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Mi prendo il primo post dell'anno


Perdente

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Ecomi qua, mentre la mezzanotte arrivava io non potevo che essere qui davanti al mio monitor. La gente a festeggiare ed io qui a non fare un xxxx. Poi che cosa avrei IO da festeggiare non lo so...

Avevo avuto un invito ma ho preferito rifiutare, alla fine sarebbe finita come sempre, gli altri a trombare sotto effetto di alcool e coca ed io in un angolo aspettando che sta festa vada alla fine.

Non mi pento di essere stato nuovamente da solo nella festa più inutile e squallida dell'anno. Non fa per me, non fanno per me ste cose: fumo, alcool, droga, tutta merda che lascio a chi la vuole...

Non sono quelle cose che mi faranno stare meglio, anche se ormai nella società per essere accettato una merdata di queste la devi pur fare. Io non faccio nulla e fatico a capire perchè la gente ha bisogno di ste porcherie per sentirsi meglio.

In questo periodo l'unica persona per cui provavo interesse ha preferito cercare di salvare il suo matrimonio e la felicità della figlioletta, perdonando un marito che non ama più da anni e che qualche mese fa l'ha tradita ed umiliata in tutte le salse. Le ho mandato un sms di auguri un po' speciale, credo che abbia capito. Non mi ha risposto, meglio così tutto sommato. Le ho detto di essere felice. E' cio' che spero per davvero, se lo merita. Le voglio troppo bene, lei lo sa.

Pero' anche questa volta finisce così, triste per me. Ed in gloria per un merdoso analfabeta. Mi chiedo se mai ci sia un minimo di giustizia in sto mondo di merda. Ho avuto la possibilità di staccargli 4 schiaffoni, non sarebbe stato un problema fisicamente parlando. Ma non lo feci. Ora ne avrei una voglia matta, anche e sopra tutto perchè sto idiota è venuto a farmi la voce grossa perchè dovevo stare fuori dalla storia. Io che la conosco da 10 anni...

Oggi è il primo giorno del 2007 e la domanda è questa: sarà un anno più grigio o meno grigio del 2006???

Perdente tutta la vita...

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dipende da te

per la festa, se a te piace festeggiare come gli altri :roll: , a me non piace festeggiare e ogni anno faccio fatica a non deprimermi e a lavorare sulla mia mente.

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sono d'accordo con penny, dipende da te come andrà il nuovo anno, se deciderai di rimanere sempre chiuso in casa, allora rimarrà grigio, esci, trova amici con cui passare le serate, non sono tutti alcolizzati, si è vero che la maggior parte beve e fuma molto..

Ma tu avrai di sicuro qualche qualità superiore per essere accettato anche se non bevi o non fumi con loro. A me anche non piace bere e nn fumo, mi limito ad una birretta mentre gli altri ne bevono 5.. ma non per questo rinuncio ad uscire con loro e a non passar una serata in compagnia..

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Certo che si può festeggiare senza bere, fumare,drogarsi!

Si tratta solo di saper scegliere degli amici che condividano i nostri stessi valori e il nostro stesso modo di vedere la vita!

Io ho imparato a selezionare le persone che frequento, a prendere le distanze dalle persone che mi hanno fatto del male o con le quali non ho nulla da condividere.

Ho perso un'amica perché ho scoperto che si drogava e ho chiuso i ponti con un ex perché beveva.

Essere liberi significa saper scegliere.

Magari ci saranno dei periodi in cui ti troverai solo, sicuramente gli amici veri li conti sulle dita di una mano, ma meglio avere pochi amici veri che circondarsi di persone che stanno con noi solo per opportunismo!

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Ecomi qua, mentre la mezzanotte arrivava io non potevo che essere qui davanti al mio monitor. La gente a festeggiare ed io qui a non fare un c***o. Poi che cosa avrei IO da festeggiare non lo so...

Avevo avuto un invito ma ho preferito rifiutare, alla fine sarebbe finita come sempre, gli altri a trombare sotto effetto di alcool e coca ed io in un angolo aspettando che sta festa vada alla fine.

Non mi pento di essere stato nuovamente da solo nella festa più inutile e squallida dell'anno. Non fa per me, non fanno per me ste cose: fumo, alcool, droga, tutta m***a che lascio a chi la vuole...

Non sono quelle cose che mi faranno stare meglio, anche se ormai nella società per essere accettato una merdata di queste la devi pur fare. Io non faccio nulla e fatico a capire perchè la gente ha bisogno di ste porcherie per sentirsi meglio.

In questo periodo l'unica persona per cui provavo interesse ha preferito cercare di salvare il suo matrimonio e la felicità della figlioletta, perdonando un marito che non ama più da anni e che qualche mese fa l'ha tradita ed umiliata in tutte le salse. Le ho mandato un sms di auguri un po' speciale, credo che abbia capito. Non mi ha risposto, meglio così tutto sommato. Le ho detto di essere felice. E' cio' che spero per davvero, se lo merita. Le voglio troppo bene, lei lo sa.

Pero' anche questa volta finisce così, triste per me. Ed in gloria per un ******* analfabeta. Mi chiedo se mai ci sia un minimo di giustizia in sto mondo di m***a. Ho avuto la possibilità di staccargli 4 schiaffoni, non sarebbe stato un problema fisicamente parlando. Ma non lo feci. Ora ne avrei una voglia matta, anche e sopra tutto perchè sto idiota è venuto a farmi la voce grossa perchè dovevo stare fuori dalla storia. Io che la conosco da 10 anni...

Oggi è il primo giorno del 2007 e la domanda è questa: sarà un anno più grigio o meno grigio del 2006???

Perdente tutta la vita...

A costo di essere antipatico o inopportuno

ma secondo me

ti autocelebri

se volessi lavorare per migliorare non ti compiaceresti....

su con il morale ....dipende da te ...è vero

troppo facile sentirsi vittime.

Respiro lungo che si ricomincia, dai un po' di energia ....ciao.

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Perdente? be', comincia a cambiare questo nome, ti prego. Forza e vedrai che il nuovo anno sarà una "Buona annata".

:abb

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Ecomi qua, mentre la mezzanotte arrivava io non potevo che essere qui davanti al mio monitor. La gente a festeggiare ed io qui a non fare un c***o. Poi che cosa avrei IO da festeggiare non lo so...

Avevo avuto un invito ma ho preferito rifiutare, alla fine sarebbe finita come sempre, gli altri a trombare sotto effetto di alcool e coca ed io in un angolo aspettando che sta festa vada alla fine.

Non mi pento di essere stato nuovamente da solo nella festa più inutile e squallida dell'anno. Non fa per me, non fanno per me ste cose: fumo, alcool, droga, tutta m***a che lascio a chi la vuole...

Non sono quelle cose che mi faranno stare meglio, anche se ormai nella società per essere accettato una merdata di queste la devi pur fare. Io non faccio nulla e fatico a capire perchè la gente ha bisogno di ste porcherie per sentirsi meglio.

In questo periodo l'unica persona per cui provavo interesse ha preferito cercare di salvare il suo matrimonio e la felicità della figlioletta, perdonando un marito che non ama più da anni e che qualche mese fa l'ha tradita ed umiliata in tutte le salse. Le ho mandato un sms di auguri un po' speciale, credo che abbia capito. Non mi ha risposto, meglio così tutto sommato. Le ho detto di essere felice. E' cio' che spero per davvero, se lo merita. Le voglio troppo bene, lei lo sa.

Pero' anche questa volta finisce così, triste per me. Ed in gloria per un ******* analfabeta. Mi chiedo se mai ci sia un minimo di giustizia in sto mondo di m***a. Ho avuto la possibilità di staccargli 4 schiaffoni, non sarebbe stato un problema fisicamente parlando. Ma non lo feci. Ora ne avrei una voglia matta, anche e sopra tutto perchè sto idiota è venuto a farmi la voce grossa perchè dovevo stare fuori dalla storia. Io che la conosco da 10 anni...

Oggi è il primo giorno del 2007 e la domanda è questa: sarà un anno più grigio o meno grigio del 2006???

Perdente tutta la vita...

Ciao,

mi permetto di farti una domanda e naturalmente se per te è troppo invasiva non rispondermi...

Cosa significa essere un "perdente" per te?

Vedi io se mi paragono a Einstein o Rita Levi Montalcini sono una perdente e lo sarò per tutta la vita...il loro è un mondo che non mi apparterrà mai...però se mi paragono a me stessa posso provare a superarmi...e allora potrei anche diventare una vincente...

Ciao :LOL:

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Ehm...non so se il paragone con personalità del genere sia del tutto valido...voglio dire...

non mi sento migliore-vincente tutte le volte che sento che qualcuno ha ammazzato-rubato-leso un'altra persona...l'esistenza dei criminali non rende migliore me perchè non sono un criminale (chi dice poi che io non abbia mai leso nessuno, volente o nolente??)...

non mi sento peggiore-perdente per l'esistenza di una Levi Montalcini: la sua genialità non mi rende peggiore (chi dice che io non abbia mai fatto, volente o nolente, qualcosa di estremamente buono o intelligente nella mia vita?)...

non so se mi sono spiegata...ma la nostra stessa esistenza, i nostri atti, le nostre parole mettono in moto meccanismi che partono da noi e si propagano agli altri...meccanismi di cui noi magari non sapremo mai niente...

Che senso ha definirsi perdente o vincente?? La vita non è una gara dove c'è chi arriva primo...e c'è chi arriva ultimo. Ci sono degli aspetti della vita che sono così, ma non la vita.

Per come percepisco le cose perdenti o vincenti lo si può essere (a parte in una gara) rispetto alla propria volontà, alla propria coscienza...o no?

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Ehm...non so se il paragone con personalità del genere sia del tutto valido...voglio dire...

non mi sento migliore-vincente tutte le volte che sento che qualcuno ha ammazzato-rubato-leso un'altra persona...l'esistenza dei criminali non rende migliore me perchè non sono un criminale (chi dice poi che io non abbia mai leso nessuno, volente o nolente??)...

non mi sento peggiore-perdente per l'esistenza di una Levi Montalcini: la sua genialità non mi rende peggiore (chi dice che io non abbia mai fatto, volente o nolente, qualcosa di estremamente buono o intelligente nella mia vita?)...

non so se mi sono spiegata...ma la nostra stessa esistenza, i nostri atti, le nostre parole mettono in moto meccanismi che partono da noi e si propagano agli altri...meccanismi di cui noi magari non sapremo mai niente...

Che senso ha definirsi perdente o vincente?? La vita non è una gara dove c'è chi arriva primo...e c'è chi arriva ultimo. Ci sono degli aspetti della vita che sono così, ma non la vita.

Per come percepisco le cose perdenti o vincenti lo si può essere (a parte in una gara) rispetto alla propria volontà, alla propria coscienza...o no?

Giustissimo tesoro... :ok2

Ora mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensa il nostro collega di forum che ha aperto il Topic.

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Io sono un perdente perchè non ho una caratteristica di cui descrivermi. Nella vita, per un motivo o per l'altro, alcuni non proprio per causa mia, ho sempre fatto le cose a metà e mai concluso nulla. Da poco la ditta per cui lavoravo ha chiuso i battenti, ed ora non so dove sbattermi e cosa fare.

Anni dietro, ho dovuto lasciare a metà il corso di laurea perchè o lavoravo (appunto con il lavoro che ho perso da poco) o continuavo gli studi: le due cose erano incompatibili. E soldi solo per studiare la mia famiglia non poteva permettersi. Finche ho potuto, in mezzo a sforzi sovraumani, sono andato avanti, fino a quando ho dovuto mollare.

Non ho mai avuto una ragazza e non so cosa signifca essere amati. Di questo potrei anche fregarmene, anche se ormai è diventato l'oggetto di derisione da parte di quei 4 conoscenti: praticamente ogni volta è un loro tartassarmi su questo mio punto debole. Sono talmente umiliato che non ho più neanche voglia di vederli. A questo proposito, la moglia di uno di questi, appena mi vede gli scappa da ridere, si guarda con gli altri e poi coi loro sorrisetti del xxxx, commentano di me (assicuro che non sono paranoie, è la triste e cruda reltà)...

Ora in questi ultimi mesi la situazione familiare è precipitata, ed io senza un lavoro ne sono stato travolto e mi tocca pure fare da baby sitter ad anziani che non sono più autosufficienti...

Il mio passato è vuoto, non ho esperienze di nulla, alla gente che incontro non ho nulla da raccontare ed uno così viene evitato come la peste.

Non sono antipatico, semplicemente sono insignificante. E' questa la parole che mi descrive agli occhi della gente: insignificante.

Non ho un lavoro, non ho amici veri, solo conoscenti, non sono mai stato amato e non lo saro' mai, non ho una caratteristica o una dote in cui eccello e che possa fare da punto fermo su cui rilanciare me stesso in un mondo che ha pretese troppo grandi da uno come me.

So che saro' oggetto di derisione anche su questo forum, ci sono abituato ormai. Non credo più a nulla, non credo più a un xxxx di nessuno, sono schifato dal mondo e dal mio essere poco.

Il guaio è che sento che la situazione mi stia scappando di mano e non so come fermarla, ultimamente la mia mente è degenerata moltissimo ed i tempi di buio si allungano sempre di più.

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Caro amico (mi rifiuto di dire perdente), i veri PERDENTI sono quei 4 squallidoni che ti stanno intorrno, credimi. Cerca di vedere solo un attimo un lato positivio di questa situazione, non posso credere che sia tutto cosi' brutto. E dai, mettici un po' di forza e buona volontà sul quotidiano. Capisco che non e' certo la ricetta giusta, ma sicuramente un piccolo ingredienti su cui contare.

Un abbraccio, Lorella.

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Perdente...personalmente mi piace pensare che l'esperienza non sia qualcosa che cala dall'alto ("ops, ho fatto esperienza...."). E' la nostra interpretazione della nostra storia=del nostro passato, del nostro vissuto.

Potrei vedere ciò che accade nella mia vita sotto tante di quelle luci e punti di vista da poterci scrivere infinite storie diverse, a seconda dell'umore che ho...

Ma per fare esperienza il vissuto va accettato...anche se è scomodo...e in questo...non so perchè, ma ho l'impressione che ci nessuno possa aiutare, al di fuori di noi stessi...per fortuna, credo che dipenda da noi...

P.S.: lo so che alla fine parlo sempre in prima persona, ma non so come altro esprimermi...non me la sento di "generalizzare"...sono egocentrica...sigh...

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Io sono un perdente perchè non ho una caratteristica di cui descrivermi. Nella vita, per un motivo o per l'altro, alcuni non proprio per causa mia, ho sempre fatto le cose a metà e mai concluso nulla. Da poco la ditta per cui lavoravo ha chiuso i battenti, ed ora non so dove sbattermi e cosa fare.

Anni dietro, ho dovuto lasciare a metà il corso di laurea perchè o lavoravo (appunto con il lavoro che ho perso da poco) o continuavo gli studi: le due cose erano incompatibili. E soldi solo per studiare la mia famiglia non poteva permettersi. Finche ho potuto, in mezzo a sforzi sovraumani, sono andato avanti, fino a quando ho dovuto mollare.

Non ho mai avuto una ragazza e non so cosa signifca essere amati. Di questo potrei anche fregarmene, anche se ormai è diventato l'oggetto di derisione da parte di quei 4 conoscenti: praticamente ogni volta è un loro tartassarmi su questo mio punto debole. Sono talmente umiliato che non ho più neanche voglia di vederli. A questo proposito, la moglia di uno di questi, appena mi vede gli scappa da ridere, si guarda con gli altri e poi coi loro sorrisetti del c***o, commentano di me (assicuro che non sono paranoie, è la triste e cruda reltà)...  

Ora in questi ultimi mesi la situazione familiare è precipitata, ed io senza un lavoro ne sono stato travolto e mi tocca pure fare da baby sitter ad anziani che non sono più autosufficienti...

Il mio passato è vuoto, non ho esperienze di nulla, alla gente che incontro non ho nulla da raccontare ed uno così viene evitato come la peste.

Non sono antipatico, semplicemente sono insignificante. E' questa la parole che mi descrive agli occhi della gente: insignificante.

Non ho un lavoro, non ho amici veri, solo conoscenti, non sono mai stato amato e non lo saro' mai, non ho una caratteristica o una dote in cui eccello e che possa fare da punto fermo su cui rilanciare me stesso in un mondo che ha pretese troppo grandi da uno come me.

So che saro' oggetto di derisione anche su questo forum, ci sono abituato ormai. Non credo più a nulla, non credo più a un c***o di nessuno, sono schifato dal mondo e dal mio essere poco.

Il guaio è che sento che la situazione mi stia scappando di mano e non so come fermarla, ultimamente la mia mente è degenerata moltissimo ed i tempi di buio si allungano sempre di più.

Se sei riuscito a psicanalizzarti cosi bene, ora dovresti essere in grado di trovare la soluzione per ribaltare la situazione.

Una volta toccato il fondo, non rimane che la risalita.

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Ciao Perdente,

a mio avviso tu non sei un perdente...ma credo di aver offeso il tuo orgoglio molto di più ora con questa affermazione che se invece ti avessi confermato che lo eri.

Tu, secondo me, ti senti anonimo...come del resto lo sono anche io...e miliardi di altri esseri umani...quindi poterti definire almeno "perdente" e quindi diverso da tutti gli altri ti faceva sentire per certi versi meglio...

Però è una definizione errata e limitante, a mio modesto avviso.

Ora il tuo anonimato tra la gente, o se preferisci il tuo essere perdente, non ti va più giù, ti sta stretto...

Purtroppo però solo te conosci te stesso...e quindi solo te puoi sapere che fare...da dove cominciare...io ti direi di allontanarti dalle persone che frequenti mal volentieri, a costo di star solo, poi di cercarti un lavoro...ma immagino tu lo stia facendo o l'abbia fatto...insomma prova a non cumulare tutti i problemi, prova ad affrontarne uno alla volta.

Credo che dentro di te ci sia un uomo che vuole emergere...non sarà facile ma penso che sei sulla buona strada per farcela...vedi, prendere atto dei nostri limiti è quanto di più importante possiamo fare...solo una volta acquistata la consapevolezza di quanto siamo piccoli possiamo crescere ancora.

Ciao :LOL:

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Io sono un perdente perchè non ho una caratteristica di cui descrivermi. Nella vita, per un motivo o per l'altro, alcuni non proprio per causa mia, ho sempre fatto le cose a metà e mai concluso nulla. Da poco la ditta per cui lavoravo ha chiuso i battenti, ed ora non so dove sbattermi e cosa fare.

Anni dietro, ho dovuto lasciare a metà il corso di laurea perchè o lavoravo (appunto con il lavoro che ho perso da poco) o continuavo gli studi: le due cose erano incompatibili. E soldi solo per studiare la mia famiglia non poteva permettersi. Finche ho potuto, in mezzo a sforzi sovraumani, sono andato avanti, fino a quando ho dovuto mollare.

Non ho mai avuto una ragazza e non so cosa signifca essere amati. Di questo potrei anche fregarmene, anche se ormai è diventato l'oggetto di derisione da parte di quei 4 conoscenti: praticamente ogni volta è un loro tartassarmi su questo mio punto debole. Sono talmente umiliato che non ho più neanche voglia di vederli. A questo proposito, la moglia di uno di questi, appena mi vede gli scappa da ridere, si guarda con gli altri e poi coi loro sorrisetti del c***o, commentano di me (assicuro che non sono paranoie, è la triste e cruda reltà)...  

Ora in questi ultimi mesi la situazione familiare è precipitata, ed io senza un lavoro ne sono stato travolto e mi tocca pure fare da baby sitter ad anziani che non sono più autosufficienti...

Il mio passato è vuoto, non ho esperienze di nulla, alla gente che incontro non ho nulla da raccontare ed uno così viene evitato come la peste.

Non sono antipatico, semplicemente sono insignificante. E' questa la parole che mi descrive agli occhi della gente: insignificante.

Non ho un lavoro, non ho amici veri, solo conoscenti, non sono mai stato amato e non lo saro' mai, non ho una caratteristica o una dote in cui eccello e che possa fare da punto fermo su cui rilanciare me stesso in un mondo che ha pretese troppo grandi da uno come me.

So che saro' oggetto di derisione anche su questo forum, ci sono abituato ormai. Non credo più a nulla, non credo più a un c***o di nessuno, sono schifato dal mondo e dal mio essere poco.

Il guaio è che sento che la situazione mi stia scappando di mano e non so come fermarla, ultimamente la mia mente è degenerata moltissimo ed i tempi di buio si allungano sempre di più.

Io trovo la tua analisi lucida? RISPONDERO' PER COME SONO CAPACE :

i perdenti non sono lucidi sono offuscati

io ho perso tante volte nella vita e nello sport eppure basta una vittoria anche una sola vittoria contro se stessi per definirsi vincenti

si perchè l'unico paragone che devi seriamente affrontare è con te stesso

non sei così lucido nel tuo analizzarti perchè il giudizio in realtà che ti formuli è un postulato un c.d.d. algebrico > come dovevasi dimostrare.

Al professore di algebra risposi che il c.d.d. andava corretto con il c.d.n

perchè di dovevasi nel processo cognitivo umano non c'è alcunchè. Mi chiese ma c.d.n. cosa significa? Gli risposi : come dimostrò neroni...ovvero Io.

Non c'è nulla che non passi attraverso il proprio Io

quindi anche Tu devi passare al tuo Io e non al tuo giudizio.....

devi rispettare la realtà futura

non puoi pregiudicarla...è un lusso che non ti puoi permettere

è un lusso da rinunciatario....

e tutta questa energia che hai nel dimostrare a te stesso che sei un perdente è un falso applicativo

prova per un anno a invertire l'energia al vincenteo all'ottimismo... O TI CHIEDO TROPPO?

Non esistono futuri prestabiliti....

se esistessero è la tua mente a volere così

gli altri sono solo incidentali...

Ti consiglio uno psicologo con cui relazionarti...... ti può indicare un coerente percorso di autostima....

ciao.

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Caro amico (mi rifiuto di dire perdente), i veri PERDENTI sono quei 4 squallidoni che ti stanno intorrno, credimi. Cerca di vedere solo un attimo un lato positivio di questa situazione, non posso credere che sia tutto cosi' brutto. E dai, mettici un po' di forza e buona volontà sul quotidiano.  Capisco che non e' certo la ricetta giusta, ma sicuramente un piccolo ingredienti su cui contare.

Un abbraccio, Lorella.

Sarà anche come dici tu, da un punto di vista assoluto è così, la derisione è la peggior cosa che esiste nel mondo, non mi sono mai permesso di deridere nessuno, perchè troppo spesso l'ho subita e so cosa si prova.

Pero' loro nella societa, hanno tutto quello che non ho io, ergo quando un terzo viene a conoscerci io vengo immediatamente distinto come l'elemento negativo, insignificante, non interassante.

Nel mio post precedente ho elencato i miei principali problemi, ma ci sarebbero anche altre cose che non ho aggiunto e che magari non sono importanti, ma che in un contesto negativo come il mio diventano ostacoli e problemi anche quelli.

Sono avvilito e mi sento impotente, si sta trasformando anche il mio carattere, sono diventato più cattivo ed antipatico e sinceramente è una cosa che non mi dispiace.

Pero' oltre a questo non so più che fare, non so da dove cominciare e se guardo dietro è peggio.

Qualsiasi persona che mi trovo di fronte la vedo migliore di me in tutto e per tutto. Non ci penso nemmeno a mettermi in competizione con nessuno perchè tanto so già che saro' sconfitto, purtroppo c'è un passato che parla chiarissimo e che è sempre presente e che ogni volta che provi a rialzare la testa bussa e ti dice "ma dove credi andare???"

Vorrei una risposta dall'esterno, in passato ho lottato per migliorare ma ho ricevuto solo risposte negative, su TUTTI i fronti.

Il succo è questo quindi "ho sempre fallito, perchè dovrebbe andarmi meglio domani??" Purtroppo non si parla di fallimenti di settimane o mesi, ma di fallimenti di anni. E' pesante la cosa, un macigno che ti toglie il fiato.

Non so come fare. Non so cosa fare.

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non sai cosa Fare?

io suggerisco una psicoterapia

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...ed io continuo a non credere a tutta questa negativià. Ti dico una mia cosa: io passo per quella che qualunque cosa le succesa, be' non viene subito creduta. Ma non da amici no no, da marito, parenti, ecc...Mi viene il dubbio che io sia un po', come dire? Anomala? Caro amico, si però cosa faccio? ME NE FREGO, io sono io e gli altri.......

Un abbraccio, Lorella.

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beccati questa:

Ho fallito... non importa... vorrà dire la prossima volta falliro meglio!

:wink:

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Pero' loro nella societa, hanno tutto quello che non ho io, ergo quando un terzo viene a conoscerci io vengo immediatamente distinto come l'elemento negativo, insignificante, non interassante.  

potrebbe anche essere il modo in cui ti approcci agli altri, a volte non ci rendiamo conto di noi stessi, di quello che trasmettiamo all'altro

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Nessuno vince....

Sarebbe come credere che questa terra sia il paradiso...

ma da quando siamo stati "cacciati dal paradiso" ogni cosa siamo costretti un pò a sudarcela...

Quindi tutto quello che la vita ci dà è semplicemente quello che siamo....

non è una vittoria...nè una sconfitta...ma quello che siamo.

Quello che siamo dipende unicamente da noi...

noi non siamo un "pacchetto di cose" fisso...

noi siamo una serie continua di emozioni/sensazioni/pensieri...: questa è la nostra unica ricchezza...e non c'è chi è più ricco e chi meno...c'è solo chi si concede quello che sente e chi non lo fa...ne ha paura...

Non è "salutare" dare le colpe agli altri di ciò che siamo noi....e nemmeno a noi stessi...sarebbe il caso solo di voler bene a se stessi cercando di entrare e vedere le nostre dinamiche psicologiche, senza autotorturarsi...

L'autotortura è un meccanismo di evitamento...porta all'implosione...e serve unicamente a non farci vivere la nostra profonda tristezza, ad allontanarci dal significato delle nostre paure...ma anche dalle cose belle e dalle gioie che sentiamo...insomma si tratta di una fuga...una diffusissima fuga da se stessi...: noi non siamo Alcatraz dal quale fuggire...noi siamo sempre il nostro paradiso terrestre... :wink:

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Pero' loro nella societa, hanno tutto quello che non ho io, ergo quando un terzo viene a conoscerci io vengo immediatamente distinto come l'elemento negativo, insignificante, non interassante.  

potrebbe anche essere il modo in cui ti approcci agli altri, a volte non ci rendiamo conto di noi stessi, di quello che trasmettiamo all'altro

Vero. Concordo in pieno.

Un abbraccio, Lorella.

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  • 2 weeks later...
Caro amico (mi rifiuto di dire perdente), i veri PERDENTI sono quei 4 squallidoni che ti stanno intorrno, credimi. Cerca di vedere solo un attimo un lato positivio di questa situazione, non posso credere che sia tutto cosi' brutto. E dai, mettici un po' di forza e buona volontà sul quotidiano.  Capisco che non e' certo la ricetta giusta, ma sicuramente un piccolo ingredienti su cui contare.

Un abbraccio, Lorella.

Sarà anche come dici tu, da un punto di vista assoluto è così, la derisione è la peggior cosa che esiste nel mondo, non mi sono mai permesso di deridere nessuno, perchè troppo spesso l'ho subita e so cosa si prova.

Pero' loro nella societa, hanno tutto quello che non ho io, ergo quando un terzo viene a conoscerci io vengo immediatamente distinto come l'elemento negativo, insignificante, non interassante.

Nel mio post precedente ho elencato i miei principali problemi, ma ci sarebbero anche altre cose che non ho aggiunto e che magari non sono importanti, ma che in un contesto negativo come il mio diventano ostacoli e problemi anche quelli.

Sono avvilito e mi sento impotente, si sta trasformando anche il mio carattere, sono diventato più cattivo ed antipatico e sinceramente è una cosa che non mi dispiace.

Pero' oltre a questo non so più che fare, non so da dove cominciare e se guardo dietro è peggio.

Qualsiasi persona che mi trovo di fronte la vedo migliore di me in tutto e per tutto. Non ci penso nemmeno a mettermi in competizione con nessuno perchè tanto so già che saro' sconfitto, purtroppo c'è un passato che parla chiarissimo e che è sempre presente e che ogni volta che provi a rialzare la testa bussa e ti dice "ma dove credi andare???"

Vorrei una risposta dall'esterno, in passato ho lottato per migliorare ma ho ricevuto solo risposte negative, su TUTTI i fronti.

Il succo è questo quindi "ho sempre fallito, perchè dovrebbe andarmi meglio domani??" Purtroppo non si parla di fallimenti di settimane o mesi, ma di fallimenti di anni. E' pesante la cosa, un macigno che ti toglie il fiato.

Non so come fare. Non so cosa fare.

Credimi,mi rivedo in te...Come ho già scritto da qualche parte,sto pensando di andarmene...cerco di fare più esami possibili e partire Erasmus...Se puoi,secondo me fallo,vai dove non ti conosce nessuno,e quando ti sentirai pronto,torna..Io speriamo che me la cavo..

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IO credo che tu abbia bisogno di aiuto, nei momenti di crisi e' difficile farsi forza ed essere obiettivi verso se stessi lo e' persino nelle situazioni normali. Il mio consiglio e' di andare ad un consultorio pubblico che c'e' in ogni citta' anche piccole. Devi analizzare qual'e' il problema, ma per fare questo hai bisogno di supporto psicologico, non ti fermare mai nella ricerca della felicita' e' un diritto-dovere di tutte le persone.

Coraggio e buona fortuna!

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Credimi,mi rivedo in te...Come ho già scritto da qualche parte,sto pensando di andarmene...cerco di fare più esami possibili e partire Erasmus...Se puoi,secondo me fallo,vai dove non ti conosce nessuno,e quando ti sentirai pronto,torna..Io speriamo che me la cavo..

Guarda questa è una delle poche soluzioni realmente utili. Ti capisco e ti appoggio. Io ho avuto la mia esperienza all'estero e le cose ti assicuro sono diverse, le risposte della società sono tutt'altre ed in un certo senso il tuo passato non conta. Mi piacerebbe anche a me partire, ma purtroppo problemi familiari me lo impediscono e quindi almeno attualmente mi è impossibile prendere in considerazione questa ipotesi.

Il carattere dell'italiano medio è pessimo, non mi piace per nulla, arroganza ed egoismo lo contraddistinguono, all'estero invece ho avuto modo di conoscere tanta gente, americani, australiani, finlandesi, giapponesi, coreani. Altra mentalità, altri approcci.

Non ci crederai ma quelli con cui mi sono trovato meglio sono stati gli orientali in genere: un'altra cultura delle relazioni tra le persone, della comunicazine,d ella gentlizza e del rispetto. Mi sono trovato bene anche con i finlandesi anche se non ho avuto modo di approfondire molto questa conoscenza ed australiani.

Ti appoggio in pieno e te lo consiglio vivamente, siccome siamo nella stessa barca, so cosa provi e quindi ti assicuro che ti troverai bene all'estero. Io dico che ti troveresti bene nei paesi scandinavi, i finlandesi sono davvero brave persone.

E' cmq un discorso lungo ma credo cmq migliore di sedute di gruppo e /o psicanalisi varie, cui con tutto il rispetto non credo molto: ma non per il metodo di per sè, ma perchè dall'altra parte c'è la cultura italiana dell'arroganza e della derisione.

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