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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Cos'è la storia del fare l'amore con la divinità? Zazà, quando ti svegli mi spieghi?

ciao muchacha, scusa, quando ho scritto oggi non so perché ma non ho visto un sacco di post, tra cui il tuo.

Sono andata a ripescare il mio post di esordio su questo topic, dove spiego quella cosa, e l'ho quotato qui sotto.

Ta-tà, eccomi qua!

ciao a tutte! :abbr:

mhmmm... mi fa piacere che loveaddicted (che nick...omen nomen...statt' accorta!) abbia scritto prima di me ...non sono un caso di transfert pregresso ma quasi...o forse si, lo sono proprio, decidete voi!

Faccio una premessa: io ero la classica ragazza che s'innamora del professore. Mi è successo a scuola, ancora di più all'università. Non era sistematico, m'innamoravo solo di alcuni professori, ovviamente quelli che stimavo di più perchè magari erano appassionati della materia che insegnavano, ecc. bla bla bla... e questo non m'impediva di essere regolarmente fidanzata con persone della mia età.

In qualche modo intuivo che cercavo una figura maschile di riferimento, forse - e oggi lo posso dire con certezza - perchè mio padre non lo è stato abbastanza ( e mettiamoci pure mia madre, và, se pur in modo diverso)

Avevo anche leggiucchiato un libro di psicologia, quindi sapevo dell'esistenza del transfert.

Per questi motivi temevo, prima ancora di andare in analisi, di innamorarmi dell'analista.

Infatti la prima volta che lo vidi pensai: meno male che è brutto! :Whew:

..........povera illusa.....

Dopo neanche due o tre sedute inizio a fare certi sogni...

Vi riporto qualche stralcio:

....Lui è a casa mia, sul mio letto, accanto a me e mi bacia sulla guancia per darmi un segno forte di affetto, poi me ne da un altro, per un momento questa cosa mi turba, ho il timore che si sta sconfinando in qualcos'altro. Poi si spoglia e rimane in mutande per farmi vedere il corpo, per farsi conoscere. Pur essendo lui ha un aspetto più giovane (nella realtà il mio analista aveva più del doppio dei miei anni, cioè io 28 e lui 62) un po' grassottello, dall'aspetto molto tenero. Si siede accanto a me, poso una mano sul suo petto per stabilire un contatto, mi fa molta tenerezza e faccio apprezzamenti sul suo fisico che non era poi cosi male.....

Dopo due giorni sogno questo: :sex: ...no, non proprio dai!

....Io e lui ci trasferiamo in una camera da letto (quella dei miei genitori), lui piazza il lettino in un punto e alle sue spalle due sedie. Mi accingo a sedermi sul lettino ma mi dice di sedermi accanto a lui sulla sedia. Incomincia a baciarmi, mi eccita toccandomi ma io non riesco a godere, mi scappa la pipì (infatti poi mi sono svegliata perchè dovevo andare in bagno).

Steso sopra il letto lo masturbo con le mani, lui viene e lo sperma esce come una fontana. :fireworks:

Ecco, io appena iniziai ero di una timidezza stratosferica ma sono stata letteralmente travolta dall'evento, cioè dall'inizio della terapia. una notte ebbi pure una specie di sensazione fisica, non un'allucinazione ma quasi, l'impressione che qualcosa, quasi il corpo intero di una persona, si infilasse sotto la mia pelle! è davvero difficile spiegarlo a parole.

Ma poichè lui mi aveva chiesto di raccontare i sogni, io lo feci immediatamente, senza nemmeno sapere cosa dicevo.

Anni dopo lui mi disse che ero arrivata lì con il transfert in tasca e io gli chiesi il perchè.

Mi rispose: Ma come?!? non ti ricordi il sogno che facesti della fontana di sperma?

Me lo ricordavo benissimo ma mica avevo collegato....:fool:

Comunque fatto sta che, non ricordo bene come perchè ormai sono passati dieci anni, da subito accennai all'argomento e dopo neanche due mesi dall'inizio gli feci letteralmente una dichiarazione d'amore appassionata. Cioè gli chiesi di riempirmi di baci. ...se ci penso.. :wub:..che pazza che ero :21:

Nonostante in quel periodo vivessi in uno stato mentale quasi onirico pure da sveglia, mi rendevo perfettamente conto della mia follia, non mi reputavo una gerontofila, ma scoppiavo di desiderio! me lo sarei magnato! :Drooling::attack:

Non potevo far altro che agire i miei sentimenti che letteramente mi sovrastavano.

Lui inizialmente era un tipo di analista che non parlava molto ma nemmeno completamente muto come certi altri, in qualche modo mostrava se stesso, accennava a se stesso, gli piaceva parlare per immagini e metafore.

Ricordo che proprio la prima volta che mi stesi sul lettino (che paura!) per stimolarmi a dire qualsiasi cosa mi venisse in mente, anche la più assurda, mi fece un esempio tipo: io magari immagino di stare in un deserto e aver voglia di un prosciutto salatissimo!

Cosa rispose alla mia dichiarazione?

he......, non disse di no, disse addirittura che avrebbe voluto pure lui (...ma certo che te li darei) :o: ma, difronte alla mia insistenza e cocciutaggine - volevo un SI o un NO - mi rispose con una frase che mi fece spaventare.

Anzi, per la precisione, andò a prendere un libro, una tragedia greca, non ricordo quale, che stava leggendo in quel periodo.

Si trattava di un dialogo fra due donne, una delle due stava per unirsi ad un dio ma l'altra l'avvisa: SE DIO TI PRENDE NON SAI COSA TI SUCCEDE!

Ecco, perchè questo era il problema, lui non era un uomo per me, lo idealizzavo all'inverosimile. Lui in quel momento era il mio Tutto (questa è una definizione di Anais Nin, secondo me perfetta, dell'analista).

Quanto tempo c'è voluto per farmi passare la fissazione? ANNI!

Quel po' di senso di realtà che ho acquistato faticosamente mi ha fatto desistere fosse solo per il fatto che era veramente troppo vecchio per me.

Ma vi dico la verità, se fosse stato più giovane non so cosa sarebbe successo perchè nel frattempo che si andava avanti è vero che avevo smesso di idealizzarlo ma col tempo l'ho conosciuto bene e mi piaceva davvero molto come persona, con tutti i suoi difetti, oltre a volergli un bene dell'anima ed essendo abbondatemente ricambiata di quest'affetto.

Ora vi ho raccontato il succo iniziale della faccenda, poi magari più in là continuo perchè ho varie riflessioni e domande sul tranfert e varie cose ancora da raccontare.

P.s: a proposito di imperfezione, esiste un film di Turturro, Illuminata, che secondo me è poesia fatta film e parla proprio dell'amore imperfetto...

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Ho letto un libro che accenna all'argomento, in un certo senso la tesi si avvicina a quello che ha detto Juditta.

Un'ipotesi è che non si potrebbe cadere nell'agito sessuale perchè in realtà il paziente non è innamorato dell'analista ma proietta su di lui solo dei suoi aspetti interni; il terapeuta che sa del meccanismo che si innesca tradirebbe l'intimità e la fiducia che ha conquistato. Tuttavia, se in casi eccezionali ciò accadesse, questo "danno" deve essere rielaborato dal paziente e sta alla sua capacità di farlo la possibilità che questo non gli crei ulteriori disagi.

Stessa domanda anche a te: di che libro si tratta?

Comunque il discorso fila benissimo, la delusione deriva ovviamente dal rendersi conto che non c'è corrispondenza tra realtà e proiezioni.....questo, penso, da entrambe le parti.

Se fosse altrimenti finirebbero con lo stare insieme.

T'aspetterò ad occhi sbarrati :im Not Worthy:

In questo momento non sono in grado di risponderti. Si trova in un libro dal titolo, se non sbaglio, Transfert e controtransfert che ho acquistato qui su Psiconline diverso tempo fa. Ti do i dati appena torno in ufficio. E tu mi chiarisci quella faccenda accennata da Judy a proposito della pericolosità di fare l'amore con una divinità?

Sbarrati eh? :eek:

Beh, dove sei?! :Frustrated:

Mi auguro che almeno mi leggerai a prima mattina....buongiorno! :Cuppa:

Messa così l'eventualità suona meno drastica. Certo che i risvolti pratici sarebbero piuttosto particolari: il terapeuta sarebbe in grado di aiutare il paziente a rielaborare l'accaduto? E continuerebbe a far pagare le sedute pur avendo partecipato al "danno"?

Leggevo tempo fa da qualche parte che in realtà si tratta di un'eventualità meno infrequente di quanto si creda. Solo che non essendo compatibile con la deontologia professionale (e se non sbaglio comporta delle conseguenze piuttosto serie per l'attività del lascivo terapeuta) nessuno ne parla. Insomma, un tabù al limite dell'incestuoso.

Enzo mi disse che succedeva, eccome! solo che appunto nessuno lo diceva!!!

E me lo raccontò sghignazzando :He He:

Io credo che l'esperienza si possa reggere solo se si è a un buon livello di consapevolezza, conoscenza di se stessi e dotati di senso della realtà.....cioè quasi guariti! :Just Kidding:

Insomma, per persone come noi che spesso hanno problemi di gestione delle emozioni, come la reggi un'emozione così forte??

Oddio, magari la reggi pure, attuando i soliti meccanismi difensivi, ma non è che questa esperienza di risolve di un botto tutta la tua infelicità.

E poi dipende dal significato che si attribuisce alla :sex:

Nel caso di Muchacha, visto che ha l'impressione che rappresenti una "fuga" dalle sue questioni interiori, forse sancirebbe questo significato. Secondo me dipende caso per caso.

Se cerchi l'amore allora dovrebbe essere una cosa continuativa e a questo punto si dovrebbe capire fino a che punto sia possibile portare avanti l'analisi parallelamente ad un rapporto amoroso circoscritto ad un tempo e a un luogo ben precisi e quanto sia capace l'analista di rimanere obiettivo pur amando intensamente la persona che cura.

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In realtà io non alimento alcun distacco: al contrario, attualmente sono molto aperta e disponibile al dialogo. Solo che parlare di sesso è né più né meno che una forma di sesso, forse un tantinello più frustrante. E mi riduce a dei livelli di saturazione ormonale che mi rendono difficile la concentrazione. Di conseguenza evito di introdurre l'argomento per non alimentare l'ossessione.

però parlando della tua attrazione per lui non parleresti di un generico sesso , ma appunto dei tuoi sentimenti/sensazioni/emozioni/desideri nei suoi confronti con tutto quello che questi sentimenti si portano dietro e considerando quello che lui simbolicamente rappresenta per te

scusa, lo so che sembro un disco rotto :Talking Ear Off: però son odavvero convinta che parlare di queste cose con il proprio psi sia un modo per far fare alla terapia un giro (o almeno per me così è stato)

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Buongiorno chicas!

Ve lo dico subito: sarò prolissa.

Ringrazio innanzitutto Zazà per aver ripescato il post sui pericoli insiti nel far l'amore con un dio. Io però sono de coccio e continuo a non vederli, questi pericoli. Oltre tutto ho un animo decadente e un po' maledetto: piacere e sofferenza - è un'illuminazione di questo momento - sono esattamente gli ingredienti della vita che ho perso, anzi che ho insabbiato. C'è chi infila la testa sotto la sabbia: io, per fare le cose più semplici, ho tenuto fuori la testa e ho sepolto tutto il resto.

Per me un'unione fisica con il mio Eccelso sarebbe l'attestato finale, il riconoscimento della guarigione, il premio che entrambi meriteremmo per aver raggiunto un obiettivo importante. Io non so da dove nasca questa fantasia ma è come se in qualche modo me lo avesse promesso. Sarà il classico bastone con la carota? E vabbè, se serve a darmi determinazione, perché no? :rolleyes:

Stessa domanda anche a te: di che libro si tratta?

Anch'io ribadisco la domanda a Renee e posto il titolo dell'articolo che Zazà mi ha chiesto ieri, sperando che lei a sua volta mi dia qualche riferimento per rintracciare il "Tutto" di Anais Nin.

L'articolo è:

Nathan Schwartz-Salant, "I fattori archetipici sottesi agli agiti sessuali nel processo transferale/controtransferale", in Transfert e controtransfert, a cura di Nathan Schwartz-Salant e Murray Stein, 2007 Edizioni Magi

Se ti interessa te lo scannerizzo ma con un po' di pazienza.

Enzo mi disse che succedeva, eccome! solo che appunto nessuno lo diceva!!!

E me lo raccontò sghignazzando :He He:

A me non sorprenderebbe neanche un po' se venissi a sapere che l'Eccelso ogni tanto cura qualche paziente a modo suo. Secondo me si nascondono dietro la deontologia professionale quando fa comodo a loro.

Io credo che l'esperienza si possa reggere solo se si è a un buon livello di consapevolezza, conoscenza di se stessi e dotati di senso della realtà.....cioè quasi guariti! :Just Kidding:

Insomma, per persone come noi che spesso hanno problemi di gestione delle emozioni, come la reggi un'emozione così forte??

Oddio, magari la reggi pure, attuando i soliti meccanismi difensivi, ma non è che questa esperienza di risolve di un botto tutta la tua infelicità.

E poi dipende dal significato che si attribuisce alla :sex:

Nel caso di Muchacha, visto che ha l'impressione che rappresenti una "fuga" dalle sue questioni interiori, forse sancirebbe questo significato. Secondo me dipende caso per caso.

Ma io non mi aspetterei di risolvere la mia infelicità. Mi andrebbe, punto e basta.

Mi rendo conto che questa attrazione ricalca paro paro una storia vissuta anni fa che mi ha squassato il sistema nervoso.

Avevo un collega straniero in un paese straniero, ci eravamo incontrati un'unica volta e ci scrivevamo da 4 o 5 anni, lunghe mail quotidiane, sapete come vanno queste cose: infelice lui, infelice io, ci eravamo tacitamente e simbioticamente avvinghiati. La parola "amore" era rigorosamente tabù ma sarebbe stata superflua. A un certo punto decidiamo di incontrarci in una città neutra, col pretesto di una conferenza. Io lo so come va a finire, anzi, vado proprio per quello: so che non potremo mai avere una vita insieme e che probabilmente non ci rivedremo più, ma non ho più voglia di restare a osservare la vita degli altri dalla finestra; io non ho un equilibrio d'acciaio ma sono determinata a prendermi quell'uomo costi quel che costi. Le conseguenze ognuno se le gestirà come crede, tanto lui è forte.

Madrid mi è rimasta la voglia di visitarla. Lui non era poi così forte e, forse sperando che lo fossi io per entrambi, mi ha tirata giù e ci siamo fatti male entrambi.

Una notte con l'Eccelso (o forse meglio un pomeriggio, o una mattinata, per questioni organizzative) rappresenterebbe una sorta di riscatto.

Se cerchi l'amore allora dovrebbe essere una cosa continuativa e a questo punto si dovrebbe capire fino a che punto sia possibile portare avanti l'analisi parallelamente ad un rapporto amoroso circoscritto ad un tempo e a un luogo ben precisi e quanto sia capace l'analista di rimanere obiettivo pur amando intensamente la persona che cura.

Io non cerco un rapporto continuativo. Voglio solo provare che è possibile darsi a una persona senza dover necessariamente soffrire. Come una boa che si abbandona alle onde ma resta a galla malgrado tutto.

Sono matta da legare?

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però parlando della tua attrazione per lui non parleresti di un generico sesso , ma appunto dei tuoi sentimenti/sensazioni/emozioni/desideri nei suoi confronti con tutto quello che questi sentimenti si portano dietro e considerando quello che lui simbolicamente rappresenta per te

scusa, lo so che sembro un disco rotto :Talking Ear Off: però son odavvero convinta che parlare di queste cose con il proprio psi sia un modo per far fare alla terapia un giro (o almeno per me così è stato)

Froggy, lo so che hai ragione, ma dopo non sarei in grado di reggere le emozioni suscitate da quell'assaggio di sesso. Mettersi a parlarne con lui sarebbe come infilare i piedi gonfi nella fontana a Ferragosto senza potersi tuffare. Vedi che sono ancora carica dopo le tre parole sull'argomento faticosamente buttate lì un mese fa? Poi chi mi tiene???

L'essenziale gliel'ho detto, credo che sia lui a scandire il ritmo di questa discussione. A settembre vedremo :Batting Eyelashes:

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Buongiorno chicas!

A un certo punto decidiamo di incontrarci in una città neutra, col pretesto di una conferenza. Io lo so come va a finire, anzi, vado proprio per quello: so che non potremo mai avere una vita insieme e che probabilmente non ci rivedremo più, ma non ho più voglia di restare a osservare la vita degli altri dalla finestra; io non ho un equilibrio d'acciaio ma sono determinata a prendermi quell'uomo costi quel che costi. Le conseguenze ognuno se le gestirà come crede, tanto lui è forte.

Madrid mi è rimasta la voglia di visitarla. Lui non era poi così forte e, forse sperando che lo fossi io per entrambi, mi ha tirata giù e ci siamo fatti male entrambi.

scusa, mo' ti faccio la domanda cretina del giorno, della settimana, dell'anno... mi son persa nelle tue parole: avete consumato o no?

te lo chiedo per capire il senso di ciò che hai scritto dopo riguardo all'eccelso, non per farmi i caxxacci tuoi...

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scusa, mo' ti faccio la domanda cretina del giorno, della settimana, dell'anno... mi son persa nelle tue parole: avete consumato o no?

te lo chiedo per capire il senso di ciò che hai scritto dopo riguardo all'eccelso, non per farmi i caxxacci tuoi...

Come ricci -_-

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oh, menomale!

un piccolo esplicitamento sul senso della frase " Lui non era poi così forte e, forse sperando che lo fossi io per entrambi, mi ha tirata giù e ci siamo fatti male entrambi." ?

scusa eh, son de coccio! :LMAO:

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Se cerchi l'amore allora dovrebbe essere una cosa continuativa e a questo punto si dovrebbe capire fino a che punto sia possibile portare avanti l'analisi parallelamente ad un rapporto amoroso circoscritto ad un tempo e a un luogo ben precisi e quanto sia capace l'analista di rimanere obiettivo pur amando intensamente la persona che cura.

secondo me non è possibile continuare l'analisi e contemporaneamente avere una storia d'amore con il proprio psi

per quanto possa essere bravo lo psi non farsi sballottare dalle proprie emozioni e sentimenti e per raggiungere questo obiettivo deve cmq rimanere un passo indietro rispetto a noi

si tratta in ogni caso di un professionista, che io tra l'altro pago (e non è un particolare da sottovalutare) e pretendo che , seppure affezionato a me, sia in grado di mantenere una certa obiettività professionale

e questa obiettività viene per forza di cose a cadere nel momento in cui lo psi è coinvolto troppo dal punto di vista emotivo, nel moemtno in cui inizia una relazione sentimentale con il paziente

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oh, menomale!

un piccolo esplicitamento sul senso della frase " Lui non era poi così forte e, forse sperando che lo fossi io per entrambi, mi ha tirata giù e ci siamo fatti male entrambi." ?

scusa eh, son de coccio! :LMAO:

manco io avevo capito bene....... :unsure:

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anche questo lo capisco poco... oh, ragazze, oggi so' proprio fuori del mondo! perdonatemi...ho pure la seduta...

Froggy, lo so che hai ragione, ma dopo non sarei in grado di reggere le emozioni suscitate da quell'assaggio di sesso. Mettersi a parlarne con lui sarebbe come infilare i piedi gonfi nella fontana a Ferragosto senza potersi tuffare. Vedi che sono ancora carica dopo le tre parole sull'argomento faticosamente buttate lì un mese fa? Poi chi mi tiene???

mettiamola così, senza entrare nello specifico, io pure sono in una fase complicata riguardo al sesso. molto complicata -_-

e il mio psi ha una carica sensuale alla quale non sono mai stata indifferente, e non lo sono tutt'ora... anche se non c'è più di mezzo innamoramento o cose di questo tipo, ma ha un' energia maschile alla quale non si può rimanere indifferenti.

poi ci sono sedute nelle quali questa cosa non scatta e altre volte invece si... non so neanche se quando parlo di sesso si attiva particolarmente la cosa...non sono mica sicura... :Thinking:

quindi fatico a immedesimarti, davvero parlare di sesso con lui ti smuove così tanto? di più che la sua presenza fisica?

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anche questo lo capisco poco... oh, ragazze, oggi so' proprio fuori del mondo! perdonatemi...ho pure la seduta...

mettiamola così, senza entrare nello specifico, io pure sono in una fase complicata riguardo al sesso. molto complicata -_-

e il mio psi ha una carica sensuale alla quale non sono mai stata indiffirente, e non lo sono tutt'ora... anche se non c'è più di mezzo innamoramento o cose di questo tipo, ma ha un' energia maschile alla quale non si può rimanere indifferenti. poi ci sono sedute nelle quali questa cosa non scatta e altre volte si... non so neanche se quando parlo di sesso si attiva particolarmente la cosa...non sono mica sicura...

quindi fatico a immadesimarti, davvero parlare di sesso con lui ti smuove così tanto? di più che la sua presenza fisica?

La sua presenza fisica è notevole: faccio fatica a vedere il professionista dietro l'uomo. Parlare di sesso con un uomo che mi fa sangue mi fa venire voglia di passare ai fatti. Non mi pare così strano, no? Faccio uno sforzo per apparire seria e compita in seduta, poi mi torna tutto a gola nelle ore successive.

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non so se è una questione caratteriale o dipende dalle "mie questioni"... ma per me parlare di sesso, comporta un mettere una distanza tra me e l'argomento. ne parlo, lo guardo dal fuori a livello razionale...e quindi in quel momento non mi parte chissà che eccitazione.

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non so se è una questione caratteriale o dipende dalle "mie questioni"... ma per me parlare di sesso, comporta un mettere una distanza tra me e l'argomento. ne parlo, lo guardo dal fuori a livello razionale...e quindi in quel momento non mi parte chissà che eccitazione.

Dipende dalla persona con cui ne parlo. Io vado da lui piuttosto sensibile alla sua presenza. Parlare di sesso può essere molto intrigante (pensa al sex over the phone).

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comunque oggi metterò quel vestito dalla scollatura scandalosa...che però ho trovato il modo di non far essere più scandalosa... e l'argomento della seduta dovrebbe essere proprio il sesso, dato che l'ultima volta abbiamo chiuso su questo tema con la promessa di riprenderlo oggi.

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comunque oggi metterò quel vestito dalla scollatura scandalosa...che però ho trovato il modo di non far essere più scandalosa... e l'argomento della seduta dovrebbe essere proprio il sesso, dato che l'ultima volta abbiamo chiuso su questo tema con la promessa di riprenderlo oggi.

Aha, e perché proprio quel vestito? :Batting Eyelashes:

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pecchè non c'ho più un piffero di nulla da mettere! -_-

comunque ora l'ho neutralizzato, quindi sto apposto! -_-

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