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Rendetevi conto che siete violenti


mio

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La nostra violenza deriva forse dall'impossibilità di dare una risposta vera alle eterne domande sul chi siamo e qual è il nostro destino. Quella che Laing chiamò "insicurezza ontologica"...

Massimo rispetto per l'antipsichiatrra scozzese (trovo che le sue "poesie" siano semplicemente geniali!), però

secondo me la violenza deriva il più delle volte non tanto da frustrazioni di tipo filosofico ma da una ben concreta

difesa del territorio, della pagnotta, del posto che si occupa al mondo.

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Io penso che la nostra violenza sia innata e abbia basi biologiche, siamo animali e come tutti gli altri animali abbiamo un cervello che ordina il rilascio o l'inibizione di certi ormoni che poi portano a vari nostri comportamenti (il discorso è ovviamente molto più complesso, l'ho stringato così per non dilungarmi troppo). Il nostro ideale di non violenza ha invece basi culturali, è quindi dato dall'educazione ricevuta e dai conseguenti ragionamenti che ne traiamo.

Quindi penso sia vero che alla fine siamo sempre in conflitto, ma penso che questo conflitto non sia l'origine della violenza, che ha origine biologiche, ma l'origine della nostra frustrazione e della nostra crescita.

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Massimo rispetto per l'antipsichiatrra scozzese (trovo che le sue "poesie" siano semplicemente geniali!), però

secondo me la violenza deriva il più delle volte non tanto da frustrazioni di tipo filosofico ma da una ben concreta

difesa del territorio, della pagnotta, del posto che si occupa al mondo.

si , come le risse per chi passa prima a uno stop!

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dici che l'ignoranza non è ammissibile....ma è un fatto, indipendentemente da come lo giudichiamo.

Dobbiamo conviverci e comprenderla, altrimenti , non comprendendola, siamo ignoranti anche noi, non trovi?

esatto mio. dobbiamo avere la più completa coscienza di noi stessi per comprendere ciò che ci accade. violenza compresa.

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Io penso che la nostra violenza sia innata e abbia basi biologiche, siamo animali e come tutti gli altri animali abbiamo un cervello che ordina il rilascio o l'inibizione di certi ormoni che poi portano a vari nostri comportamenti.

è vero fino ed un certo punto impa, quello che dici. siamo animali ma ci siamo evoluti: non dormiamo nelle cucce e non mangiamo nelle ciotole ed è per questo che dobbiamo avere la massima coscienza di quello che si fa. i nostri comportamenti li dobbiamo gestire quando sappiamo che non è normale strillare come ossessi quando si sta a 3 cm da una persona, o non dobbiamo grattarci come scimmie in un cinema, o non dobbiamo prendere a morsi la prima persona che ci sta' sulle balle (sai quanti moncerini!!). se soffrissi di aerofagia, non mi metterei in giro ad esternarla. diversamente un animale si.

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è vero fino ed un certo punto impa, quello che dici. siamo animali ma ci siamo evoluti: non dormiamo nelle cucce e non mangiamo nelle ciotole ed è per questo che dobbiamo avere la massima coscienza di quello che si fa. i nostri comportamenti li dobbiamo gestire quando sappiamo che non è normale strillare come ossessi quando si sta a 3 cm da una persona, o non dobbiamo grattarci come scimmie in un cinema, o non dobbiamo prendere a morsi la prima persona che ci sta' sulle balle (sai quanti moncerini!!). se soffrissi di aerofagia, non mi metterei in giro ad esternarla. diversamente un animale si.

Certo, su questo non ci piove, infatti il mio discorso era sull'origine della nostra violenza e non sul fatto che essa sia giustificabile o meno.

Per me noi ce l'abbiamo innata, poi il fatto che la cultura (intesa anche come evoluzione) ci imponga di controllarla ci porta sicuramente a delle frustrazioni ma anche alla nostra crescita personale.

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L'aggressività e la violenza sono parte di noi. Se non fosse così ci saremmo estinti visto che la maggior parte del nostro tempo l'abbiamo passato in natura e non in questa recentissima realtà, da noi costruita, che abbiamo chiamato civiltà.

In natura, a parte qualche raro esempio (il bradipo, lo scimpanzè bonopo, ecc.), tutte le specie sono aggressive, all'interno e al di fuori del gruppo.

Per quanto ci riguarda c'è da dire che, prima che ci inventassimo le armi, la nostra condizione era quella delle prede; eravamo dunque più occupati a fuggire o a nasconderci e dunque meno aggressivi. Quando ci siamo inventati le armi (penso che la prima in assoluto sia stato un bastone appuntito) potevamo difenderci, ma anche attaccare e cacciare, trasformandoci così in predatori e moltiplicando così la nostra aggressività.

Vi è dunque, secondo me, una aggressività innata (impossibile da eliminare) e una aggressività acquisita.

Comunque l'aggressività se non possiamo eliminarla possiamo ritardarla, spostarla o trasformarla.

Sostenendo così la civiltà che costa molto ma porta i suoi vantaggi.

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L'aggressività e la violenza sono parte di noi. Se non fosse così ci saremmo estinti visto che la maggior parte del nostro tempo l'abbiamo passato in natura e non in questa recentissima realtà, da noi costruita, che abbiamo chiamato civiltà.

In natura, a parte qualche raro esempio (il bradipo, lo scimpanzè bonopo, ecc.), tutte le specie sono aggressive, all'interno e al di fuori del gruppo.

Per quanto ci riguarda c'è da dire che, prima che ci inventassimo le armi, la nostra condizione era quella delle prede; eravamo dunque più occupati a fuggire o a nasconderci e dunque meno aggressivi. Quando ci siamo inventati le armi (penso che la prima in assoluto sia stato un bastone appuntito) potevamo difenderci, ma anche attaccare e cacciare, trasformandoci così in predatori e moltiplicando così la nostra aggressività.

Vi è dunque, secondo me, una aggressività innata (impossibile da eliminare) e una aggressività acquisita.

Comunque l'aggressività se non possiamo eliminarla possiamo ritardarla, spostarla o trasformarla.

Sostenendo così la civiltà che costa molto ma porta i suoi vantaggi.

bhè secondo me è diverso uccidere per sfamarsi o imporsi come leader di un gruppo dal essere violenti per "stato dell'essere"...

Noi siamo perennemente violenti e in competizione, anche se l'ambiente non lo pone come attributo per l'esistenza.

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Massimo rispetto per l'antipsichiatrra scozzese (trovo che le sue "poesie" siano semplicemente geniali!), però

secondo me la violenza deriva il più delle volte non tanto da frustrazioni di tipo filosofico ma da una ben concreta

difesa del territorio, della pagnotta, del posto che si occupa al mondo.

Alla base del tutto però, secondo me, c'è una errata, superficiale e del tutto soggettiva interpretazione della realtà. Ciò causa sofferenza e aggressività di rimando. Ovviamente il discorso riguarda tutti noi, però le persone che sono riuscite a vivere una realtà più profonda quasi mai provano "rabbia", come tutti possiamo facilmente notare.

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Alla base del tutto però, secondo me, c'è una errata, superficiale e del tutto soggettiva interpretazione della realtà. Ciò causa sofferenza e aggressività di rimando. Ovviamente il discorso riguarda tutti noi, però le persone che sono riuscite a vivere una realtà più profonda quasi mai provano "rabbia", come tutti possiamo facilmente notare.

Sono d'accordo sulla superficiale interpretazione della realtà. Ma spiegami cosa vuoi dire quando scrivi:

"le persone che sono riuscite a vivere una realtà più profonda quasi mai provano "rabbia", come tutti possiamo facilmente notare".

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Sono d'accordo sulla superficiale interpretazione della realtà. Ma spiegami cosa vuoi dire quando scrivi:

"le persone che sono riuscite a vivere una realtà più profonda quasi mai provano "rabbia", come tutti possiamo facilmente notare".

Una persona che si mette in gioco dandosi veramente da fare per gli altri (come non faccio io) in genere la vedi più serena e sorridente di coloro che si chiudono nel loro egoismo. Raramente la vedrai aggressiva...questo ci dovrebbe insegnare qualcosa...io ad imparare ci provo, ma quanto è lunga questa strada...

Ovviamente il sentire l'"altro" dentro di sé è segno di una certa capacità di interiorizzazione...se vai a fondo di te stesso nel modo giusto troverai anche l"altro". Perché come diceva quella canzonetta? "Gli altri siamo noi".

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ma non potrebbe anche essere il contrario? E cioè che chi invece ha un "buon" rapporto con la sua rabbia (perchè secondo me chi dice di non provarne o non averne la reprime soltanto) riesce anche a essere più empatico con gli altri????

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ma non potrebbe anche essere il contrario? E cioè che chi invece ha un "buon" rapporto con la sua rabbia (perchè secondo me chi dice di non provarne o non averne la reprime soltanto) riesce anche a essere più empatico con gli altri????

ma giusy....non ci avevo mai pensato. credo che la rabbia sia un sentimento estremo, che non ti faccia essere razionale.

per gestire la rabbia ci vuole un gan forza. rabbia dico, non dolore.

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Ovviamente il sentire l'"altro" dentro di sé è segno di una certa capacità di interiorizzazione...se vai a fondo di te stesso nel modo giusto troverai anche l"altro". Perché come diceva quella canzonetta? "Gli altri siamo noi".

ti assicuro che io ho trovato l'altro. all'inizio mi ha distrutto ma poi ho capito che era "l'unico" che poteva aiutarmi. insomma, una sorta di Dr. Jekill e Mr. Hide.

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Ovviamente il sentire l'"altro" dentro di sé è segno di una certa capacità di interiorizzazione...se vai a fondo di te stesso nel modo giusto troverai anche l"altro". Perché come diceva quella canzonetta? "Gli altri siamo noi".

ti assicuro che io ho trovato l'altro. all'inizio mi ha distrutto ma poi ho capito che era "l'unico" che poteva aiutarmi. insomma, una sorta di Dr. Jekill e Mr. Hide.

Cioè? Hai trovato L'ALTRA in te stessa? In analisi, ad esempio, accade...e a volte non si riesce ad accettare quest' "altra"...così l'analisi ti regala un altro grosso problema oltre a quelli che già avevi... :Doh:

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Cioè? Hai trovato L'ALTRA in te stessa? In analisi, ad esempio, accade...e a volte non si riesce ad accettare quest' "altra"...così l'analisi ti regala un altro grosso problema oltre a quelli che già avevi... :Doh:

esatto turbo.

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ma giusy....non ci avevo mai pensato. credo che la rabbia sia un sentimento estremo, che non ti faccia essere razionale.

per gestire la rabbia ci vuole un gan forza. rabbia dico, non dolore.

bha! Secondo me partiamo da un concetto diverso di rabbia....se si parte dal presupposto di mio che la rabbia abbia origine dallla mancata realizzazione di desideri, per me allora è inutile stare a discuterne, non la penso così!

Io credo invece che la rabbia abbia origine da noi stessi, da questioni nostre irrisolte e solo chi riesce invece a riconoscere quali sono queste questioni, chi riconosce l'origine della sua rabbia allora ha un "buon" rapporto con essa, come dicevo; ciò non vuol dire "imparare a gestirla", no, non credo sia questo il punto (almeno non in modo razionale), per me vuol dire imparare a riconoscerla, perchè è quella repressa che fa danni....

Ritornando al discorso di turbo quindi, chi sa riconoscere la rabbia dentro di se, secondo me, difficilmente avrà problemi con "gli altri", proprio perchè saprà riconoscere se una cosa lo fa arrabbiare e perchè e saprà (almeno la maggiorparte delle volte) comportarsi di conseguenza..

Avendo ben chiaro cosa lo fa davvero arrabbiare e cosa invece lo rimanda a problemi suoi personali potrà anche gestire meglio il rapporto con gli altri ed essere più aperto con essi...

Spero si capisca il senso...perchè per me è ben chiaro, l'ho sperimentato su di me, ma non so se sono capace di spiegarlo, così come invece mi è ben chiaro a me!!! :icon_rolleyes:

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la rabbia puo' anche nascere da un torto subito .

quindi spesso è motivata sana e giusta.

Io in effetti avevo anche scritto questo:

"Avendo ben chiaro cosa lo fa davvero arrabbiare e cosa invece lo rimanda a problemi suoi personali "

dicendo che è quella repressa (o alla quale non riusciamo a dare un VERO perchè!) che fa danni, poi provare rabbia per me è un sentimento umano e naturale, specialmente se viene da un torto come dici tu. Ma quando se ne conosce l'origine reale non credo sia ingestibile....il punto è sempre quello....

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tra l'altro volevo aggiungere, che qui si parla di violenza, quindi quando parlo di rabbia la associo a quella rabbia che origina violenza....ecco perchè dicevo che se si ha ben chiaro da dove arriva è tutta un'altra cosa e non diventa violenza!!!

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io credo che se una persona è violenta c' è poco da fare.

la rabbia di per se non genere un bel nulla. è un sentimento autonomo.

secondo me ovviamente..

e per violenza intendo quella lesiva del benessere altrui.

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si ma se una persona è violenta un motivo ci sarà.....mica è un elemento caratteriale!!!!

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che la violenza sia legata all'ignoranza è un luogo comune trito e ritrito... e comunque non credo che fosse questo di cui interessava parlare a mio. credo che parlasse della quota di violenza insita in tutti noi, che siamo disposti ad ammetterlo o meno. poi lui dà una sua "interpretazione" che non sento molto vicina al mio modo di vedere, mentre sono più in sintonia con digi.

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