summer 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 ...ecco ci giocavo solo io :!: comunque a scanso di equivoci..... visto che mi sembrate tutti maliziosi qui :twisted: era uno dei tanti giochi in cui tutti scappano e uno rincorre ;) Non lo conoscevo.... Da piccolo non ci ho giocato, e nemmeno da grande, ma ora che mi ci fai pensare credo di aver visto molte persone giocarci (anche nei forum). Il bello nasce quando qualcuno dei "tutti" che scappano decide di non farlo più. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
S. 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Vocali accentate Le vocali accentate in italiano sono sette: à é è ì ó ò ù. Con l'accento acuto si indica la e chiusa /e/ di perché, con quello grave si indica la e aperta /ɛ/ di caffè. Si noti che nella lingua italiana esiste anche la o acuta (ó, come in scopa), che però non è mai a fine parola, e quindi non viene indicata con l'accento tranne in caso di omonimia: vòlto (da volgere) e vólto (viso). D'altra parte, ci sono parecchie parole per cui entrambe le pronunce della o sono ammesse. Tuttavia può capitare che nelle parole dialettali (specie del centro-sud), vi sia la necessità dell'utilizzo della "ó" (p.es. dal dial. romanesco:"buzzicó", contrazione di "buzzicone"). Sempre meno usate, nonostante possano esser considerate più aderenti alla realtà fonica delle vocali più chiuse del sistema italiano /i/ e /u/, sono la í e la ú con accento acuto. Probabilmente anche il fatto che le tastiere in lingua italiana abbiano al loro posto ì e ù ha contribuito alla loro sparizione, nonostante editori come Einaudi le mantengano nelle loro pubblicazioni. Si preferisce, insomma, usare sempre l'accento grave per le tre vocali grafiche che rappresentano, nella nostra lingua, ognuna un suono solo (à, ì, ù), riservando la distinzione tra grave e acuto alle lettere e e o, ognuna delle quali corrisponde a due suoni diversi; e questo sistema (à, è/é, ì, ò/ó, ù) è consigliato da buona parte dei linguisti (Sensini, Camilli, Migliorini, Fiorelli, Serianni ecc.; tra l'altro, dal prestigioso Dizionario d'Ortografia e di Pronunzia; a favore dell’acuto su i e u è invece il Canepari), e raccomandato dall'Ente nazionale italiano d'unificazione (UNI). Entrambe le forme sono sostenute da numerose argomentazioni valide, perciò si può concludere che esiste la massima libertà di scelta secondo i gusti personali. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Parole che vogliono l'accento grafico È obbligatorio utilizzare l'accento solo in questi casi: nelle parole tronche (vedi oltre) composte da più di una sillaba: (es. Perù, bensì ecc.) nelle seguenti parole monosillabiche: è, dà, dì, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può, scià ma con alcune eccezioni. L'accento non si usa su da usato come preposizione, e come congiunzione, la come articolo e pronome, li come pronome, ne come pronome o avverbio, se come congiunzione, si e te come pronomi, di come preposizione. L'Accademia della Crusca consiglia di usare sé anche quando seguito da stesso o medesimo e indifferentemente al singolare o al plurale. nelle forme desuete del verbo avere senza l'acca: ò, à, ài, ànno. Tali forme non sono più utilizzate nell'italiano odierno, ma è possibile incontrarle in testi datati tra l'Ottocento e il primo Novecento. È utile indicare l'accento nei casi in cui due parole si distinguono solo per la sua posizione (ad esempio: viòla, il colore, e víola, terza persona singolare del presente del verbo violare). Qui di seguito sono elencate le parole più comuni che richiedono l'accento acuto sulla e finale: Affinché, benché, cosicché, finché, giacché, macché, nonché, perché, poiché, purché, sicché e tutti i composti di che; inoltre, lo stesso ché nel significato di perché (o affinché); Né (= e non o simili); Sé, usato come pronome; Ventitré e tutti i composti di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); Credé (= credette) e tutte le terze persone singolari del passato remoto in -é (rifletté, dové, ecc.; eccezione: diè, per cui vedi sotto); Scimpanzé, nontiscordardimé, mercé, testé, fé (per fede e per fece), affé, autodafé, viceré. È, voce del verbo essere, e il suo composto cioè vogliono invece l'accento grave, come anche certe altre parole, soprattutto d'origine straniera e non recenti: ahimè (e ohimè), diè (antiquato o letterario per diede), piè (= piede), tè e caffè, coccodè, bebè, cabarè, bignè, canapè, gilè, lacchè, narghilè, purè, Noè, Mosè, Giosuè, Averroè, Salomè, Tigrè, ecc Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 :shock: Pensavo che si dicesse "trentatrè"! Leg, questo topic è una figata! :D E' utile per ogniuno di noi! Grassie Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Credo che la mia fosse l'unica prof.ssa che bastonasse sugli accenti eppure io adoravo le sue legnate ed i miei voti erano sempre alti :oops: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Come sapere quando usare l'accento e quando l'apostrofo? La regola da seguire è semplicissima: l'apostrofo si usa in caso d'elisione; l'accento si usa per distinguere due monosillabi altrimenti omografi ma di significato diverso (le note musicali costituiscono eccezione), e su tutti i monosillabi composti da due grafemi vocalici. Nel primo caso, da un punto di vista grafico, si verifica un'eccezione riguardo all'uso dello spazio, dal momento che il segno dell'apostrofo non viene né preceduto né seguito da uno spazio. Esempi: po' usa solo e unicamente l'apostrofo, in quanto forma apocopata di poco. Su qui e su qua l'accento non va, in quanto hanno un unico significato. Su lì e su là va l'accento altrimenti si confondono col pronome li (li ho presi, li ho visti) e l'articolo la. Su è senza accento. Giù ha l'accento perché, pur essendo un monosillabo, potrebbe altrimenti essere letto gíu, con l'accento sulla i, come in magia. Su fa, va, sta di solito non occorre né accento né apostrofo. «Maria fa la doccia», «Va bene», «Come sta?» tranne nel caso dell'imperativo monosillabico: Fa'!, Va'!, Sta'! da Fai!, Vai!, Stai!. Esempi: «Fa' presto!», «Va' via!», «Sta' fermo!». In dialetto, tuttavia, si può trovare «Che stai a fa'?» (per fare) e, in romanesco, anche «Che sta' a fa'?», pronunciato praticamente tutto d'un fiato: «Che staffa'?» . Accanto a dà terza persona singolare del verbo dare, da non confondere con la preposizione da, esiste pure Da'! con l'apostrofo, forma monosillabica dell'imperativo Dai!. Come apocope (o «troncamento») dell'ultima sillaba di Dici!, troviamo l'imperativo monosillabico Di'! di dire. Esempi: «Da' una mano!», «Di' tutto!». Si nota, dunque, che all'imperativo non va l'accento su nessun verbo. Infine: l'articolo indeterminativo un si scrive con o senza l'apostrofo? È un errore molto comune. In questo caso la regola è apparentemente semplicissima: Un senz'apostrofo è maschile: un amico, un italiano, un libro… Un' con l'apostrofo è femminile: un'amica, un'italiana… Come si vede dagli esempi, un' si usa solo con parole inizianti in vocale mentre un si usa sempre tranne con le parole inizianti in z-, s impura (cioè seguita da consonante) e simili. Tuttavia, si è spesso tratti in inganno dal fatto che le parole maschili che cominciano per vocale richiedono l'articolo determinativo lo, in forma troncata (l'albero); siccome tutti gli altri sostantivi che richiedono quest'articolo usano l'articolo indeterminativo uno e non un, è immediato vedere il parallelismo «lo/uno» e «il/un», e quindi supporre «l'/un'» («un'albero»). Siccome la presenza dell'apostrofo non indica alcuna differenza di pronuncia, alcuni non comprendono i motivi logici alla base di questa regola. Essi sono invece da rintracciarsi nel fatto che al maschile c'è un troncamento, al femminile un'elisione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ariel 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 Salve prof. Leg, le sue lezioni sono davvero molto interessanti, lei si, che insegna la vera grammatica italiana; non come il mio Prof. Zalone delle superiori, che ci raccontava sul perchè era necessario andare a scuola. Ti cito, le sue testuali parole: Stoppi la palla al volo come ti ha imbarato tanto tempo fa quando giocavi; in vece di andare a squola quandi sgridi ti prendevi da papà perchè sognavi.... un giorno che avresti stato nell' Italia convocato adesso tutti sono con te ma ci devi dimostrare che.... siamo una squadra fortissimi fatta di gente fantastici..... e così via ; un vasto repertorio...... secondo me questo professore non era bravo e preparato come te. Aveva qualcosa che ..... stonava. AH, dimenticavo. Ha scritto anche delle canzoni, ha partecipato a Zelig si chiama ...... Checco Zalone. Non sarà il massimo..... ma in compenso, le sue lezioni sono divertentissime e...... seguitissime !! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 :? cosa c'entra Checco Zalone? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ariel 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 Come cosa c' entra? :? E' stato il mio vecchio prof. di itagliano. Certo non è del calibro di Vecchioni o di Guccini, ma per me è stato bravissimo e gli ho........ voluto tanto bene !!!! :twisted: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 24 gennaio 2007 Ah.. e come mai é passato ai videoclip? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
summer 0 Share Inserita: 24 gennaio 2007 Come cosa c' entra? :? E' stato il mio vecchio prof. di itagliano. Certo non è del calibro di Vecchioni o di Guccini, ma per me è stato bravissimo e gli ho........ voluto tanto bene !!!! :twisted: ma davvero??? :shock: credevo scherzassi :!: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ariel 0 Share Inserita: 25 gennaio 2007 LEG, il mio prof. non è passato ai videoclip! :twisted: Scrive solo canzoni...... simpatiche e spiritose. NON HANNO una grande profondità letteraria (considerata la sua professione), ma rispecchiano un substrato socio- culturale, del tipo " on the road", perchè egli ama, avvicinarsi ai canti popolari della gente comune, con tematiche primitive ma che vanno all' essenziale. Summer, ti faccio i miei complimenti per il tuo avatar! Trovo sia il più originale del forum..... e quello più di classe. Siamo a Carnevale...... e ogni scherzo vale!!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 25 gennaio 2007 Le sciocchezze sono sempre idee geniali vedi Paris Hilton Mi auguro non faccia un'altra canzone mi é bastata per tutta la primavera // estate siamo una squadra fortissimi fatta di gente fantastici :shock: :x Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
summer 0 Share Inserita: 25 gennaio 2007 Summer, ti faccio i miei complimenti per il tuo avatar!Trovo sia il più originale del forum..... e quello più di classe. ma grazie cara! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bamboocha 0 Share Inserita: 25 gennaio 2007 Mi auguro non faccia un'altra canzone mi é bastata per tutta la primavera // estate siamo una squadra fortissimi fatta di gente fantastici :shock: :x direi che ci ha portato bene!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
summer 0 Share Inserita: 25 gennaio 2007 ma dai Leg! io la prima volta che lo visto a Zelig Off mi sono uccisa dalle risate! è troppo un grande a proposito - spudoratamente OT - è riniziato Zelig!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 25 gennaio 2007 ma dai Leg! io la prima volta che L'HO visto a Zelig Off mi sono uccisa dalle risate! è troppo un grande a proposito - spudoratamente OT - è riniziato Zelig!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
summer 0 Share Inserita: 25 gennaio 2007 ma dai Leg! io la prima volta che L'HO visto a Zelig Off mi sono uccisa dalle risate! è troppo un grande a proposito - spudoratamente OT - è riniziato Zelig!!! ahahahah bocciata e rimandata alle elementari! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite LeGoLaS Share Inserita: 29 gennaio 2007 ma dai Leg! io la prima volta che L'HO visto a Zelig Off mi sono uccisa dalle risate! è troppo un grande a proposito - spudoratamente OT - è riniziato Zelig!!! ahahahah bocciata e rimandata alle elementari! Bisognerebbe avere una patente a punti per l'italiano come per guidare l'auto :twisted: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aioblu 0 Share Inserita: 29 gennaio 2007 "lo visto" è solo il prosieguo di "cellai" e, insisto, senza errori noon si ha maaai fe-li-ci-taaaaà.... P.S.: Summer, detesto le botte, non mi picchiare... :pace Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
summer 0 Share Inserita: 29 gennaio 2007 "lo visto" è solo il prosieguo di "cellai" e, insisto, senza errori noon si ha maaai fe-li-ci-taaaaà.... P.S.: Summer, detesto le botte, non mi picchiare... :pace aio nn ho mica capito Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bosko 0 Share Inserita: 30 gennaio 2007 Credo che quella di aio sia un segno di "pace" preventiva al suo sfottò su di te summer! e, insisto, senza errori noon si ha maaai fe-li-ci-taaaaà LUI: Felicità è tenersi per mano andare lontano la felicità è il tuo sguardo innocente in mezzo alla gente la felicità è restare vicini come bambini la felicità, felicità LEI: Felicità è un cuscino di piume, l'acqua del fiume che passa e che va è la pioggia che scende dietro le tende la felicità è abbassare la luce per fare pace la felicità, felicità LUI: Felicità è un bicchiere di vino con un panino la felicità è lasciarti un biglietto dentro al cassetto la felicità è cantare a due voci quanto mi piaci la felicità, felicità INSIEME: Senti nell'aria c'è già la nostra canzone d'amore che va come un pensiero che sa di felicità Senti nell'aria c’è già un raggio di sole più caldo che va come un sorriso che sa di felicità LEI: Felicità è una sera a sorpresa la luna accesa e la radio che va E' un biglietto d'auguri pieno di cuori la felicità è una telefonata non aspettata la felicità, felicità LUI: Felicità è una spiaggia di notte, l’onda che batte la felicità è una mano sul cuore piena d’amore la felicità è aspettare l’aurora per farlo ancora la felicità, felicità INSIEME: Senti nell'aria c'è già la nostra canzone d'amore che va come un pensiero che sa di felicità Senti nell'aria c’è già un raggio di sole più caldo che va come un sorriso che sa di felicità Senti nell'aria c'è già la nostra canzone d'amore che va come un pensiero che sa di felicità Senti nell'aria c’è già un raggio di sole più caldo che va come un sorriso che sa di felicità Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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