mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 battuta appunto... io ho detto , così ci capiamo , che lei spesso mi da del santone...inteso come guru..., tu mi hai detto "chissa cosa intende",,,, io volevo risponderti che io intendevo il suo significato palese, se poi intedesse altro, non è un problema mio ma di lei che dice "terra" ma intende "luna"... ma adesso ci siamo chiariti..no?:-) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 battuta appunto...io ho detto , così ci capiamo , che lei spesso mi da del santone...inteso come guru..., tu mi hai detto "chissa cosa intende",,,, io volevo risponderti che io intendevo il suo significato palese, se poi intedesse altro, non è un problema mio ma di lei che dice "terra" ma intende "luna"... ma adesso ci siamo chiariti..no?:-) Ah... quindi non è per via dei compromessi, ma anche lei ti prende in giro perché fai il santone. Emmipareva d'aver inteso bene!! Tua moglie è una santa! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 A parte l'aspetto folkloristico, che secondo gli ambienti aumenta o fa perdere credibilità, ci sono santoni e santoni. Da mio credo che ci sia da imparare e da seguire spunti interessanti per riflettere. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 vedi lei si innervosisce parecchio quando davanti ad alcune difficoltà non reagisco come reagirebbe un essere umano dice lei! poi però di solito , a tempo debito si ricrede e mi chiede come diavolo facessi a capire alcuni aspetti secondo lei inspiegabili.... ma non è capacità è semplice mancanza di identificazione con "la scena".... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 A parte l'aspetto folkloristico, che secondo gli ambienti aumenta o fa perdere credibilità, ci sono santoni e santoni. Da mio credo che ci sia da imparare e da seguire spunti interessanti per riflettere. Beh, l'ambiente ora è in generale favorevole all'atteggiamento da santoni. E' come se fosse predisposto, non so se mi spiego... Tende a dare ragione. L'importanza del lato folkloristiko sull credibilità non penso che dipenda molto dall'ambiente. Cioè, un po' si, ma non poi tanto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 la credibilità dipende dai fatti....non dall'ambiente...almeno se non inizialmente... dici che l'ambiente è ora tendenziale a tale atteggiamento, bhe sarà che io vedo odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione in ogni dove,...e non mi pare molto prolifero di santoni, magari ce ne fossero più di egoisti......se pur lo sono anche loro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 la credibilità dipende dai fatti....non dall'ambiente...almeno se non inizialmente...dici che l'ambiente è ora tendenziale a tale atteggiamento, bhe sarà che io vedo odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione in ogni dove,...e non mi pare molto prolifero di santoni, magari ce ne fossero più di egoisti......se pur lo sono anche loro. La credibilità dipende dai fatti? Sarà, a me pare che di questi tempi appena qualcuno si appella ai fatti viene accerchiato da persone che vedono solo odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione in ogni dove, indiscriminatamente e senza nutrire alcun dubbio sulla propria capacità di giudizio, e che hanno l'impulso a trasportare tutto sull'inutile piano dalla predica, spesso denigratoria, contro odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione... (hai presente i samtoni? ). Lontano dai fatti. Poi finiscono anche per avere ragione... bella forza! Dopo 215 volte che dici "quanta rabbia!" ad una persona, magari un po' di rabbia la provochi anche... (hai presente Martinè con Tex e Giusy?). Ma quello non è avere ragione, è prendersela, ed è un tipo di ragione che vale quel che vale... cibo per l'ego, e poco più. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 un ambiente può essere la comunicazione on line in sè, un altro, il fatto che si giri intorno alla psicologia, e che ci possa essere o meno una certa preferenza per il positivismo e per l'approccio scientifico, più che per quello filosofico o religioso un altro aspetto può legato al singolo topic un altro aspetto, legato allo stile di scrittura dei participanti, che mediamente frequentano questo forum, e così via ambientando... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 Riuscite a essere voi stessi? Voi stessi, voi stessi? Senza badare al giudizio degli amici, dei familiari.Accettate qualche compromesso sul vostro comportamento pur di star bene con gli altri? Ciao Sirena; essere me stesso me stesso non è sempre un interpretazione di come dovrei essere? Nel senso che se gia premettiamo di dover essere qualcosa, nella nostra mente si materializzara un modello a cui aderire, esso non corrisponderà mai al gesto spontaneo che l'emozione provoca. Io credo che sia più utile comprendere le emozioni che sentiamo e agire subito dopo averle elaborate. Per una corretta elaborazione, necessita educazione emozionale che, se non è stata impartita fin dai primi anni di età, creerà in noi (nel migliore dei casi) una confusione per quello che sentiamo e non comprendiamo, nel peggiore dei casi non sentiremo emozioni, quell'afasia emozionale che permette ad una mano di lanciare un sasso dal cavalcavia, così per noia, e qualcuno li sotto muore. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 un ambiente può essere la comunicazione on line in sè,un altro, il fatto che si giri intorno alla psicologia, e che ci possa essere o meno una certa preferenza per il positivismo e per l'approccio scientifico, più che per quello filosofico o religioso un altro aspetto può legato al singolo topic un altro aspetto, legato allo stile di scrittura dei participanti, che mediamente frequentano questo forum, e così via ambientando... Mmmmm... non so, personalmente non trovo grandi differenze con l'ambiente esterno al forum. L'ambiente è quello, la società nella quale si vive, che viene riprodotta un po' in tutti gli ambiti che si frequentano (sia fisicamente che attraverso i mezzi di comunicazione). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 La credibilità dipende dai fatti? Sarà, a me pare che di questi tempi appena qualcuno si appella ai fatti viene accerchiato da persone che vedono solo odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione in ogni dove, indiscriminatamente e senza nutrire alcun dubbio sulla propria capacità di giudizio, e che hanno l'impulso a trasportare tutto sull'inutile piano dalla predica, spesso denigratoria, contro odio, rabbia, ansia, egoismo, ambizione... (hai presente i samtoni? ). no nc'è bisogno di giudicare per vederela rabbia, l'ansia , l'egoismo o l'ambizione.... se uno ti dice voglio avere successo è ambizioso, non è un giudizio... se uno ti dice voglio la mia felicità è un egoista, non è un giudizio, se uno dice odio una determinata cosa, odia non è un giudizio dirlo... Lontano dai fatti.Poi finiscono anche per avere ragione... bella forza! Dopo 215 volte che dici "quanta rabbia!" ad una persona, magari un po' di rabbia la provochi anche... (hai presente Martinè con Tex e Giusy?). Ma quello non è avere ragione, è prendersela, ed è un tipo di ragione che vale quel che vale... cibo per l'ego, e poco più. bhè ma questo pur essendo corretto cosa c'entra....?! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 Ciao Sirena; essere me stesso me stesso non è sempre un interpretazione di come dovrei essere?Nel senso che se gia premettiamo di dover essere qualcosa, nella nostra mente si materializzara un modello a cui aderire, esso non corrisponderà mai al gesto spontaneo che l'emozione provoca. Io credo che sia più utile comprendere le emozioni che sentiamo e agire subito dopo averle elaborate. Per una corretta elaborazione, necessita educazione emozionale che se non è stata impartita fin dai primi anni di età, creerà in noi (nel migliore dei casi) una confusione per quello che sentiamo e non comprendiamo, nel peggiore dei casi non sentiremo emozioni, quell'afasia emozionale che permette ad una mano di lanciare un sasso dal cavalcavia, così per noia, e qualcuno li sotto muore. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 no nc'è bisogno di giudicare per vederela rabbia, l'ansia , l'egoismo o l'ambizione....se uno ti dice voglio avere successo è ambizioso, non è un giudizio... se uno ti dice voglio la mia felicità è un egoista, non è un giudizio, se uno dice odio una determinata cosa, odia non è un giudizio dirlo... Beh, personalmente non ho pregiudizi verso i giudizi, ma questi sono giudizi. Se uno dice che odia una determinata cosa, è chiaro che esprime un sentimento di odio, o comunque di non apprezzamento espresso con parole forti... però capirai anche tu (foooorse) che se Uno dice "odio le anguille marinate", e un Altro lo sente e lo usa come conferma del tanto odio che vede in giro, e magari si sente pure di intervenire a sedarlo, forse c'è la possibilità che Altro abbia un po' estremizzato il concetto di odio e travisato il senso e i limiti dell sue ambizioni da missionario. Nella sua testolina magari va contro l'odio, ma nei fatti è un po' provocatorio! Può anche provocare odio tanto distruttivo quanto meritato, alla lunga! bhè ma questo pur essendo corretto cosa c'entra....?! Boh... vedi sopra. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 cio che dici è gisto, ma lo abbini a cose che per me ( giudizio) sono fuori luogo... cmq ti prego nel caso quando accade...fammelo notare, perchè io non lo vedo! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 cio che dici è gisto, ma lo abbini a cose che per me ( giudizio) sono fuori luogo...cmq ti prego nel caso quando accade...fammelo notare, perchè io non lo vedo! Mi investi di un compito abnorme. E' una cosa che non so fare! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 allora hai notato cio che dici oppure fantasticavi???? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 Non ho detto che non sono in grado di notarlo, ma che non sono in grado di farlo notare (che è ciò che m'hai chiesto). Hai qualche problema nell'identificazione del soggetto, vero? L'ho notato altre volte, anche in questa discussione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 ci puoi provare per me,,,,a farmelo notare:-)..... sull'identificazione forse hai ragione non riesco proprio a seguirla,,,.la trovo stana....ahhahahh Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 ci puoi provare per me,,,,a farmelo notare:-).....sull'identificazione forse hai ragione non riesco proprio a seguirla,,,.la trovo stana....ahhahahh Probabile che sia proprio questa tua difficoltà a rendere arduo, se non impossibile, il compito. Prova a superarla, poi non ce ne sarà bisogno che qualcuno ti faccia notare le cose... le noterai da te. (Non ti preoccupare, non è una cosa impossibile e nemmeno un problema raro: basta solo sgonfiarsi un po', e si torna a distinguere l'io dal tu, dal lei, dal voi e dal loro. E' il gonfiore che copre i confini, dando la falsa impressione di farli scomparire...). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 Probabile che sia proprio questa tua difficoltà a rendere arduo, se non impossibile, il compito.Prova a superarla, poi non ce ne sarà bisogno che qualcuno ti faccia notare le cose... le noterai da te. (Non ti preoccupare, non è una cosa impossibile e nemmeno un problema raro: basta solo sgonfiarsi un po', e si torna a distinguere l'io dal tu, dal lei, dal voi e dal loro. E' il gonfiore che copre i confini, dando la falsa impressione di farli scomparire...). ti sei offeso? Non era mia intenzione.....nel caso scusa.... mi spiace che tu dica certe cose....ma vabbè, se le pensi. Io esco dal discorso,,,,,,bye Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 febbraio 2008 E' definitivamente... compromesso. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 5 febbraio 2008 Ciao Sirena; essere me stesso me stesso non è sempre un interpretazione di come dovrei essere? caro Datango, hai centrato il pallino nero nel centro del bersaglio.....voler essere se stessi altro non è che adeguarsi ad un immagine che noi abbiamo creato e che non è verità.... ognuno è sempre Se stesso, o meglio non può anche volende essere diverso, può pensare una cosa è farne un'altra...ma alla fine chi non lo fa? puoi voler essere in modo invece poi regire diversamente , ma chi è che non lo fa? solo seguendo sempre la verità, riferirla, adeguarsici, osservandola, cercando sempre di non scostarci, evitare di pensare a cosa non si sa, evitare di dire cosa si presume e cosa non serve, essere veri insomma,,,,, Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Trixy 0 Share Inserita: 5 febbraio 2008 caro Datango, hai centrato il pallino nero nel centro del bersaglio.....voler essere se stessi altro non è che adeguarsi ad un immagine che noi abbiamo creato e che non è verità....ognuno è sempre Se stesso, o meglio non può anche volende essere diverso, può pensare una cosa è farne un'altra...ma alla fine chi non lo fa? Credo che ciò che dici sia giusto..però il senso del topic secondo me era proprio quel non dire o non fare ciò che si desidera per gli altri..o perchè si ha paura del loro giudizio, o per proteggerli, o per qualsiasi altra "paranoia" nostra. E come giustamente hai detto è vero che a volte per forza di cose si deve fare ma la differenza ritengo che sia nella quantità delle volte ed in ciò che si prova quando si reprime un pensiero o un azione. Cioè..se io in una giornata penso 100 cose e ne vorrei fare altrettante e poi per "gli altri" sto sempre lì a tapparmi la bocca e a stare ferma in quel momento sento che mi sto autocensurando quindi in me nasce disagio, non è una cosa che vivo bene. Mentre è ovvio che quando voglio mandare a quel paese il vicino di casa e non lo faccio perchè alla fin fine di lui non me ne frega più di tanto ed evito la litigata non proverò lo stesso disagio perchè quel reprimere è "funzionale" se vuoi al mio quieto vivere. Ma se quel vicino invade la mia vita in modo importante ed io non riesco a dirgli nulla quindi subisco e basta allora mi rendo conto di stare reprimendo un aggressività che in realtà dovrei esprimere per vivere bene. Non so se mi sono spiegata.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 5 febbraio 2008 Credo che ciò che dici sia giusto..però il senso del topic secondo me era proprio quel non dire o non fare ciò che si desidera per gli altri..............perchè quel reprimere è "funzionale" se vuoi al mio quieto vivere. Certo che ti sei spiegata, però il punto è proprio questo: l'empasse creata dalla mancata comprensione dell'emozione. Se reprimi un gesto sociopatico/psicopatico è perchè in te è presente un educazione che addomestica il gesto, che altrimenti sarebbe compulsivo. Ben altra storia è quando addomestichiamo un gesto per confermare un ruolo inutile, questa secondo me è una maleducazione che sdoganiamo col nome "cordialità", in essa è presente il bravo bambino o la brava bambina che appiattiscono la loro espressività a favore del famigerato quieto vivere . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 5 febbraio 2008 Mentre è ovvio che quando voglio mandare a quel paese il vicino di casa e non lo faccio perchè alla fin fine di lui non me ne frega più di tanto ed evito la litigata non proverò lo stesso disagio perchè quel reprimere è "funzionale" se vuoi al mio quieto vivere.Ma se quel vicino invade la mia vita in modo importante ed io non riesco a dirgli nulla quindi subisco e basta allora mi rendo conto di stare reprimendo un aggressività che in realtà dovrei esprimere per vivere bene. Non so se mi sono spiegata.. bhè ma evidentemente te stessa non è il tipo da fare litigi... non fare compromessi non significa adeguare le azioni ai pensieri, ma bensi adeguare pensieri ed azioni al proprio essere.....che è ben diverso.... allora mi devo fare tutte quelle buone perchè lo penso, per essere me stesso? No non devo pensarlo, comprendendone la assurdità! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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