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Integrazione e conformismo (era "in memoria del defunto topic autogestione")


juditta

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e per chi non si sa integrare ?.

è questo il problema..

ma nn è un problema, se uno sceglie consapevolmente di restare solo!

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ma nn è un problema, se uno sceglie consapevolmente di restare solo!

infatti.. esatto.

il problema nasce se uno caparbiamente vuole per forza essere qulacosa di diverso da se.

ed è quello che facciamo un po tutti in verità pur senza rendercene mai conto pienamente.

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ma nn è un problema, se uno sceglie consapevolmente di restare solo!

ma sei sicura che sia una scelta consapevole? o che non sia un modo per dirsi "non è vero che non mi so rapportare agli altri! è una mia scelta, che ve credete?"

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è la stesa cosa o ti coatti da solo o ti coattano gli altri . e sempre un procedimento coatto .. che va contro la propria personalità .

mi dispiace ma allora avevo capito bene..

su questo tema la vediamo in modo proprio diverso.. : )

Aspèèèè stai a fa un ammucchiata coatta ^_^ .

Da quello che so la coazione ha luogo quando non essendo capaci di elaborare le nostre percezioni sensitive veniamo agiti da esse. Acquisire gli strumenti per elaborare, questo è quello che fai quando lavori su te stesso, è grazie a questa capacità che riusciamo a frapporre una pausa tra la sensazione e l'azione.

La razza umana si distingue dagli altri animali proprio per la capacita di elaborare le emozioni...sfortuna vuole che oltre ai vantaggi hai anche uno svantaggio, diventi consapevole che in un arco di tempo più o meno prestabilto morirai, cosa che genera una "discreta" angoscia, angoscia che possiamo rimuovere o affontare vivendo la nostra tragedia.

Andare contro la propria personalità secondo me corrisponde al rendersi indifferenti ai propri meccanismi, nell'idea di sfuggire all'angoscia, con la ben magra consolazione che polvere sei e polvere tornerai.

Modificato: da datango
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ma sei sicura che sia una scelta consapevole? o che non sia un modo per dirsi "non è vero che non mi so rapportare agli altri! è una mia scelta, che ve credete?"

ma rapportarsi agli altri ed essere integrato con la società sono due concetti ben diversi..

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ti puoi rapportare anche se non sei integrato. .

Se non sei integrato con quale Leftfield ti rapporti? io credo con quello che ti sei (in realtà ti hanno) appiccicato addosso

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allora sostituisci rapportarsi (troppo vago) con rapportarsi costruttivamente.

perchè se mi rapporto solo conflittualmente con gli altri e con la società in generale...forse allora tanto vale che me ne vado su un eremo in montagna.

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allora sostituisci rapportarsi (troppo vago) con rapportarsi costruttivamente.

perchè se mi rapporto solo conflittualmente con gli altri e con la società in generale...forse allora tanto vale che me ne vado su un eremo in montagna.

no secondo me sostituisce il rapportarsi con una personalità frammentata (perchè proiettiva) e rapportarsi dopo aver rimesso insieme li cocci (rimangiandoti quello che hai proiettato all'esterno).

P.S.: La proiezione è una coazione

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Se non sei integrato con quale Leftfield ti rapporti? io credo con quello che ti sei (in realtà ti hanno) appiccicato addosso

stiamo parlando di integrazione con la società datango . non scantonare ..

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allora sostituisci rapportarsi (troppo vago) con rapportarsi costruttivamente.

perchè se mi rapporto solo conflittualmente con gli altri e con la società in generale...forse allora tanto vale che me ne vado su un eremo in montagna.

immagina durante il fascismo un partigiano che se ne va sulla montagna.. comunque si sta rapportando con la società del suo tempo..

e lo fa nel modo migliore.

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a parte che mischiare psicologia e politica all'interno di questo discorso è una forzatura.

secondo...il partigiano non era un individio isolato, ma faceva parte di un gruppo, di una parte della società (ampia) che lottava contro la dittatura.

se non fosse stato in grado di integrarsi...non si sarebbe integrato neanche in quel sotto-gruppo o piccola società!

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a parte che mischiare psicologia e politica all'interno di questo discorso è una forzatura.

secondo...il partigiano non era un individio isolato, ma faceva parte di un gruppo, di una parte della società (ampia) che lottava contro la dittatura.

se non fosse stato in grado di integrarsi...non si sarebbe integrato neanche in quel sotto-gruppo o piccola società!

integrarsi con la società . .è un concetto molto preciso . vuol dire conformismo..

e il conformismo sappiamo dove va a finire..

quindi la politica centra eccome. .

la destra dilaga proprio per questo concetto diffuso per cui dobbiamo tutti integrarci con una ipotetica società ..

la psicologia ci insegna invece prorpio a combattare questo fenomeno .

e cercare nel proprio piccolo di affermare la propria personalità fregandosne degli schemi sociali .

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attenzione! questa è la TUA definizione di integrazione.

tienilo bene presente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Integrazione_(scienze_sociali)

Nelle scienze sociali, il termine integrazione indica l'insieme di processi sociali e culturali che rendono l'individuo membro di una società.

mentre http://it.wikipedia.org/wiki/Conformismo

Il termine conformismo indica una tendenza a conformarsi ad opinioni, usi e comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmente prevalenti.

sono due cose diverse!

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essere membro di una società non implica per forza il conformismo.

certo può essere la strada più "agevole" soprattutto per le personalità più deboli...ma non è l'unico modo possibile per integrarsi.

poi se la dobbiamo buttare in politica mi tiro fuori al volo. che da persona di sinistra vedo quanto conformismo c'è nella sinistra che davvero lasciamo perdere...

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attenzione! questa è la TUA definizione di integrazione.

tienilo bene presente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Integrazione_(scienze_sociali)

Nelle scienze sociali, il termine integrazione indica l'insieme di processi sociali e culturali che rendono l'individuo membro di una società.

mentre http://it.wikipedia.org/wiki/Conformismo

Il termine conformismo indica una tendenza a conformarsi ad opinioni, usi e comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmente prevalenti.

sono due cose diverse!

integrarsi in una società prevede il conformarsi ad essa.

cioè assumerte i comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmete prevalenti.

se non ti conformi . sei escluso.. radiato . emarginato.

l' idea di poter far parte di una società senza conformarsi ad essa è fantascientifico .

sono due momenti dello stesso processo.

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integrarsi con la società . .è un concetto molto preciso . vuol dire conformismo..

e il conformismo sappiamo dove va a finire..

quindi la politica centra eccome. .

la destra dilaga proprio per questo concetto diffuso per cui dobbiamo tutti integrarci con una ipotetica società ..

la psicologia ci insegna invece prorpio a combattare questo fenomeno .

e cercare nel proprio piccolo di affermare la propria personalità fregandosne degli schemi sociali .

la società non è ipotetica. è la realtà in cui tutti siamo immersi integrati o meno. volenti o nolenti.

a meno di non andare da soli in un eremo. da soli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_(sociologia)

Una società è l'insieme organizzato da individui (società umana) o di animali (società animale) che condividono fini e comportamenti e si relazionano congiuntamente per costituire un gruppo o una comunità.

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la società non è ipotetica. è la realtà in cui tutti siamo immersi integrati o meno. volenti o nolenti.

a meno di non andare da soli in un eremo. da soli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_(sociologia)

Una società è l'insieme organizzato da individui (società umana) o di animali (società animale) che condividono fini e comportamenti e si relazionano congiuntamente per costituire un gruppo o una comunità.

sto discorso fatto nel 1930 per esempio .. come si applica ?.

la dittatura è sempre in agguato.

spesso .. l' individuo deve distaccarsi dalla società per salvaguardare la propria dignità e la propria libertà..

e deve cercare di autoaffermarsi alla società stessa in quanto tale.

cioè è il mondo che deve accetare l' individuo non il contrario.

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qui dimentichiamo che la maggior parte degli utenti

hanno dei problemi e nn possono soddisfare i parametri

che esigono certe persone. queste persone secondo me

sono quelli che descriminano di piu'

perche' credono in un mondo inesistente od un mondo che piace solo

a loro e nn c'e' spazio per nessun altro....questo e' campanilismo

oltre che chiusura mentale. e' strano pero' , le stesse persone che si lamentono

della litigiosita' del forum sono i primi che infestano il forum con

commenti fuori luogo contro qualcuno (senza nominarli)

ed incoraggiano altri ad emaginarli per soddisfare il propio ego.

IL FORUM APPARTIENE A TUTTI E NN MI SON MAI PIACIUTE LE TESSERE

PER ESSERE SOCI .... IL MONDO TELEMATICO E' VASTO....PERCIO...

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integrarsi in una società prevede il conformarsi ad essa.

cioè assumerte i comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmete prevalenti.

se non ti conformi . sei escluso.. radiato . emarginato.

l' idea di poter far parte di una società senza conformarsi ad essa è fantascientifico .

sono due momenti dello stesso processo.

ti dimostro subito perchè non è così...

nella società italiana attuale l'idea politica prevalente (hanno vinto abbondantemente) è la destra.

ma comunque esiste la sinistra e le persone che hanno idee politiche di sinistra. oltre a partiti minori.

le persone che non sono conformate alla maggiranza votando un partito minore...non è che non sono socialmewnte integrate. ne più che meno delle persone che votano il partito prevalente. alcune saranno integrate, altre no.

quindi vedi che la politica ha ben poco senso in questo discorso?

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, le stesse persone che si lamentono

della litigiosita' del forum sono i primi che infestano il forum con

commenti fuori luogo contro qualcuno (senza nominarli)

ti faccio notare che è quello che stai facendo tu adesso. lanci accuse senza nominare chi stai accusando.

e allora guardiamoci tutti la nostra trave nel nostro occhio.

piuttosto che cercare la pagliuzza nell'occhio altrui

(ho messo in grassetto alcune parole per sottolineare che coinvolgo me stessa in questo invito)

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infatti.. esatto.

il problema nasce se uno caparbiamente vuole per forza essere qulacosa di diverso da se.

ed è quello che facciamo un po tutti in verità pur senza rendercene mai conto pienamente.

io vedo che l'uomo si uniforma per essere accettato. L'uomo trova sicurezza nell'appartenere, nel sapere cosa deve pensare, che gusti deve avere...

l'uomo da importanza ai pareri altrui....

se un uomo vivesse per se e per i suoi gusti, probabilmente sarebbe accettato ed integrato comunque, ma non è il fatto in se il problema...il problema è il nostro pensiero e il suo movimento....

noi desideriamo , è ogni desiderio appartiene al conosciuto dunque non possiamo desiderare altro che non qualcosa che già esiste, il pensiero (noi) siamo sicuri solo se ci muoviamo in questo ambito....solo le grandi menti superano tutto cio e sono originali.....la maggior parte di noi è un uomo si seconda mano, per gusti, scelte di vita........

l'unico modo per non subire la società è comprendere il desiderio....anche chi fa il newage, lo strano , il particolare, l'estremista, il moderno, quello fuori dalla società, anche lui segue un modello che nasce anch'esso dal passato, dalla società da qualche esempio....

io credo si possa vivere nella società, interagire con essa senza subirla, ma slo una possibilità...capire se stessi

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