La Verità.

[oltreleapparenze 0]

Di solito mi piace essere sincera...di solito cerco di essere sincera...ma alle volte dopo aver detto la Verità mi rendo conto che forse era meglio non dirla...tipo quella volta che...

Vi và di raccontare le Vostre esperienze in merito?

O magari di esprimere solo il Vostro parere?

[Bosko 0]

Per me dipende...dipende su cosa si vuol mentire e con chi. Chi ha pocco a che fare con me nn è ritenuto a sapere tutto, a volte per farla breve mi invento una cosa per nn dare troppe spiegazioni.

[oltreleapparenze 0]

Ciao Bosko,

nel tuo caso immagino si tratti di riservatezza e alla fine chi non è in grado di esserlo si merita la risposta inventata

[summer 0]

ciao oltre... io ho votato dipende...

nonostante ho la tendenza alla sincerità assoluta... mi rendo condo che in alcune situazioni è tanto controproducente quanto inutile... sia per quando riguarda l'importanza della riservatezza, che quella di non ferire il prossimo se non serve a niente...

no invece alle maschere, all'inganno per proprio tornaconto, all'ipocrisia.

[oltreleapparenze 0]

ciao oltre... io ho votato dipende...

nonostante ho la tendenza alla sincerità assoluta... mi rendo condo che in alcune situazioni è tanto controproducente quanto inutile... sia per quando riguarda l'importanza della riservatezza, che quella di non ferire il prossimo se non serve a niente...  

no invece alle maschere, all'inganno per proprio tornaconto, all'ipocrisia.

:ok2

[chicca82 0]

avrei voluto rispondere si, mentre invece ho votato no...non credo sia sempre necessario..anzi a volte è necessario mentire...

[ilaria 0]

è difficile essere sempre sinceri, credo sia impossibile, ma non so se sia "necessario" mentire.

e non credo che nella scelta di dire/non dire la verità sia "l'altro" il punto.

ho avuto sempre l'impressione che non sia un valido motivo non dire la verità "a fin di bene": come posso io stabilire qual'è il bene per l'altro? Spesso,inlotre, chi si vede rifilare una balla "a fin di bene" e se ne accorge (che c'è tutta la faccenda della comunicazione non verbale che ci frega) si sente "tradito", raggirato, gestito.

che poi,le balle a fin di bene presuppongono un'interpretazione già preconfezionata di cosa sia il bene.Esempio: c'è stato un periodo, anni fa, che al malato di cancro si taceva della sua malattia.Lo si faceva a fin di bene perchè le cure erano ancora agli inizi, prevenzione e sistemi diagnostici erano rudimentali e si parlava del cancro come del "male incurabile".In famiglia si creava introno al malato uan recita folle, fatta di messaggi di speranza contraddetti da espressioni preoccupate e aria densa di angoscia e di dolore.Il bene era considerato l'inconsapevolezza del male:un concetto discutibile visto che l'incontro con il male è il terreno dal quale nascono i fiori migliori.Un malato se sa quale è il suo male può affrontarlo, vederlo, riconoscerlo e lavorarci su; altrimenti lavora sul vago, sull'ambiguo, sull'opacità che secondo me è peggio.

io credo che a volte è necessario raccontare balle per se stessi; per farsi i fatti propri senza dover dare troppe spiegazioni in giro.Ai miei di balle ne ho rifilate a pacchi ma era una questione di sopravvivenza: o obbedivo e non vivevo, o m'organizzavo.Poi, sui tempi lunghi valgono i bei discorsi di "costruire il rapporto" col dialogo ecc. ecc. ma nell'immediato quando c'hai da uscire la sera stessa e quelli ti pianterebbero grane via una balla e ciao.

Per dire.

Ma le balle sono sempre scorciatoie, rimedi e rattoppi quando non si possono/sanno affrontare per davvero e in profondità le questioni con se stessi e con gli altri.

[t-e-x 0]

io dico sempre la verita' e se nn la voglio dire opto per il silenzio!

quando si dicono bugie prima o poi si cade in contradizioni o si e' pescati .

poi quando apri la bocca nessuno ti prenderebbe in considerazione

o ti crederebbe :!:

[nello 0]

La verità talvolta è un concetto di parte.

la verità assoluta non esiste.

La verità è uno specchio del controllo moralistico.

L'unica verità è l'esistenza.

DR. CIRO IMBRIACO noto lavapanni ciclistici.

[ChiaraBaggins 0]

la verità a chi ?

all'altro o a sè stesso ?

[penny 0]

dipende dalla persona a cui la diciamo, secondo me

[aioblu 0]

L'unica verità è quello che senti.

Ma come fare a dirlo?

Non dire la verità è avere o paura o difficoltà a dirla.

Infatti non è facile "vedersi" e non è facile , dopo che siamo riusciti a vederci a "manifestarci".

Il 99% di quello che facciamo è non essere noi stessi...è non dire la verità...non per colpa di qualcuno, ma per difficoltà...

Cosa ci sta dicendo per es. un attacco di panico? Quale verità non riusciamo a comunicare a noi stessi ?Cosa vorremmo/non vorremmo fare/dire ed invece ci costringiamo a fare/dire il contrario? L'ansia , in fondo, ha la semplice funzione di avvertirci che non ci stiamo dicendo la verità...

soprattutto quando la verità in cui ci hanno insegnato a credere, o di cui ci siamo autoconvinti, non è in realtà la "nostra" verità...

[betsabea 0]

Per molto moltissimo tempo chi mi "conosceva" diceva che non tenevo nemmeno l'acqua, nel senso che quello che avevo dentro buttavo fuori, sempre e comunque, il risultato era che vivevo esattamente la vita che gli altri proiettavano su di me, ovvero ero l'immagine che davo agli altri di me, eppure oggettivamente ero molto sincera, il problema era che non capivo quanto quella immagine era profondamente lontana da quello che io volevo nel profondo di me, ma nessuno mi chiedeva conto di questo, la mia immagine era socialmente "ok".

Da un po' di tempo vivo una vita solo mia, di cui non sanno nulla ne i miei genitori, ne i colleghi, apparentemente sono una single un po' strana, e tutti si chiedono chissa perché è sola, oggi l'immagine che gli altri hanno di me li disorienta.

In realtà oggi sento profondamente quello che vivo, forse perché non perdo più tempo a raccontarlo agli altri, ma bensì ad ascoltarmi.

Qualcuno potrebbe dire che oggettivamente dico bugie, può darsi, ma non so il perché, ma mi sembra che non sono stata mai tanto sincera con me stessa, come da quando mento a tutti.

[Egocentrum 0]

avrei voluto rispondere si, mentre invece ho votato no...non credo sia sempre necessario..anzi a volte è necessario mentire...

e chi ci dice che non hai mentito anche adesso???

[Egocentrum 0]

cmq io ho votato dipende...

dipende dal fatto se dire la verità o meno ci danneggi

dobbiamo sempre avere il nostro tornaconto personale

siamo degli esseri viscidi e meschini :twisted:

[Egocentrum 0]

ciao oltre... io ho votato dipende...

nonostante ho la tendenza alla sincerità assoluta... mi rendo condo che in alcune situazioni è tanto controproducente quanto inutile... sia per quando riguarda l'importanza della riservatezza, che quella di non ferire il prossimo se non serve a niente...  

no invece alle maschere, all'inganno per proprio tornaconto, all'ipocrisia.

embè summer, e non credi che anche non ferire il prossimo sia un proprio tornaconto?

[Egocentrum 0]

Ma le balle sono sempre scorciatoie, rimedi e rattoppi quando non si possono/sanno affrontare per davvero e in profondità le questioni con se stessi e con gli altri.

stra quoto!

[ChiaraBaggins 0]

è troppo generico secondo me..

se ci si trova in tribunale per un uomicidio ad esempio, c'è chi non confesserebbe nemmeno di aver sputato sul mrciapiede, mentre c'è chi per paura si dichiara colpvole anche se non lo è..