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Crisi economica


Laraa

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dedicarle invece a fare qualcosa per migliorare la resilienza nei loro confronti...

la capacità di 'tenere botta'. Sia a livello collettivo che a livello personale.

Beh,è quello che si fà,non ci sono alternative , se vuoi sopravvivere e non farti travolgere.

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ho riletto 3 volte ma non c'ho capito niente :huh:

pensavo di essere l'unica a non capire! :D:

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un mese di ferie?

accontentarsi di 2 settimane??

cavolo ma è terribile!! :o:

Certamente non è una tragedia:se è per questo ci sono persone che non hanno mai potuto permettesi di andare in vacanza. Quello che intendevo rilevare era il fatto che anni prima erano in codizione di permettersi delle ferie piu'lunghe mentre oggi sono impossibilitati di farle.tutto qui.

una cosa riguardo il tuo "metodo di osservazione della realtà"

Non è mia intenzione scrivere ne un "Trattato di sociologia" che spiega i fenomeni della società umana , i loro effetti e le loro cause,ne un "Manuale di economia".Le mie sono solo semplici considerazioni , esprimo semplicemente le mie idee,descrivo solo la realtà che mi trovo dover vivere. ciao

P.S.congratulazioni per la laurea

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:Rolling Eyes:

poi un giorno, se vorrai, mi dirai cosa hai contro i (tuoi) genitori...

:o: e meno male che c'hai una laurea in psicologia.

io non ho niente contro i miei genitori, tanto contro i coglioni come te.

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intanto ti posso assicurare che se io facevo una vita come quei giovani "precari" continuamente intervistati dal tg3 (ovvero discoteche ogni sera, alcolici a prezzo da bar a go go, canne e droghe varie, vacanze di un mese a ibiza, vestiti firmati, decine di lampade e massaggi, kg di creme cosmetici e litri di profumo ecc ecc), e se i miei genitori si facevano ogni anno quel mese di vacanza (magari alle hawaii) come citato sopra, anche loro l'avrebbero sentita :ola (4):

queste xxxxxxx valle a raccontare ai tuoi amichetti, ma non le propinare a me, che l'università me la son pagata totalmente da sola e che mi mantengo da anni.

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Beh,è quello che si fà,non ci sono alternative , se vuoi sopravvivere e non farti travolgere.

Sempre se non si intende adottare la suddetta strategia dei boondoggles, naturalmente... :Straight Face:

Comunque le chiacchierate di quel tipo sono abbastanza interessanti, per il tema 'sopravvivenza'...

Al di là del 'catastrofismo ottimista' che permea i suoi discorsi, racconta spesso di come i suoi

connazionali russi hanno affrontato il collasso economico seguito al crollo dell'URSS, e secondo

me fornisce degli spunti piuttosto interessanti. Una delle cose che sostiene ad esempio è che nel

momento del crollo, molte delle cose che fino a poco prima erano delle negatività, o comunque

indotte dalle cose negative di quel sistema, si erano rivelate addirittura vitali e seppur

involontariamente avevano messo tanta gente in condizione di affrontare la crisi in modo più

preparato (anche solo psicologicamente) di quanto avrebbero fatto se fosse funzionato tutto a

dovere fino al momento del crash... In un certo senso era proprio la strategia dei boondoggles...

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certo che c'è un motivo: è estate :Frustrated:

crisi economica e crisi di vita reale sono due cose differenti cmq :;):

e gia'!!

son un paio di anni che fanno vacanze...............................forzate.

ego,

l'intelligenza di un'elemento si nota specialmente

quando nn si ostina nella propia tesi pur sapendo

di essere fallace ma solo per replicare.

cmq, vedo che la cecita' nn colpisce solo

l'apparato visivo.

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Cos'è?

Una strategia tra lo scherzoso e il serio di cui parlavamo qualche post addietro, qui:

E' anche un modo ironico per descrivere l'alta politica (e soprattutto l'alta finanza) passata, presente

e verosimilmente futura...

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[quote name='Ste' timestamp='1311354566' post='334644'

...tanta gente in condizione di affrontare la crisi in modo più

preparato (anche solo psicologicamente) di quanto avrebbero fatto se fosse funzionato tutto a

dovere fino al momento del crash...

Quindi ,riflettendo,se non erro, le persone più indigenti sono quelle che non risentiranno della crisi perchè già sono abituate a vivere di stenti ,non dovranno fare rinunce, sacrifici e cambiare il loro stile di vita.

Insomma sono già preparate ad affrontare le difficoltà causate dal crash.

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Sempre se non si intende adottare la suddetta strategia dei boondoggles, naturalmente... :Straight Face:

beh, a me non è chiaro a che pro adottano questa strategia,nel senso cosa ci guadagnano loro personalmente,se il loro intervento è destinato ad essere un fallimento, non so se sono stata chiara.

.....per il tema 'sopravvivenza'....

Al giorno d'oggi non è facile far quadrare il bilancio familiare ogni mese e dobbiamo trovare degli escamotage per condurre comunque una vita accettabile. La spesa settimanale ,per esempio, è cambiata rispetto a qualche tempo fa,si è più parsimoniosi,si cerca di evitare sprechi,si cercano strategie per affrontare le spese inattese,spesso si rinuncia alle spese cosiddette superflue accontentandoci del neccessario.

La situazione è un pò nera per tutti e purtroppo c'è qualcuno che deve rinunciare anche al necessario,penso alle giovani famiglie con figli da crescere e da mandare a scuola, mutui da pagare, lavoro precario o perduto...ai giovani disoccupati, ai pensionati con meno di 500 Euro al mese....parlare di sconforto è poco.

Inoltre non bisogna sottovalutare il grosso problema che non si riesce piu' a risparmiare ...molto speso le spese da affrontare superano le nostre entrate.

E particolarmente dovremmo però anche imparare a disintossicarci dal consumismo fine a sè stesso.

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Al giorno d'oggi non è facile far quadrare il bilancio familiare ...

So so... non mi ricordo nemmeno com'è fatta, un'entrata! Il mio bilancio infatti non quadra... è più

rotondo che mai (a rotoli va da Dio... :D: ).

beh, a me non è chiaro a che pro adottano questa strategia,nel senso cosa ci guadagnano loro personalmente,se il loro intervento è destinato ad essere un fallimento, non so se sono stata chiara.

Provo a fare un po' di ordine. Il promotore di boondoggles di solito non lo promuove

pensando che sia fallimentare, e spesso (anche se non sempre) il suo guadagno personale è

facilmente intuibile, e il fallimento non rappresenta un problema perché sono rare le

persone che pagano per i fallimenti dei boondoggles che promuovono.

Soprattutto se nel frattempo ci si sono arricchite.

Quello che opta per la strategia dei boondoggle è un altro. Lui vede questa gente che promuove

soluzioni facilmente identificabili come boondoggles, e un po' per scelta strategica, un po'

perché dopo averci provato due o tre volte si rende conto che ostacolare un boondoggle è più

dura che fermare uno tsunami con una racchetta da tennis, decide di assecondarlo facendo più

o meno questo ragionamento: "OK... ora abbiamo un certo tenore di vita e se collassiamo sarà

come cadere da una finestra al decimo piano. Se invece a furia di boondoggles riusciamo ad

abbassare lentamente il nostro tenore di vita fino a livelli infimi, quando collasseremo sarà

come cadere da una finestra al primo piano e non ci faremo molto male."

Non so se così è più chiaro... e soprattutto non dico che è una buona strategia, eh! Mi sembrava

solo interessante come spunto per ragionare su 'ste cose...

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Ma un esempio vale più di 1000 spiegazioni. Metto il primo che mi viene in mente, ma ne potremmo trovare tanti altri.

Negli anni '80-'90 c'era nell'aria il boondoggle della flessibilità del lavoro. "Serve più flessibilità", si diceva,

"perché così il mercato del lavoro si smuove, la produttività aumenta, le professionalità sono premiate meglio, le

persone sono incentivate a migliorarsi, si può far meglio fronte alle mutate esigenze dei mercati globali ecc".

Richiesto a grande voce, a parte qualche timido invito alla cautela (e più tardi anche un paio di omicidi) il boondoggle

è stato progressivamente messo in atto ('implementato' -_- ), con diligenza, da un po' tutte le parti politiche che si

sono susseguite. Prima da Treu, poi da Maroni nascosto dietro un morto, poi negli ultimi anni con altri interventini qua

e là, sempre nella convinzione della bontà, nonché necessità et urgenza, della soluzione.

Ora, a posteriori, sappiamo che era un boondoggle, però ha avuto l'effetto di portare una buona fetta di popolazione

a perdere, nella crisi, lavori che anche quando li aveva non è che campasse molto meglio, né molto di più...

Insomma, a fare un salto dalla finestra, si, ma dalla finestra al primo piano. 10-20 anni prima avrebbe fatto un volo!

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Provo a fare un po' di ordine. Il promotore di boondoggles di solito non lo promuove

pensando che sia fallimentare, e spesso (anche se non sempre) il suo guadagno personale è

facilmente intuibile, e il fallimento non rappresenta un problema perché sono rare le

persone che pagano per i fallimenti dei boondoggles che promuovono.

Soprattutto se nel frattempo ci si sono arricchite.

beh,infatti avevo pensato che il loro scopo è solo economico: cercare di guadagnare il piu' possibile e agire senza pensare alle conseguenze e ai risultati futuri delle proprie azioni. Ma non si tratta di una specie di pura e semplice speculazione?

Qullo che opta per la strategia dei boondoggle è un altro.... Lui vede questa gente che quando collasseremo sarà

come cadere da una finestra al primo piano e non ci faremo molto male."

Questo l'avevo capito.Davvero un bella consolazione, eh!!

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poi negli ultimi anni con altri interventini qua

e là, sempre nella convinzione della bontà, nonché necessità et urgenza, della soluzione.

[/quote/]

quindi, non intenzionalmente e consapevolmente creano boondoggles sapendo di accelerare il passo per arrivare a toccare il fondo ma agiscono credendo di avere una soluzione al problema che si trovano ad affrontare.

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quindi, non intenzionalmente e consapevolmente creano boondoggles sapendo di accelerare il passo per arrivare a toccare il fondo ma agiscono credendo di avere una soluzione al problema che si trovano ad affrontare.

Si... a volte anche peggio, direi: si inventano un problema pur di poter applicare quella soluzione,

e finiscono per crearlo!

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Si... a volte anche peggio, direi: si inventano un problema pur di poter applicare quella soluzione,

e finiscono per crearlo!

e già , tanto poi chi deve subirne le conseguenze,non sono certo loro...

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So so... non mi ricordo nemmeno com'è fatta, un'entrata! Il mio bilancio infatti non quadra... è più

rotondo che mai (a rotoli va da Dio... :D: ).

Simpatico! Un po' meno viverlo, immagino...

Ma allora, come te la cavi?

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Questo l'avevo capito.Davvero un bella consolazione, eh!!

In effetti, dal punto di vista consolatorio equivale ad un calcio nei denti... :unknw:

Però, da un punto di vista "preparatorio"...

Il tipo dell'articolo racconta (vado a memoria) che negli anni attorno al '90 ci furono molti suicidi

soprattutto nella fascia maschile di popolazione tra i 45-55 anni, cioè la parte di popolazione che si

suppone dovrebbe essere la colonna portante di una società patriarcale e dalla quale ci si aspetterebbe

il meglio, nei momenti difficili. Era, invece, quella meno preparata psicologicamente ad affrontare gli

effetti di un collasso economico, la perdita di agiatezze magari minime, di uno status, magari del

cacchio ma pur sempre uno status.

Io la metto giù scherzando ma una crisi economica soprattutto se generalizzata è una realtà molto dura

da affrontare, e come tutte le prove dure se si è un po' preparati si tiene botta meglio... Dovessi ad

esempio scommettere sulle capacità di reggere di una persona, tra uno che negli ultimi dieci anni è

stato precario e uno che fino a ieri è stato Direttore del Marketing Strategico e delle Risorse Umane de

'sta Minkia a 120 mila euro all'anno e che tutt'ad un tratto si ritrova per terra dopo aver passato gli

ultimi dieci anni a ripetere slogan sui fannulloni, punterei sul primo... Ma decisamente... la tempra

non è una cosa che ci si forma in un week-end...

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Simpatico! Un po' meno viverlo, immagino...

Ma allora, come te la cavi?

Non me la cavo. Sono in default da qualche anno, 'sto aspettando l'assalto di equitalia e mi godo

un po' di elemosina famigliare, finché dura, restituendo dando una mano in tutto quel che posso.

Qualcosa c'è sempre da fare... non serve aspettare Xxxoni che suggerisca di mettersi a imbiancare

le pareti (anzi, secondo me lui guarda quello che fanno le persone poi lo suggerisce per irritarle!).

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Io, la mia crisi, nel senso di non avere entrate, l'ho vissuta negli anni '80, quando intorno a me tutti facevano acquisti facili e baldanzose feste...

Ora che la situazione s'è ribaltata io mi sento fortunata perchè so come cavarmela non facendomi mancare nulla pur nella parsimonia...

E mi dispiace per gli altri, che di fronte ad una banale rinuncia vanno nel panico...

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In effetti, dal punto di vista consolatorio equivale ad un calcio nei denti... :unknw:

Però, da un punto di vista "preparatorio"...

Il tipo dell'articolo racconta (vado a memoria) che negli anni attorno al '90 ci furono molti suicidi

soprattutto nella fascia maschile di popolazione tra i 45-55 anni, cioè la parte di popolazione che si

suppone dovrebbe essere la colonna portante di una società patriarcale e dalla quale ci si aspetterebbe

il meglio, nei momenti difficili. Era, invece, quella meno preparata psicologicamente ad affrontare gli

effetti di un collasso economico, la perdita di agiatezze magari minime, di uno status, magari del

cacchio ma pur sempre uno status.

Io la metto giù scherzando ma una crisi economica soprattutto se generalizzata è una realtà molto dura

da affrontare, e come tutte le prove dure se si è un po' preparati si tiene botta meglio... Dovessi ad

esempio scommettere sulle capacità di reggere di una persona, tra uno che negli ultimi dieci anni è

stato precario e uno che fino a ieri è stato Direttore del Marketing Strategico e delle Risorse Umane de

'sta Minkia a 120 mila euro all'anno e che tutt'ad un tratto si ritrova per terra dopo aver passato gli

ultimi dieci anni a ripetere slogan sui fannulloni, punterei sul primo... Ma decisamente... la tempra

non è una cosa che ci si forma in un week-end...

Beh, è quello che inendevo con cio' che ho scritto alcuni messaggi sopra:

"Quindi ,riflettendo,se non erro, le persone più indigenti sono quelle che non risentiranno della crisi perchè già sono abituate a vivere di stenti ,non dovranno fare rinunce, sacrifici e cambiare il loro stile di vita.

Insomma sono già preparate ad affrontare le difficoltà causate dal crash."

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Si... cioè... quasi! Eliminerei la parte sul fatto che non sentiranno la crisi e non dovranno fare rinunce...

se non altro per non essere rincorso con i forconi da gente giustamente incazzata! :sweat:

La sentiranno... pardon... la sentono eccome, ma non è nulla di molto nuovo.

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io mi riferivo alle persone che già vivono usufruendo solo delle cose neccesarie per vivere dignitosamente.Voglio dire che per loro non è possibile fare rinunce per poter riuscire a sopravvivere.

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Vabbè, forse a volte non ce ne rendiamo conto ma anche il minimo necessario per vivere dignitosamente può

essere passibile di ulteriori rinunce. Per fare un esempio, pensa al ticket per andare al pronto soccorso.

Per molte persone già al minimo, quello sarà fonte di un'ulteriore rinuncia. O forse sono io che non

sono ancora entrato nell'ottica che è un qualcosa in più rispetto al minimo per una vita dignitosa. :unsure:

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