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Rendetevi conto che siete violenti


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e quindi la pensi come me. anche se poi lo neghi, non si capisce il perchè...

fatto sta che a furia di giocare con le parole, per contraddire quello che scrivo io, non si capisce più cosa vuoi dire tu.

se hai un'idea impegnati ad esprimerla, piuttosto che scrivere solo per contraddire gli altri!

impegnati tu a capire quello che uno scrive..

buon lavoro.

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impegnati tu a capire quello che uno scrive..

buon lavoro.

chissà come mai sono sempre gli altri a non capirti... è il leitmotiv di tutti i tuoi interventi!

dubbi mai? :Raised Eyebrow:

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Ma la nostra reazione, a meno di una sopraffazione fisica, può essere diversa da un atto di autodifesa.

Ad esempio, vi sono ragazzi che non sono stati accolti e contenuti da bambini, i classici bulli, che esprimono un dolore indicibile per questo abbandono, si muovono entro i confini di una "rabbia" che si scarica sul primo soggetto debole alla loro portata.

Con loro, è opportuno dare sicurezza, creare un cerchio entro il quale possano sentirsi accolti, possano atterrare sul morbido, un box protettivo dato dall'equilibrio di chi sta loro di fronte.

Autorevolezza, che è data dalla calma, che infonde sicurezza.

Reagire con rabbia, è un'ammissione di paura, è una conferma negativa.

Così, credo, anche il bambino/adulto stanco, stressato, può necessitare di un tappeto morbido, non rigido, sul quale atterrare in tutta tranquillità.

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Ospite filotea

La provocazione continua, persistente, quasi uno stile di vita, l’offesa, la denigrazione, il disprezzare, l’umiliare, l’ossessionare, la svalutazione, il privare della privacy, la coercizione, il ricatto, il silenzio, la privazione della libertà, il subissare di responsabilità, la menzogna, l’assenza di un adeguato supporto economico e il tradimento della fiducia riposta, la noncuranza, la trascuratezza fisica e affettiva, l’esclusione dalle decisioni importanti della famiglia, la manipolazione dei sensi di colpa, sono solo alcune forme in cui si manifesta la VIOLENZA PSICOLOGICA.

Questo è per chi non lo sapesse...left e...

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La provocazione continua, persistente, quasi uno stile di vita, l’offesa, la denigrazione, il disprezzare, l’umiliare, l’ossessionare, la svalutazione, il privare della privacy, la coercizione, il ricatto, il silenzio, la privazione della libertà, il subissare di responsabilità, la menzogna, l’assenza di un adeguato supporto economico e il tradimento della fiducia riposta, la noncuranza, la trascuratezza fisica e affettiva, l’esclusione dalle decisioni importanti della famiglia, la manipolazione dei sensi di colpa, sono solo alcune forme in cui si manifesta la VIOLENZA PSICOLOGICA.

:Applause:

e chi le ha subite nella sua vita sa quanto siano devastanti... altro che rabbia repressa!

io per diversi anni ho subito quelle che ho sottolineato.

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Ospite filotea
:Applause:

e chi le ha subite nella sua vita sa quanto siano devastanti... altro che rabbia repressa!

io per diversi anni ho subito quelle che ho sottolineato. non era neanche vita.

Mi sto commuovendo...

vale anche per me...è distruttivo...

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Mi sto commuovendo...

vale anche per me...è distruttivo...

lo so. secondo me è una di quelle cose che si può comprendere pienamente solo se la si è vissuta.

però ora non ti rabbuiare...

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aiutatemi a schiarirmi un attimo le idee per favore... quindi, ricapitolando, la rabbia è un sentimento che nasce a sua volta da un altro sentimento che ne è la causa, la motivazione dunque...

ma io non ho capito una cosa, stiamo giudicando cosa? :unsure:

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aiutatemi a schiarirmi un attimo le idee per favore... quindi, ricapitolando, la rabbia è un sentimento che nasce a sua volta da un altro sentimento che ne è la causa, la motivazione dunque...

ma io non ho capito una cosa, stiamo giudicando cosa? :unsure:

in realtà non so se ti riferisci al discorso fatto da me e filotea...

ripercorrendo il discorso, per quanto mi riguarda sono partita dalle riflessioni di giusy sul non saper gestire la rabbia, e poi partendo dall'esempio di turbo, di un tipo di rabbia, reattiva a una situazione esterna, diciamo... e filotea ha parlato di un tipo specifico di violenza, quella psicologica.

cosa stiamo giudicando non lo so...nulla, credo. io nulla!

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Ospite filotea
lo so. secondo me è una di quelle cose che si può comprendere pienamente solo se la si è vissuta. per quanto mi riguarda ti cambia dentro. io sono cambiata...

però ora non ti rabbuiare...

no con te non mi arrabbio....

anch'io sono cambiata...ma ancora non ho risolto tutto quanto...

kiss

vorrei sapere sea e left cosa ne pensano visto che non hanno condiviso

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è che sto facendo un po' di confusione tra causa ed effetto anche perchè alle situazioni che descrivete voi riguardo il sopruso, diciamo così, non è mica detto che la reazione sia sempre la rabbia. :icon_confused:

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è che sto facendo un po' di confusione tra causa ed effetto anche perchè alle situazioni che descrivete voi riguardo il sopruso, diciamo così, non è mica detto che la reazione sia sempre la rabbia. :icon_confused:

si vabbè ma allora non possiamo parlare di nulla. non c'è UNA reazione fissa. io parlo di quello che conosco in prima persona, non dovrei perchè ci sono altri tipi di reazioni?

riguardo a quello di cui parlo è impossibile non provare rabbia. su questo ci posso scommettere tutto ciò che ho senza paura di perdere. che poi sia una rabbia espressa, "reattiva", o che invece sia una rabbia repressa, che finisce per concumare chi la prova...

ma sempre rabbia è, non ci prendiamo in giro!

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a volte leggo cose che mi chiedo: ho vissuto proprio male io, o gli altri hanno vissuto nel mondo di cicì e cocò?

perchè qui l'unica che pare aver capito pienamente ciò di cui parlo è filotea. ritorno al discorso che ogni esperienza se non la si vive non la si può immaginare...

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lungi da me sindacare sulle tue emozioni personali Judi, ci mancherebbe, non volevo dire quello e non volevo neanche venirvi a zappettare sui maroni sull' argomento ma non avevo capito veramente... :(:

p.s. visto che hai già fatto in tempo a scrivere un ulteriore messaggio mentre scrivevo il mio preciso che non avevo capito dove vertesse il vostro discorsso.Se avessi capito che si trattava di riferirsi al personale non sarei neanche intervenuta. Ognuno ha i propri casini e scheletri nell' armadio vari, tra cui anche i soprusi e le sconfitte non è una cosa così rara, men che meno oggi, lo sarebbe di più il contrario.

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mi riferivo all'esempio di turbo. una collega, senza averne l'autorità ne il diritto, lo "sgrida" per un ritardo... è una mancanza di rispetto verso di lui. mancanze di rispetto in generale sono tutte quelle azioni volte a umiliare una persona, a metterla in difficoltà, a limitare la sua libertà... arrabbiarsi quando si subiscono azioni del genere è non solo normale, ma sacrosanto.

tutti dobbiamo stabilire dei limiti oltre i quali gli altri non si devono spingere. una persona equilibrata riuscirà ad arrabbiarsi in maniera coerente alla situazione, senza andare sopra le righe. se una persona non ha un rapporto sano con la rabbia, o la reprimerà (magari andandola a sfogare in maniera subdola in altri contesti, oppure accumulando grande tensione interiore) oppure reagirà in maniera spropositata rispetto alle azioni subite.

è bhè....che ti frega se un collega pivello ti riprende. Il fatto che dia fastidio per me implica che da fastidio al nostro orgoglio e sempre nell'offesa ricadiamo. A me non mi umilierebbe certo nessuno, l'umiliazione nasce quando viene messa in luce una nostra "defaiance" (si scrive così?)....e diciamo viene messa in pubblico una cosa che noi stessi riteniamo sbagliata ma che abbiamo comunque compiuto.

a me il caso di turbo è successo con un collega pivello, che fa un po' il simpaticone, ha detto " non puoi lamentarti del troppo lavoro se entri sempre dieci minuti prima, se eci in pausa mezzora in più ecc...ecc...." e lo ha fatto davanti all'amministrazione al completo.

a me è bastato sorridere e renderlo partecipe del mio pensiero che fu "il giorno che devo dare giustificazioni del mio orario a te, che sei stato assunto per fare cio che io ti dico di fare, darò le dimmissioni...." il tutto fra le risa dell'amministrazione.

certo io faccio orari che voglio perchè posso, se fossi stato in fallo ....( ma è impossibile almeno per me) io non mi approfitto , non imbroglio, cerco di dire sempre la verità, così facendo metti quasi sempre tutti con le spalle al muro...

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Se un genitore dice a un figlio sei uno stupido, non capisci nulla, lo dice a una parte di se stesso, è quello che hanno detto a lui a suo tempo.

La rabbia è espressione di dolore, paura, e andarci sotto con le rispostacce non fa che alimentarla, accresce i conflitti.

Che poi il conflitto sia parte dell'esperienza umana, è innegabile.

Ma l'affermazione del proprio io non fa che alimentare incomprensioni, malessere, ed è istigazione al conflitto stesso.

grandissima....

senza l'affermazione del proprio io , non ci sarebbe ne vittima (che non sarebbe tale inquanto non toccata) ne carnefice che non avrebbe "motivo" di far male.

é il motivo l'azione dell'io.

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L'OFFESA E' VIOLENZA PSICOLOGICA.

certamente , ma non sempre crea danno.

Io non posso offendermi.

la violenza danneggia chi la compie, a danneggiare la vittima è l'imamgine della stessa che "deve" (chissaperchè) tutelare.

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è che sto facendo un po' di confusione tra causa ed effetto anche perchè alle situazioni che descrivete voi riguardo il sopruso, diciamo così, non è mica detto che la reazione sia sempre la rabbia. :icon_confused:

infatti, io provo un grande compassione verso chi mi offende e verso me stesso anche.

quando mi trovai davanti alla paura ( ed era tanto che non mi prendeva) per mia figlia, compresi che se razionalmente e cosciamente non avevo paura, capivo, comprendevo ne vedevo la perfezione, nel mio incoscio ( che non riesco ancora a gestire in pieno) qualcosa si muoveva , qualcosa che sfociò in rabbia e violenza psicologia per esempio qui contro Juditta.

visto tutto , ne vidi ennesimamente la perfezione della reazione-azione, della catena della vita che credevo aver distrutto,,,ma evidentemente qualche filamento ancora c'era...provai compassione per me e per il dolore autoindotto.

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lungi da me sindacare sulle tue emozioni personali Judi, ci mancherebbe, non volevo dire quello e non volevo neanche venirvi a zappettare sui maroni sull' argomento ma non avevo capito veramente... :(:

p.s. visto che hai già fatto in tempo a scrivere un ulteriore messaggio mentre scrivevo il mio preciso che non avevo capito dove vertesse il vostro discorsso.Se avessi capito che si trattava di riferirsi al personale non sarei neanche intervenuta. Ognuno ha i propri casini e scheletri nell' armadio vari, tra cui anche i soprusi e le sconfitte non è una cosa così rara, men che meno oggi, lo sarebbe di più il contrario.

ho riposto un po' bruscamente perchè mi sembrava palese che stessi parlando di mie emozioni (almeno nell'ultima parte del discorso con filo) e mi sono sentita come se qualcuno volesse "sindacare" in proposito.

evidentemente non era ben chiaro ciò di cui parlavo. diciamo che negli ultimi messaggi non mi riferivo a soprusi, ma a un sistema di comportamenti, quello che ha descritto filotea. sistema di comportamenti che se attuato quotidianamente per anni si configura come una vera e propria violenza. mi auguro sinceramente che non tutti l'abbiano sperimentata nella vita...

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