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Integrazione e conformismo (era "in memoria del defunto topic autogestione")


juditta

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concludo con un esempio di realtà...

io non sono cio che penso di esprimere in questa conversazione

e non sono nemmeno il motivo per cui comunico (tutti movimenti dell'ego)

ma sono il rapporto con la discussione.....posso essere rabbia, amore, gioia, ecc...tu adesso cosa sei?

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concludo con un esempio di realtà...

io non sono cio che penso di esprimere in questa conversazione

e non sono nemmeno il motivo per cui comunico (tutti movimenti dell'ego)

ma sono il rapporto con la discussione.....posso essere rabbia, amore, gioia, ecc...tu adesso cosa sei?

Scusa un attimo nonna... :Just Kidding:

Bravo Mimmo, quello che sei tu è il rapporto con la discussione, quindi sei quello che esprimi in quel momento, dopo averlo sentito ed elaborato a livello emotivo, il quale rimbalzando su uno specchio (l'interlocutore) poi ritorna indietro e, se ne hai le capacità, lo puoi afferrare.

Al momento, dal mio punto di vista (aria fritta), le tue capacità di ricezione andrebbero sviluppate.

Puoi farlo o meno (come ti ho sempre ripetuto) questo sta a te e alla tua capacità di metterti in discussione.

P.s.: io la considero un po tutta aria fritta anche quella che può aver detto Krishnamurti sicchè.

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Scusa un attimo nonna... :Just Kidding:

Bravo Mimmo, quello che sei tu è il rapporto con la discussione, quindi sei quello che esprimi in quel momento, dopo averlo sentito ed elaborato a livello emotivo, il quale rimbalzando su uno specchio (l'interlocutore) poi ritorna indietro e, se ne hai le capacità, lo puoi afferrare.

Al momento, dal mio punto di vista (aria fritta), le tue capacità di ricezione andrebbero sviluppate.

Puoi farlo o meno (come ti ho sempre ripetuto) questo sta a te e alla tua capacità di metterti in discussione.

P.s.: io la considero un po tutta aria fritta anche quella che può aver detto Krishnamurti sicchè.

ovviamente noi consideriamo cio che viviamo nel rapporto, ovviamente tutto dipende dalla capacità di afferarla....

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ti faccio notare che è quello che stai facendo tu adesso. lanci accuse senza nominare chi stai accusando.

e allora guardiamoci tutti la nostra trave nel nostro occhio.

piuttosto che cercare la pagliuzza nell'occhio altrui

(ho messo in grassetto alcune parole per sottolineare che coinvolgo me stessa in questo invito)

no no jud ,nn e' il mio stile. ti assicuro

che il mio commento e' stato inviato e percepito

da chi chiamato in causa....senza ambiquita'.

dato il modo di pormi, molte volte poco ortodossa , (auto critica)

ho lasciato la scelta di ribadire o lasciare stare.

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no no jud ,nn e' il mio stile. ti assicuro

che il mio commento e' stato inviato e percepito

da chi chiamato in causa....senza ambiquita'

e come fai a saperlo?

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me lo chiedo anch'io. ti hanno contattato in privato?

magari hanno risposto irritati.... :Batting Eyelashes:

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anzi va...lasciamo a ognuno le proprie convinzioni.

nella vita c'è chi va avanti e chi resta fermo al solito punto.

io vado avanti e me ne frego di chi resta indietro.

Modificato: da juditta
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magari hanno risposto irritati.... :Batting Eyelashes:

Ma come?? non hai detto che non siamo quello che esprimiamo? :Just Kidding:

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anzi va...lasciamo a ognuno le proprie convinzioni.

nella vita c'è chi va avanti e chi resta fermo al solito punto.

io vado avanti e me ne frego di chi resta indietro.

:clapping:

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ma che presuntuosi che siete..

come se andare avanti significhi per forza procedere nella direzione indicata da voi..

esistono tanti percorsi che portano tutti a posti diversi.. e non ci sono podi su cui salire.

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ecco un altro che legge tutti i messaggi in maniera autoriferita.

non sapendo cosa avevo scritto io nel messaggio che ho modificato non puoi capire il senso dello scambio tra me e datango. e non rinunci comunque a dire la tua anche se a sproposito. un virus assai diffuso, ultimamente!

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ecco un altro che legge tutti i messaggi in maniera autoriferita.

non sapendo cosa avevo scritto io nel messaggio che ho modificato non puoi capire il senso dello scambio tra me e datango. e non rinunci comunque a dire la tua anche se a sproposito. un virus assai diffuso, ultimamente!

io mi riferisco a tutto il topic..

poi questa frase buttata li . riassume un po un modo di pensare..

non è priva di scignificato .

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a me sembra più presuntuoso dire: siccome ci sono persone che hanno problemi a integrare le parti di se e di conseguenza a integrarsi con la società...allora "l'integrazione" non è un obiettivo a cui aspirare ( integrazione intesa come datango l'ha spiegata, ed è cosa enormemente diversa dal conformismo. tutto il contrario direi...)

come se una persona che ha problemi di balbuzie dicesse "non cercherò di migliorare il mio problema di linguaggio... perchè sono sbagliati (perchè conformisti) gli altri che parlano scioltamente."

se non è un modo autoriferito di pensare questo....

(e tutto questo discorso lo faccio io che sto cercando di integrare le parti di me...non è il discorso di una persona perfettamente integrata che dall'alto impartisce lezioni di vita!)

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a me sembra più presuntuoso dire: siccome ci sono persone che hanno problemi a integrare le parti di se e di conseguenza a integrarsi con la società...allora "l'integrazione" non è un obiettivo a cui aspirare ( integrazione intesa come datango l'ha spiegata, ed è cosa enormemente diversa dal conformismo. tutto il contrario direi...)

come se una persona che ha problemi di balbuzie dicesse "non cercherò di migliorare il mio problema di linguaggio... perchè sono sbagliati (perchè conformisti) gli altri che parlano scioltamente."

se non è un modo autoriferito di pensare questo....

integrare le parti di se.. con integrarsi socialmente non sono due cosse associabili.

ognuno è libero di aspirare agli obiettivi che meglio crede.. spero.

nessuno dice che chi è integrato socialemte sbaglia.. questa è una tua fantasticheria.

evidentemente come al solito . .di tutto quello che ho scritto .. ne hai capito si è no il 20 % il restante 80% è tuo.

per quanto riguarda il balbuziente non è che migliora il suo linguaggio per integrarsi socialmente lo fa per poter comunicare .

poi magari la società la schifa per quella che è .

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evidentemente come al solito . .di tutto quello che ho scritto .. ne hai capito si è no il 20 % il restante 80% è tuo.

questo non ti fa riflettere?

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ma che presuntuosi che siete..

come se andare avanti significhi per forza procedere nella direzione indicata da voi..

esistono tanti percorsi che portano tutti a posti diversi.. e non ci sono podi su cui salire.

Ciao Leftfield, se vuoi potresti spiegarmi perchè consideri presuntuosa una persona che acquisendo conoscenza tramite l'esperienza, sia teorica che pratica, la esprime per metterla in contraddittorio con altre esperienze?

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Concettualmente il problema dell'integrazione nasce per le persone che, fra virgolette, provengono da un mondo completamente diverso, come modo di pensare e di vivere..

Quella è la difficoltà all'integrazione: parlare un'altra lingua, abitudini alimentari diverse, abitudini sociali diverse...

Se però parliamo di non-integrazione all'interno di un sottogruppo, a sua volta entro un gruppo sociale, entrano in gioco le caratteristiche del sottogruppo e dei singoli individui che ne vogliono far parte, finchè va loro.

Prendiamo una classe scolastica: bambini non troppo condizionati da rapporti professionali.

Troverete: 1) il ruolo della vittima, che spetta al più debole fisicamente o caratterialmente.

2) Il capo, riconosciuto normalmente per forza fisica e/o 2cattiveria"

3) il mediatore

4) il giullare

5) La bellona, la miss del momento, che fa gli occhi dolci a tutti

6) il secchione

7) la spia, ecc

In cosa onsiste, l'integrazione. Chi arriva da fuori, deve avere per forza uno di questi ruoli, oppure essere una figura AUTONOMA, che affronta con le proprie idee e la propria personalità, quell'ambiente, non preoccupandosi più di tanto se è gradito o meno, se è simpatico o meno, perchè vuole essere apprezzato o disprezzato, per QUELLO CHE E', e non per quello che gli altri, SINGOLARMENTE o TUTTO IL GRUPPO COLLETTIVAMENTE, vorrebbero che fosse.

L'atto di presunzione è imporre agli altri il proprio pensiero, non proporlo, essendone in effetti l'unico attore.

IN NOME DI QUESTO MIO DIRITTO ALLA DIVERSITA' ACCETTO ANCHE DI ESSERE EMARGINATO.

Pretendo solo il rispetto dela mia dignità intellettuale in quanto individuo libero e pensante.

Questo è il fondamento della lotta a tutti i totalitarismi, compresi il capitalismo, il nazismo, il fascismo , il comunismo e il berlusconismo, ossia in tutte le forme in cui " o fai come ti diciamo noi, o muori.

Ci sono tanti modi di morire, molto prima della morte fisica..

e ci sono morti peggiori di quella fisica.

Chi è schiavo è già morto.

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Ciao Leftfield, se vuoi potresti spiegarmi perchè consideri presuntuosa una persona che acquisendo conoscenza tramite l'esperienza, sia teorica che pratica, la esprime per metterla in contraddittorio con altre esperienze?

scusa datango tu da qualche parte hai scritto che si fa psicoterapia per integrarsi con la società .

questa è una possibilità . . cioè un individuo puo' pensare di fare un percorso terapeutico allo scopo di integrarsi con la società .

ma non è che tutti hanno questo obiettivo .

ritengo presuntuoso immaginare che il proprio percorso ovvero il proprio obiettivo sia l' unico che si debba perseguire.

tutto qui.

l' idea di doversi a tutti i costi integrare con la società e quindi sposarne principi, modelli, canoni et c etc..

è un esigenza secondo me tua personale.

non l' espandere al mondo intero.

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Concettualmente il problema dell'integrazione nasce per le persone che, fra virgolette, provengono da un mondo completamente diverso, come modo di pensare e di vivere..

Quella è la difficoltà all'integrazione: parlare un'altra lingua, abitudini alimentari diverse, abitudini sociali diverse...

Se però parliamo di non-integrazione all'interno di un sottogruppo, a sua volta entro un gruppo sociale, entrano in gioco le caratteristiche del sottogruppo e dei singoli individui che ne vogliono far parte, finchè va loro.

Prendiamo una classe scolastica: bambini non troppo condizionati da rapporti professionali.

Troverete: 1) il ruolo della vittima, che spetta al più debole fisicamente o caratterialmente.

2) Il capo, riconosciuto normalmente per forza fisica e/o 2cattiveria"

3) il mediatore

4) il giullare

5) La bellona, la miss del momento, che fa gli occhi dolci a tutti

6) il secchione

7) la spia, ecc

In cosa onsiste, l'integrazione. Chi arriva da fuori, deve avere per forza uno di questi ruoli, oppure essere una figura AUTONOMA, che affronta con le proprie idee e la propria personalità, quell'ambiente, non preoccupandosi più di tanto se è gradito o meno, se è simpatico o meno, perchè vuole essere apprezzato o disprezzato, per QUELLO CHE E', e non per quello che gli altri, SINGOLARMENTE o TUTTO IL GRUPPO COLLETTIVAMENTE, vorrebbero che fosse.

L'atto di presunzione è imporre agli altri il proprio pensiero, non proporlo, essendone in effetti l'unico attore.

IN NOME DI QUESTO MIO DIRITTO ALLA DIVERSITA' ACCETTO ANCHE DI ESSERE EMARGINATO.

Pretendo solo il rispetto dela mia dignità intellettuale in quanto individuo libero e pensante.

Ciao Nemomodificato, dal mio punto di vista anche l'emarginato è integrato nell'ambiente che lo circonda, perlappunto con il ruolo dell'emarginato, utile a diversi scopi in una società basata sulla competizione, soprattutto a chi ha bisogno di proiettare su di lui un identità che non vuole.

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Ciao Nemomodificato, dal mio punto di vista anche l'emarginato è integrato nell'ambiente che lo circonda, perlappunto con il ruolo dell'emarginato, utile a diversi scopi in una società basata sulla competizione, soprattutto a chi ha bisogno di proiettare su di lui un identità che non vuole.

e no.. chi lotta per una società diversa non è inetgrato . datango.

ne sta fuori e la critica.

la modifica addirittura.

ma non vi è integrato .

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scusa datango tu da qualche parte hai scritto che si fa psicoterapia per integrarsi con la società .

questa è una possibilità . . cioè un individuo puo' pensare di fare un percorso terapeutico allo scopo di integrarsi con la società .

ma non è che tutti hanno questo obiettivo .

ritengo presuntuoso immaginare che il proprio percorso ovvero il proprio obiettivo sia l' unico che si debba perseguire.

tutto qui.

l' idea di doversi a tutti i costi integrare con la società e quindi sposarne principi, modelli, canoni et c etc..

è un esigenza secondo me tua personale.

non l' espandere al mondo intero.

integrarsi con la società non significa "sposarne principi modelli etc..."

a proposito non mi hai risposto al messaggio in cui ti ho fatto notare che anche chi non vota il partito politico di maggioranza può essere assolutamente integrato con la società.

in secondo luogo anche "l'emarginato" fa parte della società con quel ruolo.

inutile volere pretendere di essere "al di fuori" della società, quando nei fatti nessuno lo è...forse giusto gli incapaci di intendere e di volere...ma mi auguro che non sia l'aspirazione di nessuno qui...

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e no.. chi lotta per una società diversa non è inetgrato . datango.

ne sta fuori e la critica.

la modifica addirittura.

ma non vi è integrato .

le cose si cambiano dall'interno. a meno di non essere Dio, ovviamente.

ma perchè per te è impossibile affrontare un argomento di sociologia oltre che di psicologia, senza per forza volerlo far diventare un argomento politico?

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