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Un dolore immenso....


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Ciao,

sono qui con la speranza di ricevere parole che rendano meno sanguinanti delle ferite che mi porto dentro da tempo. Sono stata "educata" con la forza della paura da una madre che al posto delle parole ha sempre usato solo insulti e punizioni corporali pesantissimeie denigranti. Oggi ho 28 anni, me ne sono andata di casa, ma sento che il dolore e l'umiliazione che mi porto dentro non svaniranno mai. Ogni volta che penso alle cose che mi sono successe, ho la sensazione che il respiro si fermi e le lacrime cominciano a riempirmi gli occhi. Ho passato un'infanzia monopolizzata dalla voglia di mia madre di avere una figlia che doveva essere la prima in tutto. Mia madre mi ha insegnato a leggere e scrivere ancor prima di andare alle elementari, tenendomi interi pomeriggi, quando avevo 4 anni, a scrivere quaderni su quaderni con le lettere del'alfabeto, in una grafia che, se non rasentava la perfezione, era accompagnata da sue crisi di rabbia che si tramutavano poi in violenza. E ancora oggi ho chiara l'immagine dei suoi occhi pieni di cattiveria e della sua smorfia sul viso, quando usava quei quaderni come oggetto con il quale colpirmi in faccia con violenza tenendomi strette le mani affinchè non mi riparassi. Ho passato praticamente quasi tutti i miei pomeriggi fino all'adolescenza chiusa in camera a studiare. lo studio che mi affascinava e che al contempo mi proteggeva, sottraendomi alla sua presenza. Ma con l'adolescenza sono arrivati altri problemi dettati dal vedere una figlia che diventa grande. Ed è così nato un sentimento d'individia che ha portato mia madre a denigrare il mio aspetto fisico ad insultarmi , a picchiarmi (anche per una forchetta caduta a terra) e a proibirmi praticamente di uscire . Ma l'umiliazione più grande è arrivata con i 18 anni, anni questi che segnano il primo periodo di spensieratezza. Mi innamorai di un ragazzo il quale, messo a conoscenza della situazione che vivevo, accettò, di conoscere i miei affinchè io ottenessi un po' di libertà. La storia finì dopo un anno. Dopo la fine della storia mia madre, del tutto irrispettosa del dolore che provavo per l'interruzione di un'amore, mi fece una scenata che sfociò in un attaccodi violenza che mi portò anche all'ospedale per dei punti di sutura. Questo poichè le avevo tolto l'occasione di non vedermi più a casa. In poche parole sperava che il primo ragazzo della mia vita mi portasse al'altare e quindi presto lontana da quelle 4 mura, tra le quali, evidentemente, ero di troppo. L'occasione di andarmene via da quella casa, arrivò lo stesso quell'anno: vinsi una borsa di studio per merito in un'università privata fuori regione. Non mi mandarono, non mi avrebbero pagato il costo della vita lì perchè "non sei stata capace di gestirti la vita privata, figurati se sei capace di vivere in un'altra città". Così mi hanno iscritto in un piccolo ateneo della mia regione: ogni mese mi davano 50 euro per le mie spese e non perchè le condizioni reddituali fossero basse, anzi, ma perchè io "non mi meritavo niente". Dopo un anno non ce l'ho fatta più, mi sono rimboccata le maniche e ho cominciato anche a lavorare. Questa è in sintesi la mia storia. Ora il fatto è che quello che ho vissuto mi ha solcato in maniera indelebile; non mi fido delle persone e faccio fatica a legarmi a qualcuno, sono troppo schietta e verbalmente aggressiva per pura difesa, spesso non necessaria. Vorrei liberarmi di questo peso ed essere finalmente serena........penso di meritarlo.

Grazie per le parole che vorrete spendere,

Mia

Mi sembra evidente che tua madre probabilmente soffre di un disturbo psichico mai curato forse isteria...cerca di perdonarla ma abbi tanta tanta cura di te

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chi sono quelli che non sono?

mi domandi una negazione..."sono - non sono"

tutti e nessuno.

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Si sta parlando x quanto mi riguarda d una donna (mia madre)che ha 70 anni come posso immaginare d portarla adesso da uno psico, anche adesso che siamo nel 2008 c'e' gente che pensa che psicologo significa essere malati mentali figuriamoci quando era giovane mia madre che neanche se ne parlavax paura della gente che dicesse chissa' cosa.....!!!Queste cose capitano ancora oggi!!

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Si sta parlando x quanto mi riguarda d una donna (mia madre)che ha 70 anni come posso immaginare d portarla adesso da uno psico, anche adesso che siamo nel 2008 c'e' gente che pensa che psicologo significa essere malati mentali figuriamoci quando era giovane mia madre che neanche se ne parlavax paura della gente che dicesse chissa' cosa.....!!!Queste cose capitano ancora oggi!!

Hai pienamente ragione oggi siamo più fortunati che allora...la cura psicologica era legare con le catene il malato a letto! Per fortuna oggi i tempi sono cambiati...comunque anche io ho avuto tanti problemi in famiglia e mi sono sentito sempre molto solo...però mi sono accorto che odiare i nostri giorni comunque essi siano porta solo del male in primis a moi stessi e poi anche a loro...perdonare ai propri genitori le loro mancanze fa molto bene a noi e anche a loro...ma se non ci riesci per loro fallo almeno per te stessa

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Hai pienamente ragione oggi siamo più fortunati che allora...la cura psicologica era legare con le catene il malato a letto! Per fortuna oggi i tempi sono cambiati...comunque anche io ho avuto tanti problemi in famiglia e mi sono sentito sempre molto solo...però mi sono accorto che odiare i nostri giorni comunque essi siano porta solo del male in primis a moi stessi e poi anche a loro...perdonare ai propri genitori le loro mancanze fa molto bene a noi e anche a loro...ma se non ci riesci per loro fallo almeno per te stessa

volevo dire odiare i nostri genitori comunque essi siano porta solo del male in primis a noi stessi e poi anche a loro...non so perchè è venuto scritto prima è venuto scritto "giorni"

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Perdonare mia madre n so se c riusciro' mai, per certi versi la comprendo x dellle scelte che ha fatto ,facendo molta fatica,pero' anche ultimamente ha fatto alcune cose davvero gravi nei miei confronti e d mia sorella,c vorra' tanto tempo prima che io possa perdonare mia madre.Ne ha combinate e cotinua a combinarne troppe!!!!

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Ciao,

sono qui con la speranza di ricevere parole che rendano meno sanguinanti delle ferite che mi porto dentro da tempo. Sono stata "educata" con la forza della paura da una madre che al posto delle parole ha sempre usato solo insulti e punizioni corporali pesantissimeie denigranti. Oggi ho 28 anni, me ne sono andata di casa, ma sento che il dolore e l'umiliazione che mi porto dentro non svaniranno mai. Ogni volta che penso alle cose che mi sono successe, ho la sensazione che il respiro si fermi e le lacrime cominciano a riempirmi gli occhi. Ho passato un'infanzia monopolizzata dalla voglia di mia madre di avere una figlia che doveva essere la prima in tutto. Mia madre mi ha insegnato a leggere e scrivere ancor prima di andare alle elementari, tenendomi interi pomeriggi, quando avevo 4 anni, a scrivere quaderni su quaderni con le lettere del'alfabeto, in una grafia che, se non rasentava la perfezione, era accompagnata da sue crisi di rabbia che si tramutavano poi in violenza. E ancora oggi ho chiara l'immagine dei suoi occhi pieni di cattiveria e della sua smorfia sul viso, quando usava quei quaderni come oggetto con il quale colpirmi in faccia con violenza tenendomi strette le mani affinchè non mi riparassi. Ho passato praticamente quasi tutti i miei pomeriggi fino all'adolescenza chiusa in camera a studiare. lo studio che mi affascinava e che al contempo mi proteggeva, sottraendomi alla sua presenza. Ma con l'adolescenza sono arrivati altri problemi dettati dal vedere una figlia che diventa grande. Ed è così nato un sentimento d'individia che ha portato mia madre a denigrare il mio aspetto fisico ad insultarmi , a picchiarmi (anche per una forchetta caduta a terra) e a proibirmi praticamente di uscire . Ma l'umiliazione più grande è arrivata con i 18 anni, anni questi che segnano il primo periodo di spensieratezza. Mi innamorai di un ragazzo il quale, messo a conoscenza della situazione che vivevo, accettò, di conoscere i miei affinchè io ottenessi un po' di libertà. La storia finì dopo un anno. Dopo la fine della storia mia madre, del tutto irrispettosa del dolore che provavo per l'interruzione di un'amore, mi fece una scenata che sfociò in un attaccodi violenza che mi portò anche all'ospedale per dei punti di sutura. Questo poichè le avevo tolto l'occasione di non vedermi più a casa. In poche parole sperava che il primo ragazzo della mia vita mi portasse al'altare e quindi presto lontana da quelle 4 mura, tra le quali, evidentemente, ero di troppo. L'occasione di andarmene via da quella casa, arrivò lo stesso quell'anno: vinsi una borsa di studio per merito in un'università privata fuori regione. Non mi mandarono, non mi avrebbero pagato il costo della vita lì perchè "non sei stata capace di gestirti la vita privata, figurati se sei capace di vivere in un'altra città". Così mi hanno iscritto in un piccolo ateneo della mia regione: ogni mese mi davano 50 euro per le mie spese e non perchè le condizioni reddituali fossero basse, anzi, ma perchè io "non mi meritavo niente". Dopo un anno non ce l'ho fatta più, mi sono rimboccata le maniche e ho cominciato anche a lavorare. Questa è in sintesi la mia storia. Ora il fatto è che quello che ho vissuto mi ha solcato in maniera indelebile; non mi fido delle persone e faccio fatica a legarmi a qualcuno, sono troppo schietta e verbalmente aggressiva per pura difesa, spesso non necessaria. Vorrei liberarmi di questo peso ed essere finalmente serena........penso di meritarlo.

Grazie per le parole che vorrete spendere,

Mia

Cara Mia, sono rimasta allibita leggendo la tua storia e non posso che essere solidale con il tuo desiderio di riscattarti in qualche modo. Ho però notato una cosa: dov'era tuo padre? Nel messaggio non ne fai menzione in nessun passaggio facendo intuire la sua esistenza solo quando usi il plurale. Devo dedurne che non fosse una figura rielevante nella vita familiare e che men che meno lo sia stata nella tua vita personale? Comunque credo che da sola non potrai mai superare quello che hai vissuto. Ti consiglio caldamente di chiedere aiuto a chi di competenza, perchè tu possa andare avanti e ricominciare (o forse dovrei dire cominciare) a credere che il mondo e le persone non sono solo ciò che hai vissuto fino ad ora. Ti faccio i miei migliori auguri di una rinascita felice.

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Cara Mia, sono rimasta allibita leggendo la tua storia e non posso che essere solidale con il tuo desiderio di riscattarti in qualche modo. Ho però notato una cosa: dov'era tuo padre? Nel messaggio non ne fai menzione in nessun passaggio facendo intuire la sua esistenza solo quando usi il plurale. Devo dedurne che non fosse una figura rielevante nella vita familiare e che men che meno lo sia stata nella tua vita personale? Comunque credo che da sola non potrai mai superare quello che hai vissuto. Ti consiglio caldamente di chiedere aiuto a chi di competenza, perchè tu possa andare avanti e ricominciare (o forse dovrei dire cominciare) a credere che il mondo e le persone non sono solo ciò che hai vissuto fino ad ora. Ti faccio i miei migliori auguri di una rinascita felice.

P.S.: Non è importante il perdono adesso. Devi solo pensare a te stessa. Per il perdono ci sarà tempo quando avrà capito quanto male ti ha fatto. Solo allora con la forza della rinascita che avrai sicuramente vissuto, potrai trovarne la forza.

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P.S.: Non è importante il perdono adesso. Devi solo pensare a te stessa. Per il perdono ci sarà tempo quando avrà capito quanto male ti ha fatto. Solo allora con la forza della rinascita che avrai sicuramente vissuto, potrai trovarne la forza.

DOTTORESSA MAGNO PURTROPPO ORMAI DIRE ''PENSA A TE STESSO'' ''AMA TE STESSO'' SONO DIVENTATI DEI GROSSI LUOGHI COMUNI,,,,,,,,,,,,,,COSE CHE SI DICONO QUANDO NON SI HANNO STRADE, PERCORSI CONCRETI DA PROPORRE,,,,,,,,,,

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Hai ragione, in un certo senso. Ti spiego: Claudia ha 28 anni ed ha tutta una vita ancora davanti a sè per buttarsi alle spalle lo schifo (non mi vengono parole meno brutte) che ha vissuto. Il problema è della madre: non avevo letto che ha 70 anni. A questo punto qualunque cosa non servirebbe a nulla: tanto il perdono quanto l'indifferenza. La sua vita è irrecuperabile. Ma Claudia no. E' giovane e deve fare di tutto per stare bene. E che la madre (malata o no che fosse) almeno da adesso in poi sparisca dalla sua vita così come una volta ha desiderato che sparisse sua figlia!

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un'altra cosa c' e' qualcuno che pensa veramnte che un persona cosciente pienamente di se stessa possa mai uscire dalla depressione,forse sopportarla,,,,,,,,,,,,,io finora non ho conosciuto, ne credo mai conoscero gente che è stata depressa per motivi diciamo ''non da schemi mentali sbagliati'' o per mal funzionamento della serotonina , certo q funziona male perche' c'e' un motivo irrimuovibile che la fa funzionare male. dicevo gente che ne è uscita..............

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Hai ragione, in un certo senso. Ti spiego: Claudia ha 28 anni ed ha tutta una vita ancora davanti a sè per buttarsi alle spalle lo schifo (non mi vengono parole meno brutte) che ha vissuto. Il problema è della madre: non avevo letto che ha 70 anni. A questo punto qualunque cosa non servirebbe a nulla: tanto il perdono quanto l'indifferenza. La sua vita è irrecuperabile. Ma Claudia no. E' giovane e deve fare di tutto per stare bene. E che la madre (malata o no che fosse) almeno da adesso in poi sparisca dalla sua vita così come una volta ha desiderato che sparisse sua figlia!

lei pensa vermente che possa sparire e che tutto cio' che lei sta patendo sia ancora legato a sua madre

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un'altra cosa c' e' qualcuno che pensa veramnte che un persona cosciente pienamente di se stessa possa mai uscire dalla depressione,forse sopportarla,,,,,,,,,,,,,io finora non ho conosciuto, ne credo mai conoscero gente che è stata depressa per motivi diciamo ''non da schemi mentali sbagliati'' o per mal funzionamento della serotonina , certo q funziona male perche' c'e' un motivo irrimuovibile che la fa funzionare male. dicevo gente che ne è uscita..............

Mi perdoni se ti scrivo che non ho capito cos'hai scritto? Potresti riscriverlo in altro modo?

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un altra cosa e poi corro, quando divieni cosciente di certe verita' puoi scrivere 1000 post nel forum, post con dolore , tristezza , certo servira' per sfogarti ,ma alla fine o abbandonerai il forum o magari continuai a scriverci pero inizierai a scherzare e questo serve, poi staccherai il pc e avrai di nuovo la tua croce,,,,,,,poi c'è chi sparisce dal forum,,,,,,,,,,,,,,,c' è chi va dallo psicologo, parlo di gente pero' altamente cosciente e continua ad andarci per quanto tempo ,non lo so ma il suo dolore permarra piu alungo di ogni terapia,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,lo so non è un messaggio ottimistico ma la verita' è una cosa crudele che ti rende indegno di vivere

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Mi perdoni se ti scrivo che non ho capito cos'hai scritto? Potresti riscriverlo in altro modo?

lo so è difficile farmi capire, certo conta il modo disorganizzato del mio esprimermi,,,,,,,,,,,,,ma mi giocherei non so cosa che se una persona di quelle che io ho descitte sopra leggese solo la parola '' essere coscienti'' non occorrerebbero altre spiegazioni....................avevo pure scritto ad Oscar che qui sembra godere di buona fama ma.............................................a proposito non sono sicuro, forse mi sbaglio, che la ragazza che ha aperto q forum ripassi da qui

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un altra cosa e poi corro, quando divieni cosciente di certe verita' puoi scrivere 1000 post nel forum, post con dolore , tristezza , certo servira' per sfogarti ,ma alla fine ho abbandonerai il forum o magari continuai a scriverci pero inizierai a scherzare e questo serve, poi staccherai il pc e avrai di nuovo la tua croce,,,,,,,poi c'è chi sparisce dal forum,,,,,,,,,,,,,,,c' è chi va dallo psicologo, parlo di gente pero' altamente cosciente e continua ad andarci per quanto tempo ,non lo so ma il suo dolore permarra piu alungo di ogni terapia,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,lo so non è un messaggio ottimistico ma la verita' è una cosa crudele che ti rende indegno di vivere

Non credo proprio che andare in terapia quando stai male faccia rimanere il dolore più a lungo, anzi. E' solo che dal momento che si entra in tgerapia ognunom ha il suo problema da affrontare e i suoi tempi per farlo. Io mi auguro per lei che si faccia aiutare. Perchè merita di stare finalmente bene.

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Non credo proprio che andare in terapia quando stai male faccia rimanere il dolore più a lungo, anzi. E' solo che dal momento che si entra in tgerapia ognunom ha il suo problema da affrontare e i suoi tempi per farlo. Io mi auguro per lei che si faccia aiutare. Perchè merita di stare finalmente bene.

io non ho detto che la terapia faccia durare piu ' a lungo il dolore, preciso ho detto che il dolore permane anche con la trapia, che la terapia finisce ma che il dolore permane...............mi dispiace che in questo forum capiate sempre male,,,,,,,,,ogni qualvolta io nomini la terapia vi sembra che io abbia dei pregiudizi nei confronti della terapia, poi non è detto che io stia male , che io debba farmi aiutare , la mia potrebbe essere solo una capacita' di immedesimazione nel dolore di chi ha problemi che non si risolvono dicendo ama te stesso

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io non ho detto che la terapia faccia durare piu ' a lungo il dolore, preciso ho detto che il dolore permane anche con la trapia, che la terapia finisce ma che il dolore permane

Fa lo stesso: significa che la terapia non serve a nulla, e invece non è così. Comunque può anche darsi che Claudia non ripassi a leggere questo forum. Certamente è stato utile a noi per conoscerci e confriontarci, non credi?

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ho risposto un po sopra modificando,,,,,,,,,,,,,,,certo parlare di certe cose non è mai tempo perso anche se ognuno è un caso a parte e continuera' a reagire come sempre ha fatto, anche quelli che sembrano mutamenti spesso sono semplici mascheramenti

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ho risposto un po sopra modificando,,,,,,,,,,,,,,,certo parlare di certe cose non è mai tempo perso anche se ognuno è un caso a parte e continuera' a reagire come sempre ha fatto, anche quelli che sembrano mutamenti spesso sono semplici mascheramenti

Ok. Alla prossima magari. Adeso devo andare. Ciao.

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forse una cosa risolvibile con la psicologia..............non ho mai sbagliato a mettere l' h quando la o non è verbo, da quando scrivo in questo forum mi capita spesso.............................perche'? :huh:

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Mi sa che avete fatto un gran casino entrambi xche' n sono io che ho aperto l'argomento e n ho 28 anni.mi chiamo Claudia ho 34 anni e mia madre ha 70 anni .

Questo scritto della dott mi ha colpito moltissimo: E che la madre (malata o no che fosse) almeno da adesso in poi sparisca dalla sua vita così come una volta ha desiderato che sparisse sua figlia!

Cosa intende x sparisse?

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Mi sa che avete fatto un gran casino entrambi xche' n sono io che ho aperto l'argomento e n ho 28 anni.mi chiamo Claudia ho 34 anni e mia madre ha 70 anni .

Questo scritto della dott mi ha colpito moltissimo: E che la madre (malata o no che fosse) almeno da adesso in poi sparisca dalla sua vita così come una volta ha desiderato che sparisse sua figlia!

Cosa intende x sparisse?

e chi ti ha nominata,,,,,,,,,,,io mi riferivo alla prima ragazza che ha scritto, forse è stata la dottoressa a confondersi

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Perdonare mia madre n so se c riusciro' mai, per certi versi la comprendo x dellle scelte che ha fatto ,facendo molta fatica,pero' anche ultimamente ha fatto alcune cose davvero gravi nei miei confronti e d mia sorella,c vorra' tanto tempo prima che io possa perdonare mia madre.Ne ha combinate e cotinua a combinarne troppe!!!!

Come ti ho detto se non riesci a perdonarla per amor suo fallo per amor tuo...odiare fa solo male alla TUA anima perdonare fa bene alla TUA anima...tu ti perdi nell'amore per gli altri ma non è colpa tua è difficile volersi bene quando hai ricevuto poco o niente amore...ti mando un filmato di you tube è tratto da un film di Luc Besson se ti va guardalo potrà esserti di piccolo aiuto...

cliccaci sopra al link qui sotto

http://www.youtube.com/watch?v=f7h48cdV-lY

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