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Efficacia della terapia psicologica? come valutarla?


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tanto più una cosa è fragile, tanto più ha bisogno di essere tutelata :ola (4):

Su questo alla fine non mi posso esprimere più di tanto, in fin dei conti non ne ho titolo...

Però varie volte ha dato a intendere che le dava fastidio se qualcuno metteva in campo un'idea o teoria diversa da quelle che ha imparato lei. Faceva finta di stare a sentire e poi magari qualche seduta dopo partiva qualche "frecciata" (almeno così ho capito io!).

ma cmq non potresti fare un esempio di questi "scambi" che hai avuto con lei?

Beh diceva cose tipo cercare di essere più ottimisti, che gli ostacoli si superano, più una cosa ci spaventa più la dobbiamo affrontare (ovviamente lei sosteneva di farlo e di riuscirci), se dicevo qualcosa di me che secondo me non andava mi diceva che così mi aggredivo... E vabbè se le cose stanno in un certo modo è inutile raccontarsela, mica se dico che va tutto bene poi va bene per davvero, sto ottimismo ad oltranza mi ha sempre un po' irritato. Se uno lo è perché ci "nasce", bene, ma mica ci si può improvvisare! <_<

Oppure magari se parlavo di un determinato problema rispondeva dicendo cose tipo "eh ma sai quanti ce l'hanno/stanno così etc" Certo, questo lo so pure io, ma che discorso è?! A parte che non mi consola più di tanto, anche perché non mi sembra il massimo ragionare in questi termini, ma poi mi pare davvero una banalizzazione.

Ovviamente non erano tutte di questo stampo le sedute, questo lo devo dire, ma mi è sempre sembrato che non si approfondisse nulla più di tanto.

Comunque no, adesso non sto andando da nessuno.

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Pero' non chiamerei una terapia psicologica anche terapia fisica. Nel senso che non viene attuata con mezzi fisici:

ovvero lo psicoterapeuta per curarmi non mi tocca e non mi da' medicine (a meno che non si tratti di bioenergetica

o di psichiatria, ma qui siamo gia' in altri campi per l'appunto) Cosi' come non chiamerei psicologico l'intervento

del dentista che mi rimette i denti nuovi, per il semplice fatto che lo fa' aprendomi letteralmente le gengive e non

certo parlandomi dolcemente e convincendomi a farmi crescere i nuovi denti.

chiaro che (nella maggiorparte dei casi) non viene attuata con mezzi fisici, ma la psicoterapia e fatta anche di queste reazioni, anzi sono proprio le emozioni ed il lavoro con e su di esse che (al pari di un farmaco), stimolando/facilitando/inibendo la produzione di determinate sostanze, permettono di cambiare i propri modi di pensare, di reagire, di comportarsi o quali che siano i motivi per cui si è andati in teapia.

senza queste componenti "non psicologice" (secondo il tuo metro di giudizio), non sarebbe possibile alcun cambiamento, proprio perchè mancherebbero le basi, la benzina che fa andare la macchina diciamo.

Se tu volessi spiegare meglio questa risposta te ne sarei grata, perche' l'argomento mi interessa...

certo ^_^

il problema in questione è: voglio un partner.

la soluzione proposta: mi immergo nel lavoro o vita ascetica.

ebbene, dopo aver provato a fare i vari tentativi (sulla carta), tutto quello che sono riuscito ad ottenere (nei fatti) è: non solo un partner non ce l'ho, ma immergendomi nel lavoro o isolandomi, riduco quasi a zero (o evito) le possibilità di trovarmelo.

questa è chiaramente una soluzione, ma è una soluzione disfunzionale in quanto il problema per cui è stata creata non solo non è risolto, ma continua ad essere rinforzato ed alimentato.

domanda: e a che minchia serve allora?

risposta: a quello che sta nel mezzo.

domanda ancora: e che ce sta nel mezzo?

prova a rispondere te a questa, sempre facendo riferimento all'esempio in questione (o cambiandolo se vuoi) :ola (4):

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E' una cosa assolutamente casuale. Ma penso di non aver bene afferrato la differenza.. :Straight Face:

e allora possiamo fare riferimento all'ultima volta che ti è capitato di sentirsi depresso (o pigro)...

cmq non devi pensare alla differenza (soprattutto se non la conosci) nel provare a rispondere a queste domande. la si vedrà poi, scegli tu lo "stato" a cui fare riferimento per farlo :ola (4):

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Su questo alla fine non mi posso esprimere più di tanto, in fin dei conti non ne ho titolo...

Però varie volte ha dato a intendere che le dava fastidio se qualcuno metteva in campo un'idea o teoria diversa da quelle che ha imparato lei. Faceva finta di stare a sentire e poi magari qualche seduta dopo partiva qualche "frecciata" (almeno così ho capito io!).

bè, la mia citazione (se è una citazione) voleva riferirsi ad entrambi i fronti, in quanto non sono infrequenti i tentativi di svalutazione o messa in competizione con il proprio terapeuta da parte dei pazienti, e possono essere degli elementi indicativi anche molto importanti. poi sta a lui (terapeuta) non colluderci.

però certo, se uno dice stronxate cè poco da fa, per questo ti chiedevo di fare degli esempi.

Ovviamente non erano tutte di questo stampo le sedute, questo lo devo dire, ma mi è sempre sembrato che non si approfondisse nulla più di tanto.

.

e quando era che le sedute prendevano sta piega? in che situazioni, che argomenti si trattavano e simili...

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Alla fine ha fatto tutto mio padre- scavalcandomi come al solito- e domani andremo INSIEME da uno psicologo di sua conoscenza..ci sarà da ridere (mi sa che sto andando un po' OT..). Cmq se va male farò sicuramente così, finchè non trovo l'orientamento che mi calzi a pennello (ma spero di aver subito fortuna..). Grazie Afri!

ma poi come è andata? scusa se non ti ho più risposto, ma, proprio perchè sono iscritta qui da un sacco di tempo, di certi temi in passato ho parlato davvero tanto e ora non ne ho più molta voglia :icon_neutral:

sono vecchio anch'io (ma solo anagraficamente).

ma tu avevi problemi di depressione? complimenti per la forza che hai dimostrato per esser riuscita ad affrontare tutto da sola..ma adesso sei "guarita"? quanto tempo fa avevi iniziato la terapia? come mai hai 20000 (!) messaggi al tuo attivo? :-)

grazie per l'aiuto cmq

non avevo problemi di depressione, o perlomeno dipende da cosa intendi, diagnosi di depressione non ne ho avute, se invece con depressione intendi "profonda tristezza" quello si.

effettivamente per me non ha senso parlare di sintomi o disturbi per i quali sono andata in terapia. io non avevo "disturbi"... tipo leggo che qui tanti ci sono andati a causa di attacchi di panico... non ritenevo nemmeno di avere la depressione, nel senso che si, quando ho scelto di iniziare la psicoterapia ero praticamente disperata, ma quello non era un sintomo, era un sentimento legittimo dovuto alle circostanze in cui mi trovavo. la disperazione in se dopo pochi mesi di terapia è passata, e io non ho quasi mai un umore che si possa definire "depresso". ho iniziato una psicoterapia perchè non potevo più far finta di non vedere che c'erano delle cose che non andavano... io non andavo! problemi relazionali profondi che mi impedivano di vivere una relazione sentimentale appagante. problemi di autostima paralizzanti, che mi hanno impedito di realizzarmi professionalmente. e in entrambi i casi, io, con la mia sola forza di volontà non ero in grado di cambiare la situazione. avevo bisogno di aiuto...

quindi per me non ha senso parlare di guarigione, io non devo guarire da nulla. io mi sto cercando di costruire quasi da zero quelle basi che normalmente le persone acquisiscono nel percorso di crescita, ma a me mancavano un bel po' di passaggi, a causa di una situazione familiare "complicata" diciamo...

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bè, la mia citazione (se è una citazione) voleva riferirsi ad entrambi i fronti, in quanto non sono infrequenti i tentativi di svalutazione o messa in competizione con il proprio terapeuta da parte dei pazienti, e possono essere degli elementi indicativi anche molto importanti. poi sta a lui (terapeuta) non colluderci.

però certo, se uno dice stronxate cè poco da fa, per questo ti chiedevo di fare degli esempi.

Uhm, allora forse non ho capito il senso della frase...

Quando hai scritto:

tanto più una cosa è fragile, tanto più ha bisogno di essere tutelata :ola (4):

Pensavo ti riferissi al comportamento di alcuni psicologi (per fortuna non tutti eh) che diciamo non si mettono in discussione, si barricano dietro agli studi e basta.

Come discorso è piuttosto controverso, non lo so se mi voglio mettere in competizione, può anche essere ma non è volontaria come cosa né mi fa piacere, insomma se mi guardo da fuori lo capisco benissimo che è inutile, è che l'ho detto, siccome alcune cose mi sembravano un po' "scontate" ho avuto da dire...

Poi, magari bastassero gli studi -che ripeto servono eh!- Ma ci vuole pure quel "quid" in più che sui libri non si impara (e che se dovessi spiegare qual è non lo so), senò davvero basterebbe che chiunque abbia un problema si legge un testo sull'argomento, se lo "impara" e così si risolve pure il male che lo affligge.

e quando era che le sedute prendevano sta piega? in che situazioni, che argomenti si trattavano e simili...

qui invece non ho capito di preciso cosa vuoi sapere -_- (oggi sono un po' rinco...)

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e allora possiamo fare riferimento all'ultima volta che ti è capitato di sentirsi depresso (o pigro)...

cmq non devi pensare alla differenza (soprattutto se non la conosci) nel provare a rispondere a queste domande. la si vedrà poi, scegli tu lo "stato" a cui fare riferimento per farlo :ola (4):

Alla fine credo che pigrizia e depressione vivano dentro di me in un rapporto talmente simbiontico da risultare indistinguibili.

Ma tu egocentrum cosa fai nella vita, se non sono indiscreto? Di sicuro sembra che conosci ciò di cui stai parlando, però in generale mi sembri abbastanza aggressivo e provocatorio nei tuoi interventi, come mai? (senza offesa, io non mi sono offeso per quello che hai scritto..è solo curiosità personale!)

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ma poi come è andata? scusa se non ti ho più risposto, ma, proprio perchè sono iscritta qui da un sacco di tempo, di certi temi in passato ho parlato davvero tanto e ora non ne ho più molta voglia :icon_neutral:

Mah il tipo è strano, molto più sciallato dell'ultimo con cui son stato, nel senso che le sue sedute non hanno un tempo prestabilito, usa molti intercalari e opinioni personali quando mi parla, si siede tutto sbracato sulla poltrona, ha la barba e i capelli da scienziato pazzo, arrossisce quando si infervora nella discussione.. di sicuro c'è molta più empatia e umanità rispetto all'ultima volta, ma mi chiedo se non sia sbagliato anche così.

Mio padre è stato sbattuto in anticamera dopo cinque minuti perchè ero troppo in imbarazzo (il tipo ha detto solo che "voleva vederlo"..mah!)

non avevo problemi di depressione, o perlomeno dipende da cosa intendi, diagnosi di depressione non ne ho avute, se invece con depressione intendi "profonda tristezza" quello si.

effettivamente per me non ha senso parlare di sintomi o disturbi per i quali sono andata in terapia. io non avevo "disturbi"... tipo leggo che qui tanti ci sono andati a causa di attacchi di panico... non ritenevo nemmeno di avere la depressione, nel senso che si, quando ho scelto di iniziare la psicoterapia ero praticamente disperata, ma quello non era un sintomo, era un sentimento legittimo dovuto alle circostanze in cui mi trovavo. la disperazione in se dopo pochi mesi di terapia è passata, e io non ho quasi mai un umore che si possa definire "depresso". ho iniziato una psicoterapia perchè non potevo più far finta di non vedere che c'erano delle cose che non andavano... io non andavo! problemi relazionali profondi che mi impedivano di vivere una relazione sentimentale appagante. problemi di autostima paralizzanti, che mi hanno impedito di realizzarmi professionalmente. e in entrambi i casi, io, con la mia sola forza di volontà non ero in grado di cambiare la situazione. avevo bisogno di aiuto...

quindi per me non ha senso parlare di guarigione, io non devo guarire da nulla. io mi sto cercando di costruire quasi da zero quelle basi che normalmente le persone acquisiscono nel percorso di crescita, ma a me mancavano un bel po' di passaggi, a causa di una situazione familiare "complicata" diciamo...

Mi ricordi molto me. Speriamo che sia così anche per me..

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Mah il tipo è strano, molto più sciallato dell'ultimo con cui son stato, nel senso che le sue sedute non hanno un tempo prestabilito, usa molti intercalari e opinioni personali quando mi parla, si siede tutto sbracato sulla poltrona, ha la barba e i capelli da scienziato pazzo, arrossisce quando si infervora nella discussione.. di sicuro c'è molta più empatia e umanità rispetto all'ultima volta, ma mi chiedo se non sia sbagliato anche così.

Mio padre è stato sbattuto in anticamera dopo cinque minuti perchè ero troppo in imbarazzo (il tipo ha detto solo che "voleva vederlo"..mah!)

Oddio per come l'hai descritto mi è venuto da pensare a lui XDD

Tuo padre lo vedo un po' troppo invadente, insomma parlare con uno psicologo è una cosa piuttosto privata, perché mettersi in mezzo così?

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Oddio per come l'hai descritto mi è venuto da pensare a lui XDD

Tuo padre lo vedo un po' troppo invadente, insomma parlare con uno psicologo è una cosa piuttosto privata, perché mettersi in mezzo così?

(un po' ci somiglia eh)

Non l'ha voluto lui, ma lo psicologo..era più imbarazzato di me poveraccio..!

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Ospite pruillio

che vuol dire che si è vivacizzata e perchè?

Magari ci puoi dire di più.

Se l'autore è sparito è un problema? Succede spesso.

si vivacizza...mah' :Straight Face:

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il problema in questione è: voglio un partner.

la soluzione proposta: mi immergo nel lavoro o vita ascetica.

ebbene, dopo aver provato a fare i vari tentativi (sulla carta), tutto quello che sono riuscito ad ottenere (nei fatti) è: non solo un partner non ce l'ho, ma immergendomi nel lavoro o isolandomi, riduco quasi a zero (o evito) le possibilità di trovarmelo.

questa è chiaramente una soluzione, ma è una soluzione disfunzionale in quanto il problema per cui è stata creata non solo non è risolto, ma continua ad essere rinforzato ed alimentato.

Ma io sono un'ottimista... e penso che potrebbe anche andare diversamente:

il problema in questione è: voglio un partner.

la soluzione proposta: mi immergo nel lavoro o vita ascetica.

Pertanto la smetto di perdere tempo in chat o di uscire con cani e porci

sperando di conoscere qualcuno di interessante, mi ritiro in me stessa,

mi occupo meglio del mio lavoro che magari scopro piu' interessante di

quello che pensavo e mi accorgo di quel mio collega che con discrezione

e delicatezza mi corteggiava da un po' ma non osava avvicinarsi troppo

perche' mi vedeva troppo presa dalla mia spasmodica caccia...

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Pensavo ti riferissi al comportamento di alcuni psicologi (per fortuna non tutti eh) che diciamo non si mettono in discussione, si barricano dietro agli studi e basta.

Come discorso è piuttosto controverso, non lo so se mi voglio mettere in competizione, può anche essere ma non è volontaria come cosa né mi fa piacere, insomma se mi guardo da fuori lo capisco benissimo che è inutile, è che l'ho detto, siccome alcune cose mi sembravano un po' "scontate" ho avuto da dire...

Poi, magari bastassero gli studi -che ripeto servono eh!- Ma ci vuole pure quel "quid" in più che sui libri non si impara (e che se dovessi spiegare qual è non lo so), senò davvero basterebbe che chiunque abbia un problema si legge un testo sull'argomento, se lo "impara" e così si risolve pure il male che lo affligge.

si, mi riferivo al potenziale comportamento di alcuni psicologi, cosi come a quello di alcuni pazienti, che in determinati momenti e situazioni possono "attaccare" il proprio terapeuta svalutandolo (come può fare da esempio la situazione proposta), in base a quel principio/citazione li.

chiaramente non è che le cose funzionano sempre cosi, e può capitare che effettivamente lo psicologo spari caxxate e che glielo si faccia notare (a tal proposito, non è che bisogna studiare chissa cosa per dire di essere ottimisti, anzi, basterebbe guardare i cartoni animati :Just Kidding: ), per questo è importante capire il momento in cui tali condizioni si manifestano; di qui la mia domanda sul quando tutt ciò, nel tuo caso, capitava...

se vuoi rispondere puoi fare un esempio di un episodio in cui è capitato, di che si parlava prima, dopo, ecc...

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Alla fine credo che pigrizia e depressione vivano dentro di me in un rapporto talmente simbiontico da risultare indistinguibili.

non cè bisogno di dinstinguerli (per ora) infatti; basta solo che fai riferimento ad un episodio in cui ti capita di sentirti in quel modo :ola (4):

Ma tu egocentrum cosa fai nella vita, se non sono indiscreto? Di sicuro sembra che conosci ciò di cui stai parlando, però in generale mi sembri abbastanza aggressivo e provocatorio nei tuoi interventi, come mai? (senza offesa, io non mi sono offeso per quello che hai scritto..è solo curiosità personale!)

provocatorio quasi sicuramente :Big Grin:

aggressivo invece, è una cosa che ti devo rimandare, in quanto probabilmente può (e dovrebbe) capitare che quando qualcuno rompe le palle riguardo cose che noi stessi, per primi, non vogliamo nemmeno immaginare, ci risulti fastidioso, aggressivo o quello che vuoi, cosi da poterci auto-permettere di reagire in un certo modo, o giustificare una certa reazione ove già avvenuta.

ma qesto non necessariamente significa che il nostro interlocutore lo sia stato veramente, soprattutto in casi dove non ci sono segnali evidenti (quali possono esse offese, insulti, urla, botte ecc). è una cosa che serve più a chi la da che a chi la riceve questa (in realtà serve anche a quest'ultimo, se la sa cogliere) :;):

ah, per rispondere anche alla tua domanda indiscreta, in questo momento nella vita sto facendo il tirocinio (leggi: lo schiavo -_- ) post-laurea presso l'associazione italiana di sessuologia clinica a Roma.

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Pertanto la smetto di perdere tempo in chat o di uscire con cani e porci

sperando di conoscere qualcuno di interessante,

è questa la risposta alla mia domanda sulla "terra di mezzo" che sta tra il "problema" e la "soluzione" del caso specifico? :Confused:

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è questa la risposta alla mia domanda sulla "terra di mezzo" che sta tra il "problema" e la "soluzione" del caso specifico? :Confused:

No, anche perche' la domanda sulla terra di mezzo non l'avevo capita.

Fai talmente tante domande che ogni tanto mi perdo. Non sono una buona

giocatrice di scacchi, sorry

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No, anche perche' la domanda sulla terra di mezzo non l'avevo capita.

Fai talmente tante domande che ogni tanto mi perdo. Non sono una buona

giocatrice di scacchi, sorry

PROBLEMA: voglio partner > terra di mezzo > SOLUZIONE: ho partner.

dato che quella di immergerti nel lavoro non te lo fa avere il partner, salvo quella situazione del collega da te proposta che sa più di "terno al lotto" che di altro (se capita capita), come dicevo l'intervento prima, quella adottata è una soluzione che agisce su quello che sta in mezzo. e che ce sta in mezzo tra il non avere un partner e l'avercelo? risposta: tutto quello che comporta la sua ricerca (attiva o passiva che sia), con emozioni, gioie, dolori, gratificazioni e frustrazioni annesse (e tutte le altre cose che naturalmente non possono essere citate vuoi perchè troppe, e vuoi soprattutto perchè soggettive).

non a caso, immergendoti nel lavoro prendi delle distanze nette da tutto questo, anzi te ne auto-esenti proprio dal viverle (proprio perchè non ne hai più la possibilita, hai da lavorare cavolo). peccato che cosi facendo, ripeto, salvo vincite al super enalotto (che vorrei vedere a chi non cambierebbero davvero la vita), il partner è ancora più difficile che lo rimedi, e nel frattempo, anche se le altre cose citate non le esperisci e non ne sei cosciente, non significa che non si evolvano o che siano cancellate per sempre, ma anzi (ricollegandosi anche a una parte del discorso che si faceva sui "puntellamenti"), basta un qualche evento che ti compromette la "soluzione" adottata (tipo perdi il lavoro), che bum, ti crolla la struttura ed esplode tutto quanto, molto probabilmente in modo peggiore e piu intenso di prima...

più chiaro ora? riusciresti a rispondere (se ti va naturalmente) cosi? anche se in parte lo avresti già fatto....

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Grazie Ego per aver postato un tuo pensiero piuttosto che un'ennesima cavillosissima domanda...

Sono perfettamente d'accordo con quello che scrivi e in un certo senso volevo dire anche io

la stessa cosa, infatti avevo proposto come alternativa al lavoro anche la meditazione trascendentale,

ovvero una qualunque attivita' che possa interessare davvero e che al tempo stesso possa mettere in

contatto con persone che hanno gli stessi interessi. Comunque condivido il tuo punto di vista.

Vabbhe', quanto a rispondere alla tua domanda, confesso che non so piu' qual era. Mi dovrei rileggere

per l'ennesima volta tutta la conversazione. Scusami ma faccio fatica ad interfacciarmi con te, mi perdo

nei dettagli delle tue domande e perdo di vista l'insieme, l'origine del discorso. Mi piacerebbe molto,

nel caso ci capiti di parlare di nuovo assieme, se tu esplicitassi subito il "dove vuoi andare a parare"

piuttosto che portare l'interlocutore a capire il tuo pensiero tramite domande su domande. Cosi' la

discussione si manterrebbe nel vivo piuttosto che perdersi in mille specifiche e chiarimenti.

Non e' una critica, ma l'esternazione di un disagio che provo nel parlare con te, non prendertela!

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Vabbhe', quanto a rispondere alla tua domanda, confesso che non so piu' qual era.

:LMAO: (non rido di te afri, rido perchè è quello che succede puntualmente con ego! :Just Kidding: )

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bè, la mia citazione (se è una citazione) voleva riferirsi ad entrambi i fronti, in quanto non sono infrequenti i tentativi di svalutazione o messa in competizione con il proprio terapeuta da parte dei pazienti, e possono essere degli elementi indicativi anche molto importanti. poi sta a lui (terapeuta) non colluderci.

però certo, se uno dice stronxate cè poco da fa, per questo ti chiedevo di fare degli esempi.

e quando era che le sedute prendevano sta piega? in che situazioni, che argomenti si trattavano e simili...

mah, onestamente non è che mi ricordo molto (avrò rimosso :icon_mrgreen: ), si parlava, io dicevo che secondo me una cosa non era valida più di tanto (che poi da come ho scritto sembra che chissà che tono usassi, invece spesso ero piuttosto in imbarazzo -_- ), e lei si stizziva e a volte, come ho detto fino alla nausea icon_lol.gif, tirava fuori gli studi, oppure altre robe di tenore simile

si poneva molto come una che sapeva e con cui non si poteva discutere più di tanto *es. diceva "ma tu a un professore gli vai a dire "no questo non è vero" ? ... ma che paragone è??* che poi davvero non diceva nemmeno niente di chissà che, faceva tante chiacchiere inutili! certe volte era pure frustrante come situazione. magari dicevo io una cosa e non andava bene, poi dopo un po' riprendeva lei lo stesso argomento facendo metafore e giri di parole... ma era quello che avevo detto io e che però non era andato bene.

per usare termini politici, a volte mi è sembrato che non ammettesse di avere un contraddittorio :icon_rolleyes:

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Posso chiedere una cosa? (così almeno torno un po' più in topic)

Spesso ho sentito parlare, a proposito di psicoterapie varie, di "strumenti" di cui poi si dovrebbe disporre per affrontare meglio un problema (o magari risolverlo).

Ma in concreto quali sarebbero questi "strumenti" ? Se qualcuno può fare un esempio, anche "stupido"...

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Mi piacerebbe molto,

nel caso ci capiti di parlare di nuovo assieme, se tu esplicitassi subito il "dove vuoi andare a parare"

piuttosto che portare l'interlocutore a capire il tuo pensiero tramite domande su domande.

spiacente, ma ho notato, col tempo e con le epserienze, che quando non si stanno facendo lezioni su qualche cosa, è molto più efficace che l'interlocutore ci arrivi da solo al punto, e lo diventa ancora di più se quest'ultimo pensa di non essere stato aiutato nel farlo.

inoltre, il non arrivarci subito, il fare figure del "rompi palle che fa sempre domande", di "quello che non sa di che parla" ecc, mi aiuta anche a fare i conti con il mio narcisismo (che male certo non mi fa :Big Grin:), oltre ad insegnarmi a portare pazienza nel trattare certi argomenti e certe situazioni.

quindi, no, "suggerimento" còlto, ma non accolto :Hug:

e se questa volta non ci siamo arrivati a sto punto, vuol dire semplicemente che non era ancora il momento :ola (4):

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per usare termini politici, a volte mi è sembrato che non ammettesse di avere un contraddittorio :icon_rolleyes:

beh, dai, di comunisti ce ne staranno pure tra gli psicologi via :He He:

cmq, ti capita spesso di finire a discutere con persone (che conosci) che ti sembra non ammettano contraddittorio?

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cmq, ti capita spesso di finire a discutere con persone (che conosci) che ti sembra non ammettano contraddittorio?

beh, no (certo devo premettere che attualmente non è che conosca sta gran marea di gente :icon_neutral: )... in realtà non arrivo nemmeno a discutere in chissà che modo, primo perché, con le persone con cui ho a che fare mi trovo comunque abbastanza bene, e poi perché in ogni caso l'assertività non è esattamente il mio forte.

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spiacente, ma ho notato, col tempo e con le epserienze, che quando non si stanno facendo lezioni su qualche cosa, è molto più efficace che l'interlocutore ci arrivi da solo al punto, e lo diventa ancora di più se quest'ultimo pensa di non essere stato aiutato nel farlo.

:Thinking: Uhmm d'accordo sulla prima affermazione... ma la seconda, quella in neretto

mi sa' solo di efficace manipolazione

inoltre, il non arrivarci subito, il fare figure del "rompi palle che fa sempre domande", di "quello che non sa di che parla" ecc, mi aiuta anche a fare i conti con il mio narcisismo (che male certo non mi fa :Big Grin:), oltre ad insegnarmi a portare pazienza nel trattare certi argomenti e certe situazioni.

Se sei qui solo per fare esercizio non posso far altro che complimentarmi per la

tua costanza e pazienza. Io invece sono qui per fare due chiacchiere e tutti questi tuoi

esercizi li trovo a volte interessanti e a volte un po' stremanti, ma mi rendo conto che

e' solo un problema mio, quindi niente da obiettare. Ognuno viene sul forum per i suoi

motivi, non ce ne sono di giusti o sbagliati, migliori o peggiori. :Raised Eyebrow:

Pero', senti un po'... capisco che tu ti eserciti a non narciseggiare troppo cercando di non

sentenziare e di non dare consigli inutili...immagino faccia parte del training... ma se alla

fine, con tutte le tue domande, lo scopo e' sempre quello di portare l'altro a concordare

col tuo pensiero, che evidentemente ritieni indiscutibilmente giusto (infatti non lo

metti in discussione, ma induci l'altro ad arrivarci, magari da solo)... non e' narcisismo

anche questo??? (chiedo da profana eh?)

Voglio dire... non e' che manca qualcosina, magari un po' di empatia, il cercare di capire

a fondo cosa dice l'altro, il cercare di capire meglio la sua situazione, il suo punto di vista...?

Non voglio criticarti credimi, cerco solo di capire meglio! Sono a digiuno di tecniche psicoterapeutiche!

Perche' vedi comunque sia, quando parlo con te mi viene da mettermi sulla difensiva... cioe', mi pare

di essere davanti ad un avvocato che sta cercando di farmi contraddire per incastrarmi definitivamente...

Hai presente i telefilm di Perry Mason...?

quindi, no, "suggerimento" còlto, ma non accolto :Hug:

e se questa volta non ci siamo arrivati a sto punto, vuol dire semplicemente che non era ancora il momento :ola (4):

Ok Ego, ma mi sono tolta la voglia di sfogare tutto il mio narcisismo, sentenziando, giudicando,

dando consigli non richiesti, e quanto di peggio uno psico potrebbe fare. Ma io non sono uno psico e

quindi... me lo posso permettere! Alla prossima! :wink:

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