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transfert


Ospite truillio

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Sì Juditta è ovvio che io c'abbia pensato :) ma ho appreso che questo non mette affatto "al riparo" dal transfert, che ci si può transfertare pure di una psicologa donna, anche se sei donna e eterosessuale.

Io poi non riesco a fregarmene, non riesco a dire che i miei sentimenti sono solo miei, ho un rapporto molto fusionale col mio ragazzo.

si ma il fatto di sapere che (se capitasse) non è reale innamoramento, non ti fa sentire più serena?

intendo dire: se ti capitasse un transfert "sentimentale" verso una psi donna, crederesti forse di aver cambiato gusti sessuali?

credo di no...

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si ma il fatto di sapere che (se capitasse) non è reale innamoramento, non ti fa sentire più serena?

intendo dire: se ti capitasse un transfert "sentimentale" verso una psi donna, crederesti forse di aver cambiato gusti sessuali?

credo di no...

Crederei di aver avuto una parentesi di bisessualità, che magari si chiuderà, ma comunque c'è stata. E no, non mi fa sentire molto più serena...anche perchè l'attrazione sessuale, con tutte le sue manifestazioni ;) è sempre un fatto REALE!

Aiuto...

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la fedeltà (per me!) è una scelta, non un sentimento o una reazione fisica. già è difficile essere fisicamente fedeli (parlo dopo anni di relazione) ci mancherebbe pure di mettersi in croce per dei pensieri o addirittura per delle reazioni fisiche del proprio corpo... così non si vive più!

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ci mancherebbe pure di mettersi in croce per dei pensieri o addirittura per delle reazioni fisiche del proprio corpo...

Ci mancherebbe pure di non mettersi in croce.......

ho un'idea di fedeltà molto forte, ma poco condivisa, me ne rendo conto...

odierei il mio ragazzo se avesse una reazione fisica per un'altra donna, forse lo lascerei.

Sono fatta così!

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mettiti il cuore in pace. essendo lui un uomo fatto di carne, gli succederà sicuramente di avere una reazione fisica per un'altra donna...

a questo punto spero per lui che riesca a nasconderla bene!

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Sì Juditta è ovvio che io c'abbia pensato :) ma ho appreso che questo non mette affatto "al riparo" dal transfert, che ci si può transfertare pure di una psicologa donna, anche se sei donna e eterosessuale.

Io poi non riesco a fregarmene, non riesco a dire che i miei sentimenti sono solo miei, ho un rapporto molto fusionale col mio ragazzo.

Sono reduce a un'analisi con psicoanalista donna e posso garantire sul fatto che il transfert c'è con tutti, sarebbe "grave" il contrario, vorrebbe dire che la cosa non sta funzionando...che sia una donna per la verità nbon mette al riparo neanche dall'eventualità di un transfert di tipo sessuale-amoroso, e nonostante si sia tutte eterosessuali. Il transfert fa parte della terapia, ci deve essere, può essere di tanti tipi e cambia durante la terapia, ma non sono sentimenti reali, sono "specchiati", sono quelli che esasperati proviamo verso tutti (per esempio mi farei delle domande sul rapporto fusionale che hai col tuo ragazzo, è probabile che tenderesti a instaurarlo anche con l'analista) e vengono "indotti" proprio per essere analizzati, non è il caso di temerli...non ti allontanerebbero dal tuo ragazzo!

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mettiti il cuore in pace. essendo lui un uomo fatto di carne, gli succederà sicuramente di avere una reazione fisica per un'altra donna...

a questo punto spero per lui che riesca a nasconderla bene!

Aspettavo questa risposta, prevedibile, senza offesa :) (dico davvero).

Solo una cosa: se io finora non mi sono mai "eccitata" alla vista o vicinanaza di qualche altro uomo, per quale motivo a lui dovrebbe per forza essere successo? Cosa ti fa pensare che siamo tutti uguali, e che non esistano persone che quando sono innamorate sono attratte solo dalla persona che amano?

Ringrazio Marilena176 per la sua risposta.

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Aspettavo questa risposta, prevedibile, senza offesa :) (dico davvero).

Solo una cosa: se io finora non mi sono mai "eccitata" alla vista o vicinanaza di qualche altro uomo, per quale motivo a lui dovrebbe per forza essere successo? Cosa ti fa pensare che siamo tutti uguali, e che non esistano persone che quando sono innamorate sono attratte solo dalla persona che amano?

Ringrazio Marilena176 per la sua risposta.

Certo, è vero, siamo tutti diversi. Però la tua mi sembra una posizione un po' intransigente che forse sarebbe interessante esaminare. Ad ogni modo, come ti hanno già spiegato, le emozioni che costituiscono il transfert non sono suscitate dal terapeuta ma sono proiettate su di lui/lei. Sono emozioni tue che esponi per analizzarle.

Dal momento che, mi sembra di capire, nessuno ti obbliga a sottoporti a una psicoterapia/analisi ma al contrario sarebbe un'esigenza/iniziativa tua personale, trovo limitativo rinunciarvi solo per paura di tradire il tuo ragazzo sia pure solo con il pensiero. Io penso anche che la fedeltà sia un'inclinazione personale: se ti appartiene e hai un rapporto "fusionale" con il tuo ragazzo (scusa, ma non ho capito esattamente cosa intendi), niente e nessuno la metterà in pericolo. Si è fedeli perché lo si è, non perché si fuggono le tentazioni, non trovi?

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(Piccola postilla: come mai invece nessuno di voi sembra essersi mai posto questo problema...?)

Le risposte possibili sono due: 1) non se ne era a conoscenza; 2) pur essendone a conoscenza si era sufficientemente sicure del rapporto con il proprio partner da affrontare un "rischio" come quello che paventi.

Non mi è mai capitato di conoscere nessuno che abbia rotto una relazione sentimentale a causa del transfert, a meno che ovviamente la relazione non avesse già qualche crepa latente che è stata messa in luce.

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Aspettavo questa risposta, prevedibile, senza offesa :) (dico davvero).

Solo una cosa: se io finora non mi sono mai "eccitata" alla vista o vicinanaza di qualche altro uomo, per quale motivo a lui dovrebbe per forza essere successo? Cosa ti fa pensare che siamo tutti uguali, e che non esistano persone che quando sono innamorate sono attratte solo dalla persona che amano?

Ringrazio Marilena176 per la sua risposta.

innanzitutto uomini e donne sono fisiologicamente diversi. e lo stimolo visivo ha sull'uomo un impatto molto più forte che sulla donna. dato che tu sei donna non puoi sapere cosa prova un uomo o come reagisce il suo corpo alla vista di una bella donna.

sinceramente non ho mai chiesto al mio compagno se ha mai avuto un'erezione alla vista di una bella donna, immagino di si, non mi interessa nemmeno saperlo. non ce l'avrei con lui per questo.

che ti devo dire? tu vuoi possedere anche le reazioni fisiologiche di un'altra persona...lo trovo veramente eccessivo.

magari nei primi tempi di una storia d'amore la cosa si realizza spontaneamente. ma dopo anni che si sta insieme, beh per rispettare il tuo dictat assolutistico, bisogna castrarsi pesantemente... e ti assicuro che trovo già la vita abbastanza difficile!

una curiosità, da quanto tempo state assieme?

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Sì Juditta è ovvio che io c'abbia pensato :) ma ho appreso che questo non mette affatto "al riparo" dal transfert, che ci si può transfertare pure di una psicologa donna, anche se sei donna e eterosessuale.

Io poi non riesco a fregarmene, non riesco a dire che i miei sentimenti sono solo miei, ho un rapporto molto fusionale col mio ragazzo.

Ma il transfert come ti hanno già detto in un modo o nell'altro "colpisce" (credo) tutti, anche io dopo 2 anni non sono ancora riuscita a liberarmene del tutto, e sono sposata con figli, ma non è stato sicuramente quello a complicare certe cose, anzi io credo che aiuti a guardare finalmente in faccia alcuni problemi....Se credi di avere realmente bisogno di un sostegno, non credo debba essere l'idea di essere forse invasa dal transfert a fermarti, il tuo benessere innanzi tutto. E poi credo anche io che i sentimenti di qualsiasi genere siano, son solo miei... e non credo x questo di fare qualche cosa di male nei confronti del mio compagno, e comunque tutto sommato io credo sia una cosa fondamentale e in un certo senso bellissima, anche se fa star male parecchio....

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dato che tu sei donna non puoi sapere cosa prova un uomo o come reagisce il suo corpo alla vista di una bella donna.

Lo posso sapere invece, se quando passa una bella donna scatto rapida a verificare "con mano" la situazione.

(OK, DEVO ANDARCI dallo psicologo, transfert o non transfert :icon_biggrin::icon_biggrin: )

(scherzo, l'avrò fatto massimo 2 volte, giuro)

Stiamo insieme da un anno.

Io per "rapporto fusionale" intendo dire che non mi interessa mantenere una mia autonomia, neanche pratica, rispetto a lui; non ho timore ad affidarmi completamente a lui, gli dico tutto, non ce la faccio a mantenere degli spazi privati miei dove lui non possa entrare, mi turba sapere che c'è un lato della mia vita che lui non conosce (es.: un corso di teatro dove andrei solo io, dove si svilupperebbero dinamiche a cui lui è estraneo, dove io mostrerei aspetti che con lui non mostro). Mi sento molto più infantile della mia età ma non me ne faccio un problema, mi lascio proteggere da lui.

Ecco, questo è il quadro :) comunque in effetti sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.

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Lo posso sapere invece, se quando passa una bella donna scatto rapida a verificare "con mano" la situazione.

(OK, DEVO ANDARCI dallo psicologo, transfert o non transfert :icon_biggrin::icon_biggrin: )

(scherzo, l'avrò fatto massimo 2 volte, giuro)

:o: già troppo...

che dirti... la propria autonomia è un bene prezioso che niente ha che vedere con l'amore!

hai mai pensato che far sapere tutto di se all'altra persona può togliere quello spazio di "mistero" che tiene vivo il desiderio e l'interesse? un anno è poco, ma ti assicuro che dopo anni il rischio è di diventare scontati e prevedibili per l'altro...

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Questa più che altro mi sembra sindrome di Stoccolma...

Ferma, i denti non me li cava, me li rimette a posto, per questo è adorabile:))

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Io per "rapporto fusionale" intendo dire che non mi interessa mantenere una mia autonomia, neanche pratica, rispetto a lui; non ho timore ad affidarmi completamente a lui, gli dico tutto, non ce la faccio a mantenere degli spazi privati miei dove lui non possa entrare, mi turba sapere che c'è un lato della mia vita che lui non conosce (es.: un corso di teatro dove andrei solo io, dove si svilupperebbero dinamiche a cui lui è estraneo, dove io mostrerei aspetti che con lui non mostro). Mi sento molto più infantile della mia età ma non me ne faccio un problema, mi lascio proteggere da lui.

Ecco, questo è il quadro :) comunque in effetti sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.

Questo tuo desiderio di "fonderti" completamente con lui è molto bello e terribile al tempo stesso. Mi ricorda molto il tipo di rapporto che ho da sempre con mio marito (anche se con qualche piccola differenza che forse farà sorridere chi mi conosce qui nel forum). Noi stiamo insieme da 19 anni e adesso cerco disperatamente - attraverso la psicoterapia - di acquistare una mia autonomia che, ti garantisco, fa bene sia a me che a lui. Sicuramente è positivo condividere pensieri, emozioni e tutto il possibile con la persona che ci sta accanto, ma nel lungo periodo può diventare opprimente per entrambi: trovo che sia salutare conservare qualche zona d'ombra, qualche spazio proprio, insomma lasciare all'altro sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Io ci sono arrivata dopo molto tempo e non è detto che questo principio valga anche per voi.

Comunque la psicoterapia è un'opportunità di crescita davvero impareggiabile, per tutti.

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hai mai pensato che far sapere tutto di se all'altra persona può togliere quello spazio di "mistero" che tiene vivo il desiderio e l'interesse? un anno è poco, ma ti assicuro che dopo anni il rischio è di diventare scontati e prevedibili per l'altro...

Non ambisco a quel tipo di rapporto, fondato sui giochi di seduzione, sui tira e molla.

Concepisco la seduzione in un altro modo, ma è difficile da spiegare; io personalmente non mi sentirei maggiormente stuzzicata da una ragazzo che fa il misterioso, mi farebbe solo venire i nervi, alla lunga non riiscirei più ad amarlo, e il mio ragazzo la pensa come me.

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Io per "rapporto fusionale" intendo dire che non mi interessa mantenere una mia autonomia, neanche pratica, rispetto a lui; non ho timore ad affidarmi completamente a lui, gli dico tutto, non ce la faccio a mantenere degli spazi privati miei dove lui non possa entrare, mi turba sapere che c'è un lato della mia vita che lui non conosce (es.: un corso di teatro dove andrei solo io, dove si svilupperebbero dinamiche a cui lui è estraneo, dove io mostrerei aspetti che con lui non mostro). Mi sento molto più infantile della mia età ma non me ne faccio un problema, mi lascio proteggere da lui.

Ecco, questo è il quadro :) comunque in effetti sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.

Se devo essere sincera non è che sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.....direi piuttosto che è per questo motivo che faresti bene ad andare a fare una psico terapia. Scusa se sono un po' diretta, ma i rapporti fusionali, di dipendenza assoluta non sono tra i più sani... e se sono sinceri, come lo è il tuo, reggono bene l'urto di transfert, psicoterapia..etc

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Non ambisco a quel tipo di rapporto, fondato sui giochi di seduzione, sui tira e molla.

Concepisco la seduzione in un altro modo, ma è difficile da spiegare; io personalmente non mi sentirei maggiormente stuzzicata da una ragazzo che fa il misterioso, mi farebbe solo venire i nervi, alla lunga non riiscirei più ad amarlo, e il mio ragazzo la pensa come me.

guarda che io mica parlavo di giochi e di tira e molla! :huh:

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Se devo essere sincera non è che sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.....direi piuttosto che è per questo motivo che faresti bene ad andare a fare una psico terapia. Scusa se sono un po' diretta, ma i rapporti fusionali, di dipendenza assoluta non sono tra i più sani... e se sono sinceri, come lo è il tuo, reggono bene l'urto di transfert, psicoterapia..etc

sono pienamente d'accordo con marilena!

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Se devo essere sincera non è che sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.....direi piuttosto che è per questo motivo che faresti bene ad andare a fare una psico terapia. Scusa se sono un po' diretta, ma i rapporti fusionali, di dipendenza assoluta non sono tra i più sani... e se sono sinceri, come lo è il tuo, reggono bene l'urto di transfert, psicoterapia..etc

:good:

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Partendo dal presupposto che non andrei dallo psic. per modificare la mia relazione, perchè non ne sento assolutamente il bisogno .... io sono felice così, e lui mi ha conosciuta e amata che ero così... se cambio, che ne so come va a finire??

Vi ringrazio comunque per i vostri interventi :)

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beh, di questo devi essere consapevole: una terapia efficace produce "cambiamento", cambiamento in meglio, si spera...

e questo cambiamento si riperquote inevitabilmente sulle nostre relazioni... in che modo è imprevedibile. non puoi saperlo prima di iniziare.

le esperienze che leggo qui sono tutte positive, mi sembra che tutti i rapporti di coppia ne abbiano beneficiato.

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[io per "rapporto fusionale" intendo dire che non mi interessa mantenere una mia autonomia, neanche pratica, rispetto a lui; non ho timore ad affidarmi completamente a lui, gli dico tutto, non ce la faccio a mantenere degli spazi privati miei dove lui non possa entrare, mi turba sapere che c'è un lato della mia vita che lui non conosce (es.: un corso di teatro dove andrei solo io, dove si svilupperebbero dinamiche a cui lui è estraneo, dove io mostrerei aspetti che con lui non mostro). Mi sento molto più infantile della mia età ma non me ne faccio un problema, mi lascio proteggere da lui.

Ecco, questo è il quadro :) comunque in effetti sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.

credo anche io che questo dovrebbe essere il motivo per cui vai in psicoterapia e non quello per cui dovresti rinunciarci

detto ciò sarei curiosa di sapere per quale motivo hai pensato di voler iniziare una psicoterapia

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