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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Il rapporto paziente terapeuta è unico quanto lo sono le persone che lo compongono,e i sentimenti in gioco delicati. E il tuo caso, juditta, fa capire bene come ogni terapia sia diversa e si carichi di significati e di emozioni diverse. Si possono condividere delle cose, qualcosa, qualcosa che ci fa sentire simili...nel mare delle nostre rispettive diversità..

Io pure non sono più interessata a "sapere" cosa fa la terapeuta, quali tecniche usa, io voglio fare il mio ruolo di paziente e concentrarmi su di me, più che su di lei.Anche perchè l'ho fatto in passato e dopo averlo fatto mi sono resa conto che lo facevo per avere un controllo sulla terapia, armarmi in qualche modo contro l'analista, giocare d'anticipo sulle sue mosse,contrastare l'asimmetria, farmi vedere l'intelligentina di turno...invece di lasciarmi andare liberamente al flusso delle emozioni, dei sogni, dei ricordi e delle associazioni...

Quel che mi piacerebbe fare è, invece, avere il coraggio di parlarne apertamente con lei se a volte mi pare sia distaccata o partecipe.E mi piacerebbe proprio per quello che tu dici con molta chiarezza : non è tanto ciò che rimane non detto che mi preoccupa di dire, che di cose importanti di cui parlare ce ne sono, quanto il fatto che sale questo disagio sotterraneo, come lo chiami tu, per qualcosa che c'è, non è svelato, e mette in discussione la fiducia e l'aprirsi completamente, il consegnarsi senza riserve a una persona disposta a farsi carico di noi.

Che si tratti di rivelare l'innamoramento reale o presunto, che si tratti di far notare una cosa che infastidisce quel che conta è che qualcosa rimane taciuto, non detto, inespresso..e ogni cosa che viene accantonata non per questo è risolta; tuttavia così come a volte si tace per un lungo periodo un sogno fatto e particolarmente inquietante, perchè non si è pronti per affrontarlo così accade anche per i sentimenti positivi o negativi che si hanno per l'analisi ed è giusto non precorrere i tempi. Ed è giusto godere del piacere di vedersi rispettati nelle proprie reticenze che anche questa è accoglienza.Soprattutto se si pensa come spesso ci strattoniamo dove non siamo ancora pronti ad andare per "dovere" o per dimostrarci che abbiamo "volontà".Ma nè per dovere nè per volontà si devono fare le cose in analisi, ma solo quando e perchè è ciò che sentiamo di fare in un certo momento.

Il transfert è soprattutto emozioni dentro una relazione, e quel che conta è proprio la relazione perchè è dalla qualità della relazione terapeutica che dipende la guarigione, la relazione è la cura.

Che il terapeuta abbia il suo bagaglio di tecniche e strategie è, in definitiva, una garanzia, la garanzia che si va lì a parlare con qualcuno che sa come avvicinare il dolore, come accogliere le esperienze del paziente, come aiutarlo a impadronirsi della sua vita e di se stesso. E per fortuna che ha la tecnica altrimenti non ci sarebbe nessuna differenza tra l'andare da un terapeuta o da un amico.

concordo con tutto ciò che dci ilaria, in più mi hao fatto riflettere, perchè anche a me capita di voler sapere le tecniche che potrebbe usare la mia psicoterapeuta e so che questo potrebbe anche essere una specie di muro che metto fra me e lei...impedendole di oltrepassarlo....e aiutarmi.....forse è per qesto che l'anno scorso dopo tre-quattro sedute in cui parlavo del più e del meno mi ha liquidata? :Kiss: Fatto è che io l'ho vissuto e lo vivo ancora come un calcio nel sedere....

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concordo con tutto ciò che dci ilaria, in più mi hao fatto riflettere, perchè anche a me capita di voler sapere le tecniche che potrebbe usare la mia psicoterapeuta e so che questo potrebbe anche essere una specie di muro che metto fra me e lei...impedendole di oltrepassarlo....e aiutarmi.....forse è per qesto che l'anno scorso dopo tre-quattro sedute in cui parlavo del più e del meno mi ha liquidata? :Kiss: Fatto è che io l'ho vissuto e lo vivo ancora come un calcio nel sedere....

............probabilmente cara Giusy perchè non le lasciavi centinaia di euro al mese............... ecco il mio dilemma....come possono persone che

ricevono soldi...e non pochi.....per ascoltare la mia anima...poter condurmi alla "guarigione", se è ciò che cerco rivolgendomi a loro????

.............credo che Antius non si sia espresso al meglio.ma in parte concordo con lui...........anche se comprendo chi gli ha risposto delle proprie difficoltà incontrate per anni .......... è difficile.......

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Il rapporto paziente terapeuta è unico quanto lo sono le persone che lo compongono,e i sentimenti in gioco delicati. E il tuo caso, juditta, fa capire bene come ogni terapia sia diversa e si carichi di significati e di emozioni diverse. Si possono condividere delle cose, qualcosa, qualcosa che ci fa sentire simili...nel mare delle nostre rispettive diversità..

Io pure non sono più interessata a "sapere" cosa fa la terapeuta, quali tecniche usa, io voglio fare il mio ruolo di paziente e concentrarmi su di me, più che su di lei.Anche perchè l'ho fatto in passato e dopo averlo fatto mi sono resa conto che lo facevo per avere un controllo sulla terapia, armarmi in qualche modo contro l'analista, giocare d'anticipo sulle sue mosse,contrastare l'asimmetria, farmi vedere l'intelligentina di turno...invece di lasciarmi andare liberamente al flusso delle emozioni, dei sogni, dei ricordi e delle associazioni...

hai centrato perfettamente il punto: cerco di sapere quali sono le tecniche che usa lo psicoterapeuta per controllare la terapia, per cercare di difendermi. E mi rendo conto che è una xxxxxxx pazzesca. Innanzitutto perché non avendo chissà che conoscenze riguardo alla psicoterapia rischio di fraintendere molte cose. E poi mi rendo conto che sto facendo passi indietro...istintivamente sono conquistata dal mio terapista, (cioè mi ha conquistata :Kiss: ) ! Mi sento molto vicina a lui. Dall''altro lato, tutte queste idee sulle strategie, sul fatto che mi manipoli o meno, sul fatto che io vedo in lui grandi qualità umane e invece no, magari è tutta un'illusione, una strategia...insomma tutte queste seghe mentali mi fanno ritrarre. e mentre sono lì, davanti a lui sotto sotto penso che sono propria una grandissima stupida a farmi ste menate perché lo sento dentro di me che mi posso fidare e lasciare andare. E allora è meglio che smetto di farmi tutti questi viaggi e mi lascio andare e mi lascio guidare da lui. E basta!

Quel che mi piacerebbe fare è, invece, avere il coraggio di parlarne apertamente con lei se a volte mi pare sia distaccata o partecipe.E mi piacerebbe proprio per quello che tu dici con molta chiarezza : non è tanto ciò che rimane non detto che mi preoccupa di dire, che di cose importanti di cui parlare ce ne sono, quanto il fatto che sale questo disagio sotterraneo, come lo chiami tu, per qualcosa che c'è, non è svelato, e mette in discussione la fiducia e l'aprirsi completamente, il consegnarsi senza riserve a una persona disposta a farsi carico di noi.

Che si tratti di rivelare l'innamoramento reale o presunto, che si tratti di far notare una cosa che infastidisce quel che conta è che qualcosa rimane taciuto, non detto, inespresso..e ogni cosa che viene accantonata non per questo è risolta; tuttavia così come a volte si tace per un lungo periodo un sogno fatto e particolarmente inquietante, perchè non si è pronti per affrontarlo così accade anche per i sentimenti positivi o negativi che si hanno per l'analisi ed è giusto non precorrere i tempi. Ed è giusto godere del piacere di vedersi rispettati nelle proprie reticenze che anche questa è accoglienza.Soprattutto se si pensa come spesso ci strattoniamo dove non siamo ancora pronti ad andare per "dovere" o per dimostrarci che abbiamo "volontà".Ma nè per dovere nè per volontà si devono fare le cose in analisi, ma solo quando e perchè è ciò che sentiamo di fare in un certo momento.

Il transfert è soprattutto emozioni dentro una relazione, e quel che conta è proprio la relazione perchè è dalla qualità della relazione terapeutica che dipende la guarigione, la relazione è la cura.

Che il terapeuta abbia il suo bagaglio di tecniche e strategie è, in definitiva, una garanzia, la garanzia che si va lì a parlare con qualcuno che sa come avvicinare il dolore, come accogliere le esperienze del paziente, come aiutarlo a impadronirsi della sua vita e di se stesso. E per fortuna che ha la tecnica altrimenti non ci sarebbe nessuna differenza tra l'andare da un terapeuta o da un amico.

Grazie ilaria, le cose che scrivi mi rincuorano molto. Insomma se il terapista rispetta i miei tempi, perché non li devo rispettare io. Perché mi devo sentire stupida se non sono ancora pronta a parlare di certe cose? Quando sarà il momento giusto gliene parlerò, magari mi uscirà fuori inaspettatamente, come inaspettatamente ho parlato di altre cose per me delicate da dire. E' da ieri che sono molto agitata, ho dormito di merda tra incubi vari...sai che ora le tue parole mi hanno un po' tranquillizzata (beh insieme al biancospino che ho preso :help: )

Grazie mille!

:Kiss:

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............probabilmente cara Giusy perchè non le lasciavi centinaia di euro al mese............... ecco il mio dilemma....come possono persone che

ricevono soldi...e non pochi.....per ascoltare la mia anima...poter condurmi alla "guarigione", se è ciò che cerco rivolgendomi a loro????

.............credo che Antius non si sia espresso al meglio.ma in parte concordo con lui...........anche se comprendo chi gli ha risposto delle proprie difficoltà incontrate per anni .......... è difficile.......

credo che se ci sono resistenze verso la terapia allora è inutile andarci.....mi ha mandato a quel paese forse perchè c'è un sacco di gente, anche economicamente messa benissimo, che ogni giorno va a chedere aiuto e lei deve avere delle priorità...siccome non mi aprivo allora ha deciso di lasciarmi andare, continuando a darmil a sua disponibilità..quando ne avessi avuto bisogno....uno psicologo a pagamento sicuramente predne più tempo (pagandosi certo) prima di mandarti a quel paese....ma se il paziente non parla non può mica costringerlo! Poi capita invece che come me vuole vuotare il sacco e lui è lui!!!!

IO so solo che lapsicoterapia è stata l'unica cosa che mi ha fatto star bene!!!! Poi non so...

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credo che se ci sono resistenze verso la terapia allora è inutile andarci.....mi ha mandato a quel paese forse perchè c'è un sacco di gente, anche economicamente messa benissimo, che ogni giorno va a chedere aiuto e lei deve avere delle priorità...siccome non mi aprivo allora ha deciso di lasciarmi andare, continuando a darmil a sua disponibilità..quando ne avessi avuto bisogno....uno psicologo a pagamento sicuramente predne più tempo (pagandosi certo) prima di mandarti a quel paese....ma se il paziente non parla non può mica costringerlo! Poi capita invece che come me vuole vuotare il sacco e lui è lui!!!!

IO so solo che lapsicoterapia è stata l'unica cosa che mi ha fatto star bene!!!! Poi non so...

Però se il mio psi, mi avesse dovuto liquidare dopo qualche seduta inutile, beh sarei a piedi già da un pezzo :cry:

Insomma non è bello vivere la psicoterapia con questo patema, se ho i tempi più lenti, se non sono abbastanza brava...allora a casa! :Kiss:

Io credo che dipenda più dalle tempistiche delle strutture pubbliche.Pochissimi psicologi, tantissime richieste...e questo obbliga a ridurre i tempi... Però se uno ha un problema di difficile soluzione...ha bisogno di più tempo! Comunque domani (se riesci :help: ) parlane con la psicologa...spiegale che hai paura di essere lasciata a piedi un'altra volta!

:Kiss:

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Però se il mio psi, mi avesse dovuto liquidare dopo qualche seduta inutile, beh sarei a piedi già da un pezzo :cry:

Insomma non è bello vivere la psicoterapia con questo patema, se ho i tempi più lenti, se non sono abbastanza brava...allora a casa! :Kiss:

Io credo che dipenda più dalle tempistiche delle strutture pubbliche.Pochissimi psicologi, tantissime richieste...e questo obbliga a ridurre i tempi... Però se uno ha un problema di difficile soluzione...ha bisogno di più tempo! Comunque domani (se riesci :help: ) parlane con la psicologa...spiegale che hai paura di essere lasciata a piedi un'altra volta!

:Kiss:

..si..infatti..... ognuno ha i suoi tempi....evidentemente ci sono difficoltà MAGGIORI e la psicot. dovrebbe avere ancora più pazienza e dedicarsi in modo speciale a chi è restio ad aprirsi invece di liquidarlo con .."Quando te la sentirai allora potrai tornare".se si è li, in quella stanza...evidentemente se ne sente la necessità...... non sò..resto interdetta...dovrebbe essere l'analista a trovare il modo di mettere a proprio agio la persona che ha di fronte e a fare in modo che si apra.........ma non posso dire di avere esperienze in merito........bacino a Giusy

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juditta

lo sento dentro di me che mi posso fidare e lasciare andare. E allora è meglio che smetto di farmi tutti questi viaggi e mi lascio andare e mi lascio guidare da lui. E basta!

sì, sì...coltivare la fiducia come la cosa più preziosa...e poi tutto il resto verrà...

quanto al discorso delle resistenze..vorrei far notare a digi come si valuta in modo autopunitivo :" se ho le resistenze ergo la psi mi caccia " cavoli !! mica è così che funziona!! le resistenze, per quel che ne so, difendono da un dolore che il pz ritiene di non poter contenere, servono per la salvezza, mica sono un dispetto o un capriccio che richiedono di essere puniti severamente.. dallo psi-genitore...Certo ci sono degli psi che tentano la via della terapia ad urto, e magari danno scrolloni..ma ce ne sono anche molti che tentano altre vie..tipo fortificare l'io del pz affinchè riesca ad affrontare ciò da cui si difende... comunque, al solito, questo è affar loro...

quel che conta e forse interessa di più a noi pz è notare quanto siamo severi con noi stessi anche quando siamo deboli, fragili ...ecco che la maestrina che c'è in noi si erge a str@@@etta che ci bacchetta le mani con le sue punizioni...

comunque,digi, un'altra cosa...ho come l'impressione che questo tuo appuntamento ti preoccupi, che tu stia cercando di mettere a fuoco cosa dire e di trovare una giustificazione plausibile per legittimare il tuo bisogno di riprendere ad andare...magari sbaglio, ma io ho quest'impressione... mentre è chiaro che è anche compito dello psi aiutare il pz a mettere a fuoco la sua domanda di bisogno, magari uno è confuso, uno pensa che sia per questo o per quello e invece viene fuori che è per altro...io addirittura penso che non sempre ci sia un bisogno particolare, magari c'è anche una generica ansia esistenziale, un vago e umano problema di senso cui non si riesce a dare una risposta...

in ogni caso, quello che davvero reputo vero è che alla asl non abbiano nè tempo nè mezzi per tutti.ho saputo che adesso da me si fanno carico solo dei casi più gravi e gli altri li lasciano ai privati...perchè proprio non ce la fanno...

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sì, sì...coltivare la fiducia come la cosa più preziosa...e poi tutto il resto verrà...

:p:

quel che conta e forse interessa di più a noi pz è notare quanto siamo severi con noi stessi anche quando siamo deboli, fragili ...ecco che la maestrina che c'è in noi si erge a str@@@etta che ci bacchetta le mani con le sue punizioni...

noi donne poi...siamo davvero specialiste nell' autopunirci :blush:

in ogni caso, quello che davvero reputo vero è che alla asl non abbiano nè tempo nè mezzi per tutti.ho saputo che adesso da me si fanno carico solo dei casi più gravi e gli altri li lasciano ai privati...perchè proprio non ce la fanno...

questo è allucinante...poi ci stupiamo dei delitti passionali, dei suicidi...molte volte se uno non ha la disponibilità economica, problemi o non problemi, si attacca :huh:

:D:

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:p:

noi donne poi...siamo davvero specialiste nell' autopunirci :blush:

questo è allucinante...poi ci stupiamo dei delitti passionali, dei suicidi...molte volte se uno non ha la disponibilità economica, problemi o non problemi, si attacca :huh:

:D:

infatti, ed è per questo che tuttosommato trovo giusto che le asl riservino il loro servizio alle fasce più deboli della società..

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juditta

sì, sì...coltivare la fiducia come la cosa più preziosa...e poi tutto il resto verrà...

quanto al discorso delle resistenze..vorrei far notare a digi come si valuta in modo autopunitivo :" se ho le resistenze ergo la psi mi caccia " cavoli !! mica è così che funziona!! le resistenze, per quel che ne so, difendono da un dolore che il pz ritiene di non poter contenere, servono per la salvezza, mica sono un dispetto o un capriccio che richiedono di essere puniti severamente.. dallo psi-genitore...Certo ci sono degli psi che tentano la via della terapia ad urto, e magari danno scrolloni..ma ce ne sono anche molti che tentano altre vie..tipo fortificare l'io del pz affinchè riesca ad affrontare ciò da cui si difende... comunque, al solito, questo è affar loro...

quel che conta e forse interessa di più a noi pz è notare quanto siamo severi con noi stessi anche quando siamo deboli, fragili ...ecco che la maestrina che c'è in noi si erge a str@@@etta che ci bacchetta le mani con le sue punizioni...

comunque,digi, un'altra cosa...ho come l'impressione che questo tuo appuntamento ti preoccupi, che tu stia cercando di mettere a fuoco cosa dire e di trovare una giustificazione plausibile per legittimare il tuo bisogno di riprendere ad andare...magari sbaglio, ma io ho quest'impressione... mentre è chiaro che è anche compito dello psi aiutare il pz a mettere a fuoco la sua domanda di bisogno, magari uno è confuso, uno pensa che sia per questo o per quello e invece viene fuori che è per altro...io addirittura penso che non sempre ci sia un bisogno particolare, magari c'è anche una generica ansia esistenziale, un vago e umano problema di senso cui non si riesce a dare una risposta...

in ogni caso, quello che davvero reputo vero è che alla asl non abbiano nè tempo nè mezzi per tutti.ho saputo che adesso da me si fanno carico solo dei casi più gravi e gli altri li lasciano ai privati...perchè proprio non ce la fanno...

Cavolo Ilaria per essere una paziente, sei anche una brava interpretatrice!!!!

E' vero ho sempre la sensazione che io non meriti la psicoterpia, ho la sensazione diessere un peso....di non stare "abbastanza male" da poter continuare la mia terapia...sai Ilaria in realtà io vorrei ricominciare tutto da capo, privatamente ma sento la necessità di parlarne con lei e se da una parte sento che "il calcio nel sedere" mi è stato datoper mancanza ditempo e quindi alla fine per lei è meglio che vada da un privato, dall'altra ho paura che lei se la prenda, o non so che!!!! E poi ricominciare tutt oda capo mi fa un pò di paura, lei ormai mi conosce bene, le ho detto cose difficilissime dadire.....adesso valle a riprendere con qualcun'altro!!!! E' per questo che sono preoccupata. Non si tratta solo di parlare di quello che ho in testa ultimamente ma anche di definire il nostro rapporto e prendere una decisione definitiva che inciderà anche economicamente sulla mia vita familiare....

Riguardo al fatto che alle asl non hanno tempo sono d'accordo però ti garantisco che ho visto molta gente che economicamente è messa davvero bene entrare e uscire dal suo studio...questo spesso mi ha lasciato perplessa, visto che le liste d'attesa sono così lunghe....io in pratica mi sento in colpa e una volta gliel'ho anche detto, e lei mi disse che se lei accettava di incontrarmi, vuol dire che poteva e soprattutto voleva e quindi mi disse di non preoccuparmi....insomma mi fece capire che non mi riguardava ed è pure giusto ma comunque io continuo a sentire di essere un peso e credo che non faccia vbene alla terapia, per questo ho deciso di parlarne dinuovo e prendere una decisione definitiva....insieme.

Domani il verdetto!

Ciao e grazie

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Cavolo Ilaria per essere una paziente, sei anche una brava interpretatrice!!!!

E' vero ho sempre la sensazione che io non meriti la psicoterpia, ho la sensazione diessere un peso....di non stare "abbastanza male" da poter continuare la mia terapia...sai Ilaria in realtà io vorrei ricominciare tutto da capo, privatamente ma sento la necessità di parlarne con lei e se da una parte sento che "il calcio nel sedere" mi è stato datoper mancanza ditempo e quindi alla fine per lei è meglio che vada da un privato, dall'altra ho paura che lei se la prenda, o non so che!!!! E poi ricominciare tutt oda capo mi fa un pò di paura, lei ormai mi conosce bene, le ho detto cose difficilissime dadire.....adesso valle a riprendere con qualcun'altro!!!! E' per questo che sono preoccupata. Non si tratta solo di parlare di quello che ho in testa ultimamente ma anche di definire il nostro rapporto e prendere una decisione definitiva che inciderà anche economicamente sulla mia vita familiare....

Riguardo al fatto che alle asl non hanno tempo sono d'accordo però ti garantisco che ho visto molta gente che economicamente è messa davvero bene entrare e uscire dal suo studio...questo spesso mi ha lasciato perplessa, visto che le liste d'attesa sono così lunghe....io in pratica mi sento in colpa e una volta gliel'ho anche detto, e lei mi disse che se lei accettava di incontrarmi, vuol dire che poteva e soprattutto voleva e quindi mi disse di non preoccuparmi....insomma mi fece capire che non mi riguardava ed è pure giusto ma comunque io continuo a sentire di essere un peso e credo che non faccia vbene alla terapia, per questo ho deciso di parlarne dinuovo e prendere una decisione definitiva....insieme.

Domani il verdetto!

Ciao e grazie

Beh, allora un IN BOCCA AL LUPO ENORME! Bravissima! Fai bene a dirle tutto. Anzi, devi. Perchè cosi' almeno riuscirete a chiarire un attimo la posizione di entrambe...e poi ho visto che 'sto famoso "calcio nel sedere" che hai ricevuto qualche tempo fa proprio non ti va giù ed è sempre lì che ti rigira in testa e nello stomaco...credo percio' che tu debba dirglielo e debba spiegarle bene la sensazione di "essere scaricata" che hai provato l'altra volta. Sicchè lei ti spiegherà se è dipeso dal fatto che c'è "troppa richiesta" in Asl oppure da qualche altro motivo. In ogni caso io penso che la sincerità paghi sempre. E se ci sono problemi oggettivi a cominciare/proseguire il tuo percorso tamite Asl...beh...io sono sicura che insime a lei potrai trovare una soluzione o quanto meno prendere in considerazione qualche proposta di setting, no? Se la tua psicologa ha anche uno studio privato secondo me tutto sommato potrà venirti incontro (magari proponendoti di fare un po' con Asl e un po' privatamente...) :blush: cioè è solo un esempio, ma insomma io dico che volere è potere...figurati se a volere si è in due!

Comunque sia, cara la mia Giusy sei stata proprio in gamba a fissare di nuovo un appuntamento e a voler ricominciare daccapo! Hai visto? Pareva cosi' lontano...e invece....percio' davvero ti faccio un in bocca al lupo grandissimo.

Vai, fatti una bella chiacchierata e non avere paura di niente. Vedi un po' come si svolge la seduta e lei come si comporta...e poi dopo deciderai se restare con lei e come "organizzarti" al meglio.

Intanto ti mando un abbraccio grandissimo e, naturalmente, facci sapere com'è andata! Ciao!

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Beh, allora un IN BOCCA AL LUPO ENORME! Bravissima! Fai bene a dirle tutto. Anzi, devi. Perchè cosi' almeno riuscirete a chiarire un attimo la posizione di entrambe...e poi ho visto che 'sto famoso "calcio nel sedere" che hai ricevuto qualche tempo fa proprio non ti va giù ed è sempre lì che ti rigira in testa e nello stomaco...credo percio' che tu debba dirglielo e debba spiegarle bene la sensazione di "essere scaricata" che hai provato l'altra volta. Sicchè lei ti spiegherà se è dipeso dal fatto che c'è "troppa richiesta" in Asl oppure da qualche altro motivo. In ogni caso io penso che la sincerità paghi sempre. E se ci sono problemi oggettivi a cominciare/proseguire il tuo percorso tamite Asl...beh...io sono sicura che insime a lei potrai trovare una soluzione o quanto meno prendere in considerazione qualche proposta di setting, no? Se la tua psicologa ha anche uno studio privato secondo me tutto sommato potrà venirti incontro (magari proponendoti di fare un po' con Asl e un po' privatamente...) :blush: cioè è solo un esempio, ma insomma io dico che volere è potere...figurati se a volere si è in due!

Comunque sia, cara la mia Giusy sei stata proprio in gamba a fissare di nuovo un appuntamento e a voler ricominciare daccapo! Hai visto? Pareva cosi' lontano...e invece....percio' davvero ti faccio un in bocca al lupo grandissimo.

Vai, fatti una bella chiacchierata e non avere paura di niente. Vedi un po' come si svolge la seduta e lei come si comporta...e poi dopo deciderai se restare con lei e come "organizzarti" al meglio.

Intanto ti mando un abbraccio grandissimo e, naturalmente, facci sapere com'è andata! Ciao!

ciao Arley, grazie delle tue parole mi aiutano molto a mantenere la calma, l'appuntamento è fra pochissimo e sto cercando di non pensare a quello che dirò....che mal di stomaco!!!!!! :huh:

Vi faccio sapere appena posso....bacio grande

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ciao Arley, grazie delle tue parole mi aiutano molto a mantenere la calma, l'appuntamento è fra pochissimo e sto cercando di non pensare a quello che dirò....che mal di stomaco!!!!!! :B):

Vi faccio sapere appena posso....bacio grande

vai giusy sei tutte noi :good:

:chair:

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AGGIORNAMENTO VELOCISSIMO della sedute di Venerdì: :chair:

E' stata una seduta terribile. Appena mi sono seduta in poltrona mi sono accorta che sarebbe "finita male". Non mi ha dato tregue nè scampo.

Mi ha fatta veramente arrabbiare.

La sera ho pianto molto. :good: . Pensavo che con una bella dormita (come mi è capitato altre volte con sedute molto "dure") mi sarebbe passato tutto ed avrei visto le cose sotto un'altra prospettiva e con una luce diversa. Ma purtroppo non è stato cosi'.

Ho capito perfettamente che ha voluto, apputno, rimettermi a posto (e fors farmi capire "chi comanda") Pero' scusa che senso ha feririmi? Proprio non lo so. Un bacio a tutti.

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vai giusy sei tutte noi :good:

:chair:

Mi associo!!! Vai Giusiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! :B):

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Ospite bissa73
Però se il mio psi, mi avesse dovuto liquidare dopo qualche seduta inutile, beh sarei a piedi già da un pezzo -_-

Insomma non è bello vivere la psicoterapia con questo patema, se ho i tempi più lenti, se non sono abbastanza brava...allora a casa! :good:

Io credo che dipenda più dalle tempistiche delle strutture pubbliche.Pochissimi psicologi, tantissime richieste...e questo obbliga a ridurre i tempi... Però se uno ha un problema di difficile soluzione...ha bisogno di più tempo! Comunque domani (se riesci :B): ) parlane con la psicologa...spiegale che hai paura di essere lasciata a piedi un'altra volta!

:chair:

Io non ho capito da che psicologo si sia rivolta Giusy, ma anch'io due anni fa qunado ho incominciato a star male mi ero rivolta da una psicologa del consulturio familiare ed ho fatto solo due incontri .... se non sbaglio sulle strutture pubbliche funziona così: loro sono dei psicologi non dei psicoterapeuti ... ossia non fanno delle terapie a lungo termine, forse anche perchè hanno troppe richieste. Credo che loro cercano solo di darti dei suggerimenti, degli input, ma non ti analizzano! Sbaglio forse?

... qui da noi però c'è una struttura nata in parrocchia (Centro d'Ascolto) dove c'è un psicologo che fa psicoterapie gratuitamente ... l'ho scoperto troppo tardi, ma comunque credo che lì ci sia la coda fuori dalla porta ...

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Io non ho capito da che psicologo si sia rivolta Giusy, ma anch'io due anni fa qunado ho incominciato a star male mi ero rivolta da una psicologa del consulturio familiare ed ho fatto solo due incontri .... se non sbaglio sulle strutture pubbliche funziona così: loro sono dei psicologi non dei psicoterapeuti ... ossia non fanno delle terapie a lungo termine, forse anche perchè hanno troppe richieste. Credo che loro cercano solo di darti dei suggerimenti, degli input, ma non ti analizzano! Sbaglio forse?

... qui da noi però c'è una struttura nata in parrocchia (Centro d'Ascolto) dove c'è un psicologo che fa psicoterapie gratuitamente ... l'ho scoperto troppo tardi, ma comunque credo che lì ci sia la coda fuori dalla porta ...

Anch'io circa 7-8 anni sono andata da una psi del consultorio ma a parte che non ha praticamente parlato ed io non ero proprio a mio agio e poi ho fatto solo due sedute e non so perche'. A me non è servita a nulla....Avevo problemi di alimentazione (diciamo che stavo per prendere la strada dell'anoressia)e con la perdita di peso si è presentata anche una forma di depressione ma poi per fortuna qualcosa e' scattato dentro di me e mi ha fatto riprendere la strada giusta.....lasciandomi comunque dei condizionamenti relativi al mio aspetto...

Da quando ho conosciuto il mio nuovo psi nel 2006 ho scoperto che è un'altra cosa parlare con lui....mi sento a mio agio e riesco a tirare fuori molte emozioni. Lui parla e ascolta, se vede che sono in difficolta' mi da spunti per andare avanti....è un grande!

Quindi secondo me hai ragione per il discorso delle terapie del consultorio!!!ciaoooo

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vai giusy sei tutte noi :good:

:chair:

Mi associo!!! Vai Giusiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! :B):

ragazze vi ho aggiornate sul topic che ho aperto io....grazie di tutto!!!!

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AGGIORNAMENTO VELOCISSIMO

Un bacio a tutti.

:chair: ma Arley cosa è accaduto? Cosa ti ha potuto dire di tanto terribile? Mi spiace moltissimo non so se sia stato uno scivolone o lo abbia fatto di proposito quel che ha fatto (se ce ne parlassi potremmo darti un parere...) ma comunque credo che dobbiate chiarire, che sia molto importante tutto questo....anche quello che fa male serve....

Ti abbraccio con tutto il cuore, vedrai che presto le ferite saranno rimarginate e splenderà il sole....con profondo affetto

Giusy

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Io non ho capito da che psicologo si sia rivolta Giusy, ma anch'io due anni fa qunado ho incominciato a star male mi ero rivolta da una psicologa del consulturio familiare ed ho fatto solo due incontri .... se non sbaglio sulle strutture pubbliche funziona così: loro sono dei psicologi non dei psicoterapeuti ... ossia non fanno delle terapie a lungo termine, forse anche perchè hanno troppe richieste. Credo che loro cercano solo di darti dei suggerimenti, degli input, ma non ti analizzano! Sbaglio forse?

... qui da noi però c'è una struttura nata in parrocchia (Centro d'Ascolto) dove c'è un psicologo che fa psicoterapie gratuitamente ... l'ho scoperto troppo tardi, ma comunque credo che lì ci sia la coda fuori dalla porta ...

ciao bissa,

credo che il consultorio e l'asl siano due cose diverse, :chair: ma non ne sono sicura però, comunque hai ragione io non ho mai fatto una vera e propria psicoterapia, diciamo che è un'infarinatura genrale che ad alcuni può bastare e ad altri può servire per andare oltre, a me è servito per questo, oggi abbiamo deciso insieme (ma io avevo deciso già da tempo dentro di me) che è il momento di intraprendere un cammino psicoterapeutico vero....comunque lei è molto brava, mi ha seguita per un paio d'anni almeno una volta almese e davvero mi ha risollevato dall'abisso, adesso però è il momento di fare un passo ancora più grande....lei in questo può solo consigliarmi un bravo psicoterapeuta ed è quello che sta facendo....se in tutti i consultori ci fossero professionisti così, credo che le cose funzionerebbero molto bene...le devo moltissimo!!!!!!

ciao

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:B): ma Arley cosa è accaduto? Cosa ti ha potuto dire di tanto terribile? Mi spiace moltissimo ma giovedì devi andarci e povare a capire a chiarire con lui, non so se sia stato uno scivolone o lo abbia fatto di proposito quel che ha fatto (se ce ne parlassi potremmo darti un parere...) ma comunque credo che dobbiate chiarire, che sia molto importante tutto questo....anche quello che fa male serve....

Ti abbraccio con tutto il cuore, vedrai che presto le ferite saranno rimarginate e splenderà il sole....con profondo affetto

Giusy

Grazie Giusy!

Spero che il sole torni presto a splendere...e non sia mai detto che mollo. Certo che ci vado Giovedì.

E mentre piango me lo mangio. :good::chair:

Ora vado a leggermi il tuo aggiornamento dai! Bacio!

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...Ciao Oscar... :cray: ...bentornato....

mi associo..... ^_^ parolina per Arley e una spiegazione per me (nell'altro topic)?????? :blush: chiediamo troppo????? ^_^

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AGGIORNAMENTO VELOCISSIMO della sedute di ieri: :blush:

Un bacio a tutti.

Mi spiace tanto Arley, ho letto solo ora ^_^

Però una cosa da dirla sul tuo terapeuta proprio mi scappa..secondo me ha "sbagliato" all'inizio ad impostare il rapporto con te in un modo troppo, da quello che raccontavi, "amichevole", e ora non può pretendere in una seduta di cambiare le carte in tavola.

Comunque, è così, possono sbagliare..purtroppo per noi quando succede riusciamo con molta fatica a dimenticare e a "fargliela passare".

Ora non so quanto sia stato grande il suo scivolone, dalla tua reazione sembra importante e in ogni caso hai fatto bene a reagire come hai reagito, gli hai fatto capire che ha toppato, e anche lui si sarà sentito una merd@.

:cray:

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Mi spiace tanto Arley, ho letto solo ora :cray:

Però una cosa da dirla sul tuo terapeuta proprio mi scappa..secondo me ha "sbagliato" all'inizio ad impostare il rapporto con te in un modo troppo, da quello che raccontavi, "amichevole", e ora non può pretendere in una seduta di cambiare le carte in tavola.

Comunque, è così, possono sbagliare..purtroppo per noi quando succede riusciamo con molta fatica a dimenticare e a "fargliela passare".

Ora non so quanto sia stato grande il suo scivolone, dalla tua reazione sembra importante e in ogni caso hai fatto bene a reagire come hai reagito, gli hai fatto capire che ha toppato, e anche lui si sarà sentito una merd@.

:blush:

Grazie mille Trixy. Oggi non è giornata e sto ancora a pezzi. Minimo minimo mi ci vorrebbe uno dei tuoi rebus per farmi sorridere..... ^_^ (!!!)

Ciao bella!

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