E se ci si innamora dello psicologo?

[froggy73 0]

purtroppo il fatto di essere consapevole non significa che io mi assolva.....

[juditta 0]

a parte che non mi sembri una che nella vita "non è stata capace di fare nulla". anzi...

questo percorso lo fai per te, non hai nemmeno il "fiato" sul collo di problematiche pesanti che ti impediscano di vivere la tua quotidianità...prenditi i tuoi tempi, li paghi profumatamente del resto. non è un percorso del quale devi rendere conto a nessuno.

[froggy73 0]

ne devo rendere conto a me, non mi sento in grado di portare avanti manco 'sta terapia e intanto butto via tempo e denaro e la cosa mi rode non poco !!

ps ma oggi la smetti di prendermi a sediate in testa ?!

[juditta 0]

me lo spieghi cos'altro non sei riuscita a portare a termine nella vita? sei riuscita a laurearti. hai un lavoro che ti permette l'autonomia economica. una casa tua. una compagna con cui hai un bel rapporto.

insomma a me sembra che di risultati ne hai ottenuti... a cosa penso quando dici "non mi sento in grado di portare avanti manco 'sta terapia"

ps. io ti sedio quanto mi pare!!

[froggy73 0]

non è una questione di quello che ho effettivamente realizzato, ma di come io mi sento, è un po' il discorso del vuoto che non riesco a colmare neanche se tutto il giorno avessi lì una persona che mi dice di volermi bene, io non ci credo, non lo sento

e lo stesso accade con il discorso di come io mi sento. mi sento perennemente ai margini, non all'altezza, meno "brava" degli altri, meno figa, meno interessante

poi certo se mi fermo a pensare mi rendo conto che qualcosa l'ho fatta nella mia vita, ma non me ne prendo il merito, lo dò per scontato come se fosse la norma e non un mio merito

e alla fine rimane sempre il senso di inadeguatezza

[juditta 0]

aggio capito...

c'è di buono che, uscendo questa tua dinamica durante la terapia, la puoi finalmente analizzare e magari superare.

Modificato: 13 ottobre 2009 da juditta

[froggy73 0]

ieri seduta devastante incentrata proprio su questo tema......

[juditta 0]

ieri seduta devastante incentrata proprio su questo tema......

è allora è stata una buona seduta!

[froggy73 0]

è allora è stata una buona seduta!

a me 'sta storia che le sedute devastanti sono quelle migliori non è che mi sconfinferi troppo......

[digi79 0]

Fra leggendo le cose che hai scritto su mi ci ritrovo in pieno e secondo me non è una cosa così rara fra chi si trova a fare una psicoterapia, questa sensazione di "non riuscire", non "non essere all'altezza" ecc.ecc. e di vedere quello che invece di buono abbiamo realizzato come scontato....non meritato e comunque non frutto del nostro "lavoro" o "impegno"!

E' qualcosa che attanaglia anche me, anzi il punto centrale della terapia al momento!!!

La verità è che questo "vuoto" è così vuoto che ho la sensazione che non riuscirò a riempirlo nemmeno con tutta una vita di psicoterapia e questo mi terrorizza, perchè poi mi dico che è per questo che io sto male quando sto male.

non so se si capsice il mio discorso, sto ancora un pò intontita dalla febbre...ma a volte penso che non ce la farò mai a uscirne, è uan cosa che sento innata dentro di me....

Com'è andata la seduta? Qualcosa almeno l'hai appianata???

Se non affronto questa cosa difficilmente riuscirò a superare definitivamente le altre cose!

[froggy73 0]

Com'è andata la seduta? Qualcosa almeno l'hai appianata???

non ho appianato un bel niente, ho solo convissuto con la mia inettitudine sentendola con tutta la sua forza.....

[juditta 0]

non lo so... ricordate quel grafico con la freccia?

temo che con questa sensazione dovremo rassegnarci a convivere.

[froggy73 0]

io non ci sto, me ne voglio liberare perchè mi fa fare un sacco di cazzate nella vita, mi limita in tante situazioni (niente di "invalidante" però è sempre lì in agguato, mi rendo conto che influenza gran parte del mio comportamento)

però non so proprio come cacchio fare !!

[froggy73 0]

come faccio a modificare un giudizio su di me che si è consolidato nel corso degli ultimi 36 anni ?!

[juditta 0]

quando lo scopri me le spieghi?

che ti devo dire...starci o no... e se non ci fosse alternativa alla convivenza e migliore gestione del "problema"?

lo dico a me stessa, non ti voglio abbattere...

[froggy73 0]

quando lo scopri me le spieghi?

che ti devo dire...starci o no... e se non ci fosse alternativa alla convivenza e migliore gestione del "problema"?

lo dico a me stessa, non ti voglio abbattere...

te lo spiegherò volentieri se mai ci riuscirò

io ormai , tra una terapia e un'altra, sono più di 4 anni che cerco di risolvere la questione e sono ancora ben lontana

l'unica cosa che mi è più chiara adesso è quanto io mi svaluti (fino a qualche tempo fa non ne avevo neanche la consapevolezza)

detto ciò sto sempre allo setsso punto: mi svaluto, se mi fermo a riflettere mi rendo conto di stare svalutandomi, ma in ogni caso continuo a farlo quindi, in concreto, non ho risolto un bel niente

però io sono testarda e vado avanti

la mia precedente psi una volta mi aveva detto che forse il mio essere distaccata dalle emozioni poteva essere una difesa che era meglio non andare a toccare, che forse lo scopo della terapia avrebbe dovuto essere quello di imparare a convivere con questo mio essere distaccata: credo sia stata la molla per farmi decidere di cambiare psi

questo per dirti quanto io possa essere testarda, se mi metto in testa una cosa la devo fare costi quel che costi

poi forse arriverò alla fine della terapia che avrò semplicemtne imparati a convivere con il mio autosvalutarmi e il risultato della terapia sarà stato proprio il non incaponirmi a tutti i costi, però per ora vado avanti e vediamo che succede !!

[juditta 0]

non so... leggendo queste tue parole mi viene in mente che forse in te c'è il tentativo di "cambiare il tuo carattere" e non so quanto questo sia possibile.

prendi quello che dico come spunto, ovviamente io non ho competenze...

da quello che ho letto qui, e dai dialoghi col mio psi, mi pare di aver capito che una quota di nevrosi l'abbiamo tutti. ma tutti, tutti. c'è chi con queste caratteristiche riesce a convivere senza penalizzare la propria vita, e ci sono le personi per le quali le nevrosi diventano "invalidanti".

da come parli, io ho la sensazione che tu non rientri in questa seconda "categoria". l'analisi ti ha dato modo di conoscerti meglio, probabilmente senza non avresti preso coscienza di questi lati di te, di queste tue dinamiche...

però non vorrei che tu finissi per incaponirti nel voler cambiare la tua personalità.

prendilo come uno spunto, eh...ovviamente io non sono "dentro di te" e non posso sapere cosa provi realmente.

[froggy73 0]

non è questione di voler cambiare carattere

sono consapevole che dovrò cmq convivere con alcuni aspetti di me però ci sono delle cose di me che non vanno e che, seppure non siano invalidanti, non mi fanno cmq vivere bene.

per farti un esempio so che non sarò mai una tipa espansiva o una che si mette al centro dell'attenzione però posso imparare a gestire la vicinanza anche fisica con un amico o imparare a non mettermi al margine del palcoscenico quando sono in gruppo di persone

questo è quello che intendo

dirmi e agire continuamente come se valessi 0 non è invalidante però non mi permettedi fare tante cose, nel lavoro o "in società"

non so se sono riuscita a spiegarmi e farti capire qual è la mia situazione attuale

[juditta 0]

ti capisco benissimo. fin troppo...diciamo che sono nel versante "invalidati"

però dato che questa cosa ci accomuna, me te giusy e le nostre storie e situazioni son diverse...mi sa che questa è la punta dell'iceberg. bisogna vedere cosa c'è sotto...

[elli 0]

froggi......quanto ti capisco....io funziono allo stesso modo.Anche io mi sento sempre diversa,non all'altezza,inferiore...io pero' (e questo non è positivo eh....)cerco di fare sempre il doppio se non il triplo come se volessi compensare tutto quello che mi manca........Uno stress continuo del quale sono schiava.....forse la stessa università che faccio........alimenta alla grande sto meccanismo.Per es.voler dare piu' esami (che poi non riesco!)per essere piu' degli altri,,dimostrare a me stessa e agli altri che nonostante i problemi fisici reali che ho......io valgo........sto meccanismo come dite voi....fa parte di me..e penso che dovro' imparare a coniverci......E poi quando non riesco mi sento una schifezza!

Qs tema alla fine viene affronatato sempre con lo psi...ma non è che riesca a smontarlo.. e non so se mai riusciro'!!!

Mi son ritrovata nelle tue parole froggi,perchè proprio in qs momento è sto meccanismo in me è ad alto livello.....perchè frequento l'uni (x es.)e il bosogno di dimostrare che 'sono come gli altri' x essere accettata.......è sempre presente!

non ho pero' consigli costruttivi da darti....forse il modo x aggirarlo è cercare appunto di riconoscere il meccanismo a saperlo gestire....imparere a cambiare...il ns modo elaborarlo.......(in modo che sia li meno invalidante possibile!)

ma fare in modo che non si ripresenti, mi sembra un po' difficile,è come (mia idea.......eh)snaturare un po' se stessi!

non so eh....io dico.......ma è una mia idea.Anche io come te......adesso non ho capito come superare la questione!

[zazà 0]

Ciao ragazze, come va?!

piano piano vi sto leggendo e recuperando.......

non è questione di voler cambiare carattere

sono consapevole che dovrò cmq convivere con alcuni aspetti di me però ci sono delle cose di me che non vanno e che, seppure non siano invalidanti, non mi fanno cmq vivere bene.

per farti un esempio so che non sarò mai una tipa espansiva o una che si mette al centro dell'attenzione però posso imparare a gestire la vicinanza anche fisica con un amico o imparare a non mettermi al margine del palcoscenico quando sono in gruppo di persone

questo è quello che intendo

dirmi e agire continuamente come se valessi 0 non è invalidante però non mi permettedi fare tante cose, nel lavoro o "in società"

non so se sono riuscita a spiegarmi e farti capire qual è la mia situazione attuale

............... bisogna vedere cosa c'è sotto...

...........ma fare in modo che non si ripresenti, mi sembra un po' difficile,è come (mia idea.......eh)snaturare un po' se stessi!

in effetti non è facile dirti qualcosa, froggy.

Leggendoti mi sono ricordata di quando ero una timidona tremenda, se ad un tavolo affollato mi guardavano tutti mentre dicevo una cosa qualsiasi mi andava il sangue in testa.

Io desideravo essere più sciolta ma anche più socievole rispetto alla norma.

Il punto è capire quanto certi desideri siano naturali o indotti da bisogni nevrotici, cioè può essere che uno desideri di essere diverso perchè è sempre meglio a prescindere, cioè ci si sente sbagliati e allora si mira ad un modello che ci sembra migliore perchè così e cosà. Oppure sono desideri legittimi perchè cerchiamo di tirar fuori il nostro carattere che è stato represso per tanti motivi.

Quando Elli accenna allo snaturamento di se stessi, beh, anche qui secondo me bisogna fare attenzione perchè non sempre possiamo fidarci di ciò che proviamo. L'abitudine ad un abito può farci credere che quello sia la nostra pelle è invece non lo è, forse sarà quella cosa che in tanti libri di psicologia chiamano Falso sè......

Io col tempo sono cambiata in quel senso e mi sento più me stessa, pur mantenendo problemi di autostima......ma prima ne avevo a pacchi (come direbbero i ciòvani) ora molto meno. Ci sono invece alcuni aspetti di me che ritenevo autentici e invece forse non lo erano tanto.

Tornando a te, Froggy, mi chiedo (ma non pretendo risposta, ovviamente) che cosa ti blocca.

Per esempio, qual'è il problema della vicinanza fisica di un amico? t'imbarazza? hai paura di essere rifiutata? forse da fastidio a te? e se sì perchè?

Scusa la curiosità, ripeto: non sentirti in obbligo di rispondere, facciamo che sono degli spunti per riflettere.......e magari ne hai già parlato con la psi e giustamente con noi ti matieni sul vago.

Ciao Pupe, alla prossima.

[digi79 0]

non lo so... ricordate quel grafico con la freccia?

temo che con questa sensazione dovremo rassegnarci a convivere.

io non ci sto, me ne voglio liberare perchè mi fa fare un sacco di cazzate nella vita, mi limita in tante situazioni (niente di "invalidante" però è sempre lì in agguato, mi rendo conto che influenza gran parte del mio comportamento)

però non so proprio come cacchio fare !!

questo è ciò che mi dico anch'io...ma!!!!

ti capisco benissimo. fin troppo...diciamo che sono nel versante "invalidati"

però dato che questa cosa ci accomuna, me te giusy e le nostre storie e situazioni son diverse...mi sa che questa è la punta dell'iceberg. bisogna vedere cosa c'è sotto...

ecco forse froggy dovremmo cercare proprio di toccare tutto ciò che c'è dietro ad ogni nostra insicurezza, autostina sotto i piedi e senso di inferiorità...credo che questo possiamo darcelo come traguardo...come fine!!!

Poi ciò che ne avremo in cambio io non lo so, e credo che nemmeno i nostri psi lo sappiano con certezza, tutto dipende e le variabili sono tantissime!!!

Però io continuo , nonostante tutto , ad essere uan ferma sostenitrice dell'"autoconsapevolezza", ecco io almeno voglio avercela tutta la mia!!! Anche se poi mi dovrò sentire ancora più lontana dal mio mondo, ancora più di quanto lo sono adesso!!!!

Perchè poi è questo che mi spaventa di più....io rapportandomi con le persone che mi stanno vicine, ma anche con quelle che incontro dal dottore o le mamme dei compagni di mio figlio ecc. , noto che in generale c'è una mancanza totale (o quasi) di consapevolezza nele eprsone, che io ancora non riesco a gestire, perchè certi argomenti mi appaiono intili o insensati, e quell iche mi piacerebbe affrotnare non posso perchè mi prenderebbero per invasata....Quindi mi sento molto sola, ma molto molto!!!

Però cavolo già che ci sono io vado avanti...almeno se posso qualche frutto lo raccolgo....non posso dire, d'altronde, di non averlo fatto fin'ora!!!

Però cambiare la personalità, bhè so se non lo farò mai e onestamente nemmeno lo voglio, non so voi ma io in fondo, in fondo (ma proprio in fondo però) mi piaccio pure!!!!

Scusate sto un pò agitata, fra poco ho la seduta e non so proprio di che parleremo........vado con la macchina nuova...speriamo ce la faccia...

ciao zazina!!!!! Che bello riaverti fra noi!!!!! Mi mancavano i tuoi papirozzi!!! Quando vedi lo psi????

[froggy73 0]

ti capisco benissimo. fin troppo...diciamo che sono nel versante "invalidati"

però dato che questa cosa ci accomuna, me te giusy e le nostre storie e situazioni son diverse...mi sa che questa è la punta dell'iceberg. bisogna vedere cosa c'è sotto...

sicuramente sotto c'è un mondo.... un sacco di cose e motivi che ci hanno portate a non credere in noi

io vorrei cercare di capire

non credo si tratti di "snaturarsi" perchè non credo di essere nata con una bassa autostima, voglio dire che saranno successi una serie di avvenimenti che mi hanno portata a non credere in me

ecco, io non intendo fermarmi fino a che non avrò capito, non mi rassegno all'idea che l'obiettivo della terapia sia imparare a convivere con queste mie difficoltà, io un equilibrio più o meno labile lo avevo orima di iniziare la terapia quindi non punto a questo. piuttosto il mio equilibrio sta andando a farsi benedire in questi ultimi tempi, ma questo è un altro discorso.....

[froggy73 0]

Scusate sto un pò agitata, fra poco ho la seduta e non so proprio di che parleremo........vado con la macchina nuova...speriamo ce la faccia...

buona seduta giusy !!

[froggy73 0]

Tornando a te, Froggy, mi chiedo (ma non pretendo risposta, ovviamente) che cosa ti blocca.

Per esempio, qual'è il problema della vicinanza fisica di un amico? t'imbarazza? hai paura di essere rifiutata? forse da fastidio a te? e se sì perchè?

Scusa la curiosità, ripeto: non sentirti in obbligo di rispondere, facciamo che sono degli spunti per riflettere.......e magari ne hai già parlato con la psi e giustamente con noi ti matieni sul vago.

mi bloccano un sacco di cose zazà !!

prima di tutto mi blocca il fatto di non essere abituata al contatto fisico, mia madre, mio padre e il resto della famiglia non sono degli smanceriosi, dei "tocconi", in genere il massimo è un bacio un po' formale a natale. quindi ovviamente sono molto imbarazzata da un abbraccio, resto rigida a mo' di tronchetto !! stessa cosa per quanto riguarda l'esprime le proprie emozioni, in famiglia da me è sempre valsa la regola per cui all'esterno bisogna mantenere un contegno. di fatto poi il contegno si manteneva pure all'interno della famiglia con tutte le conseguenze del caso.....

poi sicuramente c'entra la paura di essere rifiutata. se rimango sulle mie evito di mostrarmi debole agli occhi degli altri che tanto mi rifiuteranno di sicuro (perchè chi potrebbe mai affezionarsi a una deficiente come me ?!)

anzi, riflettendo le 2 cose (bassa autostima e difficoltà a esprimere le emozioni) sono collegate..... a 'sta cosa non ci avevo mai pensato !!