ilaria

..sinceramente non lo so con precisione, certo mi proteggo dalla relazione ...

a me solo una volta è capitato di dover addirittura interrompere la seduta e scappare a fare pipì...poi basta ( però io non tolgo il cappotto, non bevo acqua, non fumo sigarette, non porto fogli scritti...che ci vado a fare...) in compenso mentre sono nella sala d'attesa, adiacente al bagno, sento le pipì di tutti, pazienti in uscita e analista in intervallo.. in ogni caso mi chiedevo se fare la pipì nel bagno dell'analista non sia anche un po' come marcare il territorio, come fanno gli animali..

Tanti auguri Ste

Se ho capito bene tu dici quindi che è Berlusconi a dirigere il gioco e a strumentalizzare il Vaticano all'uopo. Mi chiedo se l'influenza del Vaticano non vada oltre: in fin dei conti il potere della Chiesa non è solo spirituale ma anche "economico", la Chiesa è ricca, c'ha i soldi, le preghiere fruttano e in tempi di crisi....non so ... E comunque Englaro è un grande perchè con questa sua battaglia sta cercando di dare un senso alla vita di sua figlia: lui vuole fare di quel dramma una vicenda "esemplare" capace di aprire una breccia e di essere utile ad altri.Altro che "scaricarsi di un peso" come dice l'inetto: questa battaglia è un disperato atto d'amore paterno.

bè, però se avrai facilità nel "far presente" al terapeuta quel che ti ferisce di quel che lui dice non credo ci siano troppi problemi: l'importante è dirlo. Perchè in fondo anche la preoccupazione di essere criticati o di dover essere bravi può essere un argomento interessante.

Io sono passata tra le grinfie di un cognitivo-ecc. e quel che mi ha incasinata del loro approccio è stato proprio questa modalità: ora non è che le emozioni le liberi a comando,per forza di volontà, perchè ti impegni e fai il bravo paziente. Detta in quel modo mette in crisi perchè alla seduta successiva si va lì con l'ansia di non aver liberato le emozioni, di non aver fatto i compiti , di vedere nel volto del terapeuta l'eventuale espressione di disappunto, e di "critica". La seduta non è un esamino.

Ma guarda, ognuno facesse come crede...le scelte in questo campo sono eminentemente soggettive... quello che per me non va bene manco per niente è se arriva uno e dice a tutti quel che è giusto fare pretendendo che ognuno vi si adegui. Dice giusto Englaro: il Vaticano non può imporgli i suoi valori.

Ci aprirei un topic apposta dal titolo "Ma come ti permetti" per raccogliervi tutte le insolenze che ci propina quell'essere. Comunque, come si permette, a margine di questa triste strumentalizzazione di una vicenda serissima e drammatica, di affermare con intento denigratorio, che la Costituzione è filosovietica? Non sa forse egli che la Costituzione è stata elaborata da un'Assemblea Costituente che fu eletta con un sistema proporzionale e che furono assegnati 556 seggi, distribuiti in 31 collegi elettorali.Dominarono le elezioni tre grandi formazioni: la Democrazia Cristiana, che ottenne il 35,2% dei voti e 207 seggi; il Partito socialista, 20,7% dei voti e 115 seggi; il Partito comunista, 18,9% e 104 seggi. La tradizione liberale (riunita nella coalizione Unione Democratica Nazionale), protagonista della politica italiana nel periodo precedente la dittatura fascista, ottenne 41 deputati, con quindi il 6,8% dei consensi; il Partito repubblicano, anch'esso d'ispirazione liberale ma con un approccio differente nei temi sociali, 23 seggi, pari al 4,4%. Mentre il Partito d'Azione, nonostante un ruolo di primo piano nella Resistenza, ebbe solo l'1,5% corrispondente a 7 seggi. Fuori dal coro, in opposizione alla politica del CLN, raccogliente voti dei fautori rimasti del precedente regime, c'è la formazione dell'Uomo qualunque, che prese il 5,3%, con 30 seggi assegnati. fonte wikipedia Montanelli disse: "La scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. [...] Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo".

Tanti auguri!

ma che figata 'sta cosa ! maggrazzie ancora e.. auguri anche a voi visto che sarà il "non compleanno" di molti oltre che il mio

MIKE!!!! Ma grazie per le tue parole!!! però......l'Ilaria 25 enne mi sa che non sono proprio io...eh no... però sti auguri per il mio "non compleanno" me li prendo molto volentieri da te e ...da tutti.. ciao ragazzi e a presto !

qui

e se lo dice lui.. buon anno a tutti

buone feste a tutti

Non sono stata una grande lettrice da piccola e, al contrario di David, non mi sono "salvata" grazie a quei grandi romanzi in cui lui era solito rifugiarsi per sfuggire alle tristezze della sua vita. Così, in età adulta sto cercadno di rimettermi in pari e ho fatto il proposito di passare le vacanze in compagnia di qualche grande classico dell'infanzia come questo romanzo e...come "Piccole donne", schivato deliberatemente a casa mia a causa di certa spocchia ...evvabbè.. La lettura di Dickens si rivela abbastanza angosciosa ...Certo puoi ritenere eccessiva l'"innocenza" e l'ingenuità di David ma una profonda pietà stringe il cuore a seguire le vicende di quel bambino nel quale pulsa tutta la vitalità e l'entusiasmo dell'età ma che viene strappato al suo nido di affetti e privato dell'indispensabile sostengo affettivo di cui ogni bambino ha bisogno per crescere. Respiri tutte le emozioni:la vertigine dell'abbandono, il vuoto interiore, il terrore, il disorientamento e la difficoltà a mettere insieme i pezzi del mondo degli adulti. Racconta il dramma della separazione e della perdita assai meglio di un qualsiasi manuale di psicoanalisi.Ma ha degli spunti, ovvi forse, ma comunque utili anche per gli insegnanti poichè descrive molto bene il balbettìo emotivo e cognitivo a cui può essere ridotto un allievo da un maestro ottusamente severo e rigoroso incapace di assecondare la curiosità naturale che i bambini hanno per le cose supportandola con amorevole accoglienza.La descrizione della mamma che dolcemente insegna l'alfabeto a David mi ricorda l'amorevole disposizione della fata di Pinocchio .. il materno che fa diventare adulti....

elli, anch'io leggo soltanto adesso e ti mando un grosso abbraccio

Un film francese del 2005 con Charlotte Rampling, tratto da un volume di racconti di Dany Laferrere. Racconta la vacanza di tre attempate signore che sfuggono dalla quotidianità delle loro vite "occidentali" per rifugiarsi nel paradiso esotico di Haiti dove cercano e trovano consolazione affettiva dalla compagnia di gigolò locali. Il film è stato definito un film sul turismo sessuale al femminile,definizione che lo stesso regista non rifiuta anche se reputa riduttiva. Quello che realmente spiazza di questa storia è piuttosto la chiusura narcisistica delle tre tipe in trasferta: affette da un'ideale d'amore romantico di stampo adolescenziale, vivono le loro vicende con gli uomini del luogo unicamente invischiate nei loro pensieri e sentimenti di solitudine, di gelosia, di frustrazione, di invaghimento senza minimamente spendersi per cercare di capire il posto dove stanno e le vite che vi vivono chi li abita, l'intrigo di motivi sociali e politici che determina le condizioni di povertà e la violenza di quei posti e che induce alcuni alla prostituzione per non morire di fame.

http://www.youtube.com/watch?v=ubGF8NxiSPE

Pippo fa la scheda: "Completa con CA, CO,CU, CIA, CIO, CIU: .....cartella.... .... barca...... ....qualcuno.... ....fan.....llo..... !?! "Maestra, ma qui viene fancullo?"

Per me, un film di W.Allen, ovunque sia ambientato, merita di essere visto.