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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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ragazze avete scritto tanto oggi e non sono riuscita a leggere tutto nè, tanto meno, a commentarvi

spero di riuscire a recuperare domani !!

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È pressappoco quello che sostiene anche il mio e, anche se non l'ha mai detto esplicitamente, ho ragione di credere che lui questa filosofia la metta in pratica. Nel suo caso però, se ho ben capito, si tratterebbe di relazioni puramente sessuali, non credo c'entri niente l'affettività. In teoria lo penso anch'io, anzi credo che esista tutto un sottobosco di relazioni occasionali insospettabili e più frequenti di quanto non si ammetta. Solo che bisogna saperle gestire o si rischia di rimanere invischiati e farsi del male. In altre parole, ci vogliono le palle. L'Eccelso sostiene che non è necessario investirci troppo in termini di coinvolgimento emotivo: ma allora, scusate, a che serve? Il sesso ridotto ai minimi termini, senza quell'alone un po' mistico che giustifica la partecipazione di un secondo elemento, equivale a una masturbazione. Froggy docet.

Non lo credere, ESISTE, e non sono nemmeno tanto insospettabili.....

Forse non equivale ad una masturbazione ma ad un gioco a due e quindi più che palle occorre leggerezza, spensieratezza....suppongo!

Concetti molto lontani dal male, dal dolore, dal misticismo e tutte queste belle cosettine tanto care a noi donnicciuole problematiche!

(Poi, diciamocelo, quando si tirano in ballo le passioni e gli istinti animali, gli uomini sono pericolosi: ci mettono un attimo a tirar fuori il coltello).

Ma per coltello intendi la banana o l'aggressività?

.... È ovvio che ho sempre fatto in modo di avere un fidanzato e anche di mettere una certa distanza fisica tra me e la mia famiglia....

... Praticamete sono invecchiata di dieci anni nel giro di un mese o quel che è servito per organizzare il cambiamento di vita. E non riesco ad accettarlo.

....Quindi per me l'equilibrio tra il cercare ancora lo sguardo di un uomo e il desiderio di una vita serena e tranquilla con i miei cuccioli e il loro papà si svolge tutto sul filo di una lama....

..... Però, come dire: questo è piombato nella mia vita come un ciclone, ha frantumato tutto quello che ha potuto e se n'è andato senza neanche spazzare i cocci. Ekkekkavolo.

Potrebbe essere che quel modello così rigidamente imposto ti abbia fatto cadere in un atteggiamento eccessivo solo in un senso, non hai potuto coltivare certi tuoi modi di essere, di vivere, che ora bussano alla porta perché li hai emarginati per troppo tempo.

Ora certo non è che puoi recuperare, come dire, un'adolescenza o una giovinezza completamente però potresti provare a rimodulare i tuoi pensieri sull'argomento.

A qualsiasi età può capitare di rivivere momenti del genere, il problema è se se ne vuole fare uno stile di vita.

Non so...mi sembra che non riesci ad uscire da una certa visione schematica fatta di toni troppo netti, o bianco o nero, senza sfumature.

Per esempio ti chiedo se non ti piacerebbe essere guardata, ammirata, senza pensare per forza che poi tu debba cedere alle lusinghe. Ci sono tante donne che traggono beneficio da una certa "civetteria" senza per forza passare ai fatti. Un'affermazione della propria femminilità senza dover dare per forza qualcosa in cambio. Però potrebbe essere tutt'altro, cioè magari hai proprio bisogno di dare spazio ad un tuo lato passionale oppure non riesci a scindere la passionalità dalla tragicità perché forse, che so, è un copione familiare o un personaggio che hai scelto inconsapevolmente tanto tempo fa.

Scusa se sbaglio di brutto, sto tirando ad indovinare..... :icon_rolleyes:

tu sei matta da legare :complimenti:

(e già che si trata di lapsus, l'altro giorno in seduta, invece di parlare dell'ormai ricorrente "bastone con la carota" ho detto "bastone con la banana" :ph34r: )

No, ti prego, non mi legare! i miei problemi derivano proprio dal fatto che mi hanno legato troppo da piccola!

:ola (4): Questo lapsus me lo segno e anzi propongo di modificare ufficialmente il detto per la declinazione femminile! :icon_surprised:

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ciao ragazzuole....come vi va la vita....? ^_^

io sono in una fase decisamente di mierda....ed è tuta colpa della psi che mi spiattella delle cose difficili da reggere in un periodo difficile da reggere, prima delle ferie estive...difficili da reggere!!!! -_-

Nell'ultima seduta finalmente il nuovo studio ha visto le mie lacrime...anzi ha rischiato l'allagamento, diciamolo pure....e il bello è che proprio nella stessa seduta la psi mi ha annunciato che a settembre ricambierà dinuovo studio, stavolta in modo definitivo....dicendomi che me lo voleva anticipare anche se non sapeva se io sarei voluta tornare visto che avevo parlato di fine della terapia...per poco non ci restavo secca...ma che si dicono certe cose? :o: così le ho detto che che io invece VOLEVO tornare, e lei cansonandomi m'ha detto...."ma per curuiosità di vedere il nuovo studio"? <_< ma certo che no.... (anche se un pochino si... :blush: ) è che la mia caxxo di terapai non è finita qui, ma sta scherzando????? Ovviamente non le ho detto proprio così....ma il senso era questo....a quel punto mi è venuto da piangere....e non ho smesso per tutta la seduta....perchè ha toccato la nota dolente.....e perchè ho capito che era arrivato i lmomento di cominciare a parlarne....e ha ragione marilena che dice che tutto ritorna a galla, e ammetto che è consolatorio sapere che è "normale" sia così!!!! Perchè io mi sento in balia delle onde, come se tutto ciò che mi ha sempre buttato a terra ora ritornasse a farmi male anche più di prima.....

Il punto è che io ancora non ho ottenuto cambiamenti veri dall'analisi, e so anche che in qualche modo è qualcosa che sto frenando volutamente per paura di perderla e forse anche per paura del cambiamento in sè...

Le ho anche detto che io pensavo alla fine come a una cosa graduale, ma lei mi ha detto che sarebbe sicuramente più "dolce" ma che non avrebbe molto senso, in quanto io non la elaborerei, e non finirei la terapia per una deicsione definitiva ma quasi per un senso d'abitudine....questo devo ammettere conoscendomi è vero, ma l'idea di chiudere così di colpo (nel senso senza diradare le sedute) al momento mi spaventa molto...ma a quel punto lei mi ha detto che vuol dire che non è adesso il momento e che appunto solo dopo aver elaborato la fine della terapia potrò dirla finita...in qualche modo si è rimangiato quello che mi aveva sparato all'inizio....insomma mi ha provocato....e ha fatto bene perchè io ero completamente inchiodata....solo che in questo modo io reagisco sempre male all'inizio....ma a quanto pare funziona....

Inolte parlano del "cambio-studio", si è ripreso l'argomento del vecchio studio in casa sua, quello in cui si è svolta tutta la mia terapia, quello in cui io sono arrivata come un riccio chiuso su sè stesso chiedendole di aiutarmi a vivere e capire alcune cose di me...quello che si è traformato insieme a me...giorno dopo giorno, mese dopo mese....lo studio che era nellasua casa che ha accellerato i lmio lavoro, dandoci sempre nuovi stimoli, la psi ha ammesso che anche per lei è stato traumatico cambiare studio nel mio caso, perchè in effetti era difficile ritrovare l'atmosfera precedente....e ora si cambia di nuovo!!!! Ma a me non cambia molto quello studio non ci sarà più...io che di solito amo i cambiamenti, che non amo legarmi alle cose materiali, avrei dato un braccio per rivederlo ancora per sedermi sulla mia chase longue (che è rimasta la stessa però) di fronte alla sua porta in noce....

La psi mi ha detto che ora è arrivato il momento di interiorizzare quell'atomsfera, di sentirla mia perchè è mia e nessuno potrà mai toglirmela....ecco questo mi ha provoato altra ondata di pianto e avrei voluto dirle che le vogio bene, che anche leimi sarebe mancata e stavo per dirlo ma non ce la facevo, lei mi ha spronato a dirle ciò che si vedeva volevo dire ma alal fine ho chiesto i fazzoletti... -_- , e lie mi ha detto "ma non stava per dire questo", e io ero arrabbiata anche per quel "lei" che ancora ci separa e a quello che ho capito ci separerà per sempre....e non le ho detto nemmeno questo, ribadendo che volevo solo i fazzoletti.....e che era presto per dirle queste cose....per me equivale a spogliarmi del tutto....anche se ora sono già in mutande... -_-

Ho capito che non saremo mai amiche, che lei nche se ricambia profondmente l'affetto che ci unisce non me lo dirà mai, perchè io devosaperl oda me, perchè io devo sentire il suo affetto dentro di me, non posso saperlo solo se me lo dice...anche questo è qualcosa che devo interiorizzare....ma come faccio se in fondo in fondo non ci credo veramente?

Tutte ste cose dovrei dirgliele lo so, ma ho paura di andare oltre e che mi dica che "non è opportuno" .....

A un certo punto parlava del fatto che per due settimane di seguito le ho chiesto di cambiare giorno, per motivi sicuramente pratici ma che è vero avrei potuto risolvere da me....ho preferito scomodare lei....e lei mi ha detto che ha accettato questi cambiamenti sapendo il valore che io vi davo, proprio per dimostrare che mi accoglie....specificando che però se non li avesse ritenuti opportuni come è suo solito me lo avrebbe detto e non avrebbe accettato...e io amaramente ho detto "lo so"!!!! E lo so veramente che con lei è così, e so anche perchè lo fa, perchè me lo ha detto con dolcezza, mi ha detto che con me ormai è inutile fare giochi psicologici, e che crede sia meglio giocare a carte scoperte....mi ha spiegato che spesso ha difficoltà a "trattarmi" in quanto da una parte vorrebbe accogliermi ma ha paura che io mi culli (cosa che ritengo purtroppo reale), dall'altra tenta di tenermi lontana ("respingermi) dandomi il compito di scegliere e decidere tutto da sola con il rischio però che io mi senta "cacciata" o "abbandonata"!!!!

e' vero con me va così, lo sa bene mio marito...però sentirmelo dire in faccia così, da lei è stata una bella mazzata ma sono cntenta che abbia preferito la sincerita ai giochetti....forse perchè è l'unico modo per "respigermi" facendomi comprendere che lo fa per me e non perchè fa comodo a lei....in effetti l'idea mi consola molto....in questo senso mi sa che non ho smosso un sasso e ci devo lavorare un be pò.....

Però capite che in seguito a questa conversazione, io ora ho paura...le ho chiaramente detto che a volte ho paura di mostrarle i mie setimenti perchè so che lei interpreta....e spesso non mi sento libera..."di fingere".....aggiungo ora!!!!

Mi sa che sono molto contorta, è che è difficile riassumere una seduta così intensa, fatta principalmente di sentimenti e emozioni che aleggiano nell'aria in cui le parole e si confondono le une alle altre....perdendo significato!!!

mi chiedo cosa mi può capitare se le dico che le voglio bene....? forse la risposta più sincera è che ho paura di non avere un ritorno...e scoprire che l'unica su cui posso contare sono sempre e solo io, e che il mio vuoto non sarà mai colmato da nessuno....e che solo io posso uscire dal tunnel nel quale mi sono cacciata a causa delle dinamiche schiaccianti della mia famiglia....

Illuminante è stato un sogno di mia madre che lei nocnsapevolmente mi ha raccontato....è un sogno che lei fa spesso, anche se in modi diversi....il senso è sempre quello!

Stavolta ha sognato che cadevo in un pozzo nero....e che lei tentava di urlare per chiedere aiuto ma la voce non usciva!

Ricordo bene un'altra volta che cadevo in una pozzanghera senza fondo...insomma sempre posti in cui si annega e molto sporchi!!!! E lei cerca aiuto ma non mi aiuta mai con le sue mani....

Ecco quel pozzo rappresenta il posto "ideale" in cui dovrei trovarmi per non rompere gli equilibri famigliari.... lei ha isogno di quel pozzo e di me che affondo per poter "urlare" il suo grido "sordo"...ovviamente perchè in casa mia non si fa mai "troppo rumore" ....

Io dal canto mio mi sento più serena a starmene lì e ad affogare per poter essere vista da lei....per attirare la sua attenzione...solo che non è vita questa....annegare non è vivere e io risento di questa mancanza!!!!

Mia madre non mi aiuterà mai...e la psi non può sostituirsi a lei...tocca a me darmi da fare e uscire dal pozzo nero....e questo prevede affrontare un pozzo ancora più spaventoso che è il mio "vuoto"!!!! Quello che mi ha portato in analisi che mi faceva abbuffare, quel vuoto che sto tentando in tutti i modi di evitare in cui risiede tutto il mio dolore primario, quel vuoto che dovrò affrontare e lasciare che sia "vuoto"!!!!!

Per adesso so solo che non riesco ad accettare questa condizione....non riesco ad accettare il suo "rifiuto" che rifiuto non sarebbe visto che me lo ha spiegato apertamente....credo anche che dovrò farmi coraggio e parlarne...

Razionalmente dico che sono stata fortunata a trovare uan dura come lei, perchè di fronte alle mie continue "richieste" anche sottointese, lei ha saputo sempre come disctricarsi, ha saputo sempre come non rimanere invhischiata nella mai rete....ma inconsciamente sto ancora cercando di metterla in trappola, pur consapevole sempre più che lei non ci cascherà!!!!!!

Scusate il fiume in piena ma avevo bisogno di fermare tutto questo groviglio di sentimenti e pensieri....

Un abbraccio a tutte....

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Il punto è che io ancora non ho ottenuto cambiamenti veri dall'analisi, e so anche che in qualche modo è qualcosa che sto frenando volutamente per paura di perderla e forse anche per paura del cambiamento in sè...

però appunto...il discorso del cambiamento? tu cosa pensi?

mi sto chiedendo se possa essere così anche per me, però boh...io gli sto buttando parecchia rabbia addosso, proprio perchè mi sento ferma su alcune cose che non riesco a cambiare, quindi non so se il meccanismo sia lo stesso...

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Potrebbe essere che quel modello così rigidamente imposto ti abbia fatto cadere in un atteggiamento eccessivo solo in un senso, non hai potuto coltivare certi tuoi modi di essere, di vivere, che ora bussano alla porta perché li hai emarginati per troppo tempo.

Ora certo non è che puoi recuperare, come dire, un'adolescenza o una giovinezza completamente però potresti provare a rimodulare i tuoi pensieri sull'argomento.

A qualsiasi età può capitare di rivivere momenti del genere, il problema è se se ne vuole fare uno stile di vita.

Non so...mi sembra che non riesci ad uscire da una certa visione schematica fatta di toni troppo netti, o bianco o nero, senza sfumature.

Per esempio ti chiedo se non ti piacerebbe essere guardata, ammirata, senza pensare per forza che poi tu debba cedere alle lusinghe. Ci sono tante donne che traggono beneficio da una certa "civetteria" senza per forza passare ai fatti. Un'affermazione della propria femminilità senza dover dare per forza qualcosa in cambio. Però potrebbe essere tutt'altro, cioè magari hai proprio bisogno di dare spazio ad un tuo lato passionale oppure non riesci a scindere la passionalità dalla tragicità perché forse, che so, è un copione familiare o un personaggio che hai scelto inconsapevolmente tanto tempo fa.

Scusa se sbaglio di brutto, sto tirando ad indovinare..... :icon_rolleyes:

la riflessione di zazà è pertinente... in effetti non è così scontato che lo "sguardo" maschile debba necessariamente esplicitarsi un' avventura sessuale. il flirt e la civetteria possono essere tranquillamente fini a se stessi.

mi interessa questo argomento perchè è di grande attualità pure per me: diciamo che cerco anch'io lo "sguardo" maschile. la mia situazione è un po' diversa perchè per me è una "novità", io questo sguardo non l'ho mai saputo reggere, per motivi che adesso sarebbe lungo spiegare, e ora lo desidero anch'io. quindi faccio qualche piccolo (fallimentare -_-) esperimento... in situazioni che di per se non comportano alcuna possibilità reale di concretizzazione.

una cosa l'ho capita, l'aspetto fisico non è che c'entri poi così tanto! ecco, se c'è stato un reale e duraturo cambiamento che mi ha portato la psicoterapia è nel mio aspetto esteriore. probabilmente è sempre una questione di sguardo, forse è veramente il primo uomo dal quale ho cercato veramente di farmi "vedere". quindi da un aspetto molto trascurato all'inizio (che svelava un umore depresso...) ho iniziato a trasformarmi, iniziando piano piano a curarmi di più, cercando sempre di essere carina quando andavo da lui. questa trasformazione poi l'ho portata anche fuori, prima mi truccavo solo per andare in seduta (oppure per uscire la sera) ora mi trucco tutti i giorni, anche una cosa veloce...ma lo faccio, anche se mi sveglio prestissimo. prima non indossavo MAI abiti scollati sul seno, adesso mi piace indossarli ( ho un bel decoltè perchè nasconderlo?) eppure questi cambiamenti evidenti (chiunque non mi vede da un tempo mi fa complimenti quando mi incontra) non è che abbiano attirato chissà che sguardi maschili su di me...quindi alla fine è una questione interiore. qualcosa nel modo in cui mi muovo o mi pongo...oppure un vero e proprio filtro "mentale" che mi impedisce di vederli sti sguardi... chi lo sa?

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però appunto...il discorso del cambiamento? tu cosa pensi?

mi sto chiedendo se possa essere così anche per me, però boh...io gli sto buttando parecchia rabbia addosso, proprio perchè mi sento ferma su alcune cose che non riesco a cambiare, quindi non so se il meccanismo sia lo stesso...

il tema del cambiamento mi è sempre molto caro visto che è da tempo che mi sento un criceto sulla ruota che tanto si sbatte per non rimanere sempre allo stesso punto

è una lamentela che ho portato spesso in seduta anche incazzandomi con lei

una delle ultime volte mi ha spiazzato chiedendomi in concreto cosa volessi cambiare. sono ritornata la volta successiva con un elenco di obiettivi che manco tom cruise in mission impossible gliel'averebbe fatta !! -_-

cmq come detto mi sento ampiamente ferma, immobile direi, ma a detta di persone che mi sono vicine sono cambiata in questi anni

non so bene neanche io.....

di certo una cosa che è cambiata è la mia capacità di analisi delle persone/situazioni nel senso che è come se spesso io potessi vedere tutti meccanismi nascosti che muovono le persone, che li spingono a fare delle scelte

riesco a fare quest'operazione di vivisezione anche nei miei confronti, ma è estremamente frustrante perchè poi non riesco ad agire per smontare i meccanismi

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eppure questi cambiamenti evidenti (chiunque non mi vede da un tempo mi fa complimenti quando mi incontra) non è che abbiano attirato chissà che sguardi maschili su di me...quindi alla fine è una questione interiore. qualcosa nel modo in cui mi muovo o mi pongo...oppure un vero e proprio filtro "mentale" che mi impedisce di vederli sti sguardi... chi lo sa?

forse entrambe le cose

credo che il modo di porsi sia fondamentale nell'interazione con l'altro

per farti un esempio io al lavoro non sono dichiarata ed è anche vero che non sono proprio una camionista estremamanete maschile e mascolina, ma nei miei rapporti con i colleghi uomini si instaura spesso un rapporto da compagni, da amici. mi rendo conto che non si rivolgono a me nello stesso modo in cui si rivolgono verso un'altra mia collega che è "femmina dentro". in qualche modo loro sentono il messaggio che io gli passo (che non sono una "preda")

d'altro canto è anche vero che alle volte mi sono trovata in situazioni spiacevoli perchè non capivo che un uomo era interessato a me come donna nonostante segnali evidenti che lui mi lanciava e questo perchè io semplicemnte non li vedevo

quindi è un po' un insieme di cose credo

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giusy hai scritto tanto e tutto molto interessante.

rispondo solo ad alcune cose che hanno catturato la mia attenzione eprchè in qualche modo le sento più vicine a me

mi chiedo cosa mi può capitare se le dico che le voglio bene....? forse la risposta più sincera è che ho paura di non avere un ritorno...e scoprire che l'unica su cui posso contare sono sempre e solo io, e che il mio vuoto non sarà mai colmato da nessuno....e che solo io posso uscire dal tunnel nel quale mi sono cacciata a causa delle dinamiche schiaccianti della mia famiglia....

capisco la tua paura di non avere un ritorno eprchè era (e continua ad essere) la mia paura

di fatto, anche se lei te lo desse quel ritorno tu non ci crederai ,mai del tutto fino in fondo eprchè non è dall'altro che devi aver eil ritorno, ma da te stessa

voglio dire che fino a quando non crederai possibile che lei ti voglia bene allora non sarà vero

ovviamente ti sto dicendo come funziona per me, ma credo sia adattabile a quello che senti anche tu

Razionalmente dico che sono stata fortunata a trovare uan dura come lei, perchè di fronte alle mie continue "richieste" anche sottointese, lei ha saputo sempre come disctricarsi, ha saputo sempre come non rimanere invhischiata nella mai rete....ma inconsciamente sto ancora cercando di metterla in trappola, pur consapevole sempre più che lei non ci cascherà!!!!!!

e tu continua a provare a metterla in trappola, stai tranquilla che lei non ci cascherà, ma a te servirà continuare a fare questo gioco perchè ti permetterà di vedere un po' di cose di cui altrimenti non ti renderesti conto.....

Scusate il fiume in piena ma avevo bisogno di fermare tutto questo groviglio di sentimenti e pensieri....

Un abbraccio a tutte....

grazie per il tuo fiume in piena e un bacio grande ! :air_kiss:

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forse entrambe le cose

credo che il modo di porsi sia fondamentale nell'interazione con l'altro

per farti un esempio io al lavoro non sono dichiarata ed è anche vero che non sono proprio una camionista estremamanete maschile e mascolina, ma nei miei rapporti con i colleghi uomini si instaura spesso un rapporto da compagni, da amici. mi rendo conto che non si rivolgono a me nello stesso modo in cui si rivolgono verso un'altra mia collega che è "femmina dentro". in qualche modo loro sentono il messaggio che io gli passo (che non sono una "preda")

d'altro canto è anche vero che alle volte mi sono trovata in situazioni spiacevoli perchè non capivo che un uomo era interessato a me come donna nonostante segnali evidenti che lui mi lanciava e questo perchè io semplicemnte non li vedevo

quindi è un po' un insieme di cose credo

è probabile che il mio modo di pormi sia simile al tuo... con la differenza che nel tuo caso il tuo comportamento è "coerente" coi tuoi desideri e col tuo orientamento sessuale: non ti interessano gli uomini e ti poni con loro in maniera "asessuata" e ciò che ti ritorna è un comportamento amicale e asessuato.

ma nel mio caso è una gran fregatura, perchè invece io vorrei essere "vista" come donna. indipendentemente dall'avere poi una relazione...

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piccolo particolare che avevo casualmente omesso :Whistle: : mi rapporto in maniera amicale anche con le donne.....

infatti anche quando ero cotta di una donna e pensavo che il mio comportamento fosse assolutamente chiaro dall'altra parte poi venivo a scoprire che così non era e che l'altra non aveva capito un'emerita cippa lippa !! :ph34r:

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De', ir budello di su ma' :angry:

(Interessanti stralci di conversazione tra conterranei)

E Maremma 'ane, sto tranfret o tranferte o come si 'hiama! :Frustrated:

Tranfrete, stranfete... ma 'nzomma che si tromba o no? :Waiting:

(ops)

:rofl:

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questa cosa mi fa riflettere su quanto entrino in gioco le personalità dei terapeuti...

ad esempio, in totale controtendenza rispetto le vostre (tua e di zazà) esperienze, il mio psi non è a favore della sessualità libera.

non è nemmeno contro, che sia chiaro! e so che non esprimerebbe giudizi negativi se mi capitasse qualche avventura, anzi, se fosse capitato in qualche periodo particolarmente difficile, e mi avesse fatto bene, sarebbe stato solo contento per me... però so che non lo "consiglierebbe" esplicitamente come stile di vita. questo no!

Judy,

non avevo visto prima queste tue osservazioni.

Basandomi unicamente sulla mia esperienza di terapia con l'Eccelso, e traendo qualche conclusione da ciò che leggo nel forum, non credo che la personalità del terapeuta entri in gioco tanto da influenzare il percorso del paziente, se è questo che volevi dire.

Innanzitutto l'eccelso non ha mai elogiato espressamente la promiscuità sessuale. Lui afferma semplicemente che la fedeltà non è molto diffusa e che molti la percepiscono come frustrante e riduttiva. So che lui considera la sessualità un elemento molto importante nella definizione della personalità e che secondo lui i miei problemi di shopping compulsivo e di binge eating sono in qualche modo legati a una mia presunta insoddisfazione in questo campo. So anche che a lui il sesso piace. Tutto il resto sono elaborazioni mie: mettendo insieme tutti gli elementi, ho motivo di credere che lui stesso si conceda qualche avventura e che lui sia convinto che farebbe bene anche a me, sulla base degli elementi che finora gli ho fornito.

Mi sembra poi di capire che per te la fedeltà di coppia abbia un significato diverso da quello che le attribuiamo io e Zazà, che forse siamo o siamo state più "disinvolte" in tema. Non mi sembra quindi un caso che il tuo psi mostri un atteggiamento più sobrio mentre i nostri (e scusa, Zazà, se sbaglio) ci incoraggino indirettamente a vivere le nostre "inclinazioni" (o quelle che loro percepiscono come tali) senza sensi di colpa.

In definitiva, credo che se lui non avesse ravvisato in me qualche elemento di disarmonia nel mio rapporto con il sesso, non avremmo neanche approfondito l'argomento e forse non avrei neanche idea di quale possa essere il suo rapporto con il sesso, ritenendolo globalmente un professionista serio e compassato invece del c@zzone che mi sembra :Batting Eyelashes:

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in realtà non credo che il mio psi si mostri sobrio perchè io do peso alla fedeltà (anche perchè il discorso sarebbe molto complesso, e non è che io abbia il DOGMA della fedeltà, anche se lo sono di indole)

è che veramente lui non ha mai tradito, lui pure per indole...ciò non toglie che ha pazienti che tradiscono allegramente e non penso li faccia sentire giudicati per questo. forse a loro non lo dice? non credo sia neanche il tipo da nascondere la verità per "compiacere". chi lo sa, glielo dovrei chiedere... credo che se a qualche paziente non rivela alcuni suoi lati biografici lo farebbe solo per ragioni terapeutiche, appunto solo verso quei pazienti che si sentirebbero giudicati sapendo che lui nella sua vita personale si comporta in un certo modo...

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Salve :Cuppa:

Non lo credere, ESISTE, e non sono nemmeno tanto insospettabili.....

Forse non equivale ad una masturbazione ma ad un gioco a due e quindi più che palle occorre leggerezza, spensieratezza....suppongo!

Concetti molto lontani dal male, dal dolore, dal misticismo e tutte queste belle cosettine tanto care a noi donnicciuole problematiche!

Ma per coltello intendi la banana o l'aggressività?

Qua parlavamo del turbinio di corna che presumibilmente ci circonda. Ne sei davvero convinta, Zazà? L'argomento mi interessa non tanto per morbosità o per trovare una legittimazione al mio vissuto. Più che altro ho sempre avuto la sensazione di essere all'oscuro di qualcosa in questo mondo: gli altri, alla nascita, hanno ricevuto una circolare ministeriale che spiegava le regole del gioco; a me evidentemente non l'hanno letta e quindi mi arrabatto come posso, da autodidatta sul campo. Insomma, mi spiegate che fa la gente???

Per "coltello" intendo esattamento quello che ho scritto, anche se in effetti dovremmo aggiungere anche armi da fuoco, oggetti contundenti e non ultime le mani. Io vedo una preoccupante excalation di delitti passionali, in cui nel 99% la vittima è donna e il carnefice uomo. A volte non posso fare a meno di pensare quanto sia stata fortunata a non incappare in qualche individuo per lo meno manesco. No no, a parte le ferite del cuore e le rotture di co***oni, gli uomini mi hanno sempre trattata con i guanti.

Non so...mi sembra che non riesci ad uscire da una certa visione schematica fatta di toni troppo netti, o bianco o nero, senza sfumature.

Per esempio ti chiedo se non ti piacerebbe essere guardata, ammirata, senza pensare per forza che poi tu debba cedere alle lusinghe. Ci sono tante donne che traggono beneficio da una certa "civetteria" senza per forza passare ai fatti. Un'affermazione della propria femminilità senza dover dare per forza qualcosa in cambio. Però potrebbe essere tutt'altro, cioè magari hai proprio bisogno di dare spazio ad un tuo lato passionale oppure non riesci a scindere la passionalità dalla tragicità perché forse, che so, è un copione familiare o un personaggio che hai scelto inconsapevolmente tanto tempo fa.

Scusa se sbaglio di brutto, sto tirando ad indovinare..... :icon_rolleyes:

Hai ragione, l'intransigenza è uno dei miei problemi, e parlo soprattutto di intransigenza nei miei confronti: nei limiti del lecito, tutti gli altri per me possono fare quello che vogliono. Sono io che devo seguire le regole e che, se fallisco, mi fustigo.

Certo che mi piacerebbe essere ammirata dagli uomini senza dover per forza dare qualcosa in cambio. Però il rischio di cedere alla lusinga esiste. E poi ho problemi di comprensione e di gestione del linguaggio del corpo. Mio marito, per esempio, a suo tempo si sentì autorizzato a passare ai fatti perché non mi decidevo a uscire dalla macchina; io invece non ch'avevo voglia di uscire perché mi dovevo fare 12 km in motorino :complimenti:

Per il resto, io credo che mi abbia fregata un certo tipo di letteratura e forse sto ancora cercando l'uomo che col sesso, oltre a darmi un banale piacere, mi faccia anche sentire i cori d'angelo. Non per nulla aspiro all'Eccelso...

[Esempio: chi ha letto "L'amante di Lady Chatterley", di autore maschile, con quella lunghissima descrizione di un orgasmo femminile che richiama onde dell'oceano, cerchi concentrici e tutta una mistica sulla perdita della concezione del tempo e dello spazio? Io, che la prima volta che l'ho letto ero evidentemente troppo giovane, ho pensato a lungo di avere qualcosa che non andava e che i miei momenti di piacere fossero troppo fulminei e banalotti]

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La psi mi ha detto che ora è arrivato il momento di interiorizzare quell'atomsfera, di sentirla mia perchè è mia e nessuno potrà mai toglirmela....ecco questo mi ha provoato altra ondata di pianto e avrei voluto dirle che le vogio bene, che anche leimi sarebe mancata e stavo per dirlo ma non ce la facevo, lei mi ha spronato a dirle ciò che si vedeva volevo dire ma alal fine ho chiesto i fazzoletti... -_- , e lie mi ha detto "ma non stava per dire questo", e io ero arrabbiata anche per quel "lei" che ancora ci separa e a quello che ho capito ci separerà per sempre....e non le ho detto nemmeno questo, ribadendo che volevo solo i fazzoletti.....e che era presto per dirle queste cose....per me equivale a spogliarmi del tutto....anche se ora sono già in mutande... -_-

Ho capito che non saremo mai amiche, che lei nche se ricambia profondmente l'affetto che ci unisce non me lo dirà mai, perchè io devosaperl oda me, perchè io devo sentire il suo affetto dentro di me, non posso saperlo solo se me lo dice...anche questo è qualcosa che devo interiorizzare....ma come faccio se in fondo in fondo non ci credo veramente?

Tutte ste cose dovrei dirgliele lo so, ma ho paura di andare oltre e che mi dica che "non è opportuno" .....

Queste sono esattamente le cose che avrebbe potuto dirmi la mia psi, naturalmente con l'immancabile Lei che tanto mi fa sentire tenuta a distanza. Non fa che ripetermi che devo sentire il suo abbraccio dentro di me, portarlo fuori da quella stanza. Ma io l'ultimo incontro prima dell'interminabile pausa estiva non ho resistito...era dietro di me per accompagnarmi alla porta...l'ho abbracciata e sono scappata via. Lo so che non lo dovevo fare, ma io avevo bisogno di quell'abbraccio... Settembre è tanto lontano e irraggiungibile...

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sembri tanto tranquilla e poi fai delle cose che nemmeno zazà oserebbe... :spiteful:

gli agguati! :Just Kidding:

io sono favorevolissima ai gesti impulsivi... però sono curiosa di sapere se a settembre ti dice qualcosa! :He He:

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