Vai al contenuto

aioblu

Membri
  • Numero di messaggi

    2335
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da aioblu

  1. aioblu

    Psicosomatica.

    No, la medicina "ufficiale" si limita alle cause "oggettive" individuate nell'assunzione di alcool e ti dà la medicina per il fegato o ti fà la chemioterapia in caso di cancro... ma ora si sta svegliando, un pò di pazienza e guarisce anche la "medicina ufficiale"...il trattamento sta riuscendo...e cominciano a capire in quale modo curare chi si trova in condizioni per le quali le medicine non serviranno mai a niente...come del resto credo che non servano a nulla in generale...ma queste ultime sono considerazioni che sono oggetto di altri topic. P.S.: "disprezzare" è un termine che non mi appartiene...inoltre mia figlia è medico... :) senza dubbio, in generale, di notevole malessere psicologico...visto i risvolti di questa situazione, di cui accennavo prima questo penso possa essere più oggetto di uno specifico topic...il problema riguarda più la sociologia...qui cerchiamo di capire ed approfondire il rapporto mente/corpo... anche se si potrebbe inquadrare la domanda sotto il profilo della psicosomatica a livello sociale...un pò lo studio delle malattie endemiche come emblematiche di specifiche condizioni psicologiche a livello di un dato contesto sociale.....ma andremmo troppo lontano forse...;sarebbe interessante cmq approfondire in che modo ci rapportiamo con il mondo dell'immigrazione...studiarne le connesse dinamiche psicologiche di interazione tra il nostro mondo ed il loro...non in cerca di colpevoli...ma di un diverso rapporto, anche a livello di villaggio globale...quando si parla di razzismo si parla di qualcosa di generico ancorchè rimosso come fenomeno, per la maggior parte della sua entità...parliamo da un lato della incapacità/paura di accogliere e dall'altro lato della difficoltà maggiore di adattarsi in un contesto nei fatti poco accogliente...
  2. aioblu

    Sindrome del Badoglio

    no, basta che si capisca che si sta parlando di sindrome di abbandono...noto tema psicologico... te lo spiego per l'ultima volta: in psicologia non ci sono i buoni e cattivi...si cerca solo di capire una certa cosa che si chiama dinamica psicologica... per parlare di buoni e cattivi ci sono i fumetti di indiani e cow-boy, e già basta e avanza...sai ai nostri giorni non è ben chairo il concetto di etica, proprio perchè non è ancora diffuso il metodo dell'approfondimento psicologico...quindi quando riusciremo a capire un pò ancora meglio come funzioniamo allora magari ci regaleremo anche il tempo di leggerci qualche giornaletto di capitan miki o di parlare di etica. Ma tu fai pure, non ti preoccupare...se ti va ancora di leggere fumetti... insomma continui a chiamare illazioni ( a proprosito di regolamento, violenza, etc.etc.) ciò che viene comunemente inteso come discorso psicologico...niente da fare... insomma tu e sto calesse ironico...sindrome di abbandono...massimo troisi è morto con una malattia al fegato...mah...oh scusa, ho sbagliato topic...questa è psicosomatica...
  3. aioblu

    Psicosomatica.

    sai, il cancro e le epatopatie gravi più che altro conducono alla morte...quindi un forte desiderio autodistruttivo...un non riuscire a vedere uno sbocco, un travisamento troppo forte delle proprie abitudini che non ti fa credere in una possibile soluzione, quindi un lasciarsi andare...un abbandonare silenziosamente la vita...senza clamore. Ci si rassegna a qualcosa che può costituire un minimo vitale, nel caso di cui ho parlato invece credo sia evidente che si è oltre la semplice rassegnazione...un vero e proprio deisderio di morte...un suicidio che non si ha il coraggio di confessare nemmeno a se stessi... Molte malattie in realtà sono suicidi non confessati...o se si vuole vedere dall'altro lato, omicidi da parte di chi contribuisce a determinare certe situazioni.
  4. aioblu

    Sindrome del Badoglio

    chi sta fuori sei solo tu...ormai è un problema noto... se hai rimostranze da fare, prenditela con Badoglio...ma sembra che pure tu sia stato abbandonato...povero cristo in croce ...
  5. aioblu

    Psicosomatica.

    Ho svolto personalmente una indagine sulle malattie da cui sono afflitti gli extracomunitari, in qualche nosocomio locale, in particolare in relazione alle donne dell'est europeo. Uno dei risultati che voglio riportare è che sono in pauroso aumento i casi di cancro all'utero delle immigrate dall'est, ma non solo quelle dell'est. Una direzione di indagine per capire i motivi di questo fenomeno porta immediatamente ad indagare il tipo di rapporto che le immigrate hanno col sesso, ovvero il tipo di rapporto che si trovano a vivere in un paese diverso dal loro, per mentalità e storia, tipo di cultura, sensibilità, inserimento sociale, etc. I polacchi, gli ucraini, hanno una idea del sesso più "spirituale" nella loro tradizione storica, ora si trovano a vivere il sesso molto spesso come merce di scambio utilizzata per raggiungere una condizione economico/sociale meno pesante. Ecco che compare il sintomo localizzato nelle zone genitali. Data la gravità/severità del sintomo, esso ci parla chiaramente di una condizione "esistenziale" davvero difficile, dolorosa...per quanto non reclamizzata, in silenzio. Ora, è ben nota la tendenza all'alcoolismo, superiore alle medie,da parte degli immigrati...quindi malattie al fegato ed all'apparato digerente...il fegato è un "centro di rivitalizzazione" del corpo...quindi come una disperata percezione di fragilità, ma nello stesso tempo un desiderio di farla finita. Mettendo insieme le due cose, malattie alle sfera genitale e agli apparati di smaltimento, riequilibrio, rivitalizzazione, sembra quasi di udire una sottile, disperata invocazione di morte. Un altissimo, silenzioso, dignitosissimo grido di dolore.
  6. aioblu

    Sindrome del Badoglio

    ohhhhhhh, parliamo dunque della sindrome da abbandono, nelle possibili relazioni col vittimismo...la mamma che lascia il figlio all'orfanatrofio...il lavoratore licenziato buttato senza scrupoli sulla strada...l'innamorato lasciato al suo tragico dolore dalla infame traditrice...il genitore che muore prematuramente... oppure dei verdetti già scritti prima di fare qualsiasi seria analisi...o della richiesta di compassione... tutta colpa di Badoglio.... ma se aspetti che qualcuno ti venga a salvare, perdi tempo...
  7. aioblu

    Psicosomatica.

    io non scredito nulla e nessuno, cerco di parlare di un argomento e di capire...di approfondire sul piano psicologico le varie questioni...non ho soluzioni preconfezionate, e non so dire se uno è bravo o cattivo ragazzo...ne tantomeno a priori...riesco meglio a capire se soffre o meno...tu invece ti screditi da solo...la psicologia resta invece lì intatta, non toccata di un millimetro dalle tue osservazioni... la violenza è quella che non fai altro che distruggere i topic, le conversazioni...inducendo a dover parlare di cose che non hanno alcuna attinenza col tema... la violenza è la tua monotona ironia che ignora...la superbia di chi vuol parlare senza aver approfondito...senza aver fatto alcun serio sforzo per entrare nell'evento... la violenza è come ti poni, oltre quello che dici... la violenza è quella che non vuoi vedere dentro di te... la violenza è che continui imperterrito ad offendere, e a non far proseguire il discorso...davvero ce n'è abbastanza per confermare tutti i tuoi malesseri...ti auguro di riflettere "seriamente"... e seriamente vorrei che la smettessi una buona volta per sempre con gli ot. e con la rabbiosa, ossessiva ironia e sofismi che utilizzi per distruggere i topic. Certo che così non può continuare...sempre con la solita solfa...
  8. aioblu

    Psicosomatica.

    ecco sì , proietti... ...infatti, smettila un pò con l'ironia, assurta a sistema ossessivo di comunicazione, perchè è solo distruttività, e, "abbi pazienza", vai a giocare da un'altra parte. Così ci lasci liberi di parlare un pò di psicosomatica...
  9. aioblu

    Psicosomatica.

    "Semplificazione terribile": l'aggettivo è applicato a "semplificazione". "Scemenze": l'aggettivo è applicato al concetto espresso (ma in questo topic non è stato utilizzato). Forse a te sfugge qualcosa: il significato della parola "vittimismo"? Prima di tutto proietti. Poi: la tua distruttività è infinita... La tua rabbia ancora più grande...infatti sei una delle persone più violente che io abbia mai avuto modo di conoscere...una violenza che tenti di reprimere ma che inevitabilmente traspare da tutti i tuoi messaggi... Inquini il topic...e non solo questo ma tutti i miei topic...con insulti e ot...relegando riflessioni nel merito a pagine che vengono subissate dalle tue monotone, farneticanti accuse...oltre che fuori del merito della discussione...sempre a margine, e sempre sul solito problema relativista/ sofista sofisticato ( nel senso alimentare) , proprio di chi non vuole esprimersi, nè ha nulla da dire o parlare se non della sua psicosi latente... Ti sfugge daltronde la netiquette, non solo la cultura psicologica moderna... Decidi tu quando un problema è risolto... Qui si parla di psicosomatica non delle tue...(come le chiamavi prima?) terribili scemenze... per quanto poi riguarda il vittimismo ti rimando alla tematica stessa del mobbing e quindi a tutti i tuoi post relativi...
  10. aioblu

    Psicosomatica.

    terribile...scemenze etc...etc....etc... questa è solo la cultura moderna...assiomi o verità...è l'oggi...che ti sfugge, come è ormai noto...
  11. aioblu

    Psicosomatica.

    a parte le aggettivazioni personali, il corpo è la mente, e la mente è il corpo...non c'è confine, non c'è distinzione, se non artificiosa...quindi non "interazione" ma "coincidenza"... ill termine "integrazione" che ho usato rimanda al processo storico di rivalutazione sempre maggiore dell'unità psicofisica, che è approdata già in tanti noti studi, anche "scientifici", alla ammissione della coincidenza dei due fattori...quindi più che in contatto...che possa far piacere o no... ;come si vede non ho mai parlato di interazione, se non per recepire una difficoltà residua diffusa in certi spazi della cultura odierna. In conclusione: coincidenza. P.S.: E' utile, per chiarirsi maggiormente le idee su questi concetti, fare riferimento agli studi sul cosiddetto "cervello diffuso". Ometto la sterminata bibliografia sulla psicosomatica che è comunque rintracciabile anche con una semplice ricerca su internet.
  12. aioblu

    Il corpo umano

    molti anni fa avevo l'abitudine, che evidentemente ancora non ho perso, di scrivere degli appunti di cose che mi passavano per la testa...come un tentativo di tenermi presente a me stesso... Uno cominciava così: "Se i tuoi stupendi occhi sanno guardare...se quelle labbra che hai vogliono dire..." Un desiderio di essere visti...il desiderio di ascoltare una parola di chi ti sta vicino...di chi ti guarda...una parola che davvero venga dall'anima... Ma è questo il tempo per vivere, Xela, chiudendo gli occhi...senza aspettare parole, si vedono e si sentono molte più cose. Solo così si potrà ancora continuare a dire a qualcuno: i tuoi occhi sanno guardare, le tue labbra mi dicono le parole dell'anima.
  13. Al di là di censure, timori, e del non discutibile rispetto di ognuno per la morte di una ragazza di soli 16 anni, riprendo l'ipotesi che avevo prospettato prima, confidando, al fine di non essere eccessivamente ostacolato in questo sforzo, sulla circostanza che siano chiare a sufficienza le obiezioni di chi non crede al tipo di approfondimento psicologico che qui sto tentando di svolgere, e che quindi ci si astenga dall'aggettivare quello che dico, potendo essere più utile forse cercare di capire in quanti e quali incredibili modi la psicologia influenza il nostro destino. Ora, se le resistenze all'approfondimento psicologico fossero ancora troppo forti, per evitare di suscitare sentimenti troppo dolorosi e pertanto poco gestibili da parte di chi non è molto addentro ai temi ed alle acquisizioni della psicosomatica, suggerisco di intendere quello che dico come una specie di romanzo fantastico, oppure la elucubrazione mentale di chi non riesce ad accettare che una ragazza debba morire a 16 anni senza che si sappia mai cosa le è successo veramente: un mio personale omaggio, come una preghiera, per Federica. Noi ci ammaliamo sempre nell'organo che più ci rappresenta. In questo caso l'appendice. Quindi F. si immedesimava nell'appendice, una appendice che era evidentemente sofferente; quindi si identificava in una appendice sofferente. Come dire che si riteneva un accessorio, più che una parte fondamentale di qualcosa, D'altronde l'intestino è la parte che serve ad espellere, buttare fuori, ciò che si ha dentro. Quindi un non riuscire a cacciare fuori questo senso di inadeguatezza, di non considerazione. Questo spiegherebbe perché a 16 anni una ragazza aiuta tutti gli amici a risolvere i loro compiti, perché cioè cerca disperatamente di essere accettata…e perché a lei venivano affidati gli incarichi di fiducia, o quando c’erano iniziative per raccogliere soldi per beneficenza ed azioni umanitarie era lei che faceva tutto…perché ancora cerca di fare la giornalista, cercando di "comunicare" agli altri…perché ciò che comunica nei suoi articoli è il desiderio di cambiare in meglio il mondo…il mondo, per una ragazza di 16 anni è poco più che una proiezione del "suo" mondo…e allora cosa non andava in questo suo mondo? Il fatto che , sentendosi tenuta in considerazione molto poco, lei doveva far salti mortali per essere e sentirsi accettata…uno sforzo troppo grande per lei, sfibrante…che non poteva che manifestarsi in quel sintomo psicosomatico che è l'appendicite…per così dire, un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente: non ce la faccio più, devo impegnarmi tanto, troppo ma non riesco a raggiungere il risultato…quanto più do più gli altri non vedono il mio problema…più mi credono felice…più non capiscono che ho troppo bisogno io che loro mi vedano…si rendano conto che esisto…che anch'io ho i miei problemi di cui spero qualcuno si accorga, e mi aiuti a risolvere…a 16 anni aiutare qualcuno è solo un modo per dire che si ha bisogno di aiuto… ora si potrebbe continuare indagando il perché precedentemente una donna muore sotto i ferri, nello stesso ospedale, ed il chirurgo viene ammazzato dal marito della donna…e ancora cercando di capire perché in quella asl sono stati arrestati dirigenti, politici, mafiosi, etc., più di trenta persone, per corruzione relativamente alla costruzione di una nuova più efficiente sede ospedaliera…personalmente non mi farebbe piacere vivere in un contesto simile…a diretto contatto con la violenza…può darsi possa trovarmi a pensare di non augurarlo altrettanto ai miei figli…di non desiderare per loro una vita in quel contesto ambientale…la difficoltà di un genitore ad allevare/educare figli a Vibo Valenzia, e magari in quel momento in cui mi sono distratto a pensare a queste cose, sbaglio ad infilare una presa…diranno tutti " è stato un tragico caso, malasanità, inefficienza"… anch'io potrò dirmi così, convincermi che è stato un "tragico errore"…ma la verità forse è un'altra…e forse non la sa soltanto iddio…è nel fondo delle cose e dell'animo umano…ed ogni errore ha sempre l'altra faccia della medaglia, quella della liberazione… Ciao Federica, ora non dovrai più sforzarti tanto per essere vista, capita… Ora tutti sanno di te…ma non è essere famosa che ti interessava…solo che qualcuno ti chiedesse: Come stai? Parlami un poco di te, di cosa ti fa star male veramente. Ora voi non fateci caso...è solo un romanzo...ma che forse sarebbe piaciuto a Federica...forse si sarebbe finalmente sentita riconosciuta...ma questa non è una mia presunzione...è solo ormai una preghiera per Federica.
  14. aioblu

    Tex, volevo dirti...

    io non ho nulla di personale contro i farmaci: anzi, cerco di guarirli... :) tornando serio, ho spiegato più volte il mio parere in appositi topic. In sintesi penso che i farmaci tendano a sopprimere dei naturali processi psicosomatici che sono invece l'unica vera via di uscita dal malessere psicologico, quando vengano affrontati sul piano psicologico, e non rimossi. In realtà , a mio avviso, il farmaco procura una finta guarigione ( dico questo sotto un profilo psicologico, non medico)...questo è il motivo per cui nessun farmaco ti risolve alla radice o completamente i problemi...creandone magari di nuovi e più complessi; ma credo anche che chi usa farmaci di certo non potrà mai trovarsi nelle condizioni di poter fare la differenza tra come si sente oggi, ( anche quando lui affermi che si sente "bene/benino") e tra come si sarebbe sentito se avesse affrontato i problemi da un approccio più propriamente psicologico. Ripeto, non ho nulla di personale contro i farmaci, nè contro le case farmaceutiche che pur accumulano ingenti profitti su un uso, che quanto meno, su questo penso si possa concordare tutti, è eccessivo e poco controllato.; cioè appena c'è il più piccolo malessere, zac, prenditi la pillola o la goccia... il discorso sui casi più estremi , ma veramente estremi, è certamente più complesso e delicato...anche se altrettanto, per quanto mi riguarda, ritengo inutili/deleteri anche in questi casi l'uso di farmaci. Prendila come una convinzione personale, suffragata da una molteplicità di dati concreti, e che sempre più tende ad affermarsi ed a chiarire le proprie ragioni, anche se non senza sforzi, nel panorama medico/psicologico mondiale. Ora , non era mia intenzione affrontare questo tipo di problematiche in questo topic. Qui davvero cercavo solo uno spazio per dire ad un altro utente una cosa che sentivo...trattandosi di tex, mi rendo conto che tra me e lui la storia sui farmaci rischia di diventare infinita :D
  15. aioblu

    Psicosomatica.

    è sempre bene domandarsi, se ci capita un qualche malanno mentre ci accingiamo a fare qualcosa, se quella data cosa veramente vogliamo farla, nel senso anche di capire quale problema psicologico ci sta ponendo...nel tuo esempio, Penny, bisognerebbe chiedersi se quel viaggio davvero lo vuoi fare, o quale problema ti riporta alla mente il fare un viaggio...magari l'ultimo è andato male, o non hai metabolizzato il ricordo di un viaggio che hai fatto tempo fa e nel quale sono avvenute certe cose un pò dolorose da ricordare, oppure , come ti dicevo, è proprio dove devi andare, ovvero il viaggio in sè, che ti pone qualche problema... se ho voglia di "fermarmi" un attimo, oppure ho voglia di coccole, o non voglio fare il viaggio, è probabile che io diventi più vulnerabile al raffreddore o all'influenza... per completezza, riporto un breve riassunto di relazioni mente/corpo...( ripeto cmq, che al di là del dato "patologico" che sarebbe sempre meglio definire "sintomatologico e basta", vi è una relazione psicosomatica in ogni cosa, anche in cose che non hanno alcuna relazione con la categoria dei cosiddetti "disturbi"...cioè, per fare solo uno tra gli innumerevoli esempi possibili, se sono triste il mio corpo si rilassa...il rilassamento "è" la tristezza...questo è altrettanto psicosomatico.
  16. aioblu

    Psicosomatica.

    E riduttivo vedere la psicosomatica come soltanto "medicina psicosomatica": il campo di indagine di questo topic si ricolllega ad una definizione più generale di psicosomatica che è maggiormente aderente alla definizione che dà Wikipedia del temine "psicosomatica"...in effetti la psicosomatica è , a livello più generale, un particolare campo di indagine della psicologia, più che della medicina, pur esistendo la "medicina psicosomatica "come derivazione dallo studio generale della psicosomatica e come campo di applicazione "pratica" a livello sia medico che psicoterapeutico , ovvero di "psicologia clinica". E' quindi deviante ridurre il concetto di psicosomatica alla sua sola interpretazione medica, interpretazione che, nonostante i passi avanti in direzione psicosomatica, tende ancora alquanto a distinguere in maniera deterministica causa ed effetto, o a distinguere psiche e corpo...sdoppiando così artificiosamente qualcosa che nella realtà costituisce invece un evento unitario, non distinguibile. Per fare un esempio, non può esservi fattore psicologico che aggravi una patologia fisica, in quanto la patologia fisica è esattamente coincidente col fattore psicologico...cioè sono solo sue modi di vedere la medesima realtà...; ma questo ormai diventa sempre più acquisizione condivisa in campo disciplinare sia psicologico che medico. Riporto la definizione di Wikipedia, tenedo presente che la attuale ricerca psicosomatica, come riportavo qualche post addietro, tende ad una sempre maggiore integrazione tra i due fattori "mente" e "corpo",che ormai sono visti come unità inscindibile. La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia spesso di natura psicologica. Il suo presupposto teorico è la considerazione dell'uomo come inscindibile unità psicofisica; tale principio implica che in ogni forma morbosa e fin anche nel trauma accidentale, giochino un ruolo accanto ai fattori somatici anche i fattori psicologici. L'interconnessione tra un disturbo e la sua causa d'origine psichica si riallaccia alla visione olistica del corpo umano, all'interno della consapevolezza che corpo e la mente sono strettamente legati tra loro http://it.wikipedia.org/wiki/Psicosomatica
  17. aioblu

    Psicosomatica.

    Analizzare se stessi è oltremodo complicato... beh, è questione un pò di esercizio, e di aver fatto un lavoro che ti porta a capire quali sono le tue specifiche dinamiche con le quali hai da confrontarti...dopo potrai subito riconoscere abbastanza agevolmente dove si annida il rospo... i meccanismi che entrano in gioco sono tanti e contrastanti...ecco perchè sono quasi sempre restìa alle autoanalisi...le mie perlomeno... si, ma ce ne sono solo alcune che hanno particolare importanza per il tuo specifico caso...facendo il lavoro di cui sopra individui quali siano che agiscono nel tuo caso mentre quelle altrui mi appassionano... lo specchio... certo non è difficile leggere tra quelle righe il rapporto "difficile" che c'è tra la mia mente ed il mio corpo...il messaggio esplicito di distruzione che emana attraverso l'autolesionismo e quello implicito di fragilità che mi ripropongono gli spigoli contro i quali vado a scontrarmi... se partiamo dalla equivalenza mente/corpo, allora non può esservi conflitto tra mente e corpo, dato che sono la stessa cosa...l'autolesionismo, paradossalmente, non è autolesionistico in quanto cerca solo di metterti in contatto con delle parti di te... cerca solo di parlarti di te stessa e di cosa ti affligge un pò a livello complessivo...quindi è un sintomo e come tutti i sintomi è utile...non dannoso... quindi il messaggio è quello di fragilità, come tu stessa dici, bene autoanalizzandoti , inteso nel senso di non manipolare se stessi , nè gli altri...perchè quello che siamo realmente è troppo più forte di quello che noi mai potremmo sognare di sfuggire o di cambiare...forse ti stai dicendo che c'è bisogno di altri sistemi per cambiare la realtà...meno duri...più rotondi...che più si adattano a noi stessi, senza farci del male inutilmente a quel punto...
  18. aioblu

    Psicosomatica.

    Si! tempo fa mi ferivo accidentalmente negli occhi..la stessa cosa accadeva a mia madre.....capitava spesso. Ho sempre trovato un sacco di similutidini fisiche tra me e mia madre... come invitarsi a chiudere gli occhi: non ti resta che sentire a quel punto... infatti gli occhi che "vedono" troppo, non sentono... come un desiderio di abbandonare la logica e lasciarsi andare a se stessi... come un abbraccio dimenticato tra una madre ed una figlia...ad occhi chiusi.
  19. aioblu

    Tex, volevo dirti...

    Mah..., magari ti aiuta a rimetterti prima e meglio... Yespica (antivirus argentino) Con tutti i rispetti, credo proprio che questa volta sarai daccordo, meglio dell'aspirina, ed anche dello zoloft, come terapia...
  20. aioblu

    Psicosomatica.

    Quando ti verrà il livido penserai AIO...BLU' :mrgreen: :D :D togli immediatamente quell'accento che si arrabbia Leg Io ponevo l'accento sul livido...così è più doloroso...sono diventata pure masochista :mrgreen: si ma Leg ci...taglia lo stesso...
  21. aioblu

    Psicosomatica.

    sarà che ci tieni alla par condicio tra uomini e donne... ( ma chi è sta Ahia?) o magari qualche volta ti avrò fatto male, che so, ti avrò fatto arrabbiare...
  22. aioblu

    Psicosomatica.

    Quando ti verrà il livido penserai AIO...BLU' :mrgreen: :D :D togli immediatamente quell'accento che si arrabbia Leg
  23. aioblu

    Tex, volevo dirti...

    non è guerra psiologica...è serenità psicologica. una semplice, sentita, manifestazione di stima. Per quanto riguarda le domande che mi fai sugli ssri, tali domande ti confermano/mi confermano che sei tu a guarire le medicine. Poi lo so che non ti fai condizionare dalla gente...vecchio marpione...preferivi che ad abbracciarti fosse stata la Yespica...confessa... :D
  24. :ok2 non ti aspettare nulla...fa solo quello che senti... siamo qui... siamo con te... mal che vada ti resterà qualcuno che ti vuol bene...anche qui..ma soprattutto ti resterà te stesso...non sottovalutarti mai....e soprattutto non far dipendere mai la tua felicità dagli altri: la felicità la potrai trovare sempre e solo in quello che sei tu...
  25. aioblu

    Psicosomatica.

    Quando mi "taglio" lo faccio quasi sempre negli stessi punti...ma sono IO che scelgo...(ultimamente comunque stò diminuendo...) Per gli "incidenti" di solito sono gli spigoli che interagiscono con me...ma non vi è una parte del corpo fissa...essendo poi abbastanza ossuta (che brutto termine)...mi dà particolarmente fastidio urtare di quì e di lì...diciamo che ne risento subito...avessi un pò di ciccia ammortizzerei :mrgreen: hai scritto quasi un trattato di psicosomatica...non so se ti sei accorta... rileggiti... :)
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.