digi79 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Se avessi voluto dire quello avrei detto quello. Ho solo colto la palla al balzo per dissertare su vari argomenti. Atteggiamento "ottimista". Ero convinta che mi avresti risposto così ma, volevo approfittare per dire io qualcosina eheheh .... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Come pensavo, infatti. Fai riferimento a degli stati d'animo transitori, specifici in situazioni-tipo.Credo che martinelli si riferisse a un modo di vedere le cose in un periodo meno circoscritto. Come atteggiamento "verso". Un modo di vedere, insomma. Poichè lui pone le questioni apposta in modo ambiguo per stimolare le discussioni in questo forum, credo gli sia riuscito, adesso (ne stiamo parlando...) Allora non ci capisco niente!!! Possiamo fare degli esempi? Come si fa a capire l'atteggiamento che si ha indipendentemente dalle situazioni? Se uno ha un sorriso stampato in faccia, lo so riconoscere anchio. Di mia mamma per esempio so che ha un atteggiamento positivo, perché è sempre la stessa... io mi sento variabile...a seconda dell'umore. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Esempi di atteggiamenti "meno circoscritti"? Allò... il figlio del sindaco ti ruba l'auto, tu vai dal vigile a denunciarlo, entrando nel merito del fatto, e il vigile ti dice: "Che atteggiamento negativo! Devi considerare anche che il sindaco dà lavoro a tanta gggente!". I vigile ha un atteggiamento meno circoscritto del tuo: considera le cose in senso ampio mentre tu ti concentri su un solo dettaglio. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 I vigile ha un atteggiamento meno circoscritto del tuo: considera le cose in senso ampio mentre tu ti concentri su un solo dettaglio. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 così cazzeggiate..... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Ahhh, voi scherzate!!!! Io non ho capito davvero... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Come si fa a capire l'atteggiamento che si ha indipendentemente dalle situazioni? quando lo stesso modo di pensare "ricorre" in situazioni diverse, per vedere (terra terra) il bicchiere mezzo vuoto o pieno. Mi perdonino i puristi, ma ho estremizzato un pò per farla breve. Alcuni parlano di Locus of control (in psicologia classica), per sapere se attribuisci a te o all'esterno le cause di controllo di un fenomeno o un evento che "fai capitare" o che "ti è" capitato, altri la chiamano "referenza esterna/interna", ma sempre della stessa cosa si tratta. Quando invece si parla di atteggiamenti, allora intervengono i "compartimenti stagni". Ovvero, in situazioni di "quel" tipo mi comporto o meno sempre (ricorre sempre, pertanto), così. Prenderne coscienza è utile. In relazione alla scuola o corrente di pensiero, si da un nome diverso per la stessa cosa (chi parla di copioni, chi parla di difese, chi parla di metaprogrammi, chi parla di ambiti, ecc ecc) Nel caso della volubilità dell'umore, quella è un'altra cosa ancora, e non ha a che fare con questo discorso. La causa origniaria del "perchè fai così" è secondaria, non primaria. Ma poi a noi, che ce ne frega, di tutto questo? abbiamo 2 bicchieri pieni. Beviamoceli, no? e seguiamo il sarcasmo... che almeno se famo du rise (due risate) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Ahhh, voi scherzate!!!!Io non ho capito davvero... Altro esempio (quello di prima era serio). Troia sta per essere distrutta, tu te ne accorgi e lo dici, nessuno ti fila, Troia viene distrutta, tu avevi ragione e nessuno te la riconosce: qualche migliaio di anni dopo c'è ancora qualche caprone che usa il tuo nome come "antonomasia" per appellare i "pessimisti". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Altro esempio (quello di prima era serio).Troia sta per essere distrutta, tu te ne accorgi e lo dici, nessuno ti fila, Troia viene distrutta, tu avevi ragione e nessuno te la riconosce: qualche migliaio di anni dopo c'è ancora qualche caprone che usa il tuo nome come "antonomasia" per appellare i "pessimisti". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 quando lo stesso modo di pensare "ricorre" in situazioni diverse, per vedere (terra terra) il bicchiere mezzo vuoto o pieno. Mi perdonino i puristi, ma ho estremizzato un pò per farla breve.Alcuni parlano di Locus of control (in psicologia classica), per sapere se attribuisci a te o all'esterno le cause di controllo di un fenomeno o un evento che "fai capitare" o che "ti è" capitato, altri la chiamano "referenza esterna/interna", ma sempre della stessa cosa si tratta. Quando invece si parla di atteggiamenti, allora intervengono i "compartimenti stagni". Ovvero, in situazioni di "quel" tipo mi comporto o meno sempre (ricorre sempre, pertanto), così. Prenderne coscienza è utile. In relazione alla scuola o corrente di pensiero, si da un nome diverso per la stessa cosa (chi parla di copioni, chi parla di difese, chi parla di metaprogrammi, chi parla di ambiti, ecc ecc) Nel caso della volubilità dell'umore, quella è un'altra cosa ancora, e non ha a che fare con questo discorso. La causa origniaria del "perchè fai così" è secondaria, non primaria. Ma poi a noi, che ce ne frega, di tutto questo? abbiamo 2 bicchieri pieni. Beviamoceli, no? e seguiamo il sarcasmo... che almeno se famo du rise (due risate) Ok, beviamo, ma aspetta un attimo! Nel Locus of control (di cui parli) dove sta la distinzione tra pessimismo e ottimismo? se attribuisco all'esterno per esempio cosa si può dire? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Ok, beviamo, ma aspetta un attimo! Nel Locus of control (di cui parli) dove sta la distinzione tra pessimismo e ottimismo? se attribuisco all'esterno per esempio cosa si può dire? nooooo! mica mi vorrai far dire sul serio di che si trattaaaaaa poi altrimenti finisce il gioco! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 nooooo!mica mi vorrai far dire sul serio di che si trattaaaaaa poi altrimenti finisce il gioco! lo scopro da sola!!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vasca 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 e le chiacchere psi psi..chi ne ha sentito parlare..c e differenza tra il parlato e lo scritto..provate solo ad immaginare quando siete con amici gli direste mai sei un positivista o negativista...no perche nn ha senso!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 e le chiacchere psi psi..chi ne ha sentito parlare..c e differenza tra il parlato e lo scritto..provate solo ad immaginare quando siete con amici gli direste mai sei un positivista o negativista...no perche nn ha senso!! Gli amici che ho io lo fanno rigorosamente alle spalle e preferibilmente nel parlato. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Questa è una delle mie emo preferite. Bisognerebbe chiedere di inserirla nella tavolozza! Ti meriti un altro esempio. Sei in auto con un inguaribile positivo ottimista, di quelli che si descrivono ottimisti sorridendo a 36 denti. Dovete fare un viaggio di 100 km. Costui ti chiede: "ce n'è benzina?" e tu "no, siamo in riserva", e lui "e soldi per farla?" e tu: "no, li hai spesi tutti per farti la lampada" e lui "sei sempre la solita negativa" e tu "si ma non c'è benzina", e lui "se si guardano questi dettagli non si va mai da nessuna parte", e tu "si, ma nemmeno senza benzina", e lui "questo pessimismo...". Partite, dopo 20 km rimanete fermi in mezzo alla campagna deserta, e lui ti fa: "ma come?!?!", e tu lo guardi e gli fai "beh, te l'avevo detto", e lui "è la classica profezia che si autoavvera: sei tu che porti sfiga". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 14 novembre 2007 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vasca 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 ue ste le storielle raccontale ad oscar che gli piacciono ha ha ha Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 Non ho mai interloquito con vasca in questo forum, nè in privato, nè in pubblico. Stamani ricevo da vasca questo messaggio privato Il testo è: [cut] non posso pubblicarlo senza il suo consenso Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 Embè? Se vuoi fare il piennellista fa parte dei rischi del mestiere... PS: Pubblicare pizzini privati, anche se offensivi, sarebbe vietato dal regolamento. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 ue ste le storielle raccontale ad oscar che gli piacciono ha ha ha Ma non sono storielle, sono storie di vita vissuta! Ok... un po' riadattate, ma senza stravolgerne il senso! Oh... se vuoi te ne passo qualcuna così la prossima volta le scrivi tu a Oscar invece di insutarlo, neh! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 ops, allora chiedo scusa! (grazie per la segnalazione, Ste) Le storie e le fiabe hanno degli archetipi universali e non, le si possono vedere come vuoi. S. è esperta di fiabe, per esempio. Se poi, le vuoi interpretare tutte alla luce di una sola disciplina, questo dipende da quanto e cosa conosci. A me piace vedere tante discipline, ma per vederle bisogna frequentarle, conoscerle, e saper cosa usare di ognuna e quando. In questo forum ho usato tanti approcci metodologici della psicologia. Sta poi a chi li conosce tutti il saperli ... riconoscere. Riamanere scottati per un fatto personale o non stimarne qualcuno è normale, infatti per questo a me piace poter scegliere, capire i limiti di ciascuna... e continuare a sbagliare... :abbr: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 Ma non sono storielle, sono storie di vita vissuta! isaefrank... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 ops, allora chiedo scusa! Meglio sarebbe cancellare il pizzino (e se proprio non lo reggi, segnalarlo in privato alla Redazione... ma suvvia...) Le storie e le fiabe hanno degli archetipi universali e non, le si possono vedere come vuoi. S. è esperta di fiabe, per esempio. Se poi, le vuoi interpretare tutte alla luce di una sola disciplina, questo dipende da quanto e cosa conosci. Io le storie non le interpreto... le vivo, le vedo, le vivo e le vedo, e quando mi gira le racconto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 Meglio sarebbe cancellare il pizzino vedi i tempi di aggiornamento pagina, era già ok Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 15 novembre 2007 vedi i tempi di aggiornamento pagina, era già ok Ho visto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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