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Un consiglio.


lorella

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Essendo una persona abbastanza realista, ho sempre preso le situazioni...come dire....nel verso giusto, senza cercare di vedere cose che non c'erano, facendo finta di non capire per paura di contaminare rapporti, sempre pronta lì a chiedere:permesso, scusa, posso? E come tutta risposta ero solo considerata la scema del villaggio, si insomma tipo: ma sì tanto 'sta qua sta zitta, non dice niente, si fa' fare tutto. Ora mi sono rotta e comincio a dare calci a destra e a manca quando qualcuno mi si avvicina troppo. Ho dentro di me uno pseudo-rancore verso tutte le persone che mi hanno "usata" (o meglio, mi sono fatta usare). Vabbè vieni al sodo, mi chiederete. Un consiglio per non esagerare? Poi passerei dalla parte del torto. Inevitabilmente!

Vi abbraccio. Lorella.

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Essendo una persona abbastanza realista, ho sempre preso le situazioni...come dire....nel verso giusto, senza cercare di vedere cose che non c'erano, facendo finta di non capire per paura di contaminare rapporti, sempre pronta lì a chiedere:permesso, scusa, posso? E come tutta risposta ero solo considerata la scema del villaggio, si insomma tipo: ma sì tanto 'sta qua sta zitta, non dice niente, si fa' fare tutto. Ora mi sono rotta e comincio a dare calci a destra e a manca quando qualcuno mi si avvicina troppo. Ho dentro di me uno pseudo-rancore verso tutte le persone che mi hanno "usata" (o meglio, mi sono fatta usare). Vabbè vieni al sodo, mi chiederete. Un consiglio per non esagerare? Poi passerei dalla parte del torto. Inevitabilmente!

Vi abbraccio. Lorella.

Penso che ci voglia del tempo, si debba fare esercizio e all'inizio non si può evitare di essere un po' goffi nei movimenti. La rabbia trattenuta esce fuori male, dapprincipio, anche perchè ci si sente in colpa per averla espressa.Una volta mi arrabbiai terribilmente con una mia collega. Questa dopo la mia sfuriata venne da me e mi disse: "mi spiace non tanto per quello che è successo ma perchè quello che è successo ha provocato in te questa reazione. " Secondo me è stata fantastica e io mi sono sentita capita ma purtroppo questa sensibilità è rara, e più frequentemente si cerca di dire a chi s'infuria:" ma quanto esageri" senza mettersi in discussione. E va a finire che ci si convince di aver davvero sempre esagerato, invece non è detto.

Penso che un primo passo debba essere quello di perdonarsi le sfuriate, continuare a farle essendo disposti a perdere l'amicizia di qualcuno, e cercare, col tempo, il modo di esprimersi più giusto, funzionale e accettabile per sè. Ma ci vuole tempo.

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Rifletti prima di parlare e di' con calma ma decisa il tuo no, spiegandolo con una frase breve ma chiara....Probabilmente conosci bene le persone che si approfittano di te e in quali occasioni, perciò pensa prima a cosa devi rispondere nel caso lo rifacciano.

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Secondo me dovresti essere solo spontanea...se una persona ritieni non meriti la tua fiducia se hai voglia di dirglielo diglielo...se hai voglia di farglielo capire con il tuo comportamento...dimostraglielo!

Ma fai tutto solo ed esclusivamente per te stessa...ho imparato da poco che gli altri sono lo specchio di noi stessi...quelli ti fanno rabbia perchè? riflettono qualcosa che non ti piace di te....forse perchè ti sei fatta usare? Rifletti...quanto è tua la"colpa" e quanto è degli altri...dopo di che prenditi cura di te...chi ti è davvero vicino tanto rimarrà al tuo fianco gli altri...forse è l'occasione per perderli!!!! Un abbraccio

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Ciao Lorella, io ho fatto una terapia proprio al fine di riconoscere i miei confini personali e non farli oltepassare dagli altri senza il mio permesso.... :chair...se voi ne parliamo!! :wink:

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Ciao Lorella, io ho fatto una terapia proprio al fine di riconoscere i miei confini personali e non farli oltepassare dagli altri senza il mio permesso.... :chair...se voi ne parliamo!! :wink:

muy interessante....

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Ciao Lorella, io ho fatto una terapia proprio al fine di riconoscere i miei confini personali e non farli oltepassare dagli altri senza il mio permesso.... :chair...se voi ne parliamo!! :wink:

Magari! Ti ascolto.

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Semplicemente secondo me devi rispondere quello che senti, senza esagerare e senza stare li a farti troppi problemi sui perchè, percome, posso?... come hai fatto fin'ora.. Metti da parte le persone che si sono divertite ad usarti...E' l'unica cosa che meritano...

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Semplicemente secondo me devi rispondere quello che senti, senza esagerare e senza stare li a farti troppi problemi sui perchè, percome, posso?... come hai fatto fin'ora.. Metti da parte le persone che si sono divertite ad usarti...E' l'unica cosa che meritano...

Ma sai S@ra, le persone che si sono divertite ad usarmi sono quelle persone con le quali ci divido la mia vita. Dovrei chiudere la porta in faccia alla madre di mio maritto, donna di totale ignoranza su qualsiasi situazione le si proponga. E' umanamente impossibile essere così ottusi, con la sua ignoranza fà molto male perchè usa i miei figli come scudo e loro la adorano e se accade che per un paio di giorni non vedono i nonni, sono molto dispiaciuti e me lo chiedono di continuo. Ma io non uso i miei figli e ogni qualvolta e anche di più li porto dai loro adorati nonni. Mio marito, nonostante ci unisca un amore "chiaro" e senza nebbie varie, a suo modo mi usa e poi quando esce la iena che è in me, tutto i riappacifica. Per non dirti altre situazioni che ho vissuto.

A questo punto mi chiedo: perchè non si può vivere con il dovuto rispetto, anzi mi correggo, con quel minimo di rispetto che ci consente di essere apparentemente ( ma ci si accontenta) sereni?

Un abbraccio, Lorella.

in

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Ciao Lorella,

capisco la tua riflessione perché anch'io, in alcune circostanze, ho avuto l'impressione di essere stata "usata", ad esempio dal mio fidanzato.

Credo che, nei limiti del possibile, la soluzione migliore sia cercare di far capire agli interessati che il loro comportamento ci ferisce. Capisco che, quando ad esempio si ha a che fare con i propri suoceri o con dei colleghi di lavoro, questo possa essere molto difficile.

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ciao Lorella,sei una persona molto buona..forse semplicemente dovresti dire più "no" senza perdere la sensibilità che è in te..i no mettono in riga, non i no di "reazione"che ti fanno diventare una iena ma i no che frenano l'azione negativa nei tuoi riguardi..ciao ciao

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E allora,cara Lorella, hai una grande forza d'animo e bontà interiore senza pari.

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Essendo una persona abbastanza realista, ho sempre preso le situazioni...come dire....nel verso giusto, senza cercare di vedere cose che non c'erano, facendo finta di non capire per paura di contaminare rapporti, sempre pronta lì a chiedere:permesso, scusa, posso? E come tutta risposta ero solo considerata la scema del villaggio, si insomma tipo: ma sì tanto 'sta qua sta zitta, non dice niente, si fa' fare tutto. Ora mi sono rotta e comincio a dare calci a destra e a manca quando qualcuno mi si avvicina troppo. Ho dentro di me uno pseudo-rancore verso tutte le persone che mi hanno "usata" (o meglio, mi sono fatta usare). Vabbè vieni al sodo, mi chiederete. Un consiglio per non esagerare? Poi passerei dalla parte del torto. Inevitabilmente!

Vi abbraccio. Lorella.

niente rancore, sono tutte esperienze che ti fanno cambiare :winner

basta solo un NO come dice anche diase, non aver paura, basterebbe solo un NO =)

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Care amiche, e si, proprio amiche. Chi meglio di voi mi ha dato consigli validi e soprattutto veri. Voglio ringraziarvi di cuore delle vostre risposte.

Vero, un no detto con tranquillità, senza rabbia e con razionalità, mi risolverebbe un sacco di problemi e soprattutto il rancore, verso alcune persone, che non riesco a sopportare. Quel rancore sordo che cerco ogni volta di soffocare, gestire.....per un po' ci riesco, ma lui è sempre lì in agguato. Sempre! Allora, senza volerlo, sono diverse persone: con mio marito una, con i miei figli un'altra, la madre di mio marito un'altra ancora, con mia sorella un'altra. Solo in questo forum sono me stessa e questo credo sia un atto di....codardia (e credetemi che io non lo sono per niente). Faccio teatro. Questo mi comporta essere un personaggio al quale dò me stessa (codardia), però mi faà rilassare, esco dal teatro totalmente tranquilla.

Io vi voglio un gran bene.

Lorella.

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Portare rancore fa soffrire e inutilmente....

Prova a guardare i loro comportamenti da un punto meno personale: ' sto povero marito...preso tra due, tre fuochi...vorrebbe che madre e moglie andassero d'amore e d'accordo ..e invece...la madre non si può cambiare e poi è abituata a comandare, l'unica che potrebbe capire e avere pazienza chi è?...

I figli..li abbiamo fatti noi, ma santa pazienza non sono come li vorremmo...d'altra parte è normale, anche noi ai nostri tempi non eravamo come i nostri genitori pretendevano...

La suocera..ne so qualcosa, sempre impicciona, sempre a pretendere di essere la mejo, sempre a vedere le nuore come estranee che le hanno rubato l'amato piccolo...lei sa che ormai è in secondo piano, anche se morirebbe piuttosto che confessarlo...e la nuora è meno brava di lei a curare il suo figlioletto, ha saputo rigirarselo ben bene....fortuna che ci sono io, che sto attenta che non me lo trascuri...

Ecco, prova a vedere il lato umoristico della situazione, senza fartene un problema personale: non sempre è possibile, lo so per esperienza diretta,ma lo è più spesso di quanto si creda.

Se ti è troppo difficile dire di no, di' di sìe poi.....fai quello che ritieni giusto ...te ne sei dimenticata . :twisted: :? :roll:

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Portare rancore fa soffrire e inutilmente....

Prova a guardare i loro comportamenti da un punto meno personale: ' sto povero marito...preso tra due, tre fuochi...vorrebbe che madre e moglie andassero d'amore e d'accordo ..e invece...la madre non si può cambiare e poi è abituata a comandare, l'unica che potrebbe capire e avere pazienza chi è?...

I figli..li abbiamo fatti noi, ma santa pazienza non sono come li vorremmo...d'altra parte è normale, anche noi ai nostri tempi non eravamo come i nostri genitori pretendevano...

La suocera..ne so qualcosa, sempre impicciona, sempre a pretendere di essere la mejo, sempre a vedere le nuore come estranee che le hanno rubato l'amato piccolo...lei sa che ormai è in secondo piano, anche se morirebbe piuttosto che confessarlo...e la nuora è meno brava di lei a curare il suo figlioletto, ha saputo rigirarselo ben bene....fortuna che ci sono io, che sto attenta che non me lo trascuri...

Ecco, prova a vedere il lato umoristico  della situazione, senza fartene un problema personale: non sempre è possibile, lo so per esperienza diretta,ma lo è  più spesso di quanto si creda.  

Se ti è troppo difficile dire di no, di' di sìe poi.....fai quello che ritieni giusto ...te ne sei dimenticata . :twisted:  :?  :roll:

Cara Verbena, sei meravigliosa.

Lorella.

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  • 4 weeks later...

Ciao Lorella; tempo fa ti avevo raccontato la mia esperienza con la terapia per riconoscere i confini personali; adesso approfondisco magari può essere ancora utile farlo.

La mia terapia, con uno psicofisiologo e artiterapeuta, è stata finalizzata a riconoscere le mie possibilità di essere presente a me stesso nela relazione con l'esterno (essere ASSERTIVO).

Spesso mi capitava che nel relazionarmi con fidanzate, familiari, colleghi e amici, mi sentissi trasparente nel corpo e in quello che comunicavo. Mi adattavo alla situazione e tutti erano felici, perchè avevano quello di cui avevano bisogno per accogliere le loro proiezioni e loro malesseri, una persona che sapeva ascoltare e che sembrava plasmarsi a loro comando.

Queste attitudini sviluppate nell'arco di trentanni di vita sono comunque positive, aiutano ad entrare in empatia con la persona con cui mi relaziono, sfortunatamente utilizzando solo quelle modalità ho allontanato una parte di me, quella che sa dire: "io sono qui ed ho dei pensieri e delle necessità."

Nella prima seduta con Gero (pseudonimo del mio psico), dopo avermi chiesto quale era il mio disagio, mi ha subito proposto un' esperienza, mi ha fatto sperimentare quale era la consapevolezza delle tre modalità di contatto: lo sfiorare, il premere e l'appoggiarsi, prima con il tatto e poi con lo sguardo. E' interessante notare come puo essere confuso in noi il significato di queste tre modalità ;) .

Abbiamo parlato delle mie difficolta di esprimere le necessità e di non essere oppresso da quelle degli altri, lui mi a parlato della possibilità di riconoscere che noi abbiamo il nostro spazio, dare la possibilità di poterlo condividere non deve essere una cosa scontata per gli altri, ed anche una volta entrati devono stare attenti a non calpestare le nostre "aiuole". Per rendere reale ad occhi esterni il nostro spazio, abbiamo necessita di delimitarne i confini, prima però dobbiamo farlo noi, e qui un altra esperienza: Gero mi a fatto sdraiare a pancia su, e immaginare la posizione dei miei piedi, dopo aperti gli occhi mi ha fatto verificare se erano nella posizione in cui li avevo immaginati (non lo erano ;) ), a seguire un'altra esperienza immaginativa:

mi chiesto di chiudere gli occhi e di immaginarmi sdraiato in un posto che piaceva a me (la spiaggia), dopodiche sentire se il mio corpo aveva un appoggio omogeno e se c'erano dellle parti che erano più pesanti, e poi mi ha fatto immaginare pezzo per pezzo (partendo dai piedi) tutto il mio corpo, dicendogli quali parti non riuscivo a visualizzare (la pancia). A questo punto mi fatto provare a muovere il bacino prima avanti e indietro e poi come un orologio (il tutto sempre da sdraiato e con gli occhi chiusi), fatto questo esercizio ho notato che la pancia cominciava a visualizzarsi e che l'appoggio a terra diventò più omogeneo.

Ti racconto tutto questo (se vorrai anche altre esperienze psicofisiologiche) per dirti che a me hanno sortito un effetto realmente miracoloso, i miei familiari amici e colleghi mi credo posseduto da una qualche entità o manipolato da abili mani psicoterapeutiche. Io dico che ho riacquisito quello che avevo perso negli anni successivi alla mia nascita, vuoi per la famiglia e le sue dinamiche archetepiche, vuoi per le esperienze che mi avevano convinto della mie non capacità. Imparare a riconoscere il nostro corpo, in tutte le sue parti e il modo in cui siamo nello spazio è propedeutico per riconoscere le nostre profondità conscie e inconscie, imparare ad usare le giuste e modalità per esprimerle è una cosa su cui sto ancora lavorando, vedere quello che accade adesso intorno e come io sono presente in questo spazio mi rende felice e volenteroso nel voler continuare ad esserlo. :Peace:

Un abbraccio

Daniele

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Cara Lorella, io penso che, se ritieni di essere stata una che per tutta la vita ha *subito*, il fatto di esagerare ci sta, è dovuto in un certo senso.è raro che le ribellioni, soprattutto quelle interiori, nascano in modo dolce e pacato. di solito sono tempestose,e buttano giù tutto ciò che si trovano di fronte.il bello è che di solito si trova il modo di rimettere in piedi quello che valeva la pena ci stesse, in piedi.

ma non hai pensato di farti aiutare?non a non esagerare, ma ad esagerare in modo non distruttivo

ti abbraccio

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Grazie a tutti voi. Si, ho pensato di farmi aiutare, ma come risultato ho avuto risposte inutili, buttate fuori lì per lì. Mi rendo conto, alcune volte, che se abbiamo bisogno di qualche risposta, consiglio, noi stessi ne siamo gli autori. Comunque la mia insofferenza è lì che mi guarda, ultimamente riesco a tenerla a bada anche se è molto pesante.

GRAZIE ed un abbraccio. Lorella.

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Essendo una persona abbastanza realista, ho sempre preso le situazioni...come dire....nel verso giusto, senza cercare di vedere cose che non c'erano, facendo finta di non capire per paura di contaminare rapporti, sempre pronta lì a chiedere:permesso, scusa, posso? E come tutta risposta ero solo considerata la scema del villaggio, si insomma tipo: ma sì tanto 'sta qua sta zitta, non dice niente, si fa' fare tutto. Ora mi sono rotta e comincio a dare calci a destra e a manca quando qualcuno mi si avvicina troppo. Ho dentro di me uno pseudo-rancore verso tutte le persone che mi hanno "usata" (o meglio, mi sono fatta usare). Vabbè vieni al sodo, mi chiederete. Un consiglio per non esagerare? Poi passerei dalla parte del torto. Inevitabilmente!

Vi abbraccio. Lorella.

ciao lorella, scusa il ritardo nella risposta ma noto solo ora il tuo post, non ho un grande consiglio da darti, però ti posso dire che la descrizione che ti sei fatta, combacia esattamente con quello che avrei detto io di me, io adesso sono passata alla fase dell'indifferenza, faccio ciò che devo senza pensare a far contento nessuno se non me stessa e chi mi vuole bene e le critiche e i commenti di chi non mi interessa mi sono totalmente indifferenti!!!! :im Not Worthy:

Lorella pensa a te!!!! :complimenti:

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