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Déjà vu


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lo sapevo che qualcosa avevo sbagliato...preferivo quello destro che attiva la parte sinistra (sinistra- che fa paura...)...quella delle emozioni...

decisamente te ti identifico con la mia parte impaurita/iperlogica...solo che spesso stento a trovarla...si nasconde sempre in qualche anfratto di neurone, tanto è piccola...

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:wink: Io t'ho identificato in quello sinistro per lo stesso motivo.

Ti piacerebbe essere emotional, ma invece sei ipercerebrale.

I tuoi ragionamenti sono strafarciti di logica e di "scientismo",

che però rifiuti come se non ti piacesse. E' un peccato, perché

ci sarebbero tutti i presupposti per un equilibrio delle due parti.

Invece una continua a prendere il sopravvento sull'altra e a

passarsi per lei (forse è invidia per via della sua brillantezza).

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:wink: Io t'ho identificato in quello sinistro per lo stesso motivo.

Ti piacerebbe essere emotional, ma invece sei ipercerebrale.

I tuoi ragionamenti sono strafarciti di logica e di "scientismo",

che però rifiuti come se non ti piacesse. E' un peccato, perché

ci sarebbero tutti i presupposti per un equilibrio delle due parti.

Invece una continua a prendere il sopravvento sull'altra e a

passarsi per lei (forse è invidia per via della sua brillantezza).

grazie del complimento e ricordiamoci...tutto è uno....mi piace come ti sei dipinto...un buon passo verso l'autoconsapevolezza...

ricambio il complimento, davvero... :)

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:LOL: Io t'ho identificato in quello sinistro per lo stesso motivo.

Ti piacerebbe essere emotional, ma invece sei ipercerebrale.

I tuoi ragionamenti sono strafarciti di logica e di "scientismo",

che però rifiuti come se non ti piacesse. E' un peccato, perché

ci sarebbero tutti i presupposti per un equilibrio delle due parti.

Invece una continua a prendere il sopravvento sull'altra e a

passarsi per lei (forse è invidia per via della sua brillantezza).

grazie del complimento e ricordiamoci...tutto è uno....mi piace come ti sei dipinto...un buon passo verso l'autoconsapevolezza...

ricambio il complimento, davvero... :)

Già... adesso vado a studiarmi i fotoni, la cibernetica e l'insalata di

matematica per capire perché sono depresso quando lei non ci sta :wink:

E' una croce essere così! :cry:

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ti ci vorrà un pò di tempo...ma la strada è quella...sotto l'aspetto emotivo siamo sempre un pò bambini....e dobbiamo crescere... nel frattempo ci capita di sentirci abbandonati...ma se lei non ci sta ste è perchè non vogliamo davvero che ci sia...cioè vogliamo essere adulti...e prendere quello che c'è...no, non dico me... :wink: te...

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ti ci vorrà un pò di tempo...ma la strada è quella...sotto l'aspetto emotivo siamo sempre un pò bambini....e dobbiamo crescere... nel frattempo ci capita di sentirci abbandonati...ma se lei non ci sta ste è perchè non vogliamo davvero che ci sia...cioè vogliamo essere adulti...e prendere quello che c'è...no, non dico me... :cry: te...

:LOL: No, no. Se lei non ci sta è perché anche lei avrà pur diritto di dire

di no, ogni tanto (sennò dovrebbe starci con un esercito). Ma non lo dico

per buonismo, semplicemente perché è una regola della quale anche io

ho bisogno, perché starci con un esercito è faticoso... poi non arrivi a

fare altro (tipo studiare i fotoni :wink: ). Soprattutto se i soldatini non

son proprio capaci di mettersi d'accordo tra di loro perché hanno paura

di-chissà-cosa-lo-sanno-solo-loro :roll:

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non vogliamo davvero che lei ci sia/stia, non fosse altro che per quello che dici tu...

P.S.: quindi c'è stato un momento delle tue riflessioni nel quale ti sei detto "no, con mille no, con l'esercito femminile no!"...scusa l'indiscrezione, se non vuoi rispondere fa lo stesso, ma cosa stavi pensando in quel momento, cioè in quale contesto di pensieri si collocava tale riflessione? Mica pensavi ai fottoni...? (ops... scusa il lapsus :oops: ...)

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:wink: No, in realtà avevo implicitamente esteso il diritto a dire di no

anche ad altri ambiti in cui è indispensabile avere tale opzione... un po'

a tutte le sfere della vita, a meno che uno/a non se le sia accettate,

magari dietro saggio consiglio, e accetta oggi (plink) accetta domani

(plonk) non sia rimasta solo una parte. Dopo un percorso di questo

tipo si potrebbe essere pronti per accogliere alla lettera il Messaggio

che "tutto è uno" :LOL: "Tutto è ciò che rimane" non suonerebbe bene!

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Certo certo, capisco e sono daccordo sul rispetto che si deve ad ogni persona...sfondi una porta aperta/chiusa...Ma un si è un no e un no è un si...e in una parte ci sono tutte le parti...apri un granellino di sabbia di quel che è rimasto e vi troverai i pianeti e l'intero universo...

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Hai mai sentito, Ajo, di una ricerca statistica fatta qualche anno fa secondo

la quale (se non ricordo male) circa 2 italiani su 3 non sarebbero in grado,

data una parola, di dire qual'è il contrario?

Le statistiche van sempre prese con le molle, ma ti posso garantire che

dalla mia piccola visuale ho spesso notato una certa confusione... a volte

talmente forte e collettiva da farmi quasi convincere, da chiedermi "oh!

my god! ma sono io che vedo alla rovescia?". Ma a parte questo, potrebbe

essere interessante e pragmaticamente utile chiedersi da cosa deriva

questa difficoltà.

Prima di ritrovarsi un tir contromano in autostrada... o magari se lo

ritrova qualcuno a cui teniamo...

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Hai mai sentito, Ajo, di una ricerca statistica fatta qualche anno fa secondo

la quale (se non ricordo male) circa 2 italiani su 3 non sarebbero in grado,

data una parola, di dire qual'è il contrario?

Le statistiche van sempre prese con le molle, ma ti posso garantire che

dalla mia piccola visuale ho spesso notato una certa confusione... a volte

talmente forte e collettiva da farmi quasi convincere, da chiedermi "oh!

my god! ma sono io che vedo alla rovescia?". Ma a parte questo, potrebbe

essere interessante e pragmaticamente utile chiedersi da cosa deriva

questa difficoltà.  

Prima di ritrovarsi un tir contromano in autostrada... o magari se lo

ritrova qualcuno a cui teniamo...

Grazie dello spunto.

Siamo sempre li , caro Ste, certamente ricordi il topic di oxibi dove lui diceva di funzionare al contrario... Il contrario di se stessi è ancora se stessi...strane regole di matematica...

ora per esempio, non è certo facile la questione che poni ( complimenti per l'osservazione) ad esempio, l'odio non è il contrario di amore ma solo paura...questo ci dice che non solo non è agevole definire il contrario di una cosa, ma spesso succede anche che quello che comunemente è considerato come contrario di qualcosa di fatto non lo sia/non lo sia tanto....nelle filosofie orientali infatti più che di contrari si parla di complementarità...non esisterebbe una cosa che non nasca dal suo "opposto" e quindi si tratta di un tutt'uno...( come per i quark che sono energia o materia nello stesso momento...) il buio e la luce...puoi vedere la luce solo su uno sfondo buio...puoi vedere il buio solo come ombra della luce...le cose cioè sono intimamente legate, molto più di quello che ci appare normalmente....ma vedere queste cose non è semplice, non perchè lo sia oggettivamente, ma perchè abbiamo bisogno di "definizioni", le quali hanno lo scopo di mettere a tacere le nostre paure...faccio un'esempio semplicissimo...pensare di essere buono è facile, pensare di essere cattivo è anche essa una cosa abbastanza agevole...ma pensare di essere buoni e cattivi allo stesso tempo è un pò più difficile da concepire...come fai a dire: nella mia bontà c'è la mia cattiveria e nella mia cattiveria c'è la mia bontà...ci arrivi, ma il percorso è un tantinello più articolato...così la risposta alla tua domanda è secondo me che la difficoltà ad interpretare i "contrari" è la stessa difficoltà che abbiamo nel vedere noi stessi e la nostra "complessità"...

P.S.: all'ultima tua frase/preoccupazione puoi applicare il trucchetto di cui ti ho parlato oggi....ah , dimenticavo, vale non solo per il sesso, ma per tutto...o lo avevo già detto? :wink:

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Il trucchetto del piede di porcellino nella porta?

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