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muchachaenlaventana

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  1. Sua sorella è morta di parto, dopo essere stata sedotta da qualche ricco rampollo.
  2. Stiamo dicendo esattamente la stessa cosa, credo. Alla "zona di confort" non ci avevo mai pensato, è vero. La guardiola della portinaia è la nostra zona di confort: è tanto più facile restarsene chiusi in un mondo a propria misura aspettando che siano gli altri a scendere da noi.
  3. Per esempio un abbassamento della vista.
  4. Ciao Andrea, ti ringrazio per l'attenzione. Hai ragione, non si tratta di uno "spiaccicamento" fine a se stesso. Io però la vedo un po' diversamente: fare il riccio non paga. Ovvero: avere una ricchezza interiore e non metterla a disposizione del prossimo, custodirla gelosamente dentro di sé, conduce inevitabilmente a perdere delle occasioni importanti. Quando lei arriva a capirlo perché ha trovato qualcuno disposto a guardare oltre le apparenze, è troppo tardi: arriva il destino e ti mazzuola ben bene. La morale che ci leggo io è: mai negarsi agli altri, mai perdere tempo in tal senso. Abbassiamo le difese e guardiamo oltre. Dal punto di vista strettamente letterario, le ultime pagine sono state un'autentica doccia fredda: e chi se l'aspettava che proprio la voce narrante....
  5. Ciao Andrea, ti ringrazio per l'attenzione. Hai ragione, non si tratta di uno "spiaccicamento" fine a se stesso. Io però la vedo un po' diversamente: fare il riccio non paga. Ovvero: avere una ricchezza interiore e non metterla a disposizione del prossimo, custodirla gelosamente dentro di sé, conduce inevitabilmente a perdere delle occasioni importanti. Quando lei arriva a capirlo perché ha trovato qualcuno disposto a guardare oltre le apparenze, è troppo tardi: arriva il destino e ti mazzuola ben bene. La morale che ci leggo io è: mai negarsi agli altri, mai perdere tempo in tal senso. Abbassiamo le difese e guardiamo oltre.
  6. Me lo ha consigliato il mio terapeuta, che mi definisce sempre "chiusa come un riccio". L'ho divorato. Ho capito che i ricci finiscono sempre spiaccicati in mezzo alla strada. La prossima lettura? Ovviamente "Del perché i porcospini attraversano la strada" di Carmen Covito
  7. Faccio mio il pensiero di Trixy: è il capro espiatorio per tutto ciò che non mi piace di me. E all'occorrenza il destinatario delle gratificazioni che mi concedo quando mi sento bene.
  8. Ne sono certa. Di' la verità: non ti incuriosisce proprio per niente vedere la sua reazione? Probabilmente lui non se l'aspetta e lo metti in crisi (vendetta, tremenda vendetta), oppure lui tiene un atteggiamento così irritante e poco professionale proprio per suscitare una tua reazione e sbloccare così la situazione. Dai Trixy, buttati!!!!
  9. E tu non preoccuparti: aprirai un nuovo post sull'ansia del distacco e noi ti seguiremo a ruota con altri 5000 post
  10. D'accordo con te, Froggy. Io ho usato lo stratagemma dell'sms per confessargli quella cosa che ritenevo importante che lui sapesse, ma che non avrei mai avuto il coraggio di rivelare faccia a faccia. Anzi, se avessi aspettato la seduta successiva, sarei ancora qui a chiedermi se dirglielo o no. La sua risposta è stata telegrafica ma rassicurante, e alle sedute successive mi ha fatto capire di aver recepito il messaggio. Sono ancora bloccata sull'argomento, ma sento che lui sta scavando con delicatezza e tra un po' romperà il guscio.
  11. Ciao ancora Trixy hai perfettamente ragione. Come ti ho già detto, la mia impressione è che lui ritenga concluso il vostro dialogo perché forse continuate a girare attorno agli stessi argomenti: tu: "Io sto male"; lui: "No, puoi farcela"; tu: "Non è vero, sto ancora male" e lui può essere portato a pensare che sia un pretesto per non staccarti. Prova a dargli una botta metaforica, un bello schiaffone per scuoterlo un po': ti senti di tirargli la scrivania sui denti? Ovviamente non puoi toglierti questa soddisfazione nella pratica (perché la scrivania è pesante), ma un modo per farlo ce l'hai: "Dotto', quando mi dice così le tirerei la scrivania sui denti" Credo che non potrà fare a meno di chiederti il perché. E il resto, si spera, verrà fuori da solo. (Se poi continua a reagire a suon di pacche sulle spalle, allora è proprio "de coccio")
  12. Oddio, ho appena scoperto di avere una doppia personalità muchacha/marilena Trixy, ero io! Sì, hai ragione. La domanda "Ma che ci vengono a fare in un forum di psicologia" sorge spontanea. Speriamo che almeno con uno dei suoi 8 tentacoli Octopus abbia carpito qualcosa. Detto tra noi, a me dispiace un po' per lui, così convinto di non aver bisogno di uno psicologo. Chi è che davvero non ne ha bisogno? Perfino gli psicoterapeuti vanno in terapia... Noi almeno ci rendiamo conto di aver bisogno di qualcuno che ci aiuti e non ci vergogniamo di chiederlo, questo aiuto.
  13. Buongiorno Tex anch'io temo che la mia depressione sia genetica ed ereditaria. Non sto a raccontarti i precedenti ma in un mio referto sanitario erano menzionati, il che mi fa pensare che forse anch'io dovrò curarmi a vita (era proprio per questo che ti ho fatto quella domanda). E anch'io mi sono curata con lo zoloft che, lo specifico per gli integralisti del "Farmaci? No thanks", ho continuato ad assumere anche in gravidanza e senza alcun problema. Lo zoloft per me è stato eccezionale, solo che dopo qualche anno ha iniziato a non fare più effetto e così ho intrapreso la psicoterapia passando al tempo stesso a una molecola diversa. Ma credo che chiederò al mio terapeuta di farmi tornare allo zoloft. Sono d'accordo con te: che problema c'è a proseguire una terapia farmacologica se fa stare meglio. In fondo a un diabetico non passerebbe mai per la testa di sospendere l'insulina, no Ti ringrazio per la testimonianza e per l'implicito incoraggiamento. Buona giornata S
  14. Ciao Arley, anche se non ci siamo mai parlate direttamente ti sento molto vicina: non a caso sono entrata nel forum proprio intrufolandomi nel tuo post che avrei potuto scrivere io per filo e per segno. Quindi non posso che congratularmi con te e sperare un giorno di poter scrivere anche la conclusione con la tua serenità e con la stessa soddisfazione. Non conosco ancora tutto quello che è stato scritto tra l'inizio e la fine (ci ho provato a ricostruire la storia e... mi sono perduta) ma forse è inutile soddisfare la mia curiosità: ogni percorso è diverso. L'importante è che tutte le strade portino a Roma. Io sto ancora sudando lungo la strada ma leggerti mi ha dato fiducia. Adesso non è che ci abbandoni, vero? Buona giornata
  15. Buongiorno Elli, ma lui non ha mica bisogno di essere rassicurato! E comunque avrà lui stesso un terapeuta di fiducia con cui risolve i conflitti che probabilmente gli facciamo sorgere. Quanto al non potergli mandare un sms perché non hai il suo numero di cell. fai così: ti scrivi il messaggio su un post-it e alla seduta successiva glielo consegni oppure gli riferisci il messaggio a voce. Io credo che la frustrazione che ci coglie alla fine della seduta sia il motore che ci aiuta a rimuginare sul problema da porre alla seduta successiva. Secondo me stai facendo un ottimo lavoro
  16. Eh sì, magari viene fuori un elemento di paranoia che non sospettavamo di avere Buona giornata Mari!
  17. Trixy, a me personalmente non dispiace che chi non ha esperienza di psicoterapia si chieda chi ce lo fa fare. Capisco che tu te la sia presa, e anch'io ho dovuto contare fino a 10 prima di rispondergli per le rime. Però in fondo Octopus non è stato neanche troppo scortese: ha espresso in termini espliciti i dubbi di tante persone (e il fatto che li abbia espressi mi fa pensare che forse non è così scettico o chiuso nei nostri confronti) e ci ha offerto la possibilità di far capire le nostre motivazioni. Se gli rispondiamo con risentimento (che, ripeto, ho dovuto compiere uno sforzo per soffocare) si chiude il dialogo e l'incomprensione aumenta. Con questo, Octopus continuerà a pensare di non aver bisogno di uno psicologo, ma forse inizierà a non trovarci più così strani e incomprensibili. Un bacio
  18. Vedi Octopus, chi va dallo psicologo, per l'appunto, non è una persona "matura" in senso lato: ci va proprio perché ha dei nodi da risolvere. Lo psicologo si pone come una persona accogliente, che offre comprensione, ma al tempo stesso neutra, senza il ruolo definito che di solito rivestono le persone per noi importanti (padre/madre, amico, amante, quel che vuoi). Insomma, è una sorta di contenitore vuoto in cui puoi mettere quello che vuoi, proprio tutto. In base a quello che metti in questo vaso così ampio, in parole tecniche in base alla "proiezione" di cui investi lo psicologo (o in parole povere "al "film che ti spari"), si arriva a capire qual è il nodo. Non è un caso che le persone che ammettono gelosia nei confronti delle figlie abbiano fatto capire in post precedenti di non avere un gran rapporto con i propri genitori. Ma questo è solo un esempio. E con lo psicologo, idealmente, si cerca di colmare la carenza che ci ha impedito di far maturare quell'aspetto della nostra personalità. Su questo hai ragione. Ma sei tu stesso ad ammettere per primo di non sentire la necessità di uno psicologo. Chi invece questa necessità la sente (e a volte è una fortuna sentirla perché alcuni ce l'hanno senza rendersene coto) non riesce in 5 o 30 minuti al giorno a raggiungere la consapevolezza necessaria perchè non dispone degli strumenti adatti. E con gli strumenti limitati di cui dispone non può far altro che restare invischiato nel proprio problema o, come la metti tu, farsi delle pippe mentali. Nella pratica, lo psicologo è un "pippologo": studia le pippe mentali e aiuta a superarle.
  19. In che senso facciamo "di tutto"? No, proprio no: credo che la maggior parte di noi provi il desiderio di fare altre cose con lo psicologo, a seconda delle proprie carenze. Ma, al contrario, ci limitiamo a parlare.
  20. Ciao Elli Bene bene... Io almeno mi diverto un sacco quando Del resto, l'amore non è bello se non è litigarello Veramente no. Questo forum è pieno di misteri! Buona serata!
  21. Ciao Mari, come va? Io una volta gliel'ho detto che non mi piaceva il modo in cui la paziente precedente mi guardava. Di lì è venuto fuori un discorso sulla mia aggressività. Insomma, io mi faccio sempre un sacco di problemi su cosa dirgli in seduta, ma vedo che alla fine tutto fa brodo.
  22. Ciao Tex, non posso dire di essere felice per te Comunque grazie della testimonianza. Qua cominciavo a credere di essermi sparata un film... Mi piacerebbe sapere da te se hai smesso i farmaci, se ti sei sottoposto a psicoterapia ecc. Se ti va, naturalmente. Anche in privato se preferisci.
  23. va da sé Ma stranamente non della moglie. Piuttosto, delle figlie, che lui ogni tanto menziona parlando dei libri che regala loro, del fatto che le porta al cinema... E anche delle altre pazienti. Quando quella prima di me esce (e per uscire deve passare davanti a una minuscola saletta d'aspetto dove languisco nell'attesa) mi guarda sempre con un mezzo sorriso che a me pare ironico e denso di significati. Da un paio di sedute a questa parte ho iniziato a chiudere la porta. Chissà se anche lei ha un transfert erotico...
  24. Vale a dire? Caspita digi, bisogna proprio tirartele fuori con le pinze, le parole. Sembri me col mio psycho...
  25. Judy, come va il tuo transfert? Non so perché ma mi è venuto in mente
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