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esaurimento...


esdra

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sbagliato..

esdra tu ti tormenti troppo... ^_^

Con la psicoterapia viene fuori qualcosa che hai dentro, e con l'aiuto della terapista potrai imparare a gestire i sentimenti che ti fanno paura. In un momento di tranquillità potresti provare a dire ai tuoi parenti: "Abbiate pazienza se mi vedete aggressiva o nervosa, fa parte della terapia..." Io credo che capiranno, come penso che ti hanno consigliato di andare dalla psicologa, non perché non volevano aiutarti, ma perché si rendono conto che una persona preparata ti può dare il supporto giusto.

Prova a non pensare per un pò, e a sfogare tutto il nervoso durante le sedute con la psicologa...lei è preparata a queste situazioni e non ci rimane male come i tuoi parenti. E allora sfogati con lei, invece di incavolarti coi tuoi familiari.

-_-

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orco hai letto lo sfogo del momento! non mi arrabbio con i miei familiari, qui dò semplicemente il peggio di me!! Ne avevamo parlato io e mia zia e avevamo detto che per quando avevo da sfogarmi sarei andata dalla dottoressa. Ho la fissa (familiare) che ci si sfoghi sulle cose, nel senso in delle attività. Nella mia famiglia non parliamo delle nostre cose intime, e ugualmente coi miei amici sono sempre stata in difficoltà, preferisco ascoltare, la confidenza di me si ferma alle lettere, al massimo ad una logorrea confusa della quale poi mi pento! La mia riluttanza riguarda questo, non so se riesco ad aprirmi con la dottoressa. Non è che qui l'abbia fatto così sinceramente.

Con mamma parlavi a ruota libera senza porti problemi...potevi anche dare il peggio del peggio di te!!!tirare fuori tutti i difetti possibili e deprecabili!!aveva sempre la battuta giusta!! cercherò di essere aperta con la dottoressa...solo tutto quello che non dico rimbalza sulla corazza a mo' di logorrea e monologhi di ogni genere! E' l'unico motivo di stress e di tormento, le mie cose intime non le so esprimere...

Vado a bere il caffé.

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Fidati della dottoressa! Con lei puoi parlare a ruota libera di tutto!

Guarda, perché ho la sensazione che non abitiamo nella stessa zona, altrimenti ti darei il recapito del mio psicologo, perché sono sicura che ti saprebbe mettere a tuo agio e ti farebbe ridere anche quando sei incazzata! Forse hai bisogno di un terapista di questo tipo, rispetto magari a uno psicologo che rimane più freddo e distante...

(il problema è che poi rischi di affezionarti troppo, ma questa è un altra storia, non so se hai letto i messaggi miei e di Arley sul tema -_- )

^_^

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esatto, la terapeuta è fredda e questo mi mette tristezza...con le altre persone non arriverò ad una superconfidenza a livello di cose intime però ci mettiamo a scherzare. una volta avevo detto a zia che avevo solo bisogno di scherzare, di distrarmi. non è che prima mi arrabbiavo così tanto. insomma questo atteggiamento l'ho solo qui nel forum e dalla dottoressa, motivo per cui mi chiedevo saggiamente se era il caso di continuare! mi faceva venire tanti pensieri strani. capito capito, mi aprirò con lei, basta, sto zitta. !!

non ho letto i messaggi che dici...ma su che topic sono?

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esatto, la terapeuta è fredda e questo mi mette tristezza...con le altre persone non arriverò ad una superconfidenza a livello di cose intime però ci mettiamo a scherzare. una volta avevo detto a zia che avevo solo bisogno di scherzare, di distrarmi. non è che prima mi arrabbiavo così tanto. insomma questo atteggiamento l'ho solo qui nel forum e dalla dottoressa, motivo per cui mi chiedevo saggiamente se era il caso di continuare! mi faceva venire tanti pensieri strani. capito capito, mi aprirò con lei, basta, sto zitta. !!

non ho letto i messaggi che dici...ma su che topic sono?

I messaggi sono sul topic " E se ci si innamora dello psicologo?" Ormai è una saga, se vuoi farti due risate.. ^_^

Comunque prova a dirlo alla dottoressa che hai bisogno di un approccio più caldo, più affettuoso...può anche darsi che se capisce di non usare l'approccio giusto per te, ti indirizzi verso un suo collega che segue un orientamento in cui conta di più il rapporto umano...Da quel poco che ho capito, ci sono tante scuole diverse in psicologia, alcuni terapisti hanno un approccio più distaccato, altri più "caloroso" ed è giusto che trovi quello giusto per te!

-_-

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La dottoressa ha detto che non so esprimere i miei sentimenti e che non mi è andato mai bene che a casa non si esprimano i propri sentimenti. Voi siete bravi a esprimere i vostri sentimenti almeno qui sul forum!

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La dottoressa ha detto che non so esprimere i miei sentimenti e che non mi è andato mai bene che a casa non si esprimano i propri sentimenti. Voi siete bravi a esprimere i vostri sentimenti almeno qui sul forum!

E t'ha detto anche cosa le fa credere che non sai esprimere i tuoi sentimenti?

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Ho mai detto a qualcuno che non ce l'ho con mio padre, non ce l'ho con nessuno, ma che mi odio a morte e mi odierò sempre per tutti i sensi di colpa che ho nei confronti di mia madre. Voi non potete capire, nessuno può capire, è inutile tutto quello che mi si può dire, io voglio solo distruggermi, e se non distruggo me distruggo gli altri. Volevo riuscire a prendermi almeno cura di me ma mi odiavo troppo e non riuscivo a vivere il dolore perché sentivo che non ne ero degna perché non le ho dato nulla. Dalla dottoressa sono stata odiosa perché volevo distruggermi e basta e poi cosa vuoi che ti dica: "levateli i sensi di colpa". Vi sembra facile ma le voragini le ho ancora. Non volevo prendere psicofarmaci perché so cosa ci farei. Tutto il resto è secondario. Odio pensare a me stessa, volevo riuscire a fare qualcosa per gli altri ma mi odiavo a morte e ancora mi odio a morte e non so perché e come e con quali sentimenti sto andando avanti. Ogni tanto mi veniva e mi viene in mente come mia madre che mi perdona e che dice: la cosa migliore che puoi fare è amarti per quello che sei e stare vicina a papà. Papà mi giudicava male per quello non riuscivo ad avvicinarmi a lui, ed era fuori di testa, colpe su altre colpe, per quello vuoti mentali ecc. Con la dottoressa mi sono collezionata altro veleno da sola. Non mi sento degna di continuare la mia esistenza, tutte le parole che non ho detto a mamma. Tutto ciò che non ho fatto per lei. Pregavo Dio perché mi perdonasse, ma voglio solo andare all'inferno, io non so come espiare queste colpe, io so che la mia anima sarà persa per sempre per tutto il male che ho fatto a mamma.

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anche se non ti conosco e non conosco la tua storia, io sono sicura di una cosa:

tu non hai fatto del male a tua mamma

tu non hai fatto del male a tua mamma

tu non hai fatto del male a tua mamma

La dottoressa ti aiuterà ma pochi mesi sono troppo poco tempo, devi avere tanta tanta pazienza, lo so che è dura ma non ti arrendere!

:LOL:

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Beh... per farti capire ti fai capire eccome!

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...la cosa migliore che puoi fare è amarti per quello che sei...!

Ti hanno mostrato la via ma ti sei voltata.

...Papà mi giudicava male...!

Per il suolo che hai calpestato oggi, il male non esiste, perchè dovrebbe esistere per te?

...Non mi sento degna di continuare la mia esistenza...!

Solo quando si è in un vicolo cieco si possono scorgere le fenditure nei muri.

...tutte le parole che non ho detto a mamma...

...io so che la mia anima sarà persa per sempre...!

Oltre quelle fenditure ci sono tutte le parole che non hai detto e la tua anima.

Se riuscirai a portarmi quest'ultima io te la guarirò, se non ci riuscirai allora essa è già in pace.

Come posso mostrarti o dirti altro se non ti togli quella benda dagli occhi e quei tappi dalle orecchie?

Vorrei provare a darti una mano ma senza avere la presunzione di riuscirci davvero: a volte non so aiutare nemmeno me stesso, ora vorrei provare a fare un tentativo con te, se vuoi ascoltarmi bene altrimenti fa lo stesso...

Mi paragono ad un violinista autodidatta che suona al pubblico per la prima volta, finora ho composto melodie solo per me stesso, non so come potranno sembrarti alle tue orecchie ma posso dirti che io le ho apprezzate, altrimenti non sarei qui a suonarti le loro note…

Potrei cominciare dicendoti che la sofferenza non esiste, ma così facendo salterei tutto un sentiero da percorrere senza che tu comprenda davvero il perché: non si può costruire una casa dal tetto senza prima affondare nel terreno delle solide fondamenta.

Prova a cercare nel mondo questa sofferenza, dove si nasconde? Sotto il divano del salotto? Dietro alla siepe nel giardino? Una volta che l’avrai trovata, tagliale la testa, falle una foto e posta sul forum l’immagine del tuo trofeo… Magari fosse così semplice: questo non succederà perché la sofferenza non sta da nessuna parte, è “solo” dentro di te!

Io ti consiglierei di fare quanto segue: una volta che sarai pronta siediti da qualche parte, magari in un posto dov’è situato un orologio a parete o qualcosa che faccia un rumore su cui tu possa concentrarti, sottolineo che bisogna davvero volerlo per cominciare. Ora concentrati sul ticchettio dell’orologio, piano piano ascolta i suoi battiti e comincia a farti assurde domande come per esempio: “Chissà questo suono cosa pensa di me?” oppure “Questo suono lo sto sentendo davvero o è solo finzione?” oppure ”Dove inizia e dove finisce questo suono?”

Sono domande a cui non troverai risposte se queste ultime le ricercherai al di fuori di te stessa! Come la sofferenza esse sono dentro di te, molti guardano gli oggetti con la mente senza guardare con gli occhi, la mente vela la realtà con i preconcetti che vi sono stati inculcati. La mente è la nostra più grande nemica ma allo stesso tempo la si può trasformare nella nostra più grande alleata.

Lentamente dovresti accorgerti che mentre ti poni quelle assurde domande non stai più pensando ad altro, ti sta prefiggendo la meta di rispondere e basta.

Qui scatta il ragionamento successivo: una volta trovata una risposta che ti può soddisfare pensa come se tu fossi il ticchettio che stai sentendo, come reagiresti di fronte alla tua situazione attuale? Quale sarebbe il tuo stato d’animo? (ti stai ponendo al di fuori dei tuoi pensieri, essi non sono la vera te stessa!) Non lo potresti mai capire perché non possiederesti un intelletto ed è qui che la mente si trasforma nella nostra più grande alleata: il ticchettio che sentiamo non sa che non sta soffrendo perché non ha mente (come può godere/soffrire del suo stato?), noi che abbiamo la mente possiamo capire che mentre ci immergiamo in quel ticchettio tutto il resto scompare e non stiamo soffrendo (solo leggendo quello che ho scritto dovresti già sentire gli effetti di cui parlo perché sei immersa nella lettura). Il primo passo per stare bene è cominciare a soffrire, il secondo è trovare la causa, il terzo è sorpassare la causa col metodo che ho descritto (ce ne sono tanti, io ti ho mostrato una goccia dell’oceano), il quarto passo non lo farai perché sarai seduta a riposare per la dura battaglia che hai vinto. E’ molto difficile fare questo giochetto, eppure con la volontà ci si può riuscire: una volta padroneggiato ciò, non pensare di aver sconfitto la sofferenza, essa tornerà, ma forse la prossima volta avrai addosso l’armatura della volontà, la prossima volta ancora potrai proteggerti con lo scudo dell’imparzialità, la prossima volta ancora la sofferenza si scontrerà con le mura della vera realizzazione saldamente ancorate al terreno della tua mente, tu nemmeno te ne accorgerai. A quel punto meriteresti una sberla!

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...Sto lavorando e non ho bisogno di dimostrarlo, mi diverto anche a perdermi ogni tanto!

Stanotte ho sognato che trovavo un mazzo di chiavi e con quella giusta aprivo la porta della sua casa.

Dopo aver guardato dentro di me e non aver trovato riconoscimento per il mio lavoro scelsi l'autodistruzione e la distruzione ed ho sfidato Dio a darmi la prova che poteva salvarmi, che doveva salvarmi.

Non sono mai servite a niente le parole di nessuno tranne la sua luce...

stai imboccando la via ma fai attenzione, non seguire le orme di chi prima di te si è incamminato, potrebbero portarti in un luogo in cui tu non ti identifichi, capisco che freni le parole perchè sarebbe un eterno circolo vizioso e con questo stai cominciando ad indossare i suoi panni, ora devi accorgerti che quella luce è sempre stata lì, se non avessi conosciuto così a fondo il buio non l'avresti mai aprezzata come la stai apprezzando ora. non darti mai tregua, la vita non è quiete ma movimento e tu devi armonizzare il movimento con la tua quiete così da viaggiare con lui tenendolo per mano. non voglio dargli un nome perchè significherebbe limitarlo, contrapponi a quel vento la tua maestria di immergerti in esso e vedrai che non è esso che ti sospinge ma sei tu dargli una consistenza, non sei tu che nasce in lui, ma è lui che nasce in te, tu sei creatrice di quel vento, tu sei creatrice di quella luce... tutto il resto è alienate, tutto il resto è futile...

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Lui non è qui per tenere la mano di nessuno, ma per scagliare fulmini. Io credo che non sarò l'unica ad esser privilegiata di un'esperienza simile.

Lascio questo perché mi interessa solo questo: spero che possa conoscerlo anche tu un giorno! sta attento però, perché è dotato di una poesia sublime quanto di un'ironia feroce. Non si avvicina al divino questo?

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ti ho preparato il pranzo, ti ho messo le posate in mano, ti ho spalancato la bocca, se non hai fame non posso obbligarti a mangiare. ho donato il cibo della liberazione a chi era già sazio di sofferenze. Chi mangia da questo piatto è perchè ha davvero fame.

non posso dirti altro..... speravo di averti dato una piccola speranza almeno...... e soprattutto spero che tu stia meglio un giorno.... ci rincontreremo dove non servono parole, gesti o azioni per farsi capire... addio...

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Ho visto che avevi già letto, spero che tu abbia capito quello che intendevo, sennò non importa! Grazie comunque, c'è già chi mi ha preparato il pranzo, mi ha messo le posate in mano e mi ha spalancato la bocca, ci sono le persone che sanno donare il cibo della liberazione. Grazie per le tue intenzioni, vale quello che ti scrissi alla fine del messaggio precedente, vieni qui a farmi una battuta la prossima volta, prendimi in giro. Sei stato gentile, ma la risata di mia madre mi illumina di più, non è una questione di ottusità nei tuoi confronti. Aveva ed ha ancora un sapore di semplicità e di sapienza che nient'altro riuscirà a darmi. Abbi pazienza se non ti ho colto come desideravi, o se ritieni che sia stato così, buona fortuna.

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Esdra, se un giorno ti verrà lo sghiribizzo di cambiare avatar, prova questo!

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ahahah!! ci avevo pensato!!! peccato che nella realtà non so essere così!!! Meglio un leone comunque, dopo aver fatto il cammello per tutti questi anni credo sia l'ideale. Saluto il mio angelo costude!

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Ma se vi scrivo che ho scritto tutti questi post con il corpo apatico quanto contratto e il viso impassibile, non vi viene un dubbio?

Se mi buttano sale in zucca ed io lo sputo fuori, cosa si può supporre?

E' stata una fortuna una zia che ha lavorato nei manicomi ed ha visto la differenza tra un alientato un idiota un simulatore e un vittimista, così ha saputo da che parte prendermi, una su mille, no?

Non esisteva neanche la sofferenza, era inutile parlare di dolore, quando sei alienato non hai più il cuore. Ti torna ogni tanto, con una grande voragine senza parole, lì ti senti umano come gli altri, non ti senti da solo, ma non hai più la ragione, anche se senti di nuovo un contatto con te stesso.

Se uso i toni che uso è perché dopo quel massacro mi è passata la voglia di esser simpatica o pensare agli altri col cuore, poi non riesco proprio a dire quello che penso.

Passo e chiudo definitivamente, ora vado per la mia strada, grazie a chiunque abbia scritto!

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Sei troppo dura con te stessa, Esdra. Dalle cose che scrivi non dai l'impressione di essere alienata, nè vittimista nè tantomeno idiota,

ma di essere una persona che sta affrontando un forte dolore e reagendo. L'apatia, i momenti di sconforto e quelli di rabbia alternati

magari a momenti di dolcezza in modo solo apparentemente contraddittorio, e tutte queste cose qui, non sono cose strane, penso, ma

anzi sono sintomi di vitalità.

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Adesso sto preparando geografia, religioni del mondo antico e letteratura latina, e vedo di infilarcene un altro sennò rimango troppo indietro!!

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Bei mattoni! Che facoltà è? Lettere?

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