Ste 0 Share Inserito: 15 novembre 2009 Tema d'attualità, talmente d'attualità che ha fatto capolino più volte anche in questo forum con inviti più o meno educati e più o meno ragionati/argomentati ad andare, appunto, in piazza. Però... quando si dice "tutti" in frasi come questa, è ovvio che non si intende in senso letterale... perché se si va "tutti" proprio "tutti" in piazza a protestare... non rimane nessuno che dovrebbe "recepire" la protesta... Prima di andare a farsi un giro inutilmente o peggio rubando il posto ad altri potrebbe essere utile (e a questo dovrebbe servire il topic), fare quel minimo sforzo (minimo minimo) per cercare di focalizzare un po' di cose facendosi alcune domande. Le prime che mi vengono in mente - ma se qualcuno ne ha altre può benissimo aggiungerle - sono queste: 1) "chi" dovrebbe protestare; 2) "per cosa" dovrebbe(ro) protestare il "chi" (o i "quelli") del punto 1); 3) "contro chi" dovrebbe protestare (o "a chi" dovrebbe rivolgere la protesta); 4) su invito/suggerimento/predica di "chi" dovrebbe farlo, nel caso abbia qualche perplessità. 5) da cosa l'eventuale "protesta" si potrebbe distinguere da un "lamento". 6) "quando" dovrebbe tornare dalla piazza (il coperchio, anche se a noi diavoli non piace farlo, è utile). Per non ragionare sempre in astratto, cioè per non (s)cadere in discorsi del tipo "gli operai lavorano mentre i padroni magnano... sciopero!", oppure "l'Italia che fa è vessata dalle tasse mentre i fannulloni comunista fanno i parassiti... licenziamoli tutti soprattutto i disoccupati che non vanno a lavorare!", suggerirei di farsi le domande partendo da dei casi specifici semplici e solo dopo aver trovato qualche risposta per alcuni di essi provare ad astrarre per vedere se c'è qualche risposta valida in generale (e quindi applicabile ad altri casi specifici). Per i casi specifici si potrebbe attingere a questi, e/o anche altri, se chi intende partecipare ne vuole proporre. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 chi ?... non certo i dentisti o gli imprenditori . i motivi ci sono .. la fame prima di tutto . e poi i diritti . contro il governo naturalmente. dovrebbe essere un movimento civile. la protesta non è mai assimilabile ad un lamento è un diritto . appunto. la 6 non la capisco. : ( Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 la 6 non la capisco. : ( Nessun problema, la posso riformulare: 6bis) Quando, o a fronte di cosa, il "chi" del punto 1) potrà ritenersi soddisfatto della protesta? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 la caduta del governo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 Ok, Left... però non era mia intenzione aprire il topic per fare l'ennesimo sondaggio di opinioni di carattere generale per poi farci su una litigata per categorie astratte. Cosa intendevo fare lo spiegavo nel seguito: Per non ragionare sempre in astratto, cioè per non (s)cadere in discorsi del tipo "gli operai lavorano mentre i padroni magnano... sciopero!", oppure "l'Italia che fa è vessata dalle tasse mentre i fannulloni comunista fanno i parassiti... licenziamoli tutti soprattutto i disoccupati che non vanno a lavorare!", suggerirei di farsi le domande partendo da dei casi specifici semplici e solo dopo aver trovato qualche risposta per alcuni di essi provare ad astrarre per vedere se c'è qualche risposta valida in generale (e quindi applicabile ad altri casi specifici). Per i casi specifici si potrebbe attingere a questi, e/o anche altri, se chi intende partecipare ne vuole proporre. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 mi dispiace ma mi risulta incomprensibile.. , Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 mi dispiace ma mi risulta incomprensibile.. , E' solo l'applicazione di un po' di metodo. Possiamo fare così: posso provare a spiegare con altre parole. Oppure possiamo iniziare a guardare qualche caso specifico ed applicare le 6 domande a quello, che magari diventa più chiaro cammin facendo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 non lo so .. trova tu il modo di rendere la discussione chiara e leggibile .. grazie. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 Ok. Iniziamo con un caso specifico... quello raccontato dal mio collega "anziano" di questo intervento: Intervento n° 487 Sono ingegnere e facevo l'analista programmatore. Mi hanno assunto con contratto a termine per 3 anni con motivazione inconsistente: riorganizzazione di un programma, ma il programma in questione è nato da zero. Non solo ma ho svolto analisi e sviluppo anche di altri progetti. Ho dimostrato ampiamente di essere in grado di svolgere questa attività (capacità peraltro riconosciuta da loro stessi) e ho ricavato metodi e algoritmi che nessuno era stato in grado di realizzare in quell'azienda prima. Due mesi prima della scadenza dei miei 3 anni hanno assunto un programmatore a tempo indeterminato e successivamente altri due a tempo determinato. In quell'azienda si assume usa e getta senza ritegno. A tutt'oggi non ho ancora chiaro se posso fare causa. I due avvocati a cui mi sono rivolto mi hanno fatto perdere solo tempo. Ho 43 anni e nonostante la laurea e 20 anni di esperienza nel mondo del lavoro non trovo più nulla. Sono sfiduciato. Si tratterebbe, in pratica, di farsi le domande restringendo il campo a questo caso, per poi passare ad altri casi, e infine vedere se ci sono risposte che sono più o meno sempre uguali (e quindi "astrarre" una risposta generale). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 allora... cominciamo dalla prima, chi dovrebbe protestare? dunque, nello specifico è l' amico quarantatreenne, suppongo, perché è rimasto senza impiego e a quanto dice non può disporre di una nuova possibilità lavorativa nell' ambito della sua professione no? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 allora... cominciamo dalla prima, chi dovrebbe protestare? dunque, nello specifico è l' amico quarantatreenne, suppongo, perché è rimasto senza impiego e a quanto dice non può disporre di una nuova possibilità lavorativa nell' ambito della sua professione no? Più che un "no" categorico, la cosa mi rende abbastanza perplesso per alcuni motivi. Ne dico 2: Il primo è che in questo caso sarebbe l'unico, e quindi forse la protesta in piazza non rientra tra le vie praticabili: a meno che in piazza non ci vada per darsi fuoco o cose del genere, è un genere di protesta che fa leva sul numero. Il secondo motivo è che potrebbe essere un continuare nella stessa strada: da quello che racconta lì il problema non è tanto che non ha altre possibilità, ma che i risultati del suo impegno gli sono stati sottratti e poi sono stati distribuiti con altre persone (i 2+1) che verosimilmente saranno precarie... una per via del contratto, le altre 2 perché le aziende di quel settore sono tutte molto precarie e comunque è un ambito nel quale anche un contratto a t.i. ti rende sicuro come in una botte di ferro però lanciata giù per le cascate del Niagara. Andare in piazza a manifestare o impegnarsi per i diritti sul lavoro è una cosa che costa fatica come lavorare (se non di più), ma non è retribuita... dovrebbe farlo per poi scoprire di aver fatto ancora fatica per i 2+1 mentre loro stanno lì buoni buoni in attesa? Mmmhhh... Secondo me dovrebbero essere i 2+1, ammesso che qualcuno ci dovrebbe andare... Il fatto che la gente incominci ora ad andarci, ora che non sono i miei amici 43 enni ma i 2+1 a saltare (con le aziende), potrebbe essere una conferma... PS: Per errore ho invertito i 2 con l'1, ma il senso non cambia, penso... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 trovo abbastanza contraddittorio il tutto. scendere in piazza. è una cosa.. i casi specifici di malcontento sono un' altra.. bisogna trovare dei minimi comuni .. altrimenti . non funziona il discorso . non è che uno scende in piazza per il proprio problema personale e basta. non è questo il senso di una protesta di grosse proporzioni . parliamo di milioni di persone .. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 bisogna trovare dei minimi comuni .. altrimenti . non funziona il discorso . Ecco, questo genere di diciamo "lavoro" servirebbe proprio a questo! Trovare dei "minimi comuni". Identificarli partendo da dei casi concreti. Non riuscivo a trovare l'espressione adatta. Grazie. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 ma i casi concreti sono tantissimi uno per ogni manifestante.. tutti diversi.. che ti frega dei casi concreti .. pensa ai minimi comuni .. e cioè per esempio il problema della mancanza di lavoro a tutti i livelli. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 Secondo me dovrebbero essere i 2+1, ammesso che qualcuno ci dovrebbe andare... Il fatto che la gente incominci ora ad andarci, ora che non sono i miei amici 43 enni ma i 2+1 a saltare (con le aziende), potrebbe essere una conferma... PS: Per errore ho invertito i 2 con l'1, ma il senso non cambia, penso... quindi tu dici, la "protesta" deve arrivare in anticipo al licenziamento ? p.s. non volevo darti dell' amico del tizio, facevo così per dire, visto che non ha un nome, l' ho chiamato amico (mi ) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 quindi tu dici, la "protesta" deve arrivare in anticipo al licenziamento ? p.s. non volevo darti dell' amico del tizio, facevo così per dire, visto che non ha un nome, l' ho chiamato amico (mi ) Tranquilla... non lo conosco ma uno così credo che come amico lo accetterei. Farei un po' di fatica con i 2+1... Più che dire che la protesta deve arrivare prima del licenziamento, dico che prima di protestare (o peggio, mandare qualcuno a protestare) sarebbe bene focalizzare un po' di cose... magari non è di una protesta che c'è bisogno... o non solo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 ma i casi concreti sono tantissimi uno per ogni manifestante.. tutti diversi.. che ti frega dei casi concreti .. pensa ai minimi comuni .. e cioè per esempio il problema della mancanza di lavoro a tutti i livelli. Anche per quel problema può essere utile andare a vedere qualche caso specifico. Non è che il lavoro cresca sugli alberi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 Tranquilla... non lo conosco ma uno così credo che come amico lo accetterei. Farei un po' di fatica con i 2+1... Più che dire che la protesta deve arrivare prima del licenziamento, dico che prima di protestare (o peggio, mandare qualcuno a protestare) sarebbe bene focalizzare un po' di cose... magari non è di una protesta che c'è bisogno... o non solo. allora forse bisognerebbe partire non tanto dal punto di vista dell' amico o dei 2 +1 ma dal meccanismo, diciamo così, che ha creato questo avvicendamento di amici/numeri Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 allora forse bisognerebbe partire non tanto dal punto di vista dell' amico o dei 2 +1 ma dal meccanismo, diciamo così, che ha creato questo avvicendamento di amici/numeri Sei sicura che non sarebbe un partire dalla conclusione? O meglio, fare di una possibile conclusione.. un punto di partenza? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 no, per la verità è proprio quello. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 vabbè...siccome non ho la lucidità e forse neanche la voglia per scrivere... vi lascio una canzone. un po' utopica, forse sorpassata...rende lo spirito con cui in passato tanta gente è scesa nelle piazze del mondo... http://www.youtube.com/watch?v=Zj7Z154sn_E così non vengo meno alla mia fama di comunista! io comunque il senso di questo topic non l'ho ancora colto... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 io comunque il senso di questo topic non l'ho ancora colto... Serve semplicemente per ragionare sulle cose che si fanno / si sostiene che si dovrebbero fare. Capisco che è una cosa un po' bizzarra, o forse demodè, ma che non se ne capisca il senso... un po' mi preoccupa! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 novembre 2009 no, per la verità è proprio quello. Però... potrebbe essere la (o una) risposta alla domanda 2: "protestare contro quel meccanismo"... prendendola buona come ipotesi, si potrebbe tornare alla domanda 1 (chi dovrebbe protestare?) e rilanciare con la 3 (contro chi?). Tra l'altro mi sa che la domanda 2 andrebbe fatta prima della domanda 1... ho cannato l'ordine! (faccio da me ) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 15 novembre 2009 La faccenda mi sa un po’ di paradosso … nel senso… adesso lo so che farò casino ma provo a mettere giù due righe così magari riesco a fare un po’ d’ ordine… Parto dalla domanda: quando uno dovrebbe protestare? Pcchè? Comunemente la risposta più plausibile sarebbe la perdita di un diritto ( aspè, non ho sbagliato topic, spero ) quindi paradossalmente in termini di maggior diritto i 2+1 sono in vantaggio rispetto all’ amico che di diritto non ne ha più neanche uno…con la perdita del lavoro, seppur a tempo, si è esaurita la fonte dal quale il suo diritto dipendeva… per farla breve l’ amico non ha più nulla da difendere e gli usurpatori hanno contribuito a questo seppur di riflesso con il loro ingresso … hanno assunto il diritto dell’ amico … capito no? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 16 novembre 2009 La faccenda mi sa un po’ di paradosso … nel senso… adesso lo so che farò casino ma provo a mettere giù due righe così magari riesco a fare un po’ d’ ordine… Parto dalla domanda: quando uno dovrebbe protestare? Pcchè? Comunemente la risposta più plausibile sarebbe la perdita di un diritto ( aspè, non ho sbagliato topic, spero ) quindi paradossalmente in termini di maggior diritto i 2+1 sono in vantaggio rispetto all’ amico che di diritto non ne ha più neanche uno…con la perdita del lavoro, seppur a tempo, si è esaurita la fonte dal quale il suo diritto dipendeva… per farla breve l’ amico non ha più nulla da difendere e gli usurpatori hanno contribuito a questo seppur di riflesso con il loro ingresso … hanno assunto il diritto dell’ amico … capito no? Si, si, ho capito. Però secondo questo ragionamento la sua protesta dovrebbe essere finalizzata a far perdere il diritto a chi glie l'ha usurpato, non a tutelarglielo. Non tanto per cattiveria, ma perché se uno (o più) ti rubano qualcosa, se ti metti pure ad abbaiare in piazza perché il governo glie la difenda... col xxxx che la rivedi... In ogni caso il lavoro non è una fonte di diritto (sembra una pignoleria, ma...). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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