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agire e reagire


mio

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se vi chiedo qual'è in praticità la differenza tra azione e reazione come la definireste?

qualcuno di voi ha mai agito in base a tale definizione?? :abbr:

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se vi chiedo qual'è in praticità la differenza tra azione e reazione come la definireste?

qualcuno di voi ha mai agito in base a tale definizione?? :abbr:

Mentre l'azione può scaturire sia da propria iniziativa che da stimoli esterni, la reazione è dettata sempre da almeno una causa esterna (oltre alla propria volontà)

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Mentre l'azione può scaturire sia da propria iniziativa che da stimoli esterni, la reazione è dettata sempre da almeno una causa esterna (oltre alla propria volontà)

non capisco,,, :abbr: sono uguali?

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azione= fare qualcosa

reazione= provare un sentimento e dopo di chè puo' arrivare l'azione

Ci ho provato...ciao mio, sempre un piacere! :abbr:

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se vi chiedo qual'è in praticità la differenza tra azione e reazione come la definireste?

qualcuno di voi ha mai agito in base a tale definizione?? :abbr:

l'azione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno (ma non solo) al di la di ciò che succede fuori, non condizionata.

la reazione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno, di riflesso a qualcosa che viene da fuori, che ci tocca, quindi condizionata.

personalmente tendo a reagire più che ad agire, purtroppo.

l'azione implica coraggio e soprattutto la presa di coscienza di se stessi e dei propri bisogni, la reazione può essere anche uno scudo per proteggersi dalla paura, senza necessariamente sapere ciò che si vuole e ciò che ci fa stare bene.

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d'accordissimo con la descrizione di xela sulle due differenti....

io agisco eccome...

è quando reagisco che non sempre mi so controllare...

impulsiva come sono ehehehe :B):

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se vi chiedo qual'è in praticità la differenza tra azione e reazione come la definireste?

qualcuno di voi ha mai agito in base a tale definizione?? :B):

l' azione scaturisce dalla forza di volontà, dinamica "da dentro verso fuori", la reazione al contrario ha la sua causa all' esterno, dinamica "da fuori verso dentro".

Agisco costantemente in questo modo..

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l'azione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno (ma non solo) al di la di ciò che succede fuori, non condizionata.

la reazione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno, di riflesso a qualcosa che viene da fuori, che ci tocca, quindi condizionata.

personalmente tendo a reagire più che ad agire, purtroppo.

l'azione implica coraggio e soprattutto la presa di coscienza di se stessi e dei propri bisogni, la reazione può essere anche uno scudo per proteggersi dalla paura, senza necessariamente sapere ciò che si vuole e ciò che ci fa stare bene.

sono in perfetta sintonia con te....

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d'accordissimo con la descrizione di xela sulle due differenti....

io agisco eccome...

è quando reagisco che non sempre mi so controllare...

impulsiva come sono ehehehe :B):

può dunque l'io che è passato agire....?

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non capisco,,, :D: sono uguali?

ehehehe ho dei gravi problemi ad esprimermi linguisticamente :blink::B):

Cerco di farlo meglio:

in linea di massima per me è come dice xela, ma con l'aggiunta che trattandosi di azioni compiute da una persona, è molto difficile che sia un moto completamente INCONDIZIONATO che parte dall'interno all'esterno ;)

La reazione invece implica uno stimolo esterno.

Per me sono quindi molto simili, l'unica differenza è che nella reazione c'è la CERTEZZA di un condizionamento esterno, di una risposta ad un altro/i evento/i.

PS: Questo "giocare con le parole" (in particolare azione e reazione) mi ha dato l'idea per un topic riguardo un argomento che mi sta molto a cuore, appena riesco a formularlo in modo apparentemente comprensibile lo espongo sul forum

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ehehehe ho dei gravi problemi ad esprimermi linguisticamente :;):<_<

Cerco di farlo meglio:

in linea di massima per me è come dice xela, ma con l'aggiunta che trattandosi di azioni compiute da una persona, è molto difficile che sia un moto completamente INCONDIZIONATO che parte dall'interno all'esterno ;)

La reazione invece implica uno stimolo esterno.

Per me sono quindi molto simili, l'unica differenza è che nella reazione c'è la CERTEZZA di un condizionamento esterno, di una risposta ad un altro/i evento/i.

PS: Questo "giocare con le parole" (in particolare azione e reazione) mi ha dato l'idea per un topic riguardo un argomento che mi sta molto a cuore, appena riesco a formularlo in modo apparentemente comprensibile lo espongo sul forum

io per azione intendo un movimento che non nasce da alcuna reazione sia essa interna che esterna anche perchè non vedo la differenza, non percepiamo uno tramite l'altro?

reazione è ogni azione dell'io, ogni azione propensa ad uno scopo....

agire è muoversi senza scopo, muoversi guidati da cio che è, che è amore......

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io per azione intendo un movimento che non nasce da alcuna reazione sia essa interna che esterna anche perchè non vedo la differenza, non percepiamo uno tramite l'altro?

reazione è ogni azione dell'io, ogni azione propensa ad uno scopo....

agire è muoversi senza scopo, muoversi guidati da cio che è, che è amore......

L'azione non ha uno scopo?

C'è sempre la volontà di fare qualcosa, altrimenti è una reazione, che potrebbe essere dettata solo da uno stimolo esterno (reazione involontaria), o no?

Non capisco l'ultima frase, sembra poetica però non capisco cos'è "ciò che è", sono un praticone ;)

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L'azione non ha uno scopo?

C'è sempre la volontà di fare qualcosa, altrimenti è una reazione, che potrebbe essere dettata solo da uno stimolo esterno (reazione involontaria), o no?

Non capisco l'ultima frase, sembra poetica però non capisco cos'è "ciò che è", sono un praticone ;)

cio che è.....e tutto cio che esite così com'è non la percezione che noi abbiamo di esso....

cio che è è tutto!

avere uno scopo vuol dire reagire a cio che è per ottenere quello scopo...

agire è flussare insieme al tutto, che è movimento e quiete...

almeno io vedo questo!.....

ma scusate ho toccato un argomento per elargire saccenza il che fa di Mio un piccolo miserabile nel presente.....

l'ho vedo solo ora....pardon!

come posso parlare di Agire a coloro che sono identificati con il loro Io che esso stesso è per sua natura Scopo!

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cio che è.....e tutto cio che esite così com'è non la percezione che noi abbiamo di esso....

cio che è è tutto!

avere uno scopo vuol dire reagire a cio che è per ottenere quello scopo...

agire è flussare insieme al tutto, che è movimento e quiete...

almeno io vedo questo!.....

[...]

Mi piace come definizione...

Ma posso farti una domanda? Tu riesci a vedere tutto (o parte di esso, cioè cioè che è...)* per come esiste e non attraverso la percezione che tu ne hai?

A pensarci velocemente sembra un paradosso... almeno a me...

Sia chiaro, non voglio contraddire in alcun modo le tue idee, sono convinto che ognuno debba pensarla a suo modo, l'importante è che sia in armonia con questo, e allora quelle sono le idee giuste (per lui).

* Note:

Il contenuto fra parentesi è da considerarsi del tutto inutile ai fini espressivi del post, ma aggiunge un tono cacofonico, è stata una tentazione irresistibile, pardon :;):

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Mi piace come definizione...

Ma posso farti una domanda? Tu riesci a vedere tutto (o parte di esso, cioè cioè che è...)* per come esiste e non attraverso la percezione che tu ne hai?

A pensarci velocemente sembra un paradosso... almeno a me...

Sia chiaro, non voglio contraddire in alcun modo le tue idee, sono convinto che ognuno debba pensarla a suo modo, l'importante è che sia in armonia con questo, e allora quelle sono le idee giuste (per lui).

* Note:

Il contenuto fra parentesi è da considerarsi del tutto inutile ai fini espressivi del post, ma aggiunge un tono cacofonico, è stata una tentazione irresistibile, pardon :;):

si....accade...

io non riesco lui è ed io sono esso....chi separa è l'io laddove sussiste...

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:;):
^_^

nel senso che ha rendere la sensazione della separazione, che è illusoria, è l'identificazione che ognuno ha nel proprio io

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^_^

nel senso che ha rendere la sensazione della separazione, che è illusoria, è l'identificazione che ognuno ha nel proprio io

Continuo a non capire cosa vuoi dire... :;):

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può dunque l'io che è passato agire....?

certo che puo...

è pur sempre il tuo "io"

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si....accade...

io non riesco lui è ed io sono esso....chi separa è l'io laddove sussiste...

Sono perfettamente in linea con quanto da te espresso :D: ...

Nella manifestazione "materiale" dell'Essere, del ciò che E', è arduo non cadere nei "condizionamenti", per questo ogni azione prettamente umana, potrebbe, in ultima sintesi, rivelarsi una "reazione" originata da qualcosa che padroneggia l'ego... la costante Consapevolezza può condurre alla liberazione dai condizionamenti, e ad incanalarci nel fluire del Tutto... solo in questo modo una azione potrà dirsi una azione "pura"... incondizionata...

...in piena simbiosi con l'Essere Amore...

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l'azione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno (ma non solo) al di la di ciò che succede fuori, non condizionata.

la reazione è un moto che parte da dentro diretto verso l'esterno, di riflesso a qualcosa che viene da fuori, che ci tocca, quindi condizionata.

personalmente tendo a reagire più che ad agire, purtroppo.

l'azione implica coraggio e soprattutto la presa di coscienza di se stessi e dei propri bisogni, la reazione può essere anche uno scudo per proteggersi dalla paura, senza necessariamente sapere ciò che si vuole e ciò che ci fa stare bene.

Definizione splendida...Un esempio di azione paradossale è il "porgere l'altra guancia" :Frustrated:

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