggio di auguri per pasqua, nulla!!!! L'ho desiderato non sapete quanto quel messaggio! Per me sarebbe stato i lsegno che lei mi pensava, che lei c'era, che nonostante tutto potevo essere "unica"!!!!

E invece è accaduto qualcos'altro!!! quel messaggio non è arrivato e io ho compreso che non è accaduto nulla, che presto la rivedrò e tutto sarà come prima. ho compreso che io non sono unica per lei ma unica come persona!!! Insomma anche no essendoci la psi mi ha insegnato qualcosa.....forse molto più di quanto abbia fatto di persona in questi due anni di psicoterapia!!! Il bello è che me l oaveva anche detto....che mi sarebbe servito!!! E c'è un particolare, che lei ha sottolineato, e cioè l'avere una data e un'ora fissati, il mio solito giorno e a mia solita ora!!!! A Pasuqa non mi ha mandato nessun sms, non mi ha mai chiamato per sapere se stavo bene ma lei per quel giorno ci sarà e sarà per me!!!!

so che può sembrare una magra consoalzione ma a me è servito , io sono rinata anche per me è stato un aprto lento e doloroso ma adesso misento davvero meglio....qualcosa è cambiato dentro di me...tanto da pensare di rivederla fra circa tre settimane e parlare di un eventuale pausa, stavotla da parte mia, per tutto il periodo estivo...

Diciamo che ho bisogno di provare a fermarmi un pò dal pensare e vivermi questa vita, inoltre ho anche altir problemi di carattere economico e sto trascurando aspetti altrettano importanti come la salute fisica...non solo la mia, per la terapia!!!! Ecco mi prendo questo tempoe vedo come va, magari ne parliamo insieme a settembre!!!

Ovviamente prima di lasciare, dovremmo parlarne insieme e valutarlo, non voglio sospendere di botto,non è un taglio che voglio ottenere....

Poi va beh magari fino a maggio cambio idea....non so....farò come mi sento, non è che voglio progettare questa cosa, magari vado lì e sento di voler parlare di altro e non tiro nemmeno fuori l'argomento non lo so!!!

Ho voglia però di rivederla....dopo la forte rabbia che mi ha accompagnato fino al periodo di pasqua ora è rimasto un profondo affetto...e un pò di nostalgia!!!!

Ciao a tutte...

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Ciao Zazà, credo proprio che sia l'imbarazzo a volte a bloccarmi, perchè non è possibile che durante la settimana io pensi a un sacco di cose da dirgli e poi alcune volte (non sempre) se ne vanno via. Ma a parte questo a me sembrava carino fissare i miei pensieri su un pezzo di carta e poi darlo a lui,spero in questo modo di avere da lui un aiuto e poi alcune cose riesco meglio a scriverele che a dirle....

Sono curiosa di sapere come hai affrontato l'argomento di cui parlavi... Aspetto... Ma perchè avete parlato dell'unicità ???? così all'improvviso?????

E allora vai, scrivi e porta tutto lì. anche quello che ci stai dicendo, le tue belle intenzioni.

Non è accaduto all'improvviso, l'argomento è uscito fuori già qualche seduta fa, non ricordo perché....leggendo quello che ha scritto Digi mi sembra di ricordare che forse lui a un certo punto ha commentato che io non mi ero sentita unica da piccola, forse avevo raccontato qualche episodio infantile, proprio non mi ricordo.

Poi una settimana fa mi ripete sta cosa che sono unica, però io l'ho lasciata scivolare via perché l'argomento non mi coinvolgeva tanto e ieri gli ho spiegato il perché, dato che durante la settimana ci avevo rifletttuto sopra.

Molto razionalmente pensavo che il discorso sull'unicità servisse a centrarsi su sè stessi....

Ah....mi sto ricordando perché la settimana scorsa ha messo il discorso in mezzo! Perché io parlavo di me usando espressioni tipo "Uno (cioè io) pensa che....fa....bla bla" e lui: "Uno chi??"

Credo che si era creato un equivoco, cioè che lui pensava che io parlassi di me generalizzando o qualcosa del genere e io a specificare che magari il mio era un parlare forse sciatto, impreciso, ma certo non mi sentivo di parlare come se fossi parte indistinta di un'umanità tutta uguale....spero si capisca ciò che sto dicendo, scusate, sono stanca.

Stavo dicendo, razionalmente ho sempre inteso questo argomento come un porre l'attenzione sul fatto che ognuno debba cercare la propria via senza confrontarsi troppo con altri, pena il rischio di conformarsi.

Inoltre scattava un sorta di pregiudizio pseudo logico (dico pseudo perché non so davvero quanto si regge questo ragionamento) e qui mi collego in qualche modo a quello che ha detto Patrina: se mi si dice che sono unica, nel senso che mi distinguo dalla massa, ma questa osservazione potenzialmente può e viene fatta a tutti, allora cade il discorso dell'essere speciali. In più non mi piace considerare l'essere singolari, e quindi in qualche modo migliori, come un vero valore.

Ma ora andiamo nello specifico per quanto riguarda i miei sentimenti.

Nel momento in cui Ric mi dice Lei è unica, l'animale dentro di me dice: già, ma unica per chi??? perché se sono unica per te allora ok,questa cosa mi piace, ma altrimenti non me ne frega nulla di questa unicità. Questa cosa gliel'ho detta chiara chiara, sono incapace di affrontare l'argomento in altri termini, per me tutto si riduce a un "si, vabbuò, ma mi vuoi bene si o no?!?!?"

E questa richiesta è talmente forte che m'impedisce di pensare, blocca tutto! Infatti ieri gli ho chiesto che cosa intendesse lui per unicità perché io non riesco ad andare oltre quello che ho spiegato anche a voi.

Lui ha iniziato a dire che significava che io ero indispensabile, insostituibile......ma io sempre non riuscivo ad andare oltre, pensavo, sì, che voleva dire che dovevo vivere per me stessa, non trasposta persona ecc ecc ma gli facevo notare come per me fosse, ecco, indispensabile sapere che vivevo anche in relazione a qualcun altro (sicuramente il modello dell'eremita non fa per me, hehe), che certo questo non doveva essere un'esagerazione, tipo la dipendenza affettiva dalla quale provengo ma davvero non riuscivo ad andare più avanti nel discorso....mi sono venute in mente varie cose su i miei familiari e via discorrendo.

Fatto sta che siamo finiti a parlare sul suo volermi bene, se lo sento oppure no.....è stato anche carino perché ad un certo punto io non sapevo dire fino a che punto sentivo il suo affetto, forse non lo sentivo tanto e lui ha puntualizzato: Ah, e questo è un problema! confermando in qualche modo che me ne vuole ^_^

Poi abbiamo dovuto sospendere e riprenderemo da qui e sarà per me abbastanza impegnativo nonché imbarazzante :sweat:

Anche perché più volte ho affrontato questo argomento e quindi quasi mi sembra di aver parlato a vuoto finora....pure questo gli ho fatto notare alla fine, uff!!

Scrivendo queste cose mi è tornato in mente che un'altra cosa di cui gli avrei voluto parlare, ma che mai è venuta fuori, è una possibile differenza tra uomo e donna in rapporto alla Relazione. Questa è una cosa che ho letto più volte e che mi convince molto, ossia che per la donna la relazione ha un'importanza maggiore per il suo sviluppo che non per l'uomo. Non ricordo chi scriveva che questo ha una sua ragione nel fatto che la donna è anche due, in quanto creatrice di vita.

Questo concetto mi preme molto perché potrebbe portare a delle riconsiderazioni sull'importanza che io do al rapporto....cioè ho il timore che l'analista si preoccupi di non istaurare con me un rapporto che potrebbe essere di dipendenza affettiva ma così facendo rischia di buttare il bambino con l'acqua sporca perché m'impedisce di crescere secondo la mia natura femminile......scusate, lo so che non si capisce.......mi stanno frullando centomila cose nella testa contemporaneamente....se riesco a metter in ordine qualche pensiero poi lo scriverò prossimamente.

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L'unicità!! Si anche con la mia psi è capitato di parlare di questo argomento!

Anzi a dir la verità è stato il fulcro delle mie ultime dolorosissime sedute!!! Si perchè se nel mio inconscio mi illudevo di poter essere "unica" per lei ,non vedendo altri pazienti e non sapendone nulla di nulla di lei....quel suo grembo gonfio e quella sospensione che si avvicinava invece mi ricordava continuamente che non lo ero... e io rifuggiavo il pensiero , io non potevo acccettarlo! Se non ero unica non esistevo!!! questo mi diceva il mio inconscio contorto!!!!

E questo mi riporta a mia madre....a quanto ho agognato la sua attenzione e quanto invece non l'abbia mai ottenuta!!!! Per lei non sono stata mai "unica".....e io per lei non esistevo (ovviamente i termini sono forti....non è un mostro mia madre ma inconsapevolmente mi ha ferito molto). Il binomio è nato lì!!! Mia sorella era "la figlia unica" e lei era l'unica ad esistere!!!!

Restando in argomento, sicuramente nemmeno tua sorella è "unica" per tua madre, perché per ricevere l'affetto di tua madre ha dovuto vestire panni non suoi, non ha potuto seguire la sua strada personale.

Molti genitori concepiscono i figli in base ai propri bisogni frustrati e questi figli reagiscono e subiscono un ruolo in base alle loro richieste e al proprio carattere.

Sempre ieri, è venuto fuori questo discorso anche per me (abbondantemente trattato negli anni passati con Enzo), cioè di come ognuno di noi figli abbia assunto un ruolo e quale prezzo abbia pagato per questo.

Paradossalmente, credo che il bambino con un carattere più forte rischia di pagare il prezzo più alto, cioè quello di essere odiato perché reagisce con più vigore alle forzature dei genitori.

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Restando in argomento, sicuramente nemmeno tua sorella è "unica" per tua madre, perché per ricevere l'affetto di tua madre ha dovuto vestire panni non suoi, non ha potuto seguire la sua strada personale.

Molti genitori concepiscono i figli in base ai propri bisogni frustrati e questi figli reagiscono e subiscono un ruolo in base alle loro richieste e al proprio carattere.

Sempre ieri, è venuto fuori questo discorso anche per me (abbondantemente trattato negli anni passati con Enzo), cioè di come ognuno di noi figli abbia assunto un ruolo e quale prezzo abbia pagato per questo.

Paradossalmente, credo che il bambino con un carattere più forte rischia di pagare il prezzo più alto, cioè quello di essere odiato perché reagisce con più vigore alle forzature dei genitori.

beh in realtà per me non è andata così!

Innanzitutto parlando dell'unicitàdi mia sorella io intendevo dire come io la sentivo e al vedevo questa cosa, non come fosse davvero!

Inoltre il punto è che mia sorella invece è stata accettata nel suo modo di essere proprio perchè era più simile a quello di mia madre, e credimi è la sua natura, non si è adattata!!! Lei infatti sta bene così!!! Io invece a differenza di lei, ero "diversa" e questo mio essere "unica" non è stato accettato, e hanno tentato in tutti i modi di uniformarmi...e la cosa peggiore è che ci sono riusciti per molti versi!!!! Ma è chiaro che poi uno la sua vera natura la conserva dentro, e non per niente io sono finita in analisi, con depressione e problemi relazionali, sessuali e quant'altro ,quando mia sorella vive bene così com'è stata forgiata!!!

Poi va beh anche lei ha le sue belle resistenze e i suoi enormi castelli di sabbia, ma appunto se li è costruiti per non doversi sforzare di vedere oltre....

Semmai il problema di mia sorella sta nel confronto con me...in quanto se a me è passata l'idea di non valere niente perchè lei valeva troppo, a lei è passata l'idea che lei vale tantissimo finchè io non valgo nulla!!!! Ed è chiaro che ha dovuto escogitare (soprattutto ultimamente che io comincio ad assumere la mai vera identità, staccandomi dal groviglio generale e restando unica!!!! Appunto!) una marea di stratagemmi, anche ai limiti della cattiveria (che per lei è solo affetto verso di me) per vedere tutte le pagliuzze nei miei occhi......e evitare sistematicamente le travi nei suoi!!!!

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Riguardo al discorso dell'unicità, vorrei specificare che io per unicità non intendo distinguersi dalla massa....secondo me il concetto è molto più intimo e psicologico....

Anche io ho sempre cercato di essere unica per gli altri....per mia amdre, mio apdre, le amiche, gli uomini, la psi!!!! Il punto è che io posso essere unica solo per me....

Ad esempio per mia madre, io sicuramnte avrei dovut oessere unica, nel senso distinta da mia sorella...ma io cercavo (perchè non ce la'vevo) anche l'unicità nel bene....un bene distinto d a tutto il resto!!!! Un bene distinto da quello di mia sorella, un bene che andava al dilà di ciò che facevo o dicevo...e invece.....non l'ho avuto!!!

Così ho capito che per essere considerata unica dovevo uniformarmi al volere altrui...così come avevo fatta con mia madre!

L'ho fatto con tutti, anche con la psi che appunto alla fine mi ha messo di spalle a lei, sullttino, mettendomi di fronte a me stessa!!!! Mi ritrovavo così a parlare di che? di cosa? Io che ero stata abituata a conformarmi al volere altrui, ora non sapevo che pesci pigliare, così ho cominciato poco alla volta a tirar fuori me stessa, forse anche solo perchè avevo capito che questo voleva lei... Ma a poco a poco mi è cominciato a paicere, sono uscite cose interessanti, è uscito il mio carattere la mia identità e la mia unicità!!!!

Io solo sdraiata sul mo lettino, rosso come la sua poltrona. Io la centro di tutto, io che dovevo essere lì per me stessa, dovevo lavorare per me stessa, piangere e disperarmi per ritrovare me stessa!!!

La tua domanda: Unica per chi? Unica per me stessa!!!! Unica anche per la psi ma non in quanto "preferita" o "migliore" o "speciale" ma in quanto "distinta" da tutto il resto....non sono "una" paziente e nemmeno "la paziente e basta ma "la paziente Digi"!!!!! Unica, perchè nessuno è come me, perchè gli altri pazienti la faranno painere, commuovere, o divertire o affezionare ma mai allo stesso modo in cui posso farlo io.....

Ecco io adesso questo l'ho capito e no so come mai questa assenza della psi mi abbia portato a questa conclusione, ma per me è una consapevolezza che mi ha aperto un mondo!!! Non so come dirlo ma è come se ad un tratto avessi tolto i paraocchi e vedessi in modo ampio, e tutto mi sembrasse più largo e accogliente!!!! Mi sento più rilassata perchè non devo più seguire una linea retta ma posso svoltare, tornare indientro, fare quello che mi pare e ritrovarmi sempre....

Non vedo l'ora anche di parlarne con lei....

voglio vedere se lei con il suo occhi da psi scorge questo cambiamento o se mi sto solo illudendo...ma l'occhio vigile ce l'ho anche io...non mi va di illudermi...non mi serve a nulla!

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Riguardo al discorso dell'unicità, vorrei specificare che io per unicità non intendo distinguersi dalla massa....secondo me il concetto è molto più intimo e psicologico....

Anche io ho sempre cercato di essere unica per gli altri....per mia amdre, mio apdre, le amiche, gli uomini, la psi!!!! Il punto è che io posso essere unica solo per me....

Ad esempio per mia madre, io sicuramnte avrei dovut oessere unica, nel senso distinta da mia sorella...ma io cercavo (perchè non ce la'vevo) anche l'unicità nel bene....un bene distinto d a tutto il resto!!!! Un bene distinto da quello di mia sorella, un bene che andava al dilà di ciò che facevo o dicevo...e invece.....non l'ho avuto!!!

Così ho capito che per essere considerata unica dovevo uniformarmi al volere altrui...così come avevo fatta con mia madre!

E' quello che ho sempre fatto io, ho sempre cercato di essere unica x gli altri adattandomi alle loro esugenze alle loro richieste, ma quello che ho sempre cercato è l'amore senza condizioni, anche io sono sempre stata considerata nulla a differenza di mia sorella, mi mancano tante cose...sopratutto io ho ancora la speranza di essere una "paziente" (non mi piace questo termine ) "speciale", e mi rendo conto che così non è e non sarà mai, ed è giusto così....Ma devo ancora cercare di elaborare in qualche modo questo mio bisogno d'affetto, non posso pensare e sperare di essere "unica" x gli altri, ma come dicevi tu lo devo fare x me stessa, devo convincermi che valgo al pari o più degli altri....

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priscilla non devi convincerti di nulla e nememno colpevolizzarti per quello che provi....anzi se vuoi un consiglio per quello che è il mio vissuto però (magari per te non è così) vivitelo più che puoi questo tuo sentire....e parla con lui, affronta questo argomneto, solo vedendolo da ogni singolo lato riuscirai a staccartene....

Fa tanto male lo so....ma noi sappiamo che la psicoterapia non è facile!!!!

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alla fine (distratta dall'altro topic :Rolling Eyes: non ho ancora detto la mia su questo interessante argomento.

in realtà mi ritrovo tanto in ciò che ha scritto giusy, soprattutto in questa parte

La tua domanda: Unica per chi? Unica per me stessa!!!! Unica anche per la psi ma non in quanto "preferita" o "migliore" o "speciale" ma in quanto "distinta" da tutto il resto....non sono "una" paziente e nemmeno "la paziente e basta ma "la paziente Digi"!!!!! Unica, perchè nessuno è come me, perchè gli altri pazienti la faranno painere, commuovere, o divertire o affezionare ma mai allo stesso modo in cui posso farlo io.....

io con unico non intendo "diverso dalla massa" o "superiore" o cose del genere. intendo "dotato di proprie caratteristiche peculiari". secondo me siamo tutti "unici",nel bene o nel male, anche se è vero che la maggior parte delle persone tende a conformarsi a una certa immagine sociale, o alle aspettative altrui, mettendo in ombra gli aspetti di sè che non ricalcano un certo modello. quindi recuperare la propria unicità significa recuperare se stessi, in un certo senso, soprattutto quando si è "distorto" troppo il proprio carattere per piacere, per andare incontro alle aspettative altrui, perchè non ci si accetta...e mille altri motivi.

il rapporto col mio psi mi è servito molto da questo punto di vista...beh innanzitutto come esempio, nel senso che lui ha un carattere particolare, e non ha paura di essere anticonformista. ma in un senso non banale, non credo di riuscire a spiegarvelo, è una persona che ha un modo molto "libero" di guardare alla realtà, e dei punti di vista molto personali. questa cosa ha fatto da contrasto alle mie "schematizzazioni" selvagge: non si tratta di aderire al suo modo di vedere le cose, ma di imparare che si può pensare fuori dagli "schemi". nel mio caso i miei schemi, a volte anche "la ribellione" può trasformarsi in un conformismo al contrario, che comunque finisce per allontanarci dal nostro vero sentire.

o dal mio vero sentire...non vorrei parlare troppo al "plurale". :icon_confused:

e questo è un primo aspetto di "unicità".

il secondo è legato all'accettazione di sè, un po' quello che diceva Giusy. diciamo che io sento di "piacere" al mio psi, a parte il "bene" che non credo sia il fulcro per me, sento di piacergli come persona. gli piaccio così come sono, col mio carattere spesso particolare...ecco, lui mi ha fatto sentire che posso piacere "per come sono". per come sono, e basta. unica perchè sono io, con pregi e debolezze e difetti e a volte un caratteraccio.

magari è difficile da capire, o magari no, ma io non ho mai ritenuto di poter piacere per il mio modo di essere. ho sempre pensato che avrei dovuto essere "altro" per essere apprezzata. con altre caratteristiche, altro modo di fare, ecc, ecc...

lui mi ha fatto sentire che posso piacere così come sono. non a tutti ovviamente, quello non mi è mai interessato, ma a qualcuno si.

e ovviamente questo sentimento, questa consapevolezza ha aperto pure a me un nuovo modo di vedere le cose, una consapevolezza da portare fuori di li, che non rimane limitata al nostro rapporto.

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mi ritrovo molto anche nella prima parte jyditta, anzi ti dirò che mi ha portato a una seconda riflessione che cerco di esprimere anche se dovrei andare...seno la scordo...

spesso mi è capitato di vedere una persona 8uomo o donna indifferente) e trovarla "particolare", non nel senso di no conformata o diversa o chissà che, ma adesso capisco cosa mi colpisce di alcune persone, che poi conoscendole noto che hanno tutte questa caratteristica comune: e cioè essere sè stesse!

Questo tipo di perosne si notano subito, perchè essendo sè stesse sono uniche, non hanno bisogno di uniformarsi o conformarsi, di essere anticonvenzionali o "contro"!!!! Loro sono semplicemente quel che sentono e avranno mille difetti, saranno simpatiche o antipatiche ma c'è qualcosa in loro che le rende "uniche" come io non mi sono mai sentita! Ecco è come se captassi questo genere di persone, mi attraggono proprio e mi piace osservarle!!!

Ultimamente sento che una parte di me sta cominciando a lasciarsi andare a essere sè stessa a non conformarsi e non "mimetizzarsi" più....e posso dirvi che la differenza non la vedo solo io....certo essendo sempre stata accondiscendente con tutti, ora corro anche il rischi odi risutlare antipatica a qualcuno ma se priam per me era una cosaterribile ora me ne frego e sto bene, anche nel mio risutlare antipatica...anche se per la maggiorparte delel votle quello che capita e di essere proprio considerata "unica".....nel senso che diceva juditta....e questo per me che l'ho sempre ammirato negli altri è davvero un traguardo insperato!!!!

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scusate ho scritto malissimo ma me ne devo andare...spero il senso però si capsica.... :unsure:

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priscilla non devi convincerti di nulla e nememno colpevolizzarti per quello che provi....anzi se vuoi un consiglio per quello che è il mio vissuto però (magari per te non è così) vivitelo più che puoi questo tuo sentire....e parla con lui, affronta questo argomneto, solo vedendolo da ogni singolo lato riuscirai a staccartene....

Fa tanto male lo so....ma noi sappiamo che la psicoterapia non è facile!!!!

Ciao Digi, sono riuscita a lasciargli le cose che avevo scritto...Gliele ho date alla fine della seduta chiedendogli di leggerle con calma, lui ha detto che lo farà....La prossima settimana vedrò, se mi dirà qualche cosa o no...Hai ragione tu.. fa tanto male ed è sempre così difficile... Baci buona giornata

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ciao priscilla!!! Mi fa paicere che hai avuto i lcoraggi odi consegnargli quei foglietti, però sappi che c'è la possibilità che lui non ne faccia cenno, che aspetti te, non sentirti abbattuta per questo, anzi se riesci e ti va di farlo comincia a tirar fuori tu l'argomento ,così tagli la testa la toro.... (quanto è brutto sto detto!!!! :(: )

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ciao priscilla!!! Mi fa paicere che hai avuto i lcoraggi odi consegnargli quei foglietti, però sappi che c'è la possibilità che lui non ne faccia cenno, che aspetti te, non sentirti abbattuta per questo, anzi se riesci e ti va di farlo comincia a tirar fuori tu l'argomento ,così tagli la testa la toro.... (quanto è brutto sto detto!!!! :(: )

Si ho tenuto conto anche di questo....Anche se non credo non toccherà l'argomento, perchè mi ha detto che si sarebbe appuntato le cose ( penso molte) che non fossero state scritte in maniera chiara e poi ne avremmo parlato... Mi sento un pochino in ansia, penso forse di non aver fatto la cosa giusta...Mah la prossima settimana si vedrà.... Certo se lui poi, non ne dovesse parlare tirerò fuori io l'argomento, non riuscirei a stare con quel pensiero senza parlarne....E tu come stai?????' Buona giornata

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