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Stupidità funzionale


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Ma merluzzi a parte, anche diversi miei ex-colleghi sostengono questa cosa dell'irreparabilità degli scontri in azienda

(e amano chiudere con una massima, che a un galantuomo che sa stare ne' suoi panni, non accadon brutti incontri :).

Forse su questa cosa hanno ragione, e di sicuro si adoperano molto perché sia così, però ciò che mi lascia perplesso

è che oltre all'impossibilità di questa cosa qui che effettivamente non è che si veda spesso, sostengono anche quella

di diverse altre cose che invece so essere possibilissime, perché viste/vissute in prima persona e perché ce ne sono

evidenze abbastanza macroscopiche (alcune delle quali le usano ogni giorno, altre le vedono ad ogni celebrazione del 27...).

Quando descrivono le ferree ed ineluttabili 'leggi' che regolano le aziende ho a volte la vaga impressione che stiano facendo

una scienza più 'normativa' che 'positiva', pur magari essendo convinti del contrario (il modo migliore per convincere altri).

Forse c'entra il fatto che parlano di fenomeni che fanno di tutto per evitare, che di sicuro è funzionale ma forse non per

l'osservazione dei fenomeni e l'estrapolazione di eventuali leggi che li governano. Non si può volere tutto..

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E' vero, ma infatti non esiste di andare a rilavorare nel posto con il quale si è in conflitto, se ci si scontra, non ci si reintegra più, ma perchè. E' anche qui la stortura, la società non ammette reintegrazioni, si fanno tanti discorsi sull'integrazione ma nei fatti e nella realtà, l'uomo non sa integrare,perchè non sa perdonare e comprendere, la società è una realtà chiusa, una volta uscitone sei fuori, a meno che tu non elimini tutti i tuoi avversari politici:)))))

Ieri guardavo l'ultimo Anna Karenina, qual è il messaggio? Chi esce allo scoperto e manifesta apertamente i suoi bisogni e il suo dissenso, ora lì siamo all'apoteosi, è paria per sempre, l'importante è che questo essere paria non lo sconvolga al punto di sentirsi colpevole.

Il paria deve mantenere il suo coraggio di dissentire fino in fondo, fino a spremere dalla società tutto ciò che può.e non lavorare a suo favore, Chi lavora dà in cambio di mangiare, è un rapporto commerciale, è un baratto, non vi sono correttezze nel commercio, si fa a chi ottiene di più.

Il lavoratore e la società SONO CONTROPARTI, nemici.

La croce se la fa chi vorrebbe tutto, cioè sia dissentire, sia il riconoscimento di un ruolo utile, di lavorare per la società, è impossibile.

Io tutte queste battaglie politiche e ideologiche all'interno delle aziende dove ho lavorato non le ho mai viste.

Ho visto donne essere licenziate perchè divenute madri, lavoratori qualificati essere sostituiti da ragazzi più giovani perchè "l'apprendista costa meno" e cose del genere...

Erano aziende di piccole e medie dimensioni dove non c'erano sindacati e altre "tutele" simili, dove i capi potevano fare il bello e il cattivo tempo e non dimentichiamoci che l'economia italiana va avanti proprio con questo tipo di aziende...

Il lavoratore e la società sono controparti i cui obblighi e doveri sono regolamentati da un contratto di legge proprio per evitare che subentri la famosa legge della giungla...

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leggevo nel libro di Jared Diamond una cosa abbastanza curiosa: i vichingi che si erano insediati in Groenlandia non mangiavano pesce.

Era una delle poche risorse di cui godevano in abbondanza, provenivano da zone dove se ne faceva largo uso da secoli, erano pure cristiani

(venerdì...), morivano di fame ogni anno dispari, si erano adattati a mangiare anche cose schifose come la carne di foca, ma pesce niente.

Lui ipotizza che avessero sviluppato una sorta di tabù e fa un'ipotesi scherzosa su come potrebbe essere nato...

E sarebbe? :)

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prendendo spunto da una sua (di Diamond) sgradevole esperienza con dei gamberetti andati a male, ipotizza che 'na cosa simile

potrebbe essere accaduta a Erik il Rosso (il fondatore della ditta, anzi, della startup spinoffata ) che una volta ripresosi avrebbe

iniziato a scassare i marroni a tutti per convincerli che il pesce non era cosa da mettere in tavola...

una tesi un po' proiettiva :)

per il discorso scontri è interessate anche la cosa che racconta degli incendi nel Montana :Cow: ... prima di riportarla però è meglio che

me la ripassi un po' e poi vorrei fare un quotone:

Io tutte queste battaglie politiche e ideologiche all'interno delle aziende dove ho lavorato non le ho mai viste.

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Sì, e un buon modo per trovarcisi è appunto non rendersi conto per tempo dell'effetto San Matteo...

Se te ne accorgi quando la cosa ha già acquisito quantità di moto (o forse meglio... momento angolare)

diventa dura ritornare sui tuoi passi ed allinearti...

me tocca studia'... :sweat:

perchè, si può?

comunque, io mi domando perchè non le chiamino disorganizzazioni... o forse meglio, organizzate disorganizzazioni. :Confused:

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Io all'interno della scuola ho visto le battaglie politiche e ideologiche, combattersi sempre di nascosto, tra due, tra tre, difficilmente nelle sedi opportune, ai collegi dei docenti, per esempio, dove nessuno osa rimbeccare il Dirigente portavoce del Ministero e dello Stato quando spara caxxate.

Si rimbecca tutti in privato, dopo, e lì sta l'inutilità del nostro dissenso, la vigliaccheria forse dovuta al 27 del mese, non so.

C'è il politically correct, che leggo anche su Facebook dove l'insegnante che in privato cinque minuti prima mi dice che dobbiamo segarli, in pubblico posta "Auguuurrrii ragazzi, gli esami sono finitiiiii, in bocca al lupo a tutti per la vitaaa, e pciu pciu.

A me queste cose mi fanno schifo, non ci posso fare nulla,

e gli alunni, altrettanto deficienti, che le rifpondono uuuuh, prof, ma auguri anche a leiii, ma quant'è bbbravaaa:)))) e buona, i futuri Fantozzi stanno crescendo:)))))

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E' che questo 27 del mese va venduto, siamo arrivati al punto che gli insegnanti formano "il gruppo 3 d" su feicebuk, e vi partecipano attivamente, insieme alla cretina della psicologa di turno, che lei è "empatica" per definizione e mentre si fa lezione raccoglie confidenze sulle ultime trombate col fidanzatino diciannovenne della quattordicenne allupata, che sono evidentemente moooolto importanti, più della lezione.

Molto più importanti del lavoro, in fondo, la quattordicenne ne potrebbe fare un mestiere lucroso sulle sue virtù, propongo la materia "trombate", e si diventa ricchi, ma hanno ragione loro, ma che aziende, produzione, soffrire, faticare....:)))

Alla psicologa della scuola l'anno prossimo dirò che ho preso una laurea in trombologia come lei, e che sono quindi pronta ad attuare il progetto relativo:)))

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Ospite pruillio

trombologia va' di brutto,non va' mai giu' di moda...soldi a palate...e via

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infatti del resto, uno degli argomenti di scienze più gettonati all'esame di Stato è "L'apparato riproduttore" ove l'insegnante, laureata in chimica, nota bene, quindi con alto linguaggio, ha dovuto estrarre la parola "pene", udite udite, tra mille ehm ed esitazioni e rossori, ma si può sentire un pene, ehm, una pena del genere, o persino le trombe di Falloppio, che parolacce, raga...

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Ospite pruillio

le trombe di fallappio,non e' una zona turistica (del cacchio?)..eheh

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:))))))))))))))))) sì, come le famose Isole di Langerhans, meta turistica preferita dagli studenti di medicina del primo anno. A Pisa usava organizzare lo scherzo della gita alle Isole di Langerhans, e sulla locandina scrivere: "per informazioni rivolgersi al Prof di anatomia", sai quali quanti fankuli e quanti studenti ha buttato fuori dall'ufficio il prof di anatomia ai tempi dello scherzo?:))))))

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perchè, si può?

non è facile, ma è possibile... ad esempio se si è in due si possono creare le condizioni per scartare di lato mentre l'effetto San Matteo si concentra sull'altro

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Ospite pruillio

:))))))))))))))))) sì, come le famose Isole di Langerhans, meta turistica preferita dagli studenti di medicina del primo anno. A Pisa usava organizzare lo scherzo della gita alle Isole di Langerhans, e sulla locandina scrivere: "per informazioni rivolgersi al Prof di anatomia", sai quali quanti fankuli e quanti studenti ha buttato fuori dall'ufficio il prof di anatomia ai tempi dello scherzo?:))))))

perché langerhans non esiste,o e' una parolaccia? chiedo scusa per la mia ignorans...eheh

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Sono roba del pancreas, di più non sapere:))))

Comunque a chi lavora darei un consiglio per non farsi venire il maldifegato come me: dire sempre e soltanto tutta la verità nient'altro che la verità, un si sbaglia mai, e non per il 27 del mese, per noi stessi e la nostra onestà interiore,.

E' un proposito che faccio per il futuro anno scolastico, mi propongo di impegnarmi e lavorare, ma lavorare sul serio, pagando in prima persona, ma non posso più tollerare, a cinquant'anni. di non dire quel che osservo, è la vera "fatica", fino a ora ho giocato, mi sono trastullata, ora non ho niente da perdere ma solo da guadagnare, l'importante è rimanere freddi, ma me lo posso permettere, tanti ricatti in denaro non me li possono più fare:

Poi, dopo aver messo in barchetta in assemblea la veterana sindacalista della CGIL, vero, che mi ha detto: "e' bene saperle queste cose", sono a cavallo:))))))ahahah

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Ospite pruillio

fino ad ora non hai lavorato "sul serio?"

mi ricordo di una che mi diceva che al lavoro si svolge un ruolo,quindi come facciata andava tutto bene :)

ora qui sento il contrario...chissa' chi avra' ragione :)

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No, mi sono solo adeguata al sistema, il che non è lavorare, è giocare.

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ritengo sia una fase fisiologica del lavoro, dura circa vent'anni, prima ti adegui e ti adatti, conosci il sistema in tutti i suoi angoli reconditi, poi irrompi con le tue idee. all'improvviso, cresci.

questa è la fase della creatività, della fantasia, e si conclude con un prendo o lascio, quindi voglio dare ancora o non vi voglio più dare un briciolo della mia anima, e mi licenzio.

E' una scelta, lavorare dall'interno o dall'esterno, con la testimonianza personale.

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Ospite pruillio

io ho cominciato a lavorare nel 79,e non mi sono mai calato in nessun ruolo,e' la mia natura,pagandone le spese ovvio.

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ritengo sia una fase fisiologica del lavoro, dura circa vent'anni, prima ti adegui e ti adatti, conosci il sistema in tutti i suoi angoli reconditi, poi irrompi con le tue idee. all'improvviso, cresci.

questa è la fase della creatività, della fantasia

ma fervida, eh! :D:

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gli incendi del Montana... :Cow:

il tipo racconta che dall'inizio del 1900 il servizio forestale intraprese una politica anti-incendi aggressiva, che

anche grazie alla tecnologia resasi disponibile dopo la seconda guerra mondiale portò a ridurre di moltissimo

il numero di acri andati in fumo ogni anno... Questo fino agli anni '80, quando aumentò la frequenza di incendi

grossi... ma tanto grossi! Di quelli che per spegnerli bisogna pregare e aspettare l'aiuto degli eventi atmosferici.

Fu allora che iniziarono a rendersi conto che decenni di efficiente opera di spegnimento degli incendi sul nascere

avevano permesso al bosco di caricarsi di 'carburante' (sterpaglie, alberi rinsecchiti ecc) che prima invece veniva

bruciato più gradualmente. Non era l'unico fattore, ma di sicuro uno piuttosto istruttivo...

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Fu allora che iniziarono a rendersi conto che decenni di efficiente opera di spegnimento degli incendi sul nascere

avevano permesso al bosco di caricarsi di 'carburante' (sterpaglie, alberi rinsecchiti ecc) che prima invece veniva

bruciato più gradualmente...

I famosi "effetti collaterali"...

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Oggi in ufficio è stata una giornata piuttosto impegnativa (eufemismo per dire che ho rischiato l'esaurimento :evil: ) così appena tornata a casa ho pensato di rilassarmi leggendo una rivista in attesa di scongelare la cena...e mi capita sotto il naso questa frase di Paul Valéry che ignoro bellamente chi sia ma mi piacerebbe averlo ora tra le mani qualora fosse ancora vivo: "un uomo è intelligente quando manifesta una certa indipendenza dalle comuni aspettative" ... ma davvero ? e come la mettiamo quando un inetto di capo ti affida un lavoro del Kaiser? manifestiamo la nostra intelligenza mandandolo al diavolo? perchè di certo lui (il capo) questo non se lo aspetterebbe mica :nea:

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le trombe di fallappio,non e' una zona turistica (del cacchio?)..eheh

:icon_mrgreen:

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:))))))))))))))))) sì, come le famose Isole di Langerhans, meta turistica preferita dagli studenti di medicina del primo anno. A Pisa usava organizzare lo scherzo della gita alle Isole di Langerhans, e sulla locandina scrivere: "per informazioni rivolgersi al Prof di anatomia", sai quali quanti fankuli e quanti studenti ha buttato fuori dall'ufficio il prof di anatomia ai tempi dello scherzo?:))))))

Turista fai da te? no alpitour? :icon_mrgreen:

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Oggi in ufficio è stata una giornata piuttosto impegnativa (eufemismo per dire che ho rischiato l'esaurimento :evil: ) così appena tornata a casa ho pensato di rilassarmi leggendo una rivista in attesa di scongelare la cena...e mi capita sotto il naso questa frase di Paul Valéry che ignoro bellamente chi sia ma mi piacerebbe averlo ora tra le mani qualora fosse ancora vivo: "un uomo è intelligente quando manifesta una certa indipendenza dalle comuni aspettative" ... ma davvero ? e come la mettiamo quando un inetto di capo ti affida un lavoro del Kaiser? manifestiamo la nostra intelligenza mandandolo al diavolo? perchè di certo lui (il capo) questo non se lo aspetterebbe mica :nea:

dice(va) che un capo è un uomo che ha bisogno degli altri, e se ti può consolare consigliava ai potenti:

"se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede in testa prima che cominci a morderti"

attenta che se mandi al diavolo il capo, c'è sempre qualcuno pronto ad additarti come carrierista e a soffiare sul fuoco!

(sembra impossibile che ci sia qualcuno tanto stupido da credere che uno che manda al diavolo il capo è uno che pensa

soprattutto a far carriera... ma accade, eccome se accade! E la teoria dei Jalisse ci guadagna qualche punto sulla teoria classica...).

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