Cioè la realtà così com'è, così come la vedresti se non ti rifugiassi dentro dipendenze affettive e illusioni. E' solo da quella realtà che, secondo me, si può ricostruire un modo di rapportarsi agli altri e a se stessi più sano. E' per questo, credo, che ad un certo punto della terapia si sta peggio di prima, perché appunto arriva un momento in cui ci si rende conto che quelle che si credevano fondamenta sicure erano, in fin dei conti, fondamenta di sabbia, quelli che si credevano amori erano rifugi, quelle che si credevano convinzioni erano paure. Ma è proprio in quel preciso istante nel quale guardi in faccia i tuoi fantasmi senza più difese o maschere che puoi iniziare a vivere da persona non più felice o più serena ma più libera.