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mastella?no grazie...


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Mezzoelfo, temo che tu stia facendo un po' di confusione, ma può darsi che la stia facendo io, quindi se posso

vorrei farti qualche domanda.

Quando dici che Travaglio dà una "seconda" condanna mediatica, a quali persone ti riferisci nello specifico, in cosa

consiste la pena e quale "prima" pena hanno scontato queste persone e per quali reati?

Altra domanda: sei al corrente di "pentimenti" di alcune delle suddette persone?

Terzultima domanda: tra queste persone vi sono ex-carcerati che faticano a trovare lavoro?

Penultima domanda: ti risulta forse che qualcuno, almeno in questa discussione, abbia detto che Berlusconi è un demonio

e che fa del male per il piacere di farlo?

Ultima domanda: se si vuole rinfrescare l'ambiente, l'aria è meglio friggerla con l'olio o con il burro?

:): GRANDE!
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Mezzoelfo, temo che tu stia facendo un po' di confusione, ma può darsi che la stia facendo io, quindi se posso

vorrei farti qualche domanda.

Quando dici che Travaglio dà una "seconda" condanna mediatica, a quali persone ti riferisci nello specifico, in cosa

consiste la pena e quale "prima" pena hanno scontato queste persone e per quali reati?

Altra domanda: sei al corrente di "pentimenti" di alcune delle suddette persone?

Terzultima domanda: tra queste persone vi sono ex-carcerati che faticano a trovare lavoro?

Penultima domanda: ti risulta forse che qualcuno, almeno in questa discussione, abbia detto che Berlusconi è un demonio

e che fa del male per il piacere di farlo?

Ultima domanda: se si vuole rinfrescare l'ambiente, l'aria è meglio friggerla con l'olio o con il burro?

A proposito di Travaglio parlavo del metodo generale che usa, appunto pregiudicato = delinquente, non parlavo di casi particolari, del resto lui parla anche di casi particolare ma la sua è una convinzione generale. Altro metodo è prescrizione = condanna.

Su Berlusconi, letteralmente nessuno lo ha definito così, ma è quello che lasciano intendere.

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A proposito di Travaglio parlavo del metodo generale che usa, appunto pregiudicato = delinquente, non parlavo di casi particolari, del resto lui parla anche di casi particolare ma la sua è una convinzione generale. Altro metodo è prescrizione = condanna.

Su Berlusconi, letteralmente nessuno lo ha definito così, ma è quello che lasciano intendere.

Ti sbagli su tutta la linea, probabilmente perché come hai detto tu stesso nel post prima, parli per sentito dire.

Proverò a chiarirti un po' le idee.

Travaglio non identifica pregiudicato con delinquente. Proprio qualche giorno fa l'ho sentito dire ad esempio che

secondo lui è una cosa ben diversa essere condannati per un'azione di protesta (tipo resistenza a pubblico ufficiale

o interruzione di servizio o al limite un'ingiuria), dall'essere condannati per una corruzione. Lui parla di molti casi

particolari (è il suo lavoro, trattandosi di un cronista di cronaca giudiziaria e non di una velina baciapile), quindi se

lo si accusa di qualcosa in generale, o qualche caso particolare tra i tanti che tratta c'è, oppure si tratta di una

denigrazione gratuita, fatta mettendogli in bocca parole non sue per poi rinfacciargliele.

Anche l'identificazione prescrizione = condanna, non è farina del sacco di Travaglio. Travaglio sostiene... cioè...

Travaglio fa presente che per la giurisprudenza (e anche per il buonsenso) una prescrizione non equivale ad un

attestato del fatto che la persona imputata non ha commesso il reato, ma solo che se anche fosse vero, non è punibile

dal punto di vista giudiziario perché è passato troppo tempo (spesso, nel caso di un imputato potente che se lo può

permettere, è proprio la strategia difensiva quella di far passare molto tempo per arrivare a questo risultato, e poi

lamentarsi pure della lunghezza del procedimento, e proprio il nanetto l'ha usata pesantemente, mi sorprende che ci sia

ancora qualcuno che si beve le sue panzane).

La prescrizione annulla il procedimento in tribunale, ma non azzera la storia personale da un ottica extragiudiziaria, e non

rende inutilizzabili tutte le cose che sono emerse e accertate in un processo finito con la prescrizione, che sono fondamentali

per stabilire se una persona è affidabile o meno per un ruolo di una certa importanza.

C'è un equivoco di fondo, alimentato pesantemente dalla cagnara mediatica degli ultimi lustri, che spiegò benissimo Paolo

Borsellino prima che lo facessero saltare in aria. Due minuti e 15 secondi di lucidità che ti consiglio di ascoltare e ponderare

per bene: http://it.youtube.com/watch?v=k_RzX8Tab4Q

Quanto al fatto che nessuno ha mai definito Berlusconi delinquente, ma lo si lascia solo intendere, beh... anche qui ti

sbagli, è stato spesso definito esplicitamente delinquente. Ci mancherebbe anche! Non vedo cosa ci sia di strano, nessuno

aspetta una sentenza definitiva per dire, di una persona che è vista rubare in un supermercato, che si tratta di un delinquente.

Alcuni non la aspettano nemmeno se la vedono fare cose ben più gravi (non confonderti con la "presunzione di innocenza": si

tratta di un'altra cosa). Oltretutto, francamente non si capisce cosa dovrebbe fare un potente per poter essere definito delinquente...

probabilmente dovrebbe cadere in disgrazia, e forse solo a quel punto molti di quelli che prima lo difendevano a spada tratta,

lo appenderebbero per i piedi. Noi italiani si usa così...

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C'è un equivoco di fondo, alimentato pesantemente dalla cagnara mediatica degli ultimi lustri, che spiegò benissimo Paolo

Borsellino prima che lo facessero saltare in aria. Due minuti e 15 secondi di lucidità che ti consiglio di ascoltare e ponderare

per bene: http://it.youtube.com/watch?v=k_RzX8Tab4Q

La delinquenza di cui si accusa Berlusconi è proprio quella di aver alimentato questo modo di concepire cosa è onesto e cosa no, con il suo esempio, con la promozione di certi valori attraverso i suoi lacchè. Come il lamentarsi di processi lenti e facilitando la lentezza sfruttandone i meccanismi per eludere le sentenze, a volte addirittura vantandosi di riuscire a comprarsi senatori per il bene del paese, o che il giudizio degli elettori vale di più di quello dei giudici. A differenza di Mastella, non ha accusato alcuni, ma tutti. Salvificandosi sempre, ci ha indotto a pensare che chi riesce a farlo è bravo. Qui c'è proprio un sovvertimento di cosa è considerato morale, di cosa è opportuno e desiderabile e cosa no. Solo che a differenza di chi non ha nè carisma nè controllo dei media, occorre maggior moderazione e responsabilità (meno spregiudicatezza) perchè ogni suo atteggiamento influisce eccome sulle coscienze (Karl Popper docet). I suoi avversari politici poi lo hanno seguito a ruota, pensando che il relativismo morale e l'autogiustificazionismo fosse cosa moderna e sono spesso pure riusciti a superarlo, alimentando il vortice e portandoci dove siamo ora.

Come innovatore nulla da dire, ma non tutte le innovazioni che propone sono utili. Come ogni genio del suo campo, è un grande per sè, ma non sempre è capace di far progredire la sua squadra valorizzando i suoi compagni (lo Stato).

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Ti sbagli su tutta la linea, probabilmente perché come hai detto tu stesso nel post prima, parli per sentito dire.

Proverò a chiarirti un po' le idee.

Travaglio non identifica pregiudicato con delinquente. Proprio qualche giorno fa l'ho sentito dire ad esempio che

secondo lui è una cosa ben diversa essere condannati per un'azione di protesta (tipo resistenza a pubblico ufficiale

o interruzione di servizio o al limite un'ingiuria), dall'essere condannati per una corruzione. Lui parla di molti casi

particolari (è il suo lavoro, trattandosi di un cronista di cronaca giudiziaria e non di una velina baciapile), quindi se

lo si accusa di qualcosa in generale, o qualche caso particolare tra i tanti che tratta c'è, oppure si tratta di una

denigrazione gratuita, fatta mettendogli in bocca parole non sue per poi rinfacciargliele.

Anche l'identificazione prescrizione = condanna, non è farina del sacco di Travaglio. Travaglio sostiene... cioè...

Travaglio fa presente che per la giurisprudenza (e anche per il buonsenso) una prescrizione non equivale ad un

attestato del fatto che la persona imputata non ha commesso il reato, ma solo che se anche fosse vero, non è punibile

dal punto di vista giudiziario perché è passato troppo tempo (spesso, nel caso di un imputato potente che se lo può

permettere, è proprio la strategia difensiva quella di far passare molto tempo per arrivare a questo risultato, e poi

lamentarsi pure della lunghezza del procedimento, e proprio il nanetto l'ha usata pesantemente, mi sorprende che ci sia

ancora qualcuno che si beve le sue panzane).

La prescrizione vuol dire pure che se anche fosse innocente non ci sono tutti gli elementi per accertarlo.

Quali reati sono giusti e quali sbagliati non tocca a Travaglio deciderlo.

A me del passato di Berlusconi non importa, mi importa se adesso è un abile presidente.

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La prescrizione vuol dire pure che se anche fosse innocente non ci sono tutti gli elementi per accertarlo.

Quali reati sono giusti e quali sbagliati non tocca a Travaglio deciderlo.

A me del passato di Berlusconi non importa, mi importa se adesso è un abile presidente.

Sulla prescrizione ti sbagli, ma è un fraintendimento molto comune e non sorprende perché c'è molta disinformazione:

è un concetto garantista (fondamentale) che si riferisce al tempo trascorso, non all'inconsistenza degli elementi probatori

(in tal caso, il giudice non applica la prescrizione ma l'"archiviazione").

Senza tirare fuori mallopponi giuridici, possiamo fare un minimo di chiarezza riportando le prime righe di wikipedia alla

voce "prescrizione":

In diritto civile, la prescrizione indica l'estinzione di un diritto conseguente al suo mancato esercizio; in diritto penale, essa

determina l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Prescrizione

Per quanto riguarda Travaglio, hai ragione, non tocca a lui decidere cosa è giusto e cosa no, e infatti il fatto che la corruzione

(solo per fare un esempio) sia un reato grave, non lo ha deciso Travaglio ma il parlamento.

Se a te non interessa il passato di Berlusconi (e il presente, aggiungo io), mi verrebbe da dire "chissenefrega?", ma preferisco

chiedere: "e da cosa lo capisci se uno è un abile presidente?".

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L'attuale legislatura non si autodimetterà

vi è l'obbiettivo di raggiungere il diritto al pensionamento......

la classe politica italiana è una classe istituzionale non democratica.

La lezioni della sinistra hanno stancato qualsiasi persona di buon senso

Prodi è un coalizzatore di forze di politiche contrarie...era impossibile per Lui resistere...è già stato, politicamente, bravo oltre ogni più seria possibilità umana e aspettativa politica.

Il vero problema di Prodi è che prende letterlamente per il culo Noi cittadini dicendo che va bene

come lo fa anche Berlusconi...con altri sillogismi socio politici.

Io non ho fiducia in nessuno dei due e mi ribello ad un sistema sociale in cui la politica dei politici e non dei problemi della gente sono al centro della dialettica.

Vorrei vedere al governo gente comune che sa cosa vuol dire lottare con la quotidianità e non Imbecilli come Prodi o Berlusconi e quell'altro idiota di Pecoraro Scanio che prendono soldi da Politici poi vogliono fare gli sbarazzini....

scusate gente ma io di questa feccia non ne posso più.

Propongo che la Politica non sia più una professione ma una vocazione.

Chi fa politica lo fa per dedizione non per interessi.

I Partiti in Italia sono come la Chiesa > un centro di potere non di Servizi al cittadino.

Ciao Obsoleti.

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yeee nello ....te l'appoggio!!!

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L'attuale legislatura non si autodimetterà

vi è l'obbiettivo di raggiungere il diritto al pensionamento......

la classe politica italiana è una classe istituzionale non democratica.

Propongo che la Politica non sia più una professione ma una vocazione.

Chi fa politica lo fa DOVREBBE FARLO per dedizione non per interessi.

I Partiti in Italia sono come la Chiesa > un centro di potere non di Servizi al cittadino.

quoto!

:spiteful:

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Proposta interessante, ma mi fa venire qualche dubbio che proverò ad elencare e se me lo saprete

dipanare ve ne sarò MOLTO grato. :spiteful:

Primo dubbio, indotto dall'espressione "Politica come vocazione" che fa pensare al sacerdozio.

Siamo sicuri che questa non sia la prima pietra di una replica pseudo-democratica di un sistema di potere

simile ad una teocrazia, dove il culto religioso (con tutti i suoi pregi ma anche i suoi difetti) sopravvive

mascherato da politica?

Secondo dubbio, che parte dal presupposto che un politico in democrazia deve avere il consenso di

noi cittadini, altrimenti non è una democrazia. Se ci fosse qualche politico che fa politica non dico con

vocazione e disinteresse, ma se non altro con capacità e senza mischiare i propri interessi personali

con quelli pubblici e anteporre i primi ai secondi, questo politico "civico" si troverebbe inevitabilmente

a doversi confrontare (o scontrare) con avversari politici "feudali" che invece considerano la cosa pubblica

come se fosse un feudo, una riserva di caccia personale. In uno scontro tra due soggetti politici del genere,

noi cittadini saremmo in grado di distinguere il politico "civico" da quello "feudale"? E se si, come?

Grassie. :Applause:

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Proposta interessante, ma mi fa venire qualche dubbio che proverò ad elencare e se me lo saprete

dipanare ve ne sarò MOLTO grato. :mellow:

Primo dubbio, indotto dall'espressione "Politica come vocazione" che fa pensare al sacerdozio.

Siamo sicuri che questa non sia la prima pietra di una replica pseudo-democratica di un sistema di potere

simile ad una teocrazia, dove il culto religioso (con tutti i suoi pregi ma anche i suoi difetti) sopravvive

mascherato da politica?

Secondo dubbio, che parte dal presupposto che un politico in democrazia deve avere il consenso di

noi cittadini, altrimenti non è una democrazia. Se ci fosse qualche politico che fa politica non dico con

vocazione e disinteresse, ma se non altro con capacità e senza mischiare i propri interessi personali

con quelli pubblici e anteporre i primi ai secondi, questo politico "civico" si troverebbe inevitabilmente

a doversi confrontare (o scontrare) con avversari politici "feudali" che invece considerano la cosa pubblica

come se fosse un feudo, una riserva di caccia personale. In uno scontro tra due soggetti politici del genere,

noi cittadini saremmo in grado di distinguere il politico "civico" da quello "feudale"? E se si, come?

Grassie. :):

Rispetto alla vocazione credo solo una parte del suo significato debba essere intesa in senso teologico, con sacrificio personale massimo a vantaggio SOLO degli altri. Vi immaginate i politici che si spogliano dei propri averi per farlo? :D: . (Ma nel '48 capitò pure che un sindaco, per spirito di servizio, per poter meglio esercitare il suo mandato pian piano vendette un intero palazzo, in pratica donando ciò che aveva).

L'aspetto della castità, della ritualità sacerdotale, e di tante altre robine tipiche non credo servano a un gran che. In pratica dovremmo eleggere chi "sembra" sacrificarsi meglio per noi, invece in una democrazia si elegge chi sembra più credibile (o il meno non credibile) nel tutelare gli interessi degli elettori. E la tassa dell'arricchimento personale o di partito la paghiamo volentieri, se lui/lei/loro sembra migliorare anche le nostre condizioni. Chi ha potere su quel "sembra" vince.

Rispetto al confronto con i colleghi feudali, ciò che è successo è che quello feudale ha finito per mangiarsi il "civico", come l'erba cattiva scaccia la buona. Nessuna distinzione dunque, le liste elettorali sia pur con le preferenze, vengono sempre fatte dai partiti. E chi è buono si contagia subito.

Rispetto al feudo oggi stiamo un pò peggio: oggi ci vorrebbero pure indurre a credere che siamo liberi! Presi pure per il sedere!

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Rispetto alla vocazione credo solo una parte del suo significato debba essere intesa in senso teologico, con sacrificio personale massimo a vantaggio SOLO degli altri. Vi immaginate i politici che si spogliano dei propri averi per farlo? :Applause: . (Ma nel '48 capitò pure che un sindaco, per spirito di servizio, per poter meglio esercitare il suo mandato pian piano vendette un intero palazzo, in pratica donando ciò che aveva).

L'aspetto della castità, della ritualità sacerdotale, e di tante altre robine tipiche non credo servano a un gran che. In pratica dovremmo eleggere chi "sembra" sacrificarsi meglio per noi, invece in una democrazia si elegge chi sembra più credibile (o il meno non credibile) nel tutelare gli interessi degli elettori. E la tassa dell'arricchimento personale o di partito la paghiamo volentieri, se lui/lei/loro sembra migliorare anche le nostre condizioni. Chi ha potere su quel "sembra" vince.

Rispetto al confronto con i colleghi feudali, ciò che è successo è che quello feudale ha finito per mangiarsi il "civico", come l'erba cattiva scaccia la buona. Nessuna distinzione dunque, le liste elettorali sia pur con le preferenze, vengono sempre fatte dai partiti. E chi è buono si contagia subito.

Rispetto al feudo oggi stiamo un pò peggio: oggi ci vorrebbero pure indurre a credere che siamo liberi! Presi pure per il sedere!

Si, le liste vengono fatte dai partiti, però poi hanno comunque bisogno dei voti e del consenso, ed è anche da qui che nascono

tanti dei problemi che dovrebbe affrontare la politica (clientelismo, voto di scambio...) ed è anche per questo che sono tanto

suscettibili e si sentono messi alla gogna non appena qualcuno sfiora la loro immagine pubblica. Quindi i voti contano ancora,

e chi vota, pure. L'erba cattiva non riesce a scacciare l'erba buona e nemmeno la buona riesce a scacciare la cattiva senza

l'appoggio di una parte consistente della cittadinanza. Per questo mi chiedevo se saremmo in grado di distinguere (e come) un

politico decente da un feudalotto, all'interno di uno scontro, senza rischiare di scambiare entrambi per erba cattiva o buona -

cosa che di solito favorisce il feudalotto - o addirittura di scambiare il feudalotto per il decente e viceversa.

Sempre "nel caso in cui", naturalmente...

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ragazzi, state dimenticando un particolare

secondo me molto importante ed e' quello

dei giornalisti.nel mondo i giornalisti italiani

son ben noti di essere corrotti,di tacere e di sorvolare.

sanno del marciume che c'e' in giro,

hanno privilegi speciali come se fossero

dei super cittadini idem per i giornali che sono

sovvenzionati dallo stato essendo delle entita'

private.finquando nn ci sara' la vera liberta' di stampa

nn si sapra' mai la verita.

la magistratura cerca a volte di fare il suo dovere

ma son iniziative politiche e di parte anche se' credibili.

se trovi qualc'uno che cerca di fare il suo dovere

prontamente si e' derisi, insultati e trasferiti.

adesso dicono che forse cambieranno le carte in gioco

ma secondo me il cancro sara' sempre presente,

da noi dicono "fatta la legge , trovato

l'inganno".dobbiamo incominciare a privatizzare

tante cose per togliere ai politici il potere

d'infiltrazione dei loro lacche'. il marciume e'

ovunque nella nostra politica e paradossalmente

tutta la pattumiera sparsa per strada a napoli,

e' piu' profumata dei vari palazzi dei governo dove circolano

questi nani politici

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Tex, in America c'è meno varietà nei giornali , perchè ogni città ne ha uno solo, ad es. c'è il giornale di NewYork, quello di Chicago, quello di Dallas, quello di Boston ecc... mentre qui c'è il mercato nazionale essendo impensabile contenere la cronaca di tutta l'America ma non dell'Italia e per quella locale tutti hanno l'inserto, poi ci sono quelli schierati, lì non c'è il mercato nazionale, ogni testata ha il monopolio della sua zona, c'è meno scelta. Confermi?

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Mezzoelfo, temo che tu stia facendo un po' di confusione, ma può darsi che la stia facendo io, quindi se posso

vorrei farti qualche domanda.

Quando dici che Travaglio dà una "seconda" condanna mediatica, a quali persone ti riferisci nello specifico, in cosa

consiste la pena e quale "prima" pena hanno scontato queste persone e per quali reati?

Altra domanda: sei al corrente di "pentimenti" di alcune delle suddette persone?

Terzultima domanda: tra queste persone vi sono ex-carcerati che faticano a trovare lavoro?

Penultima domanda: ti risulta forse che qualcuno, almeno in questa discussione, abbia detto che Berlusconi è un demonio

e che fa del male per il piacere di farlo?

Ultima domanda: se si vuole rinfrescare l'ambiente, l'aria è meglio friggerla con l'olio o con il burro?

Ste, se avessi il cappello in testa me lo leverei. :huh:

che Travaglio esprima delle condanne è un discorso banale, già visto, già sentito decine di volte. riportare atti processuali, parlare delle beghe giudiziarie di alcune persone fa parte del mestiere del giornalista. e Travaglio è un giornalista.

Mezzoelfo, io non so se berlusconi sia tanto intelligente;furbo lo è di certo, ma la furbizia e l'intelligenza non sono sinonimi.

non da psicologa, ma da persona che ha studiato la lingua italiana affermo che è politicamente deficente nel senso stretto del termine, ovvero gli mancano le capacità per fare politica (deficere=mancare).

il diavolo lo ritengo molto più interessante di lui. per me berlusconi è semplicemente uno che è stato iscritto alla Loggia P2, che notoriamente aveva fini eversivi, ha avuto come stalliere un mafioso riconosciuto e condannato come tale, comprato giudici, evaso miliardi di tasse...e poi non lo so più. non sono mica Pico della Mirandola.oggi è stato assolto a milano dal reato di falso in bilancio perchè "il fatto non costituisce PIU' reato".

ti dice qualcosa questa motivazione?a me purtroppo dice molto.

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se i politici fossero onesti ci sarebbe più ugualianza sociale......ma non c'è dunque sono...?

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stavo pensando : ma perchè visto che ciò che è Berlusconi è abbastanza evidente, la gente continua a credere in lui? Perchè ha bisogno di credere in qualcosa (come quando si ha il tumore e si sa che è fulminante ma si continua acredere di poterne uscire)? O perchè è così bravo da far credere a tutti di essere una vittima??? :abbr: mah!!!! Comunque sia poveri noi!!!!

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povero a chi?

tanto non saranno loro a dare gioia o dolore a voi.....

dunque anche dare la colpa a loro e essere creduloni

salamotta!

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povero a chi?

tanto non saranno loro a dare gioia o dolore a voi.....

dunque anche dare la colpa a loro e essere creduloni

salamotta!

SCUSA MIO MA POVERI NOI E COME!!!!!!!! L'Italia sta andando in malora percolpa diquesti politici da quattro soldi...certo non ci danno la felicità e per cambiare il mondo bisogna cominciare da noi stessi ma comunque loro sono lì a rappresentarci e governarci e a me non mi pare che mi rappresentino e che governino nel migliore dei modi......e credo di raprpesentare una bella fascia di popolazione CONSAPEVOLE!!!!!!

:abbr:

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Se la democrazia vuol dire scegliere tra Prodi / Veltroni o Berlusconi

tenetevela stretta.

Il metodo con cui si accede alla Politica è un insulto all'intelligenza umana.

Piuttosto che questa democrazia che non da fiducia nel domani

preferisco la politica degli uomini di buona volonta...è questo che intendo per vocazione...

strano che la politica la facciano personaggi come Prodi che hanno vissuto sulle spalle dello stato e frazionato poli chimici ed automobilistici e produttivi nazionali o personaggi come Berlusconi che sono dovuti scendere in campo per tutelare se stesso ed i suoi simili.

La politica è affarismo legislativo.

Preferirei vivere come il vecchio Ghandi.......... ma lo Stato esige la tassazione anticipata prima che io lavori per tutto il 2008 Lo stato si è già preso tutta la sua parte!

Questa sarebbe democrazia? Io sono un lavoratore autonomo e non ho più spazio nè per mantenermi nè per vivere.

I miei figli hanno poche cose da me perchè il sistema Stato antepone il proprio mangiare soldi (tasse anticipate) rispetto alla mia famiglia.

Io non credo in questo sistema sono esasperato faccio letterlalmente fatica a campare.

Prima di morire d'inedia affogherò quanti più nemici del popolo potrò.

POTERE A CHI LAVORA.

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La politica è affarismo legislativo.

quoto, ma ci aggiungerei "italiana", dopo politica

Questa sarebbe democrazia? Io sono un lavoratore autonomo e non ho più spazio nè per mantenermi nè per vivere.

Tutto ciò, nonostante negli ultimi 7 anni il reddito medio dei liberi professionisti, secondo dati banca d'Italia, sia mediamente aumentato dell'11% in più rispetto al lavoro dipendente (il 14% per gli artigiani egli autonomi in generale). Quelli che ci hanno perso sono gli atipici e falsi liberi professionisti con p.IVA e uno-due clienti-committenti (dipendenti di datori di lavoro mascherati, in realtà) soltanto.

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Tex, in America c'è meno varietà nei giornali , perchè ogni città ne ha uno solo, ad es. c'è il giornale di NewYork, quello di Chicago, quello di Dallas, quello di Boston ecc... mentre qui c'è il mercato nazionale essendo impensabile contenere la cronaca di tutta l'America ma non dell'Italia e per quella locale tutti hanno l'inserto, poi ci sono quelli schierati, lì non c'è il mercato nazionale, ogni testata ha il monopolio della sua zona, c'è meno scelta. Confermi?

sia ben chiaro elfo , io nn difendo gli americani e la loro politica.

io osservo la politica italiana da poco e ti posso dire che (specialmente

nell'ultimo mese) e' veramente squallida !!

per i giornali , le grandi citta'credo abbiano almeno un paio , chicago ha

il sun times ed il chicago tribune poi ci son altri quotidiani minori.

si possono trovare tutti i maggior giornali come usa today,

wall street journal, new york times ecc ecc dappertutto...

sul monopolio ti do' ragione ed anche la meno scelta.

ogni citta' ha i suoi giornali e canali televisivi locali. dove vivo io

abbiamo la l'abc channel 7 , la nbc channel 5 , la cbs channel 2,

fox 32, wgn 9 , pbs 11 ed un paio di poco spessore.

devi anche capire che gli usa e' molto estesa pensi che per

andare da est ad ovest in aeroplano ci vogliono 5-6 ore d'aereo .

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personaggi come Berlusconi che sono dovuti scendere in campo per tutelare se stesso ed i suoi simili.

Pare che Marcello Dell'Utri confermò questa cosa in un'intervista, pochi anni fa:

"Berlusconi (...) mi disse: 'Marcello, dobbiamo fare un partito pronto a scendere in campo

alle prossime elezioni.' C'era l'aggressione delle Procure e la situazione della Fininvest con

5 mila miliardi di debiti. Franco Tatò, che all'epoca era l'amministratore delegato del gruppo,

non vedeva vie d'uscita: 'Cavaliere dobbiamo portare i libri in tribunale'... Oggi posso dire che

senza la decisione di scendere in campo con un suo partito, Berlusconi non avrebbe salvato la

pelle e sarebbe finito come Angelo Rizzoli che, con l'inchiesta della P2, andò in carcere e perse

l'azienda" (intervista ad Antonio Galdo per il libro 'Saranno potenti?', Sperling & Kupfer, 2003)

In pratica, era fallito - altro che imprenditore di successo -, e scendendo in politica s'è

rimesso in sesto dissestando il paese. E non solo negli anni in cui ha governato (cosa che

la dice lunga su molti dei suoi avversari politici, che forse sono proprio i 'simili' che tutela,

fingendosi antagonista).

Ora facciamoglielo amministrare per ancora 5 anni, e ne vedremo delle belle! :Just Kidding:

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Se la democrazia vuol dire scegliere tra Prodi / Veltroni o Berlusconi

tenetevela stretta.

Il metodo con cui si accede alla Politica è un insulto all'intelligenza umana.

Piuttosto che questa democrazia che non da fiducia nel domani

preferisco la politica degli uomini di buona volonta...è questo che intendo per vocazione...

strano che la politica la facciano personaggi come Prodi che hanno vissuto sulle spalle dello stato e frazionato poli chimici ed automobilistici e produttivi nazionali o personaggi come Berlusconi che sono dovuti scendere in campo per tutelare se stesso ed i suoi simili.

La politica è affarismo legislativo.

Preferirei vivere come il vecchio Ghandi.......... ma lo Stato esige la tassazione anticipata prima che io lavori per tutto il 2008 Lo stato si è già preso tutta la sua parte!

Questa sarebbe democrazia? Io sono un lavoratore autonomo e non ho più spazio nè per mantenermi nè per vivere.

I miei figli hanno poche cose da me perchè il sistema Stato antepone il proprio mangiare soldi (tasse anticipate) rispetto alla mia famiglia.

Io non credo in questo sistema sono esasperato faccio letterlalmente fatica a campare.

Prima di morire d'inedia affogherò quanti più nemici del popolo potrò.

POTERE A CHI LAVORA.

carissimo Nello.

trovo profondamente giusto cio che dici....

ma quanto a questo

I miei figli hanno poche cose da me perchè il sistema Stato antepone il proprio mangiare soldi (tasse anticipate) rispetto alla mia famiglia.

Io non credo in questo sistema sono esasperato faccio letterlalmente fatica a campare.

Prima di morire d'inedia affogherò quanti più nemici del popolo potrò.

POTERE A CHI LAVORA.

bhè sul potere a chi lavora, io direi "potere a nessuno" , ma collaborazione globale, il potere a chi lavora produrrebbe lavoratori capi....ricordi Stalin....?

e sul resto caro Nello, dai il tuo Karma (iil tuo completo essere dall'esperienza al corpo), alla tua famiglia, li lasceresti più ricchi di qualsiasi tesoro avessi in banca, tu sei il tesoro che devi donare a loro, tanto la mancanza di benefizi economici è, e rodersi fa solo sprecare la concentrazione di quel "Tesoro vivente" che sei, in quello che pultroppo dovrebbe essere ma non è...

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