Vai al contenuto

E' depressione?


Messaggi consigliati

 

Pubblicità


  • Risposte 66
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Allora la volontà c'entra fino a un certo punto....secondo me.....e comunque dipende da se stessi....cosa intendi con " che ci si puo' fare se non si riesce a volere quello che si vorrebbe?"

Come faccio a spiegartelo. Forse in fondo non è molto diverso da quello che intendi tu quando dici che la volontà c'entra fino a un certo punto. Perché infatti la volontà, se non dipende più interamente dalla persona a cui dovrebbe appartenere, non dovrebbe avere più il diritto di chiamarsi volontà. Diciamo che la mia volontà (quello che ne resta) è oppressa da un'altra volontà che è in me (mio malgrado) ma che non dipende da me.

Ora si capisce ancora meno, mi sa.

Faccio un esempio cretino.

Immagina. E' estate. Un sole meraviglioso. Il cielo limpido. La quiete del primo pomeriggio. E' un oltraggio starsene chiusi in casa a coltivare l'angoscia. E' un oltraggio ma non esco. Non c'è sole che sappia riscaldarmi. Penso alla vita fuori e a me esclusa. E sono io a escludermi. In fondo nessuno mi impedisce di uscire. Eppure non posso. Ma in che senso non posso? Se nessuno me lo impedisce. Evidentemente non voglio. Eppure vorrei. Però se volessi veramente, visto che nessuno me lo impedisce, uscirei. E invece non esco. Quindi non voglio. Però vorrei volerlo. Vorrei un'altra volontà.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

a me sono rimaste impresse le parole di Vittorio Gassman, che come è noto soffrì di depressione..

diceva "la depressione è il trailer della morte"

Link al commento
Condividi su altri siti

 

frncs (francesca?) forse mi è sfuggito...ma tu oltre alla psicoterapia stai prendendo anche dai farmaci, per la depressione?

(sto dando un po' per scontato che tu ne soffra visti i tuoi commenti in questo topic...)

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Come faccio a spiegartelo. Forse in fondo non è molto diverso da quello che intendi tu quando dici che la volontà c'entra fino a un certo punto. Perché infatti la volontà, se non dipende più interamente dalla persona a cui dovrebbe appartenere, non dovrebbe avere più il diritto di chiamarsi volontà. Diciamo che la mia volontà (quello che ne resta) è oppressa da un'altra volontà che è in me (mio malgrado) ma che non dipende da me.

Ora si capisce ancora meno, mi sa.

Faccio un esempio cretino.

Immagina. E' estate. Un sole meraviglioso. Il cielo limpido. La quiete del primo pomeriggio. E' un oltraggio starsene chiusi in casa a coltivare l'angoscia. E' un oltraggio ma non esco. Non c'è sole che sappia riscaldarmi. Penso alla vita fuori e a me esclusa. E sono io a escludermi. In fondo nessuno mi impedisce di uscire. Eppure non posso. Ma in che senso non posso? Se nessuno me lo impedisce. Evidentemente non voglio. Eppure vorrei. Però se volessi veramente, visto che nessuno me lo impedisce, uscirei. E invece non esco. Quindi non voglio. Però vorrei volerlo. Vorrei un'altra volontà.

Ho capito piu' o meno quello che intendi, anch'io ho avuto un periodo simile, ero in cura da una psichiatra e prendevo farmaci....poi mi sono ripresa forse piu' grazie a me che ai farmaci,(poi il mio era un discorso particolare xchè in quello stesso periodo avevo problemi con il cibo, non mangiavo e da 65 kg ero diventata 50 circa e sono convinta che quella forma di depressione fosse collegata a quello, infatti quando ho ripreso a mangiare mi sono tirata su.) comunque, io in quel periodo mi sentivo una nullità.....se esistevo o meno era uguale sia per me che per gli altri (pensavo)....io credo che tu non "possa" uscire (anche se lo vorresti) xchè non vuoi farlo in questo stato, è una mia ipotesi, io ad esempio mi vergognavo a farmi vedere così "depressa".....e piu' stavo male e piu' mi isolavo....

Link al commento
Condividi su altri siti

 
frncs (francesca?)

No. Sono iniziali. Un acrostico insomma.

ma tu oltre alla psicoterapia stai prendendo anche dai farmaci, per la depressione?

(sto dando un po' per scontato che tu ne soffra visti i tuoi commenti in questo topic...)

No. Non me li può prescrivere perché non è medico. Varie volte mi ha proposto di andare da uno psichiatra a farmeli prescrivere. Però io non sono convinta. E quindi per ora ho rimandato.

Soffro di depressione, ma, secondo lui, alla base di questo e di altri problemi c'è un disturbo di personalità. Poi chi lo sa. Non ho nemmeno capito troppo che significa.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
Cosa non ti convince dei farmaci?

NOn lo so. La paura della dipendenza forse. O forse solo non mi va di andare a parlare con un altro, spiegare... Mi sa che se me li avesse prescritti lui li avrei presi.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
No. Sono iniziali. Un acrostico insomma.

No. Non me li può prescrivere perché non è medico. Varie volte mi ha proposto di andare da uno psichiatra a farmeli prescrivere. Però io non sono convinta. E quindi per ora ho rimandato.

Soffro di depressione, ma, secondo lui, alla base di questo e di altri problemi c'è un disturbo di personalità. Poi chi lo sa. Non ho nemmeno capito troppo che significa.

io fossi in te ci farei un pensiero...

io non sono nella posizione per poter dare consigli. quello che so lo ricavo dai discorsi che mi fa il mio psicologo.

mi fa sorridere che quando gli racconto qualche cosa stupida (secondo me)che faccio o provo e lui mi dice"ma almeno non hai la depressione!! sei viva...". da queste e altre battute ho dedotto che in ipotetica classifica di gravità dei disturbi psicologici, lui mette la depressione mooolto in alto. e da quello che mi dice, nei casi gravi di depressione, la psicoterapia da sola può poco...infatti anche lui indirizza quei pazienti da uno psichiatra per una terapia farmacologica.

riflettici.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
io fossi in te ci farei un pensiero...

io non sono nella posizione per poter dare consigli. quello che so lo ricavo dai discorsi che mi fa il mio psicologo.

mi fa sorridere che quando gli racconto qualche cosa stupida (secondo me)che faccio o provo e lui mi dice"ma almeno non hai la depressione!! sei viva...". da queste e altre battute ho dedotto che in ipotetica classifica di gravità dei disturbi psicologici, lui mette la depressione mooolto in alto. e da quello che mi dice, nei casi gravi di depressione, la psicoterapia da sola può poco...infatti anche lui indirizza quei pazienti da uno psichiatra per una terapia farmacologica.

riflettici.

Penso che tu abbia ragione. Il difficile è prendere l'iniziativa. Comunque ci penserò.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
domanda: "chi non finisce a letto" è migliore (secondo te) di "chi finisce a letto"?

Ovviamente NO, ha solo un DIVERSO modo di reagire alla stessa cosa.

Ti faccio anche io una domanda: "chi finisce a letto" soffre più di "chi non finisce a letto"?

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ovviamente NO, ha solo un DIVERSO modo di reagire alla stessa cosa.

Ti faccio anche io una domanda: "chi finisce a letto" soffre più di "chi non finisce a letto"?

mai fatto classifiche.

io "a letto" ( sembra che stiamo parlando d'altro, comunque...) non ci son mai finita (sto parlando di depressione diagnosticata). ma ho visto con i miei occhi lo stato anche "fisico" in cui può essere ridotta una persona che soffre di depressione (sto sempre parlando di malattia diagnosticata)

ringrazio il cielo in tutte le lingue per non aver mai provato quella sofferenza!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Depressione - euforia - felicità - tristezza, sono tutti quanti dei leggittimi sentimenti, nessuno di essi va scacciato o perseguito ma vissuto osservando, se ne abbiamo capacità e strumenti, ciò che in essi è contenuto. La paura o persecuzione verso l'uno o l'altro sentimento crea, secondo me, un inevitabile tensione le cui conseguenze sono spesso evidenti ma altrettanto spesso ignorate .

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Depressione - euforia - felicità - tristezza, sono tutti quanti dei leggittimi sentimenti, nessuno di essi va scacciato o perseguito ma vissuto osservando, se ne abbiamo capacità e strumenti, ciò che in essi è contenuto. La paura o persecuzione verso l'uno o l'altro sentimento crea, secondo me, un inevitabile tensione le cui conseguenze sono spesso evidenti ma altrettanto spesso ignorate .

Non direi. La depressione intesa come malattia non è un sentimento. E' una malattia appunto. Forse potrebbe essere addirittura definita un non sentimento.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Grazie a tutti per le risposte.

Non volevo scatenare un dibattito così acceso sul significato della depressione, nè pretendo una diagnosi. La mia era una semplice curiosità. Alla fine il fatto di sapere di avere la depressione oppure no non mi fa sentire nè meglio nè peggio.

Purtroppo per quanto mi riguarda non ho alcuna fiducia che le cose possano cambiare in meglio nel futuro, anzi penso che andranno sempre peggio a causa dell'età che avanza. Sono pessimista, ma purtroppo la penso così. Così come non penso sia vero che "non è mai troppo tardi". E' troppo tardi eccome. Comunque queste sono cose troppo complesse da discutere su un forum, c'è già la mia psicologa per questo.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
mai fatto classifiche.

io a letto (qua sembra che stiamo parlando d'altro comunque...) non ci son mai finita (sto parlando di depressione diagnosticata). ma ho visto con i miei occhi lo stato anche "fisico" in cui può essere ridotta una persona che soffre di depressione (sto sempre parlando di malattia diagnosticata)

ringrazio il cielo in tutte le lingue per non aver mai provato quella sofferenza!!!!

Non capisco perchè ribadisci continuamente l'espressione "depressione diagnosticata".

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Non direi. La depressione intesa come malattia non è un sentimento. E' una malattia appunto. Forse potrebbe essere addirittura definita un non sentimento.

E perchè non diresti frncs, la depressione ha o non ha a che fare con l'umore?

esiste solo un tipo di depressione?

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Non capisco perchè ribadisci continuamente l'espressione "depressione diagnosticata".

perchè alcune persone (e non mi sto riferendo necessariamente a te...) usano la parola depressione per intendere altro (tristezza, abbattimento...etc etc). io parlo della malattia diagnosticata secondo il DSM-IV...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Grazie a tutti per le risposte.

Non volevo scatenare un dibattito così acceso sul significato della depressione, nè pretendo una diagnosi. La mia era una semplice curiosità. Alla fine il fatto di sapere di avere la depressione oppure no non mi fa sentire nè meglio nè peggio.

Purtroppo per quanto mi riguarda non ho alcuna fiducia che le cose possano cambiare in meglio nel futuro, anzi penso che andranno sempre peggio a causa dell'età che avanza. Sono pessimista, ma purtroppo la penso così. Così come non penso sia vero che "non è mai troppo tardi". E' troppo tardi eccome. Comunque queste sono cose troppo complesse da discutere su un forum, c'è già la mia psicologa per questo.

Non preouccuparti giovanni79, nel forum di psiconline avviene spesso che un argomento diventi funzionale all'attivazione dei conflitti, conflitti che a ben guardare riguardano l'utente stesso che li mette in campo.

La tua psicologa credo che sia molto probabilmente più preparata e informata di noi circa le tue dinamiche, di conseguenza credo che da lei sia possibile ricevere una risposta centrata ai tuoi interrogativi e magari più funzionale al tuo scopo. :rofl:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
E perchè non diresti frncs, la depressione ha o non ha a che fare con l'umore?

esiste solo un tipo di depressione?

Ne esistono molti tipi. Non ho la competenza per darti risposte generali. Solo credo che il sentirsi depressi (sentimento legittimo come dici tu) e la depressione come malattia siano due cose diverse. Non posso accettarla come un sentimento legittimo, perché mi impedisce di vivere e forse anche di provare dei sentimenti.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Immagina. E' estate. Un sole meraviglioso. Il cielo limpido. La quiete del primo pomeriggio. E' un oltraggio starsene chiusi in casa a coltivare l'angoscia. E' un oltraggio ma non esco. Non c'è sole che sappia riscaldarmi. Penso alla vita fuori e a me esclusa. E sono io a escludermi. In fondo nessuno mi impedisce di uscire. Eppure non posso. Ma in che senso non posso? Se nessuno me lo impedisce. Evidentemente non voglio. Eppure vorrei. Però se volessi veramente, visto che nessuno me lo impedisce, uscirei. E invece non esco. Quindi non voglio. Però vorrei volerlo. Vorrei un'altra volontà.

Interessante questo esempio. Anche a me questa situazione capita molto spesso.

Dovresti sforzarti di pensare a cos'è che ti blocca, c'è sicuramente qualcosa, che magari ora non vedi, una barriera che ti autocostruisci e che ti impedisce di uscire.

Ti faccio l'esempio nel mio caso: è domenica, estate, sole, cielo limpido. Vorrei uscire. Vorrei passare a prendere la mia ragazza e andare a fare un giro, distenderci in un parco. Ma non ho la ragazza. Va beh, allora vorrei uscire con un gruppo di amici, fare un giro in bicicletta, andare a prendere un aperitivo al bar. Ma non ho un gruppo di amici. I pochissimi che ho sono fuori con le loro rispettive compagne/i. Va beh, allora esco da solo. Esco, giro un po', vedo tutti quanti in compagnia dei propri partner e/o amici, che apparantemente si divertono e si godono il pomeriggio. Immagino che anche la ragazza che mi piace in quel momento sarà in compagnia del suo ragazzo da qualche parte. Gli unici in giro da soli come me sono qualche vecchietto e qualche extracomunitario. Beh, almeno non sono l'unico.

Potrei pensare che è così perchè vivo qua da poco e non ho ancora conosciuto nessuno, ma invece non è vero, vivo qua da sempre, e se non conosco nessuno è perchè sono un incapace e ho sempre gestito male la mia vita (cioè da incapace). Non ho saputo cotruirmi una vita sociale. Non ho saputo costruirimi una vita sentimentale. Sono un buono a nulla.

Dopo essere stato in giro un paio di ore con questi pensieri in testa, al tramonto, me ne torno a casa, più depresso e angosciato di quando sono uscito, ringraziando dio che il weekend è finito.

La domenica successiva si ripresenta la stessa situazione, memore della scorsa settimana non ho voglia di uscire per stare ancora peggio, me ne sto in casa ma sono comunque depresso, vorrei uscire, e non passare la giornata davanti al pc o alla televisione. Vorrei ma non voglio.

La spiegazione nel mio caso c'è, ed è chiara. Può essere che sia così anche nel tuo caso. Poi io non me intendo, sia chiaro!

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
Ne esistono molti tipi. Non ho la competenza per darti risposte generali. Solo credo che il sentirsi depressi (sentimento legittimo come dici tu) e la depressione come malattia siano due cose diverse. Non posso accettarla come un sentimento legittimo, perché mi impedisce di vivere e forse anche di provare dei sentimenti.

Ti chiedo altre due cose, se vuoi puoi anche non rispondermi... sei prorpio sicura di "non vivere"? la tristezza non è il sentimento che percepiamo quando siamo depressi?

Link al commento
Condividi su altri siti

 
perchè alcune persone (e non mi sto riferendo necessariamente a te...) usano la parola depressione per intendere altro (tristezza, abbattimento...etc etc). io parlo della malattia diagnosticata secondo il DSM-IV...

Effettivamente è diventata un'espressione di uso comune quindi capisco la tua diffidenza.

In questa sede non si stava parlando di chiacchiere ma della propria esperienza personale allo scopo di dare spunti di riflessione a giovanni.

Speriamo che così sia stato, il resto lo dovrà fare chiaramente con il suo specialista o come meglio crede.

:rofl:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ti chiedo altre due cose, se vuoi puoi anche non rispondermi... sei prorpio sicura di "non vivere"? la tristezza non è il sentimento che percepiamo quando siamo depressi?

Non so chi siamo "noi". Posso parlarti solo per me. La mia non è tristezza. La tristezza ha una sua bellezza, qualcosa di poetico. E' un sentimento. E' una cosa umana. Io non mi sento più un essere umano. Almeno certi giorni.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.